Le mie ALe 801 940 di cartapesta.
ฝัง
- เผยแพร่เมื่อ 6 ก.พ. 2025
- Agli inizi della mia passione di modellista ferroviario i mezzi materiali e finanziari disponibili per l'acquisizione di modelli in scala non erano molti, anzi molto scarsi, e così mi intestardii a voler riprodurre qualcosa che fosse unico e il più possibile uguale alla realtà. La cosa più facilmente reperibile era la carta di giornale e la colla vinilica e con questi mezzi cominicai a lavorare la carta-pesta. Questo modello rappresenta il culmine della mia esperienza con la cartapesta, con l'aggiunta di qualche elemento acquistato a corredo del modello (respingenti, carrello motore RR, pantografi modificati, ecc).
Complimenti, mi piace tantissimo!
Molti anni fa lessi un articolo su una rivista di obbistica che un signore realizzava dei locomotori e rotabili vari usando cartoncino e Vinavil; potresti essere tu?
Comunque molto ben fatta, ti faccio i complimenti.
Per realizzarla sei partito da dei disegni costruttivi?
Grazie per l'attenzione. Sì, in effetti su Mondo Ferroviario ho pubblicato degli articoli sulla cartapesta, per ottenere delle automotrici elettriche o Diesel. Se ti riferisci a quella rivista, allora sì
Incredibile non sembra cartapesta non si capisce, la carrozzeria è verniciata a lucido sembra quello originale. (Ma dura come materiale?) Comunq Bravissimo!!
Grazie per l'attenzione. È un modello che risale a oltre 40 fa. In scala Rivarossi e con mezzi assolutamente artigianali. Allora non esistevano alternative.
@@claudionastasi Ma attualmente si potrebbe riprodurre un modellino qualsiasi con stampa a 3d? So che ci sono siti dedicati a questo...
@@ncy9847 Certamente è così. Il futuro del modellismo sarà la stampa privata e personalizzata dei propri desideri modellistici, a mio parere. Io non ci sarò più probabilmente.
Bello...ma manca un elemento...
Si, il prototipo iniziale testato a tre elementi, ma se si guarda oltre, il video mostra il convoglio intero.
Cartapesta???
Si, di cartapesta, modello che risale a oltre 45 anni or sono, quando non potevo permettermi di acquistare i modelli che anche allora costavano una cifra. Ma anche perché non esistevano in commercio modelli simili (tranne Tarvisium, poi seguìto da Zanatta, che costavano!).