Caro Valter, la tua voce e la tua interpretazione prestate a uno dei testi più enigmatici, e sul quale più, ormai da quasi dieci anni, io personalmente ritorno periodicamente, sperando in qualche modo di spremerne il significato riposto. Forse sai che esiste, ed è anche disponibile su TH-cam, un vecchio sceneggiato Rai, con Paolo Graziosi nel ruolo di K., il grandissimo Mario Scaccia nel ruolo dell'avvocato Huld e Milena Vukotic nel ruolo di Leni. Lo scoprii nel 2016, e lo guardai tutto d'un fiato e ancora oggi, come sul libro, vi ritorno di tanto in tanto. Se gli sceneggiati Rai erano dei capolavori, questo è il capolavoro dei capolavori. Le scenografie perfette: chi è stato nelle vecchie case di Vienna, ne riconoscerà gli ambienti rimasti simili a come dovevano apparire un secolo fa, quegli stipiti scrostati delle porte, quei pavimenti, quelle suppellettili, quella luce cupa e verdastra che si riflette anche sui volti delle persone che le abitano. E, cosa ancor più geniale, nello sceneggiato Rai tutti gli ambienti, dalla pensione dove vive K., ai locali della banca, al palazzone dove è sita la sala delle udienze, alla cancelleria del tribunale, alla casa dell'avvocato, fino alla casa del pittore Titorelli, tutto, tutto, è arredato in maniera identica: come se l'ambiente in cui si svolgono le scene della vita di K. delle quali siamo spettatori, fosse un vagare in un circuito chiuso di stanze tutte appartenenti alla stessa abitazione, anche quando i luoghi, a rigor di logica, dovrebbero trovarsi in posizioni tra loro assai differenti e distanti; come se il tutto fosse un angoscioso incubo che ruota su sé stesso, l'idea degli sceneggiatori Rai di strutturare tutti gli ambienti con tratti scenografici molto simili, rende perfettamente l'idea di un qualcosa di chiuso, asfittico, un dedalo insensato e surreale dal quale è impossibile uscire. Consiglio fortemente di godersi, dopo la tua lettura, lo sceneggiato Rai: anche i costumi, sia femminili che maschili, sono perfetti in quanto, come anche le acconciature, ricavati dai dipinti di Klimt e Schiele. E la stessa colonna sonora, ad opera di un ottimo compositore italiano, Egisto Macchi, è sapientemente ispirata a elementi del linguaggio atonale del primo Schönberg.
Felice di ritrovarti Lorenzo. Si lo guarderò senz' altro, gli sceneggiati tv di quegli anni e specialmente i precedenti fanno parte di uno dei bagagli della mia infanzia e adolescenza a cui sono più affezionato! Ti abbraccio
@@valterzanardiraccontandoti Mesi non facili, tra studio e insegnamento, in partenza per una tournée in Sudamerica. Rientrerò in Europa a metà maggio, e sarebbe bello sentirci. Intanto mi godo Il Processo nella tua lettura.
Questa modalità può modificare ed essere magari interessante ,ma il mio interesse si poggia sulla vostra voce,e mi allontana dal mio pensare, Kafka io lo leggo con la mia mente che respira le parole di Kafka con il mio animo, questo non è una critica,ma è un modo di vedere
È vero ciò che dice, la lettura di un'altra persona è già una mediazione. Io però sono una ipovedente e non potrei affrontare imprese come la lettura di un testo quindi gli audiolibri sono per me un dono prezioso che mi consente di superare un handicap fisico
. Io sono del parere che una buona lettura è un'interpretazione altrui che integra la propria, non uno sviamento dalla comprensione del testo (un po' come per uno spartito musicale non ci si deve fossilizzare su un'unica interpretazione, per quanto esemplare). Io non ho ancora ascoltato questa lunga lettura. Può darsi che mi aiuti a capire l'aspetto comico-umoristico del romanzo, che a detta di qualche critico può essere bene inteso solo dai cechi, o più genericamente dai lettori dell'Europa orientale.
Complimenti, grazie senza la sua voce sono sicura non lo avrei mai letto, la sua voce ha tenuto compagnia per diverso tempo
Grazie per questa magnifica lettura!
la tua interpretazione amplifica il messaggio di questo capolavoro
Grazie, questa è cultura
Una lettura straordinaria, complimenti
Complimenti Walter, per il tono, la voce e soprattutto per la tua grande passione
'Nsomma
@@eliabattaglin9519 non ho capito. Pensi di fare di meglio? Prego.
@@caterinachiudinelli1936 La ringrazio avvocato!
@@eliabattaglin9519 non c'è di che mio caro
Due racconti molto significativi ...
Caro Valter, la tua voce e la tua interpretazione prestate a uno dei testi più enigmatici, e sul quale più, ormai da quasi dieci anni, io personalmente ritorno periodicamente, sperando in qualche modo di spremerne il significato riposto. Forse sai che esiste, ed è anche disponibile su TH-cam, un vecchio sceneggiato Rai, con Paolo Graziosi nel ruolo di K., il grandissimo Mario Scaccia nel ruolo dell'avvocato Huld e Milena Vukotic nel ruolo di Leni. Lo scoprii nel 2016, e lo guardai tutto d'un fiato e ancora oggi, come sul libro, vi ritorno di tanto in tanto. Se gli sceneggiati Rai erano dei capolavori, questo è il capolavoro dei capolavori. Le scenografie perfette: chi è stato nelle vecchie case di Vienna, ne riconoscerà gli ambienti rimasti simili a come dovevano apparire un secolo fa, quegli stipiti scrostati delle porte, quei pavimenti, quelle suppellettili, quella luce cupa e verdastra che si riflette anche sui volti delle persone che le abitano. E, cosa ancor più geniale, nello sceneggiato Rai tutti gli ambienti, dalla pensione dove vive K., ai locali della banca, al palazzone dove è sita la sala delle udienze, alla cancelleria del tribunale, alla casa dell'avvocato, fino alla casa del pittore Titorelli, tutto, tutto, è arredato in maniera identica: come se l'ambiente in cui si svolgono le scene della vita di K. delle quali siamo spettatori, fosse un vagare in un circuito chiuso di stanze tutte appartenenti alla stessa abitazione, anche quando i luoghi, a rigor di logica, dovrebbero trovarsi in posizioni tra loro assai differenti e distanti; come se il tutto fosse un angoscioso incubo che ruota su sé stesso, l'idea degli sceneggiatori Rai di strutturare tutti gli ambienti con tratti scenografici molto simili, rende perfettamente l'idea di un qualcosa di chiuso, asfittico, un dedalo insensato e surreale dal quale è impossibile uscire. Consiglio fortemente di godersi, dopo la tua lettura, lo sceneggiato Rai: anche i costumi, sia femminili che maschili, sono perfetti in quanto, come anche le acconciature, ricavati dai dipinti di Klimt e Schiele. E la stessa colonna sonora, ad opera di un ottimo compositore italiano, Egisto Macchi, è sapientemente ispirata a elementi del linguaggio atonale del primo Schönberg.
Felice di ritrovarti Lorenzo. Si lo guarderò senz' altro, gli sceneggiati tv di quegli anni e specialmente i precedenti fanno parte di uno dei bagagli della mia infanzia e adolescenza a cui sono più affezionato! Ti abbraccio
@@valterzanardiraccontandoti Mesi non facili, tra studio e insegnamento, in partenza per una tournée in Sudamerica. Rientrerò in Europa a metà maggio, e sarebbe bello sentirci. Intanto mi godo Il Processo nella tua lettura.
@@lorenzopone869 si spero che ne avremo occasione presto. In bocca al lupo per la tua tournée
Sara' un piacere ascoltarti....vado in ferie...ti porto con me!....grazie!!
Grazie Valter ❤️
Sto ascoltando questo capolavoro ....grazie Walter!
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54:24 rientro della Burstner.
Questa modalità può modificare ed essere magari interessante ,ma il mio interesse si poggia sulla vostra voce,e mi allontana dal mio pensare, Kafka io lo leggo con la mia mente che respira le parole di Kafka con il mio animo, questo non è una critica,ma è un modo di vedere
E' una obiezione ragionevole che pone un problema reale di interpretazione soprattutto di audiolibri .
È vero ciò che dice, la lettura di un'altra persona è già una mediazione. Io però sono una ipovedente e non potrei affrontare imprese come la lettura di un testo quindi gli audiolibri sono per me un dono prezioso che mi consente di superare un handicap fisico
@@annamarrini6637 Grande Anna tu puoi vedere anche più lontano,e sicuramente hai ragione con quello che dici, ciao
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Io sono del parere che una buona lettura è un'interpretazione altrui che integra la propria, non uno sviamento dalla comprensione del testo (un po' come per uno spartito musicale non ci si deve fossilizzare su un'unica interpretazione, per quanto esemplare).
Io non ho ancora ascoltato questa lunga lettura. Può darsi che mi aiuti a capire l'aspetto comico-umoristico del romanzo, che a detta di qualche critico può essere bene inteso solo dai cechi, o più genericamente dai lettori dell'Europa orientale.
Grazie Zanardi, i suoi audiolibri sono tra i miei preferiti. Sarebbe bello se preparasse un audiolibro anche su "Il castello" , pensa di farlo? ;)
E' una lettura parecchio lunga e ne esiste già un audiolibro completo, se vuole posso farglielo avere
@@valterzanardiraccontandoti Magari, gliene sarei molto grata
@@danilalisci3384 mi faccia avere la sua mail, scrivendola anche qui, dopo la cancello
@@valterzanardiraccontandoti danila.lisci@virgilio.it