@@marcellapagano6325 ok lo terrò presente. Nel frattempo se vuoi puoi leggerti l'articolo dei quartili sul mio blog qui adrianogilardone.com/cosa-sono-i-quartili/
L'indice di eterogeneità di Gini si basa solo sulle frequenze mentre quello di concentrazione prende in considerazione anche le modalità. il primo serve per valutare quanto una distribuzione sia eterogenea (valori vicini a 1) o omogenea (valori vicini a 0). Il secondo di solito si usa per capire la concentrazione del reddito in una popolazione ed è una misura di disuguaglianza. Valori vicini a 1 (massima concentrazione, alta disuguaglianza). Valori vicini a 0 (minima concentrazione, bassa disuguaglianza).
@@AdrianoGilardone @Adriano Gilardone quindi mentre un carattere assolutamente eterogeneo si distribuisce equamente in termini di frequenze tra k modalità; un carattere con minima concentrazione come si distribuisce? Mi sembrano due concetti analoghi, non riesco a cogliere la differenza 🤯
@@fabrizioorru7538 concentrati sul fatto di modalità e frequenze. CONCENTRAZIONE contano le modalità, quindi le classi di reddito, e contano le frequenze. Quindi un cambiamento di entrambi apporta modifiche all'indice. ETEROGENEITA' contano solo le frequenze, quindi per esempio si puo' calcolare anche per fenomeni qualitativi, per esempio vedere quanti sono i nati per ogni regione italiana.
Che argomento vorresti vedere nel prossimo video di "metafore statistiche"? ☕
Adriano,buon pomeriggio,grazie per i video;a me piacerebbe un video su quartili e percentili. Buon lavoro 🙂
@@marcellapagano6325 ok lo terrò presente. Nel frattempo se vuoi puoi leggerti l'articolo dei quartili sul mio blog qui adrianogilardone.com/cosa-sono-i-quartili/
Un mito, i professori dovrebbero essere tutti così!
Ciao Sirio ti ringrazio🙂
Che differenza c'è tra l'indice di concentrazione e l'indice di eterogeneità?
L'indice di eterogeneità di Gini si basa solo sulle frequenze mentre quello di concentrazione prende in considerazione anche le modalità. il primo serve per valutare quanto una distribuzione sia eterogenea (valori vicini a 1) o omogenea (valori vicini a 0). Il secondo di solito si usa per capire la concentrazione del reddito in una popolazione ed è una misura di disuguaglianza. Valori vicini a 1 (massima concentrazione, alta disuguaglianza). Valori vicini a 0 (minima concentrazione, bassa disuguaglianza).
@@AdrianoGilardone @Adriano Gilardone quindi mentre un carattere assolutamente eterogeneo si distribuisce equamente in termini di frequenze tra k modalità; un carattere con minima concentrazione come si distribuisce? Mi sembrano due concetti analoghi, non riesco a cogliere la differenza 🤯
@@fabrizioorru7538 concentrati sul fatto di modalità e frequenze. CONCENTRAZIONE contano le modalità, quindi le classi di reddito, e contano le frequenze. Quindi un cambiamento di entrambi apporta modifiche all'indice. ETEROGENEITA' contano solo le frequenze, quindi per esempio si puo' calcolare anche per fenomeni qualitativi, per esempio vedere quanti sono i nati per ogni regione italiana.