Racconto una storia emblematica Ho frequentato un liceo scientifico di nomea piuttosto serio, con alcuni professori bravi ed altri scandalosi. Tra questi la professoressa di scienze, che rendeva la materia inutile da studiare data la sua incapacità. Io, che non ho mai avuto problemi, non la studiavo e mi accontentavo della sufficienza, tanto lo stimolo era nullo, finché ad un certo punto ha iniziato un po' a prendermi di mira, soprattutto l'ultimo anno. Nel frattempo era arrivata l'ora di scegliere il mio percorso dopo la scuola, e scavando dentro me stesso ho riconosciuto la mia propensione verso la scienza e la natura, nonostante con questa professoressa non li avessi praticamente fatti. Un giorno questa verso la fine della scuola inizia a chiederci cosa avremmo fatto all'università, e alla mia risposta SCOPPIA A RIDERE. Io ovviamente non ci ho dato peso perché era veramente una persona ridicola, però a pensarci fa ribrezzo davvero. Morale della favola: mi sono laureato in 3 anni in scienze naturali e l'anno prossimo mi laureo in biologia marina. Grazie prof per il sostegno:)
Più che invidia direi ignoranza..non sopporto sta gente e la colpa come sempre sta nella politica che non organizza i concorsi pubblici come dovrebbero essere organizzati, ovvero facendo selezioni serie a livello psicologico e a livello di capacità di insegnamento non solo nozioni richieste a pappagallo!!!
Un mio compagno che non studiava molto e non faceva spesso i compiti non ha saputo fare l'analisi logica di una frase. Reazione prof: "la tua vita é inutile, un fallimento, dove vuoi andare cosí!" Ci sono questi tipi di prof purtroppo ancora, mali dell'umanità
Sono un ragazzo di 17 anni (compiuti da poco), ho vissuto una esperienza scolastico pietosa. Nei primi anni delle elementari venivo spesso preso ingiro dall' insegnante di italiano per via del fatto che ho impiegato 2 anni a saper leggere e scrivere correttamente, ma fortunatamente la cosa di è risolta siccome dalla terza in poi con quella prof prendevo solamente voti dal 9 in su. Alle medie mi sono dimostrato uno studente molto valido, in tutti e tre gli anni ho presentato una media generale del 9, mi impegnavo molto e ciò mi rendeva veramente felice e in più mi ha portato anche una passione per lo studio. Dalle superiori in poi arrivano i problemi, mi iscrivo allo scientifico, in un liceo lontano da casa mia ma fortunatamente il primo anno è andato più che bene. Nel secondo anno ho iniziato a riscontrare problemi di salute che nonostante a scuola fossi quasi sempre presente comunque mi hanno portato ad un distacco dallo studio, portandomi a riscontrare difficoltà in fisica e matematica. Dal secondo quadrimestre la prof di scienze inizia a trattarmi molto male, facendomi interrogazioni ritenute diverse dalle altre dai miei stessi compagni, mentre inglese (materia in cui da sempre andavo molto bene per via delle mie origini britanniche) diventa improvvisamente un incubo, la prof non ha spiegato affatto gli argomenti delle ultime 2 verifiche e insomma, per un motivo o l'altro vengo bocciato con 5 materie insufficienti, lasciando molti prof increduli visto e considerato che mi hanno sempre ritenuto molto intelligente. Decido di affrontare questo primo fallimento come qualcosa di costruttivo, riaffrontando la seconda sempre allo scientifico ma in un istituto molto più vicino a casa mia, ciò mi ha portato ad avere più tempo per lo studio e portare a casa voti altissimi in materie che mi avevano portato alla bocciatura l'anno prima, credevo di essere finalmente felice, ma improvvisamente mi sento attaccato da molti prof, mi sgridavano quando sbagliavo qualcosa dicendo che dovrei conoscere le risposte siccome stavo ripetendo l'anno e quando prendevo dei 9 mentre tutta la classe prendeva insufficienze mi veniva detto che il voto è stato abbassato per il disordine (in genere sono molto ordinato) e che è giusto così siccome gli argomenti in verifica li avevo già affrontati durante l'anno precedente. Nella scuola nuova comunque spesso ho riscontrato difficoltà siccome stranamente non avevo le basi in alcuni argomenti perché non trattati la prima volta che ho frequentato la clase seconda liceo, ma nonostante ciò riesco ad ambientarmi ma beccandomi 2 debiti: fisica e italiano. Ora è impossibile spiegare a parole l'impegno che ho impiegato nello studio di tali materie, infatti l'esame di ita andò molto bene, mentre fisica nello scritto mi è stato messo 5,5 nonostante ci fossero i risultati e le definizioni Giuste la prof non è rimasta soddisfatta dei disegni e di come ho disegnato le frecce, senza guardare l'effettivo miglioramento siccome durante l'anno scolastico avevo molte lacune e sono arrivato all'esame del debito a riuscire a fare tutto. Ciò mi ha portato ad una seconda bocciatura sempre in seconda, nonostante tutti i traguardi e miglioramenti che ho raggiunto e nonostante fossi effettivamente pronto per la terza. Ora ho iniziato i primi giorni in ragioneria, è stata la preside ad inserirmi lì, dovrò dare degli esami di ammissione ma mi sto impegnando sempre di più ed ho creato un nuovo metodo di studio basandomi su errori Passati, spero che questa volta vada bene e che i prof mi capiscano, siccome alcuni insegnanti hanno ritenuto ingiusta la mia bocciatura. Non demordo magari tutto ciò era un segno strano per dire che lo scientifico non era la mia strada. Speriamo bene questa volta e tu che hai letto tutto ti ringrazio infinitamente
Le medie sono il vero buco nero dell'istruzione. Quei 3 anni andrebbero spostati dopo i 5 anni del liceo ed essere utilizzati come periodo di specializzazione, una specie di pre-laurea o corso professionale in base alle proprie passioni che, a quell'età, sono decisamente più chiare rispetto a quando si hanno 13 anni e si fa la scelta del liceo.
Ho 25 anni, non ho finito l'università, sono disoccupato, non ho amici e non riesco nemmeno a coltivare le mie passioni leggendo un libro o vedendo un film, e tutto questo lo devo alla scuola. Ho detto tutto.
Anche io ho 25 anni, non ho (ancora, si spera) finito l’università, non ho amici e non sono in un periodo positivo della mia vita proprio a causa dell’università e dello stress che mi porta. Volevo dirtelo perché, al tuo posto, io mi sarei sentita sollevata nel sapere che non sono sola e che determinate problematiche non sono solo dentro di noi. Buona vita, non mollare nella ricerca della tua serenità
Condivido una parte della mia storia se può aiutare; tralasciando il periodo scuola dell'obbligo dove se sei riservato e hai interessi non conformi alla massa già sai che ti ritroverai a dover sviluppare una forza mentale non indifferente. Io ho fatto studi privati e mi sono ritrovato alla mia prima esperienza lavorativa da privato a lavorare 1 anno e mezzo senza vedere un soldo(il bello di fidarsi). Poi, come se non bastasse, ho avuto problemi seri in famiglia e coloro che consideravo amici(soprattutto con quelli con cui ho convissuto e passato anni della mia vita ) si sono rivelate le "amicizie da pub". Adesso mi ritrovo a 23 anni ad iniziare l'università per essere considerato valido dal sistema. Detto questo, cerca di non abbatterti e credi in te stesso, perché solo tu conosci realmente le tue battaglie ❤
@@VelenEsistecazzata. Ste frasi da babbo vissuto mancano molto di logica, ovvio molto spesso gli errori e fallimenti dipendono da noi ma altre volte no. É inutile generalizzare in questo modo
Il lavoro di gruppo è qualcosa di orribile per mia esperienza. C'è chi si fa il mazzo e chi non fa nulla, chi fa poco, chi fa a fasi alterne, chi fa ma non è bravo etc. E il voto poi è collettivo. Terrificante
e questo sì che sarebbe preparatorio per il "mondo che ci aspetta là fuori"... purtroppo. perché se è vero che la scuola ha molti problemi il mondo lavorativo siccome più variegato ne ha sicuramente di più (senza voler sminuire quelli della scuola)
Questo perchè il lavoro cooperativo non viene impostato bene: va fatto in classe, assegnando ruoli e compiti e monitorando costantemente. Sono un'insegnante e non ho mai dato lo stesso voto a tutto il gruppo, anche perchè attuando l'autovalutazione sono i ragazzi stessi che si assegnano una valutazione e sono consapevoli se hanno lavorato meno dei compagni.
Ho ritirato mio figlio dalla scuola pubblica quest'anno è il 3° anno... e siamo molto contenti perchè uno studio personalizzato ha portato il ragazzo ad aumentare e imparare con il ragionamento non solo a memorizzare
Ottima scelta, bel colpo! Ho anch'io l'esperienza della figlia di un mio amico e dopo che i suoi genitori l'hanno ritirata da scuola, è stato valutato il suo livello di conoscenze come tre anni più avanti di quello della sua età.
Hai detto esattamente ciò che ho sempre pensato riguardo la scuola! Purtroppo queste cose si capiscono solo quando si cresce, e quando si è bambini si soffre in un sistema tossico che ci viene presentato come ideale. Grazie per questo video🙏🏼
Ciao Andrea. Io sono una futura insegnante di scuola elementare, sono al quarto anno di scienze della formazione. Le tue parole sono state molto forti e mi ci rivedo in gran parte. Ci sarebbe molto da commentare ma vorrei soffermarmi sull’esperienza scolastica negativa dei più. Questa dipende dal fatto che anni fa per diventare insegnante non venivano insegnate competenze che riguardassero la didattica dell’insegnamento, e cioè strategie per interessare, incuriosire e stimolare gli alunni. Di conseguenza, proprio questo problema ha generato svogliatezza e poca credibilità del sistema scolastico, composto da insegnanti molto spesso incapaci di far fronte a metodi alternativi di insegnamento e incapaci di elaborare una didattica personalizzata (a livello di singolo ma anche a livello di gruppo classe). Per quanto concerne poi il rapporto umano che l’insegnante dovrebbe instituire con i ragazzi, è difficile perché non ci sono corsi di aggiornamento su come sviluppare o potenziare l’empatia nel lavoro. Per concludere, voglio farti e farvi sapere che mi sto impegnando al massimo in questo percorso, per diventare una di quelle poche insegnanti che riuscirà nella sua importantissima missione di dare gli strumenti ai bambini per essere delle persone migliori. Grazie ancora Andrea per questo prezioso intervento👍🏼
Mah...parliamone...un sacco di ragazze uscite da scienze della formazione mi hanno confessato candidamente che l'85% delle materie non sono servite loro a un bel nulla. Come del resto tutte le università italiane del resto e la scuola in generale, mille nozioni e poi esci che non sai nulla. Assurdo! Io invece ritengo mille volte migliori le maestre con la magistrale..lavorando nelle scuole la differenza è netta
@@Giulia71578 io non sono d’accordo su questo, sono tante le materie importanti sia in funzione del lavoro ma anche per il proprio bagaglio culturale. Per quanto riguarda l’esperienza pratica di insegnamento, abbiamo 60 ore di tirocinio in terzo anno (divise tra scuola dell’infanzia e scuola primaria), 80 in quarto e 90 in quinto, quindi abbiamo modo di “sperimentare sul campo”
@@stellacosentino60il 70% di quello che si studia è letteralmente inutile, la scuola vera e propria si va dalle elementari fino all'ultimo anno delle medie... Della storia a me non importa, anche io voglio essere ricordato su un libro sai? Tutta sta importanza bah vabbè io vado addio :D
Sono un ragazzo di 16 anni. Se fossi il ministro dell’istruzione riconoscerei di non essere competente quanto te, ti contatterei personalmente e ti chiederei di propormi delle riforme concrete da formalizzare e applicare alla scuola di oggi. Tanta tanta stima per te Andre❤ P.s. una persona (come me ad esempio) può avere le tue stesse idee e condividere tutto ciò che dici, ma per riuscire a tradurlo in parole con l’ordine mentale ed espositivo con cui lo fai tu ci vuole davvero tanta ma tanta qualità. Credo che tu sia un ragazzo speciale nel tuo genere e non solo, se ci fossero al mondo solo o quasi persone con la tua stessa propensione all’apprendimento avremmo già probabilmente trovato la soluzione a quasi tutti i problemi del mondo.
Grazie, anche se immagino che il lavoro del ministro dell'istruzione sia molto più improntato sulla gestione di fondi, burocrazia, strutture che sul puro aspetto dell'insegnamento
@@monzi444 io volevo fargli sapere che lo ritengo un ragazzo speciale e basta, è sotto inteso che senza impegno questi video non si possano realizzare. Peace
"Di rado l'insegnamento è veramente efficace, tranne in quei casi felici in cui è quasi superfluo" (Gibbons). Da studente che ha fatto il liceo mi ritrovo ad essere completamente d'accordo con le problematiche trattate: complimenti per l'esposizione chiara e ben ragionata. È proprio vero che lo studio più importante inizia quando si finisce la giornata scolastica e si lavora sulle proprie passioni e su se stessi: per questo motivo non dobbiamo farci abbattere dal sistema scolastico ma "sfruttarlo" il più possibile come un trampolino per migliorarci. Qualche volta ci sono riuscito. In bocca al lupo a te e a tutti quanti, studenti e professori.
Secondo me un altro problema della scuola è l' insegnamento dell' inglese: si studia tanta letteratura ma alla fine la maggior parte degli studenti fa fatica a parlare e capire.
@@davidollo346 Hai perfettamente ragione, io vengo da un liceo linguistico e ad oggi sono pochi i miei compagni di scuola che sanno parlare bene l'inglese, 5 anni di grammatica sterile (poichè ero in un linguistico un po'di conversazione la facevamo, negli altri licei zero, ti attacchi al cazzo). Io mi ritengo fortunato perchè mi capitò un professore bravo che mi ha fatto appassionare alla lingua e questo mi ha spronato ad approfondirla viaggiando all'estero e facendo conversazione, oggi lo parlo bene ma è stato grazie al fatto che guardavo film in originale e un sacco di youtube America, non per la scuola. Mi ricordo alcuni miei compagni che prendevano sempre 9 perchè imparavano le regole grammaticali a memoria, ma poi quando c'era da fare conversazione non spiccicavano una parola e non erano in grado di farsi capire perchè quelle stesse regole non erano in grado di applicarle improvvisando.
@@stefanocerone5698 C'è già letteratura italiana, perché bisogna insegnare letteratura inglese quando gli studenti non sanno neanche la lingua. Poi letteratura è un hobby non vedo perché debba essere insegnata a scuola. Che la insegnino solo al classico e a scienze umane e non facciano perder tempo a chi si vuole dedicare alle scienze.
La mia esperienza alle superiori è stata disastrosa, a parte 3 insegnanti di valore, ed fisica, storia dell’arte e chimica (ho 64 anni, feci le magistrali, quello che oggi è il liceo psicopedagogico) gli altri insegnanti erano di livello molto scarso e incapaci di creare una relazione positiva con la classe. Purtroppo piuttosto velocemente finii per diventare la pecora nera della classe, nonostante sia alle elementari che alle medie fossi sempre andata benissimo; rimandata dalle 2 alle 4 materie ogni anno sviluppai un rifiuto della scuola e una grande rabbia. All’ultimo anno ero sconfitta, mi dicevano continuamente che non valevo niente e che non sarei riuscita a combinare nulla nella vita. A metà anno praticamente smisi di frequentare e le insegnanti allo scrutinio si premunirono di dichiararmi che mi ammettevano all’esame così avrei potuto verificare che non ce la potevo fare. Tuttavia io non frequentavo si, ma passavo il mio tempo a studiare. All’esame di maturità le ho stupefatte, all’epoca il presidente di commissione era esterno e si impuntò sostenendo che ero preparata e che intendeva promuovermi: 46/60. L’anno successivo sostenni l’anno integrativo, lavorando al mattino e dopo un travaglio di un’altro anno passato a piangermi addosso perché ormai convinta di essere stupida, alla fine mi sono buttata ed iscritta a medicina. È stata la svolta. Ho iniziato a macinare esami su esami sempre con voti altissimi. Dopo il primo anno però mi sono recata alla mia vecchia scuola e ho infamato le professoresse che mi avevano distrutto psicologicamente per quattro lunghi anni. Tutto questo è successo negli anni 70-80, mi sono laureata nel 1987 col massimo dei voti e lavoro da allora, ma non ho mai dimenticato l’incubo che sono state per me le superiori. Purtroppo anche mio figlio sta avendo una storia simile con la scuola.
Ho 2 aneddoti a riguardo 1 L'anno scorso a mia figlia (1 media) la professoressa di matematica ha alzato il votodi mezzo punto perché ha eseguito l'esercizio con un passaggio diverso rispetto a quanto aveva spiegato lei in classe. Questo mi fa ben sperare. Ci sono sicuramente eccezioni alla regola 2 io sono una persona molto curiosa, che si interessa di moltissimi argomenti differenti sia a livello di divulgazione (storia, religione, cinema, medicina...) che accademico (biologia, nutrizione, mi sono infatti iscritto all'università a 40 anni. Molti amici e colleghi, quando si chiacchiera, mi dicono... ma quanto sei intelligente! Io dico sempre: non sono intelligente per nulla, quello che so deriva dallo studio, dall'impegno e dalla curiosità. L'intelligenza è altro. Ad maiora
Caro Andrea, ho 38 anni ed ancora oggi mi porto dentro le pessime sensazioni legate agli anni passati a scuola. Quando ci andavo, perché, soprattutto fino ai 15 anni, o stavo male, o fingevo di sentirmi male, solo per evitare di andare là dove stavo realmente male, e, a distanza di anni, mi rendo conto che questa sensazione di disagio, unitamente ad altri problemi, esterni alla scuola, mi hanno portato spesso a faticare a relazionarmi con gli altri, perché, proprio negli anni della scuola, mi è mancata la "pratica". Ed è stato un enorme handicap, perché, volenti o nolenti, viviamo in società. Unitamente a questo, mi rendo ancora conto che, dopo che ho terminato gli studi, ho iniziato ad imparare, autonomamente, molto più di quanto avessero cercato di inculcarmi in testa in 13 anni di scuola. E, cosa "buffa" da dire, ricordo nettamente come tutti gli insegnanti ripetessero, a pappagallo, come noi dovessimo imparare un "metodo", ma, appunto, come hai detto bene tu, si trattava di null'altro che un metodo di memorizzazione, non di studio/approfondimento, che si sarebbe, a posteriori, rivelato estremamente più importante. Personalmente, per me, per come sono fatto io, ho sempre trovato più efficace e soddisfacente un tipo di apprendimento che si potrebbe definire "empirico", o "a ritroso", ossia con l'osservazione di qualcosa, da cui, poi, parte un ragionamento che arriva, alla fine, alla dimostrazione di un teorema, o di una legge, o qualsiasi altra cosa. Questo tipo di studio mi ha sempre permesso di fare MIEI i concetti e saperli, poi, applicare anche in altri casi ed ambiti. Alla fine, quello che farebbe bene a tutti noi, penso sia il fatto di imparare (o non dimenticare) a chiedere "perché?"
"Non pensare, devi fare" ho sempre mandato a quel paese chi mi ha detto quella frase. Compresa una maestra elementare alla quale lanciai una penna urlandogli "se non penso non vivo, siamo fatto così! (Insulto personale)"
Sono stato un'asino in matematica dalle elementari fino alla seconda superiore. Da lì in poi quasi sempre il massimo dei voti grazie a dei prof che me la spiegavano in una maniera chiara.
Ho 23 anni, il video è ben fatto e offre degli spunti molto interessanti, però mi ha suscitato brutte sensazioni, portandomi a riflettere riguardo il mio trascorso negli anni del liceo, dove mi sentivo demotivato, inadeguato e inadatto a quell’ambiente. È stato un periodo difficile della mia vita che ha avuto ripercussioni su più aspetti, da quello della mia carriera personale a quello sociale, tutt’ora cerco di migliorare e togliermi di dosso l’enorme peso di quelle etichette. Lo studio sull’effetto Pigmalione, di cui non ero assolutamente a conoscenza, mi ha trasmesso tanta paura, oltre che un grande senso di rabbia, in un secondo momento
L'effetto Pigmalione è stata parte integrante della tua vita inconsciamente, nessuno sa cos'è veramente, ma lo fanno, quindici se sei arrivato a questo punto senza intoppi, non imparanoiarti, è semplicemente come funziona tutto da decenni
Ho avuto modo di guardare la scuola da studente ma anche dall'interno, da figlio di un'insegnate, e ormai mi sono convinto che il problema dell'istruzione in Italia è strutturale. La scuola italiana è diventa un enorme e lacunoso carrozzone burocratico nel quale, di tanto in tanto, si aggiunge qualche toppa pur di farlo andare avanti. Il risultato è un sistema educativo vetusto che si pensa di poter rinvigorire con qualche blando corso di aggiornamento per gli insegnati o stanziando dei fondi per adottare questa o quella tecnologia. Ci si ritrova a dover fare i conti con studenti disillusi che si devono confrontare con insegnati disillusi, oberati spesso di lavoro e di burocrazia nel tentativi di mettere l'ennesima toppa. Con questo però non voglio dire che il problema stia a monte, che il problema sia solo la governance. Nella scuola ci si lamenta del troppo lavoro, della burocrazia, degli stipendi assolutamente non adeguati, e questo è vero. Tuttavia ogni tentativo di cambiare il funzionamento del sistema scolastico in meglio, seppur in maniera timida e pressapochista, viene spesso osteggiato a priori dagli insegnati. Si preferisce portare avanti un sistema estremamente fallace piuttosto che cercare di adottare qualche cambiamento, e questo avviene sia a livello ministeriale che a livello dei singoli docenti e istituti. Ogni tentativo serio di riforma del sistema scolastico verrebbe osteggiato ed è per questo che dico che, idealmente parlando, l'unico vero modo per sistemare il sistema educativo di questo paese sarebbe ricominciare da zero e costruire qualcosa di nuovo dalle fondamenta e non attuare una semplice riforma.
La mia maestra di matematica mi diceva sempre, se hai usato un altro procedimento ma il risultato è giusto per quanto mi riguarda è giusto, e niente sono all’ultimo anno di ingegneria al politecnico di Milano
il vero problema è la soggettività degli insegnanti. prendo come esempio me stesso: in seconda superiore mi vantavo con i miei amici fuori dalla scuola di come fossi bravo in matematica e non avessi mai preso meno di 7. in terza ho cambiato sezione (allinterno della stessa scuola) e facevo fatica a prendere 5. stesso studente, stessa scuola, insegnante diverso, 4 voti di differenza. in più gli insegnanti non possono essere licenziati e non sono quindi spinti a dover migliorare come il resto delle persone
Sono d'accordo sugli errori. Quando ero piccolo e sbagliavo in matematica, la maestra di matematica mi sgridava con le peggiori parole, e più lo faceva, più avevo paura di sbagliare, e più avevo paura di sbagliare, più non sapevo come fare, e più non sapevo come fare, più venivo sgridato perché non sapevo come fare. Non mi stupisco se poi non sono andato bene in matematica in tutta la carriera scolastica ed ho sviluppato avversione alla matematica complessa (dai sistemi multifunzione e logaritmi in su)
ho avuto il tuo stesso identico problema: maestra di matematica che mi sgridava quando sbagliavo. Ho fatto 5 anni con lei, e al tempo nemmeno mi rendevo conto di quanto questa cosa fosse tossica perché ero ancora una bambina. Risultato: paura di sbagliare e di essere giudicata quando lo faccio e un sacco di lacune in matematica. Se non si è in grado di prendersi coi bambini/ragazzi, non si può decidere di fare l'insegnante
Ho avuto all'incirca la stessa tua esperienza. Quelli che dicono che la scuola italiana è ottima hanno probabilmente la concezione della scuola come una sorta di indottrinamento, quando dovrebbe essere tutto il contrario
Uno che dice le cose come stanno... finalmente uno che ragiona. Grazie per la tua spiegazione. Io penso quello che dici è giustissimo. Ho visto un'altro video dove c'era una persona in biblioteca che andava dalle persone per dirgli: "perchè stai studiando?" E quasi tutti dicevano: "perchè mi devono interrogare" e non "perchè voglio imparare". Ditemi se questa cosa è vera.
Per quanto riguarda il pensiero 9:15 sulla filosofia mi trovo d'accordo con te. Io personalmente ho avuto la fortuna di avere una professoressa che mi ha insegnato filosofia e non la storia della filosofia. Posso dire che studiare con lei durante il triennio alle superiori mi ha cambiato totalmente il modo di pensare e mi ha aiutato a sviluppare un pensiero critico. 10:52 Magari sono stato fortunato, ma la nostra professoressa di religione ha utilizzato le sue ore durante l'ultimo anno di superiori per invitare studenti universitari di ogni facoltà e aiutare noi a fare domande in modo autonomo e compiere la nostra prima "importante" scelta. Probabilmente senza questa professoressa sarei uscito dalle superiori con meno consapevolezza sulla scelta della facoltà universitaria.
Hai presente ciò che dici a 8:38? Sono un ragazzo di 17 anni e... quelle cose che tu hai elencato non le so davvero. Mi rendo conto che è drammatico, io effettivamente non ho idea di come funzioni il nostro governo e tutto il resto.
Caso accaduto esattamente oggi in università: un ragazzo doveva fare un esame orale con questo prof ma purtroppo le due persone prima di lui sono state bocciate...risultato? Lui uscito con 24, anche se a mio parere aveva una preparazione da 30 senza problemi, ma quello è il minimo, infatti subito dopo l'assegnazione del voto il prof lo ha insultato davanti a tutti "Non sai studiare" "Sei caotico, ma come parli" "Non puoi venire agli esami cosi" e potrei andare avanti per altri buoni 2 minuti. Il mondo scolastico, universitario e post-uni è di una tossicità che il mondo del lavoro in confronto è un parco divertimenti. Vergogna.
infatti , pur essendo plusdotato creativo con un qi da far impallidire , ho mollato gli studi a 19 anni a causa di professori mefitici\ambiente ostile , ora ho la terza media , ma studio per conto mio e punto a trovare lavoro in qualche fattoria\agriturismo nelle vicinanze di dove vivo , quando è la stagione giusta , tutte le braccia disponibili sono le benvenute , e le campagne sono il mondo lavorativo del futuro
A scuola ho passato brutti periodi e i miei insegnanti/professori non hanno fatto NIENTE per evitare ciò, ma sono andato avanti lo stesso.💪Oggi i professori pretendono troppo e non si domandano su quello che vorrai fare appena finisci il percorso scolastico. FORTUNA CHE HO L' ULTIMO ANNO!🤩E POI SPERO DI FARE CIò CHE MI PIACE DAVVERO..🤞
Io 24 anni e insegno da appena un mese e mezzo e sto vedendo che la scuola confronto ai miei tempi si e capovolta. I miei insegnanti mi picchiavano, viggeva il terrore, era follia mancare di rispetto agli insegnanti. Oggi invece siamo noi insegnanti a essere terrorizzati da alcune classi, oltre le enormi responsabilità che abbiamo, oltre tutte le accortezze che dobbiamo avere nei confronti di 2000 ragazzi "problematici" i famosi "bess e dsa", oltre a tutta la burocrazia che sta arrivando a livelli oramai ingestibili. I ragazzi ci mancano completamente di rispetto, peggio ci minacciano e bullizzano. E purtroppo siamo sempre più costretti a regalargli voti e diplomi, proprio per la questione genitori, ricorsi, senza parlare dei presidi che per qualche spicciolo in più dall'unione Europea e dallo stato, ammette e riammette chiunque, buttando in mano a noi tutta la responsabilità e la gestione di questi spacciatori e delinquenti, in un ambiente che a loro non interessa neanche lontanamente stiamo impazzendo per cercare metodi per interessare i ragazzi a qualsiasi cosa, ma rigettano così tanto la scuola e noi insegnanti, che anche se gli facessimo vedere un porno in classe, starebbero comunque seduti li con le loro cuffiette e i loro telefoni... Ovvio che escono poi dalla scuola analfabeti funzionali.
Ciao Andrea complimenti per il video, non è facile affrontare questi argomenti, soprattutto perché poche persone riescono ad essere analitici ma concreti, empatici e veri, e soprattutto a condividere le proprie esperienze e ad analizzare con la tua intelligenza questi aspetti. Condivido pienamente tutto quello che hai descritto e raccontato oltre che analizzato, sottolineando che ti ammiro perché sei una di quelle poche persone che analizza le situazioni parlando chiaramente dei problemi e delle probabili soluzioni senza lamentarsi, senza mai cadere nel superficiale e nel ripetuto, oltre che riuscire ad analizzare e ad esprimerti sempre a 360° senza lasciare nulla in sospeso ma permettendo a tutti di confrontarsi. Io penso che il sistema scolastico, i docenti, dovrebbero essere selezionati proprio in base alle capacità che hai elencato, aggiungendo che dovrebbero avere, come te, non solo elasticità e apertura mentale per guardarsi intonnro e riflettere sui veri problemi che ci circondano e creare anche delle soluzioni nuove per aiutarsi, confrontarsi, migliorare. Ma anche il fatto di insegnare ai ragazzi ad essere curiosi, ad appassionarsi, a cercare l'eccellenza, a sviluppare il pensiero critico: (non è un caso se le generazioni di oggi sono così superficiali e vuote sotto tanti aspetti, soprattutto il fatto che non si sanno distinguere le cose giuste da quelle sbagliate e che tutti la pensano allo stesso modo, oltre che esserci tanti problemi psicologici, di personalità, che penso siano a stretto contatto con la scuola e la sua organizzazione. Detto ciò, ti stimo veramente tanto, sei veramente un'eccezione e una mente brillante, mi hai fatto persino commuovere in questo video più di ogni altro. Anche se un grazie non basta mai, grazie Andrea ❤️💪
La scuola italiana è arretrata e non a misura di studenti. Spesso i prof lo sono per ripiego e non per vocazione. Quello che dici è verissimo! Poi io penso che la scuola duri troppo per chi non è portato allo studio! Pensa che io sono dislessico e molto spesso i prof mi dicevano niente, tu non sei intelligente! Ma gli ho risposto a tono.
Grazie Andrea per questo video e anche per il coraggio che hai avuto nell'aver espresso pubblicamente questa riflessione che toca tante persone ma che pochi hanno avuto l'opportunità di sollevare. Sei riuscito a chiarire perfettamente tutte le falle del sistema scolastico. Io sono francese di Marsiglia e posso dirvi che questa riflessione sia anche perfettamente valida per il sistema scolastico francese. Vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziarti per avermi aiutato a migliorare il mio italiano grazie ai tuoi affascinanti contenuti. Un abbraccio forte dalla Francia.
Gentile Andrea, da anni mi occupo di mentoring nel campo delle matematiche. Condivido da tempo il tuo stesso pensiero sulla scuola. Spesso non ci si rende conto che l'«intelligenza» è una nozione a largo raggio: intelligenza non è erudizione, o simili.
Finalmente la verità viene a galla. Io ho sempre amato studiare, ma più da autodidatta perché anzi la scuola per anni mi ha disincentivato allo studio.
Per me la scuola è un mix di ansia, ci sono alcuni professori che riconosco validissimi, ma alcuni proprio mi fanno cadere le palle, come faccio a farmi piacere filosofia se la mia prof legge a pappagallo da Wikipedia senza spiegare a parole sue?! Se non mettono del loro, ma fanno questo lavoro solo per portare il pane a casa non ci siamo, forse lei stará anche bene, ma io per colpa sua ho problemi d'ansia, insicurezza, paura e troppi pensieri negativi come quello di dover studiare obbligatoriamente per evitare di rovinarmi l'unico periodo di pausa, l'Estate... Ma il fatto è che non cambierá mai la scuola..non vedo l'ora di finirla...
Da alunna di 4 liceo posso confermare tutto ciò che hai detto. Ho avuto esperienze con ogni tipo di professore e la voglia di non voler studiare o aprire più libro dopo le superiori l’ho avuta anch’io. Adesso ho ben in mente cosa voglio fare in futuro e non vedo l’ora di finire la scuola per iniziare a studiare ciò che mi affascina di più. 🤞 Ti ringrazio per aver pubblicato questo video con la speranza di far capire a più persone possibili che il sistema scolastico italiano non funziona. ❤❤❤
Salve sono Maurizio Celanetti ho 48 anni e sento di esprimere la mia ammirazione e stupore (per via della tua giovane età) per l’ottimo lavoro/stile che porti avanti 👍
Io l’anno scorso ho fatto fare una verifica di matematica generata da chatgpt. Di fianco agli esercizi c’erano i risultati dati dall’ia di cui 2 su 7 erano sbagliati. Nella consegna avevo scritto che i risultati erano generati dall’ia e che potevano essere errati. La maggior parte se n’è accorta, un paio di studenti si sono affidati ai risultati scritti. È stato interessante e ne è uscita una buona lezione sulle ia
Ho letto tutto quanto, si vede che avevi bisogno di sfogarti! Concordo pienamente sul fatto che oramai per imparare qualcosa il metodo autodidatta è sicuramente il migliore, ad esempio infatti, tutto ciò che so di inglese, spagnolo, geografia storia e persino matematica mi è stato insegnato da internet Trovo vergognoso il comportamento di certi individui incapaci di insegnare e chiaramente inadatti al ruolo di insegnante Vorrei fare qualcosa per cambiare tutto ciò ma purtroppo è solo un sogno lontano...
Da anni dico che la scuola italiana ormai è diventata una barzelletta, questi video me lo confermano, visto che si sente più spesso di prof dove sono arroganti con gli studenti a caso. Altro motivo per mettere dei controlli belli stringenti psicologici e formativi nella scuola
Ho 16 anni e ho appena iniziato il quarto liceo. Penso di essere abbastanza particolare in termini di esperienza scolastica. Credo molto (forse anche troppo) nel potere delle esperienze nell'apprendimento. Negli ultimi due anni ho partecipato a moltissimi progetti e attività diverse (gare di robotica, olimpiadi di informatica, simulazioni del parlamento europeo, olimpiadi di matematica...). Partecipare a queste attività mi ha fatto conoscere tantissime persone interessanti e viaggiare in giro per l'Italia (sono molto grato ai miei genitori per questo, senza di loro non avrei potuto fare proprio niente, visto che la scuola non ci rimborsa un euro), e credo che questi due anni saranno fra i più belli di cui mai avrò memoria. Al di là del fatto di non aver ricevuto supporto economico per fare queste esperienze, mi ritengo molto fortunato di aver trovato una scuola che mi fornisca queste opportunità. Tuttavia non posso che muovere delle critiche. Ciò che io e tanti altri miei compagni abbiamo raggiunto e realizzato è stato un forte aiuto per l'aumento di studenti in entrata. Spesso però ho notato che il mio modo di approcciare l'apprendimento non è stato ben considerato dai miei professori, che costantemente mi suggeriscono di smettere di fare ciò che faccio per stare più dietro alla scuola e concentrarmi su un approccio più tradizionale. La sensazione costante che ho avuto in questi due anni è quella di avere le ali tarpate, di non poter esprimere al massimo il mio potenziale. Non credo che la colpa sia dei professori. Sono molto legato ad alcuni di loro e sono convinto che per me non vogliano che il meglio. Però non riesco a non pensare a quello che potrei fare se fossi lasciato libero di approfondire ciò che più mi interessa.
Da come ti esprimi e dal fatto che ti trovi sotto questo video capisco che nonostante il tuo sentirti limitato stai facendo di tutto per approfondire ciò che preferisci. Continua così
Sono in quarta liceo scientifico e concordo con te in particolare sul fatto che gli insegnanti vengano scelti solo in base alle proprie conoscenze, non in base anche alla loro capacità di insegnare. Per fare in esempio l'anno scorso ho cambiato il professore di fisica e oltre al fatto che non si capiva nulla delle sue lezioni, spesso ci insultava, magari a volte per scherzo ma altre no, dicendoci che nella vita non saremmo andati da nessuna parte o ad altri che lo sport non ci insegnava niente (a persone che forse vorrebbero proprio intraprendere una carriera sportiva). Inoltre spesso interrompeva quando uno stava parlando oppure quando gli facevamo una domanda spesso non rispondeva. Insomma cose che quando le senti dire da qualcun altro forse neanche ci credi, ma purtroppo esistono veramente persone così, persone che non riescono a stare al mondo, anche al di fuori dell'ambiente scolastico. Per fortuna però quest'anno l'abbiamo cambiato e non è più nella nostra scuola😂
Detesto quando materie come la filosofia e l'arte vengono insegnate solamente da un punto di vista storico, ovviamente è importante approfondire l'evoluzione nella storia di queste materie ma quasi sempre si finisce per trascurare la parte di ragionamento e di pensiero critico che sono fondamentali per capire a pieno queste materie e soprattutto fondamentali nella vita. Ad esempio se prendi ragazzi appena uscite dal liceo la stragrande maggioranza di essi anche se ha avuto voti alti ad arte per esempio non saprà rispondere alla domanda (che dovrebbe essere scontata) "cosa è l'arte?"... Da appassionato di arte posso assicurare che se ne sentono di tutti i tipi, è questo è colpa proprio dell'imparare nozioni a memoria senza sapere realmente cosa si stia studiando. Comunque bel video come sempre complimenti! dovrebbero vederlo in molti
Ciao, mia madre fa la docente al liceo e mi ha parlato di tutti questi problemi, tra cui quello sul corso pei il tutoraggio. Quindi se ti può interessare il parere di un'insegnante, sappi che è d'accordo con ciò che hai spiegato nel video.
Finalmente qualcuno che ne parla. Ma dubito che cambierà qualcosa visto che le scuole pensano che questo tipo di sistema funziona. un mio professore di comunicazione doveva parlare di dati ma dopo a parlato del governo come fa sempre e io gli ho pure detto che cosa centra con la lezione? Lui dice: "Vi sto comunicando come é messa l'italia" Ma la stava parlando di dati! Non di governo. Bravo Comunque, Questo sistema scolastico a fallito da tanto
un video che mi ha veramente fatto sentire bene, non solo è stato davvero molto interessante ed hai usato un modo con la quale hai argomentato le tue opinioni ed esposto i dati a mio parere ottimo, ma hai dato anche molti spunti interessanti per poter potenzialmente migliorare la vita di tutti noi che usufruiamo dei tuoi contenuti. io ho da sempre odiato la scuola, svegliarsi presto, essere obbligato ad andarci e studiare materie che non mi interessavano, avere l’ansia e la paura di sbagliare, essere bullizzato o escluso dal gruppo classe, ma da pochi mesi che sto crescendo (ormai sono arrivato al quinto anno) mi sto rendendo conto del fatto che è lo stesso un’opportunità che vale la pena sfruttare, posso sfruttarlo per imparare a studiare (ma senza distruggermi la testa sui libri), lo sto sfruttando per affrontare la mia ansia sociale e fregarmene delle persone che non mi apprezzano e che mi prendono in giro, e finalmente sto facendo molti più interventi e ci vado molto più volentieri. tutto questo perché ho cambiato mentalità nei confronti della scuola e con la consapevolezza che ho acquisito fino ad ora, realizzare di essere in quinto mi fa commuovere e un po’ dispiacere di aver fatto tutte quelle assenze, di non essermi impegnato molte volte, e di non essermi “sbloccato” prima per socializzare o fare interventi durante le lezioni. se solo potessi, tornerei indietro al primo superiore per riaffrontare il percorso scolastico con un mindset diverso, quello che ho ora. detto questo, ragazzi, non perdetevi l’occasione di poter sfruttare la scuola nel migliore dei modi, non abbiamo il sistema scolastico perfetto, ma possiamo avere una mentalità che ci permette lo stesso di sfruttare la scuola in maniera più efficiente e di prenderci cura di altri aspetti della nostra vita sulla quale la scuola non punta magari troppa attenzione. much love
Sono in quinta liceo e mia madre insegna alle medie. Durante la mia vita ho sentito spesso parlare dei problemi scolastici tra alunni, professori e genitori: un aspetto che secondo me non è emerso abbastanza da questo video è il fatto che oggi molti studenti si servono della diagnosi di DSA o BES per utilizzarla come scusa per non applicarsi davvero a studiare. Alcuni genitori vogliono che i propri figli vadano bene a scuola e, piuttosto che insegnare loro che le difficoltà ci sono nella vita e vanno affrontate a volte preferiscono sbrigarsela con la scusa del documento che attesta le loro lacune nell'apprendimento e che spesso garantisce una sorta di sicurezza per la terminazione del percorso di studi. Anche i professori più bravi e disponibili non riescono a smuovere l'ozio giustificato dal documento ed è qui che mi sorge la domanda: è meglio uscire dalla scuola analfabeti spinti dalle certificazioni oppure mettersi in gioco e provare davvero a migliorarsi nonostante gli ostacoli? Questo è un grande problema perché, come hai detto tu Andrea, nel mondo al di fuori del microcosmo scuola nessuno guarda le certificazioni e tutto è nelle nostre mani.
Concordo con con ogni parola che dici, ho 13 anni e i miei compagni di classe che studiano tanto le cose a memoria non hanno passioni, non hanno interessi oltre al calcio. Non sanno che superiori fare. Mentre invece c'è chi si impegna di più in materie che gli interessano veramente, ad esempio io sono appassionato di informatica e sto imparando a programmare a casa, perché a scuola non facciamo praticamente niente su questo e i miei non mi vogliono far fare un istituto tecnico perché pensano che sia per scemi, ma questo è un altro discorso... Invece un altro nella mia classe è appassionato di astronomia, un altro sta scrivendo un libro giallo. Il nostro prof di italiano è il migliore: ci fa fare lavori di produzione in gruppo e non si incazza per un esercizio non fatto, mentre altri sono puntigliosi e sanno solo leggere le slide o ti aggrediscono quando gli chiedi qualcosa perché non hai capito. Per non parlare dello zaino di 20kg al posto dell' iPad. A questo punto mi chiedo se e quando cambierà...
Grazie Andre, poco tempo fa sono stato bocciato all' esame pratico di scuola guida e la prima cosa che ho fatto dopo essere tornato a casa e stato guardare il tuoi video su come affrontare un fallimento, mi sei stato utilissimo e penso che assieme a marco tomasin tu sia uno dei migliori youtuber italiani sul tema crescita personale
Andrea oggi vedendo questo video mi è venuta la pelle d'oca❤... siamo costantemente imbottiti di queste credenze marce che non ci rendiamo conto del vero valore dell'isrtruzione e la cosa peggiore che il cambiamento molte volte non è contemplato
Il mio prof di filosofia del liceo pretendeva che ripetessimo le cose che diceva lui, e così tutti noi memorizzavamo gli appunti. Inutile dire che non mi è rimasto niente.
una volta un mio professore mi disse “tu da grande farai il paninaro, sarai un fallito”. Ho passato gli ultimi anni di scuola un inferno, ero demoralizzato e mi ero convinto di fare schifo nella vita e nello studio. Voto diploma 60. Fortunatamente non ho mai smesso di credere in me e anche grazie alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto ho deciso di iscrivermi all università, adesso a novembre mi laureo ❤️❤️ Vaffanculo Prof ti vorrei bruciare la macchina ma hai il garage e non ti ci vedo mai dentro ❤️❤️
a 19 anni ho lasciato gli studi ed ho la terza media proprio a causa di professori del genere .. mi fanno tanta di quella rabbia che gli avrei tirato una sedia , ma dato che non sono un animale me ne sono semplicemente andato , e adesso studio per conto mio solo per il piacere della conoscenza , dato che alla fine è tutto lì , foglio o non foglio , contano le capacità , anche se devo ammettere che aiuta ..
La mia professoressa di letteratura ci diceva esplicitamente "voi non dovete pensare dovete obbedire, e solo così imparerete un giorno ad obbedire a voi stessi". Certo, ad obbedire ad un cranio che rimbomba.
mi viene in mente l'anedotto di Carl Friedrich Gauss, con la matematica. Che era questo: La classe dove c'era Carl Friedrich Gauss era rumorsa e quindi per farli stare in silenzio, il maestro diede la consegna di sommare tutti i numeri da 1 a 100. E molti fecero tutti la somma tradizionale e quindi ci stavano mettendo molto mentre Carl Friedrich Gauss, ci mise poco perchè trovò un'altra soluzione. Il lavoro in gruppo non tutte le scuole lo vietavano anzi io mi ricordo ancora che a volte ci facevano fare ricerche di gruppo, quando internet era così lento che per cercare una cosa ci mettevi di meno a trovarla nell'enciclopedia Treccani. Che durante i colloqui viene fuori sempre la frase è intelligente ma non si applica.
Questi video sono molto interessanti perché parlano di temi troppo attuali e di cui la gente comune se ne sbatte: io sono un ragazzo con la sindrome di asperger e per me la scuola è sempre stata un' inferno: bullismo (da parte dei compagni di classe e a volte da parte dei professori), l'essere incompreso, l' ignoranza che regna riguardo a questo tema, isolamento e la depressione. Nella scuola dove mi trovo adesso sto molto meglio perché 2 anni fa cambiai scuola; io ho fatto 3 anni in una scuola professionale che tecnicamente dovrebbe prepararti al mondo del lavoro ma così non è stato. Premetto che io in quella scuola non ci volevo andare, ma i miei professori delle medie erano talmente ignoranti che mi prendevano in giro solo perché ho una grande passione per i videogiochi, dicevano che erano una perdita di tempo ed altre stupidaggini; venni a conoscenza di una scuola di agraria e mi piaceva molto, ma quando lo dissi ai professori mi dissero "ma va quella scuola non fa per te, è troppo difficile". Alla fine ho ceduto e mi sono iscritto alla scuola professionale sopracitata: mi accorsi subito di essere finito in una scuola di fannulloni con professori svogliati di insegnare e ignoranti e una disorganizzazione generale; per farvi capire la scarsa preparazione di questa gente ecco un' esempio: moltissimi dei ragazzi che l'hanno frequentata e conclusa anche 3/4/5 anni fa sono tutt'oggi senza lavoro, e se sono stati fortunati svolgono mestieri per la quale non hanno studiato. Quella scuola poi non dava spazio alle mie passioni che venivano considerati una perdita di tempo, quel postaccio non mi ha lasciato nulla a livello culturale e quando dissi che ero aspie loro non mi hanno mai creduto. Il sistema scolastico italiano è veramente uno schifo, spero che arrivi presto un cambiamento perché così non si può andare avanti
sono plusdotato creativo , e forse asperger pure io ( non ho mai fatto il test , all'epoca non erano conosciuti ) , e confermo quello che dici : professori e studenti impegnati nella crociata contro il diverso .. ho mollato a 19 anni , ora ne ho 28 , studio per conto mio ogni genere di argomento , e punto a trovare lavoro in qualche fattoria , visto che vivo in campagna ; non sono nemmeno riuscito ad ottenere un diploma di terza superiore , complici i miei genitori che si sono fatti abbindolare dal preside che voleva tutti in quinta senza passaggi graduali ( eh , il prestigio ) ; ho la terza media , ma non mi dispiace , ciò che conta è la conoscenza , poi se il foglio c'è è meglio , ma conta di più la prima ; ti auguro buona fortuna , e dati i tempi che corrono , ti consiglio di studiare sopravvivenza , il mondo sta impazzendo
volevo esporre il mio pensiero sulla scuola e la mia attuale esperienza con essa (dal punto di vista di un ragazzo di 16 anni), secondo me il vero obiettivo della scuola dovrebbe essere darti la capacita di studiare e apprendere ciò che vuoi e "esercitati" a fare ciò imparando cose che indipendentemente da cosa vorrai fare dopo la scuola servono, per esempio: cultura di base a 360°, comprensione del governo italiano, dibattiti su temi attuali, ecc... imparare, ma soprattutto comprendere ciò per me è essenziale. Fortunatamente, penso, di non soffrire di alcuni di questi problemi come per esempio: la mancanza di curiosità o di volersi informare, cultura generale a 360°, comprensione generale della situazione mondiale attuale, il non essere "orientato" ovvero (io lo definisco) il non sapere con certezza quale sia il tuo obiettivo nella vita, ecc..., mentre al contrario, (soprattutto grazie a questo video sono riuscito a comprendere meglio), riconosco di avere alcune lacune, come: la difficoltà di esprimere in maniera adeguata e argomentata argomenti complessi, ovvero una probabile mancanza del insegnamento di vocaboli e comprensione della lingua italiana (anche una mancata esposizione di argomenti/tesi, perché come hai detto te a scuola devi "eseguire, non pensare"), avversità al rischio (ciò dovuto dal fatto che sono sempre andato bene a scuola e mi sono "adeguato" al metodo di memorizzazione di essa), pensare fuori dagli schemi, ecc... ovviamente (da quando guardo i tuoi video molto più di prima) nel mio tempo libero sto cercando di risolvere tutto ciò, buttandomi in progetti nuovi o "pazze avventure", ecc..., ovviamente non sto dando la colpa interamente alla scuola o ai professori (perché con i prof mi sono sempre stato fortunato), ma una buona parte si, in sunto posso dire che prima di questo video avevo un idea più e o meno migliore della scuola, mentre ora dopo aver visto questo video ho aperto gli occhi su svariate problematiche di cui mi stupisco di non aver capito a fondo in tutto questo tempo. Scusate per il commento lungo, la troppa personalità e confidenza (e in alcuni casi complessità) che ho messo in esso e l`esposizione non impeccabile che ho fatto, ma secondo me questo argomento aveva bisogno di essere approfondito, ovviamente avrei ancora molto da scrivere, ma questo è un riassunto del mio pensiero. P.S. guardo molti dei tuoi video e mi stai svoltando la vita, grazie mille dal profondo. Penso che per te non voglia dire molto, ma a me piacerebbe avere un tuo parere su questo commento, grazie mille.
Completamente d'accordo. Ti chiedo un favore, ci ripongo una speranza.. fai sì che qualcuno di importante veda questo video, che qualcuno se ne renda conto per davvero. Ho appena iniziato la 5^superiore, per me è tardi. Ma prego per le generazioni future che prima o poi qualcosa cambierà. Grazie per questo video, davvero.
Una cosa brutta è che molto spesso (per esperienza personale) delle persone soprattutto i professori valutano le persone in base al loro titolo di studio e questa è una cosa che mi fa particolarmente incazzare, quando proviamo a dire la nostra opinione una mia prof dice: "siete laureati per saperlo?" Come se a noi non spettasse neanche il diritto di parola. Cara prof; una persona non è il titolo di studio che ha, le persone non vanno ASSOLUTAMENTE valutate in base a questo, si vergogni professoressa, un titolo di studio non determina la tua intelligenza, posso avere la quinta elementare ed essere tranquillamente più intelligente di te che hai 4 lauree
Se insegnasero il rispetto verso gli studenti e verso i professori sarebbe gia una buona cosa positiva, per farlo dovrebbero insegnare l'empatia, poi dovrebbe insegnare ad superare le paure e a modulare la voce per parlare in pubblico visto che in un interrogazione è quello che si fa. in oltre dovrebbero insegnare che ogni azione ha una reazione.
Parole sacrosante. Mio figlio appena bocciato al secondo anno di liceo scientifico dopo 3 esami di recupero a settembre. Commento incommentabile della professoressa di italiano mentre mi comunicava il lutto: non si preoccupi, sa, suo figlio non è stupido. Sono corsa ad iscriverlo alla scuola privata con insegnati giovani ed entusiasti. Una vera liberazione.
Sono una ragazza che si impegna molto, ma i prof. Non riconoscono questo impegno. Anzi pensano che non studi. Tra l'altro la mia professoressa mi diceva : che fai della tua vita? Vuoi continuare cosi ? L'anno scros infatti ho avuto un periodo buio a scuola proprio perché non riuscivo più a studiare, mi continuavo a sentirmi un fallimento e avevo molta più ansia anche se studiavo. Ho molte potenzialità ma nonostante questo continuo a pensare che non sono una brava studente.
Riguardo al discorso del "non devi pensare", nel mio liceo a matematica io vado cosi' cosi' e il motivo mi pare sia quello che io cerco la logica in ogni piccolo procedimento, mentre i migliori della classe memorizzano diversi tipi di procedimenti e li applicano in funzione dei dati dati
La scuola dovrebbe educare ma, purtroppo, spesso non va oltre la mera istruzione. Assenza di spirito critico e omologazione verso il basso sono inevitabili in una società che vede nel professore un posto fisso e nella scuola un obbligo di cui liberarsi il prima possibile. Bisognerebbe lavorare sul problema a 360°, cambiando la scuola (buttando via docenti che si sentono alternativamente Godel, Fermi o Machiavelli, tanto per iniziare), lavorando sulle famiglie e favorendo il cambio dei modelli a cui i giovani si ispirano.
Non posso negare che la mia personale esperienza da studente confermi diverse tue critiche. Però, da adulto, mi rendo conto oggi che molte problematiche che attribuivo solo alla scuola nascevano anche da me: carattere, educazione familiare, difficoltà tipiche dell’età, percorso personale di crescita ecc. Aggiungi poi la complessità del sistema scolastico, dove spesso gli insegnanti devono gestire anche l’ingestibile. Insomma, mi sento di consigliare a tutti di cercare di vedere anche il buono che c’è nella scuola, perché presa nel modo giusto può dare tanto.
ciao, bel video. Hai detto di dedicare il pomeriggio dopo lo studio per tutto quanto, mi ha fatto riflettere molto. Frequento il classico musicale che impone di dover stare anche il pomeriggio talvolta anche fino a sera per poi passare il tempo dopo cena a studiare per il giorno dopo. Il tutto, a lungo andare diventa un loop che se non sai gestire può causare molti problemi. Purtroppo non ci sarà mai un modo per rendere la scuola come dovrebbe perché se essa stessa ci forma è proprio per quanto sia sbagliata
Sono molto contento di vedere questo video e sono d' accordo su molto di quanto esprimi...ho avuto occasione di fare il supplente e ho cercato di fare il possibile e di fare il contrario che molti miei professori pessimi facevano, mi sono ispirato molto a una professoressa molto brava che ho avuto, che si spendeva per noi coinvolgendoci, organizzando i viaggi e rendendo le lezioni stimolanti con la sua personalità e il suo metodo..anche io tra l' altro ho favorito molto i lavori in gruppo nonostante fosse ancora il 2021/22 il periodo post COVID e quindi non era ben visto,sicuramente saranno state tante le critiche nei miei confronti...E mi dispiace amaramente sapere che invece hanno lavorato e lavorano docenti insensibili,che si permettono di giudicare te ragazzo sul personale o che dicono la parola sbagliata al momento sbagliato, o creano climi di tensione e intimidatori, er le interrogazioni o semplicemente per esprimersi...A proposito di questo io sono stato punito il primo giorno di prima elementare per aver chiacchierato un po' di più,nell' angolo, oggi questi gesti sono molto più severamente puniti e non sempre è giusto, il professore è sotto il microscopio e i genitori attaccano troppo facilmente, purtroppo è tutto molto difficile..ma tornando al video, mi è piaciuto il tuo spirito critico e tutto ciò che analizzi.
Pienamente d accordo sulla questione di dover insegnare qualcosa o semplicemente di parlare di temi di attualità e di come funziona il mondo al giorno d’oggi. Io mi sono diplomato 2 anni fa in un liceo scientifico e ti assicuro che avevo compagni usciti con 100 e 100 e lode che non avevano la minima nozione di economia o legge di base, di politica (a stento conoscevano due nomi di politici senza nemmeno sapere a che partito appartenessero), semplicemente venivano premiati perché in grado di studiare mnemonicamente decine di pagine di filosofia o di grammatica latina senza capire una mazza ma dicendole fluidamente all’interrogazione.
Andrea, th sei uno dei pochi che conosco che la pensano come me su molte cose, già da diverso tempo pensavo che nella scuola qualcosa non andasse, guardandomi attorno vedo sempre ragazzi annoiati, menefreghisti e ignoranti, invece come hai detto tu la scuola dovrebbe invogliare i ragazzi a imparare, se solo facesse questo molti altri problemi sarebbero risolti dal fatto che i ragazzi sarebbero più curiosi.
Aggiungerei anche un altro aspetto: il totale menefreghismo nei confronti del tempo libero degli studenti. Ricordo che alle medie i professori, nonostante le lezioni terminassero alle 17, si ostinavano ad assegnare compiti un giorno per quello successivo. Risultato? O si andava bene a scuola o si facevano attività extrascolastiche. Chi riusciva a fare entrambe le cose studiava fino a notte inoltrata, rinunciando al sonno.
Le cose cambieranno, il fatto che stiamo prendendo coscienza di tutti questi problemi, pensando a come migliorarli ci porterà ad arrivare ad una scuola migliore
Grazie infinite per aver fatto questo video, e aver parlato di una cosa così importante. È per tutti questi motivi e le preoccupazioni annesse, che sto valutando dall’anno scorso l’Educazione parentale (meglio conosciuta come homeschooling) per i miei figli, ancora piccoli, ma a me il pensiero di scolarizzarli non mi è mai piaciuto e ne sento tutta la pressione e l’ansia adesso che il grande ha 5 anni. Vorrei tanto questo tuo video e le tue parole arrivassero a tutte le famiglie, a tutti i genitori, a tutti gli scolari e in special modo alle maestre, professori e dirigenti scolastici. Il tuo video, insieme a tanti altri riguardanti lo stesso argomento, mi fa capire che le miei preoccupazioni sono più che fondate. Un caro saluto ti stimo tantissimo
Il più grande problema dell'educazione parentale per quanto un genitore possa essere bravo, preparato e con ottime tecniche di insegnamento è quello della socializzazione. Un bambino che non va a scuola con altri 20/30/100 coetanei non riuscirà mai ad avere quelle esperienze positive e negative indispensabili per imparare a stare in una società dove ci sono persone di tutti i tipi che possano amarti, odiarti, darti il buono e il brutto esempio a prescindere da quanto questo possa essere spaventoso per un genitore, la scuola serve anche a insegnarti a stare al mondo, un mondo non sempre bello e amorevole, ma spesso meschino e difficile e prima un individuo impara a capirlo e prima impara a starci. Questa naturalmente è la mia personalissima opinione, poi ognuno decide cosa è meglio per i propri figli.
Purtroppo a scuola è davvero difficile poter socializzare. “Shhh silenzio! Seduti! Nota a X/Y! Nota a tutta la classe” “vai fuori”! ecc ecc… Questo purtroppo non è socializzare. Un sistema che ti vieta di confrontarti di interagire e minaccia, non è assolutamente un posto dove si può fare l’esperienza positiva della socializzazione. La vita vera non è dietro ad un banco tra quattro mura, è fuori nel mondo, vero. Socializzare lo si può fare serenamente al parco, alle attività sportive, al corso di musica, anche banalmente al supermercato. I bambini imparano ciò che vivono. La socializzazione, imparare a comportarsi, a rispettare la società, le regole, a vivere davvero insomma lo si impara fuori dalla scuola. Mi rammarica immensamente questa cosa, ma purtroppo è un dato di fatto e negarlo è una forzatura.
@@catslover6137 non vale per tutti. 8 del mio gruppo di 11 amici erano alle elementari con me, e con circa 1/3 dei miei compagni delle superiori ho ancora rapporti. Non generalizzate per validare le vostre idee
Sono una professoressa di lettere, nuora di una professoressa di lettere, cognata di una professoressa di tedesco e madre di una professoressa di inglese, quindi 3 generazioni di persone e una cosa mi stupisce sempre quando si parla di scuola: il sentire definire insegnanti e studenti come fossero due mondi separati e contrapposti mentre io li trovo fluidi e intersecabili; gli studenti di oggi sono gli insegnanti e gli adulti di domani, gli insegnanti e adulti di oggi sono gli studenti di ieri. Mia figlia è collega in un liceo di una sua ex prof delle medie. Siamo tutti figli della nostra epoca e non ha senso dividerci in categorie e giudicarci a prescindere dal contesto in cui ci troviamo e da cui tutti, voglia o non voglia siamo condizionati. Io ho avuto un rapporto positivo con la scuola e ho imparato molto. Mi ha dato delle basi che poi ho approfondito per conto mio. Non è vero che studiare il passato non serve per acquisire una capacità critica, anzi. E' proprio il passato grazie al fatto che possiamo analizzare a distanza i fatti nelle loro cause, sviluppi e conseguenze che ci insegna a capire il presente. Quanto poi ai singoli insegnanti c'è chi lo fa meglio e chi lo fa peggio come in tutti i lavori. La maggior parte comunque fa del suo meglio e non è un lavoro facile. Gli studenti sono tutti diversi e se ne hai 25 davanti devi attuare per forza delle strategie per mantenere un minimo di attenzione e di comportamento decente. Se poi un ragazzo non ha proprio nessun interesse alle materie e pensa solo al calcio e ai videogiochi, trovare il capro espiatorio nella scuola è sempre la cosa più facile, come se non ci fossero altre figure educative di riferimento o altri contesti nella vita di un ragazzo che possono essere determinanti per la sua forma mentale. Io dico sempre comunque, che andare male a scuola, non significa andare male nella vita e che si può trovare la propria strada ed essere soddisfatti anche senza una laurea, l'importante è scoprire ciò che appassiona e coltivarlo e le materie scolastiche offrono molti spunti e stimoli. I miei nonni erano contadini con la seconda elementare, quindi mi sembra che qualche progresso sia stato fatto. In ogni caso la vita di ognuno di noi dipende da mille fattori di cui uno è la scuola, studenti, insegnanti o genitori che siamo, e soprattutto dipende da noi stessi e dall'uso che sappiamo fare di ciò che ci viene insegnato.
Racconto una storia emblematica
Ho frequentato un liceo scientifico di nomea piuttosto serio, con alcuni professori bravi ed altri scandalosi. Tra questi la professoressa di scienze, che rendeva la materia inutile da studiare data la sua incapacità. Io, che non ho mai avuto problemi, non la studiavo e mi accontentavo della sufficienza, tanto lo stimolo era nullo, finché ad un certo punto ha iniziato un po' a prendermi di mira, soprattutto l'ultimo anno. Nel frattempo era arrivata l'ora di scegliere il mio percorso dopo la scuola, e scavando dentro me stesso ho riconosciuto la mia propensione verso la scienza e la natura, nonostante con questa professoressa non li avessi praticamente fatti. Un giorno questa verso la fine della scuola inizia a chiederci cosa avremmo fatto all'università, e alla mia risposta SCOPPIA A RIDERE. Io ovviamente non ci ho dato peso perché era veramente una persona ridicola, però a pensarci fa ribrezzo davvero. Morale della favola: mi sono laureato in 3 anni in scienze naturali e l'anno prossimo mi laureo in biologia marina. Grazie prof per il sostegno:)
Complimenti, spero di poter riuscire pure io, anche se mi manca un po' di tempo
Era tutta invidia
Altro che invidia.. incompetenza pura
Più che invidia direi ignoranza..non sopporto sta gente e la colpa come sempre sta nella politica che non organizza i concorsi pubblici come dovrebbero essere organizzati, ovvero facendo selezioni serie a livello psicologico e a livello di capacità di insegnamento non solo nozioni richieste a pappagallo!!!
Storia molto simile, ora devo iniziare il secondo anno di scienze naturali
In 20 minuti hai racchiuso un secolo di problemi scolastici...grandissimo
Un mio compagno che non studiava molto e non faceva spesso i compiti non ha saputo fare l'analisi logica di una frase. Reazione prof: "la tua vita é inutile, un fallimento, dove vuoi andare cosí!" Ci sono questi tipi di prof purtroppo ancora, mali dell'umanità
Porca troia
Questo può fare male anche molto al di là della scuola, mi spiace per questo ragazzo
Pov:io che ho scelto l'economico sociale
da licenziare
Ho mollato la scuola (anche) per tanti professori così.
Sono un ragazzo di 17 anni (compiuti da poco), ho vissuto una esperienza scolastico pietosa. Nei primi anni delle elementari venivo spesso preso ingiro dall' insegnante di italiano per via del fatto che ho impiegato 2 anni a saper leggere e scrivere correttamente, ma fortunatamente la cosa di è risolta siccome dalla terza in poi con quella prof prendevo solamente voti dal 9 in su.
Alle medie mi sono dimostrato uno studente molto valido, in tutti e tre gli anni ho presentato una media generale del 9, mi impegnavo molto e ciò mi rendeva veramente felice e in più mi ha portato anche una passione per lo studio.
Dalle superiori in poi arrivano i problemi, mi iscrivo allo scientifico, in un liceo lontano da casa mia ma fortunatamente il primo anno è andato più che bene. Nel secondo anno ho iniziato a riscontrare problemi di salute che nonostante a scuola fossi quasi sempre presente comunque mi hanno portato ad un distacco dallo studio, portandomi a riscontrare difficoltà in fisica e matematica. Dal secondo quadrimestre la prof di scienze inizia a trattarmi molto male, facendomi interrogazioni ritenute diverse dalle altre dai miei stessi compagni, mentre inglese (materia in cui da sempre andavo molto bene per via delle mie origini britanniche) diventa improvvisamente un incubo, la prof non ha spiegato affatto gli argomenti delle ultime 2 verifiche e insomma, per un motivo o l'altro vengo bocciato con 5 materie insufficienti, lasciando molti prof increduli visto e considerato che mi hanno sempre ritenuto molto intelligente.
Decido di affrontare questo primo fallimento come qualcosa di costruttivo, riaffrontando la seconda sempre allo scientifico ma in un istituto molto più vicino a casa mia, ciò mi ha portato ad avere più tempo per lo studio e portare a casa voti altissimi in materie che mi avevano portato alla bocciatura l'anno prima, credevo di essere finalmente felice, ma improvvisamente mi sento attaccato da molti prof, mi sgridavano quando sbagliavo qualcosa dicendo che dovrei conoscere le risposte siccome stavo ripetendo l'anno e quando prendevo dei 9 mentre tutta la classe prendeva insufficienze mi veniva detto che il voto è stato abbassato per il disordine (in genere sono molto ordinato) e che è giusto così siccome gli argomenti in verifica li avevo già affrontati durante l'anno precedente. Nella scuola nuova comunque spesso ho riscontrato difficoltà siccome stranamente non avevo le basi in alcuni argomenti perché non trattati la prima volta che ho frequentato la clase seconda liceo, ma nonostante ciò riesco ad ambientarmi ma beccandomi 2 debiti: fisica e italiano. Ora è impossibile spiegare a parole l'impegno che ho impiegato nello studio di tali materie, infatti l'esame di ita andò molto bene, mentre fisica nello scritto mi è stato messo 5,5 nonostante ci fossero i risultati e le definizioni Giuste la prof non è rimasta soddisfatta dei disegni e di come ho disegnato le frecce, senza guardare l'effettivo miglioramento siccome durante l'anno scolastico avevo molte lacune e sono arrivato all'esame del debito a riuscire a fare tutto. Ciò mi ha portato ad una seconda bocciatura sempre in seconda, nonostante tutti i traguardi e miglioramenti che ho raggiunto e nonostante fossi effettivamente pronto per la terza.
Ora ho iniziato i primi giorni in ragioneria, è stata la preside ad inserirmi lì, dovrò dare degli esami di ammissione ma mi sto impegnando sempre di più ed ho creato un nuovo metodo di studio basandomi su errori Passati, spero che questa volta vada bene e che i prof mi capiscano, siccome alcuni insegnanti hanno ritenuto ingiusta la mia bocciatura. Non demordo magari tutto ciò era un segno strano per dire che lo scientifico non era la mia strada. Speriamo bene questa volta e tu che hai letto tutto ti ringrazio infinitamente
abbiamo più o meno la stessa storia e stessa situazione al momento, ti sono vicina 🫶🏻
Raccapricciante
@@fabiolas1 grazie, anche io
io ti stimo. sii forte.
Dio che scuole, io ammetto di non aver fatto niente per 5 anni alle superiori ma non sono mai stato bocciato 😅
“Tu non devi pensare” è una frase che si sente dire spesso nelle scuole
Detta a scuola, pare un ossimoro.
A scuola prendevo sempre 4 in matematica. Adesso ho una laurea magistrale in informatica presa a pieni voti.
Questo racchiude tutto il discorso.
Le medie sono il vero buco nero dell'istruzione. Quei 3 anni andrebbero spostati dopo i 5 anni del liceo ed essere utilizzati come periodo di specializzazione, una specie di pre-laurea o corso professionale in base alle proprie passioni che, a quell'età, sono decisamente più chiare rispetto a quando si hanno 13 anni e si fa la scelta del liceo.
Ho 25 anni, non ho finito l'università, sono disoccupato, non ho amici e non riesco nemmeno a coltivare le mie passioni leggendo un libro o vedendo un film, e tutto questo lo devo alla scuola. Ho detto tutto.
Anche io ho 25 anni, non ho (ancora, si spera) finito l’università, non ho amici e non sono in un periodo positivo della mia vita proprio a causa dell’università e dello stress che mi porta. Volevo dirtelo perché, al tuo posto, io mi sarei sentita sollevata nel sapere che non sono sola e che determinate problematiche non sono solo dentro di noi. Buona vita, non mollare nella ricerca della tua serenità
Condivido una parte della mia storia se può aiutare; tralasciando il periodo scuola dell'obbligo dove se sei riservato e hai interessi non conformi alla massa già sai che ti ritroverai a dover sviluppare una forza mentale non indifferente. Io ho fatto studi privati e mi sono ritrovato alla mia prima esperienza lavorativa da privato a lavorare 1 anno e mezzo senza vedere un soldo(il bello di fidarsi). Poi, come se non bastasse, ho avuto problemi seri in famiglia e coloro che consideravo amici(soprattutto con quelli con cui ho convissuto e passato anni della mia vita ) si sono rivelate le "amicizie da pub". Adesso mi ritrovo a 23 anni ad iniziare l'università per essere considerato valido dal sistema. Detto questo, cerca di non abbatterti e credi in te stesso, perché solo tu conosci realmente le tue battaglie ❤
Non dare le colpe alla scuola, se qualcosa va male nella tua vita, è solo colpa tua.
@@VelenEsiste È proprio di quello che le do la colpa
@@VelenEsistecazzata. Ste frasi da babbo vissuto mancano molto di logica, ovvio molto spesso gli errori e fallimenti dipendono da noi ma altre volte no. É inutile generalizzare in questo modo
Il lavoro di gruppo è qualcosa di orribile per mia esperienza. C'è chi si fa il mazzo e chi non fa nulla, chi fa poco, chi fa a fasi alterne, chi fa ma non è bravo etc. E il voto poi è collettivo. Terrificante
e questo sì che sarebbe preparatorio per il "mondo che ci aspetta là fuori"... purtroppo. perché se è vero che la scuola ha molti problemi il mondo lavorativo siccome più variegato ne ha sicuramente di più (senza voler sminuire quelli della scuola)
Questo perchè il lavoro cooperativo non viene impostato bene: va fatto in classe, assegnando ruoli e compiti e monitorando costantemente. Sono un'insegnante e non ho mai dato lo stesso voto a tutto il gruppo, anche perchè attuando l'autovalutazione sono i ragazzi stessi che si assegnano una valutazione e sono consapevoli se hanno lavorato meno dei compagni.
Ho ritirato mio figlio dalla scuola pubblica quest'anno è il 3° anno... e siamo molto contenti perchè uno studio personalizzato ha portato il ragazzo ad aumentare e imparare con il ragionamento non solo a memorizzare
lo avete ritirato dal liceo?
Congratulazioni!
@@aya-pv7bz no scuola media e per l'anno prossimo andremo alle superiori...sempre comunque stesso percorso
@@bv722 in bocca al lupo!!!
Ottima scelta, bel colpo! Ho anch'io l'esperienza della figlia di un mio amico e dopo che i suoi genitori l'hanno ritirata da scuola, è stato valutato il suo livello di conoscenze come tre anni più avanti di quello della sua età.
Questo video ha superato di gran lunga l'operato di tutti i ministri dell'istruzione degli ultimi 30 anni
Hai detto esattamente ciò che ho sempre pensato riguardo la scuola! Purtroppo queste cose si capiscono solo quando si cresce, e quando si è bambini si soffre in un sistema tossico che ci viene presentato come ideale. Grazie per questo video🙏🏼
Ciao Andrea. Io sono una futura insegnante di scuola elementare, sono al quarto anno di scienze della formazione. Le tue parole sono state molto forti e mi ci rivedo in gran parte. Ci sarebbe molto da commentare ma vorrei soffermarmi sull’esperienza scolastica negativa dei più. Questa dipende dal fatto che anni fa per diventare insegnante non venivano insegnate competenze che riguardassero la didattica dell’insegnamento, e cioè strategie per interessare, incuriosire e stimolare gli alunni. Di conseguenza, proprio questo problema ha generato svogliatezza e poca credibilità del sistema scolastico, composto da insegnanti molto spesso incapaci di far fronte a metodi alternativi di insegnamento e incapaci di elaborare una didattica personalizzata (a livello di singolo ma anche a livello di gruppo classe).
Per quanto concerne poi il rapporto umano che l’insegnante dovrebbe instituire con i ragazzi, è difficile perché non ci sono corsi di aggiornamento su come sviluppare o potenziare l’empatia nel lavoro.
Per concludere, voglio farti e farvi sapere che mi sto impegnando al massimo in questo percorso, per diventare una di quelle poche insegnanti che riuscirà nella sua importantissima missione di dare gli strumenti ai bambini per essere delle persone migliori.
Grazie ancora Andrea per questo prezioso intervento👍🏼
A nessun insegnante viene insegnato come insegnare 😅
Mah...parliamone...un sacco di ragazze uscite da scienze della formazione mi hanno confessato candidamente che l'85% delle materie non sono servite loro a un bel nulla. Come del resto tutte le università italiane del resto e la scuola in generale, mille nozioni e poi esci che non sai nulla. Assurdo! Io invece ritengo mille volte migliori le maestre con la magistrale..lavorando nelle scuole la differenza è netta
@@Giulia71578 io non sono d’accordo su questo, sono tante le materie importanti sia in funzione del lavoro ma anche per il proprio bagaglio culturale. Per quanto riguarda l’esperienza pratica di insegnamento, abbiamo 60 ore di tirocinio in terzo anno (divise tra scuola dell’infanzia e scuola primaria), 80 in quarto e 90 in quinto, quindi abbiamo modo di “sperimentare sul campo”
@@stellacosentino60il 70% di quello che si studia è letteralmente inutile, la scuola vera e propria si va dalle elementari fino all'ultimo anno delle medie... Della storia a me non importa, anche io voglio essere ricordato su un libro sai? Tutta sta importanza bah vabbè io vado addio :D
Brava hai c'è tratto il punto
Sono un ragazzo di 16 anni. Se fossi il ministro dell’istruzione riconoscerei di non essere competente quanto te, ti contatterei personalmente e ti chiederei di propormi delle riforme concrete da formalizzare e applicare alla scuola di oggi. Tanta tanta stima per te Andre❤
P.s. una persona (come me ad esempio) può avere le tue stesse idee e condividere tutto ciò che dici, ma per riuscire a tradurlo in parole con l’ordine mentale ed espositivo con cui lo fai tu ci vuole davvero tanta ma tanta qualità. Credo che tu sia un ragazzo speciale nel tuo genere e non solo, se ci fossero al mondo solo o quasi persone con la tua stessa propensione all’apprendimento avremmo già probabilmente trovato la soluzione a quasi tutti i problemi del mondo.
allora per fortuna che non lo sei
Grazie, anche se immagino che il lavoro del ministro dell'istruzione sia molto più improntato sulla gestione di fondi, burocrazia, strutture che sul puro aspetto dell'insegnamento
@@AndreaMuzii forse il vero problema alla base è allora che non esista una vera figura in grado di apportare reali cambiamenti (?)
Si ma se anzi che dirgli che é un ragazzo speciale gli dici che si é impegnato molto poi fa meglio i prossimi video.
@@monzi444 io volevo fargli sapere che lo ritengo un ragazzo speciale e basta, è sotto inteso che senza impegno questi video non si possano realizzare. Peace
Peccato che 10 anni fa non esistevano ancora contenuti come il tuo 😢 beati ai giovani che guarderanno questo video.
"Di rado l'insegnamento è veramente efficace, tranne in quei casi felici in cui è quasi superfluo" (Gibbons).
Da studente che ha fatto il liceo mi ritrovo ad essere completamente d'accordo con le problematiche trattate: complimenti per l'esposizione chiara e ben ragionata. È proprio vero che lo studio più importante inizia quando si finisce la giornata scolastica e si lavora sulle proprie passioni e su se stessi: per questo motivo non dobbiamo farci abbattere dal sistema scolastico ma "sfruttarlo" il più possibile come un trampolino per migliorarci. Qualche volta ci sono riuscito. In bocca al lupo a te e a tutti quanti, studenti e professori.
Secondo me un altro problema della scuola è l' insegnamento dell' inglese: si studia tanta letteratura ma alla fine la maggior parte degli studenti fa fatica a parlare e capire.
Ma si studia tanta tanta grammatica (inutile) e non si fa conversazione
Letteratura inglese è il simbolo dell'inutilità della scuola italiana .
@@davidollo346 Hai perfettamente ragione, io vengo da un liceo linguistico e ad oggi sono pochi i miei compagni di scuola che sanno parlare bene l'inglese, 5 anni di grammatica sterile (poichè ero in un linguistico un po'di conversazione la facevamo, negli altri licei zero, ti attacchi al cazzo).
Io mi ritengo fortunato perchè mi capitò un professore bravo che mi ha fatto appassionare alla lingua e questo mi ha spronato ad approfondirla viaggiando all'estero e facendo conversazione, oggi lo parlo bene ma è stato grazie al fatto che guardavo film in originale e un sacco di youtube America, non per la scuola.
Mi ricordo alcuni miei compagni che prendevano sempre 9 perchè imparavano le regole grammaticali a memoria, ma poi quando c'era da fare conversazione non spiccicavano una parola e non erano in grado di farsi capire perchè quelle stesse regole non erano in grado di applicarle improvvisando.
@@marcoulliperché?
@@stefanocerone5698 C'è già letteratura italiana, perché bisogna insegnare letteratura inglese quando gli studenti non sanno neanche la lingua. Poi letteratura è un hobby non vedo perché debba essere insegnata a scuola. Che la insegnino solo al classico e a scienze umane e non facciano perder tempo a chi si vuole dedicare alle scienze.
La mia esperienza alle superiori è stata disastrosa, a parte 3 insegnanti di valore, ed fisica, storia dell’arte e chimica (ho 64 anni, feci le magistrali, quello che oggi è il liceo psicopedagogico) gli altri insegnanti erano di livello molto scarso e incapaci di creare una relazione positiva con la classe. Purtroppo piuttosto velocemente finii per diventare la pecora nera della classe, nonostante sia alle elementari che alle medie fossi sempre andata benissimo; rimandata dalle 2 alle 4 materie ogni anno sviluppai un rifiuto della scuola e una grande rabbia. All’ultimo anno ero sconfitta, mi dicevano continuamente che non valevo niente e che non sarei riuscita a combinare nulla nella vita. A metà anno praticamente smisi di frequentare e le insegnanti allo scrutinio si premunirono di dichiararmi che mi ammettevano all’esame così avrei potuto verificare che non ce la potevo fare. Tuttavia io non frequentavo si, ma passavo il mio tempo a studiare. All’esame di maturità le ho stupefatte, all’epoca il presidente di commissione era esterno e si impuntò sostenendo che ero preparata e che intendeva promuovermi: 46/60.
L’anno successivo sostenni l’anno integrativo, lavorando al mattino e dopo un travaglio di un’altro anno passato a piangermi addosso perché ormai convinta di essere stupida, alla fine mi sono buttata ed iscritta a medicina. È stata la svolta. Ho iniziato a macinare esami su esami sempre con voti altissimi. Dopo il primo anno però mi sono recata alla mia vecchia scuola e ho infamato le professoresse che mi avevano distrutto psicologicamente per quattro lunghi anni. Tutto questo è successo negli anni 70-80, mi sono laureata nel 1987 col massimo dei voti e lavoro da allora, ma non ho mai dimenticato l’incubo che sono state per me le superiori. Purtroppo anche mio figlio sta avendo una storia simile con la scuola.
Ho 2 aneddoti a riguardo
1 L'anno scorso a mia figlia (1 media) la professoressa di matematica ha alzato il votodi mezzo punto perché ha eseguito l'esercizio con un passaggio diverso rispetto a quanto aveva spiegato lei in classe. Questo mi fa ben sperare. Ci sono sicuramente eccezioni alla regola
2 io sono una persona molto curiosa, che si interessa di moltissimi argomenti differenti sia a livello di divulgazione (storia, religione, cinema, medicina...) che accademico (biologia, nutrizione, mi sono infatti iscritto all'università a 40 anni. Molti amici e colleghi, quando si chiacchiera, mi dicono... ma quanto sei intelligente! Io dico sempre: non sono intelligente per nulla, quello che so deriva dallo studio, dall'impegno e dalla curiosità. L'intelligenza è altro. Ad maiora
Caro Andrea, ho 38 anni ed ancora oggi mi porto dentro le pessime sensazioni legate agli anni passati a scuola. Quando ci andavo, perché, soprattutto fino ai 15 anni, o stavo male, o fingevo di sentirmi male, solo per evitare di andare là dove stavo realmente male, e, a distanza di anni, mi rendo conto che questa sensazione di disagio, unitamente ad altri problemi, esterni alla scuola, mi hanno portato spesso a faticare a relazionarmi con gli altri, perché, proprio negli anni della scuola, mi è mancata la "pratica". Ed è stato un enorme handicap, perché, volenti o nolenti, viviamo in società.
Unitamente a questo, mi rendo ancora conto che, dopo che ho terminato gli studi, ho iniziato ad imparare, autonomamente, molto più di quanto avessero cercato di inculcarmi in testa in 13 anni di scuola. E, cosa "buffa" da dire, ricordo nettamente come tutti gli insegnanti ripetessero, a pappagallo, come noi dovessimo imparare un "metodo", ma, appunto, come hai detto bene tu, si trattava di null'altro che un metodo di memorizzazione, non di studio/approfondimento, che si sarebbe, a posteriori, rivelato estremamente più importante.
Personalmente, per me, per come sono fatto io, ho sempre trovato più efficace e soddisfacente un tipo di apprendimento che si potrebbe definire "empirico", o "a ritroso", ossia con l'osservazione di qualcosa, da cui, poi, parte un ragionamento che arriva, alla fine, alla dimostrazione di un teorema, o di una legge, o qualsiasi altra cosa. Questo tipo di studio mi ha sempre permesso di fare MIEI i concetti e saperli, poi, applicare anche in altri casi ed ambiti.
Alla fine, quello che farebbe bene a tutti noi, penso sia il fatto di imparare (o non dimenticare) a chiedere "perché?"
"Non pensare, devi fare" ho sempre mandato a quel paese chi mi ha detto quella frase. Compresa una maestra elementare alla quale lanciai una penna urlandogli "se non penso non vivo, siamo fatto così! (Insulto personale)"
È una frase che odio con tutto me stesso. Ho un odio atavico e fortissimo verso la frase "non pensare, fai" e simili. Immaginate come andavo a scuola
Sono stato un'asino in matematica dalle elementari fino alla seconda superiore. Da lì in poi quasi sempre il massimo dei voti grazie a dei prof che me la spiegavano in una maniera chiara.
Ho 23 anni, il video è ben fatto e offre degli spunti molto interessanti, però mi ha suscitato brutte sensazioni, portandomi a riflettere riguardo il mio trascorso negli anni del liceo, dove mi sentivo demotivato, inadeguato e inadatto a quell’ambiente. È stato un periodo difficile della mia vita che ha avuto ripercussioni su più aspetti, da quello della mia carriera personale a quello sociale, tutt’ora cerco di migliorare e togliermi di dosso l’enorme peso di quelle etichette. Lo studio sull’effetto Pigmalione, di cui non ero assolutamente a conoscenza, mi ha trasmesso tanta paura, oltre che un grande senso di rabbia, in un secondo momento
L'effetto Pigmalione è stata parte integrante della tua vita inconsciamente, nessuno sa cos'è veramente, ma lo fanno, quindici se sei arrivato a questo punto senza intoppi, non imparanoiarti, è semplicemente come funziona tutto da decenni
La scuola nella società di oggi ha l'unico scopo ultimo di creare lavoratori, non persone che cerchino il meglio per sé.
Ma quali lavoratori, se sono fabbriche di disoccupati
Ho avuto modo di guardare la scuola da studente ma anche dall'interno, da figlio di un'insegnate, e ormai mi sono convinto che il problema dell'istruzione in Italia è strutturale. La scuola italiana è diventa un enorme e lacunoso carrozzone burocratico nel quale, di tanto in tanto, si aggiunge qualche toppa pur di farlo andare avanti. Il risultato è un sistema educativo vetusto che si pensa di poter rinvigorire con qualche blando corso di aggiornamento per gli insegnati o stanziando dei fondi per adottare questa o quella tecnologia. Ci si ritrova a dover fare i conti con studenti disillusi che si devono confrontare con insegnati disillusi, oberati spesso di lavoro e di burocrazia nel tentativi di mettere l'ennesima toppa. Con questo però non voglio dire che il problema stia a monte, che il problema sia solo la governance. Nella scuola ci si lamenta del troppo lavoro, della burocrazia, degli stipendi assolutamente non adeguati, e questo è vero. Tuttavia ogni tentativo di cambiare il funzionamento del sistema scolastico in meglio, seppur in maniera timida e pressapochista, viene spesso osteggiato a priori dagli insegnati. Si preferisce portare avanti un sistema estremamente fallace piuttosto che cercare di adottare qualche cambiamento, e questo avviene sia a livello ministeriale che a livello dei singoli docenti e istituti. Ogni tentativo serio di riforma del sistema scolastico verrebbe osteggiato ed è per questo che dico che, idealmente parlando, l'unico vero modo per sistemare il sistema educativo di questo paese sarebbe ricominciare da zero e costruire qualcosa di nuovo dalle fondamenta e non attuare una semplice riforma.
La mia maestra di matematica mi diceva sempre, se hai usato un altro procedimento ma il risultato è giusto per quanto mi riguarda è giusto, e niente sono all’ultimo anno di ingegneria al politecnico di Milano
il vero problema è la soggettività degli insegnanti. prendo come esempio me stesso: in seconda superiore mi vantavo con i miei amici fuori dalla scuola di come fossi bravo in matematica e non avessi mai preso meno di 7. in terza ho cambiato sezione (allinterno della stessa scuola) e facevo fatica a prendere 5. stesso studente, stessa scuola, insegnante diverso, 4 voti di differenza. in più gli insegnanti non possono essere licenziati e non sono quindi spinti a dover migliorare come il resto delle persone
Sono d'accordo sugli errori. Quando ero piccolo e sbagliavo in matematica, la maestra di matematica mi sgridava con le peggiori parole, e più lo faceva, più avevo paura di sbagliare, e più avevo paura di sbagliare, più non sapevo come fare, e più non sapevo come fare, più venivo sgridato perché non sapevo come fare. Non mi stupisco se poi non sono andato bene in matematica in tutta la carriera scolastica ed ho sviluppato avversione alla matematica complessa (dai sistemi multifunzione e logaritmi in su)
ho avuto il tuo stesso identico problema: maestra di matematica che mi sgridava quando sbagliavo. Ho fatto 5 anni con lei, e al tempo nemmeno mi rendevo conto di quanto questa cosa fosse tossica perché ero ancora una bambina. Risultato: paura di sbagliare e di essere giudicata quando lo faccio e un sacco di lacune in matematica. Se non si è in grado di prendersi coi bambini/ragazzi, non si può decidere di fare l'insegnante
@@ilastor_ eh, beati i bimbi di oggi attorniati da 1000 cure e premure a scuola, come dei principini, altro che come venivamo trattati noi 😂
@@francescozzononsisa1078 vero , io sono del 95 , e la scuola ai tempi era strutturata come un lager
Ho avuto all'incirca la stessa tua esperienza. Quelli che dicono che la scuola italiana è ottima hanno probabilmente la concezione della scuola come una sorta di indottrinamento, quando dovrebbe essere tutto il contrario
Uno che dice le cose come stanno... finalmente uno che ragiona. Grazie per la tua spiegazione. Io penso quello che dici è giustissimo. Ho visto un'altro video dove c'era una persona in biblioteca che andava dalle persone per dirgli: "perchè stai studiando?" E quasi tutti dicevano: "perchè mi devono interrogare" e non "perchè voglio imparare". Ditemi se questa cosa è vera.
Per quanto riguarda il pensiero 9:15 sulla filosofia mi trovo d'accordo con te. Io personalmente ho avuto la fortuna di avere una professoressa che mi ha insegnato filosofia e non la storia della filosofia. Posso dire che studiare con lei durante il triennio alle superiori mi ha cambiato totalmente il modo di pensare e mi ha aiutato a sviluppare un pensiero critico.
10:52 Magari sono stato fortunato, ma la nostra professoressa di religione ha utilizzato le sue ore durante l'ultimo anno di superiori per invitare studenti universitari di ogni facoltà e aiutare noi a fare domande in modo autonomo e compiere la nostra prima "importante" scelta. Probabilmente senza questa professoressa sarei uscito dalle superiori con meno consapevolezza sulla scelta della facoltà universitaria.
Se il video vi trova d'accordo condividetelo nelle storie💪🏻
Hai presente ciò che dici a 8:38? Sono un ragazzo di 17 anni e... quelle cose che tu hai elencato non le so davvero. Mi rendo conto che è drammatico, io effettivamente non ho idea di come funzioni il nostro governo e tutto il resto.
D'accordo in gran parte...ci sarebbero dei punti discutibili, ma mi hai fatto venire in mente Ken Robinson per il suo discorso nei Ted...
Sarebbe utile un video su chi ha problemi di dislessia e non viene per nulla agevolato sia dalla primaria fino all'Uni
Caso accaduto esattamente oggi in università: un ragazzo doveva fare un esame orale con questo prof ma purtroppo le due persone prima di lui sono state bocciate...risultato? Lui uscito con 24, anche se a mio parere aveva una preparazione da 30 senza problemi, ma quello è il minimo, infatti subito dopo l'assegnazione del voto il prof lo ha insultato davanti a tutti "Non sai studiare" "Sei caotico, ma come parli" "Non puoi venire agli esami cosi" e potrei andare avanti per altri buoni 2 minuti. Il mondo scolastico, universitario e post-uni è di una tossicità che il mondo del lavoro in confronto è un parco divertimenti. Vergogna.
infatti , pur essendo plusdotato creativo con un qi da far impallidire , ho mollato gli studi a 19 anni a causa di professori mefitici\ambiente ostile , ora ho la terza media , ma studio per conto mio e punto a trovare lavoro in qualche fattoria\agriturismo nelle vicinanze di dove vivo , quando è la stagione giusta , tutte le braccia disponibili sono le benvenute , e le campagne sono il mondo lavorativo del futuro
A scuola ho passato brutti periodi e i miei insegnanti/professori non hanno fatto NIENTE per evitare ciò, ma sono andato avanti lo stesso.💪Oggi i professori pretendono troppo e non si domandano su quello che vorrai fare appena finisci il percorso scolastico. FORTUNA CHE HO L' ULTIMO ANNO!🤩E POI SPERO DI FARE CIò CHE MI PIACE DAVVERO..🤞
Io 24 anni e insegno da appena un mese e mezzo e sto vedendo che la scuola confronto ai miei tempi si e capovolta. I miei insegnanti mi picchiavano, viggeva il terrore, era follia mancare di rispetto agli insegnanti. Oggi invece siamo noi insegnanti a essere terrorizzati da alcune classi, oltre le enormi responsabilità che abbiamo, oltre tutte le accortezze che dobbiamo avere nei confronti di 2000 ragazzi "problematici" i famosi "bess e dsa", oltre a tutta la burocrazia che sta arrivando a livelli oramai ingestibili. I ragazzi ci mancano completamente di rispetto, peggio ci minacciano e bullizzano. E purtroppo siamo sempre più costretti a regalargli voti e diplomi, proprio per la questione genitori, ricorsi, senza parlare dei presidi che per qualche spicciolo in più dall'unione Europea e dallo stato, ammette e riammette chiunque, buttando in mano a noi tutta la responsabilità e la gestione di questi spacciatori e delinquenti, in un ambiente che a loro non interessa neanche lontanamente stiamo impazzendo per cercare metodi per interessare i ragazzi a qualsiasi cosa, ma rigettano così tanto la scuola e noi insegnanti, che anche se gli facessimo vedere un porno in classe, starebbero comunque seduti li con le loro cuffiette e i loro telefoni... Ovvio che escono poi dalla scuola analfabeti funzionali.
Mi piange il cuore a sentire queste parole...davvero complimenti per come ti esprimi, per la chiarezza e per l'anima che ci metti, BRAVISSIMO!!!
Ciao Andrea complimenti per il video, non è facile affrontare questi argomenti, soprattutto perché poche persone riescono ad essere analitici ma concreti, empatici e veri, e soprattutto a condividere le proprie esperienze e ad analizzare con la tua intelligenza questi aspetti.
Condivido pienamente tutto quello che hai descritto e raccontato oltre che analizzato, sottolineando che ti ammiro perché sei una di quelle poche persone che analizza le situazioni parlando chiaramente dei problemi e delle probabili soluzioni senza lamentarsi, senza mai cadere nel superficiale e nel ripetuto, oltre che riuscire ad analizzare e ad esprimerti sempre a 360° senza lasciare nulla in sospeso ma permettendo a tutti di confrontarsi.
Io penso che il sistema scolastico, i docenti, dovrebbero essere selezionati proprio in base alle capacità che hai elencato, aggiungendo che dovrebbero avere, come te, non solo elasticità e apertura mentale per guardarsi intonnro e riflettere sui veri problemi che ci circondano e creare anche delle soluzioni nuove per aiutarsi, confrontarsi, migliorare.
Ma anche il fatto di insegnare ai ragazzi ad essere curiosi, ad appassionarsi, a cercare l'eccellenza, a sviluppare il pensiero critico: (non è un caso se le generazioni di oggi sono così superficiali e vuote sotto tanti aspetti, soprattutto il fatto che non si sanno distinguere le cose giuste da quelle sbagliate e che tutti la pensano allo stesso modo, oltre che esserci tanti problemi psicologici, di personalità, che penso siano a stretto contatto con la scuola e la sua organizzazione.
Detto ciò, ti stimo veramente tanto, sei veramente un'eccezione e una mente brillante, mi hai fatto persino commuovere in questo video più di ogni altro.
Anche se un grazie non basta mai, grazie Andrea ❤️💪
La scuola italiana è arretrata e non a misura di studenti. Spesso i prof lo sono per ripiego e non per vocazione.
Quello che dici è verissimo!
Poi io penso che la scuola duri troppo per chi non è portato allo studio!
Pensa che io sono dislessico e molto spesso i prof mi dicevano niente, tu non sei intelligente! Ma gli ho risposto a tono.
Mi hai cambiato la vita Andre, sappilo ❤
🙏🏻🙏🏻
Come?
Grazie Andrea per questo video e anche per il coraggio che hai avuto nell'aver espresso pubblicamente questa riflessione che toca tante persone ma che pochi hanno avuto l'opportunità di sollevare. Sei riuscito a chiarire perfettamente tutte le falle del sistema scolastico. Io sono francese di Marsiglia e posso dirvi che questa riflessione sia anche perfettamente valida per il sistema scolastico francese. Vorrei anche cogliere l'occasione per ringraziarti per avermi aiutato a migliorare il mio italiano grazie ai tuoi affascinanti contenuti. Un abbraccio forte dalla Francia.
Gentile Andrea, da anni mi occupo di mentoring nel campo delle matematiche. Condivido da tempo il tuo stesso pensiero sulla scuola. Spesso non ci si rende conto che l'«intelligenza» è una nozione a largo raggio: intelligenza non è erudizione, o simili.
Questo video è un capolavoro, complimenti
Ottimo video! Non fermatevi al titolo, non è un attacco gratuito alla scuola, anzi ci sono spunti interessanti!
Finalmente la verità viene a galla.
Io ho sempre amato studiare, ma più da autodidatta perché anzi la scuola per anni mi ha disincentivato allo studio.
Questo video dovrebbe essere fatto vedere a tutti gli aspiranti insegnanti e insegnanti veri e propri
Per me la scuola è un mix di ansia, ci sono alcuni professori che riconosco validissimi, ma alcuni proprio mi fanno cadere le palle, come faccio a farmi piacere filosofia se la mia prof legge a pappagallo da Wikipedia senza spiegare a parole sue?! Se non mettono del loro, ma fanno questo lavoro solo per portare il pane a casa non ci siamo, forse lei stará anche bene, ma io per colpa sua ho problemi d'ansia, insicurezza, paura e troppi pensieri negativi come quello di dover studiare obbligatoriamente per evitare di rovinarmi l'unico periodo di pausa, l'Estate...
Ma il fatto è che non cambierá mai la scuola..non vedo l'ora di finirla...
Da alunna di 4 liceo posso confermare tutto ciò che hai detto. Ho avuto esperienze con ogni tipo di professore e la voglia di non voler studiare o aprire più libro dopo le superiori l’ho avuta anch’io. Adesso ho ben in mente cosa voglio fare in futuro e non vedo l’ora di finire la scuola per iniziare a studiare ciò che mi affascina di più. 🤞
Ti ringrazio per aver pubblicato questo video con la speranza di far capire a più persone possibili che il sistema scolastico italiano non funziona.
❤❤❤
Salve sono Maurizio Celanetti ho 48 anni e sento di esprimere la mia ammirazione e stupore (per via della tua giovane età) per l’ottimo lavoro/stile che porti avanti 👍
Io l’anno scorso ho fatto fare una verifica di matematica generata da chatgpt. Di fianco agli esercizi c’erano i risultati dati dall’ia di cui 2 su 7 erano sbagliati. Nella consegna avevo scritto che i risultati erano generati dall’ia e che potevano essere errati. La maggior parte se n’è accorta, un paio di studenti si sono affidati ai risultati scritti. È stato interessante e ne è uscita una buona lezione sulle ia
Alle superiori?
@@ivanbombana7282 sì, in un professionale
Ho letto tutto quanto, si vede che avevi bisogno di sfogarti!
Concordo pienamente sul fatto che oramai per imparare qualcosa il metodo autodidatta è sicuramente il migliore, ad esempio infatti, tutto ciò che so di inglese, spagnolo, geografia storia e persino matematica mi è stato insegnato da internet
Trovo vergognoso il comportamento di certi individui incapaci di insegnare e chiaramente inadatti al ruolo di insegnante
Vorrei fare qualcosa per cambiare tutto ciò ma purtroppo è solo un sogno lontano...
Da anni dico che la scuola italiana ormai è diventata una barzelletta, questi video me lo confermano, visto che si sente più spesso di prof dove sono arroganti con gli studenti a caso.
Altro motivo per mettere dei controlli belli stringenti psicologici e formativi nella scuola
Ho 16 anni e ho appena iniziato il quarto liceo. Penso di essere abbastanza particolare in termini di esperienza scolastica. Credo molto (forse anche troppo) nel potere delle esperienze nell'apprendimento. Negli ultimi due anni ho partecipato a moltissimi progetti e attività diverse (gare di robotica, olimpiadi di informatica, simulazioni del parlamento europeo, olimpiadi di matematica...).
Partecipare a queste attività mi ha fatto conoscere tantissime persone interessanti e viaggiare in giro per l'Italia (sono molto grato ai miei genitori per questo, senza di loro non avrei potuto fare proprio niente, visto che la scuola non ci rimborsa un euro), e credo che questi due anni saranno fra i più belli di cui mai avrò memoria.
Al di là del fatto di non aver ricevuto supporto economico per fare queste esperienze, mi ritengo molto fortunato di aver trovato una scuola che mi fornisca queste opportunità.
Tuttavia non posso che muovere delle critiche. Ciò che io e tanti altri miei compagni abbiamo raggiunto e realizzato è stato un forte aiuto per l'aumento di studenti in entrata. Spesso però ho notato che il mio modo di approcciare l'apprendimento non è stato ben considerato dai miei professori, che costantemente mi suggeriscono di smettere di fare ciò che faccio per stare più dietro alla scuola e concentrarmi su un approccio più tradizionale.
La sensazione costante che ho avuto in questi due anni è quella di avere le ali tarpate, di non poter esprimere al massimo il mio potenziale. Non credo che la colpa sia dei professori. Sono molto legato ad alcuni di loro e sono convinto che per me non vogliano che il meglio. Però non riesco a non pensare a quello che potrei fare se fossi lasciato libero di approfondire ciò che più mi interessa.
Da come ti esprimi e dal fatto che ti trovi sotto questo video capisco che nonostante il tuo sentirti limitato stai facendo di tutto per approfondire ciò che preferisci. Continua così
Bravissimo. Hai riassunto in questi pochi minuti di video tutto ciò che penso da anni.
Sono in quarta liceo scientifico e concordo con te in particolare sul fatto che gli insegnanti vengano scelti solo in base alle proprie conoscenze, non in base anche alla loro capacità di insegnare. Per fare in esempio l'anno scorso ho cambiato il professore di fisica e oltre al fatto che non si capiva nulla delle sue lezioni, spesso ci insultava, magari a volte per scherzo ma altre no, dicendoci che nella vita non saremmo andati da nessuna parte o ad altri che lo sport non ci insegnava niente (a persone che forse vorrebbero proprio intraprendere una carriera sportiva). Inoltre spesso interrompeva quando uno stava parlando oppure quando gli facevamo una domanda spesso non rispondeva. Insomma cose che quando le senti dire da qualcun altro forse neanche ci credi, ma purtroppo esistono veramente persone così, persone che non riescono a stare al mondo, anche al di fuori dell'ambiente scolastico. Per fortuna però quest'anno l'abbiamo cambiato e non è più nella nostra scuola😂
pienamente d'accordo con tutto, la scuola è vecchia ormai, bisognerebbe renderla aggiornata con il presente,
Detesto quando materie come la filosofia e l'arte vengono insegnate solamente da un punto di vista storico, ovviamente è importante approfondire l'evoluzione nella storia di queste materie ma quasi sempre si finisce per trascurare la parte di ragionamento e di pensiero critico che sono fondamentali per capire a pieno queste materie e soprattutto fondamentali nella vita. Ad esempio se prendi ragazzi appena uscite dal liceo la stragrande maggioranza di essi anche se ha avuto voti alti ad arte per esempio non saprà rispondere alla domanda (che dovrebbe essere scontata) "cosa è l'arte?"... Da appassionato di arte posso assicurare che se ne sentono di tutti i tipi, è questo è colpa proprio dell'imparare nozioni a memoria senza sapere realmente cosa si stia studiando. Comunque bel video come sempre complimenti! dovrebbero vederlo in molti
Quando hai detto la frase “tu non devi pensare” mi sono ricordata che era stato detto anche a me alle elementari, incredibile
È successo anche a me, quando me l'hanno detto ho pensato "se non penso come faccio a vivere?"
Ciao, mia madre fa la docente al liceo e mi ha parlato di tutti questi problemi, tra cui quello sul corso pei il tutoraggio. Quindi se ti può interessare il parere di un'insegnante, sappi che è d'accordo con ciò che hai spiegato nel video.
Finalmente qualcuno che ne parla.
Ma dubito che cambierà qualcosa visto che le scuole pensano che questo tipo di sistema funziona.
un mio professore di comunicazione doveva parlare di dati ma dopo a parlato del governo come fa sempre e io gli ho pure detto che cosa centra con la lezione?
Lui dice: "Vi sto comunicando come é messa l'italia"
Ma la stava parlando di dati!
Non di governo.
Bravo Comunque, Questo sistema scolastico a fallito da tanto
un video che mi ha veramente fatto sentire bene, non solo è stato davvero molto interessante ed hai usato un modo con la quale hai argomentato le tue opinioni ed esposto i dati a mio parere ottimo, ma hai dato anche molti spunti interessanti per poter potenzialmente migliorare la vita di tutti noi che usufruiamo dei tuoi contenuti. io ho da sempre odiato la scuola, svegliarsi presto, essere obbligato ad andarci e studiare materie che non mi interessavano, avere l’ansia e la paura di sbagliare, essere bullizzato o escluso dal gruppo classe, ma da pochi mesi che sto crescendo (ormai sono arrivato al quinto anno) mi sto rendendo conto del fatto che è lo stesso un’opportunità che vale la pena sfruttare, posso sfruttarlo per imparare a studiare (ma senza distruggermi la testa sui libri), lo sto sfruttando per affrontare la mia ansia sociale e fregarmene delle persone che non mi apprezzano e che mi prendono in giro, e finalmente sto facendo molti più interventi e ci vado molto più volentieri. tutto questo perché ho cambiato mentalità nei confronti della scuola e con la consapevolezza che ho acquisito fino ad ora, realizzare di essere in quinto mi fa commuovere e un po’ dispiacere di aver fatto tutte quelle assenze, di non essermi impegnato molte volte, e di non essermi “sbloccato” prima per socializzare o fare interventi durante le lezioni. se solo potessi, tornerei indietro al primo superiore per riaffrontare il percorso scolastico con un mindset diverso, quello che ho ora. detto questo, ragazzi, non perdetevi l’occasione di poter sfruttare la scuola nel migliore dei modi, non abbiamo il sistema scolastico perfetto, ma possiamo avere una mentalità che ci permette lo stesso di sfruttare la scuola in maniera più efficiente e di prenderci cura di altri aspetti della nostra vita sulla quale la scuola non punta magari troppa attenzione. much love
Sono in quinta liceo e mia madre insegna alle medie. Durante la mia vita ho sentito spesso parlare dei problemi scolastici tra alunni, professori e genitori: un aspetto che secondo me non è emerso abbastanza da questo video è il fatto che oggi molti studenti si servono della diagnosi di DSA o BES per utilizzarla come scusa per non applicarsi davvero a studiare. Alcuni genitori vogliono che i propri figli vadano bene a scuola e, piuttosto che insegnare loro che le difficoltà ci sono nella vita e vanno affrontate a volte preferiscono sbrigarsela con la scusa del documento che attesta le loro lacune nell'apprendimento e che spesso garantisce una sorta di sicurezza per la terminazione del percorso di studi. Anche i professori più bravi e disponibili non riescono a smuovere l'ozio giustificato dal documento ed è qui che mi sorge la domanda: è meglio uscire dalla scuola analfabeti spinti dalle certificazioni oppure mettersi in gioco e provare davvero a migliorarsi nonostante gli ostacoli?
Questo è un grande problema perché, come hai detto tu Andrea, nel mondo al di fuori del microcosmo scuola nessuno guarda le certificazioni e tutto è nelle nostre mani.
Bravissimo. Voi che state leggendo, fate circolare questo video 😊
Concordo con con ogni parola che dici, ho 13 anni e i miei compagni di classe che studiano tanto le cose a memoria non hanno passioni, non hanno interessi oltre al calcio. Non sanno che superiori fare. Mentre invece c'è chi si impegna di più in materie che gli interessano veramente, ad esempio io sono appassionato di informatica e sto imparando a programmare a casa, perché a scuola non facciamo praticamente niente su questo e i miei non mi vogliono far fare un istituto tecnico perché pensano che sia per scemi, ma questo è un altro discorso... Invece un altro nella mia classe è appassionato di astronomia, un altro sta scrivendo un libro giallo. Il nostro prof di italiano è il migliore: ci fa fare lavori di produzione in gruppo e non si incazza per un esercizio non fatto, mentre altri sono puntigliosi e sanno solo leggere le slide o ti aggrediscono quando gli chiedi qualcosa perché non hai capito. Per non parlare dello zaino di 20kg al posto dell' iPad. A questo punto mi chiedo se e quando cambierà...
Grazie Andre, poco tempo fa sono stato bocciato all' esame pratico di scuola guida e la prima cosa che ho fatto dopo essere tornato a casa e stato guardare il tuoi video su come affrontare un fallimento, mi sei stato utilissimo e penso che assieme a marco tomasin tu sia uno dei migliori youtuber italiani sul tema crescita personale
🫶🏻
Seguo anche io Marco tommasin, proporrei una collaborazione con lui
Andrea oggi vedendo questo video mi è venuta la pelle d'oca❤... siamo costantemente imbottiti di queste credenze marce che non ci rendiamo conto del vero valore dell'isrtruzione e la cosa peggiore che il cambiamento molte volte non è contemplato
Il mio prof di filosofia del liceo pretendeva che ripetessimo le cose che diceva lui, e così tutti noi memorizzavamo gli appunti. Inutile dire che non mi è rimasto niente.
una volta un mio professore mi disse “tu da grande farai il paninaro, sarai un fallito”. Ho passato gli ultimi anni di scuola un inferno, ero demoralizzato e mi ero convinto di fare schifo nella vita e nello studio. Voto diploma 60. Fortunatamente non ho mai smesso di credere in me e anche grazie alla mia famiglia che mi ha sempre sostenuto ho deciso di iscrivermi all università, adesso a novembre mi laureo
❤️❤️ Vaffanculo Prof ti vorrei bruciare la macchina ma hai il garage e non ti ci vedo mai dentro ❤️❤️
Devi pisciare sulla tomba del prof... Un giorno, xké sono la rovina x molti giovani,
a 19 anni ho lasciato gli studi ed ho la terza media proprio a causa di professori del genere .. mi fanno tanta di quella rabbia che gli avrei tirato una sedia , ma dato che non sono un animale me ne sono semplicemente andato , e adesso studio per conto mio solo per il piacere della conoscenza , dato che alla fine è tutto lì , foglio o non foglio , contano le capacità , anche se devo ammettere che aiuta ..
La mia professoressa di letteratura ci diceva esplicitamente "voi non dovete pensare dovete obbedire, e solo così imparerete un giorno ad obbedire a voi stessi". Certo, ad obbedire ad un cranio che rimbomba.
mi viene in mente l'anedotto di Carl Friedrich Gauss, con la matematica.
Che era questo:
La classe dove c'era Carl Friedrich Gauss era rumorsa e quindi per farli stare in silenzio, il maestro diede la consegna di sommare tutti i numeri da 1 a 100. E molti fecero tutti la somma tradizionale e quindi ci stavano mettendo molto mentre Carl Friedrich Gauss, ci mise poco perchè trovò un'altra soluzione.
Il lavoro in gruppo non tutte le scuole lo vietavano anzi io mi ricordo ancora che a volte ci facevano fare ricerche di gruppo, quando internet era così lento che per cercare una cosa ci mettevi di meno a trovarla nell'enciclopedia Treccani.
Che durante i colloqui viene fuori sempre la frase è intelligente ma non si applica.
Questi video sono molto interessanti perché parlano di temi troppo attuali e di cui la gente comune se ne sbatte: io sono un ragazzo con la sindrome di asperger e per me la scuola è sempre stata un' inferno: bullismo (da parte dei compagni di classe e a volte da parte dei professori), l'essere incompreso, l' ignoranza che regna riguardo a questo tema, isolamento e la depressione. Nella scuola dove mi trovo adesso sto molto meglio perché 2 anni fa cambiai scuola; io ho fatto 3 anni in una scuola professionale che tecnicamente dovrebbe prepararti al mondo del lavoro ma così non è stato. Premetto che io in quella scuola non ci volevo andare, ma i miei professori delle medie erano talmente ignoranti che mi prendevano in giro solo perché ho una grande passione per i videogiochi, dicevano che erano una perdita di tempo ed altre stupidaggini; venni a conoscenza di una scuola di agraria e mi piaceva molto, ma quando lo dissi ai professori mi dissero "ma va quella scuola non fa per te, è troppo difficile". Alla fine ho ceduto e mi sono iscritto alla scuola professionale sopracitata: mi accorsi subito di essere finito in una scuola di fannulloni con professori svogliati di insegnare e ignoranti e una disorganizzazione generale; per farvi capire la scarsa preparazione di questa gente ecco un' esempio: moltissimi dei ragazzi che l'hanno frequentata e conclusa anche 3/4/5 anni fa sono tutt'oggi senza lavoro, e se sono stati fortunati svolgono mestieri per la quale non hanno studiato. Quella scuola poi non dava spazio alle mie passioni che venivano considerati una perdita di tempo, quel postaccio non mi ha lasciato nulla a livello culturale e quando dissi che ero aspie loro non mi hanno mai creduto. Il sistema scolastico italiano è veramente uno schifo, spero che arrivi presto un cambiamento perché così non si può andare avanti
Parole sante
sono plusdotato creativo , e forse asperger pure io ( non ho mai fatto il test , all'epoca non erano conosciuti ) , e confermo quello che dici :
professori e studenti impegnati nella crociata contro il diverso ..
ho mollato a 19 anni , ora ne ho 28 , studio per conto mio ogni genere di argomento , e punto a trovare lavoro in qualche fattoria , visto che vivo in campagna ;
non sono nemmeno riuscito ad ottenere un diploma di terza superiore , complici i miei genitori che si sono fatti abbindolare dal preside che voleva tutti in quinta senza passaggi graduali ( eh , il prestigio ) ;
ho la terza media , ma non mi dispiace , ciò che conta è la conoscenza , poi se il foglio c'è è meglio , ma conta di più la prima ;
ti auguro buona fortuna , e dati i tempi che corrono , ti consiglio di studiare sopravvivenza , il mondo sta impazzendo
volevo esporre il mio pensiero sulla scuola e la mia attuale esperienza con essa (dal punto di vista di un ragazzo di 16 anni), secondo me il vero obiettivo della scuola dovrebbe essere darti la capacita di studiare e apprendere ciò che vuoi e "esercitati" a fare ciò imparando cose che indipendentemente da cosa vorrai fare dopo la scuola servono, per esempio: cultura di base a 360°, comprensione del governo italiano, dibattiti su temi attuali, ecc... imparare, ma soprattutto comprendere ciò per me è essenziale. Fortunatamente, penso, di non soffrire di alcuni di questi problemi come per esempio: la mancanza di curiosità o di volersi informare, cultura generale a 360°, comprensione generale della situazione mondiale attuale, il non essere "orientato" ovvero (io lo definisco) il non sapere con certezza quale sia il tuo obiettivo nella vita, ecc..., mentre al contrario, (soprattutto grazie a questo video sono riuscito a comprendere meglio), riconosco di avere alcune lacune, come: la difficoltà di esprimere in maniera adeguata e argomentata argomenti complessi, ovvero una probabile mancanza del insegnamento di vocaboli e comprensione della lingua italiana (anche una mancata esposizione di argomenti/tesi, perché come hai detto te a scuola devi "eseguire, non pensare"), avversità al rischio (ciò dovuto dal fatto che sono sempre andato bene a scuola e mi sono "adeguato" al metodo di memorizzazione di essa), pensare fuori dagli schemi, ecc... ovviamente (da quando guardo i tuoi video molto più di prima) nel mio tempo libero sto cercando di risolvere tutto ciò, buttandomi in progetti nuovi o "pazze avventure", ecc..., ovviamente non sto dando la colpa interamente alla scuola o ai professori (perché con i prof mi sono sempre stato fortunato), ma una buona parte si, in sunto posso dire che prima di questo video avevo un idea più e o meno migliore della scuola, mentre ora dopo aver visto questo video ho aperto gli occhi su svariate problematiche di cui mi stupisco di non aver capito a fondo in tutto questo tempo. Scusate per il commento lungo, la troppa personalità e confidenza (e in alcuni casi complessità) che ho messo in esso e l`esposizione non impeccabile che ho fatto, ma secondo me questo argomento aveva bisogno di essere approfondito, ovviamente avrei ancora molto da scrivere, ma questo è un riassunto del mio pensiero.
P.S. guardo molti dei tuoi video e mi stai svoltando la vita, grazie mille dal profondo. Penso che per te non voglia dire molto, ma a me piacerebbe avere un tuo parere su questo commento, grazie mille.
Completamente d'accordo. Ti chiedo un favore, ci ripongo una speranza.. fai sì che qualcuno di importante veda questo video, che qualcuno se ne renda conto per davvero.
Ho appena iniziato la 5^superiore, per me è tardi. Ma prego per le generazioni future che prima o poi qualcosa cambierà. Grazie per questo video, davvero.
Una cosa brutta è che molto spesso (per esperienza personale) delle persone soprattutto i professori valutano le persone in base al loro titolo di studio e questa è una cosa che mi fa particolarmente incazzare, quando proviamo a dire la nostra opinione una mia prof dice: "siete laureati per saperlo?" Come se a noi non spettasse neanche il diritto di parola. Cara prof; una persona non è il titolo di studio che ha, le persone non vanno ASSOLUTAMENTE valutate in base a questo, si vergogni professoressa, un titolo di studio non determina la tua intelligenza, posso avere la quinta elementare ed essere tranquillamente più intelligente di te che hai 4 lauree
Se insegnasero il rispetto verso gli studenti e verso i professori sarebbe gia una buona cosa positiva, per farlo dovrebbero insegnare l'empatia, poi dovrebbe insegnare ad superare le paure e a modulare la voce per parlare in pubblico visto che in un interrogazione è quello che si fa. in oltre dovrebbero insegnare che ogni azione ha una reazione.
Parole sacrosante. Mio figlio appena bocciato al secondo anno di liceo scientifico dopo 3 esami di recupero a settembre. Commento incommentabile della professoressa di italiano mentre mi comunicava il lutto: non si preoccupi, sa, suo figlio non è stupido.
Sono corsa ad iscriverlo alla scuola privata con insegnati giovani ed entusiasti. Una vera liberazione.
Andrea sei la salvezza di questa generazione. Amo le persone che ragionano, tu ragioni molto bene.❤
“Voi non dovete pensare” penso l'avrò sentita miliardi di volte
Sono una ragazza che si impegna molto, ma i prof. Non riconoscono questo impegno. Anzi pensano che non studi. Tra l'altro la mia professoressa mi diceva : che fai della tua vita? Vuoi continuare cosi ? L'anno scros infatti ho avuto un periodo buio a scuola proprio perché non riuscivo più a studiare, mi continuavo a sentirmi un fallimento e avevo molta più ansia anche se studiavo. Ho molte potenzialità ma nonostante questo continuo a pensare che non sono una brava studente.
Riguardo al discorso del "non devi pensare", nel mio liceo a matematica io vado cosi' cosi' e il motivo mi pare sia quello che io cerco la logica in ogni piccolo procedimento, mentre i migliori della classe memorizzano diversi tipi di procedimenti e li applicano in funzione dei dati dati
La scuola dovrebbe educare ma, purtroppo, spesso non va oltre la mera istruzione.
Assenza di spirito critico e omologazione verso il basso sono inevitabili in una società che vede nel professore un posto fisso e nella scuola un obbligo di cui liberarsi il prima possibile.
Bisognerebbe lavorare sul problema a 360°, cambiando la scuola (buttando via docenti che si sentono alternativamente Godel, Fermi o Machiavelli, tanto per iniziare), lavorando sulle famiglie e favorendo il cambio dei modelli a cui i giovani si ispirano.
Non posso negare che la mia personale esperienza da studente confermi diverse tue critiche. Però, da adulto, mi rendo conto oggi che molte problematiche che attribuivo solo alla scuola nascevano anche da me: carattere, educazione familiare, difficoltà tipiche dell’età, percorso personale di crescita ecc. Aggiungi poi la complessità del sistema scolastico, dove spesso gli insegnanti devono gestire anche l’ingestibile. Insomma, mi sento di consigliare a tutti di cercare di vedere anche il buono che c’è nella scuola, perché presa nel modo giusto può dare tanto.
ciao, bel video. Hai detto di dedicare il pomeriggio dopo lo studio per tutto quanto, mi ha fatto riflettere molto. Frequento il classico musicale che impone di dover stare anche il pomeriggio talvolta anche fino a sera per poi passare il tempo dopo cena a studiare per il giorno dopo. Il tutto, a lungo andare diventa un loop che se non sai gestire può causare molti problemi. Purtroppo non ci sarà mai un modo per rendere la scuola come dovrebbe perché se essa stessa ci forma è proprio per quanto sia sbagliata
Grande Andre, i tuoi video sono sempre più belli e di qualità 😊❤
In generale la scuola sta facendo progressi e piano piano sta migliorando, però c'è ancora molto da fare.
Buongiorno, video molto interessante.
Complimenti.
Posso andare a costruire la statua in tuo onore, grazie per questo video Andrea❤
Sei un grande, ti ascolto sempre con estremo piacere ed interesse.
Sono molto contento di vedere questo video e sono d' accordo su molto di quanto esprimi...ho avuto occasione di fare il supplente e ho cercato di fare il possibile e di fare il contrario che molti miei professori pessimi facevano, mi sono ispirato molto a una professoressa molto brava che ho avuto, che si spendeva per noi coinvolgendoci, organizzando i viaggi e rendendo le lezioni stimolanti con la sua personalità e il suo metodo..anche io tra l' altro ho favorito molto i lavori in gruppo nonostante fosse ancora il 2021/22 il periodo post COVID e quindi non era ben visto,sicuramente saranno state tante le critiche nei miei confronti...E mi dispiace amaramente sapere che invece hanno lavorato e lavorano docenti insensibili,che si permettono di giudicare te ragazzo sul personale o che dicono la parola sbagliata al momento sbagliato, o creano climi di tensione e intimidatori, er le interrogazioni o semplicemente per esprimersi...A proposito di questo io sono stato punito il primo giorno di prima elementare per aver chiacchierato un po' di più,nell' angolo, oggi questi gesti sono molto più severamente puniti e non sempre è giusto, il professore è sotto il microscopio e i genitori attaccano troppo facilmente, purtroppo è tutto molto difficile..ma tornando al video, mi è piaciuto il tuo spirito critico e tutto ciò che analizzi.
Gran bel video Andre, si vede che ti sei impegnato molto, hai fatto molte ricerche e ti sei esposto a differenza di molti altri, ti ringrazio tanto
Bravissimo Andrea, sono completamente d’accordo con te. Grazie infinite per averlo detto tu 🙏
Non esistono cattivi studenti ma cattivi insegnanti, né sono fermamente convinto anche per esperienze personali
Complimenti hai racchiuso tutti temi sacrosanti, aggiungo che anche per fare i genitori servirebbero delle qualifiche!!
Pienamente d accordo sulla questione di dover insegnare qualcosa o semplicemente di parlare di temi di attualità e di come funziona il mondo al giorno d’oggi. Io mi sono diplomato 2 anni fa in un liceo scientifico e ti assicuro che avevo compagni usciti con 100 e 100 e lode che non avevano la minima nozione di economia o legge di base, di politica (a stento conoscevano due nomi di politici senza nemmeno sapere a che partito appartenessero), semplicemente venivano premiati perché in grado di studiare mnemonicamente decine di pagine di filosofia o di grammatica latina senza capire una mazza ma dicendole fluidamente all’interrogazione.
Andrea, th sei uno dei pochi che conosco che la pensano come me su molte cose, già da diverso tempo pensavo che nella scuola qualcosa non andasse, guardandomi attorno vedo sempre ragazzi annoiati, menefreghisti e ignoranti, invece come hai detto tu la scuola dovrebbe invogliare i ragazzi a imparare, se solo facesse questo molti altri problemi sarebbero risolti dal fatto che i ragazzi sarebbero più curiosi.
Aggiungerei anche un altro aspetto: il totale menefreghismo nei confronti del tempo libero degli studenti.
Ricordo che alle medie i professori, nonostante le lezioni terminassero alle 17, si ostinavano ad assegnare compiti un giorno per quello successivo. Risultato? O si andava bene a scuola o si facevano attività extrascolastiche. Chi riusciva a fare entrambe le cose studiava fino a notte inoltrata, rinunciando al sonno.
Le cose cambieranno, il fatto che stiamo prendendo coscienza di tutti questi problemi, pensando a come migliorarli ci porterà ad arrivare ad una scuola migliore
Andrea Muzii niente da dire...Sei la bocca della verità continua così 🔥🔥❤️🤝!
Grazie infinite per aver fatto questo video, e aver parlato di una cosa così importante.
È per tutti questi motivi e le preoccupazioni annesse, che sto valutando dall’anno scorso l’Educazione parentale (meglio conosciuta come homeschooling) per i miei figli, ancora piccoli, ma a me il pensiero di scolarizzarli non mi è mai piaciuto e ne sento tutta la pressione e l’ansia adesso che il grande ha 5 anni.
Vorrei tanto questo tuo video e le tue parole arrivassero a tutte le famiglie, a tutti i genitori, a tutti gli scolari e in special modo alle maestre, professori e dirigenti scolastici.
Il tuo video, insieme a tanti altri riguardanti lo stesso argomento, mi fa capire che le miei preoccupazioni sono più che fondate.
Un caro saluto ti stimo tantissimo
Il più grande problema dell'educazione parentale per quanto un genitore possa essere bravo, preparato e con ottime tecniche di insegnamento è quello della socializzazione. Un bambino che non va a scuola con altri 20/30/100 coetanei non riuscirà mai ad avere quelle esperienze positive e negative indispensabili per imparare a stare in una società dove ci sono persone di tutti i tipi che possano amarti, odiarti, darti il buono e il brutto esempio a prescindere da quanto questo possa essere spaventoso per un genitore, la scuola serve anche a insegnarti a stare al mondo, un mondo non sempre bello e amorevole, ma spesso meschino e difficile e prima un individuo impara a capirlo e prima impara a starci.
Questa naturalmente è la mia personalissima opinione, poi ognuno decide cosa è meglio per i propri figli.
Purtroppo a scuola è davvero difficile poter socializzare. “Shhh silenzio! Seduti! Nota a X/Y! Nota a tutta la classe” “vai fuori”! ecc ecc… Questo purtroppo non è socializzare.
Un sistema che ti vieta di confrontarti di interagire e minaccia, non è assolutamente un posto dove si può fare l’esperienza positiva della socializzazione.
La vita vera non è dietro ad un banco tra quattro mura, è fuori nel mondo, vero. Socializzare lo si può fare serenamente al parco, alle attività sportive, al corso di musica, anche banalmente al supermercato. I bambini imparano ciò che vivono. La socializzazione, imparare a comportarsi, a rispettare la società, le regole, a vivere davvero insomma lo si impara fuori dalla scuola.
Mi rammarica immensamente questa cosa, ma purtroppo è un dato di fatto e negarlo è una forzatura.
Ho fatto homeschooling per due anni ed è stata una manna dal cielo. Apprendi ugualmente, ma con i tuoi tempi.
@@Locabit i compagni di scuola sono i peggiori. Si fa amicizia altrove.
@@catslover6137 non vale per tutti. 8 del mio gruppo di 11 amici erano alle elementari con me, e con circa 1/3 dei miei compagni delle superiori ho ancora rapporti. Non generalizzate per validare le vostre idee
sei un grande, hai perfettamente ragione
purtroppo la gente sta diventando sempre più depensante
E qua io proporrei anche un video con Vincenzo Schettini di "Fisica che ci Piace" ❤
È vero hai ragione ,like a chi odia la scuola io si
Sono una professoressa di lettere, nuora di una professoressa di lettere, cognata di una professoressa di tedesco e madre di una professoressa di inglese, quindi 3 generazioni di persone e una cosa mi stupisce sempre quando si parla di scuola: il sentire definire insegnanti e studenti come fossero due mondi separati e contrapposti mentre io li trovo fluidi e intersecabili; gli studenti di oggi sono gli insegnanti e gli adulti di domani, gli insegnanti e adulti di oggi sono gli studenti di ieri. Mia figlia è collega in un liceo di una sua ex prof delle medie. Siamo tutti figli della nostra epoca e non ha senso dividerci in categorie e giudicarci a prescindere dal contesto in cui ci troviamo e da cui tutti, voglia o non voglia siamo condizionati. Io ho avuto un rapporto positivo con la scuola e ho imparato molto. Mi ha dato delle basi che poi ho approfondito per conto mio. Non è vero che studiare il passato non serve per acquisire una capacità critica, anzi. E' proprio il passato grazie al fatto che possiamo analizzare a distanza i fatti nelle loro cause, sviluppi e conseguenze che ci insegna a capire il presente. Quanto poi ai singoli insegnanti c'è chi lo fa meglio e chi lo fa peggio come in tutti i lavori. La maggior parte comunque fa del suo meglio e non è un lavoro facile. Gli studenti sono tutti diversi e se ne hai 25 davanti devi attuare per forza delle strategie per mantenere un minimo di attenzione e di comportamento decente. Se poi un ragazzo non ha proprio nessun interesse alle materie e pensa solo al calcio e ai videogiochi, trovare il capro espiatorio nella scuola è sempre la cosa più facile, come se non ci fossero altre figure educative di riferimento o altri contesti nella vita di un ragazzo che possono essere determinanti per la sua forma mentale. Io dico sempre comunque, che andare male a scuola, non significa andare male nella vita e che si può trovare la propria strada ed essere soddisfatti anche senza una laurea, l'importante è scoprire ciò che appassiona e coltivarlo e le materie scolastiche offrono molti spunti e stimoli. I miei nonni erano contadini con la seconda elementare, quindi mi sembra che qualche progresso sia stato fatto. In ogni caso la vita di ognuno di noi dipende da mille fattori di cui uno è la scuola, studenti, insegnanti o genitori che siamo, e soprattutto dipende da noi stessi e dall'uso che sappiamo fare di ciò che ci viene insegnato.