Grazie per i consigli. Penso di fare un dottorato in Italia, anche in Fisica. Sono brasiliano e parlo bene l'italino, ma ancora non me sono convinto de avere un buon livello per farlo.
Nelle facoltà scientifiche parlano tutto inglese, e spesso i colloqui per entrare in una scuola di dottorato sono in inglese. Non mi preoccuperei più di tanto per la lingua. Buona fortuna 🙏
Grazie del video molto interessante. Una cosa che notavo nella mia uni è il fatto che per un motivo o per l'altro i ricercatori dedicano il 50% del tempo a scrivere noiosi progetti di ricerca molto dettagliati perché il dipartimento "vinca" i soldi, più che a fare veramente ricerca. Non so se nel privato è diverso... a me sembra una cosa un po' frustrante
Discorso complicato, che dipende da molti fattori: settore, Paese, disponibilità economiche... E anche nel privato si partecipa a progetti europei, con tutta la burocrazia che ciò comporta. A me è capitato in una azienda di partecipare alla scrittura di progetti europei. Per fortuna avevamo delle figure che aiutavano il processo, e che nelle università tipicamente mancano. Anche nel privato però devi giustificare la tua esistenza, e quindi i report si sprecano... Nel mio caso devo sempre assicurarmi che quello che faccio sia rilevante per la mia azienda, perché continuino a pagarmi... Quindi non è molto diverso. In più spesso capita di scrivere brevetti, e anche quella è una mole di lavoro che -se vuoi- distrae dalla pura ricerca. Il mondo ha molte sfumature... È complicato semplificare :)
Tus consejos están muy bien, pero ser algo ingenuo es normal cuando uno es mas joven y no le han engañado mucho en la vida. Lo de comprobar con quien andas es bueno tanto en la vida como por supuesto para el doctorado... Un abrazo!
De hecho es exactamente lo que pensé mientras hacía el vídeo: las relaciones que he tenido siempre han sido honestas. No estaba preparado para el "mundo real" ... Muchas cosas contribuyen a ser lo que soy y era, y probablemente venir de un pueblo y tener una familia demasiado honesta no ha ayudado 😅😂
Ciao, ti scrivo perché sono uno studente del primo anno di ingegneria informatica, avrei in testa di fare fisica, ma ho paura di cambiare semplicemente per gli sbocchi lavorativi cosa consigli?
Ti consiglio di non ascoltare consigli 😂 Ti posso dire quello che pensavo e penso riguardo all'università: fai quello che ti piace, non scegliere la tua formazione in base a possibili futuri lavori. È però vero che da fisico in Italia farai più fatica a venderti... Semplicemente perché chi assume non conosce le capacità che ha un fisico rispetto a un ingegnere. Un consiglio che mi sento di darti è: coltiva tutte le passioni che hai, perché sono quelle che ti differenzieranno rispetto ai tuoi colleghi. Ormai non ci sono lavori che prevedono solo un set limitato di competenze, ma ne servono tante e varie. Sii affamato e curioso ;)
Ciao! Ti ringrazio molto per questo video, la tua sinceritá ed esperienza mi hanno fatto ragionare su alcuni punti riguardo la mia carriera universitaria. Sono una studentessa al 2 anno della specialistica in Economia della Cultura e per quanto riguarda la tesi mi è stato proposto da un professore di partecipare ad un suo progetto di ricerca in cui, tramite tirocinio curriculare, raccoglierei dati per i casi studio della ricerca. L'idea mi ha da subito entusiasmata, tuttavia, non so se sto facendo la cosa giusta. Mi spiego: magari sarebbe meglio orientarmi verso un tirocinio più pratico per accumulare esperienza di modo da non precludermi la strada della carriera lavorativa, dato che non sono così sicura di proseguire con un dottorato. Una tua opinione in merito mi farebbe molto piacere.
Ciao Valentina! Grazie per il tuo commento :) Se vedi alcuni altri commenti, cerco di dispensare poche opinioni, perché sei tu che devi scegliere, sei tu che devi essere motivata a fare qualcosa, sei tu che vivi la tua vita. Personalmente ho ignorato "l'utilità" di quello che studiavo e facevo, ho sempre fatto quello che più desideravo. Di gente che fa la cosa "giusta" è già pieno il mondo, e tipicamente sono ingegneri XD Ti motiva il progetto? Ti interessa? Pensi che darai il meglio di te? Fallo! Datti però del tempo per guardarti attorno, vedere cosa ti offre il mondo. Non limitarti a quello che hai davanti... il mondo è grande e pieno di opportunità. Dato che non sai qual è la strada che ti porterà a fare quello che vuoi fare... semplicemente fallo! Sempre... Un abbraccio!
Ciao! Ho partecipato a 3 diversi concorsi di dottorato in Chimica perchè avevo paura di non passarne neanche uno, invece sono uscita vincitrice a tutte e tre (due di questi all'estero ed uno in Italia). Ora non so cosa scegliere, ho paura di sbagliare.
Mia opinione personale: controlla bene cosa e quanto pubblicano i membri del gruppo di cui farai parte. Questa informazione ti dice quanta difficoltà farai a sfangare il tuo PhD. Alla fine nell'accademia contano le pubblicazioni.
Ciao! Sono uno studente della laurea magistrale in ingegneria elettronica,sono al secondo anno e dovrei laurearmi nella prossima sessione invernale, sono in contatto con il prof con cui ho fatto la tesi triennale per un eventuale dottorato, la magistrale la ho condotta in una diversa università ma ho più rapporti con il team di ricerca della vecchia uni, io vorrei lavorare in un altro settore (aerospace) mentre il prof con cui ho rapporti lavora in un altro ambito, che peso ha il settore di ricerca ? Sarò poi in grado di spostarmi nel settore a me piu gradito? Ti ringrazio! Andrea.
@@brutsalvadi sono rimasto volutamente generico perché effettivamente non ho ancora pensato a cosa farò quindi, con "poi" intendo in maniera abbastanza generica tutto quello che mi può permettere di fare il dottorato, compreso il lavoro in azienda. Con "spostarsi" intendo uno spostamento di ambito ad esempio dal settore "biomedicale" al settore "aerospace", spero di essermi spiegato meglio, scusami per la poca chiarezza.
Penso che l’accademia sia più rigida negli spostamenti rispetto (genericamente) alle aziende. Quindi la facilità dipende un po’ da dove finirai. Non so cosa consigliarti, a parte di cercare di seguire sempre quello che ti interessa di più, non quello che ti conviene. Se ti interessa lo farai con più motivazione, e quindi meglio. Meglio di chiunque.
@@brutsalvadi Ti ringrazio, effettivamente fare qualcosa che ci interessa e piace porta una motivazione in più che a mio avviso è fondamentale nei momenti difficili. Le aziende sono piu flessibili effettivamente da questo punto di vista, ma non sapevo se fosse così anche l'ambito accademico, penso che seguirò il tuo consiglio. Grazie ancora!
Domanda un po’ ingenua, probabilmente sciocca: dopo magistrale e master in un determinato settore, PhD in tutt’altro. Non è stato un “balzo” un po’ strano? Detta spicciamente: non hai pensato a lasciar perdere un PhD che non fosse nel campo del master?
Prima un chiarimento: per noi scientifici master e magistrale sono la stessa cosa, perché intendiamo master come master of science, M.Sc., internazionalmente. Nel merito della domanda: non proprio. Essendo un fisico sperimentale ho sempre avuto una visione abbastanza "tecnologica". Inoltre, se non fai il fisico a vita, uno degli sbocchi più naturali è nell'industria (o nell'insegnamento). Nel mio caso in particolare avevo visto che miei colleghi con PhD in fisica avevano più difficoltà a riciclarsi poi in azienda, quindi il mio passaggio "misto" mi sembrava sensato. Poi il tema del dottorato mi interessava molto all'epoca... Il salto di settore è forse stato uno dei problemi minori...
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Grazie per i consigli. Penso di fare un dottorato in Italia, anche in Fisica. Sono brasiliano e parlo bene l'italino, ma ancora non me sono convinto de avere un buon livello per farlo.
Nelle facoltà scientifiche parlano tutto inglese, e spesso i colloqui per entrare in una scuola di dottorato sono in inglese. Non mi preoccuperei più di tanto per la lingua. Buona fortuna 🙏
Grazie del video molto interessante. Una cosa che notavo nella mia uni è il fatto che per un motivo o per l'altro i ricercatori dedicano il 50% del tempo a scrivere noiosi progetti di ricerca molto dettagliati perché il dipartimento "vinca" i soldi, più che a fare veramente ricerca. Non so se nel privato è diverso... a me sembra una cosa un po' frustrante
Discorso complicato, che dipende da molti fattori: settore, Paese, disponibilità economiche... E anche nel privato si partecipa a progetti europei, con tutta la burocrazia che ciò comporta. A me è capitato in una azienda di partecipare alla scrittura di progetti europei. Per fortuna avevamo delle figure che aiutavano il processo, e che nelle università tipicamente mancano. Anche nel privato però devi giustificare la tua esistenza, e quindi i report si sprecano... Nel mio caso devo sempre assicurarmi che quello che faccio sia rilevante per la mia azienda, perché continuino a pagarmi... Quindi non è molto diverso. In più spesso capita di scrivere brevetti, e anche quella è una mole di lavoro che -se vuoi- distrae dalla pura ricerca.
Il mondo ha molte sfumature... È complicato semplificare :)
Grazie per la risposta, prevedevo fosse così in effetti :)
Tus consejos están muy bien, pero ser algo ingenuo es normal cuando uno es mas joven y no le han engañado mucho en la vida. Lo de comprobar con quien andas es bueno tanto en la vida como por supuesto para el doctorado... Un abrazo!
De hecho es exactamente lo que pensé mientras hacía el vídeo: las relaciones que he tenido siempre han sido honestas. No estaba preparado para el "mundo real" ... Muchas cosas contribuyen a ser lo que soy y era, y probablemente venir de un pueblo y tener una familia demasiado honesta no ha ayudado 😅😂
Ciao, ti scrivo perché sono uno studente del primo anno di ingegneria informatica, avrei in testa di fare fisica, ma ho paura di cambiare semplicemente per gli sbocchi lavorativi cosa consigli?
Ti consiglio di non ascoltare consigli 😂 Ti posso dire quello che pensavo e penso riguardo all'università: fai quello che ti piace, non scegliere la tua formazione in base a possibili futuri lavori. È però vero che da fisico in Italia farai più fatica a venderti... Semplicemente perché chi assume non conosce le capacità che ha un fisico rispetto a un ingegnere. Un consiglio che mi sento di darti è: coltiva tutte le passioni che hai, perché sono quelle che ti differenzieranno rispetto ai tuoi colleghi. Ormai non ci sono lavori che prevedono solo un set limitato di competenze, ma ne servono tante e varie. Sii affamato e curioso ;)
Ciao! Ti ringrazio molto per questo video, la tua sinceritá ed esperienza mi hanno fatto ragionare su alcuni punti riguardo la mia carriera universitaria.
Sono una studentessa al 2 anno della specialistica in Economia della Cultura e per quanto riguarda la tesi mi è stato proposto da un professore di partecipare ad un suo progetto di ricerca in cui, tramite tirocinio curriculare, raccoglierei dati per i casi studio della ricerca. L'idea mi ha da subito entusiasmata, tuttavia, non so se sto facendo la cosa giusta. Mi spiego: magari sarebbe meglio orientarmi verso un tirocinio più pratico per accumulare esperienza di modo da non precludermi la strada della carriera lavorativa, dato che non sono così sicura di proseguire con un dottorato. Una tua opinione in merito mi farebbe molto piacere.
Ciao Valentina! Grazie per il tuo commento :)
Se vedi alcuni altri commenti, cerco di dispensare poche opinioni, perché sei tu che devi scegliere, sei tu che devi essere motivata a fare qualcosa, sei tu che vivi la tua vita.
Personalmente ho ignorato "l'utilità" di quello che studiavo e facevo, ho sempre fatto quello che più desideravo. Di gente che fa la cosa "giusta" è già pieno il mondo, e tipicamente sono ingegneri XD
Ti motiva il progetto? Ti interessa? Pensi che darai il meglio di te? Fallo!
Datti però del tempo per guardarti attorno, vedere cosa ti offre il mondo. Non limitarti a quello che hai davanti... il mondo è grande e pieno di opportunità.
Dato che non sai qual è la strada che ti porterà a fare quello che vuoi fare... semplicemente fallo! Sempre...
Un abbraccio!
@@brutsalvadi in realtà sono "gestionali"...
Hahaha grande Simo!😘
Ciao! Ho partecipato a 3 diversi concorsi di dottorato in Chimica perchè avevo paura di non passarne neanche uno, invece sono uscita vincitrice a tutte e tre (due di questi all'estero ed uno in Italia). Ora non so cosa scegliere, ho paura di sbagliare.
Mia opinione personale: controlla bene cosa e quanto pubblicano i membri del gruppo di cui farai parte. Questa informazione ti dice quanta difficoltà farai a sfangare il tuo PhD. Alla fine nell'accademia contano le pubblicazioni.
Dimenticavo... Complimenti! E goditi l'avventura!
I sottotitoli! De moment et deixo un liki per això
Arribaran aviat!
Ciao! Sono uno studente della laurea magistrale in ingegneria elettronica,sono al secondo anno e dovrei laurearmi nella prossima sessione invernale, sono in contatto con il prof con cui ho fatto la tesi triennale per un eventuale dottorato, la magistrale la ho condotta in una diversa università ma ho più rapporti con il team di ricerca della vecchia uni, io vorrei lavorare in un altro settore (aerospace) mentre il prof con cui ho rapporti lavora in un altro ambito, che peso ha il settore di ricerca ? Sarò poi in grado di spostarmi nel settore a me piu gradito? Ti ringrazio!
Andrea.
Non capisco bene se poi vuol dire “post dottorato” e se spostarsi vuol dire solo cambiare di università o passare dall’Università all’azienda…
@@brutsalvadi sono rimasto volutamente generico perché effettivamente non ho ancora pensato a cosa farò quindi, con "poi" intendo in maniera abbastanza generica tutto quello che mi può permettere di fare il dottorato, compreso il lavoro in azienda.
Con "spostarsi" intendo uno spostamento di ambito ad esempio dal settore "biomedicale" al settore "aerospace", spero di essermi spiegato meglio, scusami per la poca chiarezza.
Penso che l’accademia sia più rigida negli spostamenti rispetto (genericamente) alle aziende. Quindi la facilità dipende un po’ da dove finirai. Non so cosa consigliarti, a parte di cercare di seguire sempre quello che ti interessa di più, non quello che ti conviene. Se ti interessa lo farai con più motivazione, e quindi meglio. Meglio di chiunque.
@@brutsalvadi Ti ringrazio, effettivamente fare qualcosa che ci interessa e piace porta una motivazione in più che a mio avviso è fondamentale nei momenti difficili. Le aziende sono piu flessibili effettivamente da questo punto di vista, ma non sapevo se fosse così anche l'ambito accademico, penso che seguirò il tuo consiglio. Grazie ancora!
Di niente! Senti più opinioni possibili, poi fai il c* che ti pare! 😂 La vita è tua! 😘
Domanda un po’ ingenua, probabilmente sciocca: dopo magistrale e master in un determinato settore, PhD in tutt’altro. Non è stato un “balzo” un po’ strano? Detta spicciamente: non hai pensato a lasciar perdere un PhD che non fosse nel campo del master?
Prima un chiarimento: per noi scientifici master e magistrale sono la stessa cosa, perché intendiamo master come master of science, M.Sc., internazionalmente.
Nel merito della domanda: non proprio. Essendo un fisico sperimentale ho sempre avuto una visione abbastanza "tecnologica". Inoltre, se non fai il fisico a vita, uno degli sbocchi più naturali è nell'industria (o nell'insegnamento). Nel mio caso in particolare avevo visto che miei colleghi con PhD in fisica avevano più difficoltà a riciclarsi poi in azienda, quindi il mio passaggio "misto" mi sembrava sensato. Poi il tema del dottorato mi interessava molto all'epoca... Il salto di settore è forse stato uno dei problemi minori...
Novabbè. Geniale questa vicenda.
Non l’aggettivo che userei io, ma ok… grazie (?)