Vi trovate o vi siete trovati a considerare di condividere gli spazi con altri colleghi? Che cosa vi ha spinto in un senso o nell'altro? Scriveteci le vostre esperienze e osservazioni qui sotto, nei commenti!
Credo che il vero problema attenga in realtà alla divisione dei ricavi. Ossia: la pratica è dello studio e quindi non del singolo professionista come si organizzano i ricavi ? Solo chi vi opera o anche professionisti che non vi hanno collaborato in quanto non specializzati in quel tema? Sarebbe interessante in video ulteriore che approfondisca questa questione. Un altro profilo è il “nome” dello studio, facile infatti che più professionisti vogliano che lo studio abbia il loro nome.
Caro Andrea, grazie per la risposta e gli spunti di riflessione. Il meccanismo di ripartizione dei compensi è un vero e proprio asset di uno studio. Difficilmente funziona bene uno studio in cui i ricavi non sono ripartiti in modo equo, condiviso e soddisfacente per tutti i protagonisti. Anzi: spesso gli studi "scoppiano" per ragioni economiche e quanto "scoppiano" quasi sempre c'è uno strascico sulle ragioni economiche. Noi utilizziamo un "algoritmo" ben preciso, ad esempio. La componente che deve pesare di più è quasi sempre quella costituita dall'apporto del cliente: senza cliente non esistono ricavi. Quanto al nome, anche in tal caso è questione di accordi e compromessi. Come accade sempre più spesso, se non si trova una convergenza su alcuni nomi e su un ordine di nomi, c'è sempre la soluzione di trovare un nome diverso da quello dei protagonisti, che comunque potrebbe diventare un brand di successo.
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Credo che il vero problema attenga in realtà alla divisione dei ricavi. Ossia: la pratica è dello studio e quindi non del singolo professionista come si organizzano i ricavi ? Solo chi vi opera o anche professionisti che non vi hanno collaborato in quanto non specializzati in quel tema?
Sarebbe interessante in video ulteriore che approfondisca questa questione.
Un altro profilo è il “nome” dello studio, facile infatti che più professionisti vogliano che lo studio abbia il loro nome.
Caro Andrea, grazie per la risposta e gli spunti di riflessione. Il meccanismo di ripartizione dei compensi è un vero e proprio asset di uno studio. Difficilmente funziona bene uno studio in cui i ricavi non sono ripartiti in modo equo, condiviso e soddisfacente per tutti i protagonisti. Anzi: spesso gli studi "scoppiano" per ragioni economiche e quanto "scoppiano" quasi sempre c'è uno strascico sulle ragioni economiche. Noi utilizziamo un "algoritmo" ben preciso, ad esempio. La componente che deve pesare di più è quasi sempre quella costituita dall'apporto del cliente: senza cliente non esistono ricavi. Quanto al nome, anche in tal caso è questione di accordi e compromessi. Come accade sempre più spesso, se non si trova una convergenza su alcuni nomi e su un ordine di nomi, c'è sempre la soluzione di trovare un nome diverso da quello dei protagonisti, che comunque potrebbe diventare un brand di successo.