Ho guardato altri video a riguardo e letto diversi testi su questo argomento e devo dire che questa spiegazione è queste informazioni sull'argomento oltre ad essere esposte chiaramente e molto bene, mi risultano molto interessanti! Complimenti per il video! Mi iscriverò al suo canale.
è vero, l'ho provato su me stessa molte volte, mio padre aggressivo e devo imparare a non autogiudicarmi perchè se no poi diventa un circolo vizioso e non se ne esce più
Grazie dottore, i suoi video sono davvero un illuminazione e mi fanno ripensare continuamente a tutti i traumi che ho subito fin da piccola e mi sono resa conto di essere stata manipolata da una famiglia disfunzionale fino a cinquant'anni , non ho mai avuto il coraggio di ribellarmi subendo così di tutto finché ho detto basta e li ho allontanati ma mi hanno lasciato una tale rabbia dentro che non riesco proprio a gestire.....è come se non riuscissi a liberarmi di loro perché sono sempre presenti nella mia testa.
Buongiorno Annalisa, la ringrazio per le sue parole di stima…dev’essere stato molto duro quello che ha passato…credo che un buon percorso di terapia potrebbe aiutarla a gestire e ad elaborare questa sofferenza…
@@auroralibera5354 grazie...è bello sapere che c'è anche chi comprende il dolore che abbiamo dentro e non solo chi giudica e critica quando ci allontaniamo da queste persone per un fatto di sopravvivenza....ti abbraccio forte anch'io ❤️
Finalmente una spiegazione che mi ha fatto leggere dentro.Mi chiedo perché sono costantemente arrabbiata , e lei ha raccontato la mia vita pur senza conoscermi, io ho subito maltrattamenti fisici e verbali dalla mia sorella maggiore,e poi da tante altre persone, non ci sono parole per spiegare come ci si sente.,..
Buonasera Sandra, posso immaginare la sua sofferenza..sono contento che nel video abbia trovato una descrizione in cui potersi riconoscere, e spero che questo le sia di aiuto per prendersi cura del proprio dolore..è una strada accidentata ma è fondamentale provare a percorrerla..
Bravo; questo video è molto interessante, almeno per quanto mi riguarda, lo ascolterò e riascoltero di nuovo quasi a impararlo a memoria, Grazie, spiegato molto bene in maniera calma e chiara.
Posso farle una proposta? Spero interessante? Senta ma lei cosa ne pensa di fare tipo una sorta di abbonamento al suo canale che in pratica le persone che si abbonano hanno diritto a tipo 2 live mensili con lei in cui si fa tipo uno di quei percorsi di auto aiuto tipo seduta di gruppo di un'oretta di varie tematiche? In cui ognuno può esporre il suo pensiero però appunto essendo che c'è lei come presenza virtuale non siamo allo sbaraglio ma siamo controllati dalla sua presenza che ci può guidare con le domande giuste? Sarebbe carina l'idea magari per un mese viene trattato il tema della rabbia per un altro mese si può parlare ad esempio dell'ansia in modo che diventa una cosa anche piuttosto terapeutica nel senso che essendo magari che sono per esempio quattro incontri mensili già uno si sente meglio, Poi in base alle richieste e valuterà lei Che tipo di argomento trattare magari gli va più la rabbia e in certi momenti invece ci sarà più richiesta di fare qualcos'altro 🤗🤗😶😶😶😶🙃🙃🙃🙃🙃🙃
@@marialuigiadivirgilio8183 Buongiorno Maria Luigia, sono contento che il video le abbia dato degli spunti utili. La ringrazio per le sue parole e per il suo interesse. Saluti!
Bisogna capir bene quello che ci succede :.il perche' della mancanza di autostima da dove potrebbe derivare ....la rabbia , conoscere i traumi responsabili e lei ce l'ha spiegato benissimo ...molto bravo ...super ....Grazie
Grazie, interessante!! Il trauma subito può essere alla base di dinamiche relazionali difficili, ma la consapevolezza e l'accoglienza di sé possono essere strumenti validi per affrontare la rabbia che cresce di fronte ad attacchi subdoli e svalorizzazioni
Buongiorno Antonietta, sì sono molto d’accordo con le sue parole…accogliere se stessi e riuscire a guardarsi con occhi compassionevoli è una pratica di straordinaria importanza…
@@PsicoterapiaemilanoIt e se la acquisita compassione diviene poi una giustificazione, per i comportamenti disfunzionali che si mettono in atto? Tipo: eh, mi arrabbio perché mio padre era violento...e poi continuo ad agire la stessa rabbia...
@@eosrododactulos8205 Buongiorno, compassione e responsabilità sono due cose diverse. Posso, devo provare empatia per la parte di me che soffre, ma allo stesso tempo devo far sì che occupandomi con senso di responsabilità della mia sofferenza (le reazioni causate da quella sofferenza sono comunque una mia responsabilità) e acquisendo modalità empatiche per accogliere e rassicurare le paure che mi portano a reagire male, quelle reazioni possano trasformarsi in comportamenti più sani, anche esprimendo la rabbia ma utilizzando modalità rispettose di me stesso e degli altri.
Le ferite inflitte nell infanzia le portiamo tutti a spasso con noi Ma c e chi ne fa altrettante al prossimo per vendetta e c e chi se le fa infliggere per non tradire i propri carnefici ..passando all identificazione Possibile che bisogna passare una vita tra queste due reazioni O vittima o carnefice Io voglio fare una magia e uscire da questi due cerchi Io voglio essere felice e amarmi e amare Io sono innamorata dell amore E ho giurato a me stessa che niente e nessuno ne vittime ne carnefici mi toglieranno questa gioia di amare ed essere amata Alle volte é dura ...vado in pezzi Poi li raccolgo ..mi ricompongo con amore e riprendo la mia vita perche .IO SONO E sono unica e insostituibile con il mio sorriso su questa terra che mi ha SCELTA e VOLUTA Grazie per questi video Nel marasma di terapeuti piu feriti dei pazienti Lei é una perla rara
Buongiorno Raffaele, mi sembra un'immagine efficace! È normale che con alcune persone, anche alcuni terapeuti, si possa sentire di non ricevere l'aiuto di cui si ha bisogno, ma occorre sforzarsi di pensare che ci sarà ugualmente qualcuno più adatto a fornire quell'aiuto. Saluti!
Tipica frase di chi ha una rabbia irrisolta, e la deve sfogare contro qualcuno ( in questo caso, contro l'autore del video che io, tra parentesi, trovo molto utile ed azzeccato).
Interessante video, suggerisco di eliminare la musichetta di fondo che potrebbe rendere difficoltoso seguire con concentrazione A me è successo, sicuramente non sarò stata l'unica ad avere questo fastidio. Grazie
Posso immaginare quanto possa essere complicato e faticoso ciò che sta vivendo. Potrebbe valutare di affrontare insieme ad uno professionista la sua situazione. Così da rendere questa rabbia gestibile e funzionale.
È dovuto a quello che ci ha fatto lo stato? È il malgoverno esterno che si interiorizza, riflettiamo quello che ci fanno, anche se nascoste alla luce le ombre escono fuori in tutti. Bisogna capire come funzioniamo in rapporto alla società, ritornano i traumi vissuti da più piccoli dove ci siamo sentiti oppressi..per azioni nostre o di altri cui tenevamo.. sentirsi traditi e rifiutare i sentimenti moralmente indegni ci fa ammalare.. Secondo me..
ottimi contenuti. Mi permetto due note tecniche : l'audio rimbomba e risulta fastidioso. Andrebbe fatta una maggiore sintesi. Si passerebbe dall'ottimo all'eccellente. grazie
grazie per la chiarezza... arrabbiata da piccola spesso e tuttora mi scopro arrabbiata in modo eccessivo... ogni disagio ha una funzionalità di adattamento nell 'infanzia
È verissimo, ogni meccanismo che oggi percepiamo come disfunzionale ha avuto un'utilità o addirittura una necessità di esistere per permetterci un adattamento sufficientemente funzionale all'ambiente in cui siamo cresciuti. Grazie per le sue osservazioni.
Puo fare un video sulle PAURE ....il mio ragazzo dp tanti traumi ha paura di tutto, abbandono, conflitti,... e sper favore un video sulla rabbia repressa ovvero quando qualcuno arrabbiato si chiude nel silenzio
Grazie...e qdi dopo aver perso 10anni cn un counselor che si è concentrata su costellazioni e focusing ..e nn aver risolto quasi nulla....le mie ferite sono ancora lì...sul bordo di una depressione che è so dolore e tristezza....arriva lei a spiegarmi la tensione corporea che nn mi lascia mai...un mix tra l impossibilità da piccola di crescere xk dovevo biologicamente sopra:ivere e dovevo sopportare i maltrattamenti. Come si impara ad esser amorevoli cn se stessi qdo sono abituata a sopportare e spronarmi da sempre ?
Salve, dottore..nel mio caso non è rabbia verso me stessa ma sostanzialmente vero membri della mia famiglia..provo fastidio e di conseguenza non aopportazione anche solo per atteggiamento e/ o modi di parlare, o quando mi vengono rivolte delle questioni a mio parere stupide e scontate di conseguenza non riesco a non pormi in modo sgarbato. È una situazione frustrante e non piu sopportabile per me ma non so come venirne fuori nonostante ci provi ripetutamente .
Buonasera, scusi per il tempo trascorso senza risposta. Provi a chiedersi che cosa mantiene un legame con la sua famiglia e con le risposte che le danno. Una parte di lei spera forse ancora di essere vista, di ottenere un riconoscimento diverso? Sente che le loro parole fanno diminuire il suo valore? C'è un senso di ingiustizia? Oppure ancora una paura di venire ignorata, criticata, sottostimata, come se da questi loro atteggiamenti lei ricavasse la sensazione di non meritare affetto da nessuno? Sono queste - e certamente anche altre - le domande da farsi, perché nel momento in cui lei non sentirà più di essere intaccata nel suo valore dagli atteggiamenti disfunzionali della sua famiglia, le loro parole non avranno più questo impatto.
Io vivo questa brutta sensazione di avere disturbo e malessere dal solo minimo contatto con i.membri della mia famiglia infatti è una cosa insopportabile...
Spiegazione davvero chiara ed illuminante. Una domanda.. il meccanismo può innescarsi allo stesso modo anche in seguito ad abusi sessuali subiti molti anni prima durante i quali non è stato possibile o non si è riusciti a mettere in atto una difesa tramite l' aggressività? Può essere che questa aggressività mancata, si sia depositata interiormente e poi esca sottoforma di rabbia incontrollata che esplode in modo inadeguato al contesto?
Buongiorno Laura, la ringrazio per le sue parole. Sì quello che dice è plausibile, in generale i traumi provocano un blocco delle risposte che non si è potuto mettere in atto, quindi ad esempio le risposte di attacco ma anche quelle di fuga. Per questo motivo ci può essere un'inibizione della rabbia, oppure un utilizzo della rabbia contro sé stessi, oppure ancora una difficoltà a maneggiarla in modo consapevole, con conseguenti esplosioni sporadiche e incontrollate.
Dottore una curiosità; potrebbe una persona iraconda esserlo ad esempio col partner, ma essere totalmente affabile ed amabile con gli altri (amici e conoscenti)?
Non sono uno psicologo però provo a rispondere. Secondo me si,con lei ha la giusta intimità per sfogare tutto ciò che non può o non vuole far vedere agli altri. Praticamente la usa come una valvola di sfogo. Ma non conoscendo la persona ne tutti i dettagli, non posso esserne certa.
I miei fratelli ci sono ancora dentro, uno identico a mio padre l'altro completamente sottomesso che si prende ancora i suoi insulti..io che ho gl'incubi perché guardare in faccia quella bimba che soffre fa troppo male.
Io ho tanta rabbia ma verso me stessa. Mentre cerco sempre di accontentare gli altri e di aiutarli. Questo mi fa stare bene. Ma la rabbia la sfogo verso me stessa. Tutto a causa di vari traumi infantili. Atteggiamenti e comportamenti svalutanti o troppo pretenziosi. Dal non vedermi al dover essere obbediente. Mi bloccavo nel rispondere. Perché non riuscivo a capire come doveva essere una "brava bambina". Poi perché i mia mamma andò a lavorare e mi abbandono per vari mesi stetti da sola a casa coi nonni: lui era molto cattivo. Iniziò a prendermi di mira.⁸ì
@@gabrielladimarino7902 scusami,per me è TTM quando tiri la ciocca. per fortuna non lo fai.Prova a respirare profondamente, fare attività fisica, rilassarti. non cercare di fermare il gesto che fai. dedicati ad altro. se sei stressata, trova dei modi per rilassarti.per "scaricare" in modo diverso. cammina nel verde per es.
Grazie Alessia! Come fare..bella domanda! È un percorso di terapia, richiede tempo e pazienza ma può dare risultati importanti..e anche da soli si può gradualmente imparare a prendersi maggior cura di sé stessi..
Il problema è che l'attacco a cui si reagisce è solo mentale, ovvero ci si sente offesi da un attacco all'ego che sembra molto solido in quanto abbiamo un immagine che vogliamo a tutti i costi difendere...l'identità virtuale se vogliamo definirla.
Buongiorno, sì è importante sapere che a volte ci si sente attaccati ma non è detto che l'attacco ci sia stato veramente. Questo non significa sminuire o negare ciò che stiamo provando, bensì poterlo attribuire ad una paura, ad una ferita che già abbiamo dentro di noi, accorgendoci che probabilmente gli altri sono meno pericolosi di quanto immaginiamo. Grazie per il suo commento, saluti!
Grazie dott..i medici mi hanno parlato del " non detto " e del dolore di una ferita ,che Mi è rimasto dentro ma a cosa si riferisce rabbia repressa? O emozioni che trattengo e non riesco a tirare fuori perché non sono abituata a farlo?
Buonasera Valery, esprimere le emozioni - quindi anche la rabbia - è relativamente semplice se quando da piccoli si sono mostrate le proprie emozioni la risposta degli adulti è stata empatica, accogliente, aperta. Se invece, mostrando le sue emozioni da piccola, lei ha sentito che gli altri non le accettavano e reagivano con giudizi critici, indifferenza o aggressività, probabilmente ha iniziato a reprimerle o a mostrare solo quelle che non creavano problemi...
Buongiorno, forse è un po' forte come affermazione ma sicuramente esistono dinamiche complesse che portano le persone ad assumere dei ruoli, delle posizioni all'interno dei rapporti interpersonali. Questi ruoli possono alternarsi, modificarsi nel tempo o nei diversi momenti di un rapporto. Saluti!
Salve dottor Frazzoni, trovo i suoi video sui traumi e le loro conseguenze molto interessanti, io sto cercando di prendermi cura delle mie parti ferite da una buona metà della mia vita fino a ora. Nel tempo sono riuscita a riconoscere i legami nocivi e allontanare le persone con le quali li avevo instaurati, ammetto che solo dopo molti anni (anche di terapia) ci sono riuscita, ma che ora ho bisogno di trovare un percorso attraverso il quale possa mettermi in contatto con queste parti, che sono complesse e difficili. Le chiedo, visto che lavora sui traumi con molta cura, se mi vuol dire cosa ne pensa delle teorie sui traumi evolutivi di Alice Miller, e se secondo lei, riprodurre i comportamenti abusanti su di se, attraverso legami nocivi può impedire di prendere contatto con queste parti sofferenti, e di conseguenza se riuscire a imparare a riconoscere ed evitare questi legami, può rendere ad un percorso terapeutico una valenza diversa, più autoriparatrice, se così si può dire. Messaggio complesso, spero di essermi spiegata abbastanza chiaramente, la ringrazio.
Buonasera, grazie per il messaggio molto competente e mi scusi per il tempo trascorso senza ricevere risposta. Sicuramente riprodurre su di sé i comportamenti abusanti, magari accettandoli in una relazione maltrattate, è un meccanismo di sopravvivenza, in genere accostabile a quella che viene definita identificazione con l'aggressore. Attaccare le proprie parti emotive, o permettere a qualcuno di attaccarle, è un modo per cercare di eliminarle, eliminando con esse il dolore che quelle parti provano. Oltretutto i comportamenti abusanti sono in certi casi l'unica forma di attenzione che si è ricevuta, di conseguenza una persona sviluppa la convinzione che solo venendo umiliata può essere degna della presenza di qualcuno accanto a lei. È molto importante la consapevolezza che ha maturato al riguardo. Continui a curarsi e a non mollare...
@@adriananafas Buongiorno Adriana, mi vengono in mente due libri interessanti: il primo è "Gestire la rabbia" di Monica Morganti, edizioni Franco Angeli, che affronta il tema esaminando anche le funzioni della rabbia e utilizzando strumenti più riflessivi tra i quali la mindfulness; il secondo è "Che rabbia!", di Albert Ellis, edizioni Erickson, con un taglio più concreto e comportamentale. Si integrano bene l'uno con l'altro, a mio giudizio. Saluti!
Questo processo può avvenire spontaneamente o c'e bisogno di una figura professionale? Perché non tutti sono propensi a rivolgersi ad un terapeuta. Grazie
Buongiorno Rosa, beh sicuramente ci sono persone che riescono anche da sole a elaborare in modo piuttosto efficace le proprie ferite traumatiche, però chi non è propenso a rivolgersi ad un terapeuta è in genere condizionato da una paura o da una sfiducia nei confronti della psicoterapia, di conseguenza sarebbe interessante approfondire le cause e l'origine di questa sfiducia. Saluti!
Gentile Nicola, per una lettura sulla rabbia mi prendo un attimo e penso a cosa consigliarle. Per un consulto invece trova tutti i miei riferimenti presso il mio sito. Mi può contattare direttamente via mail o telefonicamente.
Buongiorno Maria Cristina, sì è vero quello che dice. Spesso nelle analisi sul lutto viene sottovalutata questa componente, la rabbia. La ringrazio per la preziosa osservazione.
Buonasera annalinda, immagino sia faticoso..in questo caso le consiglierei di approfondire il problema con dei colloqui di psicoterapia, perché è probabile che lei si senta bloccata dal rapporto con sua madre e questo non la aiuti a procedere nel suo percorso di crescita emotiva..
@@PsicoterapiaemilanoIt prima di tutto la ringrazio per avermi risposto, ci penso da tempo ma ho problemi economici che non mi permettono di avere uno specialista qualificato.
Buonasera annalinda, capisco...sì la terapia privata è onerosa, magari se tra un po' di tempo avrà la possibilità anche solo di fare qualche colloquio per avere un primo inquadramento del problema e definire dei possibili obiettivi, sarebbe già un passo utile..
@@PsicoterapiaemilanoIt Buona sera, Dottore. La ringrazio e Le faccio i complimenti per la preparazione accurata e per l'empatia con cui trasmette i contenuti..Devo purtroppo rilevare che in anni di terapie nessuno ha mai proposto soluzioni come invece fa Lei..A tal proposito, visto che le terapie sono costose e spesso si equivalgono nell'approccio teorico ma poco pratico, si potrebbe ricordare che, qualora manchi la possibilità di un buon terapeuta quale è Lei, esiste comunque la possibilità di farsi almeno indirizzare presso le USL di competenza? Spero il mio commento non sia stato inopportuno e la ringrazio per il tempo e la professionalità che dedica nei Suoi video (microfono da migliorare). 🎙
Ogni psicologo dovrebbe saper trattare questo argomento credo.. ma lo chiedo a lei.. é possibile incappare in uno psicologo/psicoterapeuta che non ne abbia le competenze?
Buongiorno, sì come in tutte le professioni è possibile incappare negli incompetenti..però se ne accorge con relativa facilità perché ha la sensazione di non essere capito nel suo problema..o di non essere accolto..in questo caso ne parli col terapeuta. Può darsi che ci siano state delle incomprensioni che potete risolvere, o può darsi che lui non sia un buon terapeuta..
Buongiorno Lucia, sarebbe importante se un genitore che ha fatto del male riuscisse a riparare, chiedendo sinceramente scusa..non sempre accade purtroppo, dipende dal livello di consapevolezza e di patologia, ma a volte accade..
Mi sono ritrovata in ogni sua parola, non capivo il perché di tutta questa mia rabbia, del mio descrivermi come una persona orribile. Di descrivermi sempre malissimo davanti agl’altri, di offendermi in modo sarcastico e a mo di battuta. Di pensare di star parlando oggettivamente, di non aver nessun pregio. Non capivo il perché sono così perfettina ed esigente con agl’altri e cosi poco elastica. Da chi si va per risolvere questi problemi? Psicologo, psicoterapeuta? Non ci sono mai andata
Buonasera, scusi il ritardo nella risposta. A volte attaccarsi è l'unico modo per prendere il controllo sulle proprie paure, provi ad approfondire questo aspetto rivolgendosi a un/una psicoterapeuta, se ritiene possa esserle di aiuto.
Buongiorno Anna, dipende da vari elementi del contesto e dipende dalle altre esperienze di vita di una persona, che può essersi costruita delle buone risorse e può usarle per non cadere nei sensi di colpa. Sicuramente però, avere accanto persone colpevolizzanti non è una buona cosa. Vanno evitate oppure, se non si può, vanno arginate. E va rispedito al mittente il senso di colpa...
@@PsicoterapiaemilanoIt in che senso rispedire al mittente? Ci sono certe persone che utilizzano il senso di colpa come costante nei rapporti coi più intimi, con la scusante di usarli per il bene dell'altro....
@@annalc1836 Rispedirli al mittente nel senso che se una persona vuole farla sentire in colpa, lei non è comunque obbligata a sentirsi in colpa..è come se l'altra persona le consegnasse un pacco - ad esempio, le proprie paure, il proprio bisogno di controllo - e chiedesse a lei di farsene carico. Lei può accettare il pacco oppure no..ovviamente questa è una semplificazione, nella realtà può essere più complesso, ma il concetto è questo.
Va bene professore, ma manca l'altra parte: ha parlato solo di chi ha rivolto la rabbia verso sè, ma della parte annunciata e non trattata di chi la rivolge altrove questa rabbia puó parlarne?
Io mi chiedo genitori parenti nonni ecc ecc che hanno " fatto " questo ad un bambino ... Quando sto bambino diventa grande se va li cerca e gli stacca la testolina dal collo ...
Sembra tutto chiaro ma non lo è, anzi la cosa chiara è proprio quella di essere la causa del dolore delle persone più vicine e non riuscire a fare altro che del male in continuazione
Non credo che lei possa essere la causa del dolore, nel senso negativo del termine, cioè di farlo con intenzione e consapevolezza..probabilmente ci sono delle dinamiche che si ripetono e che sono causate da una sofferenza difficile da esprimere..
Esperienza molto negativa con gianluca frazzoni, alla larga. In alcuni mesi di terapia non ha saputo procurarsi una connessione internet decente per le sedute online, dopo mesi di colloqui manda mail chiamandomi col nome sbagliato, rimanda sedute all ultimo minuto dicendo di essere in vacanza all estero, gli ho inviato per mail un riassunto di 3 pagine della mia precedente terapia e invece di ringraziarmi e studiare il materiale, cosa fa? Risponde acidamente scrivendo:"lei cerca di imporre e impone un lavoro supplementare fuori dalla seduta, che non è stato concordato in questi termini di lunghezza e complessità, in virtù del fatto che anch'io debba fare fatica" . Che lazzarone ingrato con tutti soldi che gli ho dato, dovrei chiederli indietro visto che è chiaro che non dedica tempo a riflettere ai casi fuori delle sedute, vergogna, questa non è la Milano che lavora. Il mercato degli psicologi deve essere efficientato grazie alle recensioni per allontanare i fannulloni.
@@PsicoterapiaemilanoIt buongiorno! Da come spiega nel video, il rapporto che si viene a creare ha molti risvolti che si ritrovano nella "Sindrome di Stoccolma". Grazie per il suo lavoro!
Bisogna essere consapevoli di potersi difendere per non doverlo fare. Da chiunque, anche i genitori e se stessi Bisogna giudicarsi con altri occhi da quelli che ci hanno offeso
Ho guardato altri video a riguardo e letto diversi testi su questo argomento e devo dire che questa spiegazione è queste informazioni sull'argomento oltre ad essere esposte chiaramente e molto bene, mi risultano molto interessanti! Complimenti per il video! Mi iscriverò al suo canale.
è vero, l'ho provato su me stessa molte volte, mio padre aggressivo e devo imparare a non autogiudicarmi perchè se no poi diventa un circolo vizioso e non se ne esce più
Grazie dottore, i suoi video sono davvero un illuminazione e mi fanno ripensare continuamente a tutti i traumi che ho subito fin da piccola e mi sono resa conto di essere stata manipolata da una famiglia disfunzionale fino a cinquant'anni , non ho mai avuto il coraggio di ribellarmi subendo così di tutto finché ho detto basta e li ho allontanati ma mi hanno lasciato una tale rabbia dentro che non riesco proprio a gestire.....è come se non riuscissi a liberarmi di loro perché sono sempre presenti nella mia testa.
Buongiorno Annalisa, la ringrazio per le sue parole di stima…dev’essere stato molto duro quello che ha passato…credo che un buon percorso di terapia potrebbe aiutarla a gestire e ad elaborare questa sofferenza…
Carissima ti comprendo avendo avuto il tuo stesso trascorso, un abbraccio affettuoso
@@auroralibera5354 grazie...è bello sapere che c'è anche chi comprende il dolore che abbiamo dentro e non solo chi giudica e critica quando ci allontaniamo da queste persone per un fatto di sopravvivenza....ti abbraccio forte anch'io ❤️
Mi aggiungo al gruppo della rabbia mio malgrado e spero di superare tutto ciò
@@PsicoterapiaemilanoIt trauma post traumatico possono infiggiare la memoria?
Che video illuminante!!! Ho fatto diversi anni di terapia, ma questa chiave di lettura mi era sempre sfuggita, grazie!!!
Grazie! Sono contento di aver messo in evidenza dei temi che possono servire ad una maggior comprensione. Buona giornata!
un tema cosi complesso e reso fruibile i maniera cosi chiara devo dire che mi ha sorpreso
La ringrazio! Sono contento che le sia stato utile.
Finalmente una spiegazione che mi ha fatto leggere dentro.Mi chiedo perché sono costantemente arrabbiata , e lei ha raccontato la mia vita pur senza conoscermi, io ho subito maltrattamenti fisici e verbali dalla mia sorella maggiore,e poi da tante altre persone, non ci sono parole per spiegare come ci si sente.,..
Buonasera Sandra, posso immaginare la sua sofferenza..sono contento che nel video abbia trovato una descrizione in cui potersi riconoscere, e spero che questo le sia di aiuto per prendersi cura del proprio dolore..è una strada accidentata ma è fondamentale provare a percorrerla..
Bravo; questo video è molto interessante, almeno per quanto mi riguarda, lo ascolterò e riascoltero di nuovo quasi a impararlo a memoria, Grazie, spiegato molto bene in maniera calma e chiara.
Posso farle una proposta? Spero interessante? Senta ma lei cosa ne pensa di fare tipo una sorta di abbonamento al suo canale che in pratica le persone che si abbonano hanno diritto a tipo 2 live mensili con lei in cui si fa tipo uno di quei percorsi di auto aiuto tipo seduta di gruppo di un'oretta di varie tematiche? In cui ognuno può esporre il suo pensiero però appunto essendo che c'è lei come presenza virtuale non siamo allo sbaraglio ma siamo controllati dalla sua presenza che ci può guidare con le domande giuste? Sarebbe carina l'idea magari per un mese viene trattato il tema della rabbia per un altro mese si può parlare ad esempio dell'ansia in modo che diventa una cosa anche piuttosto terapeutica nel senso che essendo magari che sono per esempio quattro incontri mensili già uno si sente meglio, Poi in base alle richieste e valuterà lei Che tipo di argomento trattare magari gli va più la rabbia e in certi momenti invece ci sarà più richiesta di fare qualcos'altro 🤗🤗😶😶😶😶🙃🙃🙃🙃🙃🙃
Felice di sapere che i miei contenuti le siano stati di aiuto.
L ho trovato molto interessante perché da dei suggerimenti validi per risolverla , accettandola in maniera amorevole ed empatica.
@@marialuigiadivirgilio8183 Buongiorno Maria Luigia, sono contento che il video le abbia dato degli spunti utili. La ringrazio per le sue parole e per il suo interesse. Saluti!
Bisogna capir bene quello che ci succede :.il perche' della mancanza di autostima da dove potrebbe derivare ....la rabbia , conoscere i traumi responsabili e lei ce l'ha spiegato benissimo ...molto bravo ...super ....Grazie
Grazie davvero per le sue parole (persino troppo generose...), sono contento abbia apprezzato i miei contenuti!
Grazie, interessante!! Il trauma subito può essere alla base di dinamiche relazionali difficili, ma la consapevolezza e l'accoglienza di sé possono essere strumenti validi per affrontare la rabbia che cresce di fronte ad attacchi subdoli e svalorizzazioni
Buongiorno Antonietta, sì sono molto d’accordo con le sue parole…accogliere se stessi e riuscire a guardarsi con occhi compassionevoli è una pratica di straordinaria importanza…
@@PsicoterapiaemilanoIt e se la acquisita compassione diviene poi una giustificazione, per i comportamenti disfunzionali che si mettono in atto? Tipo: eh, mi arrabbio perché mio padre era violento...e poi continuo ad agire la stessa rabbia...
@@eosrododactulos8205 Buongiorno, compassione e responsabilità sono due cose diverse. Posso, devo provare empatia per la parte di me che soffre, ma allo stesso tempo devo far sì che occupandomi con senso di responsabilità della mia sofferenza (le reazioni causate da quella sofferenza sono comunque una mia responsabilità) e acquisendo modalità empatiche per accogliere e rassicurare le paure che mi portano a reagire male, quelle reazioni possano trasformarsi in comportamenti più sani, anche esprimendo la rabbia ma utilizzando modalità rispettose di me stesso e degli altri.
Il video di cui avevo bisogno, grazie
Buongiorno, la ringrazio molto del suo commento!
Le ferite inflitte nell infanzia le portiamo tutti a spasso con noi
Ma c e chi ne fa altrettante al prossimo per vendetta e c e chi se le fa infliggere per non tradire i propri carnefici ..passando all identificazione
Possibile che bisogna passare una vita tra queste due reazioni
O vittima o carnefice
Io voglio fare una magia e uscire da questi due cerchi
Io voglio essere felice e amarmi e amare
Io sono innamorata dell amore
E ho giurato a me stessa che niente e nessuno ne vittime ne carnefici mi toglieranno questa gioia di amare ed essere amata
Alle volte é dura ...vado in pezzi
Poi li raccolgo ..mi ricompongo con amore e riprendo la mia vita perche .IO SONO
E sono unica e insostituibile con il mio sorriso su questa terra che mi ha SCELTA e VOLUTA
Grazie per questi video
Nel marasma di terapeuti piu feriti dei pazienti
Lei é una perla rara
La ringrazio molto per il suo commento. Potrà uscire da quella morsa, lo merita. E la sua parte ferita merita di essere accudita con amore.
Grazie mille dottore per questa informazioni molto importanti per tutti il suo prossimo 🙏
Grazie a lei Victoria per le sue parole molto belle
Video utile come un grissino per scassinare una porta. Capisco perché molti siano sfiduciati verso la psicologia
Buongiorno Raffaele, mi sembra un'immagine efficace! È normale che con alcune persone, anche alcuni terapeuti, si possa sentire di non ricevere l'aiuto di cui si ha bisogno, ma occorre sforzarsi di pensare che ci sarà ugualmente qualcuno più adatto a fornire quell'aiuto. Saluti!
Tipica frase di chi ha una rabbia irrisolta, e la deve sfogare contro qualcuno ( in questo caso, contro l'autore del video che io, tra parentesi, trovo molto utile ed azzeccato).
Interessante video, suggerisco di eliminare la musichetta di fondo che potrebbe rendere difficoltoso seguire con concentrazione
A me è successo, sicuramente non sarò stata l'unica ad avere questo fastidio. Grazie
Buonasera Lucrezia, la ringrazio per il suggerimento, ne terrò conto! Buona serata e Buona Pasqua!
Più tempo passa e più ho paura di non riuscire a gestire la mia rabbia. Più tempo passa e più aumenta. Sembra incontrollabile.
Posso immaginare quanto possa essere complicato e faticoso ciò che sta vivendo. Potrebbe valutare di affrontare insieme ad uno professionista la sua situazione. Così da rendere questa rabbia gestibile e funzionale.
Ce la farai tu sei più forte
Ciao ti capisco fai anch'io anch'io sto solo da tanto che ho tanti anni ho sempre rabbia nervoso incontrollabile non so più come frenarmi ho paura
È dovuto a quello che ci ha fatto lo stato? È il malgoverno esterno che si interiorizza, riflettiamo quello che ci fanno, anche se nascoste alla luce le ombre escono fuori in tutti. Bisogna capire come funzioniamo in rapporto alla società, ritornano i traumi vissuti da più piccoli dove ci siamo sentiti oppressi..per azioni nostre o di altri cui tenevamo.. sentirsi traditi e rifiutare i sentimenti moralmente indegni ci fa ammalare..
Secondo me..
Grazie bellissimo video
@@nicolettaanzelini8080 Grazie a lei Nicoletta per le sue parole!
ottimi contenuti. Mi permetto due note tecniche : l'audio rimbomba e risulta fastidioso. Andrebbe fatta una maggiore sintesi. Si passerebbe dall'ottimo all'eccellente.
grazie
Bravissimo professore. Il migliore 👏
Grazie per il suo generoso commento!
Ohhhhhhh dottore questo video è veramente ,veramente illuminante ,grazie
Felice di esserle stato di aiuto.
grazie per la chiarezza... arrabbiata da piccola spesso e tuttora mi scopro arrabbiata in modo eccessivo... ogni disagio ha una funzionalità di adattamento nell 'infanzia
È verissimo, ogni meccanismo che oggi percepiamo come disfunzionale ha avuto un'utilità o addirittura una necessità di esistere per permetterci un adattamento sufficientemente funzionale all'ambiente in cui siamo cresciuti. Grazie per le sue osservazioni.
Puo fare un video sulle PAURE ....il mio ragazzo dp tanti traumi ha paura di tutto, abbandono, conflitti,... e sper favore un video sulla rabbia repressa ovvero quando qualcuno arrabbiato si chiude nel silenzio
Mi segno questi suggerimenti! Grazie!
Appena iscritta al Suo canale. Tutto spiegato molto chiaro e limpido. Grazie!
Grazie davvero!
Bravissimo veramente....mi aiuta molto..
La ringrazio Elena, la ringrazio davvero e spero realmente di poterle essere di aiuto.
Grazie dottore 😊
Grazie a lei!
Molto interessante la spiegazione del rapporto tra trauma e rabbia. Grazie
Grazie a lei per aver seguito i miei contenuti. Felice di sapere il video è stato di suo interesse
Le persone che si arrabbiano subito per cualsiase cose anno visogno de aiutò !!!🙏
Per imparare a controllare il trauma!!🙏
Buongiorno Victoria, sì sono pienamente d'accordo. Grazie per il suo commento.
Grazie...e qdi dopo aver perso 10anni cn un counselor che si è concentrata su costellazioni e focusing ..e nn aver risolto quasi nulla....le mie ferite sono ancora lì...sul bordo di una depressione che è so dolore e tristezza....arriva lei a spiegarmi la tensione corporea che nn mi lascia mai...un mix tra l impossibilità da piccola di crescere xk dovevo biologicamente sopra:ivere e dovevo sopportare i maltrattamenti. Come si impara ad esser amorevoli cn se stessi qdo sono abituata a sopportare e spronarmi da sempre ?
grazie...si l.accettazione aiuta xk ti riconnette alla vibrazione di Vita...occuparsi della.parte ferita aiuta ad andar più veloce
Salve, dottore..nel mio caso non è rabbia verso me stessa ma sostanzialmente vero membri della mia famiglia..provo fastidio e di conseguenza non aopportazione anche solo per atteggiamento e/ o modi di parlare, o quando mi vengono rivolte delle questioni a mio parere stupide e scontate di conseguenza non riesco a non pormi in modo sgarbato. È una situazione frustrante e non piu sopportabile per me ma non so come venirne fuori nonostante ci provi ripetutamente .
Buonasera, scusi per il tempo trascorso senza risposta. Provi a chiedersi che cosa mantiene un legame con la sua famiglia e con le risposte che le danno. Una parte di lei spera forse ancora di essere vista, di ottenere un riconoscimento diverso? Sente che le loro parole fanno diminuire il suo valore? C'è un senso di ingiustizia? Oppure ancora una paura di venire ignorata, criticata, sottostimata, come se da questi loro atteggiamenti lei ricavasse la sensazione di non meritare affetto da nessuno? Sono queste - e certamente anche altre - le domande da farsi, perché nel momento in cui lei non sentirà più di essere intaccata nel suo valore dagli atteggiamenti disfunzionali della sua famiglia, le loro parole non avranno più questo impatto.
Io vivo questa brutta sensazione di avere disturbo e malessere dal solo minimo contatto con i.membri della mia famiglia infatti è una cosa insopportabile...
Spiegazione davvero chiara ed illuminante. Una domanda.. il meccanismo può innescarsi allo stesso modo anche in seguito ad abusi sessuali subiti molti anni prima durante i quali non è stato possibile o non si è riusciti a mettere in atto una difesa tramite l' aggressività? Può essere che questa aggressività mancata, si sia depositata interiormente e poi esca sottoforma di rabbia incontrollata che esplode in modo inadeguato al contesto?
Buongiorno Laura, la ringrazio per le sue parole. Sì quello che dice è plausibile, in generale i traumi provocano un blocco delle risposte che non si è potuto mettere in atto, quindi ad esempio le risposte di attacco ma anche quelle di fuga. Per questo motivo ci può essere un'inibizione della rabbia, oppure un utilizzo della rabbia contro sé stessi, oppure ancora una difficoltà a maneggiarla in modo consapevole, con conseguenti esplosioni sporadiche e incontrollate.
Grazie!
Felice di poter essere di aiuto.
Wow sei bravissimo!
Grazie!
Grazie
Grazie ❤️
Dottore una curiosità; potrebbe una persona iraconda esserlo ad esempio col partner, ma essere totalmente affabile ed amabile con gli altri (amici e conoscenti)?
Non sono uno psicologo però provo a rispondere. Secondo me si,con lei ha la giusta intimità per sfogare tutto ciò che non può o non vuole far vedere agli altri. Praticamente la usa come una valvola di sfogo. Ma non conoscendo la persona ne tutti i dettagli, non posso esserne certa.
Col partner riproduce le dinamiche familiari
I miei fratelli ci sono ancora dentro, uno identico a mio padre l'altro completamente sottomesso che si prende ancora i suoi insulti..io che ho gl'incubi perché guardare in faccia quella bimba che soffre fa troppo male.
Io ho tanta rabbia ma verso me stessa. Mentre cerco sempre di accontentare gli altri e di aiutarli. Questo mi fa stare bene. Ma la rabbia la sfogo verso me stessa. Tutto a causa di vari traumi infantili. Atteggiamenti e comportamenti svalutanti o troppo pretenziosi. Dal non vedermi al dover essere obbediente. Mi bloccavo nel rispondere. Perché non riuscivo a capire come doveva essere una "brava bambina". Poi perché i mia mamma andò a lavorare e mi abbandono per vari mesi stetti da sola a casa coi nonni: lui era molto cattivo. Iniziò a prendermi di mira.⁸ì
Uguale per me, ho vissuto la stessa cosa
hai la tricotillomania?
Ecco non sto a scrivere tutto perche cio che a tirato fuori e la stessa causa e paura che noto in me stessa sempre di piu
@@teal. È grave? Io ce l'ho. Comunque non mi strappo i capelli ma tormento sempre una ciocca
@@gabrielladimarino7902 scusami,per me è TTM quando tiri la ciocca. per fortuna non lo fai.Prova a respirare profondamente, fare attività fisica, rilassarti. non cercare di fermare il gesto che fai. dedicati ad altro. se sei stressata, trova dei modi per rilassarti.per "scaricare" in modo diverso. cammina nel verde per es.
Credo di non aver mai sentito una spiegazione tanto corretta su questi aspetti
Buongiorno, la ringrazio molto!
Sei bravissimo!ma come fare in qst casi???
Grazie Alessia! Come fare..bella domanda! È un percorso di terapia, richiede tempo e pazienza ma può dare risultati importanti..e anche da soli si può gradualmente imparare a prendersi maggior cura di sé stessi..
Complimenti, molto chiaro e utile
@Khari Shepard Instablaster :)
Il problema è che l'attacco a cui si reagisce è solo mentale, ovvero ci si sente offesi da un attacco all'ego che sembra molto solido in quanto abbiamo un immagine che vogliamo a tutti i costi difendere...l'identità virtuale se vogliamo definirla.
Buongiorno, sì è importante sapere che a volte ci si sente attaccati ma non è detto che l'attacco ci sia stato veramente. Questo non significa sminuire o negare ciò che stiamo provando, bensì poterlo attribuire ad una paura, ad una ferita che già abbiamo dentro di noi, accorgendoci che probabilmente gli altri sono meno pericolosi di quanto immaginiamo. Grazie per il suo commento, saluti!
Grazie dott..i medici mi hanno parlato del " non detto " e del dolore di una ferita ,che Mi è rimasto dentro ma a cosa si riferisce rabbia repressa? O emozioni che trattengo e non riesco a tirare fuori perché non sono abituata a farlo?
Buonasera Valery, esprimere le emozioni - quindi anche la rabbia - è relativamente semplice se quando da piccoli si sono mostrate le proprie emozioni la risposta degli adulti è stata empatica, accogliente, aperta. Se invece, mostrando le sue emozioni da piccola, lei ha sentito che gli altri non le accettavano e reagivano con giudizi critici, indifferenza o aggressività, probabilmente ha iniziato a reprimerle o a mostrare solo quelle che non creavano problemi...
Siamo sia vittime che carnefici su noi stessi e sugli altri
Buongiorno, forse è un po' forte come affermazione ma sicuramente esistono dinamiche complesse che portano le persone ad assumere dei ruoli, delle posizioni all'interno dei rapporti interpersonali. Questi ruoli possono alternarsi, modificarsi nel tempo o nei diversi momenti di un rapporto. Saluti!
Video interessante...
La ringrazio Lucia! Sono contento le abbia dato degli spunti. Buona giornata
Il quadro perfetto di me stessa.
Spero le sia sto utile il mio video.
Salve dottor Frazzoni, trovo i suoi video sui traumi e le loro conseguenze molto interessanti, io sto cercando di prendermi cura delle mie parti ferite da una buona metà della mia vita fino a ora. Nel tempo sono riuscita a riconoscere i legami nocivi e allontanare le persone con le quali li avevo instaurati, ammetto che solo dopo molti anni (anche di terapia) ci sono riuscita, ma che ora ho bisogno di trovare un percorso attraverso il quale possa mettermi in contatto con queste parti, che sono complesse e difficili.
Le chiedo, visto che lavora sui traumi con molta cura, se mi vuol dire cosa ne pensa delle teorie sui traumi evolutivi di Alice Miller, e se secondo lei, riprodurre i comportamenti abusanti su di se, attraverso legami nocivi può impedire di prendere contatto con queste parti sofferenti, e di conseguenza se riuscire a imparare a riconoscere ed evitare questi legami, può rendere ad un percorso terapeutico una valenza diversa, più autoriparatrice, se così si può dire.
Messaggio complesso, spero di essermi spiegata abbastanza chiaramente, la ringrazio.
Buonasera, grazie per il messaggio molto competente e mi scusi per il tempo trascorso senza ricevere risposta. Sicuramente riprodurre su di sé i comportamenti abusanti, magari accettandoli in una relazione maltrattate, è un meccanismo di sopravvivenza, in genere accostabile a quella che viene definita identificazione con l'aggressore. Attaccare le proprie parti emotive, o permettere a qualcuno di attaccarle, è un modo per cercare di eliminarle, eliminando con esse il dolore che quelle parti provano. Oltretutto i comportamenti abusanti sono in certi casi l'unica forma di attenzione che si è ricevuta, di conseguenza una persona sviluppa la convinzione che solo venendo umiliata può essere degna della presenza di qualcuno accanto a lei. È molto importante la consapevolezza che ha maturato al riguardo. Continui a curarsi e a non mollare...
@@PsicoterapiaemilanoIt molte grazie dottore, faccio del mio meglio per ritrovare una buona spinta a migliorare. Grazie per la sua risposta
@@pollimirto Sono sicuro che possa fare un ottimo lavoro su di sé! Buona giornata
Può suggerirmi qualche libro riguardo a questo tema?
@@adriananafas Buongiorno Adriana, mi vengono in mente due libri interessanti: il primo è "Gestire la rabbia" di Monica Morganti, edizioni Franco Angeli, che affronta il tema esaminando anche le funzioni della rabbia e utilizzando strumenti più riflessivi tra i quali la mindfulness; il secondo è "Che rabbia!", di Albert Ellis, edizioni Erickson, con un taglio più concreto e comportamentale. Si integrano bene l'uno con l'altro, a mio giudizio. Saluti!
@@PsicoterapiaemilanoIt, grazie 😊
@@adriananafas Prego!
Questo processo può avvenire spontaneamente o c'e bisogno di una figura professionale? Perché non tutti sono propensi a rivolgersi ad un terapeuta. Grazie
Buongiorno Rosa, beh sicuramente ci sono persone che riescono anche da sole a elaborare in modo piuttosto efficace le proprie ferite traumatiche, però chi non è propenso a rivolgersi ad un terapeuta è in genere condizionato da una paura o da una sfiducia nei confronti della psicoterapia, di conseguenza sarebbe interessante approfondire le cause e l'origine di questa sfiducia. Saluti!
@@PsicoterapiaemilanoIt e già, tutto è concatenato! Grazie.
@@rosarossiello7513 Grazie a lei per il suo intervento!
Grazie Dottore. Posso chiederle di consigliarmi dei libri sulla rabbia?
Grazie.
Eventualmente un consulto è possibile?
Gentile Nicola, per una lettura sulla rabbia mi prendo un attimo e penso a cosa consigliarle. Per un consulto invece trova tutti i miei riferimenti presso il mio sito. Mi può contattare direttamente via mail o telefonicamente.
ottimo video molto centrato complimenti !!!!
Grazie!
Parliamo del trauma del lutto che porta tanta rabbia tantissima 😢
Buongiorno Maria Cristina, sì è vero quello che dice. Spesso nelle analisi sul lutto viene sottovalutata questa componente, la rabbia. La ringrazio per la preziosa osservazione.
Ma quando la rabbia è indirizzata non su me stessa ma su mia madre? Non riesco a gestirla anche perché viviamo insieme.
Buonasera annalinda, immagino sia faticoso..in questo caso le consiglierei di approfondire il problema con dei colloqui di psicoterapia, perché è probabile che lei si senta bloccata dal rapporto con sua madre e questo non la aiuti a procedere nel suo percorso di crescita emotiva..
@@PsicoterapiaemilanoIt prima di tutto la ringrazio per avermi risposto, ci penso da tempo ma ho problemi economici che non mi permettono di avere uno specialista qualificato.
Buonasera annalinda, capisco...sì la terapia privata è onerosa, magari se tra un po' di tempo avrà la possibilità anche solo di fare qualche colloquio per avere un primo inquadramento del problema e definire dei possibili obiettivi, sarebbe già un passo utile..
@@PsicoterapiaemilanoIt ringrazio per l'attenzione ed il contributo che date attraverso l'informazione, ci proverò senz'altro, buon lavoro.
@@PsicoterapiaemilanoIt Buona sera, Dottore. La ringrazio e Le faccio i complimenti per la preparazione accurata e per l'empatia con cui trasmette i contenuti..Devo purtroppo rilevare che in anni di terapie nessuno ha mai proposto soluzioni come invece fa Lei..A tal proposito, visto che le terapie sono costose e spesso si equivalgono nell'approccio teorico ma poco pratico, si potrebbe ricordare che, qualora manchi la possibilità di un buon terapeuta quale è Lei, esiste comunque la possibilità di farsi almeno indirizzare presso le USL di competenza? Spero il mio commento non sia stato inopportuno e la ringrazio per il tempo e la professionalità che dedica nei Suoi video (microfono da migliorare). 🎙
Ogni psicologo dovrebbe saper trattare questo argomento credo.. ma lo chiedo a lei.. é possibile incappare in uno psicologo/psicoterapeuta che non ne abbia le competenze?
Buongiorno, sì come in tutte le professioni è possibile incappare negli incompetenti..però se ne accorge con relativa facilità perché ha la sensazione di non essere capito nel suo problema..o di non essere accolto..in questo caso ne parli col terapeuta. Può darsi che ci siano state delle incomprensioni che potete risolvere, o può darsi che lui non sia un buon terapeuta..
Come può un genitore che è stato maltrattante recuperare al male fatto?
Buongiorno Lucia, sarebbe importante se un genitore che ha fatto del male riuscisse a riparare, chiedendo sinceramente scusa..non sempre accade purtroppo, dipende dal livello di consapevolezza e di patologia, ma a volte accade..
@@PsicoterapiaemilanoIt vero ..
Quale il nome della vostra clinica?
Mi sono ritrovata in ogni sua parola, non capivo il perché di tutta questa mia rabbia, del mio descrivermi come una persona orribile. Di descrivermi sempre malissimo davanti agl’altri, di offendermi in modo sarcastico e a mo di battuta. Di pensare di star parlando oggettivamente, di non aver nessun pregio. Non capivo il perché sono così perfettina ed esigente con agl’altri e cosi poco elastica. Da chi si va per risolvere questi problemi? Psicologo, psicoterapeuta? Non ci sono mai andata
Buonasera, scusi il ritardo nella risposta. A volte attaccarsi è l'unico modo per prendere il controllo sulle proprie paure, provi ad approfondire questo aspetto rivolgendosi a un/una psicoterapeuta, se ritiene possa esserle di aiuto.
Quindi avere accanto persone che ti colpevolizzano e ti riprendono fa rivivere il trauma e non lo fa mai superare??
Buongiorno Anna, dipende da vari elementi del contesto e dipende dalle altre esperienze di vita di una persona, che può essersi costruita delle buone risorse e può usarle per non cadere nei sensi di colpa. Sicuramente però, avere accanto persone colpevolizzanti non è una buona cosa. Vanno evitate oppure, se non si può, vanno arginate. E va rispedito al mittente il senso di colpa...
@@PsicoterapiaemilanoIt in che senso rispedire al mittente? Ci sono certe persone che utilizzano il senso di colpa come costante nei rapporti coi più intimi, con la scusante di usarli per il bene dell'altro....
@@annalc1836 Rispedirli al mittente nel senso che se una persona vuole farla sentire in colpa, lei non è comunque obbligata a sentirsi in colpa..è come se l'altra persona le consegnasse un pacco - ad esempio, le proprie paure, il proprio bisogno di controllo - e chiedesse a lei di farsene carico. Lei può accettare il pacco oppure no..ovviamente questa è una semplificazione, nella realtà può essere più complesso, ma il concetto è questo.
@@PsicoterapiaemilanoIt grazie mille, tutto chiaro ora!
@@annalc1836 Prego!
Va bene professore, ma manca l'altra parte: ha parlato solo di chi ha rivolto la rabbia verso sè, ma della parte annunciata e non trattata di chi la rivolge altrove questa rabbia puó parlarne?
Gentile Valeria terrò in considerazione la sua richiesta per i futuri e prossimi video.
Io mi chiedo genitori parenti nonni ecc ecc che hanno " fatto " questo ad un bambino ... Quando sto bambino diventa grande se va li cerca e gli stacca la testolina dal collo ...
Sembra tutto chiaro ma non lo è, anzi la cosa chiara è proprio quella di essere la causa del dolore delle persone più vicine e non riuscire a fare altro che del male in continuazione
Non credo che lei possa essere la causa del dolore, nel senso negativo del termine, cioè di farlo con intenzione e consapevolezza..probabilmente ci sono delle dinamiche che si ripetono e che sono causate da una sofferenza difficile da esprimere..
io sono sempre arrabbiato con questa società falsa. anche perché sono uno di qui veri discriminati dalla società cioè maschio bianco etero.
Esperienza molto negativa con gianluca frazzoni, alla larga. In alcuni mesi di terapia non ha saputo procurarsi una connessione internet decente per le sedute online, dopo mesi di colloqui manda mail chiamandomi col nome sbagliato, rimanda sedute all ultimo minuto dicendo di essere in vacanza all estero, gli ho inviato per mail un riassunto di 3 pagine della mia precedente terapia e invece di ringraziarmi e studiare il materiale, cosa fa? Risponde acidamente scrivendo:"lei cerca di imporre e impone un lavoro supplementare fuori dalla seduta, che non è stato concordato in questi termini di lunghezza e complessità, in virtù del fatto che anch'io debba fare fatica" . Che lazzarone ingrato con tutti soldi che gli ho dato, dovrei chiederli indietro visto che è chiaro che non dedica tempo a riflettere ai casi fuori delle sedute, vergogna, questa non è la Milano che lavora. Il mercato degli psicologi deve essere efficientato grazie alle recensioni per allontanare i fannulloni.
Una sorta di sindrome di Stoccolma...
Gentile Emanuela, la sua è un'associazione interessante.
@@PsicoterapiaemilanoIt buongiorno! Da come spiega nel video, il rapporto che si viene a creare ha molti risvolti che si ritrovano nella "Sindrome di Stoccolma". Grazie per il suo lavoro!
Scusi dottore ma l audio è debole
Mi spiace non si senta bene l'audio.
Non è debole l'audio, da fastidio la musichetta sul sottofondo e l'attenzione viene deviata.
Peccato che con la rabbia non mi esplode mai il fegato
Bisogna essere consapevoli di potersi difendere per non doverlo fare. Da chiunque, anche i genitori e se stessi
Bisogna giudicarsi con altri occhi da quelli che ci hanno offeso
Buonasera Simone, "bisogna giudicarsi con altri occhi da quelli che ci hanno offeso"..che dire, condivido in pieno..! Grazie
Si dobbiamo imparare a stare dalla nostra parte, almeno noi...
Grazie
Grazie a lei.