Caro Maestro Tino nella lista degli artisti che hai nominato nella fine della lezione ne mancava sicuramente uno. il più modesto ma il più genuino Tino Carugati un affettuoso saluto
Tino...tu sei nato artista e maestro... la tua semplicità e la tua chiarezza mi danno la gioia di imparare..Un grande abbraccio e un grandissimo grazie!
Buonasera, le faccio i miei complimenti per il lavoro che svolge e per la sua grandissima simpatia! Grazie ancora per queste bellissime e interessantissime lezioni.
Il BIGNAMI delle scale by mitico Tino. Mi prenoto per acquistare uno spartito/testo riassuntivo. Attendo con ansia e non penso di essere il solo 👏👏👏👏👏👏👏👏
Grande Maestro, sei un Conservatorio vivente!! Questa lezione è la pietra miliare per comprendere i primi approcci sul suonare "tonale", la scala da utilizzare sui vari accordi uniti tra loro da un centro tonale, cosa accade in ipotesi di modulazione temporanea e questo video sarebbe da studiare contemporaneamente a quello bellissimo in cui si spieghi, sempre in ambito tonale, l'utilizzo delle note target (o chord tones) in sede di cambio di accordo, il perchè alcune note è meglio evitarle, cosa sono le note di passaggio, ecc...
veramente un'ottima lezione, spiegata con perizia e tranquillità; molto utile anche per chitarristi. condivido per i miei numerosi contatti. GRAZIE TINO
Ho visto nuovamente questo tutorial che oltreoceano chiamerebbero "the Bible of the scale" o titolo simile con immagine di forte impatto enfatizzandone il contenuto... Di fatto una lezione da vedere e rivedere, una delle più dense di contenuti ed interessanti del Tino nazionale. Prendere appunti è fondamentale. Consigliatissima!!!
Carissimo Tino, esaustiva lezione come sempre, condivido pienamente quanto detto dal min.44.08 e cioe' la conoscenza delle scale e' importante, ma come diceva il grande E.Jannacci "ci vuole orecchio" ma tanto tanto se si vuole Improvvisare (Trasmettere) emozioni personalissime tutte nostre e non cercare di imitare il "grande" pianista!!!
Sono in pensione da tanti anni...e quando ho tempo, mi piace sia la tastiera, sia la batteria da autodidatta...certo alla mia età, ho pure qualche disturbo..ma vivo in casa..grazie delle tue lezioni tino e scusami.ll
Grazie tino sei molto gentile..cerco di apprendere le tue preziose lezioni, anche se a distanza purtroppo...stai bene a presto...guarda se puoi insistere un po su...mano dx...e mano sx...mi rimane un po ostico...anche se la notazione delle note, mi rimane chiara per l'estensione di due ottave..come la mia pianola...ma ho chiare, bemolle e diesis, mi rimane un po difficile da apprendere la scioltezza delle mani...il braccio dx mi trema appena.. questo per un disturbo di vecchiaia...stai bene tino a presto e grazie di nuovo...
Ciao Tino , bravissimo come sempre. Per caso hai fatto qualche dispensa con la trascrizione delle scalette e dei passaggi veloci che fai ( es al minuto 15.18 , 20.32 ) ? Grazie mille per le informazioni
Ciao tino grazie oggi o la lezione di musica col pianoforte e forse con le tue spiegazioni prenderò di sicuro 9😜😛grazie ti seguo da quando avevi 400 iscritti grazie mille miliardi grazie maestro di musica 🎶 sei il più bravo sono sempre io xxprogamerxx2 ogni giorno vengo nel tuo canale e aspetto un nuovo video😜😝!!!!grazie!!!!
Gentilissimo, sono un nuovo iscritto. Desidero sapere quali scale vengono utilizzate dai jazzisti per ricavare quel linguaggio tipico del jazz, in cui molti sedicenti jazzisti di rifugiano tutte le volte che non hanno più tanto da dire e vorrebbero ugualmente fare figura col pubblico? Grazie! Spero tu abbia tempo per rispondermi!
Bellissima lezione che tornerò ad ascoltare ancora molte volte e per molto tempo. Ho imparato tanto e tanto ne ho ancora da imparare! MS che problemi ci sono? Tanto c'è Tino! E finché c'è Tino c'è speranza! Io fino ad ora ho improvvisato (si fa per dire!) cantandomi mentalmente il brano e reinventando totalmente il brano. Ora con te ho capito di avere maggiore consapevolezza di ciò che faccio, attraverso il sostegno delle scale degli accordi e delle armoniccazioni, che mi consentiranno di improvvisare anche su un pezzo che non conosco. Grazie e scusa se sono stato prolisso. Ciao!
Complimenti, lezione molto bella Tino. Consiglierei solo, quando da 26.07 circa parli degli accordi diminuiti, di usare il termine "fondamentale", in quel caso più corretto, e non "tonica" relativamente alla nota del basso, dato che la tonica è invece il primo grado della scala. Per il resto rinnovo i complimenti 👋
Hai ragione, Alessandro, tendo sempre per abitudine ad usare entrambi i termini, mentre la differenziazione che evidenzi è corretta, Grazie a te e buona settimana
grazie maestro, un ottimo ripasso eh eh... non so se l'hai già fatto, forse si e me le sono perse, hai parlato delle scale be bop? grande come sempre, un abbraccio, moris bass
ciao maestro, una curiosità: giustamente se siamo (ad es.) in tonalità di DO magg., evitiamo di suonare il Si ed il Fa usando la pentatonica che così ci risparmia quei contrasti di cui parlavi circa il semitono di distanza tra il Si ed il Do e tra il Mi ed il Fa. Ma se ad esempio, durante un brano sempre in Do magg, mi capita poi proprio l'accordo di Fa (sia esso FA o Fa maj7), ovviamente nella pentatonica di DO eseguita durante l'improvvisazione, noi non abbiamo la nota di FA. Molti suggeriscono di poter usare il La min (eolio, VI grado di DO) che non crea problemi, visto che se l'accordo è Fa maj7 (Fa - La - Do - Mi) la differenza con un La m7 è minima (La - Do - Mi - Sol). Infatti hanno ben 3 note in comune questi due accordi, eccezion fatta per la Fondamentale. Pertanto un La minore non creerebbe dissonanze. Tu che pensi?, ciao un abbraccio
Se il Fa è una semplice triade la tonica va suonata eccome, non così se siamo in presenza anche della settima maggiore, il Mi. In entrambi i casi evitiamo si soffermarci sul Sib. Ciauuu
Cia Tino volevo chiederti questo. L'uso e la conoscenza delle scale serve nel jazz. Ma se io volessi costruire un assolo senza conoscerle dunque una pre. composizione che diventa assolo. Viene a cadere l importanza dell uso delle scale ? Grazie
Si può fare, ma è chiaro che devi avere un orecchio fuori dal comune e una padronanza dello strumento notevole. Altra cosa è improvvisare cantando: lì è praticamente solo questione di musicalità ed orecchio. Non ti serve a nulla conoscere le scale
ciao tino quando mi ritrovo a improvvisare con la scala pentatonica di la minore su una dominante secondaria di mi maggiore la presenza del sol diesis va a cozzare con le note della scala con cui improvviso che sono ovviamente la do re mi sol più le varie acciaccature. C è qualcosa che mi sfugge o è il problema è la velocità della nota la che vado a toccare o basta fare un acciaccatura sul sol diesis per non cozzare con l accordo di maggiore ti ringrazio x l attenzione. ciao
Ciao, alios. Da come mi poni la domanda penso (penso e lo sottolineo) di capire che non hai le idee chiare su ciò che significa 'Iimprovvisazione'. In che tonalità sei? Cosa c'è dopo il Mi7
Beh, non sono solo le note giuste che rendono congrua e bella una impro: non dimentichiamoci che esistono gli arpeggi, i cromatismi, le acciaccature e soprattutto le pause. E infine il gusto, che non lo impari da nessun Maestro, tantomeno scrivendogli un messaggio.....Ma ce la puoi fare, vedrai. Buona musica, caro.
Caro Tino, ma quando dici in questo video di non usare il IV e il VII grado in una accordo di maj7 se non come nota di passaggio , e poi consigli di pensare ad una pentatonica maggiore che parte dalla dominante, correggimi se sbaglio ma la suddetta pentatonica non contiene proprio anche il 7 grado della tonalità a cui fa riferimento? Forse mi sfugge qualcosa..
Sebbene anch'io penso che la conoscenza delle scale sia il primo passo per poter improvvisare, secondo me il problema vero è più il saperle utilizzare con gusto una volta imparate. Per questo avevo apprezzato molto la tua lezione sui licks che forse andava più in questa direzione... Come sempre grazie! p.s. Nel video dici che la superlocria ha il terzo grado non alterato e che pertanto occorre mischiare # e ♭. Ma in realtà non sarebbe più corretto considerare il terzo grado "naturale" come un quarto abbassato e vedere la superlocria come una scale in cui tutti i gradi sono bemollati?
Verissimo, gda. Le scale sono la base per sapere le note che sono appropriate ad una certa armonia: ma poi il resto lo fanno il gusto, la fantasia, l'esercizio....e così via. La Superlocria può essere (a livello di nomencatura delle singole note) scritta in modi diversi. Come la definiresti tu presenterebbe tutti i gradi alterati (rispetto alla relativa scala maggiore). Ma non potrebbero comunque essere tutti bemollati (pensa alla scala di Sol: il Fa è naturale). E' più corretto, invece, definirli come ho fatto io, in modo che venga esaltato il fatto innanzitutto che è una scala maggiore , con la settima di dominante e che contiene le quinte e le none alterate. Infatti si chiama anche 'scala alterata'. Usare una terminologia a questo punto enarmonica (mischiando cioè diesis e bemolli) non è scorretto, perchè, daltronde usiamo lo stesso criterio anche per siglare gli accordi diminuiti. E non è sbagliato.Ciauuuu
Grazie per la precisazione. A me comunque risulta più comodo pensare alla superlocria come una scala locria in cui è abbassato anche il 4 grado (ho sempre pensato che il suo nome venisse da lì). Pesata in questo modo essa ha tutti i gradi bemollati (escluso il primo ovviamente). Il fa presente al settimo grado della superlocria sarebbe appunto abbassato anch'esso in quanto nella scala di sol il 7 grado è fa#. La suoerlocria di sol si potrebbe scrivere utilizzando solo bemolli così: sol- lab-sib-dob-reb-mib-fa-sol. Ovviamente una nomenclatura enarmonica non è sbagliata e condivido del tutto che in questo modo si evidenzia il fatto che si tratta di una scala maggiore (che tuttavia contiene anche la terza minore o 9# che dir si voglia). Ciao!
Ciao Tino. Sono un chitarrista (parola grossa) autodidatta, e ti seguo con molto interesse. Ho notato che suoni anche la chitarra. Ma ti confesso che ultimamente ti ho "tradito" con un altro maestro. Ho scritto un commento dopo un suo video e le risposte che ho ricevuto mi hanno mandato in confusione totale. La questione è che quando improvviso su un brano cerco di raggruppare gli accordi che appartengono ad uno stesso centro tonale, ed utilizzo la scala di provenienza, e relativi arpeggi. E cerco di risolvere sulle note target dell'accordo che suona in quel momento, aiutandomi con l'orecchio. Al massimo, mi prendo qualche libertà sugli accordi di settima, o uso la Lidia su un primo grado. Forse è la simmetria della chitarra che induce a questo tipo di approccio, visto che spostandosi sulla tastiera si può cambiare tonalità senza modificare le diteggiature.E forse i pianisti trovano più comodo memorizzare le scale modali partendo dalla stessa tonica. Allora mi domando a quale scopo imparare, ad esempio, la scala di do ionico, e di do dorico, quando è molto raro che in una progressione di accordi, salvo modulazioni, si presenti tale necessità. Non so se sono riuscito a spiegarmi e se, magari, qualcuno può darmi qualche delucidazione. In ogni caso ti saluto e ti ringrazio per le tue lezioni e le tue "pillole". Anche se non ci avessi capito niente, sento che fanno bene alla salute. Stefano.
Ciao Tino.Al di la che ero con te arrabbiato, al di là dei tuoi video.Per la nuova presenza di troppa pubblicità.Ora ininfluente.Devo confessarti che ho fatto 3 mesi di lezione on line con un tuo competitore on line.E devo ammettere che lui da Napoletano nato a Lucca.Ha un metodo innovativo,sbrigativo,per insegnare l’improvvisazione.Peccato che lo insegna in modo troppo didattico.Privo di dissonanze è troppo veloce da rimanere indietro con le lezioni.Al fine di strapagare quello che si impara.Quando invece se fosse un insegnamento dedicato,passo passo.Sarebbe più curato e meno dispendioso.Detto questo.Ma un mostro capace come voi che si dedica ai tempi che ognuno di noi alunni si dedica,a richiesta e a pagamento,esiste?
![[MV] A leap of faith...ความเชื่อใจครั้งสุดท้าย (From "Petrichor the series")](http://i.ytimg.com/vi/U1piZH2CNXA/mqdefault.jpg)
Tino !!!! Sei troppo avanti,grazie ❤
Caro Maestro Tino nella lista degli artisti che hai nominato nella fine della lezione ne mancava sicuramente uno. il più modesto ma il più genuino Tino Carugati un affettuoso saluto
Troppo buono, Rosario, grazie infinite
L ho l0
.. Vcvv
non sei solo un maestro ma un professorone della musica il tuo modo di comunicare e unico,sei un grande
Grazie, Gianni. Gentilissimo
Tino...tu sei nato artista e maestro... la tua semplicità e la tua chiarezza mi danno la gioia di imparare..Un grande abbraccio e un grandissimo grazie!
Grazie, Paolo, gentilissimo
L'Improvvisazione ... l'anima "profonda" del musicista, piacere inconfondibile di testa ed emozione. Grazie Maestro c'è stato tutto nella sua lezione.
Grazie, Giorgio, gentilissimo
Chiedi ascolto per l'ennesima volta questa lezione ed è sempre una gioia Grazie Tina
Grazie a te, Antonino e buon pomeriggio
Buona domenica tino e stai bene a presto...
Buona Domenica anche a te, Guglielmo
Buonasera, le faccio i miei complimenti per il lavoro che svolge e per la sua grandissima simpatia! Grazie ancora per queste bellissime e interessantissime lezioni.
Grazie a te, Francesco, per seguirmi. Buona musica
Il BIGNAMI delle scale by mitico Tino. Mi prenoto per acquistare uno spartito/testo riassuntivo. Attendo con ansia e non penso di essere il solo 👏👏👏👏👏👏👏👏
Magari ne facciamo una dispensa, si.
anch'io voglio
Grande Maestro, sei un Conservatorio vivente!! Questa lezione è la pietra miliare per comprendere i primi approcci sul suonare "tonale", la scala da utilizzare sui vari accordi uniti tra loro da un centro tonale, cosa accade in ipotesi di modulazione temporanea e questo video sarebbe da studiare contemporaneamente a quello bellissimo in cui si spieghi, sempre in ambito tonale, l'utilizzo delle note target (o chord tones) in sede di cambio di accordo, il perchè alcune note è meglio evitarle, cosa sono le note di passaggio, ecc...
Grazie, caro, gentilissimo.
veramente un'ottima lezione, spiegata con perizia e tranquillità; molto utile anche per chitarristi. condivido per i miei numerosi contatti. GRAZIE TINO
Gentilissimo, Flavio, grazie infinite
Spiegazione chiara. Ben fatto Tino. Grazie 🙏
A te, Tigro. Buona settimana
@@TinoCarugati, mi conosci anche su fb come G. L.... Di Genova
@@tigrolic58l87 Posso sapere il tuo nome o è...top secret? Altrimenti non capisco chi sei
Ho visto nuovamente questo tutorial che oltreoceano chiamerebbero "the Bible of the scale" o titolo simile con immagine di forte impatto enfatizzandone il contenuto... Di fatto una lezione da vedere e rivedere, una delle più dense di contenuti ed interessanti del Tino nazionale. Prendere appunti è fondamentale. Consigliatissima!!!
Grazie, Miriam, troppo buona
Bellissimo video. Didattico e chiaro
Grazie, Massimiliano, gentilissimo
Indubbiamente Lezione TOP¨!! che bello ascoltarti......ed Imparare!!Grazie Tino...grazie!! nessun libro ci spiega cosi facilitata la didattica!
Grazie, Fely!!!
Grazie Tino!!!
A te, Mario. Buona musica
grande Tino, ci voleva questo bel ripasso globale, grazie
Mi fa piacere, Argo. Sempre buona musica!
❤,, grande Tino
Grazie infinite
Carissimo Tino, esaustiva lezione come sempre, condivido pienamente quanto detto dal min.44.08 e cioe' la conoscenza delle scale e' importante, ma come diceva il grande E.Jannacci "ci vuole orecchio" ma tanto tanto se si vuole Improvvisare (Trasmettere) emozioni personalissime tutte nostre e non cercare di imitare il "grande" pianista!!!
Vero, Geo. E Jannacci è stato senz'altro uno dei grandi
Come sempre una gran bella lezione.
Grazie Antonio, gentilissimo
Grazie Maestro. Sempre grande e chiaro.
Grazie, antigrazioso
Sono in pensione da tanti anni...e quando ho tempo, mi piace sia la tastiera, sia la batteria da autodidatta...certo alla mia età, ho pure qualche disturbo..ma vivo in casa..grazie delle tue lezioni tino e scusami.ll
Grazie Guglielmo, un abbraccio
Grazie tino sei molto gentile..cerco di apprendere le tue preziose lezioni, anche se a distanza purtroppo...stai bene a presto...guarda se puoi insistere un po su...mano dx...e mano sx...mi rimane un po ostico...anche se la notazione delle note, mi rimane chiara per l'estensione di due ottave..come la mia pianola...ma ho chiare, bemolle e diesis, mi rimane un po difficile da apprendere la scioltezza delle mani...il braccio dx mi trema appena.. questo per un disturbo di vecchiaia...stai bene tino a presto e grazie di nuovo...
importantissima lezione, complimenti, complimenti, ciao tino.
Grazie, Vincenzo!
@@TinoCarugati ho
@@giancarlocioci5868 Cosa hai, Giancarlo?
Ok tino grazie
Ciao iscritto da poco
Ma sei un grande
Grazie dei preziosi consigli
A te, caro
Ciao Tino , bravissimo come sempre. Per caso hai fatto qualche dispensa con la trascrizione delle scalette e dei passaggi veloci che fai ( es al minuto 15.18 , 20.32 ) ?
Grazie mille per le informazioni
Ciao, Gianluca e grazie. Trovi altro materiale didattico nei volumi "Improvvisa col Tino". Un abbraccio
Grazie!
Ciao tino grazie oggi o la lezione di musica col pianoforte e forse con le tue spiegazioni prenderò di sicuro 9😜😛grazie ti seguo da quando avevi 400 iscritti grazie mille miliardi grazie maestro di musica 🎶 sei il più bravo sono sempre io xxprogamerxx2 ogni giorno vengo nel tuo canale e aspetto un nuovo video😜😝!!!!grazie!!!!
Grazie a te, caro e sempre buona musica!
Grazie Tino!
A te, Luis
lei caro maestro è un bravo insegnante ci sa fare un saluto buona serata a lei Tino Carugati
Altrettanto, Iole carissima e grazie come sempre
Gentilissimo, sono un nuovo iscritto. Desidero sapere quali scale vengono utilizzate dai jazzisti per ricavare quel linguaggio tipico del jazz, in cui molti sedicenti jazzisti di rifugiano tutte le volte che non hanno più tanto da dire e vorrebbero ugualmente fare figura col pubblico? Grazie! Spero tu abbia tempo per rispondermi!
Vai sul mio sito, pagina "Improvvisa col Tino". Ciauuu
Bellissima lezione che tornerò ad ascoltare ancora molte volte e per molto tempo. Ho imparato tanto e tanto ne ho ancora da imparare! MS che problemi ci sono? Tanto c'è Tino! E finché c'è Tino c'è speranza! Io fino ad ora ho improvvisato (si fa per dire!) cantandomi mentalmente il brano e reinventando totalmente il brano. Ora con te ho capito di avere maggiore consapevolezza di ciò che faccio, attraverso il sostegno delle scale degli accordi e delle armoniccazioni, che mi consentiranno di improvvisare anche su un pezzo che non conosco. Grazie e scusa se sono stato prolisso. Ciao!
@@ottaviotavormina5382 Mi fa piacere, Ottavio, Continua così. Buona musica
Complimenti, lezione molto bella Tino.
Consiglierei solo, quando da 26.07 circa parli degli accordi diminuiti, di usare il termine "fondamentale", in quel caso più corretto, e non "tonica" relativamente alla nota del basso, dato che la tonica è invece il primo grado della scala.
Per il resto rinnovo i complimenti 👋
Hai ragione, Alessandro, tendo sempre per abitudine ad usare entrambi i termini, mentre la differenziazione che evidenzi è corretta, Grazie a te e buona settimana
@@TinoCarugati buona settimana a te
grazie maestro, un ottimo ripasso eh eh...
non so se l'hai già fatto, forse si e me le sono perse, hai parlato delle scale be bop?
grande come sempre,
un abbraccio,
moris bass
Ciao, Moris, non non ne ho parlato e lo farò senz'altro
Nice!
instaBlaster...
grande tino
Grazie, Alby
Bravo
Grazie, Ketron e buona Domenica
ciao maestro, una curiosità: giustamente se siamo (ad es.) in tonalità di DO magg., evitiamo di suonare il Si ed il Fa usando la pentatonica che così ci risparmia quei contrasti di cui parlavi circa il semitono di distanza tra il Si ed il Do e tra il Mi ed il Fa. Ma se ad esempio, durante un brano sempre in Do magg, mi capita poi proprio l'accordo di Fa (sia esso FA o Fa maj7), ovviamente nella pentatonica di DO eseguita durante l'improvvisazione, noi non abbiamo la nota di FA. Molti suggeriscono di poter usare il La min (eolio, VI grado di DO) che non crea problemi, visto che se l'accordo è Fa maj7 (Fa - La - Do - Mi) la differenza con un La m7 è minima (La - Do - Mi - Sol). Infatti hanno ben 3 note in comune questi due accordi, eccezion fatta per la Fondamentale. Pertanto un La minore non creerebbe dissonanze. Tu che pensi?, ciao un abbraccio
Se il Fa è una semplice triade la tonica va suonata eccome, non così se siamo in presenza anche della settima maggiore, il Mi. In entrambi i casi evitiamo si soffermarci sul Sib. Ciauuu
Cia Tino volevo chiederti questo. L'uso e la conoscenza delle scale serve nel jazz. Ma se io volessi costruire un assolo senza conoscerle dunque una pre. composizione che diventa assolo. Viene a cadere l importanza dell uso delle scale ? Grazie
Si può fare, ma è chiaro che devi avere un orecchio fuori dal comune e una padronanza dello strumento notevole. Altra cosa è improvvisare cantando: lì è praticamente solo questione di musicalità ed orecchio. Non ti serve a nulla conoscere le scale
ciao tino
quando mi ritrovo a improvvisare con la scala pentatonica di la minore su una dominante secondaria di mi maggiore la presenza del sol diesis va a cozzare con le note della scala con cui improvviso che sono ovviamente la do re mi sol più le varie acciaccature. C è qualcosa che mi sfugge o è il problema è la velocità della nota la che vado a toccare o basta fare un acciaccatura sul sol diesis per non cozzare con l accordo di maggiore
ti ringrazio x l attenzione.
ciao
Ciao, alios. Da come mi poni la domanda penso (penso e lo sottolineo) di capire che non hai le idee chiare su ciò che significa 'Iimprovvisazione'. In che tonalità sei? Cosa c'è dopo il Mi7
sono in tonalità di la minore , facciamo finta che dopo il mi maggiore ci sia il la minore oppure il re minore
Allora lascia perdere la pentatonica e adopera sul Mi una scala di Lam melodica. Grrrrrr....le pentatoniche!!!
diciamo che non esce fuori nulla di buono ma ovviamente il limite sarà il mio . sembra che in un modo o nell'altro il risultato è sempre mediocre
Beh, non sono solo le note giuste che rendono congrua e bella una impro: non dimentichiamoci che esistono gli arpeggi, i cromatismi, le acciaccature e soprattutto le pause. E infine il gusto, che non lo impari da nessun Maestro, tantomeno scrivendogli un messaggio.....Ma ce la puoi fare, vedrai. Buona musica, caro.
:)
Caro Tino, ma quando dici in questo video di non usare il IV e il VII grado in una accordo di maj7 se non come nota di passaggio , e poi consigli di pensare ad una pentatonica maggiore che parte dalla dominante, correggimi se sbaglio ma la suddetta pentatonica non contiene proprio anche il 7 grado della tonalità a cui fa riferimento? Forse mi sfugge qualcosa..
Cara Daniela. Se ho detto IV e VII ho commesso un lapsus. Non vanno suonati, se non di passaggio il VI e il I grado. Un abbraccio
Sebbene anch'io penso che la conoscenza delle scale sia il primo passo per poter improvvisare, secondo me il problema vero è più il saperle utilizzare con gusto una volta imparate. Per questo avevo apprezzato molto la tua lezione sui licks che forse andava più in questa direzione...
Come sempre grazie!
p.s. Nel video dici che la superlocria ha il terzo grado non alterato e che pertanto occorre mischiare # e ♭. Ma in realtà non sarebbe più corretto considerare il terzo grado "naturale" come un quarto abbassato e vedere la superlocria come una scale in cui tutti i gradi sono bemollati?
Verissimo, gda. Le scale sono la base per sapere le note che sono appropriate ad una certa armonia: ma poi il resto lo fanno il gusto, la fantasia, l'esercizio....e così via.
La Superlocria può essere (a livello di nomencatura delle singole note) scritta in modi diversi. Come la definiresti tu presenterebbe tutti i gradi alterati (rispetto alla relativa scala maggiore). Ma non potrebbero comunque essere tutti bemollati (pensa alla scala di Sol: il Fa è naturale). E' più corretto, invece, definirli come ho fatto io, in modo che venga esaltato il fatto innanzitutto che è una scala maggiore , con la settima di dominante e che contiene le quinte e le none alterate. Infatti si chiama anche 'scala alterata'. Usare una terminologia a questo punto enarmonica (mischiando cioè diesis e bemolli) non è scorretto, perchè, daltronde usiamo lo stesso criterio anche per siglare gli accordi diminuiti. E non è sbagliato.Ciauuuu
Grazie per la precisazione. A me comunque risulta più comodo pensare alla superlocria come una scala locria in cui è abbassato anche il 4 grado (ho sempre pensato che il suo nome venisse da lì). Pesata in questo modo essa ha tutti i gradi bemollati (escluso il primo ovviamente). Il fa presente al settimo grado della superlocria sarebbe appunto abbassato anch'esso in quanto nella scala di sol il 7 grado è fa#. La suoerlocria di sol si potrebbe scrivere utilizzando solo bemolli così: sol- lab-sib-dob-reb-mib-fa-sol.
Ovviamente una nomenclatura enarmonica non è sbagliata e condivido del tutto che in questo modo si evidenzia il fatto che si tratta di una scala maggiore (che tuttavia contiene anche la terza minore o 9# che dir si voglia). Ciao!
Va bene, caro. L'importante è suonarla, e suonarla bene, al posto giusto al momento giusto. Ciauuu
grande tino..ma quanto scopi???
Alla mia età? Ma lassa perd.....
Ciao Tino. Sono un chitarrista (parola grossa) autodidatta, e ti seguo con molto interesse. Ho notato che suoni anche la chitarra. Ma ti confesso che ultimamente ti ho "tradito" con un altro maestro. Ho scritto un commento dopo un suo video e le risposte che ho ricevuto mi hanno mandato in confusione totale. La questione è che quando improvviso su un brano cerco di raggruppare gli accordi che appartengono ad uno stesso centro tonale, ed utilizzo la scala di provenienza, e relativi arpeggi. E cerco di risolvere sulle note target dell'accordo che suona in quel momento, aiutandomi con l'orecchio. Al massimo, mi prendo qualche libertà sugli accordi di settima, o uso la Lidia su un primo grado. Forse è la simmetria della chitarra che induce a questo tipo di approccio, visto che spostandosi sulla tastiera si può cambiare tonalità senza modificare le diteggiature.E forse i pianisti trovano più comodo memorizzare le scale modali partendo dalla stessa tonica. Allora mi domando a quale scopo imparare, ad esempio, la scala di do ionico, e di do dorico, quando è molto raro che in una progressione di accordi, salvo modulazioni, si presenti tale necessità. Non so se sono riuscito a spiegarmi e se, magari, qualcuno può darmi qualche delucidazione. In ogni caso ti saluto e ti ringrazio per le tue lezioni e le tue "pillole". Anche se non ci avessi capito niente, sento che fanno bene alla salute. Stefano.
Ciao, Stefano. Troppo complicato l'argomento per poterti rispondere qui. Sicuramente alludi a Valerio Silvestro...
@@TinoCarugati.. devo avere l'accento napoletano anche quando scrivo..
anch'ioooooooooooooooooooooo
Siiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!
per Natale ti faccio una sciarpa ed un cappellino con ricamato il tuo nome...maestro sono povero, ma di cuore....con ammirazione !!!
Grazie, Massimo. Li gradirò molto, grazie davvero
Io tino sono di Roma...mi piacerebbe mandarti qualche msg sul tuo whatt'app...se non ti reca disturbo certo...,ho 77 anni....stai bene e scusami..
Scrivimi su Info@tibocarugati.it. Un abbraccio
@@TinoCarugati grazie tino della tua cortese risposta.. ti seguo ogni tanto su internet...stai bene e di nuovo ti ringrazio tanto...
Ciao Tino.Al di la che ero con te arrabbiato, al di là dei tuoi video.Per la nuova presenza di troppa pubblicità.Ora ininfluente.Devo confessarti che ho fatto 3 mesi di lezione on line con un tuo competitore on line.E devo ammettere che lui da Napoletano nato a Lucca.Ha un metodo innovativo,sbrigativo,per insegnare l’improvvisazione.Peccato che lo insegna in modo troppo didattico.Privo di dissonanze è troppo veloce da rimanere indietro con le lezioni.Al fine di strapagare quello che si impara.Quando invece se fosse un insegnamento dedicato,passo passo.Sarebbe più curato e meno dispendioso.Detto questo.Ma un mostro capace come voi che si dedica ai tempi che ognuno di noi alunni si dedica,a richiesta e a pagamento,esiste?
Beh, se vuoi contattarmi, io insegno anche on-line. Info@tinocarugati.it Salutami Valerio
@@TinoCarugati A tempo debito.Ti contatterò x una valutazione.Grazie.
...ma si sente il rumore delle onde del mare?
Dove, Mario? A che minuto