Un sabato bestiale: poker d'assi. Ombrina, orata, mormora e sarago. Che pescata!

Poker d'assi, ragazzi. Per tutto il giorno manco una tocca, nemmeno una per davvero e poi all'improvviso il delirio. Prima una ombrina, poi un'orata, poi un sarago e poi una bella mormora, con una infinità di tocche in mezzo. E per finire poi un gran combattimento con un pescione dai due chili e mezzo in su, che si è slamato all'ultimo, senza nemmeno darmi la soddisfazione di vederlo: irritante, ma è parte del gioco. Un dubbio che non mi leverò mai, un mistero per sempre. E credo sia una delle ragioni per cui andiamo a pescare, la pesca aggiunge mistero alla nostra vita. Viva la pesca, viva il mistero e grazie al mare che ogni giorni ci emoziona in modo diverso. Il pescatore a mio modo di vedere è colui che con la sua canna da pesca unisce la terra, il cielo e il mare investendo costantemente sul mistero e sulla speranza.