Complimenti per l'editing, il linguaggio che hai utilizzato è fantastico molto chiaro e semplice da comprendere. Ti sei soffermato anche sugli stessi punti su cui si è soffermata la mia professoressa ripeto che hai fatto un capolavoro 👌👌👌👌
1) È l’alba, Fra Cristoforo esce dal suo convento di Pescarenico per andare a casa di Renzo e Lucia. Il cielo è sereno, soffia un leggero venticello e le vigne sono rese ancora più belle grazie ai colori dell’autunno. Questo paesaggio è però in contrasto con i mendicanti che chiedono elemosina e i contadini che lavorano nei campi ( miseria e carestia ). Padre Cristoforo è un uomo più vicino ai 60 che a i 50, con una lunga barba bianca e degli occhi abbassati in segno di umiltà come dei cavalli addomesticati ma che a volte pieni di vivacità si ribellano. Lodovico è figlio di un mercante arricchito, non accettato tra gli aristocratici, che si vergognava del suo passato ( anche se Manzoni diceva: “l’arte del vendere è uguale a quella del comprare” )e che quindi lo nascondeva. Ha dato a Lodovico un educazione aristocratica con esercizi cavallereschi. Lodovico non accettato dagli aristocratici entra in competizione con loro e immagino ( perché Manzoni non approfondisce ) riguardo a vestiti, oggetti e ostentazione della ricchezza. Per quello che sta facendo viene costantemente offeso da contrasti interni
3) Fra Cristoforo lascia tutti i suoi beni alla famiglia di Cristoforo. Prima di cambiare città va dal fratello dell’ucciso per chiedere perdono. Allora il cattivo invita a questo “evento” tutti i bravi e persone poco raccomandabili per umiliare Fra Cristoforo ma succede il contrario. Quando Fra Cristoforo porge le sue scuse e fa capire il suo punto di vista, tutti i bravi intorno a lui capivano che non dovevano cercare vendetta per Fra Cristoforo e da questo possiamo ricavare la morale cioè: “il bene rende le persone migliori” Allora per segno di perdono l’offeso dona del pane a Fra Cristoforo, quest’ultimo ne mangia un pezzo ma conserva tutto il resto per ricordare quell’avvenimento. Il capitolo si conclude con il frate che arriva a casa di Agnese e Lucia.
Grazie mille, mi ha salvato da un insufficienza
Bravissimo prof. 🧑🏫👏
sei un grande fra, grazie❤️🔥
Complimenti per l'editing, il linguaggio che hai utilizzato è fantastico molto chiaro e semplice da comprendere. Ti sei soffermato anche sugli stessi punti su cui si è soffermata la mia professoressa ripeto che hai fatto un capolavoro 👌👌👌👌
grazie di tutto
1) È l’alba, Fra Cristoforo esce dal suo convento di Pescarenico per andare a casa di Renzo e Lucia. Il cielo è sereno, soffia un leggero venticello e le vigne sono rese ancora più belle grazie ai colori dell’autunno.
Questo paesaggio è però in contrasto con i mendicanti che chiedono elemosina e i contadini che lavorano nei campi ( miseria e carestia ).
Padre Cristoforo è un uomo più vicino ai 60 che a i 50, con una lunga barba bianca e degli occhi abbassati in segno di umiltà come dei cavalli addomesticati ma che a volte pieni di vivacità si ribellano.
Lodovico è figlio di un mercante arricchito, non accettato tra gli aristocratici, che si vergognava del suo passato ( anche se Manzoni diceva: “l’arte del vendere è uguale a quella del comprare” )e che quindi lo nascondeva. Ha dato a Lodovico un educazione aristocratica con esercizi cavallereschi.
Lodovico non accettato dagli aristocratici entra in competizione con loro e immagino ( perché Manzoni non approfondisce ) riguardo a vestiti, oggetti e ostentazione della ricchezza. Per quello che sta facendo viene costantemente offeso da contrasti interni
3) Fra Cristoforo lascia tutti i suoi beni alla famiglia di Cristoforo. Prima di cambiare città va dal fratello dell’ucciso per chiedere perdono. Allora il cattivo invita a questo “evento” tutti i bravi e persone poco raccomandabili per umiliare Fra Cristoforo ma succede il contrario.
Quando Fra Cristoforo porge le sue scuse e fa capire il suo punto di vista, tutti i bravi intorno a lui capivano che non dovevano cercare vendetta per Fra Cristoforo e da questo possiamo ricavare la morale cioè: “il bene rende le persone migliori”
Allora per segno di perdono l’offeso dona del pane a Fra Cristoforo, quest’ultimo ne mangia un pezzo ma conserva tutto il resto per ricordare quell’avvenimento.
Il capitolo si conclude con il frate che arriva a casa di Agnese e Lucia.