La pittura tonale e Giorgione da Castelfranco

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  • เผยแพร่เมื่อ 13 ต.ค. 2024
  • Le novità pittoriche tonali verranno approfondite agli inizi del '500 da un personaggio misterioso quanto fondamentale per l'evoluzione della pittura del Rinascimento veneto. Le opere di Giorgione, se restano avvolte da un alone di ambiguità quando si tratta di interpretarne i soggetti rappresentati, rivestono al contrario un ruolo chiave ed evidente per la pratica pittorica veneziana, tanto che lo stesso Giovanni Bellini ormai maturo saprà meglio ponderarle nelle opere della sua ultima produzione.
    La voce che ci accompagna in questo percorso è ancora una volta quella della prof.ssa Ilaria Andreoli.

ความคิดเห็น • 11

  • @martabini5463
    @martabini5463 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao! È considerato manierista o rinascimentale? Spiegazione molto interessante

    • @RaffaellaArpiani
      @RaffaellaArpiani  หลายเดือนก่อน

      @martabini5463, assolutamente rinascimentale! Grazie

  • @stefanonegri954
    @stefanonegri954 2 ปีที่แล้ว +4

    Lei ha il dono di non annoiare mai

    • @RaffaellaArpiani
      @RaffaellaArpiani  2 ปีที่แล้ว

      @Stefano Negri, però questa volta è merito di Ilaria Andreoli!

  • @Frank7077
    @Frank7077 4 ปีที่แล้ว +2

    Grazie mille per la condivisione 🙂

  • @mariotessa3756
    @mariotessa3756 2 ปีที่แล้ว +1

    Grazie Maestra.

    • @RaffaellaArpiani
      @RaffaellaArpiani  2 ปีที่แล้ว

      @Mario Tessa, Ilaria Andreoli è una super professionista!

  • @valerioghilardi6995
    @valerioghilardi6995 3 ปีที่แล้ว +1

    Ma cosa si intende per "pittura tonale?" Grazie

    • @RaffaellaArpiani
      @RaffaellaArpiani  3 ปีที่แล้ว +6

      @Valerio Ghilardi, in sostanza è la modalità tipica del Rinascimento veneto di costruire il senso dello spazio e della profondità usando il solo colore. Al posto della prospettiva di matrice fiorentina, Bellini, Giorgione, Tiziano e i loro allievi riescono a farci percepire gli elementi che sono in primo piano, quelli in secondo piano e quelli sul fondo "soltanto" giustapponendo toni di colori caldi e di colori freddi o toni contrastati dello stesso colore modulato. Per farti capire ancora meglio: guarda un qualunque dipinto degli autori che ti ho citato. Vedrai che sul fondo, laddove il cielo si incontra con le montagne o l'orizzonte, i veneti impiegano sempre un accostamento di colore caldo (il giallo-arancio) e di colore freddo (azzurro-blu). Noi oggi sappiamo che sono colori complementari (concetto sconosciuto nella logica di colori di natura vegetale, minerale, animale che non potevano essere collocati su un'unica scala puramente visiva), e l'effetto che creano è quello di "sfondare lo spazio", dare aria all'opera, farci percepire la lontananza, la distanza e costruire quindi il senso di profondità prospettica, senza l'uso della prospettiva!

    • @valerioghilardi6995
      @valerioghilardi6995 3 ปีที่แล้ว +1

      @@RaffaellaArpiani Mille grazie, molto chiara.