Ciao Pietro, a proposito di aziende italiane, troveresti utile fare un video o una playlist a puntate in cui spieghi dall'inizio alla fine come si legge un bilancio aziendale per chi non ha fatto economia ma che vuole imparare? so che potrebbe essere un lavoraccio, ma c'è poco in giro (di fatto bene) e secondo me sarebbe invece una cosa molto interessante! in più, dal tuo lato, sarebbero contenuti "sempreverdi", cioè che non "scadono" nel tempo
Hai colto un tema importantissimo. Sono un piccolo investitore (un cassettista). Investo piccole somme dal 2003 cogliendo le occasioni che le fluttuazioni di mercato offrono... Ebbene con questo "sistema" non ho mai avuto perdite se non in un caso: quando ho aderito all'IPO dell'azienda in cui lavoravo nel lontano 2006 (o forse era il 2007). Tempo 1 anno o poco più e l'azienda è stata delistata con una perdita netta di 1200 Eur. Da allora vado long solo su blue chips che abbiano già deliberato un dividendo (o che abbiano una politica di dividendi abbastanza consolidata) e poi aspetto ed eventualmente medio... Guadagno poco, ok, ma "piuttosto che niente, meglio piuttosto"... PS. Complimenti per i tuoi video. Sono molto interessanti!
Ottimo video. Il problema risiede nella cultura d'impresa: in particolare nelle piccole-medie imprese quotate. Se non prevale la mentalità manageriale, ma quella padronale/familiare, la tentazione di uscire dal mercato resta alta. Il delisting porta ad avere meno oneri gestionali, più riservatezza nei conti, maggiore flessibilità di gestione. Il possesso e la gestione libera e diretta dell'azienda sono parte della ns cultura d'impresa. Siamo un paese con troppe microimprese, che esalta l'individualismo particolare ma che guarda con sospetto il collettivismo borsistico.
Complimenti innanzitutto, il delisting è all’ordine del giorno ormai… un esempio con Prima Industrie alla fine ho guadagnato qualcosina. Ma il problema è per quelle aziende per le quali hai mantenuto e ‘sostenuto’ una quota che dopo mesi di difficoltà… ottengono un brevetto o svoltano e tu ti trovi a dover vendere a meno di quanto si è investito, perché le tue azioni diventano illiquide.
Ciao Pietro, complimenti per il canale.. ho una domanda per te.. se un’azienda viene delistata ricevi il rimborso automaticamente del valore oppure se non ti accorgi perdi l’intero capitale? Grazie ti seguo assiduamente
Verissimo, anche io ero sorpreso per la storia di Ima e Bcpartners, dovrebbero fare che il periodo in borsa sia non facilmente reversibile, tipo che il premio sia una percentuale elevatissima, oppure la quotazione deve rispettare un certo numero di anni tipo 15 o piu .
E' la classica mentalità italiana. Chiedono una mano per finanziarsi e una volta che hanno sistemato i fatti proprio vi salutano e si riprendono tutto. Non mi meraviglio per niente ma poi non si lamentino se nessuno li crederà più.
Il mercato italiano non è concorrenziale rispetto ad altri mercati Europei come Olanda e Francia. Le motivazioni sono tante economiche e culturali e non c'è una ricetta magica.
Avevamo degli ingenti risparmi investiti (obbligazioni privilegiate) in Astaldi. Azienda solidissima e con un'ottima storia alle spalle. Risultato? Classico Italian Job, risparmiatori inculati (passatemi il francesismo) con banche e dirigenti usciti a pancia piena e testa alta. Il meccanismo è il classico del nostro Bel Paese, la giustizia è sommaria e a tratti inesistente, una porcata del genere se la sognano nel resto d'Europa. Ribadisco che avevamo obbligazioni privilegiate e quindi da un punto di vista normativo avremmo dovuto essere in una cassaforte....solo che siamo rimasti chiusi dentro e senza chiave. Successivamente un grosso studio di avvocati ha cercato di riunire qualche investitore tenace e speranzoso di recuperare almeno le briciole in una grande class action. Sinceramente errare è umano ma perseverare è diabolico, perciò abbiamo rinunciato a cacciare altro grano per attendere se va bene almeno 7 o 8 anni di processi imbeccati qua e la da chi di dovere per poi ricevere una pacca sulle spalle e un sterile "abbiamo fatto il possibile". Che dire? A voi le conclusioni. Immaginatevi un investitore estero che assiste ad un siffatto sopruso a danno di onesti risparmiatori...
Io avevo IMA quando ha fatto il delisting ed ho guadagnato qualcosa, ma volevo chiederti, all'estero non succede? Se sì per regolamento di borsa o per cultura aziendale?
Ciao Pietro ottimo video, nel mio caso da qualche giorno ho visto un delisting sul mercato Nasdaq delle azioni che possiedo, non avevo mai visto una cosa del genere, in verità è da poco che ho cominciato a investire, cosa posso fare? da quello che ho capito sembra che sarà quotata in OTP market....puoi darmi qualche suggerimento per capire dove sono finite queste azioni? se saranno rimborsate o altro grazie
Eh si purtroppo è verissimo. La cultura aziendale italiana, in generale, vede il mercato azionario come qualcosa di ostile e predatorio. In America un’azienda come Ferrero sarebbe stato un obbrobrio finanziario, invece in Italia è considerata un’eccellenza perché non ha avuto e non ha bisogno di quotarsi. In pratica in Italia o si nasce con la famiglia che ha le mani in pasta nel settore manifatturiero, oppure non si hanno grandi possibilità di esporsi a questo segmento, da piccoli investitori.
Grazie Pietro, ho imparato qualcosa sull'Italia anche oggi. Vorrei essere decerebrato e non imparare niente se imparo ste cose, ma vabbè... Grazie comunque
È LA NOSTRA FANTASTICA CLASSE IMPRENDITORIALE! Che si lamenta delle tasse e del costo del lavoro e poi pur di fare due soldi in più si venderebbe anche la madre, perché la barchetta in Sardegna è più importante dell’innovazione! Che scherzi
Per me, che sto costruendo un portafoglio per i dividendi, il mercato italiano è sì pericoloso ma anche pieno di opportunità, con ottime aziende costantemente sottovalutate (e mi va bene che sia così). Spero che stavolta non mi risponda lo spammatore, che ha rotto, e sono stufo di segnalarlo
Ciao Pietro, complimenti per il video innanzitutto. Sicuramente un grande problema per gli investitori è il continuo delisting delle aziende, ma non credi che i problemi di fondo siano i multipli bassi e la sottovalutazione di praticamente tutte le aziende che si quotano a Piazza Affari? Non si può certo sognare dei multipli vicini ai 20 come a Wall Street, però molte aziende si riprivatizzano (o cambiano direttamente Paese, percentuale non irrisoria che presumo venga contata nei dati di delisting) perché sono incredibilmente sottovalutate dal mercato, sicuramente lo è Technogym ma lo sono anche un sacco di altre del settore del lusso che fanno numeri assurdi (mi viene in mente Moncler) e non solo. Cosa ne pensi? Grazie per il lavoro che fai!
Il mercato italiano è un po' provincialotto, fatto di pochi scambi e, soprattutto, a basso potenziale. Avevo puntato su un'azienda italiana dai conti floridi ma non fa altro che muoversi in su e in giù di pochi centesimi. A qualcuno potrà anche andar bene ma tenere dei soldi bloccati per niente non ha senso per me. La stessa azienda sul mercato americano farebbe numeri interessanti. Il punto è che investono tutti, o quasi, sul mercato americano.
Mah scrivo un commento che servirà solo a un bot per spammare come al solito. Io non metterei mai un euro su aziende italiane in ipo o mid small cup, non perché non creda nel Paese, ma perché vedendo come sono fatte le aziende e il nostro mercato dall’interno non mi fido. Diverso il discorso per le aziende strategiche per lo Stato e alcuni grandi brand, che a causa della ciclica speculazione sul nostro Paese, si trovano spesso a prezzi ridicoli e dividendi al 10%. Meditate gente
e di aziende come Ferrero, tra le più grandi e profittevoli al mondo nel proprio settore (quello alimentare), che nemmeno si sono MAI quotate in borsa.... ne vogliamo parlare ?
Per non parlare se si volesse investire in un indice che replica il mercato azionario italiano analogamente al SP500 USA basta guardare i grafici e non cresce da 30 anni (un po come gli stipendi che sono fermi al 1990).....quindi di cosa stiamo parlando? Litalia non è proprio da prendere in considerazione
Beh diciamo che hai fatto due investimenti che sono andati male ma....questo è il mercato. Non si può generalizzare. Tra l'altro vi sono diversi esempi di società che sono state delistate a prezzi superi: vedi italcementi nel 2016 che quotava all'incirca 5 euro ed è stata ritirata a 10€! E anche il discorso sul ricorso alla quotazione in borsa non è convincente. Le società si quotano per raccimolare denaro per la propria crescita e tantissime oltre a trovarlo fanno felici anche gli investitori. Vogliamo parlare di Ferrari che ha quintuplicato il suo valore dalla collocazione? Bisogna stare semplicemente con gli occhi aperti, restare informati e scegliere con criterio. Per il resto chi investe in azioni (TUTTE, italiane e NON ) si assume dei rischi. Del resto rimane l'investimento più remunerativo proprio perché il rischio c'è.
continui a dire nei tuoi video che chiudi posizioni in gain facendo sembrare che tu sia bravo, ma non abbiamo mai visto il tuo portafoglio ci sono 2 tipi di youtuber quelli che mosrrano i fatti e quelli che mentono, tu da che parte stai? quando ci esci il ptf? perché con tutto il tuo parlare di finanza e investimenti la gente gradirebbe avere delle prove che tu sappia quello che dici
Ma perché tutti gli azionisti accettano la vendita della propria azione? Ce se tutti gli azionisti fossero contrari non si riuscirebbe ad avere l' opa giusto ? Come cambia se l azienda ha il 51% delle proprie azioni?
Ciao Pietro, a proposito di aziende italiane, troveresti utile fare un video o una playlist a puntate in cui spieghi dall'inizio alla fine come si legge un bilancio aziendale per chi non ha fatto economia ma che vuole imparare? so che potrebbe essere un lavoraccio, ma c'è poco in giro (di fatto bene) e secondo me sarebbe invece una cosa molto interessante! in più, dal tuo lato, sarebbero contenuti "sempreverdi", cioè che non "scadono" nel tempo
Aspetto un video del genere da quando ho conosciuto il canale di Pietro
Vero. Fallo. Anche una playlist da 50 ore ma spiegare filo e per segno cosa fare, dove...tutto
Hai colto un tema importantissimo. Sono un piccolo investitore (un cassettista). Investo piccole somme dal 2003 cogliendo le occasioni che le fluttuazioni di mercato offrono... Ebbene con questo "sistema" non ho mai avuto perdite se non in un caso: quando ho aderito all'IPO dell'azienda in cui lavoravo nel lontano 2006 (o forse era il 2007). Tempo 1 anno o poco più e l'azienda è stata delistata con una perdita netta di 1200 Eur. Da allora vado long solo su blue chips che abbiano già deliberato un dividendo (o che abbiano una politica di dividendi abbastanza consolidata) e poi aspetto ed eventualmente medio... Guadagno poco, ok, ma "piuttosto che niente, meglio piuttosto"...
PS. Complimenti per i tuoi video. Sono molto interessanti!
Ottimo video. Il problema risiede nella cultura d'impresa: in particolare nelle piccole-medie imprese quotate.
Se non prevale la mentalità manageriale, ma quella padronale/familiare, la tentazione di uscire dal mercato resta alta. Il delisting porta ad avere meno oneri gestionali, più riservatezza nei conti, maggiore flessibilità di gestione. Il possesso e la gestione libera e diretta dell'azienda sono parte della ns cultura d'impresa. Siamo un paese con troppe microimprese, che esalta l'individualismo particolare ma che guarda con sospetto il collettivismo borsistico.
.
Potresti dare occhio a Brunello Cucinelli plase?
Complimenti innanzitutto, il delisting è all’ordine del giorno ormai… un esempio con Prima Industrie alla fine ho guadagnato qualcosina. Ma il problema è per quelle aziende per le quali hai mantenuto e ‘sostenuto’ una quota che dopo mesi di difficoltà… ottengono un brevetto o svoltano e tu ti trovi a dover vendere a meno di quanto si è investito, perché le tue azioni diventano illiquide.
Ciao, scusami...puoi parlare del " Msci World " ?
Ciao Pietro, complimenti per il canale.. ho una domanda per te.. se un’azienda viene delistata ricevi il rimborso automaticamente del valore oppure se non ti accorgi perdi l’intero capitale? Grazie ti seguo assiduamente
Verissimo, anche io ero sorpreso per la storia di Ima e Bcpartners, dovrebbero fare che il periodo in borsa sia non facilmente reversibile, tipo che il premio sia una percentuale elevatissima, oppure la quotazione deve rispettare un certo numero di anni tipo 15 o piu .
e un'analisi su STELLANTIS ? prospettivi di crescita alte secondo Tavares, p/e basso, dividendo alto 🧐
E' la classica mentalità italiana. Chiedono una mano per finanziarsi e una volta che hanno sistemato i fatti proprio vi salutano e si riprendono tutto. Non mi meraviglio per niente ma poi non si lamentino se nessuno li crederà più.
Allora ENI, ENEL, SNAM, le aziende storiche ad alta capitalizzazione, anche loro sono a rischio? (Parlo in ottica dividendo)
Dinamica che non conoscevo. Grazie per il contenuto
Credo dipenda anche molto dalle aziende che si prendono in considerazione. Non penso sia tutto da buttare, eni ed enel sono due colossi per esempio
Questo potrebbe succedere anche per azioni quotate sul NASDAQ ed esposte anche sulla borsa di Milano oppure no ?
Come vedi Portobello?
analisi interessante... al tempo io sono uscito da Save circa 6 mesi prima dell'opa ma se tornasse a quotarsi penso ci rientrerei...
Il mercato italiano non è concorrenziale rispetto ad altri mercati Europei come Olanda e Francia. Le motivazioni sono tante economiche e culturali e non c'è una ricetta magica.
Avevamo degli ingenti risparmi investiti (obbligazioni privilegiate) in Astaldi. Azienda solidissima e con un'ottima storia alle spalle. Risultato? Classico Italian Job, risparmiatori inculati (passatemi il francesismo) con banche e dirigenti usciti a pancia piena e testa alta. Il meccanismo è il classico del nostro Bel Paese, la giustizia è sommaria e a tratti inesistente, una porcata del genere se la sognano nel resto d'Europa. Ribadisco che avevamo obbligazioni privilegiate e quindi da un punto di vista normativo avremmo dovuto essere in una cassaforte....solo che siamo rimasti chiusi dentro e senza chiave. Successivamente un grosso studio di avvocati ha cercato di riunire qualche investitore tenace e speranzoso di recuperare almeno le briciole in una grande class action. Sinceramente errare è umano ma perseverare è diabolico, perciò abbiamo rinunciato a cacciare altro grano per attendere se va bene almeno 7 o 8 anni di processi imbeccati qua e la da chi di dovere per poi ricevere una pacca sulle spalle e un sterile "abbiamo fatto il possibile". Che dire? A voi le conclusioni. Immaginatevi un investitore estero che assiste ad un siffatto sopruso a danno di onesti risparmiatori...
Farebbe fare il culo allo stato italiano e all' azienda
Perché non fai un video sulla finanza svizzera?
Ci investi? Nestle roche o vovartis sono peaticamente in qualsiasi fondo di investimento....
Io avevo IMA quando ha fatto il delisting ed ho guadagnato qualcosa, ma volevo chiederti, all'estero non succede? Se sì per regolamento di borsa o per cultura aziendale?
Ciao Pietro ottimo video, nel mio caso da qualche giorno ho visto un delisting sul mercato Nasdaq delle azioni che possiedo, non avevo mai visto una cosa del genere, in verità è da poco che ho cominciato a investire, cosa posso fare? da quello che ho capito sembra che sarà quotata in OTP market....puoi darmi qualche suggerimento per capire dove sono finite queste azioni? se saranno rimborsate o altro grazie
Eh si purtroppo è verissimo. La cultura aziendale italiana, in generale, vede il mercato azionario come qualcosa di ostile e predatorio. In America un’azienda come Ferrero sarebbe stato un obbrobrio finanziario, invece in Italia è considerata un’eccellenza perché non ha avuto e non ha bisogno di quotarsi. In pratica in Italia o si nasce con la famiglia che ha le mani in pasta nel settore manifatturiero, oppure non si hanno grandi possibilità di esporsi a questo segmento, da piccoli investitori.
sei il numero 1 . bravo e bravo !
Tu non sarai contro il mercato italiano, ma io si 😵💫🤩
Fruttano di più gli altri mercati, troppe incognite qui
Grazie Pietro, ho imparato qualcosa sull'Italia anche oggi. Vorrei essere decerebrato e non imparare niente se imparo ste cose, ma vabbè... Grazie comunque
PIETRO Come sempre sei semplicemente Bravissimo 👍❤️❤️❤️❤️❤️
È LA NOSTRA FANTASTICA CLASSE IMPRENDITORIALE! Che si lamenta delle tasse e del costo del lavoro e poi pur di fare due soldi in più si venderebbe anche la madre, perché la barchetta in Sardegna è più importante dell’innovazione! Che scherzi
Ci sarà un motivo se è considerata la più analfabeta e peggiore in UE
Vogliamo un analisi sull’azienda di Alfio Bardolla, per ridere
Sarebbe divertente
Portobello è un’azienda italiana con un business innovativo che sicuramente potrebbe dare degli ottimi risultati long term
Tod's è un recente esempio di un (tentato) ritiro da piazza affari a prezzi stracciati in barba agli azionisti.
Per me, che sto costruendo un portafoglio per i dividendi, il mercato italiano è sì pericoloso ma anche pieno di opportunità, con ottime aziende costantemente sottovalutate (e mi va bene che sia così).
Spero che stavolta non mi risponda lo spammatore, che ha rotto, e sono stufo di segnalarlo
Come volevasi dimostrare
Ciao Pietro, complimenti per il video innanzitutto.
Sicuramente un grande problema per gli investitori è il continuo delisting delle aziende, ma non credi che i problemi di fondo siano i multipli bassi e la sottovalutazione di praticamente tutte le aziende che si quotano a Piazza Affari? Non si può certo sognare dei multipli vicini ai 20 come a Wall Street, però molte aziende si riprivatizzano (o cambiano direttamente Paese, percentuale non irrisoria che presumo venga contata nei dati di delisting) perché sono incredibilmente sottovalutate dal mercato, sicuramente lo è Technogym ma lo sono anche un sacco di altre del settore del lusso che fanno numeri assurdi (mi viene in mente Moncler) e non solo.
Cosa ne pensi? Grazie per il lavoro che fai!
Il mercato italiano è un po' provincialotto, fatto di pochi scambi e, soprattutto, a basso potenziale. Avevo puntato su un'azienda italiana dai conti floridi ma non fa altro che muoversi in su e in giù di pochi centesimi. A qualcuno potrà anche andar bene ma tenere dei soldi bloccati per niente non ha senso per me. La stessa azienda sul mercato americano farebbe numeri interessanti. Il punto è che investono tutti, o quasi, sul mercato americano.
Mah scrivo un commento che servirà solo a un bot per spammare come al solito. Io non metterei mai un euro su aziende italiane in ipo o mid small cup, non perché non creda nel Paese, ma perché vedendo come sono fatte le aziende e il nostro mercato dall’interno non mi fido. Diverso il discorso per le aziende strategiche per lo Stato e alcuni grandi brand, che a causa della ciclica speculazione sul nostro Paese, si trovano spesso a prezzi ridicoli e dividendi al 10%. Meditate gente
e di aziende come Ferrero, tra le più grandi e profittevoli al mondo nel proprio settore (quello alimentare), che nemmeno si sono MAI quotate in borsa.... ne vogliamo parlare ?
No perché non potendoci investire in quelle non quotate sarebbe solo una perdita di tempo.
Leggo che molti "commentatori" dicono che Juventus dovrebbe prendere la decisione di uscire dalla borsa. Ti sei fatto un'idea a tal proposito?
Certo che a DELLA VALLE non è andata giù con il suo giocattolo...io l'ho mollata con una lieve minus, meglio star lontani da certi prenditori.
Per non parlare se si volesse investire in un indice che replica il mercato azionario italiano analogamente al SP500 USA basta guardare i grafici e non cresce da 30 anni (un po come gli stipendi che sono fermi al 1990).....quindi di cosa stiamo parlando? Litalia non è proprio da prendere in considerazione
Una sorta di auto-short... ingegnoso pero'... 😁
Ma siamo proprio gli unici noi italiani a fare cosi?😅
Beh diciamo che hai fatto due investimenti che sono andati male ma....questo è il mercato. Non si può generalizzare. Tra l'altro vi sono diversi esempi di società che sono state delistate a prezzi superi: vedi italcementi nel 2016 che quotava all'incirca 5 euro ed è stata ritirata a 10€!
E anche il discorso sul ricorso alla quotazione in borsa non è convincente. Le società si quotano per raccimolare denaro per la propria crescita e tantissime oltre a trovarlo fanno felici anche gli investitori. Vogliamo parlare di Ferrari che ha quintuplicato il suo valore dalla collocazione? Bisogna stare semplicemente con gli occhi aperti, restare informati e scegliere con criterio. Per il resto chi investe in azioni (TUTTE, italiane e NON ) si assume dei rischi. Del resto rimane l'investimento più remunerativo proprio perché il rischio c'è.
Danieli interessantissima
La cultura costa impegno e sacrificio, canali come questo aiuta molto. Anche il mio per l'investimento immobiliare 😉
Ciao Pietro, ti seguo sempre sono un tuo grande fan, vorrei sdebitarmi con te ora che ne ho la possibilità, possiamo metterci in contatto?
Mi è capitato ben 2 volte negli ultimi mesi. Tas e Reno De Medici.
Giusto, mi sento depraudato e preso in giro da queste 2 aziende
c,è di molto peggio come un'azienda che fallisce all'improvviso o che ti piazza un aumento di capitale come l'ultimo di Saipem.
continui a dire nei tuoi video che chiudi posizioni in gain facendo sembrare che tu sia bravo, ma non abbiamo mai visto il tuo portafoglio
ci sono 2 tipi di youtuber quelli che mosrrano i fatti e quelli che mentono, tu da che parte stai? quando ci esci il ptf? perché con tutto il tuo parlare di finanza e investimenti la gente gradirebbe avere delle prove che tu sappia quello che dici
A me è successo con La Doria
Altra grande azienda in cui per poco non ho investito
PippoLippo S.P.A. 😍😍😍
Ma perché tutti gli azionisti accettano la vendita della propria azione? Ce se tutti gli azionisti fossero contrari non si riuscirebbe ad avere l' opa giusto ? Come cambia se l azienda ha il 51% delle proprie azioni?
Perché se non la accetti diventi azionista privato con delle azioni illiquide e di cui non te ne fai niente.
@@PietroMichelangeli però in questo caso dai per scontato che l'azienda o il gruppo di azionisti favorevoli all'opa abbiano almeno il 50%+1( azione)?
A2A a mani basse però avrà un futuro
Esatto, anche io ho avuto lo stesso pensiero, secondo me il processo di quotazione dovrebbe essere irreversibile.
vabbè dai non siamo in una dittatura
Così per me è un po' esagerato. Bisognerebbe semplicemente sviluppare una cultura che veda la borsa come un opportunità e non come "opportunismo"
Bè azimut buona enel buona eni è stata stratosferica quest anno anche banche sono andate bene certo che se prendi pippolippo haha