Complimenti, hai riassunto in maniera molto precisa, esaustiva e concisa i tratti caratteristici del Barocco. T'avessi scoperto dieci giorni fa avrei sicuramente preso un voto più alto a storia della musica 2. Ps: complimentissimi da uno studentello di pianoforte di 37 anni
Grazie bel video 😊una curiosità, a parte tutta la teoria su rameau, fu lui che ha iniziato l’armonia classica che si studia in conservatorio? Cioè l’utilizzo del 3,5 ecc oppure era già presente questa scrittura? Grazie
@@ferdinandodurso ... direi che sei un divulgatore eccezionale... Specie fondamentale per chi ha la malattia della curiosità generale cronica acuta... come me !
Non vorrei sbagliare. Mi sembra che il Surian affermi che i sonetti delle Quattro stagioni siano stati scritti dopo; così come le didascalie sulla partitura. Non ne sono sicura. Devo controllare. In ogni caso: vivissimi complimenti!
Bel canale: bravo! Solo una nota, Corelli non era prete, forse aveva gli ordini minori ma non e' certo. Per Stravinskij, il giudizio in realta' e' di Della Piccola.
Il basso continuo è un sistema di notazione “abbreviata” dell’armonia. Dalla sola melodia del basso clavicembalisti e liutisti ricavavano gli accordi per intero improvvisando l’accompagnamento; oggi è una pratica ancora viva nelle classi di Composizione che però aggiungono dei numeri alla melodia per facilitare la decifratura degli accordi.
Per quanto riguarda il Barocco vorrei esporle una domanda; Sentendo i due musicisti Vinci e Vivaldi la domanda che mi pongo su alcune loro opere;Vivaldi si è ispirato da Vinci o viceversa? La sonata in re maggiore di Vinci ricorda anche le quattro stagioni di Vivaldi, e altre opere hanno una forte similitudine. Come sappiamo Vinci è stato grande musicista nato in Calabria è creatore di molte opere anche in napoletano, quindi è evidente il suo talento 🔝 mi può delucidare?è un dubbio che mi porto da un po' di tempo. Grazie
Caro Salvatore, che domanda complessa. Posto che questa risposta meriterebbe un approfondimento maggiore, possiamo analizzare alcuni dati: Vinci ha operato sostanzialmente nella zona di Napoli, Vivaldi invece in un ambito più settentrionale. I dieci anni circa che li separano basterebbero per rendere don Antonio il possibile modello di Vinci ed è pur vero che la sua fama era davvero diffusa, è stato modello persino per il grande Bach. È anche vero però che non mi risultano influenze dirette dell’uno sull’altro. La risposta alla tua osservazione può dunque risiedere sull’evidenza che all’inizio del Settecento l’idea estetica di stile personale, individuale, di un compositore non esisteva: nessuno avrebbe ritenuto un pro l’essere diverso dagli altri. Lo stesso Mozart alla fine del secolo non ricerca un suo “marchio di fabbrica” che lo distingua dai suoi contemporanei; noi percepiamo delle differenze, è evidente che il colpo d’ali in più del genio c’è, ma non era ricercato. L’uniformità dello stile è stata la norma estetica fino al Romanticismo inoltrato. Pertanto la somiglianza che giustamente noti fra Vivaldi e Vinci potrebbe essere frutto di questa generica e diffusa uniformità stilistica che, in fondo, accomuna questi autori anche a Leo, Sammartini, Quantz e così via. L’orchestrazione limitata agli archi con molti ribattuti, l’armonia semplice basata sui gradi principali, la presenza diffusa di progressioni, rendono il suono complessivo del brano molto simile.
@@ferdinandodurso Grazie della esaustiva risposta che desideravo da molto tempo. Io amo la musica di Vivaldi, ho rivalutato Vinci ascoltando le sue opere le quali sono estremamente coinvolgenti in armonia.. Complimenti per tutto..🔝al prossimo dubbio approfitto della tua preparazione 👍💯 Grazie Salvatore
Veramente, con rispetto parlando, dire che la figura del direttore d'orchestra nasce verso la fine del 1800 è in parte inesatto. Mi viene in mente il caso di Lulli. che dirigeva le proprie composizioni con un bastone che, battendo vigorosamente a terra, dava il tempo al gruppo oppure verso la metà del Settecento Stamitz a Mannheim, che impersonifica già questa figura.
Complimenti bellissima lezione 💯
Che bravo! Ho scoperto il suo video solo oggi e mi sono immediatamente iscritto.
Preziosissimo!
Complimenti, hai riassunto in maniera molto precisa, esaustiva e concisa i tratti caratteristici del Barocco. T'avessi scoperto dieci giorni fa avrei sicuramente preso un voto più alto a storia della musica 2.
Ps: complimentissimi da uno studentello di pianoforte di 37 anni
OTTIMA SPIEGAZIONE GRAZIE.
Utilissimo, grazie!!
lectio magistralis. 👏👏👏🙏
Grazie Tante!
Molto interessante!
Bravissimo complimenti.
grazie !!! la lezione mi è servita pèer realizzare una storia della musica per bamnini
Grazie bel video 😊una curiosità, a parte tutta la teoria su rameau, fu lui che ha iniziato l’armonia classica che si studia in conservatorio? Cioè l’utilizzo del 3,5 ecc oppure era già presente questa scrittura? Grazie
Perfetto
Non so nulla di quello di cui parli... Però... debbo dire che mi hai stregato... Come una strana specie... di meditazione guidata !
✌️
Ora ne sai qualcosa in più, poco perché sono quello che sono ma comunque un po' più di prima
@@ferdinandodurso
... direi che sei un divulgatore eccezionale... Specie fondamentale per chi ha la malattia della curiosità generale cronica acuta... come me !
@@emaINSIDE troppa grazia
Non vorrei sbagliare. Mi sembra che il Surian affermi che i sonetti delle Quattro stagioni siano stati scritti dopo; così come le didascalie sulla partitura. Non ne sono sicura. Devo controllare. In ogni caso: vivissimi complimenti!
Bel canale: bravo! Solo una nota, Corelli non era prete, forse aveva gli ordini minori ma non e' certo. Per Stravinskij, il giudizio in realta' e' di Della Piccola.
solo una cosa non mi è chiara.. cos'è il basso continuo? >.
Il basso continuo è un sistema di notazione “abbreviata” dell’armonia. Dalla sola melodia del basso clavicembalisti e liutisti ricavavano gli accordi per intero improvvisando l’accompagnamento; oggi è una pratica ancora viva nelle classi di Composizione che però aggiungono dei numeri alla melodia per facilitare la decifratura degli accordi.
@@ferdinandodurso grazie di cuore!
Per quanto riguarda il Barocco vorrei esporle una domanda; Sentendo i due musicisti Vinci e Vivaldi la domanda che mi pongo su alcune loro opere;Vivaldi si è ispirato da Vinci o viceversa?
La sonata in re maggiore di Vinci ricorda anche le quattro stagioni di Vivaldi, e altre opere hanno una forte similitudine. Come sappiamo Vinci è stato grande musicista nato in Calabria è creatore di molte opere anche in napoletano, quindi è evidente il suo talento 🔝 mi può delucidare?è un dubbio che mi porto da un po' di tempo.
Grazie
Caro Salvatore, che domanda complessa.
Posto che questa risposta meriterebbe un approfondimento maggiore, possiamo analizzare alcuni dati: Vinci ha operato sostanzialmente nella zona di Napoli, Vivaldi invece in un ambito più settentrionale. I dieci anni circa che li separano basterebbero per rendere don Antonio il possibile modello di Vinci ed è pur vero che la sua fama era davvero diffusa, è stato modello persino per il grande Bach. È anche vero però che non mi risultano influenze dirette dell’uno sull’altro.
La risposta alla tua osservazione può dunque risiedere sull’evidenza che all’inizio del Settecento l’idea estetica di stile personale, individuale, di un compositore non esisteva: nessuno avrebbe ritenuto un pro l’essere diverso dagli altri. Lo stesso Mozart alla fine del secolo non ricerca un suo “marchio di fabbrica” che lo distingua dai suoi contemporanei; noi percepiamo delle differenze, è evidente che il colpo d’ali in più del genio c’è, ma non era ricercato. L’uniformità dello stile è stata la norma estetica fino al Romanticismo inoltrato.
Pertanto la somiglianza che giustamente noti fra Vivaldi e Vinci potrebbe essere frutto di questa generica e diffusa uniformità stilistica che, in fondo, accomuna questi autori anche a Leo, Sammartini, Quantz e così via. L’orchestrazione limitata agli archi con molti ribattuti, l’armonia semplice basata sui gradi principali, la presenza diffusa di progressioni, rendono il suono complessivo del brano molto simile.
@@ferdinandodurso Grazie della esaustiva risposta che desideravo da molto tempo. Io amo la musica di Vivaldi, ho rivalutato Vinci ascoltando le sue opere le quali sono estremamente coinvolgenti in armonia..
Complimenti per tutto..🔝al prossimo dubbio approfitto della tua preparazione 👍💯 Grazie
Salvatore
Veramente, con rispetto parlando, dire che la figura del direttore d'orchestra nasce verso la fine del 1800 è in parte inesatto. Mi viene in mente il caso di Lulli. che dirigeva le proprie composizioni con un bastone che, battendo vigorosamente a terra, dava il tempo al gruppo oppure verso la metà del Settecento Stamitz a Mannheim, che impersonifica già questa figura.