Penso che Ferdinando IV (poi diventato Ferdinando I nel 1816) sia il maggior prototipo del monarca del tempo. Lo abbiamo visto dal trattamento riservato ai repubblicani nel 1799-1800, dal rifiuto della Costituzione siciliana nel 1814, dal trattamento riservato a Murat nel 1815 e con i moti costituzionali nel 1820-1821. Nel primo episodio fu spinto anche dalla moglie Maria Carolina, che essendo sorella della defunta Maria Antonietta aveva le sue ragioni seppur non giustificabili. Anche la Costituzione siciliana del 1812 gliela impose praticamente William Bentinck, lui non appena rientrò a Napoli nel 1815 la revocò subito. Parlando di Murat invece, Gioacchino era generalmente molto amato sia dai ceti più abbienti che da quelli più umili (magari non troppo in Calabria) e quindi possiamo comprendere perché Ferdinando, forse anche per gelosia, decise di sbarazzarsene per liberarsi definitivamente della sua ingombrante popolarità. Ma dal mio punto di vista, resta il fatto che riservare un trattamento simile ad un uomo, un ex sovrano addirittura, che avesse dato tanta dignità al Regno di Napoli e che avesse fatto così tanto per la sua gente, fosse decisamente ingiusto. Lo trattò come fosse stato l'ultimo dei briganti. E Ferdinando in un certo senso si macchiò ancora nel 1821 quando andò a Lubiana da Metternich a chiedere di intervenire a Napoli nonostante avesse giuriato di difendere le ragioni dei costituzionalisti (monarchici ricordiamolo).
Questa "beatificazione" di Murat credo sia fuori luogo! A parte il fatto di aver trascinato le truppe napoletane nella sciagurata invasione della Russia, abbandonò il suo mentore, nonché cognato, dopo la sconfitta di Lipsia, trattando con l'Austria per mantenere il trono, promettendo di scendere in campo contro Napoleone. Dopo la fuga di quest'ultimo dalla prigionia dell' Elba, ripassò di nuovo dalla parte del Bonaparte, ma sconfitto più volte dagli Austriaci , dopo una rocambolesca fuga, fini catturato e giustiziato. Per ironia della sorte, la sentenza di morte fu emessa applicando il codice penale che egli stesso aveva promulgato!!
Ti ringrazio di cuore per aver deciso di raccontare quanto accaduto tra il 1797 ed il 1800 in Italia (attendo con curiosità la parte relativa all'assedio di Genova che è una mia ossessione di metal detectorista nonché ex reenactor). Si tratta di una parte importante di storia rivoluzionaria svoltasi in Italia e troppo spesso trascurata proprio per l'assenza di Buonaparte. Con queste puntate hai toccato il vertice della mia passione per la Storia. Grazie, grazie, grazie e ancora grazie!!!!!
Karl Mack è lo stesso che perderà clamorosamente contro Napoleone a Ulma senza aver fatto praticamente niente. Championnet aveva talento ma non aveva un bel carattere mentre Macdonald verrà fatto da Napoleone duca di Taranto per la sua giusta condotta al comando dell'Armata di Napoli dopo il licenziamento del collega.
Se qualcuno fosse interessato a un bel romanzo che, tra le altre cose, racconta l'esperienza della Repubblica Napoletana dal punto di vista degli intellettuali napoletani (repubblicani), consiglio "Il resto di niente" di Enzo Striano.
Da musicista, mi viene da segnalare alcuni fatti interessanti riguardo a musicisti che vissero sulla loro pelle questa altalena di governi e che ci dànno una visione umana delle difficoltà di gestire la propria vita attraverso cambi di regime così radicali. I Borboni di Napoli in termini di repressione non guardarono mai in faccia a nessuno, ne fecero le spese anche gloriosi compositori di fama internazionale, come Piccinni, messo ai domiciliari solo perché una figlia aveva sposato un simpatizzante della Rivoluzione francese o Domenico Cimarosa condannato a morte nel 1800, poi commutato in esilio. A Parigi troveremo una folta colonia di esuli napoletani, letterati e musicisti, scappati da Napoli fin dalla fine secolo, come l’editore Carli, il compositore Carulli (che morendo a Parigi nel 1841 dovette iniziare a comporre dopo la caduta di Napoleone una serie di brani che celebrassero il ritorno del re in Francia). Domenico Imbimbo (letterato e musicista) dovette darsela a gambe levate perché aveva chiesto una sovvenzione al governo della Repubblica Napoletana… Aggiungo (fuori tema, ma … ci sta) la vicenda del catalano F.Sor, che in Spagna divenne simpatizzante degli invasori francesi e che dovette anche lui fuggire a Parigi col ritorno della casa reale spagnola. Ma poi con la caduta di Napoleone dovette andarsene anche dalla Francia, senza però potere tornare in patria. E ci fermiamo qui. Congratulazioni per il lavoro immenso che sta dietro alla “Pillole”
Questa pillola sulla fase iniziale della guerra mi piace. I napoletani hanno preso na bastonata catastrofica...però il direttorio in politica estera faceva pena....
Scusate se sarò ripetitivo e sicuramente starò parlando di un argomento secondario,ma mi rimane la curiosità di sapere quale fu il casus belli che portò i francesi all'annessione della repubblica di Lucca e i rapporti con San Marino,di fatto l'unico territorio dell'Italia continentale a non essere conquistato dai francesi
Perché Antonio Onofri, ex capitano reggente di San Marino riuscì a mediare con Napoleone. Bisogna specificare che San Marino fosse (e sia tuttora) una repubblica parlamentare e quindi si conciliasse molto bene con la Prima Repubblica francese. Inoltre San Marino era un territorio molto piccolo e remoto, di campagna, irrilevante per i francesi. Al contrario Lucca era uno snodo di comunicazione regionale molto importante ed era una città abbastanza ricca e il giureconsulto Luigi Matteucci non riuscì a mediare la neutralità della repubblica, che va specificato fosse oligarchica.
@passionenapoleonica grazie per la risposta.Mi sai dire quale fu la "scusa" che fece invadere Lucca da parte dei francesi?Io ho sentito parlare di una ribellione in Garfagnana...
@@davidemalaspina2377 Esatto la scusa ufficiale era intervenire contro l'insorgenza popolana dei "Viva Maria" che imperversava nelle campagne toscane. In particolare era in subbuglio proprio la Garfagnana.
@@passionenapoleonicaciao,su impulso tuo mi sono documentato e la prima cosa che ho scoperto è che la Garfagnana faceva parte dello stato estense e successivamente della repubblica Cispadana.L'insurrezione scoppiò a fine 1796 e terminò nel gennaio 1797.Lucca fin da subito dichiarò la neutralità e pagò tributi in armi e denaro ai francesi,negò aiuti agli insorgenti garfagnini e anzi ospitò il generale francese Rusca col suo esercito.Nonostante questo,il 2 gennaio 1799 Lucca venne occupata dal generale Serurier che proclamò anche la repubblica lucchese il 4 febbraio (tra l'altro non riconoscendo i risultati delle elezioni del 2 febbraio). Il 24 marzo iniziò l'invasione da parte francese del granducato di Toscana,il giorno dopo che i toscani avevano pagato l'ultima rata per l'immunità. Già da aprile iniziarono le ribellioni dei "Viva Maria" in vari paesi toscani culminate dalla liberazione di Arezzo il 6 maggio.In Lucchesia l'insurrezione esplose il 4 maggio,si allargò in Versilia(toscana),ma venne repressa nel sangue il 6 maggio. Mi rimane da capire quale fu il pretesto per il quale Serurier occupò Lucca. Semplicemente perché il sistema oligarchico non andava a genio alla Prima Repubblica francese?
Pagine di storia a me completamente ignote. Adesso anche la bistrattata Otricoli, citata spesso nei filmacci come luogo deserto e sconosciuto, potrà vantare la sua storia gloriosa 😄
Se ricordo bene , Mack è il generale che dopo la sconfitta da parte di Napoleone ad Ulm si presentò come " lo sfortunato generale Mack" .....certo che a Ferdinando IV probabilmente da Vienna gli mandarono proprio il top del top tra i generali austriaci 😂😂
Se non ricordo male ( non vorrei confondere gli eventi e le date ) in “così parló Bellavista”, de crescenzo racconta che il popolo napoletano si arrabbiò così tanto dell’arrivo dei francesi che se la presero perfino con San Gennaro, lo deposero come patrono di Napoli a favore di San Francesco perché si erano offesi del fatto che fossero arrivati i francesi e lui non avesse fatto la grazia😂
La cartina all'ottavo minuto segna la Repubblica cisalpina anche in Toscana che non fece mai parte della Repubblica cisalpina che comprendeva i territori dal Ticino all'Adige , la Romagna e l Emilia orientale .
Se intendi quella dell repubblica romana, no. I territori a nord non sono disegnati ma la scritta è ad est, territori che facevano parte della repubblica cisalpina
Esatto , la cartina deve mettere nella parte nord ovest ducato o regno di Toscana , non ricordo bene quale delle due . Comunque manca la divisione tra Toscana e Repubblica cisalpina che trae in confusione . In realtà la presenza francese si faceva sentire solo dal lato della Romagna e liberare la repubblica romana dalla presenza francese da parte del regno di napoli era più facile tenendo conto che bastava conquistare la parte est del regno di Roma in quanto la parte ovest non confinava con la Repubblica cisalpina e di conseguenza con l' area di influenza ( militare ) francese .
Per capire meglio la situazione e' meglio mostrare la cartina del 1801 , quella del 1798 e' precedente la sithazione che si ritrovo' Napoleone alla sua fuga dall'egitto .
Il regno di sicilia era uno stato diverso dal regno di napoli . Infatti non esisteva il sud italia . E' un concetto che abbiamo noi oggi che vediamo la storia dal punto di vista italiano moderno . Esistevano due stati non legati tra loro .
Io non ti offendo perché sono un signore . Nel 1816 la Sicilia viene annessa al regno di napoli . Prima la Sicilia aveva il suo re ed il suo parlamento . Napoli il suo re . Erano due stati diversi . L' unica cosa che può giustificare la tua risposta poco educata e' che a un certo punto il regno di napoli si era annesso il regno di Sicilia . Ma in Sicilia c era un viceré proprio perché era diventato uno stato soggetto ad un altro stato . Se la Sicilia faceva parte dello stesso stato di Napoli .non avrebbe avuto un vicere' . Avrebbe avuto un duca ed il suo re sarebbe stato il re di Napoli . La Lombardia aveva un vicere' perché era uno stato diverso dallo stato austriaco . Vienna aveva il suo re ( che era anche imperatore ) malgrado la Lombardia fosse soggetta all'Austria non era lo stesso stato austriaco . Così come il regno di Sicilia era soggetto al regno di napoli pur non essendo lo stesso stato . Nel 1816 la Sicilia smette di essere uno stato e viene assorbita dallo stato del regno di napoli sotto il nome di regno delle due Sicilie . Proprio come la Lombardia nel 1859 smise di essere un regno e divenne una regione del regno dei Savoia . In Lombardia smise di esserci un viceré . Detto questo non offendetevi e non giudicate in modo maleducato ciò che dico . Per diventare dei bambini grandi bisogna rispondere con argomentazioni logiche e non sentirsi offesi se qualcuno dice cose che al momento potete anche non conoscere o non capire . Grazie .
Non ha nessun senso. Nel messaggio si sottolineava come era sbagliato parlare di un unico stato. Ma non è vero. Il sovrano era uno solo e le decisioni venivano prese dalle stesse persone. La Sicilia aveva un vicerè come avevano dei viceré anche le colonie spagnole in America, ma questo non faceva di loro dei regni separati.
@laBibliotecadiAlessandria infatti oggi le colonie spagnole sono degli stati separati dalla Spagna . La Sicilia ha uno statuto speciale diverso dal sud Italia continentale . La Lombardia non fa più parte dell' impero austriaco . Gli imperi sono composti da stati assoggettati . Ma sono stati diversi tra loro. Il tentativo di assorbire uno stato o di legarlo di più allo stato dominante e' quello di fare incoronare re di quello stato lo stesso re dello stato dominante oppure quello di eleggere un viceré per quel regno assogettato . I Borbone hanno acquisito due regni , quello di Napoli e quello di Sicilia . Dopo generazioni di Borboni a Napoli , la sede di Napoli tese a predominare su quella di Palermo ma come dimostrerà la ribellione del 1860? 1861? L' ex regno di Sicilia combattera' l ex regno di napoli ribadendo la sua diversità rispetto al continente . La presenza di mille garibaldini ha solo dato la spinta ad una ribellione già programmata dai siciliani , invisa al Papa , al regno di napoli , al re ed ai nobili piemontesi ma probabilmente appoggiata da Mazzini e di nascosto da qualche anticlericale piemontese come Cavour. Tutti sappiamo anche se nessuno ci pensa che mille soldati non facevano paura al regno di napoli . I siciliani li aspettavano per vedere se la Sicilia prendeva il coraggio di ribellarsi e ritornare ad essere autonoma da Napoli come lo era stata decenni prima . Dovrà aspettare il 1945 per ottenere la sua autonomia regionale offerta da New York , e così il cerchio si chiude e la Sicilia e' ritornata ad avere una sua autonomia differenziata anche se all' interno di un sistema statale più ampio .
Veramente ben raccontato e nonostante siano cose realmente successe sembrano un romanzo di avventura .
Penso che Ferdinando IV (poi diventato Ferdinando I nel 1816) sia il maggior prototipo del monarca del tempo. Lo abbiamo visto dal trattamento riservato ai repubblicani nel 1799-1800, dal rifiuto della Costituzione siciliana nel 1814, dal trattamento riservato a Murat nel 1815 e con i moti costituzionali nel 1820-1821. Nel primo episodio fu spinto anche dalla moglie Maria Carolina, che essendo sorella della defunta Maria Antonietta aveva le sue ragioni seppur non giustificabili. Anche la Costituzione siciliana del 1812 gliela impose praticamente William Bentinck, lui non appena rientrò a Napoli nel 1815 la revocò subito. Parlando di Murat invece, Gioacchino era generalmente molto amato sia dai ceti più abbienti che da quelli più umili (magari non troppo in Calabria) e quindi possiamo comprendere perché Ferdinando, forse anche per gelosia, decise di sbarazzarsene per liberarsi definitivamente della sua ingombrante popolarità. Ma dal mio punto di vista, resta il fatto che riservare un trattamento simile ad un uomo, un ex sovrano addirittura, che avesse dato tanta dignità al Regno di Napoli e che avesse fatto così tanto per la sua gente, fosse decisamente ingiusto. Lo trattò come fosse stato l'ultimo dei briganti. E Ferdinando in un certo senso si macchiò ancora nel 1821 quando andò a Lubiana da Metternich a chiedere di intervenire a Napoli nonostante avesse giuriato di difendere le ragioni dei costituzionalisti (monarchici ricordiamolo).
I traditori giacobini hanno avuto ciò meritavano
I traditori giacobini hanno avuto ciò che meritavano
🙏🏻
@@mauroorso1963 Ciao Mauro!
Questa "beatificazione" di Murat credo sia fuori luogo! A parte il fatto di aver trascinato le truppe napoletane nella sciagurata invasione della Russia, abbandonò il suo mentore, nonché cognato, dopo la sconfitta di Lipsia, trattando con l'Austria per mantenere il trono, promettendo di scendere in campo contro Napoleone. Dopo la fuga di quest'ultimo dalla prigionia dell' Elba, ripassò di nuovo dalla parte del Bonaparte, ma sconfitto più volte dagli Austriaci , dopo una rocambolesca fuga, fini catturato e giustiziato. Per ironia della sorte, la sentenza di morte fu emessa applicando il codice penale che egli stesso aveva promulgato!!
Grazie per aver raccontato la nascita della repubblica partenopea,un capitolo della storia della mia città che mi ha sempre affascinato!
Ti ringrazio di cuore per aver deciso di raccontare quanto accaduto tra il 1797 ed il 1800 in Italia (attendo con curiosità la parte relativa all'assedio di Genova che è una mia ossessione di metal detectorista nonché ex reenactor).
Si tratta di una parte importante di storia rivoluzionaria svoltasi in Italia e troppo spesso trascurata proprio per l'assenza di Buonaparte.
Con queste puntate hai toccato il vertice della mia passione per la Storia.
Grazie, grazie, grazie e ancora grazie!!!!!
Come sempre incommensurabile 🔝
Grande lezione! Grazie
Karl Mack è lo stesso che perderà clamorosamente contro Napoleone a Ulma senza aver fatto praticamente niente. Championnet aveva talento ma non aveva un bel carattere mentre Macdonald verrà fatto da Napoleone duca di Taranto per la sua giusta condotta al comando dell'Armata di Napoli dopo il licenziamento del collega.
🙏🏻
❤ grazie Gioele ❤❤❤
Complimenti davvero interessante e chiaro
Se qualcuno fosse interessato a un bel romanzo che, tra le altre cose, racconta l'esperienza della Repubblica Napoletana dal punto di vista degli intellettuali napoletani (repubblicani), consiglio "Il resto di niente" di Enzo Striano.
Grazie per il prezioso suggerimento 👍🙏, in effetti sulle vicende della repubblica Partenopea non esiste certo un' ampia trattazione
ottima pillola grazie🎉
Ciao Giole. Non so se siete voi o youtube ma voce e immagini non sono in sincrono. Ciao e grazie, sempre bravissimo
Strano, io vedo regolarmente audio e video
@@laBibliotecadiAlessandria Sono a casa, anche qui è in sincrono. O c'era un problema prima oppure ero disincronizzato io. Boh
Gli scozzesi erano ovunque..in Russia c'era Barclay de Tolly
Da musicista, mi viene da segnalare alcuni fatti interessanti riguardo a musicisti che vissero sulla loro pelle questa altalena di governi e che ci dànno una visione umana delle difficoltà di gestire la propria vita attraverso cambi di regime così radicali. I Borboni di Napoli in termini di repressione non guardarono mai in faccia a nessuno, ne fecero le spese anche gloriosi compositori di fama internazionale, come Piccinni, messo ai domiciliari solo perché una figlia aveva sposato un simpatizzante della Rivoluzione francese o Domenico Cimarosa condannato a morte nel 1800, poi commutato in esilio. A Parigi troveremo una folta colonia di esuli napoletani, letterati e musicisti, scappati da Napoli fin dalla fine secolo, come l’editore Carli, il compositore Carulli (che morendo a Parigi nel 1841 dovette iniziare a comporre dopo la caduta di Napoleone una serie di brani che celebrassero il ritorno del re in Francia). Domenico Imbimbo (letterato e musicista) dovette darsela a gambe levate perché aveva chiesto una sovvenzione al governo della Repubblica Napoletana… Aggiungo (fuori tema, ma … ci sta) la vicenda del catalano F.Sor, che in Spagna divenne simpatizzante degli invasori francesi e che dovette anche lui fuggire a Parigi col ritorno della casa reale spagnola. Ma poi con la caduta di Napoleone dovette andarsene anche dalla Francia, senza però potere tornare in patria. E ci fermiamo qui.
Congratulazioni per il lavoro immenso che sta dietro alla “Pillole”
Grazie dell'aggiunta
Finalmente si parla della repubblica partenopea!!
Egualmente sorta e caduta nel sangue!!
Questa pillola sulla fase iniziale della guerra mi piace.
I napoletani hanno preso na bastonata catastrofica...però il direttorio in politica estera faceva pena....
Potresti parlare delle resident school sia in Canada che in America? Sono piuttosto simili con lavanderie Maddalena! Per cortesia 🙏🙏🙏🙏🙏!
Scusate se sarò ripetitivo e sicuramente starò parlando di un argomento secondario,ma mi rimane la curiosità di sapere quale fu il casus belli che portò i francesi all'annessione della repubblica di Lucca e i rapporti con San Marino,di fatto l'unico territorio dell'Italia continentale a non essere conquistato dai francesi
Perché Antonio Onofri, ex capitano reggente di San Marino riuscì a mediare con Napoleone. Bisogna specificare che San Marino fosse (e sia tuttora) una repubblica parlamentare e quindi si conciliasse molto bene con la Prima Repubblica francese. Inoltre San Marino era un territorio molto piccolo e remoto, di campagna, irrilevante per i francesi. Al contrario Lucca era uno snodo di comunicazione regionale molto importante ed era una città abbastanza ricca e il giureconsulto Luigi Matteucci non riuscì a mediare la neutralità della repubblica, che va specificato fosse oligarchica.
@passionenapoleonica grazie per la risposta.Mi sai dire quale fu la "scusa" che fece invadere Lucca da parte dei francesi?Io ho sentito parlare di una ribellione in Garfagnana...
@@davidemalaspina2377 Esatto la scusa ufficiale era intervenire contro l'insorgenza popolana dei "Viva Maria" che imperversava nelle campagne toscane. In particolare era in subbuglio proprio la Garfagnana.
@@passionenapoleonicaciao,su impulso tuo mi sono documentato e la prima cosa che ho scoperto è che la Garfagnana faceva parte dello stato estense e successivamente della repubblica Cispadana.L'insurrezione scoppiò a fine 1796 e terminò nel gennaio 1797.Lucca fin da subito dichiarò la neutralità e pagò tributi in armi e denaro ai francesi,negò aiuti agli insorgenti garfagnini e anzi ospitò il generale francese Rusca col suo esercito.Nonostante questo,il 2 gennaio 1799 Lucca venne occupata dal generale Serurier che proclamò anche la repubblica lucchese il 4 febbraio (tra l'altro non riconoscendo i risultati delle elezioni del 2 febbraio).
Il 24 marzo iniziò l'invasione da parte francese del granducato di Toscana,il giorno dopo che i toscani avevano pagato l'ultima rata per l'immunità.
Già da aprile iniziarono le ribellioni dei "Viva Maria" in vari paesi toscani culminate dalla liberazione di Arezzo il 6 maggio.In Lucchesia l'insurrezione esplose il 4 maggio,si allargò in Versilia(toscana),ma venne repressa nel sangue il 6 maggio.
Mi rimane da capire quale fu il pretesto per il quale Serurier occupò Lucca.
Semplicemente perché il sistema oligarchico non andava a genio alla Prima Repubblica francese?
Pagine di storia a me completamente ignote. Adesso anche la bistrattata Otricoli, citata spesso nei filmacci come luogo deserto e sconosciuto, potrà vantare la sua storia gloriosa 😄
Se ricordo bene , Mack è il generale che dopo la sconfitta da parte di Napoleone ad Ulm si presentò come " lo sfortunato generale Mack" .....certo che a Ferdinando IV probabilmente da Vienna gli mandarono proprio il top del top tra i generali austriaci 😂😂
Si esatto, ma qualche anno dopo
Se non ricordo male ( non vorrei confondere gli eventi e le date ) in “così parló Bellavista”, de crescenzo racconta che il popolo napoletano si arrabbiò così tanto dell’arrivo dei francesi che se la presero perfino con San Gennaro, lo deposero come patrono di Napoli a favore di San Francesco perché si erano offesi del fatto che fossero arrivati i francesi e lui non avesse fatto la grazia😂
😸😸😸😸😸
Io ti consiglierei di portatore la storia di fradiavolo tra le aperistorie
Lunga vita alla Partenope.
La cartina all'ottavo minuto segna la Repubblica cisalpina anche in Toscana che non fece mai parte della Repubblica cisalpina che comprendeva i territori dal Ticino all'Adige , la Romagna e l Emilia orientale .
Se intendi quella dell repubblica romana, no. I territori a nord non sono disegnati ma la scritta è ad est, territori che facevano parte della repubblica cisalpina
Esatto , la cartina deve mettere nella parte nord ovest ducato o regno di Toscana , non ricordo bene quale delle due . Comunque manca la divisione tra Toscana e Repubblica cisalpina che trae in confusione . In realtà la presenza francese si faceva sentire solo dal lato della Romagna e liberare la repubblica romana dalla presenza francese da parte del regno di napoli era più facile tenendo conto che bastava conquistare la parte est del regno di Roma in quanto la parte ovest non confinava con la Repubblica cisalpina e di conseguenza con l' area di influenza ( militare ) francese .
@stefanomilani-ef8yj al netto del fatto che è una mappa stilizzata, in realtà ad un certo punto anche la Toscana venne occupata dai francesi
...cioè volete dirmi DAVVERO che c'è stato uno scontro (Big) Mack Vs McDonald????😅
Si 😸😸😸😸
Per capire meglio la situazione e' meglio mostrare la cartina del 1801 , quella del 1798 e' precedente la sithazione che si ritrovo' Napoleone alla sua fuga dall'egitto .
Sto raccontando il 1798, perché dovrei mettere la cartina del 1801? 😸😸😸😸
Il regno di sicilia era uno stato diverso dal regno di napoli . Infatti non esisteva il sud italia . E' un concetto che abbiamo noi oggi che vediamo la storia dal punto di vista italiano moderno . Esistevano due stati non legati tra loro .
Ma basta con ste cose assurde 😸😸😸 la Sicilia era sottoposta allo stesso sovrano del Regno di Napoli
La cartina del quarto minuto deve mettere il piemonte come parte dello stato francese .
No
Primo
Quello forte era MacDonald non Mack
Ma il sud Italia era per i francesi un po' come la Spagna?
In che senso?
@laBibliotecadiAlessandria per quanto riguarda la resistenza popolare.
@Giubizza in realtà solo in questa fase
@laBibliotecadiAlessandria allora aspetterò il seguito.👍🏾
Io non ti offendo perché sono un signore . Nel 1816 la Sicilia viene annessa al regno di napoli . Prima la Sicilia aveva il suo re ed il suo parlamento . Napoli il suo re . Erano due stati diversi . L' unica cosa che può giustificare la tua risposta poco educata e' che a un certo punto il regno di napoli si era annesso il regno di Sicilia . Ma in Sicilia c era un viceré proprio perché era diventato uno stato soggetto ad un altro stato . Se la Sicilia faceva parte dello stesso stato di Napoli .non avrebbe avuto un vicere' . Avrebbe avuto un duca ed il suo re sarebbe stato il re di Napoli . La Lombardia aveva un vicere' perché era uno stato diverso dallo stato austriaco . Vienna aveva il suo re ( che era anche imperatore ) malgrado la Lombardia fosse soggetta all'Austria non era lo stesso stato austriaco . Così come il regno di Sicilia era soggetto al regno di napoli pur non essendo lo stesso stato . Nel 1816 la Sicilia smette di essere uno stato e viene assorbita dallo stato del regno di napoli sotto il nome di regno delle due Sicilie . Proprio come la Lombardia nel 1859 smise di essere un regno e divenne una regione del regno dei Savoia . In Lombardia smise di esserci un viceré . Detto questo non offendetevi e non giudicate in modo maleducato ciò che dico . Per diventare dei bambini grandi bisogna rispondere con argomentazioni logiche e non sentirsi offesi se qualcuno dice cose che al momento potete anche non conoscere o non capire . Grazie .
Non ha nessun senso. Nel messaggio si sottolineava come era sbagliato parlare di un unico stato.
Ma non è vero. Il sovrano era uno solo e le decisioni venivano prese dalle stesse persone.
La Sicilia aveva un vicerè come avevano dei viceré anche le colonie spagnole in America, ma questo non faceva di loro dei regni separati.
@laBibliotecadiAlessandria infatti oggi le colonie spagnole sono degli stati separati dalla Spagna . La Sicilia ha uno statuto speciale diverso dal sud Italia continentale . La Lombardia non fa più parte dell' impero austriaco . Gli imperi sono composti da stati assoggettati . Ma sono stati diversi tra loro. Il tentativo di assorbire uno stato o di legarlo di più allo stato dominante e' quello di fare incoronare re di quello stato lo stesso re dello stato dominante oppure quello di eleggere un viceré per quel regno assogettato . I Borbone hanno acquisito due regni , quello di Napoli e quello di Sicilia . Dopo generazioni di Borboni a Napoli , la sede di Napoli tese a predominare su quella di Palermo ma come dimostrerà la ribellione del 1860? 1861? L' ex regno di Sicilia combattera' l ex regno di napoli ribadendo la sua diversità rispetto al continente . La presenza di mille garibaldini ha solo dato la spinta ad una ribellione già programmata dai siciliani , invisa al Papa , al regno di napoli , al re ed ai nobili piemontesi ma probabilmente appoggiata da Mazzini e di nascosto da qualche anticlericale piemontese come Cavour. Tutti sappiamo anche se nessuno ci pensa che mille soldati non facevano paura al regno di napoli . I siciliani li aspettavano per vedere se la Sicilia prendeva il coraggio di ribellarsi e ritornare ad essere autonoma da Napoli come lo era stata decenni prima . Dovrà aspettare il 1945 per ottenere la sua autonomia regionale offerta da New York , e così il cerchio si chiude e la Sicilia e' ritornata ad avere una sua autonomia differenziata anche se all' interno di un sistema statale più ampio .
@stefanomilani-ef8yj ma cosa vuol dire? 😸😸😸😸 le colonie spagnole hanno fatto una guerra d'indipendenza per staccarsi.
Ma si può, basta, per favore 😸😸😸