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poncione
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 7 ต.ค. 2015
Pietro Raimondi (1786-1853) - "Lo Sposo agitato", Sinfonia
Pietro Raimondi (1786-1853) - "Lo Sposo agitato",
Sinfonia, Andante Sostenuto (1812)
- File realizzato con MuseScore -
Allievo del Conservatorio della Pietà dei Turchini a Napoli, studiò canto e accompagnamento dei partimenti col Labarbera, nel contrappunto e nella composizione ebbe come maestro Giacomo Tritto. Allo stesso periodo (secondo l'autografo dello stesso compositore, che la data al 12 maggio 1805) appartiene una breve Sinfonia a piena orchestra.
Dopo sei anni di studio ritornò a Roma cercando lavoro, ma le non agiate condizioni economiche lo costrinsero a spostarsi a Firenze da sua zia e a Genova dove viveva sua madre. In quest'ultima città iniziò come maestro, insegnante e compositore; fu qui che rappresentò per la prima volta l'opera buffa La Bizzarria d'amore (1807). Il favore ottenuto da quest'ultima lo indusse a trattenersi a Genova, ove rimase sino al 1810, e gli valse la commissione di altre due opere: La forza dell'immaginazione (1808) ed Ero e Leandro (1809), inscenate come la precedente al Teatro Sant'Agostino.
Viaggiò per diversi anni l'Italia per mettere in scena le sue opere. Dal 1816 al 1820 fu maestro di cappella della città di Acireale. Nel 1820 incontrò a Napoli Gioachino Rossini, invitato per eseguire la sua Messa di Gloria: recenti studi musicologici, basati su elementi storici e stilistici, hanno stabilito che la fuga conclusiva (Cum Sancto spiritu) sia in realtà opera di Raimondi.
Nel 1824 ebbe la nomina di direttore dei RR. teatri di Napoli e l'anno dopo successe al Tritto nel posto di maestro di composizione al R. Collegio di musica della stessa città. In questo periodo Vincenzo Bellini prese da lui alcune lezioni.
Dal 1833 al 1852 fu professore di contrappunto al Conservatorio del Buon Pastore e direttore del teatro Carolino di Palermo, ma è noto che nel 1836, in seguito alla morte di Antonín Reicha, fece domanda alla cattedra di armonia e contrappunto del Conservatorio di Parigi. Un ritardo postale, come si deduce dalla lettera del 8 agosto inviatagli da un dispiaciuto Luigi Cherubini, impedì la sua eventuale candidatura. Il mese d'Aprile dello stesso anno erano state eseguite nella Chiesa dei Gesuiti di Palermo due sue grandi Messe a due orchestre con otto parti reali, precedute da altrettante Sinfonie da eseguirsi in contemporanea: fu il primo lavoro in cui Raimondi sperimentò questa pratica, suggellata in seguito nel Triplo Oratorio.
Nel 1847 l'Accademia romana di Santa Cecilia commissionò a Raimondi - insieme a Basily e Mercadante - alcune composizioni sacre: videro così luce i tre salmi Dixit, Laudate e Nisi.[2]
Il 12 dicembre 1852 succedette al Basily nel posto di maestro di cappella di S. Pietro in Roma: per tale occasione Raimondi preparò una Messa, un Dixit, un Beatus vir ed un Inno a San Pietro.[2] L'estate dello stesso anno, al Teatro Argentina, era stata eseguita la sua opera più imponente, l'oratorio Giuseppe, composta in nove mesi nel 1847-48, il quale consisteva in realtà di tre lavori separati da eseguirsi prima singolarmente, poi contemporaneamente. Occorsero in tutto 430 esecutori, fra orchestrali e coristi. L'esecuzione di questo opus unicum ebbe una certa risonanza internazionale, tanto che nell'estate del 1853 Franz Liszt, il quale definì il Raimondi "maestro dei maestri nell'arte del contrappunto", si disse disponibile ad eseguirlo in Germania: ma la morte di Raimondi pochi mesi dopo ne impedì il progetto.
Stilisticamente legato alla scuola napoletana, Raimondi ebbe dalla sua una preparazione musicale talmente superiore a quella di quasi tutti i suoi contemporanei, che sovente gli impedì di cadere nella sciatteria armonica e melodica di tanti autori dell'epoca. Alcune sue pagine sono indubbiamente belle, ma il troppo rispetto per i canoni musicali fino ad allora in uso finì per limitare l'interesse del pubblico e della critica nei confronti dei suoi lavori, sia teatrali che sacri.[1] Si tratta dunque di un musicista per formazione artistica erede del vecchio stile napoletano, radicato nella realtà ufficiale e accademica sia dei conservatori che dei teatri della capitale partenopea, con un percorso musicale che attraversa diversi generi e subisce molteplici influenze, tra cui quelle di Rossini e Bellini, per ciò che riguarda l'orchestrazione e l'ispirazione melodica. Raimondi, afferma infatti Florimo, "... quantunque vivesse contemporaneo di Rossini pure non restò interamente dimenticato. Sebbene la sua musica non fosse tale da sorprendere o da produrre meravigliosi effetti drammatici, perchè poco vi brilla la fantasia, pure il suo nome si aggiunse alla lista dei compositori illustri nell'arte dei suoni per la dottrina del contrappunto e per le teorie di scuola, pregi che in grado eminente egli possedeva.
Sinfonia, Andante Sostenuto (1812)
- File realizzato con MuseScore -
Allievo del Conservatorio della Pietà dei Turchini a Napoli, studiò canto e accompagnamento dei partimenti col Labarbera, nel contrappunto e nella composizione ebbe come maestro Giacomo Tritto. Allo stesso periodo (secondo l'autografo dello stesso compositore, che la data al 12 maggio 1805) appartiene una breve Sinfonia a piena orchestra.
Dopo sei anni di studio ritornò a Roma cercando lavoro, ma le non agiate condizioni economiche lo costrinsero a spostarsi a Firenze da sua zia e a Genova dove viveva sua madre. In quest'ultima città iniziò come maestro, insegnante e compositore; fu qui che rappresentò per la prima volta l'opera buffa La Bizzarria d'amore (1807). Il favore ottenuto da quest'ultima lo indusse a trattenersi a Genova, ove rimase sino al 1810, e gli valse la commissione di altre due opere: La forza dell'immaginazione (1808) ed Ero e Leandro (1809), inscenate come la precedente al Teatro Sant'Agostino.
Viaggiò per diversi anni l'Italia per mettere in scena le sue opere. Dal 1816 al 1820 fu maestro di cappella della città di Acireale. Nel 1820 incontrò a Napoli Gioachino Rossini, invitato per eseguire la sua Messa di Gloria: recenti studi musicologici, basati su elementi storici e stilistici, hanno stabilito che la fuga conclusiva (Cum Sancto spiritu) sia in realtà opera di Raimondi.
Nel 1824 ebbe la nomina di direttore dei RR. teatri di Napoli e l'anno dopo successe al Tritto nel posto di maestro di composizione al R. Collegio di musica della stessa città. In questo periodo Vincenzo Bellini prese da lui alcune lezioni.
Dal 1833 al 1852 fu professore di contrappunto al Conservatorio del Buon Pastore e direttore del teatro Carolino di Palermo, ma è noto che nel 1836, in seguito alla morte di Antonín Reicha, fece domanda alla cattedra di armonia e contrappunto del Conservatorio di Parigi. Un ritardo postale, come si deduce dalla lettera del 8 agosto inviatagli da un dispiaciuto Luigi Cherubini, impedì la sua eventuale candidatura. Il mese d'Aprile dello stesso anno erano state eseguite nella Chiesa dei Gesuiti di Palermo due sue grandi Messe a due orchestre con otto parti reali, precedute da altrettante Sinfonie da eseguirsi in contemporanea: fu il primo lavoro in cui Raimondi sperimentò questa pratica, suggellata in seguito nel Triplo Oratorio.
Nel 1847 l'Accademia romana di Santa Cecilia commissionò a Raimondi - insieme a Basily e Mercadante - alcune composizioni sacre: videro così luce i tre salmi Dixit, Laudate e Nisi.[2]
Il 12 dicembre 1852 succedette al Basily nel posto di maestro di cappella di S. Pietro in Roma: per tale occasione Raimondi preparò una Messa, un Dixit, un Beatus vir ed un Inno a San Pietro.[2] L'estate dello stesso anno, al Teatro Argentina, era stata eseguita la sua opera più imponente, l'oratorio Giuseppe, composta in nove mesi nel 1847-48, il quale consisteva in realtà di tre lavori separati da eseguirsi prima singolarmente, poi contemporaneamente. Occorsero in tutto 430 esecutori, fra orchestrali e coristi. L'esecuzione di questo opus unicum ebbe una certa risonanza internazionale, tanto che nell'estate del 1853 Franz Liszt, il quale definì il Raimondi "maestro dei maestri nell'arte del contrappunto", si disse disponibile ad eseguirlo in Germania: ma la morte di Raimondi pochi mesi dopo ne impedì il progetto.
Stilisticamente legato alla scuola napoletana, Raimondi ebbe dalla sua una preparazione musicale talmente superiore a quella di quasi tutti i suoi contemporanei, che sovente gli impedì di cadere nella sciatteria armonica e melodica di tanti autori dell'epoca. Alcune sue pagine sono indubbiamente belle, ma il troppo rispetto per i canoni musicali fino ad allora in uso finì per limitare l'interesse del pubblico e della critica nei confronti dei suoi lavori, sia teatrali che sacri.[1] Si tratta dunque di un musicista per formazione artistica erede del vecchio stile napoletano, radicato nella realtà ufficiale e accademica sia dei conservatori che dei teatri della capitale partenopea, con un percorso musicale che attraversa diversi generi e subisce molteplici influenze, tra cui quelle di Rossini e Bellini, per ciò che riguarda l'orchestrazione e l'ispirazione melodica. Raimondi, afferma infatti Florimo, "... quantunque vivesse contemporaneo di Rossini pure non restò interamente dimenticato. Sebbene la sua musica non fosse tale da sorprendere o da produrre meravigliosi effetti drammatici, perchè poco vi brilla la fantasia, pure il suo nome si aggiunse alla lista dei compositori illustri nell'arte dei suoni per la dottrina del contrappunto e per le teorie di scuola, pregi che in grado eminente egli possedeva.
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Franz Schubert (1797-1828) - Normans Gesang, D.846 - GERARD SOUZAY
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Franz Schubert (1797-1828) - Erster Verlust, D.226 - GERARD SOUZAY
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Giovanni Battista Viotti (1755-1824) - Concerto per violino n.22 in La minore, G.97
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Franz Schubert (1797-1828) - An die Musik, D.547 - GERARD SOUZAY
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Felix Mendelssohn (1809-1847) - Die Heimkehr aus dem Fremde op.89, Ouverture
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Giuseppe Martucci (1856-1909) - Colore Orientale op.44 n.3 (1875; arr. for Orchestra 1880)
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BEETHOVEN - Sinfonia n.7 in La maggiore op.92 (Piano Trio version)
มุมมอง 2548 หลายเดือนก่อน
BEETHOVEN - Sinfonia n.7 in La maggiore op.92 (Piano Trio version)
Grazie per la realizzazione. Interessantissimo e degno di riascolto
@@buzzardflight1 felice che sia piaciuta, benché a mio parere la sinfonia giovanile (quasi certamente un esercizio scritto durante l'insegnamento di Tritto) - pure pubblicata qui dentro - sia ancora più stimolante e libera da influssi teatrali, nella ingenua poetica sicuramente più prossima a Cherubini che a Cimarosa tanto per intenderci. Grazie mille.
Luchesi foi chefe de orquestra em Bonn, quando o jovem Beethoven tocava viola de arco na Corte Eleitoral.
@@agseu3668 grazie per il commento. In realtà Luchesi era il Kapellmeister e compositore di corte. La direzione dell'orchestra durante la sua reggenza fu principalmente affidata prima a Gaetano Mattioli, Primo violino, fino al 1784, e in seguito alla sua partenza al violoncellista Joseph Reicha dal 1786. La musica di Luchesi sicuramente ispirò parte della prima produzione di Beethoven.
❤❤❤
Al Cimitero Monumentale di Bologna c'e' la tomba dove e' sepolto.
Grazie, questo non lo sapevo. Righini è stato davvero un valido compositore, da quel poco che ho udito di lui.
@poncione Se puo' interessarti insieme ad altri strumentisti abbiamo eseguito vari concerti pro restauro tomba Righini suonando anche un suo ottetto fiati.
@@dantebernardi5844 bella iniziativa, se è dello stesso livello di questa composizione varrebbe la pena conoscerlo
Se passi da Bologna saro' lieto di farti da cicerone nel nostro cimitero cosi vedrai di persona la tomba del Righini restaurata.
Le Sinfonie di Pleyel NON hanno proprio nulla da invidiare a quelle di F.J. Haydn. Non capisco perché non ne esista una integrale eseguita da una buona orchestra!
@@paoloperrelli3226 il " merito" di tutto questo è dovuto sicuramente al cosiddetto mercato musicale, che con l'arte e la cultura ha sempre avuto un rapporto un po' conflittuale. Gli interpreti vogliono la pappa pronta e il pubblico pure... E se molta di questa musica non ha goduto di ristampa ne di esecuzioni dal vivo o in studio è destinata ad essere tralasciata purtroppo. Pleyel talvolta è davvero degno di Haydn e non solo lui.
@@poncione Giustissimo. Si potrebbero citare decine di magnifici Compositori purtroppo ritenuti a torto "minori"; cito solo Czerny ed i fratelli Wranitzky
Thank you!
Bellissimo! Dura troppo poco... 😥
@@valeriaRG99 vero, ho notato però che Raimondi ha introdotto un canone molto simile a questo nell'aria di Isaia "scosso l'orbe dei cardini antichi" dall'oratorio Il giudizio universale. Non dimentichiamo che Raimondi di opere teoriche come questa ne scrisse parecchie, alternandole tranquillamente con la produzione operistica.
Egregio signor Poncione, non mi sono dimenticato di Lei nonostante il mio terribile silenzio degli ultimi mesi. Sono stato sulla breccia fino al 30.06.2024, poi, il giorno seguente, ricorrenza a me gradita per vari motivi, mi sono preso un fastidiosissimo raffreddore che mi ha sderenato e, da quel giorno, ho vissuto nei bassifondi. Oggi TH-cam mi manda la notifica del Suo caricamento e, con gioia, Le invio questo saluto 🎉🎉🎉
Non si preoccupi caro Pier Filippo, l'importante è che adesso stia meglio e possa continuare a dedicarsi con inalterati interesse e passione alla nostra sempre cara, bella ed unica MUSICA. Se la può consolare, seppur a intervalli, a volte anche la mia salute ama farmi qualche fastidioso scherzetto, e presumo sia merito della gioventù che avanza... Stia bene e a presto.
Finalmente qualcuno la pubblica su TH-cam attribuendola al vero autore. C'è chi (anche anni dopo il chiarimento dell'equivoco) si ostina a spacciarla come opera di Andrea Luchesi. In questo video ci fanno anche il quiz 😂th-cam.com/video/Ln1bahOJens/w-d-xo.htmlsi=zHiuPTftgrskS5rQ
@@elpolivinilpirrolidon un paio di mesi fa la stessa registrazione è stata pubblicata da un altro utente, ben più seguito del presente, attribuita a Luchesi sulla base del CD, in occasione del compleanno del mottense. È toccato al qui presente far notare l'errore, comunque fatto in buonafede, e subito corretto dopo accurato controllo.
Þetta tónverk er fagurt og heillandi.
28:20
Il Concerto per violino e orchestra più famoso del grandissimo Giovanni Battista Viotti. Purtroppo lui come il sommo Tartini essendo Genii prepaganiniani sono stati messi in ombra dall'incommensurabile Genovese! Comunque una influenza importante, che si sente chiaramente, Viotti la ebbe su Paganini.
Sono d'accordo, è sicuramente così. Ma questo concerto (e altri) di Viotti furono di stimolo anche a Beethoven (le due Romanze e il Concerto op.61) e Mendelssohn (il Saltarello della Sinfonia Italiana, nell'identica tonalità di La minore, sembra trasfigurare in danza lunare lo slancio capriccioso e inquieto dell'Agitato Assai di Viotti). Mozart aggiunse due trombe al Concerto n.16 per un'esecuzione a Vienna... Brahms letteralmente adorava questo Concerto n.22, dedicato a nientemeno che Cherubini...
Luchesi’s music - shines in its own right, freed from traditional boundaries and allowing for original ideas and solutions. The galant style, which is an important element in 18th Century music tradition, is be in foreground in the Luches's works; However In his works, especially thematic genuineness and presentation of the masterfully developed themes in an interesting way is observed.
Non è un caso che alcuni suoi contemporanei trovassero nella sua musica "idee nuove" e considerassero la sua orchestrazione più pura della maggior parte dei suoi colleghi italiani.
Alla faccia di un compositore di second'ordine! Andrea Luchesi è un autentico Genio del pentagramma! Rientra a pieno titolo e rivaleggia con i più grandi musicisti del Classicismo!
Questo non saprei, di certo è stato lungamente sottovalutato, e sembra quasi che la sua involontaria vicinanza al giovane Beethoven lo abbia "storicamente" danneggiato anziché regalargli un maggior interesse dagli storici e dalla musicologia...
Molto interessante .Ascoltare Vivaldi ,per me è sempre magico, mi riempie il ❤ Grazie! Giuseppina
Sublime belleza.
Il Suo Amico Pier Filippo, novello Pierino delle barzellette ed amenità simili, torna a molestarLa di prima mattina, sperando che Lei stia ben più di bene soltanto. Nel silenzio del mattino a ridosso delle 4:00 la Sua musica risuona come il cinguettio dei pettirossi e degli usignoli
È stato un buon risveglio allora, posso immaginare, o almeno lo spero... Comunque me lo sentivo che la musica del valente Maestro bolognese potesse sortire questo effetto.
What a beautiful piece.
Oggi ho una vena malinconica e questo quintetto accompagna con delicatezza il mio stato d’animo. Boccherini è un grande compositore!😊
Meraviglioso.... ❤
This will quench and moisturize the dryness of the soul
It is amazing ! While he is best known as an opera composer at this time, he was obsessed with counterpoint, and used his spare time writing multi-part fugues, as well as simultaneous fugues in different keys and modes for several groups of different instruments. He published 4 fugues in 4 voices, which can be combined to form a quadruple fugue in 16 voices, 6 fugues in 4 voices, which can become a sextuple fugue in 24 voices. Ricordi published 24 fugues a 4, 5, 6, e 8 voci, among which we find a quadruple fugue in 16 voices and a quintuple fugue in 20 voices, as well as 6 fugues in 4 voices, which can become a sextuple fugue in 24 voices and finally a fugue with 64 voices for 16 choirs with 4 voices. He considered this work experimental.
A parte 'Il ventaglio', che ogni tanto si esegue in Germania e Svizzera le sue opere teatrali giacciono dimenticate. Questo oratorio è molto ben scritto, e l'introduzione alla seconda parte è costruito con sagacia e gran dispendio di mezzi orchestrali, strutturato con un occhio di riguardo verso la musica tedesca ma anche tipicamente italiano. Alcuni "pieni" orchestrali hanno una impostazione e un suono quasi 'organistico' che in parte prefigurano Bruckner.
Excellently written and excellently performed. Thank you " poncione" for posting this wonderful music - for a better understanding of the history of the development of musical ideas.
Grazie per il commento 😊 Pietro Raimondi è stato un compositore tipico del periodo d'oro del Belcanto italiano, e seppur meno geniale di Rossini Donizetti Bellini (cui diede alcune lezioni) e Verdi, dimostra capacità melodiche e contrappuntistiche (che lo spinsero a cimenti parecchio sperimentali) che non tutti gli operisti dell'epoca dimostrarono... Il suo Triplo oratorio attende ancora, a quasi due secoli dalla sua creazione, una ripresa moderna. Una grande sfida per chi oserà eseguirla...
Bellissimo!
Brilliant,fantastic!
Interesting recording from karajan
Eccellente esecuzione di questa fantastica sonata del Grande Luchesi!
This is comfortable to the ear and to the mind
Maravillosa Sinfonía !!!!!
Fantastica!!!!Sinfonia
The houses on the plaza are built on the outlines of a former Roman amphitheatre.
3:13 Lento 5:50 Presto
Hermosa obra.
Ascoltare con attenzione lo Stabat Mater il primo venerdì di Quaresima è un privilegio che il Cielo riserva agli spiriti eletti e che, stavolta, tocca anche a me che, volendo, potrei essere anche eletto, ma - essendo un tantino "birbantello" con il Signore e la SS.ma Vergine Maria - fruisco, immeritatamente, di un dono immenso - l'ennesimo! - al posto di una ben più meritata bacchettata sulle mani. Parlando, invece, di musica, non posso che abbandonarmi all'estrema dolcezza ed al lirismo dela melodia che promana dalla musica stessa e dallla voce della soprano che mi guidano, realmente, in una dimensione trascendente che, effettivamente, solo in Opere come questa è possibile esperire.
Lei non ci crederà, ma ho preso l'abitudine a chiamare Papà con il nomignolo di "Putin delle caramelle" e stasera TH-cam mi propone questa piece... è semplicemente meraviglioso, no?
... ovviamente, Papà non sa nulla☺
@@pier_filippo male... Magari a papà il nomignolo piacerebbe 😉
Egregio Signor @@poncione ho fatto come diceva Lei: ne ho parlato con Papà ed i miei timori si sono rivelati infondati. Ha avuto ragione Lei: Papà ha sorriso e ha annuito...
@@pier_filippo ne ho piacere, basta essere semplici, osservatori neutrali ma anche un po' artefatti... Questo me lo ha insegnato il mio di papà, ma faccio un po' fatica a dargli ascolto.
@@poncione ... secondo me, il concetto sotteso agli insegnamenti di Suo papà è valido e "vincente" potrebbe essere applicato, a mio personalissimo e modestissimo avviso, "sintonizzandosi sulla lunghezza d'onda" di tale orientamento partendo dagli elementi che risultano compatibili alla Sua Persona così da poter raggiungere l'obiettivo che Suo papà intende farLe raggiungere. Per quel che reputo praticabile ai propi fini personali - di fronte ad uno "stimolo esterno" che potrebbe non essere del tutto congeniale al nostro modo abituale di sentire - si tratta di partire dagli "spunti operativi" cui l'Altro ci vuol condurre i quali risultino più compatibili alla nostra persona per utilizzare tali "spunti" come una "guida pratica" - ossia un "manuale" o una "ricetta" - con cui riuscire a padroneggiare via via l'intero "metodo" che ci potrà portare ad applicare la tesi che l'Altro vuole che noi si debba/voglia raggiungere seguendo un percoso operativo compatibile con la nostra realtà personale al fine di tentare di raggiungere un obiettivo che possa essere almeno teoricamente in linea con buona parte delle aspettive che l'Altro ha su di noi.
personalmente adoro "massacrare " il mio animo, il mio cuore ed il mio cervello - oltre al mio orecchio - con le sonorità selvagge della musica metal in modo da godermi calma, compostezza e rilassatezza per opera di musiche "linde e pinte" come questa: come condotta la mia è un poco particolare, però, ai miei fini, pare funzionare.
maestosa e leggiadra ad un tempo... le mie parole non riescono ad esprimere le emozioni che percepisco nell'ascolto di quest'opera - e l'ho ascoltata due volte perché ho voluto mettere il presente commento...
Allora mi auguro che anche lo Stabat Mater di Boccherini, presente su questo canale, possa offrire altrettanta emozione pur trattandosi di un lavoro molto più articolato e non un semplice, benché delizioso, pezzo d'occasione come quello del buon Luchesi.
According to Garland Reference this is version B 131A. B 131B has a different first and second movement while the last is the same as in the original version. Nonetheless a great recording.
Controllando gli incipit tematici su RISM effettivamente emerge che questa sinfonia sia la P BEN 131a e non 131b come erratamente ho riportato. Provvederò a correggere la dicitura a breve, grazie mille per la segnalazione.
maestosa e solenne... riempie i cuori e fa vibrare l'anima... ancora grazie!
maestoso e solenne nell'incipit e soave nel suo evolversi... altra perla che ci presenti, caro Amico, Signor @pocione, ti ho scoperto "per caso" (giusto perché il caso non esiste!!) e, se permetti, non ti mollo!! ... pezzo meraviglioso... unico ed irripetibile... praticamente una magna laus in onore di Santa Cecilia e di San Giovanni Battista Patroni della Musica ed a Dio stesso.
Bene, sarà un piacere allora leggere i suoi commenti riguardo alle registrazioni storiche o di altri compositori, all' interno di questa 'accademia' virtuale. 😉
soave e leggiardo... dolcemente squillante nell'incipit e, veramente, "andante con brio": al confronto il grande Mozart è un nulla (almeno per me che sono mozartiano di lungo corso anche sono ora sono maggiormente legato a Johann Strauss jr, G. F. Haendel e Vivaldi per quel che concerne la musica classica!). 😍
Forse hai le idee un po' confuse.....
A fantastic music which, although imbued with an undeniable religiosity, can be tasted and appreciated by people far removed from transcendental and religious premises. This sound architecture here is above all a therapy for the senses
L'orchestra che ha eseguito questa sinfonia di Pleyel (che è la seconda versione della BEN 131, la quale non aveva il minuetto ed era orchestrata solo per archi, oboi e corni) purtroppo non esiste più e anche il direttore d'orchestra Agostino Granzotto è passato a miglior vita...
That beautiful and unmistakable Italian late eighteenth century style! Thanks for the post! 😊
Grazie a lei per il commento gradito
This is gorgeous and the art is so gorgeous too! ❤️
It would take an Orchestra * Luchesi * to do justice to Pleyel! Dynamics, perfetto. Rubato, still a little work. Nonetheless, bravi a tutti! - -
Fascinant ! Très beau !
Immaginatevi se questo brano fosse a nome Mozart.... naturalmente si parlerebbe di capolavoro
Aggiungo che le ultime sette sinfonie di Boccherini (4 op.37 di cui una perduta, 41, 42 e 45) furono scritte in esclusiva per il Re di Prussia, e il compositore non poté mai pubblicarle a proprio nome. Rimasero a lungo ineseguite e furono ritrovate solo moltissimi anni dopo insieme a una ricca giacenza di composizioni Boccheriniane scritte per il re e sino allora sconosciute.
La sinfonia "perduta" è stata ritrovata in Russia. È stata incisa dall’orchestra Pratum Integrum th-cam.com/video/izj2zEOHKHg/w-d-xo.htmlsi=Ohar8XeRs1D7XuNo.
@@ahoj7720 Grazie per l'ottima segnalazione, ogni tanto una buona notizia ci vuole. Sarà finita in Russia come "bottino di guerra" dopo la seconda guerra mondiale? La sua esistenza era nota ma si erano perdute le tracce. Chissà.
Esattamente. Dal libretto del disco: "The only copy of the score was preserved in Berlin’s Royal Library. After the Second World War the symphony was presumed lost. In fact the manuscript had been brought to the USSR with other trophy music scores. After being preserved for many years in the Manuscript Department of the Glinka Museum of Musical Culture, it was finally identified and restored to life."@@poncione
@@ahoj7720 era abbastanza prevedibile, anche se non ero al corrente del ritrovamento e la conseguente registrazione della sinfonia. Grazie ancora, e chissà non emerga qualcosa altro di interessante da questi archivi dell'est Europa.
Boccherini - noble lyricism - It is gratifying for the soul.Thank you for posting this wonderful music and highly emotional. Boccherini's Sinfonia G.519 - is Aphrodite (love, lust, beauty, pleasure, passion) - among all symphonies known.
Grazie per il commento. 😊 Insieme alle sinfonie op.42 e 45 rappresenta indubbiamente un trittico importante nel sinfonismo di fine settecento.
❤️❤️🙏