วีดีโอ

@@ZacWalker04 congratulazioni allora!🥳 É vero che non mi corre dietro nessuno, ma dopo 8 anni si ha voglia anche di passare ad altri progetti. É per questo che adesso spingo molto nel terminarlo il prima possibile, in modo da avere un prodotto finito e completo, e anche per aver finalmente mano libera di dedicarmi a qualcosa di nuovo 👍🏻

@@LeoPianto fai come me io scrivo due o 3 sceneggiatore diverse contemporaneamente per un anno e l'anno dopo inizio a disgenare 1 ma la storia è già scritta. E in contemporanea al disegno scrivo la Quarta sceneggiatura

@ZacWalker04 Futura é già stato tutto scritto, l'unica cosa che mi manca é avere il tempo di disegnare 😅🤣

@@LeoPianto tu non hai un editore dietro. Fai così, una riga al giorno. Manco lo Scheth, i bozzetti. Ma proprio una riga. Riga per riga

@@paolavitali9183 beh ne devi fare un bel po'! Per raggiungere i 40 minuti dovresti fare 200 sessioni da 12 secondi. Potresti fare 12 secondi di fuoco per poi svenire e una volta rinvenuta, riprendere la sessione. Un po' come i conigli quando si riproducono 🥸

@@andreamarchetti55 felice di essere stato utile! Sicuramente dell'intreccio ne parleremo a breve, insieme anche alla struttura narrativa (che sono strettamente legati) 🤟🏻🤖

@@paolavitali9183 é perché devo fare ancora il video sull'intreccio 😅 In soldoni, la trama é la struttura base che si fonda sulle tre frasi magiche (obiettivo, condizioni avverse e risoluzione del problema), mentre l'intreccio é strettamente legato alla struttura narrativa scelta e alle sottotrame che lo compongono. La trama insomma é un grande contenitore, l'intreccio é tutto ciò che ci sta dentro 😉

@@K_30Fabbrizz_io grazie 🙌🏻 Resto a disposizione 🙃

@@K_30Fabbrizz_io grazie Fabbrizz 🤟🏻😎

@@Saby13Flip grazie Sabino! Spero di riuscire a sorprenderti 🙏🏻😎

Ciao Manuel, grazie per aver commentato! Non credo siano in contrapposizione, diciamo che magari la differenza é molto sottile. Essere consci di quali siano i propri punti di forza ci permette di capire in che direzione possiamo sperimentare, e dove no. Prendiamo ad esempio Toriyama: il papà di Dragonball era letteralmente un genio nel disegnare veicoli e gli oggetti meccanici più disparati e nel caratterizzare visivamente i personaggi. Non aveva senso per lui intestardirsi e studiare assiduamente l'anatomia ultra realistica perché i suoi personaggi sono principalmente caricature, come nemmeno diventare un maniaco della prospettiva perché nel fumetto di sfondi dettagliati ce ne sono davvero pochi. Una volta individuato questi punti di forza non ha smesso di sperimentare su questi: personaggi sempre più assurdi e caratterizzati, oppure il costante studio e sperimentazione di veicoli sempre più nuovi e originali. Un disegnatore pigro avrebbe continuato a disegnare sempre la solita motocicletta o lo stesso aeroplanino, ma non lui. In questo é stato un grandissimo maestro.

@@LeoPianto sono d'accordo comunque credo che ogni artista può permettersi di sperimentare cose nuove solo quando avrà conosciuto fino in fondo una tecnica

@@ZacWalker04 Ciao Zac, mmm per adesso no, anche perché non saprei nemmeno come utilizzarlo francamente 😅 Però vedo che molti usano discord che non é affatto male, quando ci sarà una community un po' più organica si potrebbe pensare di creare qualcosa del genere 🙌🏻

@@LeoPianto io ti consiglio di aprirne uno

@@ZacWalker04 valuteró allora 💪🏻😉

@@andreamarchetti55 esatto, felice di essere stato d'aiuto 💪🏻😉

@@andreamarchetti55 felice di essere stato utile! 🤟🏻

@@andreamarchetti55 grande, fammi sapere se ne uscirai vincitore! 😉

Il difficile sarà mantenersi costante 🤙🏻 🌊

@@andreamarchetti55 é il fulcro e lo scoglio principale del test, basta un po' di fiducia in sé stessi ed essere un minimo organizzati per superarlo in scioltezza 🤖

@@ZacWalker04 a grandi linee sì, ma "Dramma" é un termine piuttosto generico, qui si cerca di andare leggermente più a fondo nella faccenda.

@@ZacWalker04 Ciao Zac, per leggere Futura puoi andare nel mio sito e visitare il "Futura shop & souvenirs". Ti lascio il link: leonardopiantonistudio.com/futura-shop-souvenirs/

Contenuto prezioso, forma curata e funzionale. Meriti molti più iscritti, continua così 👍🏻

@@josephleonardlee8613 grazie mille Joseph, mi fa molto piacere! 😊

@@ZacWalker04 ciao Zac, grazie mille! 🤟🏻🤖

@@ZacWalker04 Ciao Zac, grazie! Ho aperto da poco il canale, é normale, intanto ci stiamo facendo conoscere 🙏🏻🤖

@@Sleepdriver1984 ciao, grazie per aver commentato! Purtroppo non conosco gli esempi che riporti, ma sicuramente é un sentiment piuttosto comune negli ultimi tempi.

@@LeoPianto Clowes è quello di "Ghost World" da cui hanno tratto un film divertente, ma l'altra opera è un manuale di surrealismo puro mischiato con riferimenti alla cultura pop e fatto di tante brevi situazioni senza alcun anelito eroistico, anzi è un totale spaesamento continuo senza spiegazioni comode, e ancor più estremo è David Firth, che lavora nell'animazione ed esplora al massimo il gusto per il weird e per il macabro inserendo un sottile umorismo che ci forza a ridere di cose di cui non si dovrebbe ridere (un esempio su tutti la serie ormai ventennale "Salad Fingers"), su iniziale ispirazione dal cinema di David Lynch che fa di questi pilastri i propri punti fermi, e non a caso il film che egli ha giustamente rinnegato è il famoso "Dune" che è l'antitesi del resto della sua filmografia e fu realizzato (col massimo candore) per mere ragioni economiche, avendo egli ai tempi rifiutato l'offerta di dirigere "Il Ritorno Dello Jedi" e i conseguenti proventi che gli avrebbero garantito di autoprodursi le proprie sceneggiature anzichè rinunciare alle più audaci di esse in quanto nessuno vi trovava margine di profitto nell'investirvi, nonostante il successo di "Twin Peaks" e "Mulholland Drive". Credo che questo sia un territorio quasi inesplorato nel mondo del fumetto, e temo che nessuno vorrà rischiare di inserirsi in questo filone in cui sarebbe il lettore colui al quale è delegata la detection e la ricostruzione diegetica, senza concedergli appunto neanche l'appiglio di un eroe in cui immedesimarsi. Sul concetto, ho cercato di essere più esaustivo nel mio penultimo commento in risposta all'utente che parlava di archetipi, so di aver usato toni tranchant ma sono convinto che certe cose vadano, come dire, "sbattute in faccia" senza perifrasi, altrimenti è difficile spiegare il proprio punto di vista senza essere equivocati...ma in soldoni: non solo "depticing is not endorsing" (e in ancora troppo pochi riescono a farsene una ragione) ma l'Arte non deve svolgere ruoli educativi o di "pulizia della coscienza", a mio immodesto avviso, deve fare una cosa al tempo stesso più semplice e più complicata, ovvero intrattenere tenendo incollati alla pagina e suscitando la curiosità di procedere avanti grazie alla trama e alle situazioni sulle quali essa poggia, anche con emozioni forti e shock value che è ingiustamente sottovalutato e vituperato specie dai critici (il classico mestiere di chi non ha idea di cosa siano creatività, originalità e ispirazione).

@@Sleepdriver1984 sono abbastanza d'accordo, tranne sul fatto che l'arte debba essere solo intrattenimento. L'arte e il fumetto sono un linguaggio, e di base trasmettono sempre qualcosa: altrimenti capolavori come maus, Palestina di Joe sacco e Fumetto di Scott mcloud non avrebbero senso di esistere. Detto ciò sì, sono d'accordo con te 🙌🏻

@@LeoPianto beh, si può (come dicono gli americani) "agree to disagree" su qualche punto in particolare, è che personalmente oggi troverei più dirompente l'intento di Gipi con "Stacy" (anche se non mi piace il suo stile) rispetto ad altro, diciamo che a tempi diversi occorrono reazioni diverse, ma in generale a prescindere da questo spesso ci si scorda dell'importanza della narrazione in sè come valore intrinseco, se ci sono messaggi quantomeno non devono a mio avviso sovrastare l'elemento-trama

@@Sleepdriver1984 sicuramente, a nessuno piace sentirsi dire "morale della favola" nel 2024

@@porporinazeffirino ciao, grazie per aver commentato! Questa é un'ottima domanda. Partiamo dal classico: l'iliade non é una struttura classica da viaggio dell'eroe. Infatti si inserisce ancora nei poemi rapsodici della cultura greca antica, a differenza dell'Odissea che é la prima struttura narrativa in stile moderno, che ne ricalca maggiormente lo spirito. I grandi romanzi storici fino agli anni 70-80 non si rifanno al viaggio dell'eroe. In questo tipo di storie vengono di solito raccontate le vite dei protagonisti dalla primissima infanzia fino alla morte, coprendo tutto l'arco della loro esistenza. Uno degli ultimi grandi storici in questo senso é l'Azteco di Gary Jennings, un capolavoro imperdibile. Se vogliamo stare sulla fantascienza, il ciclo della fondazione di asimov non c'azzecca proprio nulla col viaggio dell'eroe, tanto che ci sono salti temporali importanti che cambiano tutto il comparto personaggi. Per il cinema é piu difficile, perché il cinema ha sempre preferito strutture narrative semplici e conosciute dato il complesso e costoso apparato organizzativo. Forse dobbiamo andare a cercare nelle serie TV fino alla fine degli anni '90. Se guardiamo una puntata di Star Trek next generation, da una situazione stabile accadono incidenti e imprevisti che devono essere risolti, punto. La struttura del viaggio dell'eroe diventa quindi ininfluente perché tutto ritorna alla situazione iniziale, salvo le sottotrame importanti che durano più episodi come quella di Worf o di Data.

@@8-bitdreaming ciao, grazie per aver commentato! Qui secondo me bisogna andare ancora più a fondo: il viaggio dell'eroe non é il motore base narrativo (che prevede la situazione iniziale --> il MA avversativo ---> e l'ALLORA risolutivo [ma questo lo approfondiremo in un altro video]), ma é un modello di struttura narrativa. Questo significa che, in quanto modello, é straordinario se utilizzato per certe tipologie di storie e narrazioni, ma non può essere considerato universale, tanto che tende a scricchiolare quando lo si utilizza per storie che non prevedono una crescita personale del protagonista. É come se si avesse solo la ricetta della torta al cioccolato e mele: se si vuole fare una torta cioccolato e fragole va ancora benissimo, se vogliamo fare un tiramisù, no.

@@LeoPianto si in tal senso sono d'accordo con te! Un abbraccio 😊

Archetipo come necessità? Oggi? Ho i miei immensi dubbi.

@@Sleepdriver1984 pensi che gli archetipi oggi non possano essere attuali come lo sono stati per migliaia di anni? Cosa avremmo di tanto speciale noi abitanti del 2024 per scavalcare la rappresentazione elementare del comportamento umano di tutti i tempi della storia e dell' inconscio collettivo?

@@8-bitdreaming sgombriamo il campo: non esiste alcun "noi", esiste solo l'io individuale, per pochi casualmente in grado di rendere conto solo alla propria coscienza e per la massa (o le folle, per citare Gustave Le Bon) tendenzialmente incapace di esprimersi per via di un irrazionale bisogno di appartenere a rassicuranti categorie collettive o pretenziosamente universali che inevitabilmente livellano verso il basso. Ciò su cu si può lavorare in termini di società è la volontà generale rousseauiana, intesa come la legiferazione sui pochi bisogni primari che accomunano trasversalmente l'essere umano (e in questo siamo uguali fin dalla nostra comparsa nel regno animale, in barba alle sovrastrutture culturali o pseudo-tali che pretendono di sostituire la neurobiologia), qualche altra cosa adattata in base ad etnia e lingua e tutto il resto non meritevole di legiferazione erga omnes. Basterebbe la cara vecchia economia dei conflitti di classe di Marx (che non a caso si era studiato Rousseau), preso però alla lettera e non filtrato con lenti leniniste, trotzkiste o bertinottiane. Gli archetipi fanno parte di ciò che contribuisce al ciclo di eterno soffocamento dell'individualità entro i confini della comfort zone collettiva dalla quale condividere emozioni (e responsabilità) individuali ammortizzandole con perfetti sconosciuti per mettersi a posto la coscienza, ed è un loop che va spezzato e non certo reiterato. Il Bene è banale, l'immedesimazione è naïf, la pretesa di salvare altre persone o addirittura il mondo da minacce inesistenti è financo pericolosa, e ciò che fomenta tali presunti archetipi va stigmatizzato senza pietà e con la massima irriverenza e anche cattiveria gratuita, in sana reazione alla suddetta dominante banalità. L'Arte torni ad essere intrattenimento puro come lo era con Guido Martina o Don Rosa, e la pianti di pretendere di spacciarsi capitalisticamente come veicolo per messaggi sociali inutili e controproducenti. La creatività deve tornare ad elaborare trame e situazioni originali in grado di suscitare, soprattutto nel caso del fumetto, la più basilare e sottovalutata esigenza: quella di aver voglia di girare pagina per vedere come la storia man mano si dipana e come va a finire, nulla di più e nulla di meno, il che è già veramente oro che cola di questi tempi orwelliani, credimi.

@@K_30Fabbrizz_io 🤟🏻🤖

@@andreamarchetti55 spero anche per il contenuto, dai 😅

@@LeoPianto ma certamente! E infatti ho appena ordinato il viaggio dell' eroe per approfondire l'argomento. 👺

@@andreamarchetti55 grande, hai fatto la scelta giusta 🤟🏻

@@vio248 secondo me la scheda del personaggio può essere utile principalmente come punto di partenza. Ossia a quell'ora di quel giorno di quel momento della sua vita il mio personaggio era così. Poi tutto, a seconda di come procede la trama, può ma soprattutto DEVE cambiare. É come un tabellone di un gioco da tavolo: tu cominci con delle carte e degli attributi in mano, ma a mano a mano che ti muovi sul tabellone o i tuoi avversari ti remano contro, le tue scelte su come sopravvivere e vincere ti porteranno inevitabilmente a fare di cambiamenti.

@@andreamarchetti55 ahaha vedi che allora ho ragione 😅

@@alessandroa22 Ciao Alessandro! Nell'unico ed efficace modo possibile: scrivendo! Scrivendo tanto, partendo da piccoli racconti, cercando ogni volta di creare qualcosa di nuovo, entrando a fondo nei nostri personaggi e cercando di rendere loro la vita sempre più impossibile. Come nel disegno, anche nella scrittura soprattutto l'esperienza e il lungo esercizio portano a risultati 😉

@@LeoPianto Ma una volta che ho scritto cosa ce ne faccio di quello che ho?

@@alessandroa22 hai due opzioni: o proponi i tuoi scritti a una casa editrice che sia in linea con i generi che tratti, oppure puoi fare autoproduzione. Ho già fatto qualche video a proposito, dagli un'occhiata! 🙂

Ahahahah esatto, bisogna però stare molto attenti alle date di scadenza 🤖

Ahahah grazie mille 🤖

Grazie mille! É normale, finché non si va veramente a fondo della questione capire la differenza tra le due figure é piuttosto difficile.

In realtà entrambe le tipologie possono fare sia trilogie o serie di romanzi, proprio perché non esiste un metodo migliore o peggiore. All'apparenza uno può essere più portato di un altro per certe tipologie di storie, ma analizzando bene ci sono così tanti pro e contro che é difficile dare una risposta categorica.

Felice di averti incuriosito! 😀

Ciao, grazie per il commento! Diciamo che non sono un grande fan dei video in timelaps o di disegno performativo, ma sicuramente farò dei video tutorial di impostazione di tavole, matite prospettive ecc, quindi qualcosa salterà fuori sicuramente 😉