วีดีโอ

Da Italia a Italia è un trasferimento, non immigrazione. Qui comunque non si parlava di città o di amore per il mare, ma del fatto che i popoli che si affacciano sul Mediterraneo in Germania vengono detti avere questa sindrome perché lamentano malesseri fisici che secondo le infermiere non hanno o non sono così gravi.

Messa così suona un'esperienza un po' traumatica... 😜

Queste ricerche di marketing valutano cosa funziona meglio dal punto di vista dell'azienda che vuole vedere un prodotto, non sono analisi sociologiche e non rispondono alla domanda. Non dicono se le bambine sono più attratte, che ne so, dagli unicorni rosa perché sarebbero attratte comunque o se l'ambiente sociale le ha spinte a preferire quel tipo di grafica. L'autrice del video sembra sicura che l'influenza venga dalla società. Io controbatto che è difficile dissociare l'influenza della società da una preferenza spontanea. Non sono a conoscenza di ricerche centrate sul distinguere gli effetti di queste due variabili, ma solo con una ricerca così impostata si potrebbe affermare quello che dice nel video.

Era qualcosa tipo "salto iperluce", all'inizio di questo avevo messo la copertina del libro: th-cam.com/video/0zCP5dBtHiE/w-d-xo.html

th-cam.com/video/-iqxvXO22bk/w-d-xo.htmlfeature=shared qui c'è, va meglio?

La prossima volta ci pensano due volte prima di rifilarci scudi difettosi! 😋

Non si scherza con la squadra d'assalto della Argo, piccola ma efficente.

Grazie 🙂

È già in programma per il mese prossimo 😁 buon venerdì! 👋

Regalo del nonno quando ero alle elementari, era il mio cartone preferito. 😁

@@stellalpina Anch’io lo adoravo. Ancora mi pento di aver dato via, in adolescenza, i fascicoli e le videocassette 😕

Le cassette le ho ancora, ma non ho più un videoregistratore, il che le rende un po' inutili 😅

@@stellalpina Comprati un videoregistratore VHS, allora 😃 Nuovi non lo so, ma usati credo non sia difficile trovarne sul web

Ci sono tutti gli episodi su Prime...

perchè la maggiortparte sono delle idio*te ?

Di 0,25 si può variare da mattina a sera anche senza andare da un optometrista, è praticamente la differenza minima tra una lente e l'altra. Una persona a cavallo tra i due valori può facilmente passare da uno all'altro anche senza tirare in ballo la ginnastica magica.🤷‍♀️ Come argomentazione per sostenere che tutti possono buttare gli occhiali è debole. Perdonami la brutalità, ma saltare a concludere che la lobby degli oculisti ci nasconde i segreti della visione, significa non sapere come funzionano la logica, la scienza e in ultimo la visione.

Stare troppo davanti agli schermi non fa bene, ma gli occhiali si portavano anche prima dell'invenzione del computer. Se qualcuno vuole provare rimedi alternativi è libero di farlo, ma ricordiamoci che non tutte le condizioni sono reversibili. Sfido chiunque a curare uno scotoma o un danno al nervo ottico con la ginnastica oculare. È come pretendere di curare una carie facendo ginnastica alla lingua.

Secondo me spesso il significato di una parola si capisce dal contesto, anche senza bisogno di dizionari. Sospetto che l'avversione dichiarata per gli inglesismi e l'inglese sia in parte l'equivalente di quel discorso che avevamo fatto sulla gente che si vanta di non sapere la matematica, in parte dovuta al reciproco darsi pacche sulle spalle virtuale che si vede ogni volta che qualcuno si lamenta dei termini inglesi usati a sproposito. Anche io rido alle battute sui milanesi che parlano itanglese, ma se diventa una crociata contro ogni singolo uso, specialmente senza tenere conto del contesto (a chi sto parlando, quanti termini, che tipo di termini), allora mi pare pigrizia mentale... 😋

@@stellalpina "el brumista" conosci questa parola del dialetto milanese? Beh è dal francese 🤣🤣🤣 forse dal periodo Napoleonico.... Trovo divertenti i paradossi...

Mai sentita 🤔

@@stellalpina significa "conduttore di carrozza", "cocchiere", parola diffusa in Lombardia, in realtà dall'inglese. Chi mi ha raccontato la storiella probabilmente pensava fosse dal francese, il mese "brumaio" ☺️ però vedi, anche il dialetto contiene parole straniere, a volte...buffo

Riporta la stessa versione?

Ho trovato un pdf del libro. Ecco le citazioni : "Ecco come si svolse il torneo: Heinrich von Ofterdingen, messo in pericolo da Wolfram von Eschenbach, dovette fare appello in Ungheria, la patria di santa Elisabetta, a Mastro Klingsor (160). Costui aveva fatto un patto col Diavolo (chiamato in uno dei manoscritti Nazarus, il Nazareno!). Ma Wolfram vinse anche Klingsor, utilizzando un dialogo che si sarebbe svolto un tempo fra Dietrich von Bern e il re dei nani, Laurin (161), e che trattò con molta ispirazione. Wolfram immagina che Laurin dica a Dietrich: "Voi dovete vivere ancora quasi cinquant'anni. Sebbene voi siate un grande eroe, la morte finirà per atterrarvi. Ma sappiate che mio fratello, che abita in paese tedesco, è capace di donarvi mille anni di vita. Per questo voi non avete che da scegliere una montagna il cui interno sia di fuoco. I mortali vi crederanno disceso nel grande rogo, quando in realtà voi sarete divenuto simile agli dèi della terra ". E Dietrich risponde al re Laurin: "Farò come tu mi dici, e ne gioisco già da ora. Mai la mia bocca rivelerà questo ad altri uomini". Wolfram von Eschenbach aggiunge queste parole del suo sacco: "E non voglio svelare come i romani [i cattolici] siano andati a girare intorno a questa montagna, né le cattive intenzioni che li animavano".

Dal capitolo Il Giardino delle Rose di Bolzano: "...l''elfo mostrò al cavaliere un corridoio che scendeva fino alla cantina del mulino. Di là, una galleria sprofondava nella montagna e finiva in una luce sfolgorante. Il cavaliere, al colmo della felicità, scorse il giardino paradisiaco del re Laurin, con le aiuole dai mille colori, i profumi vivaci e i cespugli di rose sbocciate. Scorse anche il filo di seta che circondava il giardino. "Ora, disse l’elfo, comincia la tua canzone!". Allora il cavaliere cantò l’amore (Minne) e il mese di maggio, e il paradiso di rose si aprì per lui. Fu così che egli entrò nell'eternità. Esiste poi un’altra leggenda tirolese, non meno meravigliosa. Una fanciulla aveva portato al paese del principe, suo fidanzato, la "rosa del ricordo". Dato che la si interrogava sull’origine di questo fiore, la fanciulla rispose che esso simboleggiava il ricordo di un’epoca in cui l’odio e l’omicidio non esistevano e tutto era bello e buono. Passarono parecchi secoli. Dall’unica rosa era nato, col tempo, un immenso giardino che copriva la montagna ed illuminava tutto il paese con il suo colore purpureo. E di questo giardino di rose, Laurin era il re. Era lui il fidanzato al quale la fanciulla del mese di maggio aveva portato la rosa del ricordo. Ma alla fine dovette proibire agli uomini l’ingresso nel suo reame: essi erano divenuti malvagi... Un giorno, dei bambini che giocavano trovarono una chiave misteriosa e poterono introdursi nel giardino... Questa chiave sarebbe forse stata un "Dietrich" (164)? Il ricordo è Amore

Non lo conoscevo. Grazie! 👍

@@stellalpina Grazie a te e alle cose belle ed eleganti che fai.

Non ho mai lavorato nel resto d'Italia 🤷‍♀️

Io ho il sospetto che molta della gente che si lamenta con così tanta veemenza sia la stessa che l'inglese lo parla poco e male e che viene derisa in altri contesti. L'inglese nell'italiano potrebbe dare così fastidio perché non si ha la flessibilità per seguire il discorso e ancora una volta fare gruppo, cit. "siamo tanti che..." con i puristi che sono quelli "giusti", contro la degenerazione della società che usa l'inglese, arrivando però ad estremismi e altissimi livelli di intolleranza. Per quanto mi riguarda in inglese uso quasi solo termini tecnici quando parlo di concetti ereditati da altre culture. Se questo è già troppo, è ora di tirare qualche linea 😋

E' sudditanza culturale che noi italiani mascheriamo come apertura mentale, nel frattempo il patrimonio linguistico italiano va morendo

Se vuoi un posto fisso a contatto con il pubblico sì. Per fare il lavapiatti stagionale no, con varie sfumature nel mezzo: dipende.

🤷‍♀️ mi pare un po' eccessivo attaccarsi così tanto alla lingua. Può non piacere, ma andarsene da una conferenza per due parole in inglese, boh...

Si fa quel che si può 🙂 grazie!

Purtroppo quando le conversazioni tra uomo e donna iniziano con commenti che mostrano questo astio è difficile si instauri rispetto reciproco. Non cadiamo così miseramente nelle provocazioni del web, su!

Io ho un che di teatrale nello stile e mi è capitato ancora di fare crossdressing, ma noi donne siamo più fortunate: da quando ci hanno sdoganato i pantaloni non ti guardano nemmeno strano. Si scandalizzano di più quando abbondo con rosa, fiocchi e glitter. 😅 Rigiro lo spunto di riflessione: forse è quello il problema indipendentemente dal genere, cioè che c'è un certo disprezzo per l'essere "iperfemminile". Ne parlavano tanto quando è uscito il film di Barbie: una donna stile tomboy va bene, una che si veste come una caramella pare di no. Di conseguenza anche gli uomini-caramella sono parimenti, se non maggiormente, malvisti. Qui parlo un po' di tutto 🤷‍♀️ sono molto random.

@stellalpina Concordo, mi verrebbe da aggiungere che il problema dell'essere iperfemminile è tale perché l'essere femminile è percepito negativamente. Nel senso: "non fare la femminuccia", "non essere isterica", ma anche gli insulti sono più pesanti verso le donne. Devo dire che a volte rimango basito dal sentire donne essere le prime ad essere maschiliste. Sto divagando, anche perché da uomo ho un po' di difficoltà a ragionare da donna, però di recente mi è capitato di assistere a un commento relativo a come una ragazza teneva il microfono. Ovviamente il riferimento era volgare, ma a parte questo, non riuscivo proprio a capire il motivo del commento. Non era l'unica ad aver preso la parola, ma era l'unica ragazza, e non era l'unica ad aver preso il microfono in quel modo (normalissimo, c'era chi lo teneva più in alto e chi più in basso, stupidaggini così). Mi ha colpito perché a portare lì l'argomento sono stati dei ragazzi che sono tutt'altro che misogini. Sono stra contento che abbia vinto Nemo all'Eurovision. Solitamente il suo stile è piuttosto iperfemminile, più sobrio al festival, ma a parere mio sempre lecito, alla fine sono gusti e niente altro. Ad esempio, il tuo stile è spesso particolare, come dicevi appunto teatrale, ma non poche volte mi è capitato di dire: "Caspita, davvero particolare questa e quella maglietta o vestito". Ti confesso che è stato uno dei motivi per cui mi sono iscritto al tuo canale il tuo stile, dopo ovviamente agli argomenti che porti. personalmente ho scoperto il mondo dei cosplay nel quale mi vesto come più mi piace e tutto sommato nessuno mi dice nulla...però spesse volte mi piacerebbe essere più tenero, carino, sexy etc etc..indossare delle ballerine, una gonna un vestito, delle scarpe col tacco, del trucco...però è difficile...di default mi chiedono se sono gay...e non lo sarei, però non 'entra molto...e poi non mi prendono mai sul serio, la vedono come una goliardata, vabbè, contenti loro :D mi recupero il video riguardante barbie (film che sono andato a vedermi con un'amica indossando una bella camicetta rosa e dei tacchi a spillo fucsia ahahah )...e comunque niente male il personaggio di ken, ma se potessi scegliere farei comunque barbie ahah sto divagando troppo, buonanotte! Grazie stellalpina!

@@jhonnybhenny Ti blocco in alto perché ci sono diversi spunti interessanti. Parto dal primo: non credo sia l'essere femminile ad essere percepito in negativo, "non fare la femminuccia" e il discorso sull'isteria mi sembrano più legati a un concetto di espressione dell'emotività che è, sì, coniugato al femminile, ma va anche considerato che l'espressione dell'emotività maschile che non sia spaccare cose è socialmente deprecata. Noi abbiamo più libertà da questo punto di vista, chi altri potrebbe permettersi attacchi di "isteria"? Il secondo è un discorso sulla sessualità. Le donne possono essere maschiliste, specialmente quando devono competere e cercare di farsi valere in ambiti prettamente maschili, non abbiamo ancora trovato un modo diverso per farlo e ci sono norme culturali non scritte che lo rendono un lavoro complesso. Nel discorso del microfono e del vestire, credo entrino in gioco una serie di norme morali: se a una persona è stato insegnato a "essere una persona per bene" e è cresciuta non concedendo a se stessa un determinato modo di fare o di abbigliamento "perché è sbagliato", tanto più troverà inaccettabile il fatto che qualcuno faccia ciò che lei in prima persona non si sente autorizzata a fare. Per quanto riguarda gli uomini, ho idea si tratti nuovamente del discorso dell'emotività: non a tutti è stato insegnato come gestirla e la esprimono con rabbia e machismo perché ufficialmente sono disprezzati, in realtà si chiude spesso un occhio. Molto più che su un uomo che piange. Per quanto riguarda il vestire io ho una mia filosofia: anni fa leggevo il blog di una cosplayer e mi è rimasto impresso un suo discorso. Era in evidente sovrappeso e esponendosi online riceveva diversi commenti sgradevoli per cui, raccontando la propria esperienza, diceva qualcosa del tipo "questo ha fatto sì che mi impegnassi in ogni dettaglio dei miei cosplay, perché so che è necessario per non risultare ridicola". Si può dibattere se questo sia giusto o meno, ma io ho preso spunto: credo che quanto più un abbigliamento è eccentrico, tanto più deve essere curato e di qualità. Come donne possiamo permetterci di comprare le gonnelline da H&M, se un uomo vuole farlo senza essere ridicolo, dovrebbe puntare all'high fashion. Per quanto possiamo cercare di rivendicare la libertà nel metterci quello che ci pare, va anche considerato che l'Uomo si è evoluto come animale sociale: apparire in modo diverso dalla norma è una dichiarazione di guerra, significa rifiutare il gruppo, non dovrebbero sorprendere le reazioni. Sono per la libertà, ma anche per essere consapevoli di cosa si sta facendo. E' una lotta contro i risultati della selezione evolutiva. In realtà video su Barbie non ne ho fatti, non ho nemmeno visto il film, ma ne ho sentito parlare tanto. Alcune riflessioni erano veramente interessanti, ma non avevo due cent da aggiungere alla discussione. :P

@stellalpina Felice di approfondire ulteriormente questi e altri argomenti. :) Se è vero che "smettila di spaccare tutto" è in disuso, non mi sembra valga lo stesso per "non fare la femminuccia". Hihi se li può permettere chi impazzisce :) Mi rattrista molto che una persona, quando sta facendo un cosplay, debba preoccuparsi di stare bene... cioè si sente ridicola? Ok se si autogiudicava, ma se veniva dall'esterno un po' mi rattrista. Cosa dovrei dire quando indosso una gonna corta piuttosto che un vestito con una gonna a ruota o i tacchi o il corsetto? Concordo però sul ragionamento, personalmente cerco sempre di non cadere nel volgare, mostrandomi curato e ricercato aiuto a far passare la mia stranezza, quindi direi che è come dici tu. Concordo con te. Ti assicuro però che spesso una gonnellina è comunque una gonnellina anche per una donna nel senso che lì entra in gioco il non essere abituati a vedere uomini in gonnellina, ma prendi Nemo, che ha vinto all'Eurovision, gli stava male il gonnellino? Secondo me no. Più che altro l'argomento high fashion lo vedo più come un ragionamento seguente: qualunque cosa se da ricchi va bene... prendiamo ad esempio il bracciale Balenciaga che praticamente è un nastro adesivo... beh, se indosso un nastro adesivo sono pirla... un Balenciaga no Interessante riflessione che non mi era mai capitata la questione della dichiarazione di guerra... risponderei che sono consapevole e comprendo che non è possibile fare altrimenti, rimango però dell'opinione che libertà è libertà per tutti e tutte... quindi sono consapevole e ritengo che non appena si potrà indossare quel che si vuole tutte e tutti probabilmente vivremo in un mondo molto più libero. Ah, dimenticavo, per non parlare di quanto facilmente vieni additato gay se sei un uomo che indossa certi abiti o scarpe o trucchi o ti pitturi le unghie... perché a me piacciono comunque le ragazze... semplicemente perché non c'entrano nulla le due questioni. Non male il film Barbie e ammiro la tua scelta di non dire la propria se non si ha niente da aggiungere (applausi, in un mondo di gente in cerca di visibilità). Direi soltanto che "Povere Creature" è più utile alla causa femminista di Barbie.

Quello che intendevo con una gonnellina è che essere donna è una questione di contesto. Riformulo: un vestito da cerimonia a un matrimonio magari non attira nemmeno l'attenzione, se quello stesso vestito lo metto per andare a fare la spesa è possibile che riceva qualche occhiata interrogativa. Allo stesso modo, il fatto che ad indossarla sia una donna, attira meno attenzione sulla gonna, indipendentemente dalla qualità, il che può portare a far "passare" più cose. L'Eurovision non l'ho visto, ma ho seguito la polemica del nastro adesivo di Balenciaga xD sul web prendevano in giro anche chi si compra l'originale comunque. Ti chiedi perché vieni additato come gay e non come etero eccentrico. Secondo me bisognerebbe chiedersi anche perché gay e non transgender, che converrai potrebbe essere un dubbio legittimo. Credo sia una questione di pregiudizio, non necessariamente nella sua accezione negativa, ma in quella più neutrale di "insieme di regole che utilizziamo per analizzare la realtà che ci circonda". Non è possibile analizzare dettagliatamente tutto ciò che ci circonda, proprio per i limiti intrinseci alla cognizione umana. Questo fa sì che ricorriamo a delle scorciatoie per catalogare rapidamente le cose, che in linguaggio tecnico vengono chiamate "euristiche di giudizio". Nella società attuale, l'immagine dell'uomo gay stile Elton John è molto disponibile, quindi è spesso la prima che viene alla mente. Gli uomini etero con la gonna sono meno, quindi l'opzione viene esclusa perché meno probabile. Non dico sia necessariamente così, ma va comunque considerato che potrebbe essere una questione di mera statistica. Anche "Povere Creature" lo conosco solo di fama. :)