Crosta a Milano fa un’ottima pizza con Ananas e anche Coriandolo, ma trovare una pizza all’Ananas a New York mi pare impresa impossibile. Mai vista più una da quando non c’è più Pizza Hut
Chiacchierata interessante, peccato solo per quelle pizze sul tavolo che stavano tutto il tempo lì ad aspettare di essere mangiate, ma che nel frattempo si saranno ben raffreddate. 😊
Ha ragione il professore. Se certi cambiamenti li fanno gli italiani, è tutto ok. Se invece li fanno gli altri, per gli italiani sono delle bestemmie ! Immagino che se la pizza con l’ananas l’avessero fatta per prima i napoletani, oggi in Italia avrebbero mangiato tutti tranquillamente la pizza con l’ananas senza gridare “allo scandalo”.
Per il connubio salato-dolce, l'italia ha già dato. Secoli fa, nel periodo rinascimentale. Ovviamente nelle tavole nobiliari o comunque di alto rango, non di certo nelle case del ceto povero. Dubito fortemente che a Napoli, in tempi recenti, a qualcuno potesse mai venire in mente di ficcare fette di un frutto stradolce come l'ananas sulla pizza. No, direi proprio di no.
@@liviosimoneramasso Già fatto ! E l’ha fatto proprio il famoso pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo, nella sua pizzeria a Napoli. Ha lanciato la pizza con l’ananas nel suo menù. E in un articolo leggevo che dopo la pizza con l’ananas, vuole inserire nel menù anche la pizza con il cocomero ! Anche qui su TH-cam trovi un video intitolato…. “Gino Sorbillo rompe il tabù e inserisce la pizza con l’ananas nel menù dei suoi ristoranti”. PS: È lui stesso nel video a presentarla e ad assaggiarla.
Grazie mille per le spiegazioni..il cibo è multietnico ma noi lo rendiamo nazionalista quindi l'alimentazione del bel paese è un misto come( in assurdo) l' impero romano 😅
Col tuo ragionamento nulla e' nulla, perche' tutto viene da un'origine comune ... diciamo invece che chi inventa un qualcosa (inteso come originale combinazione di elementi pre-esistenti) gli da un nome. Se poi questo qualcosa diventa universalmente apprezzato, allora diventa un classico.
La sofferenza di Napoli inizia dalla unità, anzi malaunita', mefntre prima emigravano i lombardi veneti piemontesi da fine ottocento inizia quella Napoletana che di sicuro hanno migliorato la pizza
Per tanti Italiani la cucina mediterranea sarebbe solo italiana, come se nel mediterraneo ci sarebbe solo l'Italia. Andate a scuola invece di ascoltate il cognato della Meloni Lollobrigida "Ministro" dell'agricoltura che va' dicendo cose che non sa!
Forse una chiarificazione lessicale è importante. La parola " Pizza" in moltissimi luoghi dell'Italia centrale e meridionale viene usato sia per definire una cosa salate che dolce o addirittura dolce-salata NON è quando strano che Pellegrino Artusi che conosceva certe cose perché qualcuno gliele aveva raccontate più che per esperienza diretta, poteva aver benissimo sentito parlare di una pizza " dolce" perché esisteva allora come esiste ancora adesso, ma che nulla aveva a che fare con quella attuale né con quella di 100 o 200 anni fa. Per quanto riguardo la pizza Napoletana (sono Napoletano), la pizza che pare più antica o certamente una delle più antiche non aveva affatto il pomodoro ed aveva i Cicinielli ( bianchetti di acciughe) . Comunque per moltissimi anni ed ancor oggi i Napoletani consumavano una Pizza fritta che in molte sue versioni non ha il pomodoro.
La scena della pizza è qui: th-cam.com/video/GNKFM5svqOg/w-d-xo.html e come potete vedere non si tratta della pizza odierna (era piccola e molto dura, sembra più "vascuotto") né di una pizzeria, dato che gli altri commensali non mangiano pizza: gli altri due ordinano della verdura con l'olio, e guardano la pizza con sospetto, e dietro si vede che altri stanno mangiando bocconi di qualcos'altro.
@@StefanoDroghetti ,eri presente sul set..no perchè..di tutto quello che hai scritto,solo se facevi parte della troupe o eri il truccatore di totò.Piccola era piccola ma tutto il resto..film in b/n..dai..
è un film,magari per esigenze di riprese,le comparse mangiano "cartone"..ma la cosa che deve far riflettere è che siamo nel 1940(39)..e un locale al chiuso serviva una pizza.
@@StefanoDroghetti tra l'altro nella scena i due commensali di Toto' mangiano pizza insieme a Toto'. In un altra scena si vede l'impasto della pizza, si parla di pizza... c'è un forno a legna tipico delle pizzerie (ovviamente all'epoca si usava anche per altro), pale di pizzeria... nel film il locale viene chiamato pizzeria Mezzacapa...
@@antoniocristodoro475 ripeto: il prof non dice che non esistevano pizzerie, dice che i documenti che abbiamo ci suggeriscono che fino agli anni '50 fossero molto diffuse in America, per nulla diffuse in Italia e che a Napoli "forse qualcuna c'era" ma la pizza era diversa e prevalentemente cibo da strada. La scena di quel film lo conferma: non era chiaramente la pizza che conosciamo adesso (di cui sono un fan indiscusso), alcuni non mangiano pizza, uno addirittura la assaggia con sospetto dal piatto di Totò. Da notare che nessuno dice "pizzeria", ora che la riguardo. E che Totò dice "pizza" come a specificare qualcosa, insomma che si tratta di una cosa particolare. Teniamo anche presente che in quel film Totò interpreta un ciabattino un po' matto, quindi certamente non una persona ricca. Invece abbiamo tonnellate di foto, scritti, testimonianze della parola "pizzeria" e di posti che servono solo pizza all'interno negli anni '30 in USA, e tra l'altro non solo nelle Little Italy. Gli storici lavorano così: partono dai documenti e ricostruiscono i fatti. Attenzione a non fare il contrario: partire da una narrazione che ci piace e cercare prove a favore. Il metodo che sta alla base di tutte le bufale e le pseudoscienze.
Nel film San Giovanni Decolato (1940) il personaggio di Totò va in pizzeria a gustarsi una bella pizza. Mi sembra che si voglia estremizzare qualche concetto per attirare qualche click...
La scena della pizza è qui: th-cam.com/video/GNKFM5svqOg/w-d-xo.html e come puoi constatare non si tratta né della vera e propria pizza, né di una pizzeria dato che gli altri commensali non stanno mangiando la pizza (anzi uno la guarda pure con sospetto). Lo stesso professor Grandi poi nel video che stiamo commentando dice che è possibile che qualche pizzeria ci fosse, a Napoli, prima degli anni '50, ma appunto che si tratta di una cosa poco diffusa e comunque solo relativa alla città di Napoli.
Grazie del contributo. A me sembra una pizza. Tra l'altro la chiamano pizza nel film. Ipotizzo che sia una pizzeria anche perché c'è un grande forno a legna e gli accessori tipici delle pizzerie. Comunque ogni contributo è prezioso, io penso solo che il professore, peraltro simpatico e interessante, estremizzi qualche affermazione per stimolare il dibattito, acquisire popolarità. Non c'è niente di male, per carità.
@@antoniocristodoro475 nessuno dice "pizzeria", l'ho appena riguardato. E guarda all'inizio cosa esce dal forno, quant'è dura la pizza. Si chiamava certo pizza, lo specifica Totò poco dopo, ma certamente non era quella squisita, strepitosa ricetta dalla consistenza paradisiaca che è oggi la pizza napoletana. Secondo me il prof non esagera, lui magari è un po' ironico ma la sostanza è quella: le pizzerie erano locali molto diffusi in USA fin da decenni prima (esistono tonnellate di foto e documenti) mentre nel resto d'Italia nessuno sapeva cosa fossero, e a Napoli magari qualche pizzeria c'era ma non si hanno documenti che attestino l'esistenza di locali chiamati "pizzerie" prima degli anni '50 nemmeno a Napoli, dove sicuramente qualche locale come quello che si vede nel film cera, ma non era la norma e la pizza veniva mangiata soprattutto come cibo di strada (perché tutti gli altri racconti di viaggio e foto dell'epoca lo mostrano).
Mi arrendo... evidentemente l'hai assaggiata la pizza del film e non era buona. La chiamano pizza ma non era pizza... io non ci arrivo, sono un po' limitato
@@antoniocristodoro475 Scusa ma l'inizio della scena, quando mette la pizza sul piatto, non vedi che non si piega? È un disco duro come un biscotto. La pizza che conosciamo oggi (e di cui, ripeto, sono un fan) ha una consistenza diversissima. Non è la pizza che conosciamo oggi. Poi non capisco perché bisogna buttare tutto sulla polemica, i toni si accendono, perché? Mi metti in bocca cose che non ho mai scritto (che non era buona? eh?!), ho solo scritto che quella scena conferma quello che dicono gli storici e che viene riassunto dal professor Grandi nel video, infatti non si sente la parola "pizzeria", si vede un locale a Napoli dove si servono anche cose che non sono pizze, e la pizza non ha dimensioni e consistenza che conosciamo oggi, in quella scena. Tutto quello che sanno gli storici viene confermato nella scena: se vuoi contestare quello che si sa in Storia dell'Alimentazione devi portare ulteriori materiale, perché la semplice esistenza di quella scena non confuta anzi conferma quello che viene riassunto simpaticamente dal professor Grandi nel video.
Il cibo quando presentato nei programmi TV è sempre una ricostruzione. Cera, silicone oppure resina. Simulano molto bene l'aspetto di ciò che rappresentano.
@@DanieleSoffiati-ry7jz. E questo fa capire che la pizza con l’ananas la fanno fare più gli americani che gli italiani. Del resto sono loro quelli che la mangiano. 😉😀
questo signore parla parla...ma non cita mai le fonti e non, a mia memoria, si confronta con altri esperti faccia a faccia.....comunque per lui non conta l'evoluzione...o mi sbaglio?
Ma se non fa altro che dire "questo ha scritto quello" ,"quest'altro ha detto questo" etc .. cita eccome , poi se uno vuole controbattere dovrebbe verificarle queste fonti
@@ferruccioveglio8090 fonti di comodo !! Anche John Dickie cita fonti ed e' un famoso effermato ricercatore di gastronomia e dice il contrario di cio' che afferma questo corrotto americanista. Senza parlare poi delle tante ricette antiche che io ho letto, dove viene citata la salsa di pomodoro COTTA IN PENTOLA e non fette di pomodoro fresco a fette. Perfino dichiarazioni di famosi nomi come Paganini che cita una ricetta di Ravioli con salsa di pomodoro. Negli USA non sono mai apparse ricette americane con salsa di pomodoro in quel periodo, al contrario per gli americani l'Italia e' sempre indicata e vista come la patria della pizza, pomodoro e formaggio, citata perfino in brani musicali e films.
Le fonti di "questo signore" sono reperibili nella sua produzione scientifica, in quanto docente di Storia Economica presso l'Università di Parma. Tuttavia, per venire incontro alla sua provocazione, le riporto un episodio chiarificatore. L'arcivescovo di Bologna, card. Zuppi (intimo di Bergoglio e tra i papabili nel prossimo conclave) parlando da autorità (è parte della più alta gerarchia cattolica) in tema cristiano, propose nel 2019 di creare per la festa di S. Petronio, i tortellini senza maiale nel ripieno per i fratelli musulmani, chiamandoli «tortellino dell'accoglienza». S'è scatenato il delirio, cavalcato da un raffinato intellettuale della Lega (ora ministro dei trasporti), il quale, noto paladino cattolico - tra una dedica alla madonna e un sbandierata di rosario -, ha immediatamente alzato dito e voce contro un cardinale della sua Santa Romana Chiesa, affermando che qualcuno (Zuppi) sta "cercando di cancellare la nostra storia [e] la nostra cultura". Da Parma, dove si produce il prosciutto che va nel ripieno dei tortellini, è intervenuto "questo signore", cioè il collega Alberto Grandi, il quale ha sommessamente ricordato che fino alla fine del XIX secolo il ripieno dei tortellini in realtà non conteneva affatto carne di maiale. Dunque, di quale "storia e cultura" parla il prode intellettuale leghista? A sostegno di Grandi s'è aggiunta un'autorità cara ai leghisti (tanto bramosi di appiccicare bollini e targhette sui prodotti "italiani"), ha infatti parlato il presidente del consorzio di tortellini di Bologna, quello che li garantisce nel mondo, confermando totalmente la correttezza dell'affermazione di Grandi, poiché, nelle ricette più antiche quindi "tradizionali" alla faccia di Salvini,, il ripieno era pollame. Le fonti di Grandi e del presidente del consorzio di tortellini di Bologna, sono - OVVIAMENTE - le stesse. Così funziona la conoscenza. Il resto è flatus vocis.
posso dire io da Sorbillo la pizza all'ananas l'ho provata e fa letteralmente ribrezzo per usare un eufemismo e ho i miei dubbi che si sviluppera' questa idea
Se pensi che la pizza napoletana sia un disco di pasta con qualcosa sopra, è meglio che ti butti a mare! Comunque un fatto è certo, cosa sia la pizza centocinquanta anni fa, conta quanto il due di picche! La pizza che vale è quella che s'è affermata nel tempo, in seguito alla fondamentale invenzione delle "pizzerie" che si distaccano dalle panetterie sin dalla fine del settecento. A Napoli prende pertanto piede l'idea che la focaccia con sopra qualcosa non esiste. Il condimento si deve sposare con l'impasto e questo è il vero segreto della buona pizza che, proprio per questo, non si sposa con la qualunque. Non mi pare che se cominciamo a mangiare qualsivoglia schifezza che uno s'inventa senza attingere ad alcuna cultura gastronomica, diventiamo più fighi. Aggiungo che settanta anni fa a Napoli io c'ero e di pizzerie ottime ce ne stavano a bizzeffe! Esisteva la pizza d'asporto (la cosiddetta pizza a portafoglio) e quella che mangiavi a tavola ben prima del film l'oro di Napoli con Sofia Loren (chissà cosa hai visto!) Troppe chiacchere!
@@misterd7361 Lo puoi dire perché non sai minimamente cosa sia la pizza napoletana, l'unica che si è evoluta da decenni in due precise e fantastiche ricette (quella della cosiddetta margherita e della marinara). Le altre sono focacce con la qualunque sopra e sono cotte nei panifici a trecento gradi e non nei forni a legna delle pizzerie a quattrocentoecinquanta! Ma che vuoi capire che non sai niente di niente ... Il prof. Grandi ha scoperto l'acqua calda (e cioè che quando non si parla di cucina d'autore, non ha senso cercare l'originale) ma poi arriva a conclusioni aberranti, le stesse con cui si può tranquillamente giustificare il ketchup sui maccheroni.
@@ClaudioCappelli-ip5ej buongiorno Claudio ho letto che 70 anni fa lei c'era e di pizzerie ce n'erano a bizzeffe! Ed infatti lui dice che la vera pizza è nata 70 anni fa! Non è così antica come si pensa..
Crosta a Milano fa un’ottima pizza con Ananas e anche Coriandolo, ma trovare una pizza all’Ananas a New York mi pare impresa impossibile. Mai vista più una da quando non c’è più Pizza Hut
Sono qui per leggere i divertentissimi commenti della gente indignata
Chiacchierata interessante, peccato solo per quelle pizze sul tavolo che stavano tutto il tempo lì ad aspettare di essere mangiate, ma che nel frattempo si saranno ben raffreddate. 😊
Magari sono riproduzioni in cera per fare scena. Si usa in TV per rinforzare il contesto.
Ha ragione il professore. Se certi cambiamenti li fanno gli italiani, è tutto ok. Se invece li fanno gli altri, per gli italiani sono delle bestemmie ! Immagino che se la pizza con l’ananas l’avessero fatta per prima i napoletani, oggi in Italia avrebbero mangiato tutti tranquillamente la pizza con l’ananas senza gridare “allo scandalo”.
No perché l'ananas in Italia non si coltiva. E poi perché fa schifo
Per il connubio salato-dolce, l'italia ha già dato. Secoli fa, nel periodo rinascimentale. Ovviamente nelle tavole nobiliari o comunque di alto rango, non di certo nelle case del ceto povero. Dubito fortemente che a Napoli, in tempi recenti, a qualcuno potesse mai venire in mente di ficcare fette di un frutto stradolce come l'ananas sulla pizza. No, direi proprio di no.
@@liviosimoneramasso Già fatto ! E l’ha fatto proprio il famoso pizzaiolo napoletano Gino Sorbillo, nella sua pizzeria a Napoli. Ha lanciato la pizza con l’ananas nel suo menù. E in un articolo leggevo che dopo la pizza con l’ananas, vuole inserire nel menù anche la pizza con il cocomero ! Anche qui su TH-cam trovi un video intitolato…. “Gino Sorbillo rompe il tabù e inserisce la pizza con l’ananas nel menù dei suoi ristoranti”.
PS: È lui stesso nel video a presentarla e ad assaggiarla.
@@liviosimoneramasso th-cam.com/video/DidcPGMgEcA/w-d-xo.htmlsi=uwq211_Zuu3ZPmPw
@@Dominic-tq6dw Beh sì, in effetti è un tipico frutto canadese...
Sempre interessante
Si raffredda! Grazie, bella puntata
L'abbiamo riscaldata 😂. Grazie!
@@DanieleSoffiati-ry7jz non la amate proprio la pizza…
@@antoniocristodoro475 parla per te
Grazie mille per le spiegazioni..il cibo è multietnico ma noi lo rendiamo nazionalista quindi l'alimentazione del bel paese è un misto come( in assurdo) l' impero romano 😅
Col tuo ragionamento nulla e' nulla, perche' tutto viene da un'origine comune ... diciamo invece che chi inventa un qualcosa (inteso come originale combinazione di elementi pre-esistenti) gli da un nome. Se poi questo qualcosa diventa universalmente apprezzato, allora diventa un classico.
@@MrUsermister E quindi? Che significa??
@@kappapi8828 ... rileggi
La sofferenza di Napoli inizia dalla unità, anzi malaunita', mefntre prima emigravano i lombardi veneti piemontesi da fine ottocento inizia quella Napoletana che di sicuro hanno migliorato la pizza
Per tanti Italiani la cucina mediterranea sarebbe solo italiana, come se nel mediterraneo ci sarebbe solo l'Italia. Andate a scuola invece di ascoltate il cognato della Meloni Lollobrigida "Ministro" dell'agricoltura che va' dicendo cose che non sa!
Il degrado si muove a compartimenti parallelii ... vale sempre l'antico adagio "sei cio' che mangi"
Forse una chiarificazione lessicale è importante. La parola " Pizza" in moltissimi luoghi dell'Italia centrale e meridionale viene usato sia per definire una cosa salate che dolce o addirittura dolce-salata NON è quando strano che Pellegrino Artusi che conosceva certe cose perché qualcuno gliele aveva raccontate più che per esperienza diretta, poteva aver benissimo sentito parlare di una pizza " dolce" perché esisteva allora come esiste ancora adesso, ma che nulla aveva a che fare con quella attuale né con quella di 100 o 200 anni fa. Per quanto riguardo la pizza Napoletana (sono Napoletano), la pizza che pare più antica o certamente una delle più antiche non aveva affatto il pomodoro ed aveva i Cicinielli ( bianchetti di acciughe) . Comunque per moltissimi anni ed ancor oggi i Napoletani consumavano una Pizza fritta che in molte sue versioni non ha il pomodoro.
San Giovanni decollato, un film del 1940 diretto da Amleto Palermi e con protagonista Totò.Guardatelo..
La scena della pizza è qui: th-cam.com/video/GNKFM5svqOg/w-d-xo.html e come potete vedere non si tratta della pizza odierna (era piccola e molto dura, sembra più "vascuotto") né di una pizzeria, dato che gli altri commensali non mangiano pizza: gli altri due ordinano della verdura con l'olio, e guardano la pizza con sospetto, e dietro si vede che altri stanno mangiando bocconi di qualcos'altro.
@@StefanoDroghetti ,eri presente sul set..no perchè..di tutto quello che hai scritto,solo se facevi parte della troupe o eri il truccatore di totò.Piccola era piccola ma tutto il resto..film in b/n..dai..
è un film,magari per esigenze di riprese,le comparse mangiano "cartone"..ma la cosa che deve far riflettere è che siamo nel 1940(39)..e un locale al chiuso serviva una pizza.
@@StefanoDroghetti tra l'altro nella scena i due commensali di Toto' mangiano pizza insieme a Toto'. In un altra scena si vede l'impasto della pizza, si parla di pizza... c'è un forno a legna tipico delle pizzerie (ovviamente all'epoca si usava anche per altro), pale di pizzeria... nel film il locale viene chiamato pizzeria Mezzacapa...
@@antoniocristodoro475 ripeto: il prof non dice che non esistevano pizzerie, dice che i documenti che abbiamo ci suggeriscono che fino agli anni '50 fossero molto diffuse in America, per nulla diffuse in Italia e che a Napoli "forse qualcuna c'era" ma la pizza era diversa e prevalentemente cibo da strada. La scena di quel film lo conferma: non era chiaramente la pizza che conosciamo adesso (di cui sono un fan indiscusso), alcuni non mangiano pizza, uno addirittura la assaggia con sospetto dal piatto di Totò. Da notare che nessuno dice "pizzeria", ora che la riguardo. E che Totò dice "pizza" come a specificare qualcosa, insomma che si tratta di una cosa particolare. Teniamo anche presente che in quel film Totò interpreta un ciabattino un po' matto, quindi certamente non una persona ricca.
Invece abbiamo tonnellate di foto, scritti, testimonianze della parola "pizzeria" e di posti che servono solo pizza all'interno negli anni '30 in USA, e tra l'altro non solo nelle Little Italy.
Gli storici lavorano così: partono dai documenti e ricostruiscono i fatti. Attenzione a non fare il contrario: partire da una narrazione che ci piace e cercare prove a favore. Il metodo che sta alla base di tutte le bufale e le pseudoscienze.
Ho degli amici napoletani che non mangiano la pizza con l'ananas ma mangiano quella con le patatine fritte.
l'ananas e' un frutto dolce che sulla pizza fa schifo, mentre le patatine fritte nate in Belgio si abbinano bene con la pizza.
Interessante
Grazie!
Off topic: La pizza che avete davanti è davvero bruttina ahah
Bruttina è un eufemismo…
Scuole chiuse a napoli
Nel film San Giovanni Decolato (1940) il personaggio di Totò va in pizzeria a gustarsi una bella pizza. Mi sembra che si voglia estremizzare qualche concetto per attirare qualche click...
La scena della pizza è qui: th-cam.com/video/GNKFM5svqOg/w-d-xo.html e come puoi constatare non si tratta né della vera e propria pizza, né di una pizzeria dato che gli altri commensali non stanno mangiando la pizza (anzi uno la guarda pure con sospetto). Lo stesso professor Grandi poi nel video che stiamo commentando dice che è possibile che qualche pizzeria ci fosse, a Napoli, prima degli anni '50, ma appunto che si tratta di una cosa poco diffusa e comunque solo relativa alla città di Napoli.
Grazie del contributo. A me sembra una pizza. Tra l'altro la chiamano pizza nel film. Ipotizzo che sia una pizzeria anche perché c'è un grande forno a legna e gli accessori tipici delle pizzerie. Comunque ogni contributo è prezioso, io penso solo che il professore, peraltro simpatico e interessante, estremizzi qualche affermazione per stimolare il dibattito, acquisire popolarità. Non c'è niente di male, per carità.
@@antoniocristodoro475 nessuno dice "pizzeria", l'ho appena riguardato. E guarda all'inizio cosa esce dal forno, quant'è dura la pizza. Si chiamava certo pizza, lo specifica Totò poco dopo, ma certamente non era quella squisita, strepitosa ricetta dalla consistenza paradisiaca che è oggi la pizza napoletana. Secondo me il prof non esagera, lui magari è un po' ironico ma la sostanza è quella: le pizzerie erano locali molto diffusi in USA fin da decenni prima (esistono tonnellate di foto e documenti) mentre nel resto d'Italia nessuno sapeva cosa fossero, e a Napoli magari qualche pizzeria c'era ma non si hanno documenti che attestino l'esistenza di locali chiamati "pizzerie" prima degli anni '50 nemmeno a Napoli, dove sicuramente qualche locale come quello che si vede nel film cera, ma non era la norma e la pizza veniva mangiata soprattutto come cibo di strada (perché tutti gli altri racconti di viaggio e foto dell'epoca lo mostrano).
Mi arrendo... evidentemente l'hai assaggiata la pizza del film e non era buona. La chiamano pizza ma non era pizza... io non ci arrivo, sono un po' limitato
@@antoniocristodoro475 Scusa ma l'inizio della scena, quando mette la pizza sul piatto, non vedi che non si piega? È un disco duro come un biscotto. La pizza che conosciamo oggi (e di cui, ripeto, sono un fan) ha una consistenza diversissima. Non è la pizza che conosciamo oggi. Poi non capisco perché bisogna buttare tutto sulla polemica, i toni si accendono, perché? Mi metti in bocca cose che non ho mai scritto (che non era buona? eh?!), ho solo scritto che quella scena conferma quello che dicono gli storici e che viene riassunto dal professor Grandi nel video, infatti non si sente la parola "pizzeria", si vede un locale a Napoli dove si servono anche cose che non sono pizze, e la pizza non ha dimensioni e consistenza che conosciamo oggi, in quella scena. Tutto quello che sanno gli storici viene confermato nella scena: se vuoi contestare quello che si sa in Storia dell'Alimentazione devi portare ulteriori materiale, perché la semplice esistenza di quella scena non confuta anzi conferma quello che viene riassunto simpaticamente dal professor Grandi nel video.
Quella cosa che ha nel piatto comunque non è una pizza Margherita. È una ciofeca! A Napoli non la mangerebbe nessuno.
buona la pizza gelida eh
Il cibo quando presentato nei programmi TV è sempre una ricostruzione. Cera, silicone oppure resina. Simulano molto bene l'aspetto di ciò che rappresentano.
Ragazzi, ma l'ananas va in forno!
A noi l'hanno preparata così 😅
@@DanieleSoffiati-ry7jz. E questo fa capire che la pizza con l’ananas la fanno fare più gli americani che gli italiani. Del resto sono loro quelli che la mangiano. 😉😀
questo signore parla parla...ma non cita mai le fonti e non, a mia memoria, si confronta con altri esperti faccia a faccia.....comunque per lui non conta l'evoluzione...o mi sbaglio?
Ma se non fa altro che dire "questo ha scritto quello" ,"quest'altro ha detto questo" etc .. cita eccome , poi se uno vuole controbattere dovrebbe verificarle queste fonti
@@PhilFreez le fonti sono altra cosa...le citazioni non sono sistemiche...chi studia queste cose le sa
@@francescodemattia3108 Le fonti le metti nella bibliografia di un libro o di un articolo, non nei video su YT
@@ferruccioveglio8090 fonti di comodo !! Anche John Dickie cita fonti ed e' un famoso effermato ricercatore di gastronomia e dice il contrario di cio' che afferma questo corrotto americanista.
Senza parlare poi delle tante ricette antiche che io ho letto, dove viene citata la salsa di pomodoro COTTA IN PENTOLA e non fette di pomodoro fresco a fette.
Perfino dichiarazioni di famosi nomi come Paganini che cita una ricetta di Ravioli con salsa di pomodoro.
Negli USA non sono mai apparse ricette americane con salsa di pomodoro in quel periodo, al contrario per gli americani l'Italia e' sempre indicata e vista come la patria della pizza, pomodoro e formaggio, citata perfino in brani musicali e films.
Le fonti di "questo signore" sono reperibili nella sua produzione scientifica, in quanto docente di Storia Economica presso l'Università di Parma.
Tuttavia, per venire incontro alla sua provocazione, le riporto un episodio chiarificatore.
L'arcivescovo di Bologna, card. Zuppi (intimo di Bergoglio e tra i papabili nel prossimo conclave) parlando da autorità (è parte della più alta gerarchia cattolica) in tema cristiano, propose nel 2019 di creare per la festa di S. Petronio, i tortellini senza maiale nel ripieno per i fratelli musulmani, chiamandoli «tortellino dell'accoglienza». S'è scatenato il delirio, cavalcato da un raffinato intellettuale della Lega (ora ministro dei trasporti), il quale, noto paladino cattolico - tra una dedica alla madonna e un sbandierata di rosario -, ha immediatamente alzato dito e voce contro un cardinale della sua Santa Romana Chiesa, affermando che qualcuno (Zuppi) sta "cercando di cancellare la nostra storia [e] la nostra cultura". Da Parma, dove si produce il prosciutto che va nel ripieno dei tortellini, è intervenuto "questo signore", cioè il collega Alberto Grandi, il quale ha sommessamente ricordato che fino alla fine del XIX secolo il ripieno dei tortellini in realtà non conteneva affatto carne di maiale. Dunque, di quale "storia e cultura" parla il prode intellettuale leghista? A sostegno di Grandi s'è aggiunta un'autorità cara ai leghisti (tanto bramosi di appiccicare bollini e targhette sui prodotti "italiani"), ha infatti parlato il presidente del consorzio di tortellini di Bologna, quello che li garantisce nel mondo, confermando totalmente la correttezza dell'affermazione di Grandi, poiché, nelle ricette più antiche quindi "tradizionali" alla faccia di Salvini,, il ripieno era pollame.
Le fonti di Grandi e del presidente del consorzio di tortellini di Bologna, sono - OVVIAMENTE - le stesse. Così funziona la conoscenza. Il resto è flatus vocis.
posso dire io da Sorbillo la pizza all'ananas l'ho provata e fa letteralmente ribrezzo per usare un eufemismo e ho i miei dubbi che si sviluppera' questa idea
Ma è perché Sorbillo stesso che fa ribrezzo.
... e che ci vuoi fare se ormai la gran parte della gente fa qualcosa soltanto per poi postarsi su instagram
Quella é una Napoletana con mozzarella bruciata e macolatura assente...??? Ma per favore 😂😂😂
Sembra più buona di quella napoletana, che invece è una gomma immangiabile
Se pensi che la pizza napoletana sia un disco di pasta con qualcosa sopra, è meglio che ti butti a mare!
Comunque un fatto è certo, cosa sia la pizza centocinquanta anni fa, conta quanto il due di picche!
La pizza che vale è quella che s'è affermata nel tempo, in seguito alla fondamentale invenzione delle "pizzerie" che si distaccano dalle panetterie sin dalla fine del settecento.
A Napoli prende pertanto piede l'idea che la focaccia con sopra qualcosa non esiste.
Il condimento si deve sposare con l'impasto e questo è il vero segreto della buona pizza che, proprio per questo, non si sposa con la qualunque.
Non mi pare che se cominciamo a mangiare qualsivoglia schifezza che uno s'inventa senza attingere ad alcuna cultura gastronomica, diventiamo più fighi.
Aggiungo che settanta anni fa a Napoli io c'ero e di pizzerie ottime ce ne stavano a bizzeffe!
Esisteva la pizza d'asporto (la cosiddetta pizza a portafoglio) e quella che mangiavi a tavola ben prima del film l'oro di Napoli con Sofia Loren (chissà cosa hai visto!)
Troppe chiacchere!
E infatti lui dice che 70 anni fa la pizza c'era.. anni 50😅
@@cesco9379 Non ho capito ...
No! No! Noooo. Basta fake news! La pizza non è nata a Napoli!
@@misterd7361
Lo puoi dire perché non sai minimamente cosa sia la pizza napoletana, l'unica che si è evoluta da decenni in due precise e fantastiche ricette (quella della cosiddetta margherita e della marinara).
Le altre sono focacce con la qualunque sopra e sono cotte nei panifici a trecento gradi e non nei forni a legna delle pizzerie a quattrocentoecinquanta!
Ma che vuoi capire che non sai niente di niente ...
Il prof. Grandi ha scoperto l'acqua calda (e cioè che quando non si parla di cucina d'autore, non ha senso cercare l'originale) ma poi arriva a conclusioni aberranti, le stesse con cui si può tranquillamente giustificare il ketchup sui maccheroni.
@@ClaudioCappelli-ip5ej buongiorno Claudio ho letto che 70 anni fa lei c'era e di pizzerie ce n'erano a bizzeffe! Ed infatti lui dice che la vera pizza è nata 70 anni fa! Non è così antica come si pensa..