Non c'è bisogno di un video: la "disforia tardiva" si verifica raramente e solo in certi tipi di depressione (e comunque è sempre accettabile pur di continuare a stare bene o quasi); tutti gli effetti collaterali sono ben riportati sul foglio illustrativo di ogni farmaco. Vedo che continui a dare fastidio a tutti e su tutti i canali di medicina di TH-cam! Calmati o ti faccio io un bel neurolettico depot.
@TonyTataPerrelli si verificano tanti problemi con l'uso a lungo termine di antidepressivi, comprese le compromissioni cognitive anche gravi, e altre cose che non mi va neppure di nominare. In ultimo, la smetta di taggarmi in continuazione.
@@Dabne5587 ma questi problemi sono ben noti da anni, e ripeto: meglio tali problemi (del resto modesti anche dopo anni di assunzione) che andare avanti da zombie per grave depressione, la quale, se non curata, porta a problemi tragici.
@@TonyTataPerrelli peccato che le persone NON LO SAPPIANO e gli si venga detto niente, come l'anedonia, l'appiattimento emotivo, il calo del desiderio, i pronome cognitivi siano il frutto della depressione. È scorretto così 😉
@@Dabne5587 Io dico tutto a tutti. Per quanto riguarda gli altri problemi (abulia, apatia, anedonia ecc.) troverà la mia risposta nell'altro canale. Stia calmo: gli scienziati ci aiutano, non sono dei mostri come vorrebbe far credere lei
Buonasera Dott.ssa le volevo chiedere se gli antidepressivi mantengono inalterati nel tempo la loro efficacia, oppure se dopo un certo tempo non fanno più effetto.Parlo a titolo personale perché prendo da circa 10 anni la fluoxetina. La ringrazio e le auguro una buona serata.
Chiedo scusa per la risposta tardiva. Ovviamente non sto dando un parere medico e, dunque, mi riprometto di approfondire il tema. La mia risposta da divulgatore (e paziente) è quella per cui non ci dovrebbe essere assuefazione agli SSRI, ragione per cui non si verifica lo stesso problema che invece è connesso all'utilizzo delle benzodiazepine (gli ansiolitici, per intenderci).
@@domenicopitta6564 io infatti per 8 anni ho presco escitalopram, lo avevo sospeso l anno scorso stavo benissimo, purtroppo da un mese sono ritornati i forti stati ansiosi e mi è stato prescritto nuovamente, domani la seconda settimana inizio a dosaggio terapeutico...non so vediamo
Grazie dottoressa molto competente...Io assumo da 25 anni il Citalopram e mi ha cambiato la vita...a saperlo l'avrei inviato prima all' inizio dei disturbi che mi rendevano la vita difficile. Affidatevi a dei bravi psichiatri 😊
il citalopram, come pure l'escitalopram e la vortioxetina, sono antidepressivi non molto potenti e ben tollerati; si possono usare anche a tempo indeterminato.
Buongiorno,mi sono rovinato con le mie stesse mani,ho assunto antidepressivi per la cura di una depressione maggiore molto marcata,li ho assunti per parecchi decenni e sin dall'inizio della terapia ho avuto gravi effetti collaterali: bocca secca e asciutta. Stitichezza. Disturbi digestivi e reflusso gastroesofageo. Sudorazione. Vista sfocata. Alterazione del gusto. E soprattutto effetti sulla sfera sessuale tipo castrazione chimica con zero libido e zero erezione,questi effetti sulla sessualità sono irreversibili mi dureranno parecchio anche se ho smesso di assumere farmaci.
@@stopalpanico4750 chiedo perche non si parla di questo effetto collaterale ,la motivazione, dato che è una cosa importante e qualcosa che a me personalmente mi tiene lontano dall.usare questi farmaci per curare la mia ansia avendo omesso questa cosa in un video cosi completo mi restano dei dubbi
@@ric5345 i motivi per cui non ho (ancora) parlato di PSSD è perché si tratta di una situazione in divenire ed estremamente scivolosa. La letteratura che consulto (normalmente a partire da PubMed, la più ampia banca dati di studi scientifici pubblicati) non pone la questione PSSD con assertività e in maniera univoca come invece molti (purtroppo anche su questa pagina) vogliono far credere. Con questo non voglio dire che gli SSRI non interferiscano sull'attività sessuale (come è ben scritto anche nei foglietti illustrativi dei farmaci), ma dobbiamo comunque porci di fronti a questioni serie con atteggiamento altrettanto serio e non con logica clicbait. Quando avremo certezze rispetto alla sindrome, ai possibili fattori di rischio, alle molecole che più di altre concorrono a tale rischio e agli standard di trattamento, al rapporto rischio/beneficio, sarò ben felice di affrontare la questione, che seguo comunque con interesse. Anche perché, lo ricordo, io sono un paziente e non un medico. Adesso come adesso ho due alternative. Una, sana, è quella di promuovere un rapporto paziente/psichiatra sano e collaborativo, per combattere lo stigma della sofferenza psicologica e cercare di dare una mano. Al contrario posso mettermi a parlare di cose molto delicate in termini di "si dice", aumentando la confusione e generando un clima di generale sospetto e accodandomi a tutti gruppi no-qualsiasicosa ben sapendo che la sofferenza della psiche genera anche sospetto, ipocondria e profezie autoavveranti (mi convinco che una cosa mi farà male? Mi farà male a prescindere. Ci sono pazienti che hanno accusato PSSD anche con placebo). Dopodiché siccome ho poco più di 500 iscritti su questo canale, al quale purtroppo posso dedicare molte meno energie di quante vorrei (non ci ricavo un centesimo e ogni intervista che organizzo, registro e pubblico è tempo sottratto al lavoro), io sono sicuro che qui su TH-cam si possano trovare tante informazioni che andranno a confermare i bias cognitivi che già si hanno. Molte persone sono venute qui a polemizzare perché non ho parlato di PSSD accusandomi di essere schiavo di Big Pharma e dei "poteri forti psichiatrici", ignorando ampiamente tutti i contenuti alterativi alla psichiatria e che vertono su attività fisica, mindfulness, monoterpeni prodotti dalle piante durante le camminate in montagna, azione della vitamina D e dell'alimentazione. Spero di essere stato esaustivo nella mia risposta, anche se questa è interlocutoria. La mia scelta di non trattare l'argomento PSSD, almeno per adesso, è perché non voglio allontanare chi soffre di disturbi invalidanti da una opzione terapeutica che, se ben impostata e seguita, dà risultati generalmente positivi. A prescindere da chi mi salterà addosso per questa risposta.
@@stopalpanico4750 una risposta a mio avviso fantastica, ben pensata e ponderata, grazie davvero. Io soffro di ansia e sto valutando se far uso di farmaci e questa storia del PSSD che sia un bias o no cmq mi allontana se vogliamo dall uso di SSRI, i quali so benissimo mi aiuterebbero a sconfiggerla nel migliore dei modi ma purtroppo non trovo mai informazioni riguardanti i "numeri" di questa patologia se cosi si può definire e da qui allora è nato il primo commento con la domanda, la tua risposta è stata davvero sincera e comprende anche dei spunti interessanti da analizzare in autonomia quindi ti ringrazio ancora per il tempo che mi hai dedicato lo apprezzo davvero tanto :)
@ric5345 ringrazio io te per avermi dato la possibilità di chiarire la mia posizione sull'argomento. Ma per esperienza già so che nessuno si leggerà il nostro thread e ricomincerà la solfa del "non prendete mai le medicine", "leggete il libro di Raffaele Sailcazzi che vi spiega come la depressione non esiste davvero ma sono gli altri troppo allegri" o "Le iene stanno per fare uno speciale per cui grazie al metodo stamina vincerete gli attacchi di panico senza bigpharma". Per non dimenticare "sei depresso perché ti sei vaccinato in pandemia". Cose che alla fine ti fanno passare la voglia di impegnarti. Ma che ti fanno ben comprendere come la capacità di argomentazione di molti non vada al di là dell'aneddotica, del sentito dire e dei propri pregiudizi. Così che quando non confermi il pregiudizio, sei automaticamente in cattiva fede.
Video interessante....unica cosa è la semplicità con cui sono stati trattati i sintomi da sospensione (testa ovattata???? Ma magari fosse solo questo!!!).....i sintomi da sospensione sono molti e anche invalidanti (anche se lo scalaggio è stato fatto con gradualità e su controllo medico). Ci sono un sacco di testimonianze in merito.....sarebbe opportuno approfondire l argomento....grazie
grazie sia per l'apprezzamento, sia per le critiche costruttive. risponderò con onestà: allo stato attuale, avendo solo una ventina di video in archivio, un certo grado di generalizzazione è quasi obbligatorio, più ancora che necessario. nel corso del tempo vorrei approfondire argomenti più specifici per ogni singolo "filone" aperto. le faccio un esempio che mi ha riguardato personalmente: quello dei cosiddetti "brain zaps". purtroppo abbiamo risorse umane e di tempo assai limitate e questo impegno, allo stato attuale, rappresenta solo un costo in termini di tempo e impegno. ma è mia intenzione proseguire e tenere la barra a dritta, per capire come coniugare gratuità, qualità, approfondimento e sostenibilità.
@@stopalpanico4750 certo certo...quello che volevo dire (non era certo una polemica) è che la dottoressa nel video ha parlato di sintomi da sospensione in maniera molto ma molto superficiale (testa ovattata??)... sarà così per pochi fortunati. In realtà i sintomi sono molti di più e variegati e per chi li prova non è una passeggiata (anzi). Parlo per esperienza personale e anche perché ho letto diversi articoli in merito. A volte durano anche 2/3 mesi o più (dipende dalla molecola e dal soggetto) e molte volte si deve riassumere il farmaco perché non si riesce più a sopportare i sintomi. Sono cose che purtroppo nella maggior parte dei casi non vengono dette ai pazienti (forse per non scoraggiarne l'assunzione).... tipo la paroxetina che veniva citata nel video è una di quelle che dà più sintomi da sospensione....queste info le so perché mi sono informata e non perché mi è stato detto dal medico in fase di prescrizione. Grazie ancora per il servizio
@@rossellamoretti9899 non ha proprio nulla di che scusarsi. se le critiche fossero tutte poste con il suo tono e approccio avrei raggiunto un obiettivo che mi sono prefissato fin dall'inizio: una community informata e collaborativa. quindi grazie da parte mia.
@@lorenzolombardi3450 "la dottoressa non sa quello che dice" è una frase che qualifica la sua spocchia. "grande affetto per il canale fatto con il cuore" sembra presupporre che sia fatto in maniera non trasparente e per gli interessi di qualcuno. Sarebbe meglio se non si spingesse oltre perché si entra in un terreno molto scivoloso, che confina con la diffamazione.
Sto prendendo amasci. I disturbi tipo anorgasmia possono essere permanenti? Ho paura e sto meditando di interrompere questa farmacoterapia. Grazie x la risposta
mi spiace vedere solo adesso questo commento. diffido chiunque dal dare consigli su argomenti tanto delicati sulla mia pagina. va da sé che sconsiglio di seguirli. Tony Perrelli: non è la prima volta che interviene con suggerimenti non richiesti. se ritiene che cannibalizzare l'utenza del mio canale sia una pratica da me accettata, si sbaglia di grosso.
Prendo psicofarmaci da 20 anni e il mio medico mi ha detto che sto rischiando la cirrosi epatica e mi ha consigliato di ridurre gradualmente la terapia ci ho provato ma appena smetto di prendere tutta la terapia completa, cioè appena scalo qualche farmaco mi sento male... mi sento un senso di disagio, sono caduta in depressione perché ho perso i miei genitori e senza farmaci avverto ancora di più la loro mancanza piango sempre.. però sto rischiando la salute che cosa devo fare? Spero in una sua risposta grazie mille buona serata
sono spiacente ma non essendo un medico non ho la possibilità di dirle che cosa deve fare. e anche se lo fossi non avrei abbastanza informazioni. io al posto suo farei fare una valutazione del fegato per capire se lavora bene o no. ed eventualmente quale tra le nostre abitudini di vita lo mette più a rischio. oltre questo non so e non voglio arrischiarmi a dire per tutelare lei e (anche) me stesso.
Dott.ssa non ho capito se il peso può aumentare con effetto on off, cioè in automatico, oppure stando meglio si tende a mangiare di più e si ingrassa. Grazie
rispondo secondo letteratura, ricordando a tutti che non sono un medico ma un paziente informato e un divulgatore. Diciamo che la risposta agli antidepressivi è soggettiva, come spesso sono soggettivi i sintomi correlati alla sofferenza psicologica. Dunque è possibile che uno stato di sofferenza che induca inappetenza (o al contrario compulsione al cibo) possa trovare nella terapia farmacologica la sua compensazione, determinando un cambiamento anche radicale di atteggiamento verso il cibo. A oggi non è ancora stato definito con certezza se gli SSRI agiscano sul metabolismo delle cellule deputate all'immagazzinamento dei grassi, quindi dobbiamo fare nostra una regola generale: cercare di capire quale siano i limiti per restare nella fascia normopeso e agire di conseguenza, attraverso un regime alimentare in grado di soddisfare la fame ma, al tempo stesso, limitando quegli alimenti che creano dipendenza perché stimolano il sistema dopaminergico, cioè quello legato alla ricompensa e alla gratificazione. Ci sono studi molto interessanti su alimentazione, microbiota intestinale e benessere psichico. Ci stiamo attrezzando per un nuovo video sul tema.
Idem, ma nel mio caso erano altre molecole. Mi hanno rovinato, causato anche altri problemi irreversibili, tornassi indietro non li prenderei mai e poi mai.
Prendo paroxetina ormai da più di 20 anni, mi ha salvato la vita, mi fu prescritta perché soffrendo di colon irritabile ero molto ansiosa e depressa. Che dire, non so se abbia agito o meno sull'umore, ma certo mi ha regolarizzato l'intestino restituendomi la mia vita. Un po' di anni fa cominciai gradualmente a sospenderla perché stavo bene...dopo circa un mese senza prenderla il colon irritabile ricomincio' a darmi i soliti problemi. Ripresi a usarla e l'intestino tornò a funzionare. Adesso sto bene e l'unico effetto collaterale che mi dà è abbondante sudorazione notturna...che sinceramente mi tengo di buon grado visto il problema enorme che mi ha risolto!
un commento anonimo di critica a una testimonianza positiva non lo avevo ancora visto. che cosa c'è di incomprensibile nel "mi hanno salvato la vita"? oppure intende che tenere sotto controllo un problema tanto invalidante sia banalità? con quale titolo suggerisce (e anche se fosse il Nobel per la medicina, con che coraggio lo fa on-line con una persona che non conosce) cure alternative senza sapere niente della persona di cui sopra?
Non è che il tuo intestino è ritornato a funzionare, semplicemente l'effetto anticolinergico del farmaco ti rallenta la motilità dell'intestino. Credo che essendo ad uso off label il dosaggio sia pure basso per questo tipo di problematiche.
Non ho mai preso psicofarmaci in vita mia...adesso ho una grave depressione per una serie di eventi traumatici e mi hanno prescritto antidepressivi (brentellix) e ansiolitici (xanax), ma ho tante altre patologie per le quali assumo farmaci da tanti anni e quindi non vorrei entrare nel tunnel degli psicofarmaci. Voi che mi consigliate?
Ciao Maria Teresa, il Brintellix e lo Xanax non sono farmaci pericolosi, anzi sono leggeri e ben tollerati. Si possono assumere anche contemporaneamente a tantissimi altri farmaci (sono uno specialista).
@TonyTataPerrelli il brintellix funziona abbastanza considerando che ho subito due lutti gravissimi a distanza di 18 gg.l'uno dall'altro, perdendo praticamente tutta la mia famiglia.. per quello che possono fare i farmaci rispetto a un simile strazio, il brintellix aiuta. Per il resto non c'è molto da fare...grazie per la tua cortese risposta.🤝🫶
Buonasera. La letteratura medica indica un tempo compreso tra le due e le tre settimane, mediamente. Può durare di meno ma a volte allungarsi un po'. È importante informare lo specialista se non si ha una riduzione dei sintomi indesiderati, in modo che possa valutare una correzione dei dosaggi o eventuali switch di terapia (in genere il cambio di molecola non comporta gli stessi effetti collaterali come se si cominciasse da zero. Il passaggio è meno difficile). Rispondo secondo letteratura ed esperienza personale. Non essendo medico, non posso dare informazioni che siano in qualche modo assimilabili a suggerimenti terapeutici.
abbiate pazienza e cercate di pensare a una cosa: questo inizio difficile è la prova che il farmaco agisce sulla chimica del cervello e quindi potrà aiutarvi. pensare questa cosa mi ha aiutato, quando ho avuto gli stessi vostri problemi.
Quanto impiega la Parexotina a farmi tornare felice? Sto avendo una crisi depressiva che mi blocca dal provare gusto in qualsiasi azione quotidiana. Mi piacerebbe tanto guarire.. ma non so quanto dovrò aspettare. C’è anche modo di velocizzare la guarigione?
io sarei veramente un cialtrone disonesto e a rischio di abuso della professione medica se solo azzardassi una minima ipotesi in merito. la sola cosa che posso fare è sostenere il desiderio di felicità come prova del fatto che c'è un obiettivo. per il resto sta assumendo esclusivamente il farmaco o sta facendo anche una psicoterapia e adittando un regime di vita mirato al miglioramento della condizione?
@@stopalpanico4750 Sto facendo psicoterapia, anche se poco di frequente essendo agosto e soprattutto mi sembra che non cambi le mie condizioni… Mentre sullo stile di vita nessuno mi ha detto nulla, la psichiatra mi ha solo dato i farmaci. Se lei ha qualche consiglio sullo stile di vita cerco di seguirlo assolutamente
@@lucispezzi premesso che ha tutta la mia simpatia e comprensione le faccio una premessa e una promessa: io non sono in grado di aiutarla direttamente perché non ne ho le competenze e anche se le avessi, non conoscendola personalmente, sarei comunque da arrestare se azzardassi un qualsiasi consiglio basandomi sulla chat di TH-cam. siccome ho rispetto per la sofferenza altrui, non me la sento di snocciolare due consigli in croce pensando così di risolvere con tre indicazioni generiche i problemi di una vita. la promessa è invece la seguente: con il tempo e l'impegno posso cercare di darle (attraverso pareri qualificati) tanti stimoli, spunti e temi. questi potrebbero forse aiutarla a trovare centri i specialisti in grado di migliorare la sua situazione attuale. io, per mia esperienza personale, ritengo che per stare meglio in una situazione di sofferenza psicologica, si debba agire su più fronti. farmaci, se e quando servono, sono un aspetto della terapia. la psicoterapia deve a sua volta essere indirizzata verso un obiettivo e non deve essere un confronto generico. poi c'è la parte di attività fisica. Gli studi concordano sul fatto che l'attività aerobica (corsa, nuoto, camminata veloce, bicicletta, ballo e chissà quanti altri), favoriscono la circolazione cerebrale, stimolano l'angiogenesi sempre a livello cerebrale, regolano la produzione ormonale eccetera. e poi non si possono trascurare alimentazione e rispetto delle proprie esigenze di sonno notturno. che cosa significa? che per migliorare il benessere psicologico si deve agire sulle abitudini quotidiane, pensando a queste come a delle medicine e non come a delle perdite di tempo. io personalmente se non vado a correre almeno 3 volte a settimana, inizio a mangiare compulsivamente e metto su chili. correre non mi fa dimagrire: mi aiuta a tenere sotto controllo la mia propensione a mangiare disordinatamente. soffrire psicologicamente significa avere alterato equilibri sottili ed essere più fragili di altri. quindi per gente come noi il rispetto del proprio stile di vita (personalizzato e unico) è la vera terapia. Il farmaco da solo ha una efficacia limitata se non abbiamo anche sul resto. questa è la mia personale opinione, che tuttavia mi sembra condivisa anche a livello medico e di ricerca.
Li prendo da 10 anni, da quando ne avevo 20. Mi hanno salvato la vita perché i dca mi stavano distruggendo assieme a sbalzi d’umore, autolesionismo e depressione. Non ho potuto curarmi prima dei 20 perché i miei erano contrari e non sto a dire cosa ho dovuto sopportare. L’ unica cosa negativa purtroppo sono gli attacchi di panico e ansia che mi sono rimasti nonostante la psicoterapia ed è l’unica cosa invalidante per me, per il resto li prenderei volentieri a vita pur di non passare l’inferno di prima. Non demonizzate i farmaci grazie, per alcuni sono dei salvavita . Riguardo la sfera sessuale, l’alimentazione e il peso io non sono mai stata così bene in quanto prima qualsiasi cosa mi distruggeva mentalmente
Comprate il libro ....soffro dunque siamo ... c'è un paragrafo che spiega una breve storia degli psicofarmaci,la dottoressa come tante altre non spiega i veri effetti collaterali.saluti,io sto scalando la paroxetina ,vi tengo aggiornati.arrivederci
se ritiene di voler fare da controcanto per amore di polemica e partito preso, non troverà tribuna sulle mie umilissime pagine. lei non sta maneggiando solo i suoi vissuti, ma anche quelli di coloro che arrivano qui alla ricerca di informazioni. e, mi spiace, questo non le dà il diritto di utilizzare i "nostri" utenti ai suoi scopi. può aprire un canale antipsichiatrico in qualsiasi momento e, con l'aria che tira, stia pure sicuro che avrà almeno 100 volte i miei numeri.
Questo video è molto bello e mi.da molta speranza spero che non sia stato omesso nulla sulle collateralitá leggo di tante persone che maledicono il giorno in cui hanno iniziato percorsi psichiatrici per via degli effetti collaterali che non li abbandonano che cozza con i discorsi della dottoressa e quindi mi trovo spaesato ma comunque la dottoressa mi ha dato un idea di competenza e non vedo perche debba mentire sull argomento
come spesso dico in queste pagine, il farmaco da solo non basta e, anzi, può diventare deleterio se si ritiene che abbia un potere magico. ciò che può davvero aiutare è l'alleanza terapeutica tra medico e paziente, in modo che sappiano dialogare, ascoltarsi e capirsi. gli effetti collaterali ci sono in ogni farmaco che sia realmente tale e non si può pretendere che questi non ne abbiano. il punto è trovare il miglior compromesso possibile tra aspettativa e risultato, modulando le dosi a seconda del risultato. un abbraccio e auguri per ogni cosa!
@@San-Vittore-nerazzurra siccome non ci conosciamo, il "caro" è fuori luogo. in seconda istanza l'accusa di scorrettezza se la può rivolgere da solo e farne buon uso, perché io ho fatto un'intervista e non sto diffondendo una fede religiosa. scorretto sarebbe tagliare l'intervista per fare dire all'interpellato di ciò che mi interessa fargli dire. torni quando avrà fatto un ripasso su temi come deontologia, continenza e altri ferri del mestiere. e se proprio mi ha preso per un fanatico organicista si guardi i video sulla mindfulness, sui monoterpeni prodotti dalle piante, sull'alimentazione e sulla pratica sportiva come mezzi per trattare ansia, panico e depressione. toh, li ho fatti io e sono su questo canale.
@@San-Vittore-nerazzurra la dottoressa è di sesso femminile. idem (in questi caso) l'intervistatrice. Dunque quell'ironico/polemico "caro" è evidentemente riferito a me. Ecco, se vuole uno scambio di opinioni si levi quel tono dall'approccio. In caso contrario, si levi di torno.
è un termine universalmente accettato per definire una classe di farmaci. cosa che ha consentito a tutte le persone interessate (lei incluso) di "atterrare" su questo video senza ricorrere a titoli artificiosi o clicbait.
Grazie per la richiesta, Stefania. In effetti il tema della durata delle terapie è molto interessante e merita un approfondimento che speriamo di poter fare in tempi ragionevolmente brevi. In ogni modo, grazie per il suggerimento. Ogni suggestione è un'idea che ci aiuta a capire quali siano i dubbi a cui cercare di dare una risposta. se non definitiva, almeno informata (e "informante")
Mi hanno rovinato la cognitività, ho dovuto pure abbandonare gli studi per questo.
Studiavo medicina e chirurgia.
@@Lukka72hbf consolati pensando che c'è un medico in meno in giro. visti i guai che combinano....
A che anno eri?
Potrebbe fare un video sulla disforia tardiva indotta da antidepressivi e su tutti i rischi di un'assunzione a lungo termine?
Non c'è bisogno di un video: la "disforia tardiva" si verifica raramente e solo in certi tipi di depressione (e comunque è sempre accettabile pur di continuare a stare bene o quasi); tutti gli effetti collaterali sono ben riportati sul foglio illustrativo di ogni farmaco. Vedo che continui a dare fastidio a tutti e su tutti i canali di medicina di TH-cam! Calmati o ti faccio io un bel neurolettico depot.
@TonyTataPerrelli si verificano tanti problemi con l'uso a lungo termine di antidepressivi, comprese le compromissioni cognitive anche gravi, e altre cose che non mi va neppure di nominare. In ultimo, la smetta di taggarmi in continuazione.
@@Dabne5587 ma questi problemi sono ben noti da anni, e ripeto: meglio tali problemi (del resto modesti anche dopo anni di assunzione) che andare avanti da zombie per grave depressione, la quale, se non curata, porta a problemi tragici.
@@TonyTataPerrelli peccato che le persone NON LO SAPPIANO e gli si venga detto niente, come l'anedonia, l'appiattimento emotivo, il calo del desiderio, i pronome cognitivi siano il frutto della depressione. È scorretto così 😉
@@Dabne5587 Io dico tutto a tutti. Per quanto riguarda gli altri problemi (abulia, apatia, anedonia ecc.) troverà la mia risposta nell'altro canale. Stia calmo: gli scienziati ci aiutano, non sono dei mostri come vorrebbe far credere lei
Brava dottoressa! spiegato in modo magistrale!
Complimenti dottoressa, veramente chiara ed esaustiva. Complimenti anche per il canale
Grazie dottoressa è stata chiarissima, ha risolto dubbi che avevo grazie
Grazie,Dottoressa! Molto chiara ,preparata e coraggiante ! Complimenti,Dottoressa!
Grazie Mihaela a nome della professoressa Caldirola. Siamo contenti che il video ti sia piaciuto.
Buonasera Dott.ssa le volevo chiedere se gli antidepressivi mantengono inalterati nel tempo la loro efficacia, oppure se dopo un certo tempo non fanno più effetto.Parlo a titolo personale perché prendo da circa 10 anni la fluoxetina. La ringrazio e le auguro una buona serata.
Chiedo scusa per la risposta tardiva. Ovviamente non sto dando un parere medico e, dunque, mi riprometto di approfondire il tema. La mia risposta da divulgatore (e paziente) è quella per cui non ci dovrebbe essere assuefazione agli SSRI, ragione per cui non si verifica lo stesso problema che invece è connesso all'utilizzo delle benzodiazepine (gli ansiolitici, per intenderci).
@@domenicopitta6564 io infatti per 8 anni ho presco escitalopram, lo avevo sospeso l anno scorso stavo benissimo, purtroppo da un mese sono ritornati i forti stati ansiosi e mi è stato prescritto nuovamente, domani la seconda settimana inizio a dosaggio terapeutico...non so vediamo
Se potessi tornare indietro strapperei quella ricetta
Come mai ? Grazie vorrei iniziare ma ho molti dubbi
Anch'io
Grazie dottoressa molto competente...Io assumo da 25 anni il Citalopram e mi ha cambiato la vita...a saperlo l'avrei inviato prima all' inizio dei disturbi che mi rendevano la vita difficile. Affidatevi a dei bravi psichiatri 😊
25 anni? Che cosa??
Non andrebbero MAI MAI MAI presi per così tanti anni
Nessun bravo psichiatra ti fa prendere Citalopram per 25 anni
il citalopram, come pure l'escitalopram e la vortioxetina, sono antidepressivi non molto potenti e ben tollerati; si possono usare anche a tempo indeterminato.
@@Claud9878 ma stai zitto... che ne sai tu?
@@Claud9878 e invece io ti dico che si può assumere anche per tutta una vita, se è necessario.
Buongiorno,mi sono rovinato con le mie stesse mani,ho assunto antidepressivi per la cura di una depressione maggiore molto marcata,li ho assunti per parecchi decenni e sin dall'inizio della terapia ho avuto gravi effetti collaterali:
bocca secca e asciutta.
Stitichezza.
Disturbi digestivi e reflusso gastroesofageo.
Sudorazione.
Vista sfocata.
Alterazione del gusto.
E soprattutto effetti sulla sfera sessuale tipo castrazione chimica con zero libido e zero erezione,questi effetti sulla sessualità sono irreversibili mi dureranno parecchio anche se ho smesso di assumere farmaci.
Complimenti dottoressa! Difficile trovare uno psichiatria che ti spiega e ti faccia parlare.
Perche non si parla di pssd qui ?
ma che domanda è?
@@stopalpanico4750 chiedo perche non si parla di questo effetto collaterale ,la motivazione, dato che è una cosa importante e qualcosa che a me personalmente mi tiene lontano dall.usare questi farmaci per curare la mia ansia avendo omesso questa cosa in un video cosi completo mi restano dei dubbi
@@ric5345 i motivi per cui non ho (ancora) parlato di PSSD è perché si tratta di una situazione in divenire ed estremamente scivolosa. La letteratura che consulto (normalmente a partire da PubMed, la più ampia banca dati di studi scientifici pubblicati) non pone la questione PSSD con assertività e in maniera univoca come invece molti (purtroppo anche su questa pagina) vogliono far credere.
Con questo non voglio dire che gli SSRI non interferiscano sull'attività sessuale (come è ben scritto anche nei foglietti illustrativi dei farmaci), ma dobbiamo comunque porci di fronti a questioni serie con atteggiamento altrettanto serio e non con logica clicbait.
Quando avremo certezze rispetto alla sindrome, ai possibili fattori di rischio, alle molecole che più di altre concorrono a tale rischio e agli standard di trattamento, al rapporto rischio/beneficio, sarò ben felice di affrontare la questione, che seguo comunque con interesse. Anche perché, lo ricordo, io sono un paziente e non un medico.
Adesso come adesso ho due alternative. Una, sana, è quella di promuovere un rapporto paziente/psichiatra sano e collaborativo, per combattere lo stigma della sofferenza psicologica e cercare di dare una mano. Al contrario posso mettermi a parlare di cose molto delicate in termini di "si dice", aumentando la confusione e generando un clima di generale sospetto e accodandomi a tutti gruppi no-qualsiasicosa ben sapendo che la sofferenza della psiche genera anche sospetto, ipocondria e profezie autoavveranti (mi convinco che una cosa mi farà male? Mi farà male a prescindere. Ci sono pazienti che hanno accusato PSSD anche con placebo).
Dopodiché siccome ho poco più di 500 iscritti su questo canale, al quale purtroppo posso dedicare molte meno energie di quante vorrei (non ci ricavo un centesimo e ogni intervista che organizzo, registro e pubblico è tempo sottratto al lavoro), io sono sicuro che qui su TH-cam si possano trovare tante informazioni che andranno a confermare i bias cognitivi che già si hanno. Molte persone sono venute qui a polemizzare perché non ho parlato di PSSD accusandomi di essere schiavo di Big Pharma e dei "poteri forti psichiatrici", ignorando ampiamente tutti i contenuti alterativi alla psichiatria e che vertono su attività fisica, mindfulness, monoterpeni prodotti dalle piante durante le camminate in montagna, azione della vitamina D e dell'alimentazione.
Spero di essere stato esaustivo nella mia risposta, anche se questa è interlocutoria. La mia scelta di non trattare l'argomento PSSD, almeno per adesso, è perché non voglio allontanare chi soffre di disturbi invalidanti da una opzione terapeutica che, se ben impostata e seguita, dà risultati generalmente positivi. A prescindere da chi mi salterà addosso per questa risposta.
@@stopalpanico4750 una risposta a mio avviso fantastica, ben pensata e ponderata, grazie davvero. Io soffro di ansia e sto valutando se far uso di farmaci e questa storia del PSSD che sia un bias o no cmq mi allontana se vogliamo dall uso di SSRI, i quali so benissimo mi aiuterebbero a sconfiggerla nel migliore dei modi ma purtroppo non trovo mai informazioni riguardanti i "numeri" di questa patologia se cosi si può definire e da qui allora è nato il primo commento con la domanda, la tua risposta è stata davvero sincera e comprende anche dei spunti interessanti da analizzare in autonomia quindi ti ringrazio ancora per il tempo che mi hai dedicato lo apprezzo davvero tanto :)
@ric5345 ringrazio io te per avermi dato la possibilità di chiarire la mia posizione sull'argomento. Ma per esperienza già so che nessuno si leggerà il nostro thread e ricomincerà la solfa del "non prendete mai le medicine", "leggete il libro di Raffaele Sailcazzi che vi spiega come la depressione non esiste davvero ma sono gli altri troppo allegri" o "Le iene stanno per fare uno speciale per cui grazie al metodo stamina vincerete gli attacchi di panico senza bigpharma". Per non dimenticare "sei depresso perché ti sei vaccinato in pandemia".
Cose che alla fine ti fanno passare la voglia di impegnarti. Ma che ti fanno ben comprendere come la capacità di argomentazione di molti non vada al di là dell'aneddotica, del sentito dire e dei propri pregiudizi. Così che quando non confermi il pregiudizio, sei automaticamente in cattiva fede.
Video interessante....unica cosa è la semplicità con cui sono stati trattati i sintomi da sospensione (testa ovattata???? Ma magari fosse solo questo!!!).....i sintomi da sospensione sono molti e anche invalidanti (anche se lo scalaggio è stato fatto con gradualità e su controllo medico). Ci sono un sacco di testimonianze in merito.....sarebbe opportuno approfondire l argomento....grazie
grazie sia per l'apprezzamento, sia per le critiche costruttive. risponderò con onestà: allo stato attuale, avendo solo una ventina di video in archivio, un certo grado di generalizzazione è quasi obbligatorio, più ancora che necessario. nel corso del tempo vorrei approfondire argomenti più specifici per ogni singolo "filone" aperto. le faccio un esempio che mi ha riguardato personalmente: quello dei cosiddetti "brain zaps". purtroppo abbiamo risorse umane e di tempo assai limitate e questo impegno, allo stato attuale, rappresenta solo un costo in termini di tempo e impegno. ma è mia intenzione proseguire e tenere la barra a dritta, per capire come coniugare gratuità, qualità, approfondimento e sostenibilità.
@@stopalpanico4750 certo certo...quello che volevo dire (non era certo una polemica) è che la dottoressa nel video ha parlato di sintomi da sospensione in maniera molto ma molto superficiale (testa ovattata??)...
sarà così per pochi fortunati. In realtà i sintomi sono molti di più e variegati e per chi li prova non è una passeggiata (anzi). Parlo per esperienza personale e anche perché ho letto diversi articoli in merito. A volte durano anche 2/3 mesi o più (dipende dalla molecola e dal soggetto) e molte volte si deve riassumere il farmaco perché non si riesce più a sopportare i sintomi. Sono cose che purtroppo nella maggior parte dei casi non vengono dette ai pazienti (forse per non scoraggiarne l'assunzione).... tipo la paroxetina che veniva citata nel video è una di quelle che dà più sintomi da sospensione....queste info le so perché mi sono informata e non perché mi è stato detto dal medico in fase di prescrizione. Grazie ancora per il servizio
@@rossellamoretti9899 non ha proprio nulla di che scusarsi. se le critiche fossero tutte poste con il suo tono e approccio avrei raggiunto un obiettivo che mi sono prefissato fin dall'inizio: una community informata e collaborativa. quindi grazie da parte mia.
La dottoressa non sa nemmeno quello che dice probabilmente.... Grande affetto per questo canale fatto col cuore!
@@lorenzolombardi3450
"la dottoressa non sa quello che dice" è una frase che qualifica la sua spocchia.
"grande affetto per il canale fatto con il cuore" sembra presupporre che sia fatto in maniera non trasparente e per gli interessi di qualcuno.
Sarebbe meglio se non si spingesse oltre perché si entra in un terreno molto scivoloso, che confina con la diffamazione.
Sto prendendo amasci. I disturbi tipo anorgasmia possono essere permanenti? Ho paura e sto meditando di interrompere questa farmacoterapia. Grazie x la risposta
@TonyPerrelli
Ho smesso infatti.
@TonyPerrelli
Ne parlerò con lo psichiatra gli farò leggere quanto mi ha comunicato
mi spiace vedere solo adesso questo commento. diffido chiunque dal dare consigli su argomenti tanto delicati sulla mia pagina.
va da sé che sconsiglio di seguirli.
Tony Perrelli: non è la prima volta che interviene con suggerimenti non richiesti.
se ritiene che cannibalizzare l'utenza del mio canale sia una pratica da me accettata, si sbaglia di grosso.
Prendo psicofarmaci da 20 anni e il mio medico mi ha detto che sto rischiando la cirrosi epatica e mi ha consigliato di ridurre gradualmente la terapia ci ho provato ma appena smetto di prendere tutta la terapia completa, cioè appena scalo qualche farmaco mi sento male... mi sento un senso di disagio, sono caduta in depressione perché ho perso i miei genitori e senza farmaci avverto ancora di più la loro mancanza piango sempre.. però sto rischiando la salute che cosa devo fare? Spero in una sua risposta grazie mille buona serata
sono spiacente ma non essendo un medico non ho la possibilità di dirle che cosa deve fare. e anche se lo fossi non avrei abbastanza informazioni. io al posto suo farei fare una valutazione del fegato per capire se lavora bene o no. ed eventualmente quale tra le nostre abitudini di vita lo mette più a rischio. oltre questo non so e non voglio arrischiarmi a dire per tutelare lei e (anche) me stesso.
Brava!
Mi hanno rovinato
Guarda dopo una settimana l ho staccato non è possibile...... mi stava uccidendo
Dott.ssa non ho capito se il peso può aumentare con effetto on off, cioè in automatico, oppure stando meglio si tende a mangiare di più e si ingrassa. Grazie
rispondo secondo letteratura, ricordando a tutti che non sono un medico ma un paziente informato e un divulgatore.
Diciamo che la risposta agli antidepressivi è soggettiva, come spesso sono soggettivi i sintomi correlati alla sofferenza psicologica. Dunque è possibile che uno stato di sofferenza che induca inappetenza (o al contrario compulsione al cibo) possa trovare nella terapia farmacologica la sua compensazione, determinando un cambiamento anche radicale di atteggiamento verso il cibo.
A oggi non è ancora stato definito con certezza se gli SSRI agiscano sul metabolismo delle cellule deputate all'immagazzinamento dei grassi, quindi dobbiamo fare nostra una regola generale: cercare di capire quale siano i limiti per restare nella fascia normopeso e agire di conseguenza, attraverso un regime alimentare in grado di soddisfare la fame ma, al tempo stesso, limitando quegli alimenti che creano dipendenza perché stimolano il sistema dopaminergico, cioè quello legato alla ricompensa e alla gratificazione.
Ci sono studi molto interessanti su alimentazione, microbiota intestinale e benessere psichico. Ci stiamo attrezzando per un nuovo video sul tema.
10 mg di clomipramina e 150 di bupropione si sono portati via per sempre la mia sensibilità genitale, nel giro di una settimana
Idem, ma nel mio caso erano altre molecole. Mi hanno rovinato, causato anche altri problemi irreversibili, tornassi indietro non li prenderei mai e poi mai.
@@lmy55931 che molecole??
Prendo paroxetina ormai da più di 20 anni, mi ha salvato la vita, mi fu prescritta perché soffrendo di colon irritabile ero molto ansiosa e depressa. Che dire, non so se abbia agito o meno sull'umore, ma certo mi ha regolarizzato l'intestino restituendomi la mia vita. Un po' di anni fa cominciai gradualmente a sospenderla perché stavo bene...dopo circa un mese senza prenderla il colon irritabile ricomincio' a darmi i soliti problemi. Ripresi a usarla e l'intestino tornò a funzionare. Adesso sto bene e l'unico effetto collaterale che mi dà è abbondante sudorazione notturna...che sinceramente mi tengo di buon grado visto il problema enorme che mi ha risolto!
un commento anonimo di critica a una testimonianza positiva non lo avevo ancora visto.
che cosa c'è di incomprensibile nel "mi hanno salvato la vita"?
oppure intende che tenere sotto controllo un problema tanto invalidante sia banalità?
con quale titolo suggerisce (e anche se fosse il Nobel per la medicina, con che coraggio lo fa on-line con una persona che non conosce) cure alternative senza sapere niente della persona di cui sopra?
Non è che il tuo intestino è ritornato a funzionare, semplicemente l'effetto anticolinergico del farmaco ti rallenta la motilità dell'intestino.
Credo che essendo ad uso off label il dosaggio sia pure basso per questo tipo di problematiche.
Non ho mai preso psicofarmaci in vita mia...adesso ho una grave depressione per una serie di eventi traumatici e mi hanno prescritto antidepressivi (brentellix) e ansiolitici (xanax), ma ho tante altre patologie per le quali assumo farmaci da tanti anni e quindi non vorrei entrare nel tunnel degli psicofarmaci. Voi che mi consigliate?
Ciao Maria Teresa, il Brintellix e lo Xanax non sono farmaci pericolosi, anzi sono leggeri e ben tollerati. Si possono assumere anche contemporaneamente a tantissimi altri farmaci (sono uno specialista).
@TonyTataPerrelli grazie per la risposta.🙂
@@MariaTeresa-b7w Prego, mio dovere se posso tranquillizzare le persone. Spero stia meglio 🙂
@TonyTataPerrelli il brintellix funziona abbastanza considerando che ho subito due lutti gravissimi a distanza di 18 gg.l'uno dall'altro, perdendo praticamente tutta la mia famiglia.. per quello che possono fare i farmaci rispetto a un simile strazio, il brintellix aiuta. Per il resto non c'è molto da fare...grazie per la tua cortese risposta.🤝🫶
@@MariaTeresa-b7w mi dispiace tanto aver saputo cosa ti è successo! e ti sono vicino: scrivimi quando vuoi e per qualunque cosa ❣
Complimenti per il video, vorrei sapere gentilmente l effetto paradosso quanto può durare?
Buonasera. La letteratura medica indica un tempo compreso tra le due e le tre settimane, mediamente. Può durare di meno ma a volte allungarsi un po'. È importante informare lo specialista se non si ha una riduzione dei sintomi indesiderati, in modo che possa valutare una correzione dei dosaggi o eventuali switch di terapia (in genere il cambio di molecola non comporta gli stessi effetti collaterali come se si cominciasse da zero. Il passaggio è meno difficile). Rispondo secondo letteratura ed esperienza personale. Non essendo medico, non posso dare informazioni che siano in qualche modo assimilabili a suggerimenti terapeutici.
Vorrei iniziare una terapia con ssri ma ho proprio paura dei sintomi iniziali
Ciao, io domani ho la prima settimana da quando assumo...sto male , ma spero piano piano di poter vedere qualcosa di positivo
abbiate pazienza e cercate di pensare a una cosa: questo inizio difficile è la prova che il farmaco agisce sulla chimica del cervello e quindi potrà aiutarvi. pensare questa cosa mi ha aiutato, quando ho avuto gli stessi vostri problemi.
@@claudiagogoanta2320 posso chiederti che sintomi avverti?
consiglio personale non richiesto? Non confrontateli. Finite con il suggestionarvi.
@@stopalpanico4750 si lo so scusami ma iniziare una cura che inizialmente aumenta proprio quei sintomi mi terrorizza
Quanto impiega la Parexotina a farmi tornare felice? Sto avendo una crisi depressiva che mi blocca dal provare gusto in qualsiasi azione quotidiana. Mi piacerebbe tanto guarire.. ma non so quanto dovrò aspettare.
C’è anche modo di velocizzare la guarigione?
io sarei veramente un cialtrone disonesto e a rischio di abuso della professione medica se solo azzardassi una minima ipotesi in merito. la sola cosa che posso fare è sostenere il desiderio di felicità come prova del fatto che c'è un obiettivo. per il resto sta assumendo esclusivamente il farmaco o sta facendo anche una psicoterapia e adittando un regime di vita mirato al miglioramento della condizione?
@@stopalpanico4750 Sto facendo psicoterapia, anche se poco di frequente essendo agosto e soprattutto mi sembra che non cambi le mie condizioni… Mentre sullo stile di vita nessuno mi ha detto nulla, la psichiatra mi ha solo dato i farmaci. Se lei ha qualche consiglio sullo stile di vita cerco di seguirlo assolutamente
@@lucispezzi premesso che ha tutta la mia simpatia e comprensione le faccio una premessa e una promessa: io non sono in grado di aiutarla direttamente perché non ne ho le competenze e anche se le avessi, non conoscendola personalmente, sarei comunque da arrestare se azzardassi un qualsiasi consiglio basandomi sulla chat di TH-cam. siccome ho rispetto per la sofferenza altrui, non me la sento di snocciolare due consigli in croce pensando così di risolvere con tre indicazioni generiche i problemi di una vita.
la promessa è invece la seguente: con il tempo e l'impegno posso cercare di darle (attraverso pareri qualificati) tanti stimoli, spunti e temi. questi potrebbero forse aiutarla a trovare centri i specialisti in grado di migliorare la sua situazione attuale.
io, per mia esperienza personale, ritengo che per stare meglio in una situazione di sofferenza psicologica, si debba agire su più fronti. farmaci, se e quando servono, sono un aspetto della terapia. la psicoterapia deve a sua volta essere indirizzata verso un obiettivo e non deve essere un confronto generico. poi c'è la parte di attività fisica. Gli studi concordano sul fatto che l'attività aerobica (corsa, nuoto, camminata veloce, bicicletta, ballo e chissà quanti altri), favoriscono la circolazione cerebrale, stimolano l'angiogenesi sempre a livello cerebrale, regolano la produzione ormonale eccetera. e poi non si possono trascurare alimentazione e rispetto delle proprie esigenze di sonno notturno.
che cosa significa? che per migliorare il benessere psicologico si deve agire sulle abitudini quotidiane, pensando a queste come a delle medicine e non come a delle perdite di tempo. io personalmente se non vado a correre almeno 3 volte a settimana, inizio a mangiare compulsivamente e metto su chili. correre non mi fa dimagrire: mi aiuta a tenere sotto controllo la mia propensione a mangiare disordinatamente.
soffrire psicologicamente significa avere alterato equilibri sottili ed essere più fragili di altri. quindi per gente come noi il rispetto del proprio stile di vita (personalizzato e unico) è la vera terapia. Il farmaco da solo ha una efficacia limitata se non abbiamo anche sul resto. questa è la mia personale opinione, che tuttavia mi sembra condivisa anche a livello medico e di ricerca.
Li prendo da 10 anni, da quando ne avevo 20. Mi hanno salvato la vita perché i dca mi stavano distruggendo assieme a sbalzi d’umore, autolesionismo e depressione. Non ho potuto curarmi prima dei 20 perché i miei erano contrari e non sto a dire cosa ho dovuto sopportare.
L’ unica cosa negativa purtroppo sono gli attacchi di panico e ansia che mi sono rimasti nonostante la psicoterapia ed è l’unica cosa invalidante per me, per il resto li prenderei volentieri a vita pur di non passare l’inferno di prima. Non demonizzate i farmaci grazie, per alcuni sono dei salvavita .
Riguardo la sfera sessuale, l’alimentazione e il peso io non sono mai stata così bene in quanto prima qualsiasi cosa mi distruggeva mentalmente
Grazie per la sua testimonianza.
Comprate il libro ....soffro dunque siamo ... c'è un paragrafo che spiega una breve storia degli psicofarmaci,la dottoressa come tante altre non spiega i veri effetti collaterali.saluti,io sto scalando la paroxetina ,vi tengo aggiornati.arrivederci
se ritiene di voler fare da controcanto per amore di polemica e partito preso, non troverà tribuna sulle mie umilissime pagine.
lei non sta maneggiando solo i suoi vissuti, ma anche quelli di coloro che arrivano qui alla ricerca di informazioni. e, mi spiace, questo non le dà il diritto di utilizzare i "nostri" utenti ai suoi scopi. può aprire un canale antipsichiatrico in qualsiasi momento e, con l'aria che tira, stia pure sicuro che avrà almeno 100 volte i miei numeri.
Questo video è molto bello e mi.da molta speranza spero che non sia stato omesso nulla sulle collateralitá leggo di tante persone che maledicono il giorno in cui hanno iniziato percorsi psichiatrici per via degli effetti collaterali che non li abbandonano che cozza con i discorsi della dottoressa e quindi mi trovo spaesato ma comunque la dottoressa mi ha dato un idea di competenza e non vedo perche debba mentire sull argomento
come spesso dico in queste pagine, il farmaco da solo non basta e, anzi, può diventare deleterio se si ritiene che abbia un potere magico.
ciò che può davvero aiutare è l'alleanza terapeutica tra medico e paziente, in modo che sappiano dialogare, ascoltarsi e capirsi.
gli effetti collaterali ci sono in ogni farmaco che sia realmente tale e non si può pretendere che questi non ne abbiano. il punto è trovare il miglior compromesso possibile tra aspettativa e risultato, modulando le dosi a seconda del risultato.
un abbraccio e auguri per ogni cosa!
@@San-Vittore-nerazzurra
siccome non ci conosciamo, il "caro" è fuori luogo.
in seconda istanza l'accusa di scorrettezza se la può rivolgere da solo e farne buon uso, perché io ho fatto un'intervista e non sto diffondendo una fede religiosa.
scorretto sarebbe tagliare l'intervista per fare dire all'interpellato di ciò che mi interessa fargli dire.
torni quando avrà fatto un ripasso su temi come deontologia, continenza e altri ferri del mestiere.
e se proprio mi ha preso per un fanatico organicista si guardi i video sulla mindfulness, sui monoterpeni prodotti dalle piante, sull'alimentazione e sulla pratica sportiva come mezzi per trattare ansia, panico e depressione.
toh, li ho fatti io e sono su questo canale.
@@San-Vittore-nerazzurra
la dottoressa è di sesso femminile. idem (in questi caso) l'intervistatrice.
Dunque quell'ironico/polemico "caro" è evidentemente riferito a me.
Ecco, se vuole uno scambio di opinioni si levi quel tono dall'approccio.
In caso contrario, si levi di torno.
B
Tra l altro il termine SSRI non è nemmeno un termine scientifico.
è un termine universalmente accettato per definire una classe di farmaci. cosa che ha consentito a tutte le persone interessate (lei incluso) di "atterrare" su questo video senza ricorrere a titoli artificiosi o clicbait.
32:3
Grazie per la richiesta, Stefania. In effetti il tema della durata delle terapie è molto interessante e merita un approfondimento che speriamo di poter fare in tempi ragionevolmente brevi. In ogni modo, grazie per il suggerimento. Ogni suggestione è un'idea che ci aiuta a capire quali siano i dubbi a cui cercare di dare una risposta. se non definitiva, almeno informata (e "informante")
@Tony Tataperrelli la ringrazio e accolgo volentieri il suo suggerimento. Un disclaimer per evitare fraintendimenti. Grazie e buon proseguimento!