Ottime domande, ottima la De Monticelli. Come sempre troppo realista, sembra preferire con l'odiato Heidegger le Ricerche alle Ideen I. Tuttavia Il dono dei vincoli è una buona introduzione alla fenomenologia, ha il merito anzitutto di considerare la filosofia fenomenologica non come una dottrina, ma come una attività.
Devo dire che gli intellettuali italiani hanno una fobia: non riescono a sviluppare una teoria a partire dall'analisi concrete di dati di partenza. Sembra che partire da un insieme corposo di dati condivisibili con l'ascoltatore sia tabù. La Professoressa ad esempio, altro limite abituale, per spiegare quello che intende dire usa piccoli esempi banalissimi come la distinzione figura sfondo o la parzialità della vista del tavolo. Ma vogliamo scherzare con queste inutile modo di divulgare?!!! Quindi mancanza di una massa di dati condivisibile con l'ascoltstore ed esplicita, e successivamente evitare esemplificazioni banalissimi. Per esempio perché non partire dal vissuto di una evento: emozione di paura di fronte ad una interrogazione scolastica. Da qui analizzare in modo fenomenologico l'evento sviscerato in tutte le sue costanti? Del resto non è un sito di Psicologia? E allora Professoressa parli di cose attinenti a coloro che la ospitano!!!!
È un problema di chi è malato di teoria e avulso dalla pratica, per questo i libri di psicologia vendono di più di quelli di filosofia, hanno una base clinica sostanziosa
Roberta de Monticelli ha scritto uno splendido capitolo sulla psicopatologia fenomenologica nel suo libro "L'ascesi filosofica" (Feltrinelli)
Grazie per la segnalazione
Ottime domande, ottima la De Monticelli. Come sempre troppo realista, sembra preferire con l'odiato Heidegger le Ricerche alle Ideen I. Tuttavia Il dono dei vincoli è una buona introduzione alla fenomenologia, ha il merito anzitutto di considerare la filosofia fenomenologica non come una dottrina, ma come una attività.
Grazie Paolo, siamo contenti di aver fatto delle domande che risultano interessanti per chi è appassionato di filosofia fenomenologica
21 minuti di parole straordinarie
Un discorso fatto di parole straordinarie
Eccezionale Roberta De Monticelli
21 minuti di parole eccezionali
A me pare una poziziine confusionaria
Devo dire che gli intellettuali italiani hanno una fobia: non riescono a sviluppare una teoria a partire dall'analisi concrete di dati di partenza. Sembra che partire da un insieme corposo di dati condivisibili con l'ascoltatore sia tabù. La Professoressa ad esempio, altro limite abituale, per spiegare quello che intende dire usa piccoli esempi banalissimi come la distinzione figura sfondo o la parzialità della vista del tavolo. Ma vogliamo scherzare con queste inutile modo di divulgare?!!!
Quindi mancanza di una massa di dati condivisibile con l'ascoltstore ed esplicita, e successivamente evitare esemplificazioni banalissimi.
Per esempio perché non partire dal vissuto di una evento: emozione di paura di fronte ad una interrogazione scolastica. Da qui analizzare in modo fenomenologico l'evento sviscerato in tutte le sue costanti?
Del resto non è un sito di Psicologia? E allora Professoressa parli di cose attinenti a coloro che la ospitano!!!!
È un problema di chi è malato di teoria e avulso dalla pratica, per questo i libri di psicologia vendono di più di quelli di filosofia, hanno una base clinica sostanziosa