Un CANT Z. 506 contro due Blenheim: L'impresa di Serri e Bonannini
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- เผยแพร่เมื่อ 4 ก.ค. 2024
- Quest'oggi affronteremo l'ultima missione di guerra svolta dall'armiere Pietro Bonannini e dall'abbattimento di due Bristol Blenheim nei cieli del mediterraneo occidentale. Il Cant. Z 506 era pilotato dal maresciallo pilota Ambrogio Serri.
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Capitoli:
0:00 Introduzione
0:22 Intro Cinematica
0:42 L'equipaggio
1:07 Il Decollo
1:23 Ambrogio Serri
1:36 Pietro Bonannini
2:03 Gli abbattimenti di Bonannini
4:14 L'avvistamento
4:53 L'inseguimento
5:37 Il primo duello
6:20 Il secondo duello
6:50 Conseguenze dell'attacco
7:40 La sorte di Bonannini
8:00 La sorte di Ambrogio Serri
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Fonti:
๑ Archivio privato Ambrogio Serri
๑ Massimello, Giovanni, and Apostolo, Giorgio. Italian Aces of World War 2. Regno Unito, ๑ Bloomsbury USA, 2000.
๑ Robison, Robert. Piloti Dimenticati. Italia, Youcanprint Self-Publishing, 2016.
๑ Il cacciatore del Re, Federico Frezzan, 1943
๑ Gazzetta Ufficiale, n. 33, 10 febbraio 1943
๑ Leonida,Fietta. “Il mitragliere volante”, La Domenica del Corriere n. 24, 11 giugno 1944
๑ Articoli vari Corriere della Sera, La Stampa
๑ Tempo, n. 207
Avete controllato che gli abbattimenti sono stati confermati nel dopo guerra?
Riesce impossibile pensare che un idrovolante poco maneggevole interamente in legno e tela e poco armato con velocità massima di 350/370 Km/h abbia abbattuto o messo in fuga dei moderni caccia Hurricane e Spitfire oltretutto non informazione singola ma con gregari.
Il cant Z.506 era un aereo civile postale e da trasporto, impiegato per un breve periodo anche in versione militare per il bombardamento marittimo, in seguito alle perdite dovute agli attacchi dei caccia nemici, il CANT continuò ad essere utilizzato esclusivamente con le squadriglie da ricognizione e soccorso aereo.
P. S. Ricordiamoci del fascista Grossi capitano di sommergibile che nel giro di pochi mesi millantò di aver affondato ben DUE corazzate USA . Il mentecatto , nonostante i dubbi sorti anche all'interno della nostra marina fu promosso e decorato di medaglia d'oro.
Confermati! Uno solo abbattimento non fu confermato nel dopoguerra, infatti gli abbattimenti ufficiali di Bonannini furono 9. Le medaglie d'argento per questa impresa furono consegnate nel 1952. Bonannini non servì solo nella versione militare del 506, ovvero la 506B, ma anche negli idrovolanti Fiat R.S. 14.
@@StoriaDItalia Ma.....sarà.......
@@kalz55 Non è paragonabile al Grossi comunque. Poi essendo in un idrovolante, gli abbattimenti erano verificati anche dall'ufficiale a bordo, spesso della Regia Marina, come in questo caso. Bonannini compì più di 170 missioni di guerra, davvero un numero elevato se lo compari alle controparti alleate. Comunque gli abbattimenti sono confermati ricordo.
@@kalz55 le sue perplessità sono ragionevoli sul piano tecnico ma bisogna considerare vari aspetti come l'abilità e l'esperienza dei piloti britannici che hanno attaccato il trimotore italiano. Del resto, come viene riportato nel video, l'armiere Bonannini fu l'unico asso italiano annoverato tra i non piloti di caccia, quindi si parla di un eccezione tra le eccezioni e le sue rivendicazioni belliche non si possono certo paragonare al millantato affondamento di corazzate americane da parte di un sommergibile
@@StoriaDItalia Anche per Grossi testimoniarono gli altri che erano con lui sul ponte......
Per non parlare dei bollettini di guerra Giapponesi che pur impegnando nientepopodimenoche l'onore del Dio imperatore erano pieni di affondamenti di portaerei, corazzate e di abbattimento di centinaia di aerei USA inventati di sana pianta.
Dovremmo allora prendere atto che avremmo fatto meglio a costruire meno caccia CR .Macchi, Fiat e Reggiane ma anche SM79 e a costruire più idrovolanti da ricognizione , ambulanza e da soccorso in mare, saremmo stati il terrore della RAF.
P.S. Anche se immagino sia difficile reperire gli atti che confermino da parte Alleata gli abbattimenti, ma qualora tu ne sia in possesso mi piacerebbe vederli o sapere dove trovarli.
Scusa anche il mio sarcasmo , ma invecchiando a volte a si peggiora nel carattere.............
Una bellissima chicca di storia dei nostri valorosi uomini!
Alla faccia delle Breda Safat ! ... Grazie della condivisione , non conoscevo l'episodio specifico . Il Cant fu un'ottima macchina , dalla lunghissima carriera e stima degli utilizzatori . Complimenti agli ingegneri dell'epoca , per l'ottimo progetto e solidità costruttiva .
Cant Z macchina ottima! Ma l'. S 79 a mio avviso fu un tantino superiore!! Peccato che sia il cant che il gobbo maledetto avevano il rivestimento.....in tela!!!!! Ragazzi in tela!!!!
@@vittoriobasso7173ma nonostante questo SM79 fu il miglior bombardiere medio della seconda stagione. Diventando un incubo della Royal Navy, grazie anche all'enorme bravura e coraggiosi dei piloti italiani. Infatti la Regia Marina fu di gran lunga più abile della Luftwaffe
Sempre a sminuire le proprie vittorie alcuni italioti, solo perché conseguite in quel periodo.
Onore ai nostri piloti.
Bella storia, ce ne sono tantissime altre che testimoniano l'eroismo (date le circostanze) della Regia.
Per chi vede il video all'inizio si vede nella cabina quando il pilota da manetta, la differenza tra i nostri aerei e quelli degli altri paesi era che l'aumento di potenza si dava portando le manette indietro anziché avanzarle
Gli aerei italiani va detto che erano fatti per gli assi dato che avevano eccellenti capacità a livello velocistico, meccanico e di pilotabilità. Ma purtroppo prima della serie 5 non se ne sarebbero viste di armi potenti oltre alle due classiche breda safat da 12,5 e in alcuni casi con l'aggiunta di due safat da 7,7
Il vero problema delle Breda non era la potenza ma il numero 2 armi contro 6 volume di fuoco e probabilità di colpire inferiori
@@marcellotrisolini3034 anche le cartucce delle safat erano poco potenti, molto meno delle 12.7 americane
@@roccopolimena5207 vero se ben ricordo era dovuto alla composizione della polvere ma questo non toglie validità alla mia affermazione, il numero di armi montate sui nostri aerei era nettamente inferiore quindi a titolo di esempio: una raffica delle due armi italiane era in termini di quantità e peso dei proiettili inferiore un hawker hurricane con 6 armi in 7.7 era più letale dei nostri mc200 o g50 cordialmente
@@marcellotrisolini3034 non ho sminuito quanto hai detto, ho solo detto che le munizioni non erano granché. Ciò aumentava ulteriormente il gap con gli avversari.
@@roccopolimena5207 guardi che forse mi ha frainteso non intendevo polemizzare o che abbia detto qualcosa di errato volevo solo integrare quanto da lei scritto, che peraltro è giusto, con quanto a me noto spero essermi spiegato meglio questa volta la saluto cordialmente Marcello
Spero larliate anche della operazione che si doveva compiere con questi apparecchi attaccando Alessandria con base di partenza la baia di Bomba in Libia. Qui purtroppo l'imperizia degli ufficiali causò la perdita di diversi di questi aerei ancor prima del decollo. Spero che i riferimenti stimolino la vostra curiosità.
Bel video
Questo conferma quanto asserito da un pilota da caccia della ANR la cui intervista ho visto sul canale. Non era tanto la differenza tecnologica con le dovute eccezioni a porre severi limiti alla regia aeronautica, ma la differenza quantitativa. Ad esempio la produzione di 11.000 Hurricane contro 1.000 MC 202. C'era una sproporzione produttiva oltre che tecnologica. Io credo che sia tutto vero perché ho ascoltato sul canale anche altre storie su ad esempio un Cant 501 il cui improvvisato armiere di coda era risuscito a mettere in fuga un pattuglia di Hurricane danneggiando l'aereo del primario. Anche nel libro di Aichner si mette in evidenza come la 12,7 facesse da deterrente alla caccia specie se si volava a pelo d'acqua come facevano gli idrovolanti e gli aerosiluranti. C'era la possibilità che i caccia monomotore si infilassero in mare. Ho più difficoltà a pensare all'abbattimento di Beaufighter poiché questo aereo era dotato di cannoni Hispano Suiza da 20 mm. montati nel muso perché oltre che aerosilurante era anche un aereo da attacco al suolo. Quello che veniva in gergo definito caccia pesante o zeroster. In pratica un bombardiere medio trasformato in caccia eliminando il vetro della parte anteriore coi dispositivi di puntamento delle bombe. La stessa cosa fecero i tedeschi nella parte finale del conflitto costruendo Dornier 217 e Junker 88 in caccia pesanti notturni con radar. I cannoni Mauser da 20 mm consentivano a questi aerei di abbattere i pesanti bombardieri inglesi a distanza. E' incredibile come il tempo cambi gli armamenti. Ad esempio finora i caccia bombardieri portavano le bombe sotto le ali in appositi piloni e adesso con l'F35 tornano le stive per trasportare bombe e missili poiché se portate all'esterno potrebbero rivelare al radar la presenza dell'aeroplano.
Perché dubitare? Ci sono piloti bravi ed esperti e piloti, pilotini alle prime armi. Il "maresciallo" pilota di questa missione era uno bravino evidentemente come dice anche la motivazione per la medaglia d'oro che ha portato a termine la guerra con la pelle ancora attaccata al corpo. Altra conferma che doveva essere pericoloso per l'avversario incontrarlo nei cieli del mediterraneo. E in quel contesto conduceva una di quelle missioni da ricognizione propria di quel velivolo.
Pronuncia: blènm
(PS - Blenheim è il nome del castello dove, tra l'altro, nacque Churchill)
Posso chiederti dove hai trovato le info e le fonti? Mi piacerebbe approfondire la vicenda
Beh in primis ho controllato le onorificenze presso il sito Nastro Azzurro, poi avevo la testimonianza scritta del pilota Ambrogio Serri, insieme al suo libretto di volo del primo semestre del 1943. Poi per la storia in se per se ho controllato gli articoli di giornale dell'epoca, non molto affidabili, e un articolo in giornale di propaganda "Il Cielo di Fuoco" di Jansen. Ho semplicemente confrontato ciò con la testimonianza del pilota e l'articolo di Giacomo De Ponti su Bonannini. Certo un granchietto l'ho preso sulla storia degli Spitfire, colpa mia, non sapevo che entrarono a 42 inoltrato nel mediterraneo. Spero di essere stato esaustivo
@@StoriaDItalia gentilissimo grazie mille, sai per caso se posso reperire anche io la testimonianza di Ambrogio serri e in caso dove?
@@martinovaona1425 la testimonianza di Serri mi arrivò in privato dal nipote, farà parte del mio libro dedicato ai veterani del 900
@@StoriaDItalia capito, un'ultima cosa se posso per caso sai che mimetica/colorazione aveva il velivolo durante la missione?
@@martinovaona1425 Stessi colori di quello conservato al Museo Storico dell'Aeronautica di Vigna di Valle, vi è una foto nel video in qui si vedono gli equipaggi con dietro un CANT, li puoi vedere la livrea. La foto mi è stata mandata dal nipote di Ambrogio Serri
Pilota e mitragliere sardo... GRANDI
Onore a Bonannini, eroe Olbiese.
Non capisco perché uno dei tanti episodi in cui un equipaggio con le p…è
le medaglie si possono confermare benissimo.
Un ottimo armiere con una onesta torretta non ha bisogno di essere montato su chissà quale aereo per fare centro. Era come fare il tiro al piattello da un mezzo in movimento. Meno il mezzo si muove e più la mira ci guadagna.
Dubitare? Ma perché? Si tratta comunque di avvenimenti " a latere", non grandi vittorie di grandi battaglie. Una propaganda così minimale poteva soltanto dare la misura della miseria. Se con una onesta mitragliatrice pesante si vantavano due abbattimenti , questo non serviva a dare il senso della potenza, ma della buona sorte.Io, se non ci sono ulteriori elementi di dubbio, potrei anche credere che le cose si siano svolte così. Magari gli aerei inglesi erano a corto di munizioni o che so io. La butto là, prendetela come una mezza battuta: ma siamo sicuri che i proiettili dei cannoncini da 20 impattando delle strutture lignee come quelle dell' Airone...esplodano?
Per tutti gli asini che accusano di falsità il racconto di questa vicenda, vorrei ricordare che il Blenheim non aveva armamento da lancio frontale ma solo una torretta dorsale, pertanto la scelta tattica di portarsi a pelo mare da parte del comandante dell'idrovolante è stata determinante.
Il blenheim aveva anche una mitragliatrice da 7.7 sull ala sinistra
@@giordanopuzoni6208 praticamente inutile.
Tutto può essere, infatti un vecchio detto dice...in amore ed in guerra tutto può essere.... quindi, perchè no? Magari due o tre rafficate sparate a culo hanno colpito dove dovevano e quindi....abattuti, è come quando uno va a caccia e spara ad un cinghialotto in corsa e non è mica detto che un colpo fortunato lo colpisca direttamente in testa e quindi povero cinghialotto per la gioia del cacciattore! E poi perchè sempre a denigrarci...boh, siamo mica un popolo di piagnoni masochisti? Si vede che il mitragliere nostrano oltre ad essere bravo, in quella occasione, può anche avere avuto un grandissimo culo ma ci sta ! Pertanto onori ai nostri avieri e basta con ridicolaggini varie e denigratorie.
Potete raccontare la storia di Amedeo Guillet
Certo! Preferisco però portare le storie di gente comune, a lungo dimenticate. Dopotutto ci sono fior di documentari sui personaggi più famosi, perché non approfondire il resto?
@@StoriaDItalia ai proprio ragione
Ma gli spitfire nel Mediterraneo si affacciarono solo alla fine del '42
Le fonti italiane parlano di Spitfire. Effettivamente i primi Spitfire arrivarono a Malta solo nel marzo del ‘42, a questo punto penso si tratti di una identificazione fallace da parte dei nostri. Fonti: Giovanni Massimello e Giorgio Apostolo, Italian Aces of World War 2, Botley, Osprey Publishing Company, 2000. Il cacciatore del Re, Il Tempo, gennaio 1943.
@@StoriaDItalia però ce ne vuole per confondere uno spit con quell'ala così particolare.
@@diegoleva9720 mah per noi è facile dire ciò, ma ricordo che l'addestramento da noi era alquanto carente, soprattutto nell'identificazione. Balbo fu abbattuto proprio per un identificazione fallace, se non riesci a riconoscere il nemico, figurati a riconoscere la differenza tra vari velivoli
@@diegoleva9720 Faceva più figo❗Vuoi mettere dire "ci siamo scontrati vittoriosamente con X Hurricane o P40 o Fulmar", e dire "ci siamo scontrati vittoriosamente con X Spitfires❓" Comunque I Tedeschi facevano lo stesso❗
@@zodiaco5526 cambia spacciatore!
il Blenheim NON era un caccia...
C'era la versione per la caccia di scorta mio caro!
Abbiate pazienza, ma che un Can't Z 506 abbia potuto abbattere due Bristol Blenheim mi pare un po' difficile da credere. Il Can't Z era un ottimo idrovolante ma... era un idrovolante❗
Con una manovrabilità pari a 0, vabbè che i Bristol non erano dei fulmini di guerra, però, o il mitragliere ha avuto fortuna (tanta) oppure come a volte (spesso) succedeva hanno millantato l'abbattimento.
informatevi meglio su chi era Bonannini allora...
Ed i Blenheim erano bombardieri degli anni '30, non molto meglio del CANT.
Informatevi anche su chi era il pilota Ambrogio Serri, l’abbattimento dei due velivoli nemici fu grazie solo ed esclusivamente alla sua manovra
Con una trappola del genere ci voleva del fegato già a levarsi in volo, figuriamoci affrontare aerei ben più performanti.
Una "trappola" che servì fino agli '60, quindi veda un po' lei
@@StoriaDItalia servi fino agli anni 60 perché comunque era affidabile e, non vi era altro.
@@roccopolimena5207 sapientone....🙂
@@StoriaDItalia Si vero, servì fino al 1960 per trasportare e merci per una Italia povera e prostrata da 5 anni di guerra , non di certo per attaccare Spitfire fantasmi......
Non fare come certi pescatori, se la trota pesa 150 grammi rassegnati, non ti inventare di aver preso un marlin nel fiume i marlin vivono nell'oceano.
Quindi la nostra aeronautica non faceva. Schifo
Nel dicembre del 1941 non mi risulta ci fossero squadron di Spitfire nel Mediteraneo. La carriera di Bonaninni, come altre in quel periodo, sembrano in tutto e per tutto il prodotto della propaganda di regime. Del resto, il fascismo manipolava la realtà senza farsi scrupoli pur di ottenere il consenso, ma che in quegli anni stava drasticamente diminuendo.
Come ho detto nei commenti, si tratta molto probabilmente di un identificazione fallace. Resta il fatto che nel dopoguerra furono confermati 9 abbattimenti, quindi mi fido del giudizio dell'aeronautica militare. Dopotutto la vicenda qui narrata è vera, confermata dai protagonisti. Il fascismo manipolava l'informazione, solo che Bonannini appare in soli tre articoli di giornale e in una sola copertina di una rivista, non fu di certo questo mostro mediatico, sfruttato dalla propaganda.