Ci vediamo ogni Martedì e Venerdì alle18:00 in live su Twitch con un nuovo episodio di "PIzza e Cinema?". ; ) "Pizza e Cinema?" è anche in versione solo audio. Seguici sulla tua piattaforma per Podcast preferita: Spotify: spoti.fi/3KS4qDY Apple Podcast: apple.co/34UlXfw Google podcast: bit.ly/3CRz6lT Amazon Music: amzn.to/3ik0XSy
Una delle puntate più stimolanti e divertenti. I caratteri apparentemente così diversi di Francesco ed Eva in realtà non fanno altro che rimarcare quanto sia importante avere punti di vista differenti per creare dibattiti come questi. Come sempre, per chi vuole trovare la verità in ogni cosa, sta sempre nel mezzo e il mezzo è la soggettività di te che guardi l’intervista :-)
Puntata stratosferica! ospiti eccezzionali Alò è un gigante. Eva Carducci io ho amato Drive è stato già detto? tutto il discorso di alò su stimolare ed esistere solo se anche lo spettatore si mette in gioco l'ho trovato molto vero, come al solito grazie cani per farci conoscere meglio questo mondo!
Quello che trovo inquietante del discorso di Alo’ è l impossibilità di distinguere il bravo critico dal cattivo ( come in tutti i lavori )e questo non dipende da quanto un giornalista duri in un ambiente di lavoro, ma dipende dalla sua capacità di comunicare di incuriosire e di far conoscere i parametri su come si giudica e capire un film.Poi che i gusti siano vari è normale ma da un critico mi aspetto un ragionamento più ampio
ho chiuso dopo la dichiarazione di amore di Alò (che comunque stimo) verso i registi ed avversione verso il critico velenoso, quando ricordo chiaramente una recensione a Hateful Eight che neanche fosse stato 'Game Therapy', mossa chiaramente da pensieri "di pancia" e priva di oggettività analitica. Il tutto mi ricorda molto la famosa puntata di Mixer Cultura in presenza di Carmelo Bene, dove i critici si atteggiavano a mansueti scrittori che esprimevano solo le loro innocenti personali idee, quando questi stessi in altre occasioni si accaniscono ferocemente, approfittandosene della loro posizione. Ipocrisia?
Però la sua recensione di the hateful eight non credo sia inocerente con la sua concezione della critica. Alò lo dice che quando parla male di qualcosa in un certo senso 'regredisce',non considera l'oggettività nell'arte. è praticamente un relativista. In quel caso l'antipatia per quel film credo sia qualcosa di istintivo,difficile da spiegare. Però non è un'antipatia verso il regista,visto che ama tanti film di tarantino
Ci vediamo ogni Martedì e Venerdì alle18:00 in live su Twitch con un nuovo episodio di "PIzza e Cinema?". ; )
"Pizza e Cinema?" è anche in versione solo audio. Seguici sulla tua piattaforma per Podcast preferita:
Spotify: spoti.fi/3KS4qDY
Apple Podcast: apple.co/34UlXfw
Google podcast: bit.ly/3CRz6lT
Amazon Music: amzn.to/3ik0XSy
Una delle puntate più stimolanti e divertenti. I caratteri apparentemente così diversi di Francesco ed Eva in realtà non fanno altro che rimarcare quanto sia importante avere punti di vista differenti per creare dibattiti come questi. Come sempre, per chi vuole trovare la verità in ogni cosa, sta sempre nel mezzo e il mezzo è la soggettività di te che guardi l’intervista :-)
Ma solo io non riesco a sopportare l’osannato Alò?
Puntata stratosferica! ospiti eccezzionali Alò è un gigante. Eva Carducci io ho amato Drive è stato già detto?
tutto il discorso di alò su stimolare ed esistere solo se anche lo spettatore si mette in gioco l'ho trovato molto vero, come al solito grazie cani per farci conoscere meglio questo mondo!
Quello che trovo inquietante del discorso di Alo’ è l impossibilità di distinguere il bravo critico dal cattivo ( come in tutti i lavori )e questo non dipende da quanto un giornalista duri in un ambiente di lavoro, ma dipende dalla sua capacità di comunicare di incuriosire e di far conoscere i parametri su come si giudica e capire un film.Poi che i gusti siano vari è normale ma da un critico mi aspetto un ragionamento più ampio
ho chiuso dopo la dichiarazione di amore di Alò (che comunque stimo) verso i registi ed avversione verso il critico velenoso, quando ricordo chiaramente una recensione a Hateful Eight che neanche fosse stato 'Game Therapy', mossa chiaramente da pensieri "di pancia" e priva di oggettività analitica. Il tutto mi ricorda molto la famosa puntata di Mixer Cultura in presenza di Carmelo Bene, dove i critici si atteggiavano a mansueti scrittori che esprimevano solo le loro innocenti personali idee, quando questi stessi in altre occasioni si accaniscono ferocemente, approfittandosene della loro posizione. Ipocrisia?
Però la sua recensione di the hateful eight non credo sia inocerente con la sua concezione della critica. Alò lo dice che quando parla male di qualcosa in un certo senso 'regredisce',non considera l'oggettività nell'arte. è praticamente un relativista. In quel caso l'antipatia per quel film credo sia qualcosa di istintivo,difficile da spiegare. Però non è un'antipatia verso il regista,visto che ama tanti film di tarantino
Prendendo in prestito una famosa citazione di Mourinho, traslata al cinema: Chi sa solo di cinema, non sa nulla di cinema.
Bella chiosa