Meglio leggere libri di merda o non leggere?

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  • เผยแพร่เมื่อ 7 พ.ย. 2024

ความคิดเห็น • 59

  • @YasminaPani
    @YasminaPani 3 หลายเดือนก่อน +18

    Ciao, grazie di aver risposto al mio video. Mi pare però che ci siano state delle incomprensioni, a partire dalla mia visione della letteratura, che di certo non è paternalistica ed etica ma semmai è l'opposto. Non ho infatti detto che la letteratura deve insegnare sotto un profilo etico e morale, non c'è nessuna frase nel video che faccia pensare questo. Io sto parlando del valore collettivo della letteratura, e delle conseguenze sociali della diffusione di libri di merda spacciati per libri seri. Tu stai parlando d'altro, semplicemente, tanto è vero che hai esordito con "ognuno legge quello che gli pare", che è a dir poco banale e soprattutto irrilevante se stiamo facendo un discorso sociale.
    In secondo luogo, io non ho affatto parlato di patentini e di certo non ho espresso una visione classista della società secondo la quale se nasci in una famiglia che ti insegna a leggere, bene, se no ciao. Trovo interessante che tu prenda le mie parole per mettermene in bocca delle altre: chi guarda il tuo video senza aver visto il mio penserà di me tutt'altra cosa da ciò che sono. Gli esempi che fai, tipo Lolita è un bel libro, non hanno alcun senso, ma del resto tu, come affermi, fai un discorso da lettrice: io faccio un discorso da docente e divulgatrice, e in quanto tale SO che la critica letteraria non è affatto soggettiva, che ci sono parametri per giudicare un libro, e che di conseguenza Lolita è un gran libro, e questo non c'entra niente col fatto di trovarlo gradevole. Se stiamo ancora confondendo qualità letteraria e gusto personale non ci sono le basi per affrontare la discussione, non sul mio terreno almeno. Ma poi io non ho mai detto che la critica è unanime su tutto: cosa c'entra?
    Veniamo ora all'apprendimento linguistico, che è proprio il mio campo al 100% dato che sono linguista, e quindi questa parte mi ha messo un po' in imbarazzo. Mi "spoileri" che la lingua si apprende in ogni contesto? Davvero? E dire che ho anche spiegato quali sono le peculiarità dell'apprendimento attraverso la lingua scritta... Per te è facile rispondermi con cose ovvie perché semplicemente non hai capito cosa ho detto. Del resto, paragoni il modo di parlare della Valerio al suo modo di scrivere, come se ci fosse il minimo collegamento tra le due cose (non c'è); e soprattutto non conosci gli autori che ho menzionato quindi non ho capito come fai a contraddirmi.
    Che tu voglia insegnarmi la differenza tra stile personale e incapacità, di nuovo, mi mette un po' in imbarazzo: hai preso la punteggiatura come se io avessi menzionato solo questo, ma ho fatto un discorso più ampio, e, di nuovo, una persona che non sa scrivere si distingue in un attimo da una persona che scrive in modo peculiare.
    Che la gente stupida si convinca di essere intelligente di nuovo io non l'ho detto nei termini in cui l'hai detto tu, e mi sembra anche ovvio. Certo che è sempre esistita ed esiste sempre, ma se una Chiara Valerio che è incapace di scrivere passa per intellettuale capisci che il sistema di valori è un po' compromesso? Capisci che se io devo comprare un libro e voglio sceglierne uno di valore andrò a cercarmi il suo, se non ho di mio competenze per orientarmi? E capisci quindi che mi convincerò di aver letto un gran libro, che quello sia un esempio di gran libro? Questa cosa è sotto gli occhi di tutti. Ripeto: io non ho parlato di singoli lettori, anzi alla fine del video ho proprio detto esplicitamente questa cosa, sto parlando di sistema.

    • @albertacattozzo5395
      @albertacattozzo5395 2 หลายเดือนก่อน

      Penso che la verità stia nel mezzo: ho appena visto anche il video di @YasminaPani che, a prescindere da concetti brutali e toni tranchant (che sono anche efficaci), coglie secondo me un punto, e cioè la dilagante superficialità e l'impoverimento delle capacità di pensiero e, di conseguenza, di espressione. Penso però che i libri non siano, di per sé, la causa, ma lo specchio di una degradazione sistematica della cultura che va avanti da decenni - basta far caso al totale discredito di cui da anni gode la scuola, che è ciò che dovrebbe dare a tutti gli strumenti di pensiero. La cultura, infatti, non porta guadagno immediato, agisce sul lungo periodo e richiede, purtroppo o per fortuna, una costante fatica mentale e, quindi, esige grande umiltà: credo, ecco, che sia questo a mancare. Manca la capacità di ridimensionare sé stessi rispetto agli altri (vivi o morti che siano) e c'è la costante presunzione di aver ragione. A questo, si aggiunge secondo me una sopravvalutazione della reazione emotiva alle critiche: ogni critica, infatti, si affronta non sul piano intellettuale ma su quello personale, come fosse una critica alla persona (anzi: alla fazione, al gruppo di cui si fa parte). Io penso che la radice di questo atteggiamento, nei confronti della vita e degli altri, sia il riflesso dell'individualismo dilagante, amplificato dai social network: credo che tutto questo si riversi nei libri ma, ed è qui che appoggio Federica, credo che l'origine sia altrove. Quello dei libri diventa soltanto un canale in cui esprimere il proprio ego, senza la capacità di capire che non si sa scrivere, che (esempio di Pani, che condivido in toto) non si parla di femminismo ma soltanto di auto-affermazione: manca la forma e manca il contenuto, e questo accade perché non si è in grado di pensare a sé stessi entro la società (e quindi di parlare di diritti sociali) ma soltanto a sé stessi "contro" la società. Sono d'accordo con Pani (ma in realtà anche con te, Federica, perché tu non neghi il problema ma lo situi in una cornice molto più ampia) nel dire che si tratta di un fenomeno pericoloso, di ignoranza dilagante che, sulle nuove generazioni, può avere un impatto in termini di capacità di pensiero; penso però anche che la realtà sia cosa diversa dai social (e qui forse è il vero problema, perché i social ci inducono a trasportare le loro dinamiche anche nella realtà), e che quindi, essendo i lettori di libri oggettivamente mediocri e presuntuosi (mio emblema personale: "Spatriati") calati in un contesto di stimoli più ampio, ci sia speranza per la loro maturazione. Inoltre, penso anche che il libro dell'influencer (cui sono avversa con tutta me stessa) non sia che un ulteriore canale di affermazione del personaggio, anche se ne colgo la mistificazione: tuttavia, la mistificazione (di noi stessi e degli altri) è talmente onnipresente nella nostra società che non sono sicura che i libri mediocri ne siano il veicolo principale.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  2 หลายเดือนก่อน +2

      Ciao, grazie per aver risposto. Ho guardato bene e più volte il tuo video, che purtroppo ha scarsi spunti di riflessione che vadano oltre la mera provocazione. Quali sarebbero le conseguenze, per esempio, di un depauperamento culturale dato dalla brutta letteratura? L’unica conseguenza paventata è che un diciassettenne scambi un brutto libro per un buon libro. Nel video non c’è approfondimento né volontà di andare oltre questa osservazione, mi sembra prevalga l’intenzione di colpire alla pancia dello spettatore e solleticare la sua indignazione, ma senza che lo spunto provocatorio apra spazio a una discussione più seria.
      Ho citato letteralmente le tue frasi, difficile abbia capito male: più che altro a paradossi si risponde con altri paradossi. Trovo interessante io che tu sorvoli su alcune precisazioni che ho fatto nel corso del video. Per esempio quella sulla critica letteraria: mai negata l’assenza di criteri oggettivi, ma pensare che nel 2024 la critica letteraria sia oggettiva è anacronistico, e ti invito a leggere cosa dice Antoine Compagnon in proposito. Mai confusa qualità letteraria e gusto personale, peccato che spesso il giudizio su un testo dipenda proprio dal contesto storico e sociale in cui viene scritto. Scientificità e critica letteraria sono due concetti difficili da conciliare (anche qui cito Compagnon: “Il fatto che l’oggettività e la scientificità siano possibili da conciliare va messo in discussione”) per quanto decenni di critica ci abbiano provato.
      Ripeto, a scanso di equivoci, che non sto mettendo in discussione l’esistenza di criteri oggettivi per distinguere un testo letterario da uno che non lo è: sto dicendo che la discussione va approfondita molto più di come è stato fatto.
      Per quanto riguarda Valerio, ho paragonato il modo di scrivere a quello di parlare proprio precisando che non ho letto i libri di Valerio ma che, conoscendo il suo modo di esprimersi, era possibile che lo stile seguisse lo stesso andazzo, proprio come fanno autori quali Paolo Nori (altra osservazione su cui hai sorvolato - o che forse non hai capito?). Da qui partiva il discorso sulla difficoltà di abbracciare stili che non siano perfettamente normati, per esempio nella punteggiatura che è stata proprio protagonista di alcune rivoluzioni letterarie. Era un discorso generale e non applicato a Chiara Valerio, che mi ha dato solo lo spunto per parlare di una certa rigidità di giudizio. Come dico nel video, il discorso sulla punteggiatura era comunque l’unico che avesse delle argomentazioni solide: subito dopo la punteggiatura si parla di problemi di contenuto e ci si collega alla questione Einaudi che, come ho detto nel video, non ha senso.
      Infine, forse la tua visione della letteratura non è paternalistica, ma i tuoi discorsi lo sono, o comunque vogliono strizzare l’occhio a una sensazione di malessere generale che porta a tanti consensi ma in cui il contributo positivo è quasi del tutto assente.

  • @AndyHandsASMR
    @AndyHandsASMR 4 หลายเดือนก่อน +6

    Seguo da un po' la professoressa Pani; la trovo colta e spassosa. In quel video esprimeva un parere condivisibile: il mio amore e molte mie amicizie sostengono la sua tesi, seguendo il principio del "tu sei quel che leggi". Dal canto mio son partita da adolescente trattandomi bene con Dumas, Calvino, Baudelaire, Tolstoy, Tolkien, Flaubert e il mio amato Dostoevskij. Poi mi son concessa la varietà passando per Fabio Volo, Baricco, Murgia, Twilight, Harry potter ed addirittura 2 harmony. So riconoscere un libro "da ombrellone" da uno scritto bene? Certo. Ma bello o brutto è questione del momento che vuoi concederti. Penso che Saramago scriva male perché non usa la punteggiatura? Non può essere il criterio col quale giudicare quel tipo di genio. La Pani provoca; la sua idea ha una valenza condivisa e condivisibile. Per me tutte le posizioni sono valide e tutti i libri son stati scritti per essere letti. A seconda del momento, spirito, voglia, strumenti ed inclinazioni. Non si vive di solo Dostoevskij.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +6

      “Tu sei quel che leggi”, ma anche “quel che mangi”, “quel che guardi al cinema” e via dicendo. Troppe cose, insomma, per reputare la lettura l’unico criterio. Sono stata alla presentazione del libro di Alessandro Michele al SalTo (ex direttore creativo di Gucci): ha ammesso di non essere un gran lettore (il libro lo ha scritto il filosofo Emanuele Coccia) ma mi ha commosso la profondità di pensiero, il punto di vista, la dialettica persino. Se siamo quello che leggiamo, chi non legge cosa è? Siamo anche quello che leggiamo, certo, ma siamo troppo complessi per ridurci a questo. È che noi lettori sacralizziamo la lettura a discapito di qualsiasi altra cosa ;) come ho detto nel video, il video di Yasmina mi ha fatto ridere e sorridere in più punti. Avrei apprezzato di più però spunti davvero costruttivi, magari espressi con un’ironia che non lasciasse sottintendere significati un po’ sgradevoli. Grazie mille per il tuo commento!

  • @giorgiaquattromini401
    @giorgiaquattromini401 4 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao Federica! Ti ringrazio per questo contenuto! Sono stata felicissima quando ho visto il titolo perché avevo già visto il video in questione, mi aveva fatta storcere il naso ma non avevo argomentazioni contrarie così strutturate. Grazie per queste importanti riflessioni ❤

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +1

      Grazie a te di aver lasciato un feedback!

  • @SILVIAGRASSO-n8p
    @SILVIAGRASSO-n8p 3 หลายเดือนก่อน

    Federica questo tuo video è prezioso. Molto chiaro e puntuale e, sopratutto, emerge la tua preparazione che fa davvero la differenza. Grazie!

  • @concettasicolo730
    @concettasicolo730 4 หลายเดือนก่อน +3

    👏👏👏 onestamente ho mal sopportato il video in questione quando mi è capitato di vederlo. Non mi piace chi giudica, chi critica e chi tende a dividere le persone e le opinioni.
    Come hai detto tu evviva la libertà e la democrazia, poi non scordiamo che un libro ci salva sempre ❤

  • @lucag.8941
    @lucag.8941 4 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao, video molto interessante, sono d'accordo in parte con te, nel senso che dipende dal tipo di libro, secondo me. A livello di libri pensati per l'intrattenimento, credo valga il principio del "ognuno legge quello che vuole", anche perché tracciare una linea tra libri di m e non non è sempre così semplice. Se si parla, però, di libri di saggistica invece noto effettivamente che c'è un problema, perché mi è capitato spesso di trovare libri in libreria scritti da persone non qualificate per parlare di determinati argomenti e questo ovviamente porta alla diffusione di informazioni sbagliate o di parte, ma a parte informare o lettori sul fatto di prendere l'abitudine di controllare l'autore prima di acquistare non c'è altro da fare.

  • @paolorusso8798
    @paolorusso8798 3 หลายเดือนก่อน +2

    Non sapevo di questa polemica con la Pani,della quale conosco il canale.
    Argomento che spesso torna a scaldare gli animi il quale è stato trattato da filosofi del calibro di Joan Stuart Mill.
    Penso che la cosa importante sia saper distinguere un libro bello da un libro brutto (forse è questo il vero problema)e poi ognuno possa scegliere in piena libertà.

  • @MessaggiInBottiglia
    @MessaggiInBottiglia 4 หลายเดือนก่อน +2

    Nel 2024 dover sentire discorsi cosí snob mi fa veramente storcere il naso! Credo che ognuno abbia un'attivitá di svago che lo fa evadere e spegnere il cervello. Se per qualcuno quell'attivitá é leggere un libro non capisco dove sia il problema. Forse quando si smetterá di vedere la lettura esclusivamente come un'azione elitaria e culturale le cose andranno un po' meglio. Ottimi spunti di riflessione come al solito 😊

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +2

      Il problema è l’incapacità di equiparare la lettura a qualsiasi altra attività ricreativa

  • @paola9414
    @paola9414 7 วันที่ผ่านมา

    Io, da lettrice, sono d' accordo con Yasmina: riesco a leggere poco perché lavoro a tempo pieno e studio, quindi voglio avere la certezza che quel che leggo sia di qualità, è sufficiente rivolgersi a case editrici di alto livello? No, perché quelle case editrici pubblicano anche i libri degli influrncer o dei calciatori. Ora, se il mio tempo è già limitato per leggere potrò avere tempo per andarmi a leggere critica e recensioni? Ovviamente no, infatti leggo quasi solo classici, meravigliosi eh, ma ogni tanto sarebbe bello leggere qualcosa di più recente.
    Ho anche notato che quando mi trovo alle bancarelle del libro usato compro ad esempio i Mondadori vecchi e frusti pur non conoscendo l' autore perché inconsciamente della vecchia Mondadori mi fido, ma non lo farei mai con libri nuovi ( e non solo per questioni economiche). Vorrei avere fiducia nelle case editrici, ma l' ho persa

  • @kinzah8964
    @kinzah8964 หลายเดือนก่อน

    Sinceramente, ho finito le parole per esprimere quanto io apprezzi la tua competenza in materia di libri e letteratura. Sono d'accordo con te su tutta la linea. Senza cadere in altre inutili e sterili polemiche, vorrei dire che quello che più mi meraviglia è il fatto che la persona che ha pubblicato il video originario sia un'insegnante e, nel suo discorso, sembra far passare il concetto che le nuove generazioni (che, con ogni probabilità, sono composte da ragazzi/e a cui lei stessa insegna) siano del tutto incapaci. Anche noi, ma anche la stessa professoressa, a 20 anni non eravamo di certo dei pensatori illuminati. Ora che di anni ne abbiamo più di 30, siamo sicuramente diventati più accorti su tante cose, libri compresi. Ma siamo diventati più accorti semplicemente perché abbiamo accumulato un bagaglio di esperienze (anche di lettura) molto maggiori rispetto a quelle che avevamo accumulato a 20 anni. Ok l'appiattimento argomentativo a cui ultimamente si sta assistendo. Ma come si può far passare il concetto che un ragazzo di 20 anni legga solo e necessariamente libri che mancano di argomentazione? Personalmente, conosco ragazzi 20enni e anche più giovani che leggono anche classici, ad esempio. Piuttosto, anziché continuare a dire che i ragazzi giovani non leggono (cosa che, oltretutto, non mi risulta) o che non capiscono nulla, che non sanno discernere un buon libro da un brutto libro, varrebbe la pena interrogarsi su cosa si potrebbe concretamente fare per dare loro quegli "strumenti" di cui la professoressa parla nel suo video. Anziché dire ai ragazzi "piuttosto che leggere quella roba, non leggere affatto" oppure "se devi leggere quella roba, tanto vale che tu rimanga analfabeta", cerchiamo di pensare a dei metodi coinvolgenti per avvicinarli sempre di più alla lettura. E tra questi metodi, sicuramente non rientra l'obbligare i ragazzi a leggere classici solo perché vengono inclusi nel programma scolastico. Non sono un'insegnante, non è mia intenzione diventarlo, ma sono stata anche io una studentessa e conosco bene le motivazioni che mi hanno portata ad appassionarmi alla lettura. E di sicuro non è stato perché un professore o qualcuno della mia famiglia mi ha obbligata a leggere solo ed esclusivamente determinate cose. Piuttosto, si è trattato di qualcuno che mi ha aiutata a capire l'importanza di un determinato autore o di un determinato libro, che ha messo in luce le caratteristiche di quel libro e i punti di contatto che ci potevano essere con me. Anziché sparare a zero, facciamola crescere quella "consapevolezza" di cui si è parlato nel video. E, occhio: consapevolezza non significa fare in modo che un ragazzo legga Faulkner anziché Twilight. Ma significa, dal mio punto di vista, capire il perché si sta scegliendo di leggere un determinato libro. Il che può includere anche il fatto che "oggi sono triste e quindi voglio leggere un libro divertente che mi tiri su, anziché mettermi a leggere il maggiore romanzo postmoderno che sia mai stato scritto". Un abbraccio, Federica 😘

  • @erickalexander1512
    @erickalexander1512 2 หลายเดือนก่อน +1

    Io credo il discorso di Yasmina valga: la stragrande maggioranza delle persone ha tempo limitato. Ergo, non puoi, secondo me, spaziare più di tanto nella lettura. Io personalmente devo lavorare, pulire casa, fare spesa, tanta palestra ecc, quindi ringrazio se posso leggere 20 pagine al giorno di una “ribellione di Atlas”. Ergo, andare a leggere i libri del compare Giannino non mi viene neanche in testa. Meglio leggere Atlas, e se non leggi, a giocare con il cane. Saluti.

  • @elena_82
    @elena_82 4 หลายเดือนก่อน +1

    Grazie, grazie veramente Federica, quel video mi aveva un pò triggerato e tu ne hai reso perfettamente le ragioni 😅
    Mi ha un pò fatto impressione quando ha parlato di critica letteraria in termini di scienza, senza poi la controparte di interpretazione.
    Certo che ci sono criteri oggettivi dati da studi, ma parlare solo di oggettività, sembra un pò estremo.
    So che non si dice, ma letteralmente, l'hai asfaltata! 😂

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +1

      Credo che l’intento fosse proprio triggerare e toccare alcune corde specifiche :) mi piace pensare che si volesse provocare una riflessione sulla possibilità di migliorarsi, ma ho qualche dubbio sia così e d’altronde i commenti dimostrano che nessuno l’ha presa in quel senso

  • @MarinaDiazJurnet
    @MarinaDiazJurnet 4 หลายเดือนก่อน

    Che bel video, Federica! Pieno di spunti e riflessioni arricchenti. Grazie mille!

  • @lellaofgreengables
    @lellaofgreengables 4 หลายเดือนก่อน +2

    Sinceramente mi sembra molto sciocco pensare che un essere umano non possa leggere un saggio, un romanzo valido o anche un romanzo di puro intrattenimento. Mi piace leggere di tutto e penso che qualsiasi libro alla fine possa insegnarti qualcosa o farti riflettere.

  • @paolorusso8798
    @paolorusso8798 3 หลายเดือนก่อน +1

    Ci andrei piano con la parola democrazia...plutocrazia mi sembra più corretto.😢

  • @annafilipponi5136
    @annafilipponi5136 4 หลายเดือนก่อน

    Ciao Federica, ho visto anche io il video e non posso che concordare. Grazie per aver messo in fila tutti questi pensieri.

  • @clarissacresci6840
    @clarissacresci6840 4 หลายเดือนก่อน +4

    Giustizia per Gianna

  • @aealessandra
    @aealessandra 4 หลายเดือนก่อน +1

    Poco tempo fa mi è capitato quel libro sotto gli occhi e l'ho guardato per capire dove voleva andare a parare. Una sequela di banalità che temevo, un arroganza da "io la penso giusta" che non ho capito, il tutto condito da continue volgarità del tutto gratuite che forse dovevano dare un tono da "dura che la sa lunga" e invece mi hanno fatta sganasciare lasciandomi interdetta. Da lettrice onnivora per puro piacere personale, continuerò a non capire questo snobismo nei confronti di chi legge "poco e male"; come se uno a cui piacciono i film si dovesse sparare solo i pacchi polacchi perché quello si che è vero cinema. Ma state sereni, leggete se ne avete voglia, quanto volete e quello che cavolo vi va. Con tutti i difetti del caso fortunatamente viviamo in un paese libero e tali ci dobbiamo sentire. Grazie per il video e per queste banalità a quanto pare necessarie!!! 😊

  • @MrSeanma
    @MrSeanma 4 หลายเดือนก่อน +1

    La critica al video è puntuale e ben argomentato, ma lancio una provocazione: se uno spende il proprio tempo libero a leggere SOLO Fabio Volo o libri scritti da calciatori, c'è una buona probabilità che possa utilizzare meglio il proprio tempo fuori dal lavoro....

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน

      @@MrSeanma se non lo spendesse per i libri di Fabio Volo, lo spenderebbe probabilmente per altri prodotti culturali di pari valore 🤷🏻‍♀️ a meno che non preferisca leggere Fabio Volo e poi guardare tutta la filmografia di Bergman

  • @charlotteatouchof7154
    @charlotteatouchof7154 4 หลายเดือนก่อน

    Personalmente non dirò mai che è meglio non leggere piuttosto che leggere qualcosa che non ritengo abbastanza degno, non fosse altro che perché ho imparato la lezione di Libri da ardere, l’opera di Amélie Nothomb che ho visto in teatro con Elio De Capitani: costretti a bruciare un libro dopo l’altro per scaldarsi e sopravvivere, l’ultimo libro che salveremmo non è il più classico o il più importante, ma quello che soggettivamente e del tutto emozionalmente abbiamo amato di più.
    La letteratura è in se stessa così profondamente umana che le variabili sono tante quante le persone e le loro storie.
    Quello che mi sento di aggiungere è che sarebbe importante avere consapevolezza di ciò che si legge, anche in relazione a ciò che quel libro vuole o vorrebbe essere.
    Faccio un esempio che spero non offenda nessuno: Finché il caffè è caldo è stato un caso editoriale ed è stato amato da milioni di persone, e questo mi sta benissimo se abbiamo consapevolezza che si tratta di un chick lit un po’ riveduto in chiave nipponica, ma mi sta un po’ meno bene se buttiamo nel fuoco Il Conte di Montecristo nella convinzione che Finché il caffè è caldo giochi anche solo nello stesso campionato.
    E non perché si tratta di un libro di evasione, ma perché si tratta di un libro di evasione brutto, scritto male, melenso e questo al netto del fatto che io stessa l’ho letto e ho pianto come una fontana.
    Anche Zia Mame è un romanzo di evasione, e addirittura ha una storia editoriale tale per cui quasi lo si può definire raffazzonato, eppure, la mano del genio: Zia Mame è un capolavoro assoluto nel suo genere.
    Ecco, in un mondo in cui l’editoria lotta per sopravvivere, e deve pubblicare i peggio mappazzoni scritti da influencer spacciandoli per letteratura perché il numero dei loro follower garantisce un certo numero di vendite, penso diventi essenziale educare noi stessi a capire e distinguere cosa leggiamo, e questo non per limitarci a leggere i classici o letteratura impegnata, ma per sapere cosa stiamo leggendo e perché.
    Se voglio il classico leggo il classico.
    Se voglio evasione esiste evasione di livello letterario alto.
    Se voglio il “libro di m*” ho diritto di leggere il libro di m* senza che nessuno venga a farmi la morale con spocchia o addirittura con maleducazione come nel video di cui parli: però ecco, vorrei che in quel momento fossimo consapevoli - serenamente consapevoli - di leggere un libro di m*.
    In un mondo ideale le case editrici farebbero scelte dettate dal senso del valore del loro ruolo sociale, e ad esempio reinvestirebbero i guadagni del libro dell’influencer per pubblicare autori emergenti di valore o classico fuori catalogo, ma siccome non viviamo nel mondo dei Mini Pony le nostre scelte, i soldi che spendiamo e come decidiamo di spenderli, orientano il mercato.
    Quindi sono d’accordo, leggiamo quello che vogliamo ma, se possibile, leggiamo responsabilmente 🙂

  • @allegraalberoni
    @allegraalberoni 4 หลายเดือนก่อน +1

    mi ha spiazzata l'ultima frase: "rispetto a leggere libri di merda, meglio gli analfabeti". ci rendiamo conto delle lotte che abbiamo fatto e tutt'ora facciamo per rendere l'istruzione accessibile a tutti??? mi ha fatto rizzare i capelli.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +2

      Poi sai quanti analfabeti fieri di non leggere? Insomma, l’arroganza non la combattiamo togliendo i libri

  • @giorgitecc
    @giorgitecc 4 หลายเดือนก่อน +1

    Ciao! Ho visto il video al quale fai riferimento perché mi è comparso a caso tra i suggeriti, probabilmente perché è un video colorito che crea molta interazione...
    Io credo che sia vero che esistano dei libri di m. se paragonati ad altri, ed è innegabile che ci sono libri che escono che non si capisce bene come (appunto, come i libri di alcune/i influencer, pubblicati perché c'è certezza che il pubblico li compri)... Tuttavia, sono d'accordissimo con te su tutta la linea: è inutile e controproducente giudicare i gusti altrui, dando patenti di intelligenza in base ai libri che si leggono... (pensa che conosco persone anche molto intelligenti e umane che addirittura non leggono, sacrilegio 😂)... e poi il discorso degli ignoranti: davvero vogliamo dire che la colpa è dei libri brutti? Seriamente? 😂
    Ultima cosa: si possono leggere libri "alti" e libri "di m." e si può imparare a distinguere tra le due cose... a maggior ragione quando si è molto giovani: a 16 anni ho letto la saga di Twilight, sicuramente non alta letteratura, eppure i miei gusti attuali non sono stati traviati da questo, e neanche la mia capacità di parlare e scrivere e pensare; quei libri sono stati un bel passatempo, e va bene così. 😊 Come dici tu il discorso si estende a tutte le persone di tutte le età: leggere può essere anche solo un passatempo per alcune persone.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +3

      Infatti distinguere tra libri e libri è una capacità che arriva col tempo, e oserei dire che non è possibile apprenderla se non leggendo anche i libri brutti

  • @robertoderrico2324
    @robertoderrico2324 3 หลายเดือนก่อน +1

    Però c'è differenza tra libro leggero, da intrattenimento e libro brutto.

  • @martalism
    @martalism 4 หลายเดือนก่อน +4

    Sottoscrivo tutto. Ho ricominciato a leggere dopo molti anni, alle scuola medie per l'estate la mia professoressa scelse " la ragazza di bube" . Mi allontanò dalla lettura totalmente. Ricominciando mi sono sentita una lettrice inadeguata perché amante dei fantasy. Come era possibile che non riuscissi a leggere i classici? Ero forse stupida? È passato del tempo prima che riuscissi a non ascoltare queste vicine nella testa, mi domando però cosa succede a chi di base non è un forte lettore, avrei forse smesso di leggere?

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +2

      Dipende se i fantasy che leggevi erano di qualità e, soprattutto, quanto eri consapevole di stare leggendo libri di m 🫠

    • @TooMuchStress
      @TooMuchStress 4 หลายเดือนก่อน

      Si avresti smesso di leggere, e per questi geni avresti pure fatto bene 😂
      Certe robe mi lasciando davvero inebetito

  • @Lasimo_80
    @Lasimo_80 4 หลายเดือนก่อน

    Carissima Federica concordo pienamente su tutto...io personalmente detesto i video sui libri di m... perché li trovo veramente offensivi verso la persona che quel libro lo ha amato

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน

      Ciao, questo secondo me è un fraintendimento molto comune, ma posso dirti di no: un giudizio sul libro rimane un giudizio su un libro. Le persone che lo hanno amato non hanno motivo di offendersi, non è una cosa personale :)

  • @anna-sleeps
    @anna-sleeps 4 หลายเดือนก่อน +1

    Io che percorro il salotto a saltelli brandendo il lettore di ebook pieno di fanfiction sconce e gridando BUT DADDY I LOVE HIM (God save the most judgmental creeps who say they want what's best for me, e il creep è Dwight MacDonald)

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +1

      Hai vinto tutto

  • @lellaofgreengables
    @lellaofgreengables 4 หลายเดือนก่อน +1

    Mi piace mangiare sia la pizza che il pollo con l'insalata.

    • @paolorusso8798
      @paolorusso8798 3 หลายเดือนก่อน

      E infatti sono due piatti completamente diversi in termi ni nutrizionali...😢

  • @lellaofgreengables
    @lellaofgreengables 4 หลายเดือนก่อน +1

    Le case editrici producono un prodotto e ovvio che devono pensare anche a un guadagno economico.

    • @charlotteatouchof7154
      @charlotteatouchof7154 4 หลายเดือนก่อน +1

      Certamente vero. Ma la massimizzazione del guadagno è sempre l’obiettivo corretto?! Un’attività lavorativa deve produrre un guadagno, ma deve produrre necessariamente il guadagno più alto possibile a discapito di tutto il resto? Credo che chi lavora nell’editoria e ha potere decisionale debba anche avere una mente più alta di così. Sì può stampare letteratura di evasione senza che sia un mappazzone scritto da una instagrammer solo perché ha tot milioni di follower e quindi garantisce un certo ritorno. Poi oh… se con quello che si guadagna dalla vendita del mappazzone si reinvestisse nella scoperta e valorizzazione di autori emergenti di vero talento, o nella ristampa di classici fiori catalogo, sarebbe grandioso.
      Il discorso quindi è stratificato e complesso, anche dall’ottica economica

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  3 หลายเดือนก่อน

      sono completamente d'accordo con te, ne ho parlato anche nel video sul BookTok

  • @onceuponatime1203
    @onceuponatime1203 4 หลายเดือนก่อน +11

    Ciao Federica, ho appena finito di ascoltarti e sono perfettamente d'accordo con te. Ho visto il video al quale ti riferisci e, su di me, ha avuto un effetto da "disiscrizione immediata al canale". La motivazione è molto semplice: mi ha ricordato quegli intellettuali,o pseudo tali, arroccati nella loro torre di avorio. Non trovo sia un atteggiamento costruttivo quello di bollare come "ignorante" chi legge libri diversi dai miei. Ok, oggettivamente non si tratta di capolavori letterari, ma ognuno di noi ricerca cose diverse nella letteratura e non vedo perché la ricerca di totale evasione debba essere bollata come esecrabile e si debba nobilitate invece chi sostiene di leggere libri arricchenti. Tutti questi aggettivi sono sempre soggettivi, scusando il gioco di parole. L'unica cosa che trovo poco nobile è puntare il dito sulle scelte letterarie altrui. Io mi auguro invece che anche le persone che leggono libri non conformi ai miei gusti, possano incuriosirsi e provare a leggere dell'altro. Se invece vengono tacciati di ignoranza non avranno mai un input ad esplorare altri generi. Se poi, nonostante un atteggiamento costruttivo e aperto al confronto, questo input non dovesse comunque essere colto, be' pazienza, ognuno continuerà per la sua strada in tutta serenità. Come i libri non si prefiggono più l'intento di educare le masse, cosa che succedeva un tempo, allo stesso modo parti delle masse non devono cercare di educare la restate parte. Mio modesto parere che spero di aver espresso chiaramente. Scusa la lungaggine 😅 Buona giornata 💐

    • @elena_82
      @elena_82 4 หลายเดือนก่อน +2

      Perfettamente d'accordo, mi ha lasciato un fastidio pungente. Pensavo più a un video provocazione, invece solo qualunquismo intellettuale.

  • @fabriziobellanca73
    @fabriziobellanca73 4 หลายเดือนก่อน

    A me va benissimo che leggiamo un libro per evadere e spegnere il cervello. D'altronde, andiamo al cinema a vedere un film per rilassarci. Andiamo a teatro a vedere uno spettacolo comico così ridiamo un po' e non pensiamo. Oppure ci ingarelliamo di serie tv fino a tardi. Poi c'è la palestra per scaricare e magari la partita con gli amici per divertirsi un po'.
    Tutto bellissimo.
    Mi chiedo solo quand'è che accendiamo il cervello, ecco. Solo quando il nostro datore di lavoro ci paga (e manco è detto, se siamo ministeriali 🤣)? Questa, più o meno, è la vita che conduciamo tutti.
    Crescere nel proprio hobby (lettura o altro) passo dopo passo, faticando un po' se serve, è, per me, il concime necessario per le proprie passioni. Non è un caso se siamo tutti annoiati e demoralizzati, e vanno tanto di moda i corsi di autostima. In special modo i ragazzi, incapaci di porsi obiettivi personali.
    Secondo me, se è la lettura ciò in cui vogliamo metterci alla prova, è meglio prepararsi prima (perché altrimenti poi potremmo non capirlo) e poi leggere magari un solo libro all'anno, ma un libro che ci possa dare soddisfazione. Qualità, non quantità. Per passare a due, poi tre, c'è sempre tempo. Il gusto non va a chili.
    Poi tu la butti sulla libertà personale ma che c'entra, ognuno ha diritto di fare ciò che vuole, quello è ovvio. Mi sembra che hai fatto tutta una serie di considerazioni piuttosto banali, te lo sei detta più volte anche da sola, rendendotene conto. In realtà, invece, la riflessione di partenza mi pare piuttosto profonda, e può portare a un modo di vivere diverso (e magari più sensato) da quello che quotidianamente ci fa ingurgitare di tutto, senza farci pensare e progredire.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +2

      Il video di partenza non voleva fare una riflessione profonda, non nei modi con cui è stato comunicato. Faceva delle riflessioni estreme, provocatorie, ma poco costruttive. Ci fosse stato un solo spunto di quelli che hai detto tu, il mio video risposta non avrebbe avuto senso di esistere. Tra l’altro non vorrei aver semplificato troppo, ma il punto non è soltanto la libertà personale (che a me non sembrava affatto scontata): è l’incapacità di concepire il valore del libro brutto come parte di un percorso di miglioramento, è il rifiuto di considerare il contesto culturale e socio-economico. Per il resto, condivido le tue riflessioni sulla fatica (io per esempio non condivido l’idea di dare da leggere a scuola solo libri di evasione, fatta eccezione magari per l’estate). Grazie per il tuo commento!

  • @marinellamaccagni6951
    @marinellamaccagni6951 4 หลายเดือนก่อน +3

    Io concordo con yasmina. Meglio non leggere. Del 40% di persone che leggono, solo il 5% legge libri di un certo spessore cioè classici. Quindi in realtà la percentuale di chi LEGGE è del 5%.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน

      E cosa ce ne facciamo di questa informazione? 🤔 appurato che, se non leggi classici, allora non leggi, e che quindi solo una percentuale irrisoria di persone legge davvero, cosa ne facciamo di questa consapevolezza?

    • @marinellamaccagni6951
      @marinellamaccagni6951 4 หลายเดือนก่อน

      @@FedericaUrso era una constatazione a fini meramente statistici. Che comunque la dice lunga sulle persone che leggono trash-literature. What you read, defines you as a man/woman.

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน +5

      @@marinellamaccagni6951 la persona più intelligente che conosca è un’accanita lettrice di Harmony. Che accosta ad autori di altro spessore. Secondo me è un tipo di convinzione che un terapeuta ti farebbe sviscerare all’infinito perché lega l’idea che tu hai di te stesso (e degli altri) a fattori di circostanza. E l’autostima, per esempio, dovrebbe dipendere da ben altro. Insomma, mi chiedo cosa ci sia sotto questo tipo di idee, a livello inconscio e non, quanto dipende dall’indole personale e quanto dal contesto. Probabilmente il mio è un commento inutile, però non so: proverei a guardarmi dentro. Grazie della risposta!

    • @charlotteatouchof7154
      @charlotteatouchof7154 4 หลายเดือนก่อน +2

      Ammesso e non concesso che tutto ciò che non è classico non sia di spessore, devo ricordarti che qualsiasi classico, prima di essere tale, è stato una novità editoriale

    • @marinellamaccagni6951
      @marinellamaccagni6951 4 หลายเดือนก่อน +1

      @@charlotteatouchof7154 ma c'è novità editoriale e novità editoriale. Vuoi per caso mettere sullo stesso piano il sentiero dei nidi di ragno e la solitudine dei numeri primi? Oppure le 50 sfumature di grigio e la filosofia del boudoir? O ancora harry potter e il signore degli ontani? Ma fammi il piacere!!!le novità editoriale di adesso sono al 99% spazzatura. E poi vogliamo parlare dei libri che concorrono al premio strega? Il libro di chiara Valerio potrebbe giusto vincere il premio libro da spiaggia(e anche ultima). L'ultimo grande scrittore è stato Umberto eco. Forse salverei saviano. Ma dopo vuoto cosmico, ZERO ASSOLUTO.

  • @pasqualeveltri3671
    @pasqualeveltri3671 4 หลายเดือนก่อน

    Va bene Federica, a questo punto non posso fare a meno di guardare il video di Yasmina Pani. Lo avrei cercato ma naturalmente TH-cam me lo sta già segnalando qui in alto a destra. Sorrido. Sospendo la mia opinione, per il momento.

  • @aealessandra
    @aealessandra 4 หลายเดือนก่อน +1

    Poco tempo fa mi è capitato quel libro sotto gli occhi e l'ho guardato per capire dove voleva andare a parare. Una sequela di banalità che temevo, un arroganza da "io la penso giusta" che non ho capito, il tutto condito da continue volgarità del tutto gratuite che forse dovevano dare un tono da "dura che la sa lunga" e invece mi hanno fatta sganasciare lasciandomi interdetta. Da lettrice onnivora per puro piacere personale, continuerò a non capire questo snobismo nei confronti di chi legge "poco e male"; come se uno a cui piacciono i film si dovesse sparare solo i pacchi polacchi perché quello si che è vero cinema. Ma state sereni, leggete se ne avete voglia, quanto volete e quello che cavolo vi va. Con tutti i difetti del caso fortunatamente viviamo in un paese libero e tali ci dobbiamo sentire. Grazie per il video e per queste banalità a quanto pare necessarie!!! 😊

    • @FedericaUrso
      @FedericaUrso  4 หลายเดือนก่อน

      Io per esempio in passato ero una che non si permetteva mai una lettura più leggera e che però non dava assolutamente lo stesso peso ai film, non mi interessava vedere cose impegnate. Adesso invece ho costruito tutto un gusto cinematografico che prima non c’era

    • @aealessandra
      @aealessandra 4 หลายเดือนก่อน

      @@FedericaUrso Ma grazie al cielo il tempo passa, si matura (mediamente, purtroppo non è scontato 😜) ma più semplicemente si esplorano campi nuovi, si sonda terreni sconosciuti, si cambia idea vivaddio. Un po' come nel corso della vita ci sono periodi in cui si preferisce il salato, in altri il dolce... Scusa per le sgrammaticature del precedente messaggio, ho difficoltà a scrivere con il tablet. Ancora grazie per il video e buona giornata.