la cena trailer

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  • เผยแพร่เมื่อ 8 ก.พ. 2022
  • LA CENA - Nicola Ballarini 2021 per EDOLOLIDO
    L’opera è un ibrido tra performance e video arte e indaga con fare grottesco e surreale il tema dell’impossibilità del fare. Le persone coinvolte sono invitate a sedersi attorno a un tavolo imbandito e ad indossare delle maschere create dall’artista. Ogni maschera è stata concepita per svolgere una precisa azione che comunemente avviene nel momento del pasto: tagliare il pane, versare l’acqua nel bicchiere, inforcare il cibo; ma è realizzata in modo che l’azione non possa mai essere portata realmente a compimento; creando un loop in cui tutti vogliono cenare ma nessuno riuscirà mai a farlo. Le maschere sono realizzate in cartapesta, volutamente grezze e senza fessure per gli occhi o per la bocca, rendendo visuale e respiro limitati per indagare a pieno regime questa condizione di disagio e disabilità mentale e fisica.
    “La cena” di Nicola Ballarini si iscrive nel progetto “La cultura altrove” e in particolare nel lavoro culturale della cooperativa sociale Il Cardo sulla rigenerazione dello spazio delle ex prigioni di Edolo e del quartiere intorno alla via Cesare Battisti.
    Un progetto sociale che parte dal desiderio di riconquistare le relazioni tra persone dopo un 2020 chiusissimo per le persone con disabilità che frequentano i servizi della cooperativa e un nuovo anno di cacca (cit. Zeus! Rivista Mutante) in corso.
    Il concentrarsi sul quartiere storico e meno abitato di Edolo sta permettendo alla cooperativa di realizzare azioni con il coinvolgimento delle persone che lo abitano, di inventare cose, confrontarsi, dialogare, appurare bisogni, realizzare qualche desiderio e soprattutto fare insieme. Nel progetto abbiamo coinvolto anche autori e artisti per avere altri punti di vista.
    La cena nasce dopo aver visto su Instagram una piccola performance di Ballarini sull’impossibilità del fare durante la pandemia. Raccontandogli il nostro progetto su Edolo e alcuni temi a noi cari come quello ad esempio dell’accessibilità e soprattutto sul significato e sulla percezione, diversa per ognuno, del termine, è nata l’idea di una performance collettiva.
    Le maschere sono state costruite in laboratori con ragazzi del quartiere e con le persone con disabilità della cooperativa.
    Alla performance hanno partecipato:
    Nicola Ballarini, Enda e Alby Crowley, Chiara e Matteo Zizioli; Sara Donati; Dario Rodondi e Marco Milzani.
    Il filmato è stato realizzato da Davide Bassanesi
    Il Progetto La cultura altrove è finanziato da Comunità Montana di Valle Camonica e Fondazione Cariplo, con il patrocinio del Comune di Edolo.

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