Archeoastronomia: "I Nuraghi, il Sole, la Luna", rlatore Paolo Littarru.

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  • เผยแพร่เมื่อ 4 ก.พ. 2025
  • Gli studi pubblicati dimostrano come i nuraghi testimoniano un pensiero astronomico in almeno tre sensi:
    1. La disposizione dei nuraghi sul territorio che ad esempio nella valle di Brabaciera a Isili è funzionale a traguardare i punti d’arresto solari e lunari.
    2. L’orientamento degli ingressi dei nuraghi, che statisticamente rivela dei target astronomici molto evidenti e distinti tra i nuraghi del nord e del sud della Sardegna.
    3. L’orientamento delle tangenti alle torri periferiche dei nuraghi complessi, la cui quasi totalità ha almeno una linea tangente disposta come un punto d’arresto solare (solstizio) o lunare (lunistizio).
    Alcuni nuraghi, ovvero il Losa e il Santu Antine, sono qualcosa di ancora più raffinato ovvero non risultano solo e semplicemente astronomicamente orientati, ma addirittura inscritti negli assi solstiziali. La loro stessa forma triangolare può dirsi piegata a esigenze astronomica. Il moto del sole spiega e disvela la forma di questi straordinari e magnifici monumenti. La forma e la struttura del Santu Antine e la sua evidente concezione astronomica, hanno portato il massimo storico della scienza vivente, Michael Hoskin, a definirlo come “la più sofisticata costruzione in pietra a secco sulla superficie della terra”.
    Non abbiamo ovviamente fonti scritte ma le pietre parlano chiaro: come per tutti i popoli antichi credo rappresentasse un momento dell’anno fondamentale sia rituale che calendariale. Lo spettacolo del sole solstiziale sui nuraghe può ammirarsi in diversi siti. Vorrei evidenziare l’incredibile caso del tappo sul magnifico nuraghe Is Paras di Isili, apposto sul foro apicale di una delle più belle cupole preistoriche del Mediterraneo, secondo qualcuno la più bella prima del Pantheon

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