SGUARDI Il porto di Toledo
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- เผยแพร่เมื่อ 29 ต.ค. 2024
- La ✍️scrittrice Anna Maria Ortese è la protagonista dei sei incontri di #Sguardi, l’iniziativa culturale in modalità online 👩💻, giunta alla terza edizione, che propone annualmente l’approfondimento dell’opera di una autrice italiana.
Nel primo incontro Luigina Miccio, curatrice del format Komunicareleditoria, e la scrittrice Elisabetta Bricca, con letture di Patrizia Ciminati, Circolo letture ad alta voce Magione, parlano del romanzo “Il porto di Toledo”.
Il libro, pubblicato con scarso successo nel 1975 da Rizzoli, è considerato oggi una delle opere cardine dell’Ortese soprattutto riguardo al valore della memoria come mezzo per la comprensione della vera realtà. In esso la scrittrice ripercorre, in una specie di sogno, la propria adolescenza vissuta, nella realtà, nella città di Napoli che, nel romanzo, viene trasfigurata in un’immaginaria Toledo affacciata su un porto. Le vicende familiari della giovane protagonista si intrecciano con il percorso di avvicinamento alla scrittura, con la formazione amorosa, con l'esplorazione della città con le sue differenze economiche, di estrema povertà quello della narratrice, e ingiustizie sociali, il suo avvicinamento al mondo dei più umili, con quel sentimento di pietà che caratterizzerà la sua vita e la sua opera.
Il programma, che prevede nei diversi incontri gli interventi di scrittori e ricercatori che hanno approfondito l’opera di Anna Maria Ortese, prosegue venerdì 29 novembre con “Il mare non bagna Napoli. L’Ortese giornalista e dei racconti”; venerdì 31 gennaio “L’iguana e Il cardillo addolorato. Il mondo della diversità”; venerdì 28 febbraio “Corrispondenze di e con l’Ortese”; venerdì 28 marzo “Corpo celeste. Il testamento dell’Ortese”. L’iniziativa si conclude a maggio con un incontro in presenza con letture e riflessioni sull’opera della scrittrice.
𝐀𝐧𝐧𝐚 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐎𝐫𝐭𝐞𝐬𝐞, nasce a Roma nel 1914 in una famiglia numerosa, composta da cinque fratelli ed una sorella. Definita da Elio Vittorini “la zingara sognante” si sposterà, prima al seguito della famiglia e poi per varie cause, in diverse città. Esordisce nel 1937, a soli 23 anni, con Angelici dolori, decidendo da allora di vivere di scrittura, una scelta che le costerà il prezzo di una vita di stenti e miserie. Nel 1967 vince il Premio Strega con “Poveri e semplici”. Scrittrice, poetessa, giornalista, saggista, reporter ma anche la “bestia che parla”, come si definirà essa stessa, muore a Rapallo nel 1998.