Mario resterai sempre nel cuore di tutti noi. Grazie per la bellissima e magistrale interpretazione che hai dato alla mia canzone: La sfogliata di Carmela.
Ovviamente non mi permetto di fare polemica sotto un video di ricordo ed estremo saluto a un vero artista, però mi sembra che il giornalista lo ha collocato artisticamente come quello che ha cominciato prima del fenomeno neomelodico, quasi ispiratore dei vari "artisti" che successivamente hanno intrapreso questo genere. Non sono assolutamente d'accordo, il grande Mario Da Vinci va ricordato, secondo me, insieme ai VERI ARTISTI DELLA VERA CANZONE NAPOLETANA COME MARIO MEROLA E ENZO DI DOMENICO. Che sono legati alla STORIA DELLA CANZONE, prima ancora che napoletana, che ovviamente ha celebrato in modo unico. Era uno che sapeva essere artista a 360 gradi: sia legato alla tradizione, che innovando e sperimentando il mix tradizionale e moderna, cosa che poteva sembrare una bestemmia se fatta da qualche giovane d'oggi, lui invece sapeva farlo con grande passione e competenza. Tanti hanno iniziato grazie a lui, non solo perché ispirati, ma proprio perché lanciati da Lui, perché era anche un grande uomo: se notava grande talento in un ragazzo/a, lo aiutava a intraprendere la carriera di cantante, chissà quanti davvero gli devono un Grazie! R. I. P.
Fu pubblicato il mio primo disco LP e di li e poco mentre percorrevo a piedi Via Medina, sentii la voce di colui che guidava una Mercedes che rivolto a me come per chiamarmi gridò : Trasmette Napoli! Era lui Il caro Mario Da VInci che, evidentemente, gli sfuggì il mio nome e mi chiamò col titolo della canzone regina che dava anche il titolo al disco e con la quale mi ero fatto notare e apprezzare dal pubblico come pure da lui tanto che mi fece montare sul suo macchinone e mi invitò ospite alla sua Radio Spaccanapoli. Iniziava il programma con la mia Trasmette Napoli come antisigla per poi trasmettere la sua sigla Spaccanapoli. Successivamente mi invitò più volte nei suoi programmi televisivi. Mi apprezzava anche come autore e mi chiese canzoni da incidere che però non ruscii a dargli. Era altruista verso i colleghi capaci e bravi tanto da tendere loro una mano.
Mario sempre nel ❤️
Mario resterai sempre nel cuore di tutti noi. Grazie per la bellissima e magistrale interpretazione che hai dato alla mia canzone: La sfogliata di Carmela.
Ciao mario una persona speciale come te mancherà a tutti
mario eri una brava persone enzo leone da nocera inferiore
Ovviamente non mi permetto di fare polemica sotto un video di ricordo ed estremo saluto a un vero artista, però mi sembra che il giornalista lo ha collocato artisticamente come quello che ha cominciato prima del fenomeno neomelodico, quasi ispiratore dei vari "artisti" che successivamente hanno intrapreso questo genere.
Non sono assolutamente d'accordo, il grande Mario Da Vinci va ricordato, secondo me, insieme ai VERI ARTISTI DELLA VERA CANZONE NAPOLETANA COME MARIO MEROLA E ENZO DI DOMENICO.
Che sono legati alla STORIA DELLA CANZONE, prima ancora che napoletana, che ovviamente ha celebrato in modo unico.
Era uno che sapeva essere artista a 360 gradi: sia legato alla tradizione, che innovando e sperimentando il mix tradizionale e moderna, cosa che poteva sembrare una bestemmia se fatta da qualche giovane d'oggi, lui invece sapeva farlo con grande passione e competenza.
Tanti hanno iniziato grazie a lui, non solo perché ispirati, ma proprio perché lanciati da Lui, perché era anche un grande uomo: se notava grande talento in un ragazzo/a, lo aiutava a intraprendere la carriera di cantante, chissà quanti davvero gli devono un Grazie!
R. I. P.
Fu pubblicato il mio primo disco LP e di li e poco mentre percorrevo a piedi Via Medina, sentii la voce di colui che guidava una Mercedes che rivolto a me come per chiamarmi gridò : Trasmette Napoli! Era lui Il caro Mario Da VInci che, evidentemente, gli sfuggì il mio nome e mi chiamò col titolo della canzone regina che dava anche il titolo al disco e con la quale mi ero fatto notare e apprezzare dal pubblico come pure da lui tanto che mi fece montare sul suo macchinone e mi invitò ospite alla sua Radio Spaccanapoli. Iniziava il programma con la mia Trasmette Napoli come antisigla per poi trasmettere la sua sigla Spaccanapoli. Successivamente mi invitò più volte nei suoi programmi televisivi. Mi apprezzava anche come autore e mi chiese canzoni da incidere che però non ruscii a dargli. Era altruista verso i colleghi capaci e bravi tanto da tendere loro una mano.
Ua