Trasmetteva tanta pena, tanta incomprensione verso il prossimo, tanta malinconia, tristezza, pessimismo che solo ad ascoltarlo mi viene da piangere. Povero Faber...eri una mosca bianca...
Certo, un po'esagerata in effetti lo è.. C'è da dire che Dylan ha vinto il nobel per la letteratura. E qualcosa sicuramente significa.. Però Faber è un poeta ed artista come pochi ne vanta la letteratura italiana.. Meriterebbe di essere studiato a scuola al pari del Pascoli, Montale, Pirandello, Verga ecc.
@@GrilloParlante31 sì, certo. Condivido. 😄 È giusto non esagerare nei confronti quando non è il caso, tutto qua. 😄 Come per noi Faber significa tanto a livello letterario, lo stesso si può dire di Dylan per il suo paese, gli Stati Uniti d'America (poi non so se in patria sia considerato tale, dato che là sono più pragmatici, anche se hanno avuto i loro poeti, ad esempio T. S. Eliot e Walt Whitman). Appunto, se l'Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura un motivo ci sarà. 😄 Anche se non tutti furono d'accordo con questa assegnazione, vabbè.
mi rendo conto che è un intervista e che la vita quotidiana è altra roba. si intuisce però che nella quotidianitá nn fosse quello che poi rappresenta in queste interviste. però anche in queste eccezioni riconosci un uomo a cui non puoi che dare rispetto. l artista è fuori dal comune. l uomo, lui, merita un rispetto senza compromessi. lui si considerava un minores... era falso e sapeva di mentire. lui è stato riferimento, modello per molti: trasversalmente. era un maiores è lui lo sapeva. forse nn voleva esserlo ma la sua natura e il suo talento glielo imponevano. io lho sempre rispettato, forse cm mai nessuno nella vita..il rispetto infantile che noi rimettiamo ai personaggi "pubblici" ma che nn conosciamo affatto che nelle loro rappresentazioni. ma tale era il mio stato nei suoi confronti, ed è. strana la vita...lui ha dedicato la vita a raccontare i minores. lui riafferma la cronaca delle nostre esistenze; non poteva liberarci: ha raccontato le nostre storie, gli siamo serviti, come serviamo i maiores. a lui lha salvato il talento. noi, senza: è dura vivere..troppo. anche noi minores abbiamo un ruolo, e nn è quello di affermare ciclicamente la guida dei maiores...no! lí hai sbagliato, quello è solo un artefatto. il ruolo dei minores è, compiuto ed assoluto: quello di dare valore e senso ai maiores: è un altra cosa... la nostra condizione è necessaria, pregiudizialmente, ripeto pregiudizialmente, a legittimare la differenza, presunta o meno, dai maiores. pregiudizialmente!!!! il ruolo e la funzione vengono dopo, solo molto tempo dopo. si nutrono della nostra condizione e ne necessitano in ogni istante per marcare la differenza. i maiores sono un "fatto", se il minores non lo accettasse rimarrebbe privato di un ruolo, svuotato di senso e scopo, nella societá e nella politica. chi si ribella è solo! perchè perde il proprio scopo sociale e politico. siamo nati schiavi noi, e chi ci illude che siamo liberi, non ha gli strumenti politici e culturali per capire che fuori da quello stato noi non abbiamo alcuna "cittadinanza". fuori da quello stato nn c è alternativa che l isolamento e la perditá del nostro unico scopo. il resto è poltiglia che asserve ai maiores sempre nell intento di legittimare la loro funzione e il proprio ruolo. le rivoluzioni sono per gli idioti. idioti perchè non sn in grado di afferrare la condizione compiuta e definitiva del proprio, nostro, ruolo. solo i pazzi possono uscire da quella dialettica, ma rimarranno che dei pazzi: nn c è nessuna poesia e nessun elogio. solo un condizione terza che rinuncia "volontariamente" o no allo scopo della propria esistenza. io sono nato minores e nn c è alternativa a questo stato. non è stato facile accettarlo, il mio infantilismo ha fatto fatica a riconoscerlo e ad accettarlo. come tutti sono stato illuso e nutrito da ignoranti, che la volontá è tutto o quasi: declinate voi le sfumature. la mia colpa è il mio peccato: il mio pensare, il mio non sapere volere...frottole!!! volli fortissimamente volli: ti conduce al suicidio o alla pazzia perchè significa disconosceree la nostra condizione compiuta e definitiva. ma questo alla massa nn bisogna dirlo, alla massa bisogna raccontare il comunismo o la religione: non la verità. E' la veritá non una realtà; la realtà è la dimensione dei majores a cui i minores nn possono accedere. la realtá è modificabile. la nostra condizione è la dimensione della verità. a palermo e napoli ti fischiarono perchè quelli sono i figli della illegalitá, ancorchè, organizzata. al sud domina la dimensione della veritá. al nord il comunismo ha mascherato la veritá con la realtà. ti è sfuggito questo "amico" mio, vabbè, il talento ti ha dato una dimensione compiuta e definitiva; a te quello che è sfuggito neanche ti serviva piú. eri un maiores, hai avuto pietas per la nostra condizione, ti siamo serviti a liberarti dalle tue contraddizioni e tu ci hai ripagato con la tua arte e la tua sensibilità. sei stato onesto! spero tu possa essere sereno lassú ma nn so dove. hai il nostro rispetto: "amico" non possiamo che darti questo, perchè nn abbiamo altro.
Si vede che della vita non hai capito un cazzo. Mi basta leggere come ti esprimi (che era meglio se stavi zitto),e facevi più bella figura. Si vede che sei uno con nemmeno la quinta elementare.mi dispiace.
Hai capito l'uomo De André .Lui avrebbe apprezzato il tuo ragionamento . Io non l'ho sentito mai come uno dei majores ,se non per la sua immensa capacità di trasmettere, artisticamente idee e sentimenti che mi appartengono da sempre .
Immenso De Andrè. Su Benedetto Croce si sbaglia. Quello che cita sui poeti è stato detto da Schopenhauer e che forse Croce ha riportato e Fabrizio, a sua volta, diffuso.
Un vero uomo!!! Grande poeta, cantante e musicista! Indimenticabile
In 12 minuti si ascolta tutto il vocabolario italiano, immenso Faber e maledetta quella sigaretta sempre presente
Senza sigarette non sarebbe diventato de andre
@@Danny-yf1fj perché no? 😅 Comunque il danno lo faceva a sé stesso.
Pure a Pino D'Angio'.
Le sigarette che hanno distrutto anche Rombo di tuono Gigi Riva, suo amico e ammiratore @@problemitecnicitv9620
Quella stessa sigaretta che lo uccise.
mi dai sempre immense emozioni...e ho bisogno ti te, grazie faber
Grazie maestro per tutto quello che CI hai lasciato
un ladro
@@francescocovato6132
???
Le ha svaligiato casa?
Tanta roba🌹
what a beautiful high class italian.
Grande. Si impara tanto ascoltandolo....
Semplicemente oltre... grandissimo per sempre
un grande uomo e poeta inimitabile.
Unico e irripetibile!!
Immenso Faber.
Tvb..Faber❤
Inesorabile il tempo indistruttibile il ricordo!
Faber vive ancora
È mancato troppo presto, era un artista che poteva ancora dare tanto, molto...peccato.
Leggenda poetica universale ed immortale.
Che Grande!!!
Trasmetteva tanta pena, tanta incomprensione verso il prossimo, tanta malinconia, tristezza, pessimismo che solo ad ascoltarlo mi viene da piangere. Povero Faber...eri una mosca bianca...
Grande de André
Amava il prossimo piu' di se stesso pino saporito Crotone
@@mitchmichele7111
A distanza, certo.
Frabo scrive giusto
... quanta saggezza!!!
spessore umano.
...infatti,ma quale Bob Dylan italiano....!!
grande uomo,poeta,cantautore....
Genova... stupenda città
Il più grande ❤
------♥️------
Bob Dylan non può nemmeno legare le scarpe a Fabrizio De Andrè, perché Fabrizio è il più grande poeta del XX secolo, anche del XXI, XXII, ecc💙💙💙💙
Sono d'accordo e a me Dylan piace molto.. Ma non quanto Faber..
"non può nemmeno legare le scarpe" non ti pare esagerata come affermazione? 😅
Certo, un po'esagerata in effetti lo è.. C'è da dire che Dylan ha vinto il nobel per la letteratura. E qualcosa sicuramente significa.. Però Faber è un poeta ed artista come pochi ne vanta la letteratura italiana.. Meriterebbe di essere studiato a scuola al pari del Pascoli, Montale, Pirandello, Verga ecc.
@@GrilloParlante31 sì, certo. Condivido. 😄 È giusto non esagerare nei confronti quando non è il caso, tutto qua. 😄 Come per noi Faber significa tanto a livello letterario, lo stesso si può dire di Dylan per il suo paese, gli Stati Uniti d'America (poi non so se in patria sia considerato tale, dato che là sono più pragmatici, anche se hanno avuto i loro poeti, ad esempio T. S. Eliot e Walt Whitman). Appunto, se l'Accademia di Svezia gli ha conferito il Premio Nobel per la Letteratura un motivo ci sarà. 😄 Anche se non tutti furono d'accordo con questa assegnazione, vabbè.
De Andrè è più simile a Leonard Cohen.
Amore🤍❤️
Ciao stefania mi sai dire dove abitava faber dopo essere andato via dalla sardegnia
Abitava Milano.avrebbe voluto tornare a Genova. Purtroppo si è spento prima. Nato a Pegli(Ge).
Faber mi manca accidenti a quella maledetta malattia che ce l'ha portato via troppo presto
LA SARDEGNIIIIA!?? AHUHUAUAHAHUHUAHU!
Bacco tabacco e venere riducono l'uomo in cenere
Perchè qualcosa nel viso mi ricorda Landini? :( non voglio collegare de andre a landini -.-
Plagi permettendo
Sì è fatto il botox. Aveva il viso butterato dell'acne
Dove quando..
"IO CREDO CHE L'UOMO POTRÀ RICONQUISTARE LE STELLE".......✨💟❤️💋
mi rendo conto che è un intervista e che la vita quotidiana è altra roba. si intuisce però che nella quotidianitá nn fosse quello che poi rappresenta in queste interviste. però anche in queste eccezioni riconosci un uomo a cui non puoi che dare rispetto. l artista è fuori dal comune. l uomo, lui, merita un rispetto senza compromessi. lui si considerava un minores... era falso e sapeva di mentire. lui è stato riferimento, modello per molti: trasversalmente. era un maiores è lui lo sapeva. forse nn voleva esserlo ma la sua natura e il suo talento glielo imponevano. io lho sempre rispettato, forse cm mai nessuno nella vita..il rispetto infantile che noi rimettiamo ai personaggi "pubblici" ma che nn conosciamo affatto che nelle loro rappresentazioni. ma tale era il mio stato nei suoi confronti, ed è. strana la vita...lui ha dedicato la vita a raccontare i minores. lui riafferma la cronaca delle nostre esistenze; non poteva liberarci: ha raccontato le nostre storie, gli siamo serviti, come serviamo i maiores. a lui lha salvato il talento. noi, senza: è dura vivere..troppo. anche noi minores abbiamo un ruolo, e nn è quello di affermare ciclicamente la guida dei maiores...no! lí hai sbagliato, quello è solo un artefatto. il ruolo dei minores è, compiuto ed assoluto: quello di dare valore e senso ai maiores: è un altra cosa... la nostra condizione è necessaria, pregiudizialmente, ripeto pregiudizialmente, a legittimare la differenza, presunta o meno, dai maiores. pregiudizialmente!!!! il ruolo e la funzione vengono dopo, solo molto tempo dopo. si nutrono della nostra condizione e ne necessitano in ogni istante per marcare la differenza. i maiores sono un "fatto", se il minores non lo accettasse rimarrebbe privato di un ruolo, svuotato di senso e scopo, nella societá e nella politica. chi si ribella è solo! perchè perde il proprio scopo sociale e politico. siamo nati schiavi noi, e chi ci illude che siamo liberi, non ha gli strumenti politici e culturali per capire che fuori da quello stato noi non abbiamo alcuna "cittadinanza". fuori da quello stato nn c è alternativa che l isolamento e la perditá del nostro unico scopo. il resto è poltiglia che asserve ai maiores sempre nell intento di legittimare la loro funzione e il proprio ruolo. le rivoluzioni sono per gli idioti. idioti perchè non sn in grado di afferrare la condizione compiuta e definitiva del proprio, nostro, ruolo. solo i pazzi possono uscire da quella dialettica, ma rimarranno che dei pazzi: nn c è nessuna poesia e nessun elogio. solo un condizione terza che rinuncia "volontariamente" o no allo scopo della propria esistenza. io sono nato minores e nn c è alternativa a questo stato. non è stato facile accettarlo, il mio infantilismo ha fatto fatica a riconoscerlo e ad accettarlo. come tutti sono stato illuso e nutrito da ignoranti, che la volontá è tutto o quasi: declinate voi le sfumature. la mia colpa è il mio peccato: il mio pensare, il mio non sapere volere...frottole!!! volli fortissimamente volli: ti conduce al suicidio o alla pazzia perchè significa disconosceree la nostra condizione compiuta e definitiva. ma questo alla massa nn bisogna dirlo, alla massa bisogna raccontare il comunismo o la religione: non la verità. E' la veritá non una realtà; la realtà è la dimensione dei majores a cui i minores nn possono accedere. la realtá è modificabile. la nostra condizione è la dimensione della verità. a palermo e napoli ti fischiarono perchè quelli sono i figli della illegalitá, ancorchè, organizzata. al sud domina la dimensione della veritá. al nord il comunismo ha mascherato la veritá con la realtà. ti è sfuggito questo "amico" mio, vabbè, il talento ti ha dato una dimensione compiuta e definitiva; a te quello che è sfuggito neanche ti serviva piú. eri un maiores, hai avuto pietas per la nostra condizione, ti siamo serviti a liberarti dalle tue contraddizioni e tu ci hai ripagato con la tua arte e la tua sensibilità. sei stato onesto! spero tu possa essere sereno lassú ma nn so dove. hai il nostro rispetto: "amico" non possiamo che darti questo, perchè nn abbiamo altro.
Raro leggere un vero ragionamento, con vera intelligenza.
Credo fosse ateo, quindi non lo trova in paradiso
Credo fosse anche anarchico, quindi crolla tutta la sua impalcatura, sebbene interessante
Fuma meno e studia di più
Si vede che della vita non hai capito un cazzo. Mi basta leggere come ti esprimi (che era meglio se stavi zitto),e facevi più bella figura. Si vede che sei uno con nemmeno la quinta elementare.mi dispiace.
Hai capito l'uomo De André .Lui avrebbe apprezzato il tuo ragionamento .
Io non l'ho sentito mai come uno dei majores ,se non per la sua immensa capacità di trasmettere, artisticamente idee e sentimenti che mi appartengono da sempre .
Immenso De Andrè. Su Benedetto Croce si sbaglia. Quello che cita sui poeti è stato detto da Schopenhauer e che forse Croce ha riportato e Fabrizio, a sua volta, diffuso.
Fumati uan sigaretta ogni tanto Fabri', sooobbbuone!