Puntualizzo due piccole/grandi cose: -bellezza e verità per Celibidache non sono coincidenti; egli postula la verità come fine ultimo e guarda alla bellezza come strumento per portare la coscienza alla verità; -l'oggettività cercata da Celibidache non contrasta con la soggettività, in quanto la ricerca dell'oggettività si riduce all'analisi "architettonica" del pezzo, ma non preclude la personale realizzazione dei molteplici vettori (fermo restando il riconoscimento della loro naturale direzione).
Credo che non si debba mai finire di ringraziare Celibidache per gli sforzi immensi che ha dedicato a realizzare le sue letture musicali. Una serietà ed una dedizione di fronte alla musica che non trova eguali tra i direttori e solisti di oggi. E' veramente triste vedere proposti giovani improvvisati e signorine dagli abiti succinti e stravaganti quali interpreti di Beethoven o altri superbi compositori. E' ancora più triste che ci sia qualcuno che dia loro credito e li ascolti e li segua. (Anche Isotta è un po' fuori dal tempo... già obsoleto 30 anni fa).
E IL PEGGIO SUL PEGGIO E’ CONSTATARE COME I COSIDDETTI “GRANDI” DIRETTORI D’ORCHESTRA DI OGGI, “TIRANO DRITTO” LETTERALMENTE, COME SE IL GRANDE CHELIBIDACHE NON FOSSE MAI PASSATO SU QUESTO PIANETA!!
Un tentativo di risoluzione della contraddizione, delle antinomie di cui parla, sapientemente peraltro, Isotta potrebbe accennarsi in questi termini: l'opera d'arte musicale, intendo soprattutto i capolavori, abbracciando una Bellezza ontologica di portata cosmica, universale, resta suscettibile di infinite intepretazioni e conseguenti infinite realizzazioni. Mi viene in mente il celeberrimo aforisma di Nietzsche (la vita senza la musica sarebbe un errore), da intendere certamente nella sua accezione squisitamente ontologica, non certo riferito alla quotidianità biologica. Una interpretazione e la sua realizzazione, per quanto geniale, profonda, tecnicamente ineccepibile, non può esaurire le infinite possibilità ermeneutiche che l' opera d'arte musicale dispiega alla mente e al cuore dell'inteprete. E' la singola sensibilità, l'individuale talento, a coglierne taluni aspetti, tralasciando altre possibilità. Io, personalmente, riferendomi ad una stessa opera, non posso rinunciare alla lettura di Toscanini, nè a quella di Furtwangler, nè a quella dei pochissimi Altri che su quell'opera hanno gettato squarci abbaglianti di luce.
Per una volta mi trovo quasi d'accordo con Isotta, vedi un po' che succede al mondo! Comunque in Celi verità e bellezza non coincidono, come già qualcuno ha fatto notare...
@@goodmanmusica bravo, quando si fanno critiche su argomento molto serio, come appunto l'analisi dell'interpretazione del grande Maestro, non si possono fare affermazioni a vanvera!
Direttore molto sopravvalutato. Ha fatto buone cose fino alla metà degli anni 80, poi il fraseggio si è slabbrato. Allucinante il fatto di non aver accettato una trombonista donna.
@@andreaguarino8207 la dimostrazione che non sai nulla di grandi direttori viene dall'affermazione che Celibidache avrebbe fatto bene "fino agli anni '80" (quale anno? In 10 anni per Celibidache cambia tutto), allorché le sue migliori cose le ha fatte PROPRIO a partire dall'incontro con la Filarmonica di Monaco e dall'aver messo a frutto le sue teorie sulla Fenomenologia musicale. Lascia perdere, dedicati ad altro..Good Luck
Straordinario documento, grazie per averlo reso disponibile.
Argomentazioni di un critico illuminato, d’altri tempi rispetto al ciarpame attuale. Isotta, un grande intellettuale che ci manca.
i know I'm kinda off topic but does anyone know of a good site to watch new tv shows online ?
@Dominic Thiago Flixportal :P
@Sullivan Alvin thank you, I went there and it seems to work :) I appreciate it !
@Dominic Thiago No problem :D
Concordo!
Puntualizzo due piccole/grandi cose:
-bellezza e verità per Celibidache non sono coincidenti; egli postula la verità come fine ultimo e guarda alla bellezza come strumento per portare la coscienza alla verità;
-l'oggettività cercata da Celibidache non contrasta con la soggettività, in quanto la ricerca dell'oggettività si riduce all'analisi "architettonica" del pezzo, ma non preclude la personale realizzazione dei molteplici vettori (fermo restando il riconoscimento della loro naturale direzione).
Minotauro Di Chieti 😡😡😡
Credo che non si debba mai finire di ringraziare Celibidache per gli sforzi immensi che ha dedicato a realizzare le sue letture musicali. Una serietà ed una dedizione di fronte alla musica che non trova eguali tra i direttori e solisti di oggi. E' veramente triste vedere proposti giovani improvvisati e signorine dagli abiti succinti e stravaganti quali interpreti di Beethoven o altri superbi compositori. E' ancora più triste che ci sia qualcuno che dia loro credito e li ascolti e li segua. (Anche Isotta è un po' fuori dal tempo... già obsoleto 30 anni fa).
Mi hai levato le parole di bocca.
Beethoven superbo compositore? Ma vattene a fanculo per cortesia
E IL PEGGIO SUL PEGGIO E’ CONSTATARE COME I COSIDDETTI “GRANDI” DIRETTORI D’ORCHESTRA DI OGGI, “TIRANO DRITTO” LETTERALMENTE, COME SE IL GRANDE CHELIBIDACHE NON FOSSE MAI PASSATO SU QUESTO PIANETA!!
Rip ! 🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷🌷
Un tentativo di risoluzione della contraddizione, delle antinomie di cui parla, sapientemente peraltro, Isotta potrebbe accennarsi in questi termini: l'opera d'arte musicale, intendo soprattutto i capolavori, abbracciando una Bellezza ontologica di portata cosmica, universale, resta suscettibile di infinite intepretazioni e conseguenti infinite realizzazioni. Mi viene in mente il celeberrimo aforisma di Nietzsche (la vita senza la musica sarebbe un errore), da intendere certamente nella sua accezione squisitamente ontologica, non certo riferito alla quotidianità biologica. Una interpretazione e la sua realizzazione, per quanto geniale, profonda, tecnicamente ineccepibile, non può esaurire le infinite possibilità ermeneutiche che l' opera d'arte musicale dispiega alla mente e al cuore dell'inteprete. E' la singola sensibilità, l'individuale talento, a coglierne taluni aspetti, tralasciando altre possibilità. Io, personalmente, riferendomi ad una stessa opera, non posso rinunciare alla lettura di Toscanini, nè a quella di Furtwangler, nè a quella dei pochissimi Altri che su quell'opera hanno gettato squarci abbaglianti di luce.
Per una volta mi trovo quasi d'accordo con Isotta, vedi un po' che succede al mondo! Comunque in Celi verità e bellezza non coincidono, come già qualcuno ha fatto notare...
cind il aud vorbim despre muzica ..aud filozofie pura......
"grande critico musicale"
...e niente, fa già ridere così.
Se puoi argomentare, se no fa ridere anche la tua osservazione
@@goodmanmusica bravo, quando si fanno critiche su argomento molto serio, come appunto l'analisi dell'interpretazione del grande Maestro, non si possono fare affermazioni a vanvera!
Direttore molto sopravvalutato. Ha fatto buone cose fino alla metà degli anni 80, poi il fraseggio si è slabbrato. Allucinante il fatto di non aver accettato una trombonista donna.
"poi il fraseggio si è slabbrato. " ....
... ma vaffanculo và.
E' stato invece fra i più grandi. Chi non riesce a vederlo semplicemente è a corto di grammatica, sintassi e poetica musicale..
@@alessandrocarputi7093 e chi lo vede è fazioso e non conosce i veri grandi direttori
@@andreaguarino8207 la dimostrazione che non sai nulla di grandi direttori viene dall'affermazione che Celibidache avrebbe fatto bene "fino agli anni '80" (quale anno? In 10 anni per Celibidache cambia tutto), allorché le sue migliori cose le ha fatte PROPRIO a partire dall'incontro con la Filarmonica di Monaco e dall'aver messo a frutto le sue teorie sulla Fenomenologia musicale. Lascia perdere, dedicati ad altro..Good Luck
@@alessandrocarputi7093 et infatti. Cerca di essere meno fazioso e vai al mercato a vendere le arance.