Professore complimenti per il buon senso e la saggezza delle sue osservazioni. Il modo di affrontare il restauro è un problema che spaventa e affascina. Grandi maestri italiani, come Paolo Marconi, hanno sostenuto che l'architettura si può sempre ricostruire. Perché a differenza della pittura e della scultura, dov'è l'artista interviene direttamente, la creazione dell'architetto è sempre e comunque mediata dall'opera del muratore, dello scalpellino, del pittore, del carpentiere, ecc. Anche Carlo Scarpa sosteneva che l'elemento architettonico, anche di una Cattedrale gotica, si può sempre rifare identico ma riservava a se la possibilità di reinterpretare e rileggere l'opera (si veda il museo di Castelvecchio a Verona). Questo è il vero e insolubile problema se l'architetto che interviene sull'antico è un genio il risultato sarà straordinario altrimenti sarà un disastro. Per capire questo vale sempre il celebre aneddoto: Carlo Scarpa stava curando l'allestimento della mostra del pittore Giovanni Bellini a Venezia a poche ore dall'inaugurazione non riusciva a collocare due quadri. Il Soprintendente era disperato, prima dell'arrivo delle autorità le due opere trovarono ovviamente una collocazione ma poi si scoprì che erano dei falsi. Scarpa per la sua straordinaria sensibilità non riusciva a sistemarli accanto agli altri! È solo se si ha una sensibilità così forte si può inventare il nuovo ed accostarlo all'antico senza fare, come avrebbe detto lui, "pasticci". Buonasera
Grazie professore per questo intervento; condivido e apprezzo il coraggio e l’onestà di giudizio sulle scelte architettoniche e soprattutto liturgiche! Complimenti!!
Grazie per il video, il duomo di Pinerolo è stato distrutto a livello della simbologia che è stata praticamente cancellata con i restauri di qualche anno fa.
Bellissimo video, complimenti. Sulle ricostruzioni ottocentesche ci sarebbe molto da dire, avrebbe in programma un video anche su quelle italiane e su i loro architetti? Argomento affascinante, anche perché viviamo ancora oggi nelle città "medioevali" disegnate nell' ottocento. Oltre che Torino e Milano mi permetto di ricordare Genova e i suoi pittoreschi personaggi. Tutta l' Italia è stata interessata dal neomedioevismo... Buon lavoro!
Nel ringraziare il Professore per l'esauriente trattazione, mi permetto ricordare la ricostruzione del campanile di S.Marco "come era e dov'era" e dei ponti di Firenze fatti saltare dai militare tedeschi. In particolare per il ponte di Santa Trinita si preferì ricorrere al cemento armato che avrebbe garantito l'esatta riproduzione delle arcate così concepite dall'Ammannati.
Concordo con lei Professore, i reastauri dovrebbero servire a mantenere invariato il vecchio e non ad aggiungere del nuovo! Aggiungo che, volendo prendere l'esempio dell'altare, questo va anche in contrasto col pensiero e la visione originale dell'artista, in questo caso si parla degli architetti medievali e dei locali committenti, quindi la chiesa e la monarchia francese del tempo, finendo per snaturare un opera d'arte, è un po come se in un restauro di un quadro di Picasso qualcuno aggiungesse un suo piccolo autoritratto sullo sfondo, giustamente tutti urlerebbero allo scandalo ma, chissà perché, quando si parla di opere d'arte di alta natura, come quelle architettoniche, non si segue la stessa logica! Per quanto riguarda il suo discorso sulle chiese contemporanee non posso che trovarmi ugualmente d'accordo, personalmente mi definisco agnostico quindi la mia visione verte du un ponto di vista diverso rispetto a lei che, si presume dal video, è un uomo di fede, ma la conclusione è senz'altro la stessa, le chiese contemporanee non hanno assolutamente niente da spartire rispetto a quelle passate, sono pessime anche da un mero punto di vista estetico, sembrano più degli accrocchi di roba gettati in un angolo rispetto a degli edifici religiosi e che, come ha detto anche lei, dovrebbero dare un certo effetto a chi vi entra. Detto ciò le rinnovo i miei complimenti per il video e per il canale!
Concordo. E colgo l'occasione per invitare a cercare il vecchio altare pre-2019 e confrontarlo con l'altare di oggi (ho dimenticato di citarlo nella mia esposizione, grave errore mio). Si vede subito ciò che lei osserva. Il paragone rende ancora più imbarazzante l'altare del 2024...
Salve professore, La ringrazio dell'approfondimento. Spesso sono d'accordo sui restauri conservativi però è anche vero che sono assai rari i casi di chiese/monumenti che si sono conservati ESATTAMENTE uguali a come sono stati costruiti. Tutte le epoche hanno lasciato un loro segno, facendo parte anche noi della storia, non è giusto che lasciamo un segno del nostro passaggio? (Senza mostruosamente modificare l'edificio, sia chiaro). Inoltre, mi permetto di dire, che io vedo questo senso di superiorità nei confronti del passato molto più accentuato nei secoli passati rispetto ad oggi: -Quanti templi pagani sono stati riconvertiti brutalmente in chiese? -Quante chiese sono state radicalmente trasformate in moschee (e viceversa)? -Quante modifiche rinascimentali, barocche e neoclassiche sono state fatte rimpiazzando parzialmente od interamente vecchi edifici medievali? Oggi, si cerca di apprezzare tutte le forme d'arte che la storia umana ha prodotto: dai resti delle domus agli edifici dell'ottocento. Certo, ciò non accade sempre ma vedo un maggiore rispetto per l'arte di altre epoche. Per quanto riguarda il restauro in sé, io ci sono già stato il 9 dicembre! Avevo anche io timore sulle luci ma penso le abbiano installate con intensità modulabili: le luci che ho visto io non erano così intense come all'inaugurazione e si poteva apprezzare maggiormente lo stile gotico con maggiori effetti di luci ed ombre. Avevo anche timore per l'altare ma, tutto sommato, rispetto ad altre mostruosità aberranti che mi è capitato di vedere, non mi ha lasciato sconcertato. Certo, è un altare moderno ma come del resto lo era già quello prima dell'incendio. Sul piviale dell'arcivescovo, concordo pienamente: molto imbarazzante. Le mitrie invece non mi sono dispiaciute.
Riguardo all'eccessiva illuminazione di una cattedrale gotica come Notre Dame e alle tante licenze in fase di restauro di opere architettoniche del passato consiglio la lettura del libro di Roberto Peregalli (architetto-filosofo) "I luoghi e la polvere. Sulla bellezza dell'imperfezione". Scrive l'Autore:
Le chiese moderne non ispirano misticismo (sono misticamente "brutte") perché la modernità, pur essendo sempre più trascendente, è sempre meno mistica.
Mi corregga, ma la questione ebraica in Francia nella fine del Settecento non era ancora largamente circoscritta al Contado Venassino, ove gli ebrei erano "protetti" (mi si passi il termine) dal papa contro le politiche più repressive adoperate dal Regno di Francia? Ricordo che essi furono espulsi dal Regno alla fine del Trecento. A quanto mi risulta, il Contado annoverava le comunità ebraiche più antiche di Francia. Per cui mi viene il sospetto che i danni maggiori siano stati fatti in quell'area, laddove esistevano ricche sinagoghe. Ma, ripeto, magari lei mi potrà illuminare di più.
Da torinese, il nuovo altare assomiglia molto alle panche in pietra scura ( imitanti chicchi di caffè ) poste attorno al nuovo edificio Nuvola Lavazza !!! Anche usate qualche tempo fa come barbecue !
Purtroppo manca totalmente la concezione di arte religiosa al giorno d'oggi. L' arte viene intesa dagli artisti come mero momento di esaltazione dell'umano a prescindere dal contesto. Dirò di più, l'arte oggi non tenta nemmeno di fornire un'interpretazione idealizzata dell'umano, si contenta di esaltare in maniera scialba e priva di nobiltà quest'umanità ferita e nichilista che tanto avrebbe bisogno di nobili riferimenti artistici e spirituali.
Cerea Professor, e grazie come sempre per l'ottimo video. Da cristiano e credente, sebbene non praticante, mi permetto qualche considerazione. Sì, l'abito indossato dall'Arcivescovo è ridicolo. Sono i colori di Microsoft. Chissà se Bill Gates ha finanziato i lavori? Nel caso di Notre-Dame, possiamo dire che la luce rifratta, tipica delle chiese romanico-gotiche, è stata pesantemente integrata dalla luce riflessa, di concezione più moderna. Credo che neanche gli architetti barocchi si sarebbero spinti a tanto. Ma probabilmente i turisti preferiscono così, e Parigi, come sappiamo, vive in buona parte di turismo. La controversia sulla natura dei restauri è antica quanto i restauri stessi. Viollet-le-Duc in effetti non restaurava: demoliva e ricostruiva. Ma, per lo meno, lo faceva con cognizione e buon gusto. Agiva, in un certo senso, come un paleontologo. Come lei sa, l' "Architecture Médiévale" è ancor oggi il testo di riferimento sull'argomento, se non altro per l'accuratezza e il metodo. Da ingegnere apprezzo molto l'uso combinato dell'acciaio e del vetro, e aggiungerei l'alluminio per i rivestimenti, ma non mi verrebbe mai in mente di meccanizzare in questo modo un edificio d'epoca. L'interno del Teatro Regio di Torino, con quell'abbinamento di rosso e viola e quel gigantesco lampadario che sembra sul punto di cadere da un momento all'altro, più che al raccoglimento musicale invita a cercarsi un altro teatro. Ad esempio, la sala da concerti dell'Orchestra Sinfonica della RAI. La storia delle allucinazioni demolitorie che hanno afflitto l'architettura francese sarebbe lunga. Una, va riconosciuto, fu di matrice tedesca. Quando il Kronprinz, nel 1917, nel tentativo di salvaguardare lo splendido Castello di Coucy - restaurato da Viollet-le-Duc - propose allo Stato Maggiore tedesco di istituirlo zona franca sotto il controllo della Croce Rossa Internazionale, Ludendorff e i suoi sodali si risentirono molto per quella che ritennero un'indebita intromissione nel loro crudo lavoro. Così, tempo pochi giorni e 28 tonnellate di alto esplosivo spianarono l'intero Castello. Un'altra, invece, la più celebre, fu di matrice squisitamente francese. Per anni gli artisti di Parigi furono unanimi nel chiedere l'immediata demolizione della Tour Eiffel. Pare che ancora oggi, di quando in quando, vengano organizzate petizioni in tal senso. Grazie ancora, Professore, e cordiali saluti.
Non posso che concordare con lei, anche sull'idea che la trasformazione "luminosa" della basilica sia per compiacere l'occhio del turista moderno, in genere abituato a visite rapide e poco impegnative. Giusto il tempo di un selfie e via verso la prossima foto-ricordo.
Purtroppo spesso in un intervento si deve lasciare la "firma", come giustamente dice e' anche un modo per dimostrare la propria superiorità sugli antichi che, poverini, non possono difendersi... Quindi l' altare nuovo non è solo goffo, è una provocazione voluta, anzi a benvedere uno sfregio. Anche perché se si fosse realizzato più armonico con l' ambiente "non si vedeva". Per quanto riguarda la luce, si notava fin da subito una intensità fuori luogo, una chiesa, come lei giustamente nota, è un luogo di raccoglimento e meditazione, anche in senso laico, un rifugio dalla vita frenetica della città, in tutte le epoche. Cos' è, un trip degli architetti che volevano tanta luce? Personalmente mi sentirei a disagio nel pregare e concentrarmi in tutta quella luce. Sembra che vedano la chiesa come un gioiello da ammirare e basta, mentre 1) è una chiesa consacrata e quindi la sua principale funzione è la preghiera 2) su quale libro hanno studiato? Da sempre le chiese sono in penombra. E parlo da laico, perché altrimenti ci sarebbe tanto altro da dire...
Condivido. Sinceramente, tutta quella luce mi ricorda un centro commerciale. Tanto per evidenziare che i luoghi di culto dei tempi moderni sono quelli in cui si vende e si compra: ciò che non si vende e non si compra (per ora, lo spirito) non conta.
Il "Gattopardo" ci dovrebbe avere insegnato che le rivoluzioni avvengono proprio perche' cambi tutto per non cambiare niente. Dopo ogni rivoluzione, come diceva Napoleone, il potere si consolida. Percio' il termine "controrivoluzionario", in se stesso, non ha molto significato.
La realta', se si esaminano le cose da un punto di vista che si basi esclusivamente sulle fonti, e' che la storia di tutti questi edifici e' sconosciuta ed in gran parte falsa. Caro Giorgio, se tu non l'avessi gia' fatto, ti inviterei a leggere Le Mystère des Cathédrales (1926) e la dissertazione sul vero significato de "l'art gothique" come "l'argotique".
![96 - Ma perchè Heidi era così fastidiosa, ma piaceva a tutti? [Pillole di Cinema & Serie TV]](http://i.ytimg.com/vi/HrUfOc0dgio/mqdefault.jpg)
Professore complimenti per il buon senso e la saggezza delle sue osservazioni.
Il modo di affrontare il restauro è un problema che spaventa e affascina. Grandi maestri italiani, come Paolo Marconi, hanno sostenuto che l'architettura si può sempre ricostruire. Perché a differenza della pittura e della scultura, dov'è l'artista interviene direttamente, la creazione dell'architetto è sempre e comunque mediata dall'opera del muratore, dello scalpellino, del pittore, del carpentiere, ecc. Anche Carlo Scarpa sosteneva che l'elemento architettonico, anche di una Cattedrale gotica, si può sempre rifare identico ma riservava a se la possibilità di reinterpretare e rileggere l'opera (si veda il museo di Castelvecchio a Verona). Questo è il vero e insolubile problema se l'architetto che interviene sull'antico è un genio il risultato sarà straordinario altrimenti sarà un disastro.
Per capire questo vale sempre il celebre aneddoto: Carlo Scarpa stava curando l'allestimento della mostra del pittore Giovanni Bellini a Venezia a poche ore dall'inaugurazione non riusciva a collocare due quadri. Il Soprintendente era disperato, prima dell'arrivo delle autorità le due opere trovarono ovviamente una collocazione ma poi si scoprì che erano dei falsi. Scarpa per la sua straordinaria sensibilità non riusciva a sistemarli accanto agli altri!
È solo se si ha una sensibilità così forte si può inventare il nuovo ed accostarlo all'antico senza fare, come avrebbe detto lui, "pasticci".
Buonasera
Grazie mille prof.
Grazie professore per questo intervento; condivido e apprezzo il coraggio e l’onestà di giudizio sulle scelte architettoniche e soprattutto liturgiche! Complimenti!!
Grazie per il video, il duomo di Pinerolo è stato distrutto a livello della simbologia che è stata praticamente cancellata con i restauri di qualche anno fa.
Bellissimo video, complimenti. Sulle ricostruzioni ottocentesche ci sarebbe molto da dire, avrebbe in programma un video anche su quelle italiane e su i loro architetti? Argomento affascinante, anche perché viviamo ancora oggi nelle città "medioevali" disegnate nell' ottocento. Oltre che Torino e Milano mi permetto di ricordare Genova e i suoi pittoreschi personaggi. Tutta l' Italia è stata interessata dal neomedioevismo... Buon lavoro!
Può essere un utile spunto, grazie!
Sono d'accordo prof
Bravo
Che miniera di informazioni!!! Grazie Professore!!! Condivido tutte le sue considerazioni! 👍🏼👍🏼👍🏼
Nel ringraziare il Professore per l'esauriente trattazione, mi permetto ricordare la ricostruzione del campanile di S.Marco "come era e dov'era" e dei ponti di Firenze fatti saltare dai militare tedeschi. In particolare per il ponte di Santa Trinita si preferì ricorrere al cemento armato che avrebbe garantito l'esatta riproduzione delle arcate così concepite dall'Ammannati.
Concordo con lei Professore, i reastauri dovrebbero servire a mantenere invariato il vecchio e non ad aggiungere del nuovo!
Aggiungo che, volendo prendere l'esempio dell'altare, questo va anche in contrasto col pensiero e la visione originale dell'artista, in questo caso si parla degli architetti medievali e dei locali committenti, quindi la chiesa e la monarchia francese del tempo, finendo per snaturare un opera d'arte, è un po come se in un restauro di un quadro di Picasso qualcuno aggiungesse un suo piccolo autoritratto sullo sfondo, giustamente tutti urlerebbero allo scandalo ma, chissà perché, quando si parla di opere d'arte di alta natura, come quelle architettoniche, non si segue la stessa logica!
Per quanto riguarda il suo discorso sulle chiese contemporanee non posso che trovarmi ugualmente d'accordo, personalmente mi definisco agnostico quindi la mia visione verte du un ponto di vista diverso rispetto a lei che, si presume dal video, è un uomo di fede, ma la conclusione è senz'altro la stessa, le chiese contemporanee non hanno assolutamente niente da spartire rispetto a quelle passate, sono pessime anche da un mero punto di vista estetico, sembrano più degli accrocchi di roba gettati in un angolo rispetto a degli edifici religiosi e che, come ha detto anche lei, dovrebbero dare un certo effetto a chi vi entra.
Detto ciò le rinnovo i miei complimenti per il video e per il canale!
Concordo. E colgo l'occasione per invitare a cercare il vecchio altare pre-2019 e confrontarlo con l'altare di oggi (ho dimenticato di citarlo nella mia esposizione, grave errore mio). Si vede subito ciò che lei osserva. Il paragone rende ancora più imbarazzante l'altare del 2024...
Salve professore,
La ringrazio dell'approfondimento.
Spesso sono d'accordo sui restauri conservativi però è anche vero che sono assai rari i casi di chiese/monumenti che si sono conservati ESATTAMENTE uguali a come sono stati costruiti.
Tutte le epoche hanno lasciato un loro segno, facendo parte anche noi della storia, non è giusto che lasciamo un segno del nostro passaggio? (Senza mostruosamente modificare l'edificio, sia chiaro).
Inoltre, mi permetto di dire, che io vedo questo senso di superiorità nei confronti del passato molto più accentuato nei secoli passati rispetto ad oggi:
-Quanti templi pagani sono stati riconvertiti brutalmente in chiese?
-Quante chiese sono state radicalmente trasformate in moschee (e viceversa)?
-Quante modifiche rinascimentali, barocche e neoclassiche sono state fatte rimpiazzando parzialmente od interamente vecchi edifici medievali?
Oggi, si cerca di apprezzare tutte le forme d'arte che la storia umana ha prodotto: dai resti delle domus agli edifici dell'ottocento.
Certo, ciò non accade sempre ma vedo un maggiore rispetto per l'arte di altre epoche.
Per quanto riguarda il restauro in sé, io ci sono già stato il 9 dicembre!
Avevo anche io timore sulle luci ma penso le abbiano installate con intensità modulabili: le luci che ho visto io non erano così intense come all'inaugurazione e si poteva apprezzare maggiormente lo stile gotico con maggiori effetti di luci ed ombre.
Avevo anche timore per l'altare ma, tutto sommato, rispetto ad altre mostruosità aberranti che mi è capitato di vedere, non mi ha lasciato sconcertato.
Certo, è un altare moderno ma come del resto lo era già quello prima dell'incendio.
Sul piviale dell'arcivescovo, concordo pienamente: molto imbarazzante.
Le mitrie invece non mi sono dispiaciute.
concordo con lei
Potrebbe inserire una bibliografia nella descrizione del video per approfondire a riguardo?😊
Riguardo all'eccessiva illuminazione di una cattedrale gotica come Notre Dame e alle tante licenze in fase di restauro di opere architettoniche del passato consiglio la lettura del libro di Roberto Peregalli (architetto-filosofo) "I luoghi e la polvere. Sulla bellezza dell'imperfezione". Scrive l'Autore:
Le chiese moderne non ispirano misticismo (sono misticamente "brutte") perché la modernità, pur essendo sempre più trascendente, è sempre meno mistica.
Non se ne parla molto, ma durante la Rivoluzione furono devastate anche sinagoghe,rotoli della Tanakh, ecc
Lo stesso anche per chiese protestanti
Mi corregga, ma la questione ebraica in Francia nella fine del Settecento non era ancora largamente circoscritta al Contado Venassino, ove gli ebrei erano "protetti" (mi si passi il termine) dal papa contro le politiche più repressive adoperate dal Regno di Francia? Ricordo che essi furono espulsi dal Regno alla fine del Trecento. A quanto mi risulta, il Contado annoverava le comunità ebraiche più antiche di Francia. Per cui mi viene il sospetto che i danni maggiori siano stati fatti in quell'area, laddove esistevano ricche sinagoghe. Ma, ripeto, magari lei mi potrà illuminare di più.
Avremmo bisogno anche noi di una restaurazione 😂
Da torinese, il nuovo altare assomiglia molto alle panche in pietra scura ( imitanti chicchi di caffè ) poste attorno al nuovo edificio Nuvola Lavazza !!!
Anche usate qualche tempo fa come barbecue !
E' vero!
@Giorgioenricocavallo
Magari è lo stesso architetto !!!
se era di pietra... cosa è bruciato? come ha fatto a crollare la guglia? per favore potete spiegar grazie
Eugène Sue, per rispondere a questa domanda, avrebbe avuto materiale per il sequel dei suoi "I misteri di Parigi"...
E pensavano di sostituire con una bella basilica classica
Purtroppo manca totalmente la concezione di arte religiosa al giorno d'oggi. L' arte viene intesa dagli artisti come mero momento di esaltazione dell'umano a prescindere dal contesto. Dirò di più, l'arte oggi non tenta nemmeno di fornire un'interpretazione idealizzata dell'umano, si contenta di esaltare in maniera scialba e priva di nobiltà quest'umanità ferita e nichilista che tanto avrebbe bisogno di nobili riferimenti artistici e spirituali.
Cerea Professor, e grazie come sempre per l'ottimo video.
Da cristiano e credente, sebbene non praticante, mi permetto qualche considerazione.
Sì, l'abito indossato dall'Arcivescovo è ridicolo. Sono i colori di Microsoft. Chissà se Bill Gates ha finanziato i lavori?
Nel caso di Notre-Dame, possiamo dire che la luce rifratta, tipica delle chiese romanico-gotiche, è stata pesantemente integrata dalla luce riflessa, di concezione più moderna. Credo che neanche gli architetti barocchi si sarebbero spinti a tanto. Ma probabilmente i turisti preferiscono così, e Parigi, come sappiamo, vive in buona parte di turismo.
La controversia sulla natura dei restauri è antica quanto i restauri stessi. Viollet-le-Duc in effetti non restaurava: demoliva e ricostruiva. Ma, per lo meno, lo faceva con cognizione e buon gusto. Agiva, in un certo senso, come un paleontologo. Come lei sa, l' "Architecture Médiévale" è ancor oggi il testo di riferimento sull'argomento, se non altro per l'accuratezza e il metodo.
Da ingegnere apprezzo molto l'uso combinato dell'acciaio e del vetro, e aggiungerei l'alluminio per i rivestimenti, ma non mi verrebbe mai in mente di meccanizzare in questo modo un edificio d'epoca. L'interno del Teatro Regio di Torino, con quell'abbinamento di rosso e viola e quel gigantesco lampadario che sembra sul punto di cadere da un momento all'altro, più che al raccoglimento musicale invita a cercarsi un altro teatro. Ad esempio, la sala da concerti dell'Orchestra Sinfonica della RAI.
La storia delle allucinazioni demolitorie che hanno afflitto l'architettura francese sarebbe lunga. Una, va riconosciuto, fu di matrice tedesca. Quando il Kronprinz, nel 1917, nel tentativo di salvaguardare lo splendido Castello di Coucy - restaurato da Viollet-le-Duc - propose allo Stato Maggiore tedesco di istituirlo zona franca sotto il controllo della Croce Rossa Internazionale, Ludendorff e i suoi sodali si risentirono molto per quella che ritennero un'indebita intromissione nel loro crudo lavoro. Così, tempo pochi giorni e 28 tonnellate di alto esplosivo spianarono l'intero Castello. Un'altra, invece, la più celebre, fu di matrice squisitamente francese. Per anni gli artisti di Parigi furono unanimi nel chiedere l'immediata demolizione della Tour Eiffel. Pare che ancora oggi, di quando in quando, vengano organizzate petizioni in tal senso.
Grazie ancora, Professore, e cordiali saluti.
"più che al raccoglimento musicale invita a cercarsi un altro teatro". Applauso a scena aperta: impagabile! 👏
Non posso che concordare con lei, anche sull'idea che la trasformazione "luminosa" della basilica sia per compiacere l'occhio del turista moderno, in genere abituato a visite rapide e poco impegnative. Giusto il tempo di un selfie e via verso la prossima foto-ricordo.
Vescovo stile Mondrian
26:14 ...la laïcité, la liberté, l'egalité, la fraternité...a-li morté... Che li possino!
Purtroppo spesso in un intervento si deve lasciare la "firma", come giustamente dice e' anche un modo per dimostrare la propria superiorità sugli antichi che, poverini, non possono difendersi... Quindi l' altare nuovo non è solo goffo, è una provocazione voluta, anzi a benvedere uno sfregio. Anche perché se si fosse realizzato più armonico con l' ambiente "non si vedeva". Per quanto riguarda la luce, si notava fin da subito una intensità fuori luogo, una chiesa, come lei giustamente nota, è un luogo di raccoglimento e meditazione, anche in senso laico, un rifugio dalla vita frenetica della città, in tutte le epoche. Cos' è, un trip degli architetti che volevano tanta luce? Personalmente mi sentirei a disagio nel pregare e concentrarmi in tutta quella luce. Sembra che vedano la chiesa come un gioiello da ammirare e basta, mentre 1) è una chiesa consacrata e quindi la sua principale funzione è la preghiera 2) su quale libro hanno studiato? Da sempre le chiese sono in penombra. E parlo da laico, perché altrimenti ci sarebbe tanto altro da dire...
Condivido. Sinceramente, tutta quella luce mi ricorda un centro commerciale. Tanto per evidenziare che i luoghi di culto dei tempi moderni sono quelli in cui si vende e si compra: ciò che non si vende e non si compra (per ora, lo spirito) non conta.
Entrando in una chiesa cerco il raccoglimento, nelle chiese moderne sento solo disagio e fastidio
Io con lei. Cerco di evitare quelle moderne per non stare inutilmente male.
Più sento le nefandezze dei giacobini e di tutti i rivoluzionari della storia e più sono orgoglioso di essere un controrivoluzionario 💪
Il "Gattopardo" ci dovrebbe avere insegnato che le rivoluzioni avvengono proprio perche' cambi tutto per non cambiare niente. Dopo ogni rivoluzione, come diceva Napoleone, il potere si consolida. Percio' il termine "controrivoluzionario", in se stesso, non ha molto significato.
La realta', se si esaminano le cose da un punto di vista che si basi esclusivamente sulle fonti, e' che la storia di tutti questi edifici e' sconosciuta ed in gran parte falsa. Caro Giorgio, se tu non l'avessi gia' fatto, ti inviterei a leggere Le Mystère des Cathédrales (1926) e la dissertazione sul vero significato de "l'art gothique" come "l'argotique".
Libertè fraternitè egalitè i franseis an carosa e nui a pè
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