Edizioni Sinestesie
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วีดีโอ

VI Edizione Summer School "Dalla modernità a Gesualdo", 23-31 agosto 2024 (31 agosto).
มุมมอง 292หลายเดือนก่อน
"Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, artistici e storici" 31 agosto 2024, VIII Sessione: "Arte e cultura: Gesualdo, Borromeo, Balducci" 31 agosto 2024, IX Sessione: "Presentazione del Progetto SIAE: Carlo Gesualdo, la musica, la passione e il dolore"
VI Edizione Summer School "Dalla modernità a Gesualdo", 23-31 agosto 2024 (29 agosto)
มุมมอง 472 หลายเดือนก่อน
"Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, artistici e storici" 29 agosto 2024, V Sessione: "La New Gesualdo Edition: origini e prospettive di una grande impresa editoriale in corso" 29 agosto 2024, VI Sessione: "1924-2024. Centenario della nascita di Dante Della Terza"
VI Edizione Summer School "Dalla modernità a Gesualdo", 23-31 agosto 2024 (28 agosto)
มุมมอง 402 หลายเดือนก่อน
"Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, artistici e storici" 28 agosto 2024, III Sessione: "Letteratura italiana del Tre-Seicento" 28 agosto 2014, IV Sessione: "Torquato Tasso e i poeti del Novecento" Tavola rotonda a cura del Centro Studi Tassiani di Bergamo
VI Edizione Summer School "Dalla modernità a Gesualdo", 23-31 agosto 2024 (27 agosto)
มุมมอง 262 หลายเดือนก่อน
"Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, artistici e storici" 27 agosto 2024, II Sessione: "Quasimodo Traduttore" "Quasimodo librettista e scrittore di teatro" "Gli interventi in radio e in periodici di Salvatore Quasimodo"
VI Edizione Summer School "Dalla modernità a Gesualdo", 23-31 agosto 2024 (26 agosto)
มุมมอง 602 หลายเดือนก่อน
"Dalla modernità a Gesualdo. Percorsi internazionali di studi letterari, artistici e storici" 26 agosto 2024, I Sessione: "Quasimodo Poeta"
Eleonora Duse. Tavola rotonda nel centenario della morte
มุมมอง 2305 หลายเดือนก่อน
Introduce e coordina Paolo Puppa (Università Ca' Foscari di Venezia). Alla Tavola rotonda intervengono Francesca Simoncini (Università di Firenze), Laura Mariani (Università di Bologna), Donatella Orecchia (Università di Roma Tor Vergata), Mirella Schino (Università di Roma Tre).
Leggere Buzzati. La lingua, le lingue, le traduzioni, a cura di Giovanni Turra
มุมมอง 316 หลายเดือนก่อน
"I dialoghi letterari" di «Sinestesie». Cristina Vignali (Università di Chambéry) dialoga con Giovanni Turra (Università Ca' Foscari di Venezia), curatore del volume Leggere Buzzati. La lingua, le lingue, le traduzioni. La Rassegna "I dialoghi letterari" di «Sinestesie» è ideata dal Prof. Carlo Santoli (Università di Salerno), il coordinamento è a cura del Dott. Giovanni Genna (Università di Sa...
Eleonora Duse. Storia e immagini di una rivoluzione teatrale
มุมมอง 5947 หลายเดือนก่อน
"I dialoghi letterari" di «Sinestesie». Paolo Puppa (Università Ca' Foscari di Venezia) in dialogo con Mirella Schino (Università di Roma Tre), autrice del libro Eleonora Duse. Storia e immagini di una rivoluzione teatrale. La Rassegna "I dialoghi letterari" di «Sinestesie» è ideata dal Prof. Carlo Santoli (Università di Salerno), il coordinamento è a cura del Dott. Giovanni Genna (Università d...
Mostra Edoardo Sanguineti nella città «cruciverba»
มุมมอง 1728 หลายเดือนก่อน
Interventi di Clara Allasia, Valentina Corosaniti, Virginia Criscenti, Calogero Giorgio Priolo, Lorenzo Resio, Erminio Risso, Chiara Tavella e Saverio Vita. Video a cura di Maurizio Consolandi, Nicolò Pilon, Elena Bighin e Gianluca Fiore, con la collaborazione dell’Archivio di Stato di Torino e il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Torino (Centro Studi Interuniversitario “Edoar...
Svevo, la moglie e Pirandello: un bizzarro triangolo epistolare
มุมมอง 1788 หลายเดือนก่อน
"I dialoghi letterari" di «Sinestesie». "Svevo, la moglie e Pirandello: un bizzarro triangolo epistolare", di e con Paolo Puppa (Università Ca' Foscari di Venezia). Partecipa Paolo Quazzolo (Università di Trieste). La Rassegna "I dialoghi letterari" di «Sinestesie» è ideata dal Prof. Carlo Santoli (Università di Salerno), il coordinamento è a cura del Dott. Giovanni Genna (Università di Salerno).
Presentazione dei libri di Michele Bianco e di Carlo Santoli, "L'incanto dell'oltre".
มุมมอง 1169 หลายเดือนก่อน
La presentazione dei due volumi ha avuto luogo presso il Palazzo Strozzi di Firenze. Oltre agli autori, sono intervenuti Michele Rossi, Giuseppe Langella, Marco Marchi e Franco Contorbia.
Presentazione del libro di Maria Rosaria Pelizzari, "Giochi proibiti"
มุมมอง 739 หลายเดือนก่อน
Alla presentazione intervengono la Prof.ssa Rosa Maria Grillo (Università di Salerno) e il Prof. Sebastiano Martelli (Università di Salerno)
"I dialoghi letterari" di «Sinestesie». Vincenzo Salerno incontra Valerio Magrelli
มุมมอง 859 หลายเดือนก่อน
La Rassegna "I dialoghi letterari" di «Sinestesie» è ideata dal Prof. Carlo Santoli (Università di Salerno), il coordinamento è a cura del Dott. Giovanni Genna (Università di Salerno)
Presentazione del libro "Terzo regno. I filosofi"
มุมมอง 53ปีที่แล้ว
Presentazione del libro "Terzo regno. I filosofi"
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto (parte IV)
มุมมอง 33ปีที่แล้ว
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto (parte IV)
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto (parte III)
มุมมอง 29ปีที่แล้ว
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto (parte III)
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto 2023 (parte II)
มุมมอง 33ปีที่แล้ว
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto 2023 (parte II)
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto 2023 (parte I)
มุมมอง 29ปีที่แล้ว
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 31 agosto 2023 (parte I)
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 30 agosto 2023
มุมมอง 107ปีที่แล้ว
Summer School: "La parola diventa musica. Dalla modernità a Gesualdo", 30 agosto 2023
Le letture di Sinestesie - Orazio Longo, "Il Papa mancato"
มุมมอง 196ปีที่แล้ว
Le letture di Sinestesie - Orazio Longo, "Il Papa mancato"
Presentazione al Salerno Festival dei fascicoli di «Sinestesie» dedicati a Pirandello e Pasolini
มุมมอง 108ปีที่แล้ว
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La scuola di Pitagora e «Sinestesie» al Salone del Libro di Torino, 19 maggio 2023, Sala Lisbona
มุมมอง 61ปีที่แล้ว
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Le letture di Sinestesie - Verio Santoro, "Il santo e il guerriero", letture di Diego Verdegiglio
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Le letture di Sinestesie - Giovanni Genna, "Itinerario attorno al mito in Gadda"
มุมมอง 162ปีที่แล้ว
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Le letture di Sinestesie: Ilaria Crotti, "Collezionare e collazionare. Calvino narratore e saggista"
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Le letture di Sinestesie - Alberto Granese: "Orizzonti di lontani destini: da Dante a Sciascia"
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Dantedì 2023 - Università di Salerno
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Intorno alla poesia di Dante. Intervista a Emilio Isgrò
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Le letture di Sinestesie - Epifanio Ajello, "L'Abbecedario di Pinocchio"
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ความคิดเห็น

  • @pietrococuzza5796
    @pietrococuzza5796 ปีที่แล้ว

    Dal minuto 35 trovate l'intervento di Padre Alessio Mandanikiotis

  • @silvanarapuano966
    @silvanarapuano966 4 ปีที่แล้ว

    Complimenti, Daniela! Sei Grande

  • @ritacapodicasa5225
    @ritacapodicasa5225 4 ปีที่แล้ว

    Ci conosciamo..mi pare..Maura sei venuta ad Agrigento?..

  • @ritacapodicasa5225
    @ritacapodicasa5225 4 ปีที่แล้ว

    Complimenti

  • @edvigeattivissimo5668
    @edvigeattivissimo5668 4 ปีที่แล้ว

    Complimenti a tutti... Grazie Padre Michele

  • @antonelladepaolis8364
    @antonelladepaolis8364 5 ปีที่แล้ว

    Grande seminario. Grazie professoressa Giulio

  • @alfredoualpa6834
    @alfredoualpa6834 5 ปีที่แล้ว

    Un'opera da studiare. La presenza di Dio è riconosciuta anche nella meccanica quantistica. La fisica e la scienza in generale non possono prescindere dal Creatore.

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 5 ปีที่แล้ว

    Straordinario e competente l'Intervento di tutti i partecipanti all'importante opera del padre Bianco

  • @eziocrescenzo4243
    @eziocrescenzo4243 5 ปีที่แล้ว

    Complimenti per l'organizzazione

  • @francescaiovine4038
    @francescaiovine4038 6 ปีที่แล้ว

    impareggiabile la competenza di Padre Michele Bianco. Ogni istante del suo discorso e ricco di concetti e richiami culturali sicuramente da approfondire e studiare. Mi colpisce il significato trinitario occulto che il Padre esplicita quando ripete con enfasi:"Guardando nel suo Figlio con l'Amore Che l'uno e l'altro eternamente spira. Lo primo ed ineffabile Valore". Una visione cattolica del Bianco che evidenzia, anzi stupisce ed emoziona.

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 6 ปีที่แล้ว

    Mitica manifestazione. Coinvolgente e sconvolgente

  • @cesarebarese6425
    @cesarebarese6425 6 ปีที่แล้ว

    Bellissima manifestazione, ottimo coinvolgimento degli studenti, sublime gli interventi dei sacerdoti

  • @carlotremolada9771
    @carlotremolada9771 6 ปีที่แล้ว

    Grande prof. Iermano!

  • @rosamaucione867
    @rosamaucione867 6 ปีที่แล้ว

    Dopo ampie presentazioni delle molte autorità intervenute, la Lectio Magistralis del Prof. P. Michele Bianco ha letteralmente incantato i presenti, esperti e semplici fedeli, accorsi ad ascoltare e ad immergersi nella magia delle sue infuocate e singolarissime riflessioni sull’opera più imponente del Sommo Poeta, nella quale la figura della SS. Vergine Maria permea le tre cantiche. La Lectio è stata preceduta, con alta professionalità, dal Prof. A. Granese che, tra l’altro, cita i versi di Dante che più rendono alta la figura centrale della Vergine Maria, come in S. Bernardo di Chiaravalle, definendola come Colei che più somiglia nel volto a Cristo; rileva nel titolo della Lectio un importante ossimoro e declina la sua ammirazione per P. Michele Bianco che, nella sua naturale modestia, esprime con veemenza le sue considerazioni manifestanti i suoi poliedrici interessi culturali, dove la Teologia permea i campi letterari, filosofici e storico - agiografici in un intreccio di conoscenze illuminate dalla luce dello Spirito Santo. Contributo alto alla figura di Maria SS. è stato dato dal Patriarca di Mosca, P. Alessio Mandranikiotis Jeromonaco, che ha presentato il pensiero, nella storia, dei Padri greci, sulla Teotokos - Genitrice di Dio, "di colei che è come Dio". Ha presentato il posto immenso occupato dalla Vergine Maria nel culto orientale, dove non c’è liturgia che non la ricordi, "Ella è la creatura più grande di tutti i tempi, al vertice della creazione di tutte le creature uscite dalla mano di Dio, protagonista dei momenti fondamentali della salvezza". P. Michele Bianco ha concluso, con eloquenza vulcanica, gli interventi e il suo linguaggio ha fatto assaporare la grandezza dei versi danteschi, all’orecchio ascoltante, come in S. Giovanni Damasceno, fa gustare il sapere, in un tempo Cronos che diventa Grazia, spazia con maestria fra le tre cantiche, usando il senso letterale, il senso allegorico e quello morale della redenzione di Cristo, con cui la “Trinità è entrata nella storia e la storia nella Trinità, nel Fiat di Maria", che definisce Vergine dei paradossi in virtù di quella Grazia singolare che le è stata elargita. Cita il “reversus ad corum” del Re Ezechiele che riceve l’investitura profetica del cuore, ricorda che Dante indica il Sacro Poema “…a cui cielo e terra han posto mano”. Ma per gustare la potente attuale vitalità del messaggio Dantesco esposto da P. Michele Bianco, bisogna solo ascoltarlo. Complimenti!

  • @MyLuca79
    @MyLuca79 6 ปีที่แล้ว

    Maria, la madre di Gesù, era una donna che fu descritta da Dio come “grandemente favorita” (Luca 1:28, ND). L’espressione “grandemente favorita” deriva da una singola parola greca che, in buona sostanza, significa “molta grazia”. Maria ricevette la grazia di Dio. La grazia è “favore immeritato”, ossia qualcosa che riceviamo nonostante non lo meritiamo. Maria aveva bisogno della grazia di Dio, proprio come tutti noi. La stessa Maria comprese questo fatto, in quanto dichiarò in Luca 1:47: “…e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore…”. Maria riconobbe il bisogno di essere salvata, di aver bisogno di Dio come suo Salvatore. La Bibbia non dice mai che Maria fu qualcosa di diverso da una comune donna che Dio scelse per usarla in modo straordinario. Certo, Maria era una donna giusta e favorita (graziata) da Dio (Luca 1:27-28). Allo stesso tempo, Maria era anche un essere umano peccatore proprio come chiunque altro - che aveva bisogno di Gesù Cristo come suo Salvatore, proprio come chiunque altro (Ecclesiaste 7:20; Romani 3:23; 6:23; 1 Giovanni 1:8). Maria non ebbe una “immacolata concezione” - non esiste alcun motivo biblico per credere che la nascita di Maria sia stata nient’altro che una normale nascita umana. Quando diede alla luce Gesù, Maria era vergine (Luca 1:34-38), ma il concetto della verginità perpetua di Maria è antiscritturale. Matteo 1:25, parlando di Giuseppe, dichiara: “E non ebbe con lei rapporti coniugali finché ella non ebbe partorito un figlio”. Il termine “finché” indica chiaramente che Giuseppe e Maria non si unirono sessualmente se non dopo la nascita di Gesù. Giuseppe e Maria ebbero parecchi figli dopo che nacque Gesù. Gesù ebbe quattro fratellastri: Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda (Matteo 13:55). Egli ebbe anche delle sorellastre, di cui non conosciamo però il nome e il numero (Matteo 13:55-56). Dio benedisse e graziò Maria dandole parecchi figli, il che, in quella cultura, era il segno più chiaro della benedizione di Dio su una donna. Una volta, mentre Gesù stava parlando, una donna tra la folla proclamò: “Beato il grembo che ti portò e le mammelle che tu poppasti!” (Luca 11:27). Non ci fu mai più un’opportunità migliore di quella in cui Gesù potesse dichiarare che Maria era davvero degna di lode e adorazione. Quale fu la risposta di Gesù? “Beati piuttosto quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica!” (Luca 11:28). Per Gesù, l’ubbidienza alla Parola di Dio era PIÙ IMPORTANTE dell’essere la donna che Lo aveva messo al mondo. Mai nella Scrittura Gesù, o qualcun altro, rivolge qualche lode, gloria o adorazione a Maria. Elisabetta, parente di Maria, lodò Maria in Luca 1:42-44, ma la sua lode era basata sul fatto che Maria avrebbe dato alla luce Gesù, non su qualche gloria intrinseca in Maria. Quando Gesù morì, Maria era alla croce (Giovanni 19:25). Nel giorno di Pentecoste, Maria era con gli apostoli (Atti 1:14). Tuttavia, Maria non è mai più menzionata dopo Atti 1. Gli apostoli non danno mai a Maria un ruolo di primo piano. La morte di Maria non è registrata nella Bibbia. Non si dice niente di Maria che ascese al cielo o che ebbe una qualche forma di ruolo eccelso in cielo. Maria va rispettata in quanto la madre terrena di Gesù, ma non merita il nostro culto o la nostra adorazione. La Bibbia non indica mai che Maria possa ascoltare le nostre preghiere o che possa fare da mediatrice fra noi e Dio. Gesù è il nostro unico avvocato e mediatore in cielo (1 Timoteo 2:5). Se le si offrissero culto, adorazione o preghiere, Maria direbbe la stessa cosa degli angeli: “Adora Dio!” (Apocalisse 19:10; 22:9). È la stessa Maria a costituire un esempio per noi, in quanto ella rivolse il suo culto, la sua adorazione e la sua lode soltanto a Dio: “L’anima mia magnifica il Signore, e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, perché egli ha guardato alla bassezza della sua serva. Da ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata, perché grandi cose mi ha fatte il Potente. Santo è il suo nome” (Luca 1:46-49).

  • @mariannavenezia8863
    @mariannavenezia8863 6 ปีที่แล้ว

    Una lezione straordinaria che inserisce Maria come Madre di Dio e donna biblica nel Mistero della Salvezza in una rilettura Simbolica e storico-salvifica. I contenuti eccellenti, che attraversarono l'intera mariologia medievale fino a quella attuale, si uniscono all'altezza della forma. Bellissima la conferenza di Padre Alessio e la sua geniale traduzione della Kekaritomene quale "graziata":l'Arcangelo la dichiara già Immacolata all'alto dell'Annunciazione perché esente dal peccato di Adamo. Efficace la produzione del Prof Granese. Un video eccezionale e istruttivo come pochi.

  • @carolinafoggia4170
    @carolinafoggia4170 7 ปีที่แล้ว

    Un ineguagliabile momento di alta spiritualità nel segno di Maria; una commossa esultanza nel nome di Maria celebrata nei suoi titoli di Vergine, Sposa, Madre. Grande Padre Michele.

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 7 ปีที่แล้ว

    Complimenti a tutti.

  • @antonelladepaolis8364
    @antonelladepaolis8364 7 ปีที่แล้ว

    Il freddo pomeriggio che si evince dall'abbigliamento dei presenti è sicuramente infuocato dalle parole di Padre Michele, che con maestria e competenza coglie aspetti profondi dell'opera Dantesca che risalta in molteplici modi la figura della Madonna. Complimenti a tutti gli organizzatori

  • @giannamaria9725
    @giannamaria9725 7 ปีที่แล้ว

    Attingiamo da questa fonte di cultura e facciamone tesoro, ogni lezione di padre Michele Bianco raggiunge tutti come sempre, profondo nel descrivere, illuminato dallo Spirito Santo, ci presenta la vera protagonista: " LA Vergine Maria, la sposa dello Spirito Santo ! " E ci fa vivere momenti di estasi nella contemplazione della Santissima Trinità! Grazie a chi ha collaborato a questo evento e grazie infinite al grande professore Padre Michele Bianco!!

  • @eziocrescenzo4243
    @eziocrescenzo4243 7 ปีที่แล้ว

    Per impegni inderogabili non ho potuto vivere dal vivo il misticismo trasmesso dalla lezione di Padre Michele. Ma ringrazio gli organizzatori per aver prontamente postato su questo canale tutta ripresa video. È un servizio per la crescita spirituale dell'umanità, ancora troppo distratta da cose futili. Grazie a tutti

  • @antonelladepaolis8364
    @antonelladepaolis8364 7 ปีที่แล้ว

    eccezionale

  • @francescaiovine4038
    @francescaiovine4038 7 ปีที่แล้ว

    l'opera di Padre Bianco è una ricerca matematica della verità...La verità dimostrata con certezza e rigore e penso agli sforzi da lui compiuti per rendere giustizia alla straordinaria figura di Giovanni Palatucci, che, pur avendo vissuto il martirio per salvare migliaia di persone dal nazifascismo, è ancora in attesa di essere riconosciuta dalla Chiesa come una figura Santa. L'opera del Padre Bianco è una meticolosa indagine sulla vita del martire purtroppo infangata da autori che in maniera superficiale ne descrivono la vita soffermandosi alla superficie e all'apparenza dei fatti.

  • @giannamaria9725
    @giannamaria9725 7 ปีที่แล้ว

    Padre Michele...un vulcano di sapienza...complimenti agli organizzatori

  • @giuseppebelluno6572
    @giuseppebelluno6572 7 ปีที่แล้ว

    Incontro di altissimo spessore culturale. I bravissimi relatori (Rosa Giulio, Angelo Favaro e Michele Bianco)hanno illustrato i saggi dei due corposi volumi offerti dal prof.Alberto Granese con grande competenza esegetica. Michele Bianco ha affrontato un articolato discorso sul valore sapienziale e interdisciplinare della produzione letteraria di Alberto Granese, umanista e scrittore da ascoltare e meditare

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 7 ปีที่แล้ว

    grande relazioni e profonde riflessioni per celebrare un'aquila della cultura: Alberto Granese

  • @michelangeloboscaino7972
    @michelangeloboscaino7972 8 ปีที่แล้ว

    Tra le pieghe del tema “La Madonna nella Divina Commedia”, trattato dall'eccellente Prof. Bianco, una questione molto discussa in ambito filosofico/esistenziale, che trascende l’aspetto puramente religioso/teologico, è questa: può l’uomo fare a meno dell’ideologia per scoprire / raggiungere la verità? La risposta sembra essere tutta nella tensione spirituale di Dante che pur non prescindendo dalla ragione, indaga il mondo così com’è, non teorizzando su quello che dev’essere. Le allegorie (Virgilio, Beatrice, Santa Lucia e la Vergine Immacolata) scandiscono il percorso che genera l’ identità umana che dalla ragione arriva alla Fede e si riconcilia col mondo nell’Amor Dei. Questo è il passaggio fondamentale: la libertà con cui muoversi non è illimitata ed alla fine trova un limite invalicabile nella conoscenza, nel fideismo e nella passione. Il Viaggio spirituale ed intellettuale trova spiegazione solo nell’Amore Universale, cioè in Dio. Il percorso di Dante ricalca la vita di San Francesco d’Assisi: la Verità sull’Uomo non è una opinione o una ideologia, ma è una Persona; è Gesù incarnato, morto, risorto e Glorificato. ---------------- Dal punto di vista teologico, colpisce la profonda convinzione dantesca espressa dal Prof. Bianco sulla Concezione Immacolata di Maria, novella Eva, colei che al contrario di quest’ultima, ha riportato vita e riconciliazione tra gli uomini. Dante, infatti, è convinto assertore dell’Immacolata Concezione, contrariamente a Sant’Agostino per il quale la Madonna anche solo per un attimo è stata purificata dal peccato originale e poi ricreata. Per Dante è la Concepita senza macchia che, in quanto Tempio dello Spirito Santo suo sposo, non poteva non essere Immacolata. Già scelta da Dio per la divina incarnazione del Figlio. Ma Maria è anche Regina e Vergine compassionevole verso Dante penitente che inizia il suo viaggio di conversione. E’ colei che lo guida attraverso la catena dei soccorritori da Lucia, simbolo di grazia illuminante, a Beatrice, a Virgilio. Nella Divina Commedia è sottolineata la contemplazione della bellezza e la trascendenza che ci dà la possibilità di entrare nel mistero di Dio, attraverso la Vergine Maria.

  • @giannispatapis4181
    @giannispatapis4181 8 ปีที่แล้ว

    Ο Πατήρ Μιχαήλ Μπιανκο ειναι ένας άνθρωπος με μόρφωση ατέλειωτη και γεμάτος απο Άγιο Πνεύμα.Μ αυτό του το βιβλιο μας εκανε να ερωτευτουμε ακόμα περισσότερο την Παναγια μας.Για άλλη μια φορα χιλια ευχαριστώ Πατήρ Μιχαήλ.

  • @nicolanuzzo7106
    @nicolanuzzo7106 8 ปีที่แล้ว

    Incredibilmente ricca e didascalica Lectio Magistralis del Sac. Prof. Michele Bianco. interessantissima dall'inizio alla fine nonostante la vastità e la complessità, per noi non addetti ai lavori, dell'Argomento trattato. Grazie al geniale Padre Michele Bianco per avere, ancora una volta, evangelizzato mettendo a disposizione di tutti la sua enorme cultura.

  • @nicoladibari4748
    @nicoladibari4748 8 ปีที่แล้ว

    Raccogliendo la suggestione di Foscolo, che immaginava la Divina Commedia pensata e strutturata a partire dal paradiso, il relatore sottolinea che il mistico viaggio di Dante parta dall’alto, nel segno di Maria, motrice e ispiratrice della Commedia, e iniziatrice della catena soccorritrice (Lucia, Beatrice, Virgilio). La Divina Commedia inizia e finisce con Maria, termine fisso dell’eterno consiglio trinitario. La letteratura anagogica e fondata sulla speranza giace, per il prof. Bianco, tra due sguardi: quello iniziale di Maria che si posa su Dante nell’antinferno (inf. II) e quello finale che sale a Dio per permettere la visione beatifica al poeta. Tra due sguardi Mariani: il primo discendente e ascendente il secondo è racchiusa la salvezza di Dante e dell’umanità. Eccezionale e magistrale lezione i un linguaggio inconsueto, alto e comunicativo. Complimenti alla prof. Basile e al prof. Santoli

  • @giuseppebelluno6572
    @giuseppebelluno6572 8 ปีที่แล้ว

    Ci complimentiamo con gli organizzatori per la splendida conferenza. Grazie alla prof.ssa Pina Basile, Presidente della Dante di Salerno, al parroco della stupenda cattedrale don Michele Recaro e vivissime felicitazioni ai due relatori, l’insigne umanista e italianista prof. Alberto Granese, e il teologo e umanista prof. don Michele Bianco che, con questa lezione magistrale, ci hanno fatto toccare davvero le stelle.

  • @wilmadefranciscis8335
    @wilmadefranciscis8335 8 ปีที่แล้ว

    Un eccelso momento di alta spiritualità nel segno di Maria; una commossa esultanza nel nome di Maria celebrata nei suoi titoli di Vergine, Sposa, Madre. L’autore ci presenta un Dante Medievale e nel contempo anticipatore delle future svolte conciliari, inserendo Maria nel mistero di Cristo e della Chiesa come modello di fede per i cristiani. In poco più di un’ora il prof. don Michele Bianco ha sintetizzato magistralmente secoli di teologia mariana orientale e occidentale compendiati nella mariologia simbolica e biblico-narrativo di Dante in una duplice prospettiva: ecclesiotipica e cristotipica, ovvero trinitariocentrica. Maria e la donna biblica per eccellenza dal protovangelo ad Apocalisse 12 passando per i vangeli. A braccio e senza una pausa il relatore ci presenta Maria in tutta la Divina Commedia con un ampio squarcio sulla mariologia antica e medioevale. Lezione ineguagliabile.

  • @antonelladepaolis8364
    @antonelladepaolis8364 8 ปีที่แล้ว

    Tutta l’età di Dante è piena del culto a Maria e il nostro poeta lo esprime compiutamente. Di solito, appena si nomina Dante, si pensa a Beatrice e viene in mente che la prima opera giovanile ‘La vita nuova’ è per lei e che per lei Dante scriverà la maggiore. La notizia è vera solo in parte. Beatrice e posta sotto l’insegna della Vergine Maria, come dice Dante nel paragrafo 28 de ‘La vita nuova’, ed è al terzo giro del sommo grado, seconda con Rachele, a Maria. È vicinissima a Maria ed è sotto l’insegna di Lei. Il prof. Bianco, valente studioso e zelante sacerdote, fa chiarezza sul punto: prima Maria, poi Beatrice, che è quasi figura di Maria, che Dante invoca sempre mane e sera. È la Madonna ché da inizio al mistico viaggio e muove la catena ausiliatrice al soccorso. Padre Bianco attraversa con perizia e disinvoltura le tre Cantiche e ci presenta Maria dal II canto dell’inferno al XXXIII del paradiso. Lezione sublime, resa ancora più bella della magistrale prolusione del prof. Alberto Granese e dal bellissimo articolo della dott.ssa Anella Puglia.

  • @eziocrescenzo4243
    @eziocrescenzo4243 8 ปีที่แล้ว

    Padre Michele Bianco è un fiume in piena di cultura, frenato soltanto dal poco tempo a disposizione per emozionarci con la figura della Madonna in Dante. Il poco tempo, tuttavia non gli impedisce di evidenziare magistralmente la Divina presenza di Maria che, con l’umiltà, il nascondimento, il silenzio diventa la protagonista della storia della salvezza. In particolare mi impressiona la capacità di Dante nel ritenere già certo il dogma dell’Immacolata Concezione di Maria (definendola Vergine e Madre) successivamente rivelato a Lourdes.

  • @michelangeloboscaino7972
    @michelangeloboscaino7972 8 ปีที่แล้ว

    Di grande rilevanza letteraria la "lectio magistralis" del Sac. Prof. Michele Bianco, tenuta nella Cattedrale di Salerno il 14 ottobre scorso, sulla figura della Madonna nella Divina Commedia. Conoscendo, oramai da tempo, la preparazione enciclopedica del Prof. Bianco, non ci si meraviglia certo del successo ottenuto e della risonanza di questo (successo) da più parti e ambienti diversi, anche non prettamente di credo religioso. Ogni volta che lo si ascolta, è impossibile non rimanere coinvolti, non solo dalla sua profonda cultura, ma anche dal pathos, dall'energia e dalla forza che emana dalle sue parole che, sempre, arrivano all'anima. Padre Michele Bianco va ben al di là delle nostre conoscenze scolastiche o di studio successivo sull'argomento, spingendosi su sentieri di ampio respiro non solo letterario ma anche e, forse, soprattutto umano, laddove la cultura e la spiritualità si uniscono e si completano in un meraviglioso connubio che nutre mente e anima. Il Prof. Bianco non si accontenta dello studio attento, serissimo e costante, ma scava in profondità, scopre collegamenti intensi, nuovi, inediti e pur profondamente radicati nella tradizione letteraria, donando chiavi di lettura di eccezionale interesse che emozionano ma portano anche a riflettere in maniera impegnata. Quindi non ci si nutre solo a livello emozionale, ma si è portati a riflessioni impegnative e profonde con la voglia di saperne di più, di scoprire nuove concettualità, di comprendere, conoscere e approfondire temi importanti e significativi anche per la crescita personale. E questo, naturalmente, funge da stimolo efficace per tutti. Soprattutto per coloro che amano Dante e il nostro patrimonio letterario, che si accostano ogni volta ad esso quasi con devozione e certamente rispetto, che seguono Padre Michele Bianco nelle sue eccellenti relazioni e lo ringraziano per tutto quello che ci regala. Anna Maria De Michele Boscaino

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 8 ปีที่แล้ว

    una lezione magistrale e coinvolgente che sviluppa ampiamente la mariologia in Dante sottolineando la continuità e l'innovazione tra Dante e la tradizione mariana antica e medioevale. interessante la tesi dell'immacolata concezione. eccellente conferenza.

  • @vincenzabelluno8374
    @vincenzabelluno8374 8 ปีที่แล้ว

    Alla lettura figurale di Auerbach, il prof. Bianco preferisce quella della visione, in perfetta sintonia con Guardini e con gli antichi esegeti di Dante. Atteso il senso figurale o di adempimento, il Pesher biblico, per cui, con Agostino, possiamo dire che “Novum Testamentum in vetere latet; Vetus in novo patet”, la via della visione viaggia di concerto con quella del profetismo integrale: per Guido da Pistoia - ricorda Bianco - Dante “fuit calamus Spiritus Sancti”. Dante fa intendere, nell’epistola XII a Cangrande della Scala di aver avuto veramente una visione. Con Padoan, Montano, Sarolli e Guardini, Bianco è per l’autenticità della visione (ascrivibile alle visioni medioevali di Paolo, Tundalo, ecc.). La visione di Dante è quella intellettiva, cioè quella di terzo tipo, corrispondente al Cielo Empireo (le altre due corrispondono a quella corporale o del cielo sidereo ovvero immaginativa: Baldassarre ‘Daniele 5’, che vede una mano che scrive sulla parete la profezia della sua fine), ’ Isaia 6 ‘e ‘Apocalisse 1’, in cui Isaia vede i Serafini con 6 ali e li sente cantare, e Giovanni ode la voce “Io sono l’Alfa e l’Omega”. Dante, come San Paolo, che fu rapito al terzo Cielo (2 Cor 12,4), ascolta “parole arcane che non è lecito all’uomo pronunciare”. In una rilettura dell’intera opera dantesca, sintetizzando correnti e pensieri di molti autori, antichi e moderni, c’è spazio anche per il tema specifico della Giustizia e della Misericordia in Dante, trattato magistralmente ed efficacemente. Con lezioni così, torniamo, davvero, dantescamente “a riveder le stelle”.

  • @pasqualealtieri1806
    @pasqualealtieri1806 8 ปีที่แล้ว

    In linea con Pasquazi Bianco predilige, nella sua rilettura di Dante, il senso anagogico o sovrasenso, che si riferisce alle cose “dell’eterna gloria”, come dice Dante stesso nel ‘Convivio’. L’anagogia è, medievalmente, la “la suprema ductio”, cioè la spinta verso l’alto. L’anagogia corrisponde alla virtù teologale della speranza (così come al senso allegorico corrispondeva la Fede e a quello morale la Carità). La lettura del ‘Paradiso’ è già, nella sua lettera, anagogica, in quanto narra di cose che riguardano l’Aldilà e si fondano sulla speranza escatologica del futuro. In senso anagogico Dante si sente ‘Scriba Dei ‘come già nella ‘Vita nuova’, applicando, il medioevo, tale definizione, oltre che ai testi biblici, anche ai Padri. Dante è un mistico come Riccardo di San Vittore, di cui conosce le opere ‘Beniamin minor’ o ‘De contemplatione’ e ‘Beniamin maior ‘o ‘De preparatione animi ad contemplationem’, che gli offrono un cammino, attraverso 6 gradi, fino alla fruizione (6 sono anche le ali del Serafino di San Bonaventura!) che è, appunto, un gustare: ‘imagimatio, ratio, contemplatio: Inferno, Purgatorio e Paradiso’, rappresentati anche dal ‘De triplici via’ di Bonaventura: via purgativa, via illuminativa e via unitiva. Alle ‘meditatio’, preceduta dalla ‘consideratio’ (ricerca, ascesi) segue la certezza della ‘conteplatio’ (unione mistica). Non a caso Riccardo “a considerar fu più che viro” (Par. X,132). Il tema specifico della giustizia e della misericordia, prevalendo la seconda sulla prima, si inserisce in un ambito vasto e variegato.

  • @alfredoualpa6834
    @alfredoualpa6834 8 ปีที่แล้ว

    Il Sacerdote è chiarissimo nella sua lezione. Complimenti agli organizzatori!

  • @anellapuglia921
    @anellapuglia921 8 ปีที่แล้ว

    Una lezione magistrale, in uno snodo storico-teoretico e filosofico-teologico, nonché filologico della critica dantesca, nella rilettura anagogica dell’autore, ossia a partire dall’alto, con la catena delle tre donne benedette (Maria, Lucia e Beatrice) che soccorrono Dante, smarrito nella selva del peccato, all’inizio del suo cammino di conversione, che parte dalla compunzione del cuore per il timore della colpa e per le conseguenze che ne derivano. Le tre fiere che ostruiscono il cammino di Dante possono essere anche, nella accezione medievale, le difficoltà che l’anima incontra nel suo percorso di reditus ad Deum, che passa attraverso la coscienza cattiva e tranquilla del peccato, poi attraverso la coscienza cattiva e turbata - inizio della conversione - fino ad approdare a quella buona e turbata, preludio alla futura speranza della salvezza eterna. Il tragitto di Dante è, perciò, quello dell’anima che si confronta col peccato fino ad arrivare alla grazia, per puro dono dell’amore di Dio e come sforzo del suo itinerario di conversione. Per Michele Bianco Dante fa ampio uso delle Scritture, come testimoniano l’incipit e l’explicit del Divino Poema: “nel mezzo del cammin di nostra vita” ripete Isaia 28, 10 : “a metà dei miei giorni me ne vado, sono trattenuto alle porte degli inferi” e, “l’amor che muove il sole e l’altre stelle”, che, “si come rota ch’igualmente è mossa”, è in riferimento alla ruota una e quaterna di Ezechiele, mossa, appunto, dallo Spirito Santo, nella rilettura da Gregorio a Girolamo. Dante sintetizza Platone e Aristotele, soprattutto attraverso Bonaventura e Tommaso; ma vi è, in lui, anche la presenza dei Vittorini e della mistica. La tradizione simbolica ed esegetica prevale su quella filosofica-razionale. Una rilettura simbolica in linea con Singleton ed Auerbach e in dipendenza dalla Bibbia dei Padri. Il tema specifico della Giustizia e della Misericordia, in cui l’amore prevale sul giudizio, come nella 2 Lettera di Giacomo, è affrontato soprattutto in riferimento all’Antipurgatorio e alle anime fuori dalla chiesa, convertite all’ultima ora o morte di morte violenta: Manfredi, Bonconte da Montefeltro, o alla salvezza dei pagani: Catone, Traiano e Rifeo che, seppure convertiti in segreto, come ipotizza Dante, sono e restano pagani. Una straordinaria lezione di un Dante medievale emoderno, nel contempo, negli esiti a cui perviene. È impossibile compendiare la bella e ricca lezione di Bianco. Va ascoltata e meditata. Sintetizza secoli e libri con riflessioni personali e originali, sottolineando anche le “audacie” del cristianesimo di Dante per il suo tempo. È difficile riassumere la complessa elaborazione del discorso, ricco e articolato, di Michele Bianco. La sua scelta di preferire l’aspetto anagogico, o della misericordia che parte, cioè, dall’alto, mette in rilievo la catena motrice e soccorritrice delle “tre donne benedette” che si curano di Dante nella corte celeste, e, soprattutto, di Maria, ispiratrice del poema, presente dall’inizio alla fine della Divina Commedia. Maria, dunque, ispira Dante e Beatrice ne è l’immagine impleta nel suo sviluppo (Beatrice storica è simbolo dell’amor cortese che diventa, poi, la donna-gentile, Sofia: dalla Vita Nuova al Convivio, fino ad assumere la cifra della teologia e della sapienza mistica nel Paradiso), ma è vicino a Maria e al disotto di lei. Dante poeta stilnovistico e poi poeta cristiano, evolve ogni allegoria in teologia: dall’allegoria dei poeti approda all’allegoria dei teologi. Dal Convivio giunge alla Divina Commedia. Questa rilettura mariana esprime il grande amore di Dante per la Madonna che assume in cielo precorrendo di molti secoli la Chiesa e, forse, ne afferma anche l’Immacolata Concezione definendola “alta più che creatura”. Interessante anche il rapporto con Ezechiele, profeta della Gloria, mentre Dante è profeta della Storia, investito, a conclusione del Poema, da Dio stesso. Dante inventa il 4 trascendentale del bello che unisce all’uno, al buono e al vero. La sua è una poesia teologica o una teologia poetica. Teologia e poesia, nel medioevo, come attesta Boccaccio, sono coestensive. La poesia è opera dottrinale. Ma Dante, ci ricorda la Chiavacci-Leonardi e ce lo rammenta Michele Bianco, “è prima di tutto un poeta” in cui lo splendore della verità (teologia) diventa splendore della bellezza (poesia). Il fine, perciò, della “teologia sapienziale” di Dante, per dirla con von Balthasar, è di essere bella, come è la Divina Commedia. Un saggio da ascoltare e interiorizzare.

  • @paolachiacchio6916
    @paolachiacchio6916 8 ปีที่แล้ว

    Entusiasmante visione di Dante.

  • @mariannavenezia8863
    @mariannavenezia8863 8 ปีที่แล้ว

    Un Dante così non l'ho mai visto! Magnifica analisi...complimenti!

  • @wilmadefranciscis8335
    @wilmadefranciscis8335 8 ปีที่แล้ว

    Eccellente... come sempre!

  • @riccardoverdi2248
    @riccardoverdi2248 8 ปีที่แล้ว

    lezione mitica...COMPLIMENTI

  • @giovannipassa1786
    @giovannipassa1786 8 ปีที่แล้ว

    Il prof. Bianco tratta il tema con competenza e rigore. Ci presenta un Dante che predilige la misericordia e la fa prevalere sulla giustizia

  • @carolinafoggia4170
    @carolinafoggia4170 8 ปีที่แล้ว

    Il prof. Bianco è imbattibile con le sue lezioni. Riesce a cogliere in Dante una profondità teologica nascosta da altre interpretazioni dantesche , fin troppo laiche, viste in TV. Che i media propongano Dante in maniera originale e laica è sicuramente utile per una divulgazione dell'opera, ma, per assaporare Dio come protagonista, è necessario meditare questo video.

  • @antonelladepaolis8364
    @antonelladepaolis8364 8 ปีที่แล้ว

    Suprema sintesi letteraria e filosofica-teologica. Un attraversamento completo ed esaustivo.

    • @silvanolazzeri7710
      @silvanolazzeri7710 7 ปีที่แล้ว

      affascinante sintesi, questa del prof.Bianco che prende e richiede di essere ascoltata più volte, tanto è ricca.... grazie

  • @andrearicchiuti9641
    @andrearicchiuti9641 8 ปีที่แล้ว

    Lezione magistrale di altissimo profilo letterario e teologico. Un Dante credente e lettore profondo delle Scritture che mette in versi col suo genio creativo. Una rilettura originale e innovativa.

  • @faustogaleno833
    @faustogaleno833 9 ปีที่แล้ว

    Gennaro Iannarone è stato un grande Magistrato; l'Irpinia solo per questo lo annovera già tra i suoi figli migliori. Ma ora ci regala versi bellissimi e si consegna alla storia come un grande artista e poeta. Diritto, musica, letteratura e, ora, poesia. Il cammino di un umanista. In un epoca come la nostra che sceglie e seleziona, Iannarone appare come l'antico sapiente enciclopedico. Che non sappia anche dipingere? Sicuramente sa affrescare i colori del anima.

  • @silvananapoli1548
    @silvananapoli1548 9 ปีที่แล้ว

    In un mondo freddo e indifferente, dove contano solo la carriera e il successo,un poeta come Gennaro Iannarone sa andare controcorrente. I veri valori sono quelli dell'anima, ci dice. Saliamo sul monte del nostro spirito, interroghiamoci. Sostiamo un attimo a riflettere. Una vita spezzata può essere ricostruita. Lui ci è riuscito.