Mi chiamo Gianluigi Ferrari e dal 1954 con la mia famiglia ho trascorso, per circa 20 anni, le vacanze estive a Trasquera. Ricordo quindi bene e con molta nostalgia quei tempi quando si poteva raggiungere Trasquera solo percorrendo il sentiero da Iselle o la mulattiera da Varzo ponte Boldrini. Esisteva poi la possibilità di poter usufrire del cosidetto "carrello", ovvero un ardito impianto a fune di servizio parallelo alle condotte forzate della Società Elettrica Dinamo; questo solo in casi eccezionali o di emergenza... o di una "buona parola" di don Cesare parroco di Trasquera. I miei genitori per far portare valige e bauli fino alla casa affittata per le vacanze, utilizzavano appunto il servizio jeep offerto, in particolare da Pierino o da Diego Gatti e, a seconda della disponibilità, anche da Bariletta, Luoni e Demartini. Per noi bambini gli autisti con le loro Jeep Willys erano visti come eroi ed il loro arrivo sulla piazza era vissuto come un avvenimento emozionante e straordinario. Ricordo con grande commozione il giorno nel quale Diego Gatti morì precipitando con la sua jeep da un tornante della mulattiera ed anche il racconto che sua mamma Geromina fece a noi ragazzi anni dopo. Ho ripercorso in anni recenti più volte la mulattiera soffermandomi sempre dove c'è una piccola nicchia eretta in ricordo di Diego... Dal 1958 alternativa alle passeggiate ed alle interminabili partite a calcio sui prati della Fraccia e della Sotta, era seguire l'avanzamento della costruzione della nuova strada carrozzabile, fino al raggiungimento, nel 1961, della piazza ed in seguito del tratto di strada, già costruito decenni prima e poi abbandonato, da Bugliaga verso Trasquera. Devo però egoisticamente confessare che con questa realizzazione Trasquera ebbe a perdere parte del suo fascino...
Mi chiamo Gianluigi Ferrari e dal 1954 con la mia famiglia ho trascorso, per circa 20 anni, le vacanze estive a Trasquera.
Ricordo quindi bene e con molta nostalgia quei tempi quando si poteva raggiungere Trasquera solo percorrendo il sentiero da Iselle o la mulattiera da Varzo ponte Boldrini. Esisteva poi la possibilità di poter usufrire del cosidetto "carrello", ovvero un ardito impianto a fune di servizio parallelo alle condotte forzate della Società Elettrica Dinamo; questo solo in casi eccezionali o di emergenza... o di una "buona parola" di don Cesare parroco di Trasquera. I miei genitori per far portare valige e bauli fino alla casa affittata per le vacanze, utilizzavano appunto il servizio jeep offerto, in particolare da Pierino o da Diego Gatti e, a seconda della disponibilità, anche da Bariletta, Luoni e Demartini. Per noi bambini gli autisti con le loro Jeep Willys erano visti come eroi ed il loro arrivo sulla piazza era vissuto come un avvenimento emozionante e straordinario. Ricordo con grande commozione il giorno nel quale Diego Gatti morì precipitando con la sua jeep da un tornante della mulattiera ed anche il racconto che sua mamma Geromina fece a noi ragazzi anni dopo. Ho ripercorso in anni recenti più volte la mulattiera soffermandomi sempre dove c'è una piccola nicchia eretta in ricordo di Diego... Dal 1958 alternativa alle passeggiate ed alle interminabili partite a calcio sui prati della Fraccia e della Sotta, era seguire l'avanzamento della costruzione della nuova strada carrozzabile, fino al raggiungimento, nel 1961, della piazza ed in seguito del tratto di strada, già costruito decenni prima e poi abbandonato, da Bugliaga verso Trasquera. Devo però egoisticamente confessare che con questa realizzazione Trasquera ebbe a perdere parte del suo fascino...
Papi...