Campane di TRANSACQUA (TN) - plenum -

Plenum prefestivo (ore 15:00).
Registrazione del suono dalla cella campanaria.
Per le riprese sono state utilizzate tre telecamere: due con cavalletto poste in cella e una all'esterno, verso il muro di cinta del camposanto.
Ogni campana è fornita di elettrobattente.
Ceppi per sistema a mezzoslancio.
Centralina "Quartz 419" in sacrestia (comanda anche i quattro quadranti degli orologi).
I dati sulle campane non sono riportati in nessuna carta d'archivio.
La lettura delle iscrizioni sulle campane non è stata possibile poiché i ballatoi laterali sono pericolanti (proprio sulla parte esterna sono incisi i nomi dei fonditori).
Ad ogni modo, penso siano della ditta Colbachini (Daciano?).
Forse la piccola è della De Poli di Vittorio Veneto.
Sono solo ipotesi.
Anche la salita al campanile si è presentata un po' difficoltosa, in quanto le rampe di scale non sono illuminate elettricamente e non ci sono aperture o finestre. L'uso di una torcia elettrica si è rivelato necessario, se non obbligatorio.
Lo spazio della cella che ospita le campane è assai stretto. Di conseguenza non ho potuto filmare "a mano" il concerto.
L'unica soluzione è stata quella di posizionare per l'appunto due cavalletti.
Ad accompagnarmi durante la salita è stato il validissimo sacrista della parrocchia, sig. Alessandro La sua collaborazione è stata preziosissima.
A lui sono davvero molto grato, come pure al parroco, don Duccio Zeni.
BREVE DESCRIZIONE DELLA CHIESA -
La chiesa parrocchiale di S. Marco Evangelista si trova in posizione dominante (m 746), in vista delle Pale di S. Martino. Eretta verso il 1500, subì successive ricostruzioni (1780) ed ampliamenti (1863, 1878).
Buona la pala di S. Marco, di scuola veneta (1615). Alcuni studiosi attribuiscono la testa e le mani del Santo al pennello del grande Tiziano Vecellio, ma non ci sono notizie che possano provare tale tesi. L'organo, a tre manuali, è di E. Ciresa da Tesero, op. 5; nella chiesa era precedentemente installato uno strumento della Ditta Tamburini di Crema (1912).
Pregevoli l'altare laterale sinistro, la via crucis sei-settecentesca e l'altar maggiore marmoreo.
Sulla destra dell'arco trionfale si può ammirare un lacerto di affresco cinquecentesco riproducente una Crocifissione.
Molto bello, all'esterno il campanile in stile gotico con cuspide "alla ghibellina" (restauro alla torre campanaria e agli esterni: maggio-settembre 2014).
Foto, video, musica all'organo di Claudio Simonato