Bellissima live, un’ora volata come un istante, avrei tanto voluto avere una prof di lettere con la tua stessa passione! Comunque non vedo l’ora di rileggere “Il maestro e Margherita”, uno dei miei romanzi preferiti, semplicemente magnifico.
Ciao Ilenia, pur non avendo letto il libro, ho guardato con piacere il video in differita. Dal tuo 'racconto' si evince come alcuni personaggi (soprattutto Stavrogin e Kirillov) presentino molti tratti tipici della sindrome depressiva. Da psicologo, credo possa essere interessante analizzare queste letture anche sotto questo aspetto che, da quanto ascoltato, spesso ricorre nei personaggi di Dostoevskij. Purtroppo è una malattia che, in questo momento storico, risulta tanto invalidante quanto sottovalutata. Io sono uscito dall'università da appena 3 anni, ma una cosa della quale mi sono reso conto appena iniziato questo mestiere, è che i ragazzi hanno grande difficoltà anche solo a riconoscere di star vivendo episodi depressivi. Credo possa essere molto d'aiuto offrire alle tante persone che ti seguono la possibilità di identificarsi in alcune criticità psicologiche dei personaggi trattati semplicemente parlandone ed aiutando così il processo di elaborazione. Parere non richiesto, ma ci tenevo comunque a farlo. Già che ci sono ti faccio anche un appunto riguardo al canale: crea dipendenza.
Ciao Ilenia, adoro Dostojevski da anni. Non avevo ancora letto " I demoni" e ho rimediato di recente. Mi è piaciuto molto, mi ha conquistato il turbinio degli eventi dalla metà in poi, con un susseguirsi di drammatici eventi a rotta di collo,anche se il mio preferito resta " I fratelli Karamazow" . Dopo il tuo video mi è venuta voglia di rileggerlo per un'analisi più approfondita. Grazie mille❤
Secondo me è questo il più ostico di tutti quelli di Dostoevskij. Nei Karamazov è chiaro che i personaggi da tenere d'occhio sono i tre fratelli e il padre (e poi le varie amanti), nell'Idiota Miskyn, Rogozin e Nastasja, in Delitto e castigo tutto gira intorno a Raskolnikov, nei Demoni invece ci metti molto a capire chi sono i protagonisti anche perchè arrivano molto avanti nella lettura e poi alla fin fine capisci che più di Stavrogin il vero protagonista è il manipolatore Petr Stefanovic. Comunque quello che mi ha ammazzato di più sono i soliti tre nomi russi che si somigliano un po' tutti e che l'autore usa tutti e tre, confondenti ancora di più. Mi piace che sempre per perculare i borghesi di provincia, di tanto in tanto gli faccia dire qualche frase in francese per darsi un tono. Mi ricorda quelli che oggi lo fanno con l'inglese.
Petr (scusate non ho la e adeguata nella tastiera) mi ha fatto pensare seriamente che fosse innamorato di Stavrogin quando gli corre dietro suppilucando VI PREGO AHAHAH BELLISSIMO.
Non esiste il "minutino" e neppure il "momentino". I grandi scrittori lo sapevano bene, per cui hanno scritto tantissimo in modo che il lettore ci impiegasse almeno un intero minuto od un momento completo per leggere le loro opere.
Grazie per questa splendida live, Ilenia! Per la traduzione, so che l'unica recente è quella di Pacini per Feltrinelli, questa di Mondadori è del 1931 e la Einaudi (tradotta da Polledro) pure si aggira intorno a quegli anni lì. Non è ovviamente un difetto che siano vecchie traduzioni ma lo segnalo per chi, come me, ha difficoltà nel seguire una prosa troppo arcaica nei classici!
Ciao ilenia. Parlerai mai dei tuoi pensieri su Nabokov e le sue critiche a Dostoevskij? Non so se hai avuto modo di vederlo, ma di recente è stato pubblicato un articolo in cui viene spiegato che Nabokov odiava Dostoevskij e vengono riprese le parole dell'autore stesso che fornisce le sue motivazioni. Secondo me potrebbe essere uno spunto per un video o una futura live... Grazie in anticipo se leggerai il mio commento e grazie di tutto. Sei sempre mitica.
Ciao Ilenia!😘Nonostante le pecche che hai sottolineato mi hai fatto proprio venir voglia di leggere questo mattoncino (strano eh?). Non avendolo in casa però, prima di acquistarlo volevo chiederti se ha un senso logico leggerlo subito dopo a “Padri e figli”.
Non esistono libri mattoni in quanto lunghezza, un libro può essere un " mattone" anche se è di 200 pagine dipende, dalla difficoltà dell scrittura, e da molte altre cose ma certamente non dalla lunghezza, ho letti molti libri bellissimi molto più lunghi di quello qui citato, e scorrevoli, a mio avviso dostojesky non è certo un mattone. Poi dipende anche dalla preparazione di una persona, per esempio se un ignorante che nn ha mai aperto una pagina o chi ha letto solo topolino, si appresta a leggere dostojesky lo troverà un mattone per la complessità delle lettura ma non certo per la lunghezza. io per esempio che sono un ignorante in materia filosofica pura se leggo kant critica della ragion pura che non è certo di 700 pagine lo troverò un mattone un mattone non certo nella sua lunghezza ma nella sua complessità.
In realtà, il termine "mattone" non è per niente pensato male! Penso che la scelta di Ilenia non sia legata a quello che sto per dire ma c'è una coincidenza carinan: in russo per sottolineare il volume (fisico e contenutistico) dei romanzi come quelli di Tolstoj o Dostoevskij c'è addirittura un termine: l'aggettivo толстый (che non traduco perché nel contesto in cui l'ho citato non esiste proprio una corrispondenza precisa con l'italiano) che di solito si usa per descrivere una persona piazzata fisicamente, ma che in alcuni saggi è associato alla parola "romanzo". Diciamo che il termine mattone ne rende abbastanza l'idea, in modo scherzoso!
ma l'uomo è dio ! ...al punto tale che egli stesso lo ha creato!....perchè l'uomo è coscienza, e la coscienza non può far altro che scindersi per osservarsi e conoscersi ....th-cam.com/video/DKjj_3-Q1gE/w-d-xo.html&ab_channel=LucaNali
Quello che tu spieghi come difetto per me è arte. Non c'è una parola in più. Non è lento, ne noioso. Tra i miei libri preferiti.
Bellissima live, un’ora volata come un istante, avrei tanto voluto avere una prof di lettere con la tua stessa passione! Comunque non vedo l’ora di rileggere “Il maestro e Margherita”, uno dei miei romanzi preferiti, semplicemente magnifico.
Ciao Ilenia, pur non avendo letto il libro, ho guardato con piacere il video in differita. Dal tuo 'racconto' si evince come alcuni personaggi (soprattutto Stavrogin e Kirillov) presentino molti tratti tipici della sindrome depressiva. Da psicologo, credo possa essere interessante analizzare queste letture anche sotto questo aspetto che, da quanto ascoltato, spesso ricorre nei personaggi di Dostoevskij. Purtroppo è una malattia che, in questo momento storico, risulta tanto invalidante quanto sottovalutata. Io sono uscito dall'università da appena 3 anni, ma una cosa della quale mi sono reso conto appena iniziato questo mestiere, è che i ragazzi hanno grande difficoltà anche solo a riconoscere di star vivendo episodi depressivi. Credo possa essere molto d'aiuto offrire alle tante persone che ti seguono la possibilità di identificarsi in alcune criticità psicologiche dei personaggi trattati semplicemente parlandone ed aiutando così il processo di elaborazione. Parere non richiesto, ma ci tenevo comunque a farlo. Già che ci sono ti faccio anche un appunto riguardo al canale: crea dipendenza.
Quali sarebbero i tratti depressivi dei due personaggi?
Ciao Ilenia, adoro Dostojevski da anni. Non avevo ancora letto " I demoni" e ho rimediato di recente. Mi è piaciuto molto, mi ha conquistato il turbinio degli eventi dalla metà in poi, con un susseguirsi di drammatici eventi a rotta di collo,anche se il mio preferito resta " I fratelli Karamazow" . Dopo il tuo video mi è venuta voglia di rileggerlo per un'analisi più approfondita. Grazie mille❤
Secondo me è questo il più ostico di tutti quelli di Dostoevskij. Nei Karamazov è chiaro che i personaggi da tenere d'occhio sono i tre fratelli e il padre (e poi le varie amanti), nell'Idiota Miskyn, Rogozin e Nastasja, in Delitto e castigo tutto gira intorno a Raskolnikov, nei Demoni invece ci metti molto a capire chi sono i protagonisti anche perchè arrivano molto avanti nella lettura e poi alla fin fine capisci che più di Stavrogin il vero protagonista è il manipolatore Petr Stefanovic. Comunque quello che mi ha ammazzato di più sono i soliti tre nomi russi che si somigliano un po' tutti e che l'autore usa tutti e tre, confondenti ancora di più. Mi piace che sempre per perculare i borghesi di provincia, di tanto in tanto gli faccia dire qualche frase in francese per darsi un tono. Mi ricorda quelli che oggi lo fanno con l'inglese.
Grazie, ho recuperato I demoni a febbraio ( lo scorso anno non ti conoscevo, ahimè). Analisi fantastica!
Ho letto il libro ed ho ascoltato con piacere la sua recensione. Bravissima!
Finito stanotte, libro di spessore, mi ha fatto anche molto ridere. Brava Ilenia continua cosi
Analisi eccellente ! Complimenti.
Grazie mille ❤️
Petr (scusate non ho la e adeguata nella tastiera) mi ha fatto pensare seriamente che fosse innamorato di Stavrogin quando gli corre dietro suppilucando VI PREGO AHAHAH BELLISSIMO.
Non esiste il "minutino" e neppure il "momentino". I grandi scrittori lo sapevano bene, per cui hanno scritto tantissimo in modo che il lettore ci impiegasse almeno un intero minuto od un momento completo per leggere le loro opere.
Grandissima Ilenia!
Grazie per questa splendida live, Ilenia! Per la traduzione, so che l'unica recente è quella di Pacini per Feltrinelli, questa di Mondadori è del 1931 e la Einaudi (tradotta da Polledro) pure si aggira intorno a quegli anni lì. Non è ovviamente un difetto che siano vecchie traduzioni ma lo segnalo per chi, come me, ha difficoltà nel seguire una prosa troppo arcaica nei classici!
Lettura davvero interessante. Grazie
Ciao ilenia. Parlerai mai dei tuoi pensieri su Nabokov e le sue critiche a Dostoevskij? Non so se hai avuto modo di vederlo, ma di recente è stato pubblicato un articolo in cui viene spiegato che Nabokov odiava Dostoevskij e vengono riprese le parole dell'autore stesso che fornisce le sue motivazioni. Secondo me potrebbe essere uno spunto per un video o una futura live... Grazie in anticipo se leggerai il mio commento e grazie di tutto. Sei sempre mitica.
Bellissima analisi!!! È stato davvero interessante! Ti ringrazio!!!
"Se dite demòni avete un po' più di ragione, ma chi se ne frega"
Steso😂❤
Il film di 5 puntate che ha trasmesso lo rai è stupendo quasi come te !!!
Come si chiama?
@@noidea3326 th-cam.com/video/CVLIcq8sGAU/w-d-xo.html
Capolavoro... Assoluto.... Stop
Ciao Ilenia!😘Nonostante le pecche che hai sottolineato mi hai fatto proprio venir voglia di leggere questo mattoncino (strano eh?). Non avendolo in casa però, prima di acquistarlo volevo chiederti se ha un senso logico leggerlo subito dopo a “Padri e figli”.
Io vi amo
È abbastanza chiaro che Dostojevskij era conservatore quando scrisse i suoi romanzi più famosi.
Demòni ? Démoni ? Demóni ? Dèmoni ?
Con l'aria che tira, spero che non ti censurino questi bei video
Cosa è successo al 52esimo minuti?
Non esistono libri mattoni in quanto lunghezza, un libro può essere un " mattone" anche se è di 200 pagine dipende, dalla difficoltà dell scrittura, e da molte altre cose ma certamente non dalla lunghezza, ho letti molti libri bellissimi molto più lunghi di quello qui citato, e scorrevoli, a mio avviso dostojesky non è certo un mattone. Poi dipende anche dalla preparazione di una persona, per esempio se un ignorante che nn ha mai aperto una pagina o chi ha letto solo topolino, si appresta a leggere dostojesky lo troverà un mattone per la complessità delle lettura ma non certo per la lunghezza. io per esempio che sono un ignorante in materia filosofica pura se leggo kant critica della ragion pura che non è certo di 700 pagine lo troverò un mattone un mattone non certo nella sua lunghezza ma nella sua complessità.
In realtà, il termine "mattone" non è per niente pensato male! Penso che la scelta di Ilenia non sia legata a quello che sto per dire ma c'è una coincidenza carinan: in russo per sottolineare il volume (fisico e contenutistico) dei romanzi come quelli di Tolstoj o Dostoevskij c'è addirittura un termine: l'aggettivo толстый (che non traduco perché nel contesto in cui l'ho citato non esiste proprio una corrispondenza precisa con l'italiano) che di solito si usa per descrivere una persona piazzata fisicamente, ma che in alcuni saggi è associato alla parola "romanzo". Diciamo che il termine mattone ne rende abbastanza l'idea, in modo scherzoso!
🆒️🎬💎
Alla Bicocca hanno cancellato un corso su Dostoevskij. Qui sono tutti pazzi!
Come si può partecipare al gruppo di lettura?
IdeologHi?!? Ma allora vuoi proprio distinguerti!! :D
ma "l'iomo è dio"....dopo che ha compiuto il suo percorso coscienziale, ed ha quindi superato la dualità: "il dio delle religioni non esiste"
ma l'uomo è dio ! ...al punto tale che egli stesso lo ha creato!....perchè l'uomo è coscienza, e la coscienza non può far altro che scindersi per osservarsi e conoscersi ....th-cam.com/video/DKjj_3-Q1gE/w-d-xo.html&ab_channel=LucaNali
abiti ancora in Sicilia?
no a caracas
@@sailorsaturn_ , ho ho ho hi
Sciò