Bel video e bella spiegazione, attendo le prossime puntate. Io, resto dell'idea che uno scandi a zero sia il più facile da affilare perché, essendo più ampia la porzione di coltello a contatto con la pietra, rende più difficile sbagliare l'angolo anche se è maggiore la parte da asportare. Riguardo allo strop, l'errore più comune che tende a smussare il filo, è quello di usare la stessa pressione che si usa sulle pietre. Il passaggio della lama sul cuoio deve essere delicato perché, per quanto possa essere duro il cuoio, tenderà sempre a incurvarsi (anche impercettibilmente) attorno al filo. Comunque spiegazione molto chiara, mi è piaciuta! 👍
Proprio oggi è arrivato l' Hultafors ok4 ,non proprio affilato a rasoio, all' inizio vista la quantità di olio presente ho asciugato la lama e comunque non era tagliente. Ho preso questo coltello per fare pratica con le pietre ad acqua. Al momento ho fatto solo esperienza con un opinel con risultati soddisfacenti. Guarderò con interesse i futuri video su questo argomento anche per evitare di massacrare lame e pietre di qualità.
Bravi! Interessantissimo come sempre! Potrei chiederti che coltello è quello con manico nero senza laccetto che si vede accanto agli altri nella parte introduttiva del video? Grazie mille!
Ciao Andrea, condivido in toto la tua opinione riguardo la riaffilatura dei profili scandi(io uso le tascabili oppure carta abrasiva a casa). Non sono d'accordo invece, nell'evitare la stroppatura finale. Anche la stroppatura ha diversi sistemi di passata, per evitare di arrotondare un V, come sui rasoi, la lama deve uscire sul lato della tavoletta e non in testa.... Faccio fatica a spiegarlo senza mostrarlo, ma è semplicissimo.... Sui carving soprattutto, li tengo affilati solo con cuoio e paste.... Se trovi qualcosa sui rasoi di "Mastro Livi", lo spiega agregiamente.
Purtroppo passare lo strop sugli scandi 0 (senza nessun accenno di microbevel riflesso o altro) necessariamente provoca un leggero consumo e arrotondamento del filo (è stato provato al microscopio) non è detto che sia un male, ma soprattutto in alcuni contesti di intaglio fine da molti intagliatori è sconsigliato, poi ovviamente non è un obbligo o costrizione ma un consiglio . È più consigliato passare lo strop senza l’uso di pasta abrasiva solo per pulire il filo ma ripristinare sempre su pietra
@LostInTheBush Ciao Andrea, ho visto il seguito della tua esposizione e capisco che arrivando ad usare pietre da lappatura il bordo non presenti particolari micro creste e l'azione del cuoio diventi quasi controproducente, quindi il mio intervento precedente è stato presuntuoso e ti chiedo scusa. La mia attrezzatura è molto più umile e grossolana e usando pietre tascabili a secco arrivo al massimo ad una ceramica 1000/1200, che a mio avviso e per quello che è per il mio grado di soddisfazione è sufficente e una stroppata finale é consigliata perché in questi casi le inevitabili creste che si formano, se non si spezzano prima con l'ausilio del cuoio, dopo 4 tagli si piegherebbero appannando il filo. Per i ripristini di danni più marcati, per satinare lame segnate, oppure riaffilare molature convesse, uso carta abrasiva di varie grane terminando con cuoio e ruota di cotone. La fase finale, ritengo che sia quella che mi permette di avere un bordo performante a prescindere se mi fermo alla grana 400 o se arrivo alla 1500. Questo ultimo sistema viene utilizzato ancora da tanti artigiani nordici. Vorrei che rimanesse un confronto con scambio di esperienze personali e non che passasse il discorso che il mio è giusto e il tu no. Grazie Nicola.
Molto chiaro ed interessante. Grazie.
Grazie 😊
MOLTO UTILE🔝🔝🔝
Grazie 😊
Bello Carlo buongiorno e bentornato!!!!
Grande Carlo e bravo Andrea molto interessante lo seguirò con piacere......👍👏
Bel video e bella spiegazione, attendo le prossime puntate.
Io, resto dell'idea che uno scandi a zero sia il più facile da affilare perché, essendo più ampia la porzione di coltello a contatto con la pietra, rende più difficile sbagliare l'angolo anche se è maggiore la parte da asportare.
Riguardo allo strop, l'errore più comune che tende a smussare il filo, è quello di usare la stessa pressione che si usa sulle pietre. Il passaggio della lama sul cuoio deve essere delicato perché, per quanto possa essere duro il cuoio, tenderà sempre a incurvarsi (anche impercettibilmente) attorno al filo.
Comunque spiegazione molto chiara, mi è piaciuta! 👍
Bella iniziativa ,continuate così.
Ciao Carlo un bel video con ottime spiegazioni
Proprio oggi è arrivato l' Hultafors ok4 ,non proprio affilato a rasoio, all' inizio vista la quantità di olio presente ho asciugato la lama e comunque non era tagliente. Ho preso questo coltello per fare pratica con le pietre ad acqua.
Al momento ho fatto solo esperienza con un opinel con risultati soddisfacenti.
Guarderò con interesse i futuri video su questo argomento anche per evitare di massacrare lame e pietre di qualità.
Chiare spiegazioni cose che non sapevo. Grazie
Grande Carlo!!!
Ottimo anche per me.
Ottima iniziativa
Grazie 😊
Bravi! Interessantissimo come sempre! Potrei chiederti che coltello è quello con manico nero senza laccetto che si vede accanto agli altri nella parte introduttiva del video? Grazie mille!
@@remanaci3212 è un Bark River Aurora
@@carlograziani Grazie mille!
Ciao Andrea, condivido in toto la tua opinione riguardo la riaffilatura dei profili scandi(io uso le tascabili oppure carta abrasiva a casa).
Non sono d'accordo invece, nell'evitare la stroppatura finale.
Anche la stroppatura ha diversi sistemi di passata, per evitare di arrotondare un V, come sui rasoi, la lama deve uscire sul lato della tavoletta e non in testa.... Faccio fatica a spiegarlo senza mostrarlo, ma è semplicissimo....
Sui carving soprattutto, li tengo affilati solo con cuoio e paste....
Se trovi qualcosa sui rasoi di "Mastro Livi", lo spiega agregiamente.
Purtroppo passare lo strop sugli scandi 0 (senza nessun accenno di microbevel riflesso o altro) necessariamente provoca un leggero consumo e arrotondamento del filo (è stato provato al microscopio) non è detto che sia un male, ma soprattutto in alcuni contesti di intaglio fine da molti intagliatori è sconsigliato, poi ovviamente non è un obbligo o costrizione ma un consiglio . È più consigliato passare lo strop senza l’uso di pasta abrasiva solo per pulire il filo ma ripristinare sempre su pietra
@LostInTheBush
Ciao Andrea, ho visto il seguito della tua esposizione e capisco che arrivando ad usare pietre da lappatura il bordo non presenti particolari micro creste e l'azione del cuoio diventi quasi controproducente, quindi il mio intervento precedente è stato presuntuoso e ti chiedo scusa.
La mia attrezzatura è molto più umile e grossolana e usando pietre tascabili a secco arrivo al massimo ad una ceramica 1000/1200, che a mio avviso e per quello che è per il mio grado di soddisfazione è sufficente e una stroppata finale é consigliata perché in questi casi le inevitabili creste che si formano, se non si spezzano prima con l'ausilio del cuoio, dopo 4 tagli si piegherebbero appannando il filo.
Per i ripristini di danni più marcati, per satinare lame segnate, oppure riaffilare molature convesse, uso carta abrasiva di varie grane terminando con cuoio e ruota di cotone.
La fase finale, ritengo che sia quella che mi permette di avere un bordo performante a prescindere se mi fermo alla grana 400 o se arrivo alla 1500.
Questo ultimo sistema viene utilizzato ancora da tanti artigiani nordici.
Vorrei che rimanesse un confronto con scambio di esperienze personali e non che passasse il discorso che il mio è giusto e il tu no.
Grazie Nicola.
@ certo, il confronto è sempre ben accetto ! Ci mancherebbe altro, anzi è li che si cresce, scambiandosi idee e pensieri.
allora non sarebbe giusto fare un video esplicativo su come usare lo strop correttamente???
@@langwolfendaniel prossimamente 🤓