Videoguide - Torino: chiesa di Superga - esterno

La chiesa di Superga, voluta da Vittorio Amedeo II e progettata da Filippo Juvarra, fu aperta al culto nel 1731. Con la sua cupola alta 75 metri costituisce un punto di riferimento nel profilo della collina torinese.

[@neviobrunellomarzese7456]

Io che ero andato a vederla insieme a mio papà ma tanti anni fa

[@beppetapparelli3633]

SUPERGA non è definita IMPROPRIAMENTE (come dice il filmato) BASILICA : SUPERGA E' una BASILICA in quanto CHIESA REALE, REGIA ,di RE, perchè voluta appunto da Sovrani .....E' infatti proprio questo il significato del termine BASILICA.......

In architettura il termine basilica si riferisce ad un modello di chiesa, in genere a tre navate con pianta quadrangolare, derivata dalle antiche basiliche paleocristiane, fondate sul luogo del martirio dei primi santi cristiani. Gli esempi principali delle prime basiliche sono San Pietro in Vaticano, Santa Maria Maggiore, e quella, probabilmente più antica, di San Giovanni in Laterano. Con la cristianizzazione di Roma in età Costantiniana, i culti privati, casalinghi o catacombali vennero sostituiti da culti pubblici, ma non doveva esserci confusione fra il tempio pagano e la nuova religione, perciò si svilupparono nuovi edifici che copiarono, o si sovrapposero, a luoghi comunitari, che dai romani erano detti basiliche, edifici per trattare gli affari, sanare le controversie ed amministrare la giustizia, disposte anch'esse in lunghezza con colonnati (l'esempio migliore è la basilica Ulpia al Foro traianeo). Al modello basilicale, riservato a luoghi eminenti del Cristianesimo, si ispirarono in seguito le forme quadrangolari a più campate diffuse dal medioevo in epoca Romanica e poi gotica, e giunsero sino all'Ottocento, quando vi fu un vero e proprio movimento di riscoperta archeologica dell'originario assetto basilicale, seguito da nuove proposte architettoniche (un esempio per tutti è il progetto di Luigi Canina per il nuovo Duomo di Torino). Superga non appartiene a questa tradizione architettonica, perché i suoi archetipi sono il pronao derivato dai templi classici (quindi pagani), e dal cerchio della navata, derivato in origine dal modello del Pantheon. Si tratta di una "contaminazione" fra due tipi architettonici diversi, reinterpretata da Juvarra avendo presente il modello di chiesa votiva proposto da Carlo Fontana per l'interno del Colosseo (mai realizzato ma divulgato a stampa), e la Karlskirche di Fischer von Erlach a Vienna, comunemente identificata come il prototipo per Superga. L'impianto circolare o ellittico è proprio del tipo architettonico del santuario in età moderna (un esempio per tutti è quello di Vicoforte), e serve per garantire la deambulazione (almeno nei tipi puri) attorno al luogo sacro, ma non mancano esempi dove la deambulazione non è possibile, pur rimanendovi l'impianto circolare assurto a simbolo della centralità del culto.
La definizione di Basilica attribuita a Superga è ormai storica, e deriva da una lettura non architettonica, ma politica e ideologica del luogo di culto, basata su una interpretazione del termine Basileus, monarca nella tradizione dell'Impero romano d'Oriente fino alla conquista Ottomana, ripresa dagli storici filo-sabaudi dell'Ottocento e in particolare da Modesto Paroletti, che così definì quella che in precedenza era la Real Chiesa, o Chiesa Votiva di Superga, nel volume Description historique de la Basilique de Superga, Torino 1808.