Disegno Tecnico (Lez. 44) - Proiezione ortogonale di una figura solida.
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- เผยแพร่เมื่อ 12 ธ.ค. 2024
- Quarantaquattresimo video dedicato al #DisegnoTecnico, e in particolar modo alla realizzazione in #Proiezioniortogonali dei #Solidi: #Poliedri (#Prismi e #Piramidi) e #Solididirotazione (#Cilindro, #Cono, #Sfera).
Tante lezioni di Disegno Tecnico sono leggibili e scaricabili anche dal mio blog: aliceappunti.al...
RIASSUNTO DEL VIDEO:
A partire da questa lezione cominciamo a parlare di come rappresentare in proiezioni ortogonali le figure solide.
Possiamo dividere i solidi in due grandi gruppi: solidi a spigolo (spesso noti come “poliedri”) e solidi di rotazione (cilindro, cono e sfera).
Per il momento ci concentreremo unicamente sulla rappresentazione in proiezioni ortogonali dei solidi a spigolo. Di come rappresentare in proiezioni ortogonali un solido di rotazione, avremo invece modo di parlare più avanti, nei prossimi video.
Nel gruppo dei poliedri si distinguono due tipi di solido. Si tratta dei prismi e delle piramidi, e di entrambi i gruppi noi ci concentreremo solo su quelli retti.
Sono i vertici del poliedro a delinearne la sagoma, e i vertici non sono altro che punti. E quindi sono proprio le proiezioni ortogonali di questi punti a determinare le proiezioni ortogonali di una figura solida sui tre piani di proiezione. E’ sufficiente mandare, dai punti reali, dei raggi proiettanti perpendicolari ai piani di proiezione. L’intersezione di questi raggi con i piani di proiezione determina la proiezione ortogonale dei punti su quel piano. Le proiezioni ortogonali dei punti sono unite tra loro tramite delle rette, chiamate “rette di richiamo”, che vanno disegnate in linea sottile. Ottenute tutte le proiezioni ortogonali dei vertici del poliedro, sarà sufficiente unirle secondo logica per ottenere le proiezioni ortogonali del poliedro stesso.
La prima proiezione ci mostra l’oggetto così come esso appare visto dall’alto. La seconda proiezione, come esso appare visto di fronte. La terza come esso appare visto di lato, sul fianco sinistro.
Normalmente la terza proiezione viene ricavata a partire dalla prima e dalla seconda proiezione.
Una figura solida (come accadeva anche per le figure piane) può trovarsi disposta in molti modi rispetto ai piani di proiezione. E questo va naturalmente ad influire sulle sue proiezioni ortogonali.
Le casistiche sono tantissime, anche più di quelle relative alle figure piane. Tuttavia nei video seguenti cercheremo di illustrare, se non tutte, comunque le più frequenti. Essenzialmente esse sono:
1) Figura solida poggiante sul piano di proiezione P.O. (o parallela al piano di proiezione P.O.) e dritta rispetto agli altri due piani di proiezione.
2) Figura solida poggiante sul piano di proiezione P.O. (o parallela al piano di proiezione P.O.) e inclinata rispetto agli altri due piani di proiezione.
3) Figura solida su piano proiettante.
4) Figura solida su piano generico. Cioè figura solida inclinata (a piacere o secondo inclinazioni precise) rispetto a tutti i piani di proiezione.
Una difficoltà che incontreremo nel disegnare le proiezioni ortogonali dei solidi riguarda anche gli spigoli in evidenza e gli spigoli nascosti.
Nel disegno tecnico tutte le linee di costruzione devono essere tracciate in linea continua ma sottile. Le linee di costruzione sono le linee che permettono di tracciare la figura e rendono possibili certe costruzioni, ma che non riguardano gli spigoli (di base o laterali) della figura.
Le linee che definiscono la figura (e quindi le linee dei suoi spigoli) vanno sempre tracciate con un tratto marcato. In linea continua se sono spigoli che si vedono, cioè “in evidenza”. In linea tratteggiata se sono linee che non si vedono, cioè “nascoste”. Capire quali spigoli della figura si vedono o non si vedono in una delle tre visuali (dall’alto, di fronte o di fianco) non è sempre facile. E specie all’inizio è molto frequente sbagliare. Quindi nei prossimi video ci concentreremo molto attentamente anche su questo aspetto.
#Geometriadescrittiva #Appuntiliceo #Appuntiuniversità
Figure tratte dal seguente testo:
LINEE IMMAGINI, di Franco Formisani. Loescher editore.