CASERMA DEI POMPIERI: SERVONO I SOLDI NON LE GITE A ROMA 4K

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  • เผยแพร่เมื่อ 9 ก.พ. 2025
  • CASERMA DEI POMPIERI: SERVONO I SOLDI NON LE GITE A ROMA
    CHIOGGIA - L’amministrazione comunale ha annunciato con grande soddisfazione il recente viaggio a Roma del sindaco Mauro Armelao, accompagnato dal consigliere Marco Veronese, per discutere del progetto della nuova caserma dei Vigili del Fuoco. Tuttavia, dietro l’ottimismo dell’amministrazione, rimane il nodo cruciale: i fondi per l’opera non ci sono.
    L’incontro con il Ministero: soddisfazione immotivata?
    Nel comunicato diffuso ieri, il Comune ha dichiarato di aver ricevuto rassicurazioni dal Ministero delle Infrastrutture, che ha garantito di "prendere in considerazione il problema". Tuttavia, il vero ostacolo è noto da tempo: l’aumento del costo delle materie prime ha reso insufficiente il budget previsto, e il cantiere è stato accantonato. Di fronte a questa realtà, la soddisfazione dell’amministrazione appare quantomeno discutibile.
    Da mesi, infatti, i media nazionali riportano che il governo deve far fronte a un buco di 1,7 miliardi di euro per il completamento dei cantieri finanziati con il PNRR. Il ministro Giancarlo Giorgetti, pur riconosciuto per la sua gestione rigorosa dei conti pubblici, ha chiarito più volte che non ci sono margini per ulteriori spese. Di conseguenza, è difficile immaginare che i fondi per la caserma possano arrivare in tempi brevi.
    Il Ponte sul Brenta: un problema ignorato
    Mentre l’amministrazione si concentra su un progetto bloccato per mancanza di fondi statali, c’è un’altra emergenza che merita attenzione immediata: il ponte sul Brenta. L’infrastruttura, strategica per la viabilità locale, rischia di essere chiusa per problemi strutturali. Eppure, esiste già un progetto esecutivo e sono stati stanziati alcuni fondi per il ponte alternativo e per la barriera contro il cuneo salino.
    L’ostacolo, ancora una volta, è la difficoltà nel reperire i finanziamenti statali. Il governo è costretto a gestire emergenze in tutta Italia - dalle alluvioni in Emilia-Romagna ai dissesti idrogeologici in Valle d’Aosta - e non può garantire risorse immediate per il Veneto. Ma allora, perché il Comune non interviene con i fondi disponibili?
    La proposta: usare le risorse della Legge Speciale per Venezia
    Nel bilancio comunale sono presenti decine di milioni di euro stanziati per la Legge Speciale per Venezia. Perché non utilizzarli per anticipare i lavori sul ponte, coprendo la differenza necessaria, in attesa di un eventuale rimborso statale? Questa potrebbe essere una soluzione concreta, invece di limitarsi a viaggi istituzionali privi di risultati tangibili.
    Se il sindaco Armelao rivendica con orgoglio i suoi legami con il governo e con il ministro Matteo Salvini, dovrebbe sfruttare questa "filiera" per ottenere risposte concrete. Andare a Roma senza ottenere fondi né soluzioni non porta alcun vantaggio ai cittadini.
    Conclusione: servono azioni, non dichiarazioni
    La situazione è chiara: i fondi per la caserma dei Vigili del Fuoco non ci sono, mentre il ponte sul Brenta rischia di diventare un'emergenza imminente. Davanti a questi problemi, l’amministrazione dovrebbe abbandonare le dichiarazioni trionfalistiche e concentrarsi su soluzioni pratiche, sfruttando le risorse già disponibili e facendo pressione sui ministeri competenti. Chioggia non può permettersi di restare bloccata tra promesse e attese infinite.

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