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Benevento Longobarda
เข้าร่วมเมื่อ 30 ม.ค. 2014
Canale ufficiale dell'Associazione Culturale Benevento Longobarda
La Peschiera Longobarda di Contrada Santa Clementina a Benevento
Alla scoperta di uno dei luoghi più antichi e significativi di Benevento.
มุมมอง: 116
วีดีโอ
L'ASSEDIO DEL 663 - Spettacolo teatrale rievocativo
มุมมอง 8319 ชั่วโมงที่ผ่านมา
Nello splendido scenario del Teatro Romano di Benevento, l'Associazione Culturale Benevento Longobarda, in collaborazione con la Direzione Regionale dei Musei della Campania e con il patrocinio del Ministero della Cultura (Fondo Nazionale per la Rievocazione Storica), ha messo in scena lo spettacolo teatrale rievocativo dell'Assedio che l'imperatore bizantino Costante II pose alla città di Bene...
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi: LO SCUDO (integrale)
มุมมอง 26414 วันที่ผ่านมา
Siete sicuri di sapere realmente a cosa serve uno scudo longobardo e di cosa è fatto? Mettetevi alla prova con il nostro video
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi: L'ASCIA (versione integrale)
มุมมอง 46321 วันที่ผ่านมา
Presentiamo una delle armi più terribili e difficili da usare che la storia ci abbia mai tramandato: L'ASCIA
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi: LA SPADA (versione integrale)
มุมมอง 27821 วันที่ผ่านมา
Alla scoperta della SPADA attraverso le fonti archeologiche, iconografiche e scritte.
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi: Lo SCRAMASAHS (integrale)
มุมมอง 403หลายเดือนก่อน
Presentiamo l'arma più diffusa tra i Longobardi: lo Scramasahs.
Le Armi dei Longobardi: La LANCIA (integrale)
มุมมอง 246หลายเดือนก่อน
Versione integrale dei cortibardi 3 sulla Lancia, con una aggiunta finale. Alla scoperta dell'arma più usata dai Longobardi.
Cortibardi 3: La Lancia (4a parte)
มุมมอง 55หลายเดือนก่อน
Completiamo il nostro approfondimento sull'uso della Lancia da parte di Longobardi.
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi 4: La Lancia (terza parte)
มุมมอง 9404 หลายเดือนก่อน
Continuiamo ad approfondire le nostre conoscenze sulla LANCIA, l'arma del popolo/esercito longobardo.
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi 3: La Lancia (seconda parte)
มุมมอง 2405 หลายเดือนก่อน
Nel terzo episodio della terza stagione dei CORTIBARDI continuiamo a parlare della LANCIA, l'arma dell'esercito longobardo.
Cortibardi 3: Le armi dei Longobardi: La Lancia (parte 1)
มุมมอง 1005 หลายเดือนก่อน
Tra le armi usate dai Longobardi, la Lancia era senza dubbio la più importante: scopriamo perchè. (prima parte)
Cortibardi 3: Le Armi dei Longobardi (introduzione)
มุมมอง 1645 หลายเดือนก่อน
Alla scoperta del ruolo delle Armi nella società longobarda e del sistema di reclutamento dell'esercito: le leggi militari dei sovrani longobardi.
Histrigam. Un processo longobardo
มุมมอง 745ปีที่แล้ว
Cortometraggio realizzato nelle lingue parlate nel meridione d'Italia tra VIII e IX secolo, ricostruite sulla base dei documenti coevi e successivi (Carme di Ildebrando, Giuramenti di Strasburgo, Indovinello veronese, Placiti cassinesi, Leggi dei sovrani e principi longobardi). Girato senza l'ausilio di luci artificiali. Regia di Carlo Prozzo e Vincenzo de Matteo.
CortiBardi 2: la lingua dei Longobardi
มุมมอง 513ปีที่แล้ว
Vi presentiamo alcune delle oltre 180 parole italiane che derivano dalla lingua parlata dai Longobardi
22. CortiBardi - Perché si dice “metterci la faccia”?
มุมมอง 892 ปีที่แล้ว
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21. CortiBardi - Qual era la moneta ufficiale dei Longobardi?
มุมมอง 532 ปีที่แล้ว
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20. CortiBardi - Quali sono le parole Longobarde nel dialetto Campano?
มุมมอง 1792 ปีที่แล้ว
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19. CortiBardi - Quali sono le parole di origine Longobarda?
มุมมอง 1222 ปีที่แล้ว
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18. CortiBardi - Che lingua parlavano i Longobardi?
มุมมอง 1882 ปีที่แล้ว
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17. CortiBardi - Cosa mangiavano i Longobardi?
มุมมอง 1092 ปีที่แล้ว
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16. CortiBardi - Come vestivano i Longobardi?
มุมมอง 582 ปีที่แล้ว
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15. CortiBardi - Qual era il peggior insulto che si potesse fare a un Longobardo?
มุมมอง 1092 ปีที่แล้ว
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14. CortiBardi - Come era governata la società Longobarda? Parte 4/4
มุมมอง 312 ปีที่แล้ว
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14. CortiBardi - Come era governata la società Longobarda? Parte 2/4
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14. CortiBardi - Come era governata la società Longobarda? Parte 1/4
มุมมอง 532 ปีที่แล้ว
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13. CortiBardi - A che età si diventava adulti nella società Longobarda?
มุมมอง 422 ปีที่แล้ว
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12. CortiBardi - Come si svolgeva un matrimonio Longobardo?
มุมมอง 1262 ปีที่แล้ว
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11. CortiBardi - I Longobardi avevano il parlamento?
มุมมอง 522 ปีที่แล้ว
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10. CortiBardi - Qual era l'arma più importante per i Longobardi?
มุมมอง 1242 ปีที่แล้ว
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Bravi. Bel racconto, bella iniziativa di valorizzazione. In una città in cui le istituzioni latitano, siete la coscienza civile dei migliori. Un abbraccio
Grazie mille
Complimenti, bella iniziativa 👍👏👏
Grazie Benevento Longobarda: molto apprezzabile che citiate le fonti e i testi da cui avete ricavato le informazioni presentateci. Iscritto con piacere. L
Complimenti ,semplicemente sintetico mi tolgo il cappello .A Bresa acqua se dis :aiva.....
Molto interessante 👍👏👏👏
Completamente Germanizzati?! I Longobardi sono Germanici Settentrionali di area Scandinava , se mai hanno acquisito parte della cultura dei Germani continentali come i Sassoni infatti quando arrivarono in Friuli nel sesto secolo clan familiari Sassoni erano presenti tra di loro!
Ci riferiamo al passaggio dalla Scandinavia meridionale alla Germania e al passaggio dalla società matriarcale (guidata dalla sacerdotessa Gambara che pregava la dea Frea) alla società patriarcale (guidata da guerrieri che venerano il dio Godan). Per essere più precisi facciamo riferimento al primo capitolo del libro "Il Ducato Longobardo di Benevento", e in particolare al paragrafo 2 (La prima migrazione): "Secondo il racconto dell’Origo, quando vivevano in Scandinavia, i Longobardi chiamavano sé stessi Winnili, il cui significato dovrebbe essere quello di cani-guerrieri, adoravano la dea-cagna Frigg/Frea e dovevano avere un’organizzazione sociale non ancora prettamente militare. Erano probabilmente una delle derivazioni della Cultura dell’ascia da combattimento (Battle Axe Culture ), la versione scandinava della Ceramica Cordata (Corded Ware Culture ), a cui si deve l'indoeuropeizzazione del Nord Europa, ovvero l’introduzione dei metalli e dell'organizzazione sociale patriarcale tra il IV e il II millennio a.C. Ma l’arrivo della Civiltà dell'Ascia da Combattimento in Scandinavia non portò alla scomparsa degli elementi matriarcali preesistenti, i quali rimasero a costituire una sorta di fiume carsico che alimentava l’organizzazione sociale e la religione. Secondo le principali teorie sull’indoeuropeizzazione della Scandinavia, il processo di assimilazione della cultura indoeuropea iniziò più tardi rispetto al resto d’Europa, dando la possibilità alle culture matriarcali preesistenti di radicarsi profondamente nell’immaginario e nell’organizzazione sociale delle civiltà che popolarono la penisola. Per questo, infatti, all’interno di tale civiltà, e in generale in tutta l’età del bronzo scandinavo, troviamo la presenza di diversi elementi matriarcali nella religiosità e nell’organizzazione del villaggio . I winnili quasi certamente usavano l’ascia come arma principale, visto che in quelle regioni l’ascia costituiva un elemento fondamentale della visione del mondo: in Scandinavia sono state rinvenute oltre 3000 asce da combattimento nei vari siti archeologici, a partire proprio dalla citata Civiltà dell’Ascia da Combattimento (III e II millennio a.C.). Il tempo era misurato molto probabilmente in base alle fasi lunari e la religione doveva avere prevalenza di elementi matriarcali connessi alla fecondità e alla vita, di cui Frea è l’espressione tramandata mediante il suo diventare moglie di Godan. A leggere bene la leggenda, infatti, i primi a pregare Godan sono i Vandali, mentre i Winili si rivolgono a Frea, mediante la loro guida Gambara, che non possiede potere militare ma solo di natura religiosa. Sarà la dea Frea ad escogitare il piano e a favorire i Longobardi, mentre Godan appare invece come una divinità irraggiungibile alle loro preghiere, forse perché appunto originariamente la religione dei Winnili aveva una predominanza di elementi matriarcali. Inoltre nessun cenno viene fatto ad un eventuale padre di Ibor e Aio e quindi marito di Gambara. A dire il vero Paolo Diacono arricchisce, e non di poco, il racconto delle origini e di come i Winnilis siano diventati Longobardi. Paolo deve avere infatti anche un’altra fonte specifica sulle origini del popolo e sulle loro lunghe migrazioni, visto che molte informazioni non sono presenti nell’Origo Gentis Langobardorum. In particolare nella sua Historia Langobardorum i due condottieri Ibor e Aio, sempre insieme alla loro madre Gambara, non sono i “principi” dei Winniles come li definisce invece l’Origo ma sono coloro i quali devono guidare un gruppo sociale abbastanza ampio che deve emigrare, ovvero deve abbandonare la Scandinavia. Quei Longobardi a cui la sorte aveva prescritto di abbandonare la terra natia e di spostarsi verso terre straniere, nominarono loro capi Ibor e Aio, due valorosi fratelli in età ancora giovanile, e si misero in viaggio alla ricerca di una terra dove stabilirsi, dopo un ultimo saluto alla patria e ai parenti che vi restavano. In mezzo a loro c’era anche Gambara, loro madre…molto abile nel dare consigli… invasero la Scoringa e vi si insediarono…i vandali intimarono ai Longobardi di pagare loro un tributo...Ibor e Aio, d’accordo con Gambara…fecero rispondere ai vandali che avevano intenzione di combattere piuttosto che diventare loro schiavi . Questa che nel racconto di Paolo Diacono sembra essere una migrazione forzata a cui sono costretti alcuni Winniles estratti a sorte, era conosciuta in diverse civiltà indoeuropee, come ad esempio i Sanniti, presso i quali veniva definita “primavera sacra” e che consisteva, appunto, nell’esilio della popolazione considerata in eccesso rispetto alle risorse che il territorio poteva offrire. Questa usanza nasceva dall’impossibilità delle società indoeuropee di gestire il proprio incremento demografico: non riuscendo a garantire le risorse ad un numero sempre più alto di componenti, occorreva rimediare alle nascite in eccesso con l’allontanamento della popolazione in esubero. Con l’introduzione di questo rituale si sorteggiavano alcuni bambini alla nascita, i quali crescevano nella tribù assimilandone la cultura fino alla fine della pubertà e poi emigravano in gruppo per fondare nuovi insediamenti della medesima cultura. Così nacquero i Sanniti, i quali seguivano degli animali sacri, e così nacquero i Longobardi, i quali sembra seguissero semplicemente dei giovani condottieri, chiamati dalla leggenda Ibor e Aio, i quali però non sono dotati di speciali poteri ma “spesso ricorrevano alla loro madre Gambara per risolvere le loro difficoltà”, come racconta Paolo Diacono, per cui la figura di Gambara appare essere una sorta di sacerdotessa o meglio sciamana capace appunto di interpellare gli dei, come fa nella leggenda, e di guidare gli esuli nella sfera religiosa. Appare infatti difficile che la primavera sacra dei Winniles non avesse elementi sacrali: chi avrebbe indicato la strada agli esuli se non la stessa divinità che ne aveva ordinato l’allontanamento? Non è un caso infatti che sia proprio Gambara ad interpellare la divinità, ovvero la dea Frea, che potrebbe essere interpretata come una variante della famosa “Dea Madre”, di cui parla l’archeologa Maria Gimbutas nei suoi numerosi studi, ovvero una divinità femminile ancestrale, legata soprattutto alla fecondazione umana e alla fertilità dei suoli, indispensabile in una civiltà che si basa sull’agricoltura. Secondo la Gimbutas, tale divinità femminile, che proteggeva la prosecuzione del popolo in quanto garantiva sia il cibo che la nascita dei bambini, era stata esportata dalle popolazioni della mezzaluna fertile (in particolare dell’Anatolia) che avevano scoperto l’agricoltura e che grazie alla conseguente spinta demografica erano riusciti a colonizzare ampie parti d’Europa a partire già dall’VIII millennio a.C., arrivando infine anche in Scandinavia e andando a costituire l’elemento basilare delle aggregazioni sociali, molto influenzate dalla religione e da determinati rituali . Tale divinità, essendo ben radicata nell’immaginario collettivo, non venne sostituita definitivamente dall’arrivo dei popoli indoeuropei, i quali avevano divinità maschili guerriere, ma subì una rivisitazione del proprio ruolo, diventando la moglie della divinità maschile e guerriera chiamata Godan dai Longobardi. La figura di Gambara, in ogni caso, sembra essere di fondamentale importanza dato che è lei a guidare il gruppo di Winnili fuori dalla Scandinavia, i suoi figli, sebbene siano definiti “principi” nella Origo Gentis, in realtà si presentano come capi esclusivamente militari. In pratica quando i Winili abbandonano Scanaan, siamo ancora nel bel mezzo dell’età del bronzo scandinavo, quando il potere militare è ancora sottoposto al potere religioso ed entrambi vivono in perfetta simbiosi: i capi militari sono i “figli” del potere religioso, il quale presenta ancora abbondanza di elementi matriarcali. Per questo motivo nell'Origo Gentis Langobardorum il ruolo delle donne nelle origini del popolo è notevole e questo testimonia come i Winili fossero ancora legati ad elementi matriarcali: mentre Ibor e Aio sembrano già dei capi esclusivamente militari, la loro madre Gambara appare la guida spirituale della tribù; i tre pregano insieme la dea e le donne si schierano accanto agli uomini sul campo di battaglia, dovendo necessariamente combattere anch’esse; anche il ruolo di Frea è fondamentale: la dea gira il letto del marito per farlo svegliare col viso rivolto verso i Longobardi, riuscendo a garantirgli così la vittoria. Dopo questo epico scontro, però, le donne scompariranno dai campi di battaglia, Frea perderà sempre più importanza rispetto alle divinità guerriere, condensate appunto dal dio Godan e la loro organizzazione sociale diventerà sempre più militare. Dopo questo scontro, infatti, ne seguiranno degli altri ed ogni scontro costituirà una ulteriore germanizzazione della propria cultura, per cui l'elemento militare assumerà sempre più importanza, a svantaggio dell'elemento religioso di natura matriarcale. La migrazione e l'esigenza bellica saranno infatti due fattori che determineranno l'acquisizione di una identità prettamente militare, basata su una religiosità di natura patriarcale".
@@beneventolongobarda6345 Paolo Diacono parla anche dei popoli coi quali ebbero contatto durante la loro migrazione dalla patria originaria, infatti parla degli Scritobini e degli Esti, gli Scritobini sono gli antenati dei Sami e cioè i Lapponi , infatti nelle saghe Norvegesi e Svedesi i Finnici venivano chiamati Screrefennae o Scritfinoi! Gli Esti non sono altri che gli antenati degli Estoni! Ma ciò significa che probabilmente non attraversarono il Baltico x arrivare sulle coste del mare del Nord tra Germania e Polonia ma si diressero a Nord passando x il golfo di Finlandia x poi dirigersi a Sud dove entrarono in contatto con gli Esti! Grazie x la lunga ed esauriente spiegazione 👍🙏
@@AngeloCapra E' sempre un grande piacere confrontarsi con persone appassionate e preparate come te. Alla prossima !!!
Interessante 👍👏👏👏
Ci basiamo sulle leggi dei Longobardi, in particolare la legge numero 2 del re Astolfo, emanata a metà dell' VIII secolo. Inoltre l'arco era l'arma più facile da realizzarsi perché era costituita da un ramo di un albero (tasso o olmo) e da una corda di lino e tutti potevano costruirne uno, principalmente per usare a caccia e secondariamente per la guerra
da quello che sò l'arco era fronito dal re, la faretra doveva essere del uomo libero
Facciamo riferimento alla Legge del Re Astolfo, il quale impone agli uomini liberi di basso rango e con scarso potere economico di rifornirsi di arco a proprie spese
Scania mater gentium. P. Diacono
Io avrei colto l'occasione per prendere arco e frecce. 😅
Fantastico! Un corto meraviglioso! Ad ogni buon conto non ho potuto non notare che accusatore e inquisiti sono entrati nella sala in fila longobarda :P
Posso capire come chiamare codardo qualcuno andasse a influire direttamente sulla reputazione nel contesto del mestiere più prestigioso, quello del guerriero... Ma quindi gli altri insulti si gestivano con semplici scazzottate? Per dire, considerato che deriva proprio da una parola longobarda, dire "figlio di una grande zoccola" immagino finisse a botte, no?
Le Leggi al riguardo dicono solo che se un uomo accusava una donna di essere "una zohha", o ritirava le accuse e pagava 20 solidi di risarcimento o doveva affrontare in duello il campione della donna, ossia un uomo che la difendeva, per il resto sappiamo che i Longobardi facevano "zupfe" per molto meno
@@beneventolongobarda6345 dovevano essere tempi con più lividi, ma molto meno stress 😅
Molto molto interessante Grazie 😊
Molto bella la grafica della migrazione !!
❤❤😊😊🎉 visto oggi bravi costumi musica ambienti attori voce parlante tutto bello e poi é la mia città!
La presenza longobarda era maggioritaria al nord della penisola o al sud?
La presenza longobarda è stata cospicua al nord, in quanto ci furono maggiori stanziamenti di gruppi sociali compositi, mentre al sud i Longobardi furono sempre minoritari rispetto alla popolazione locale, con la quale si fusero e dalla quale ereditarono religione, lingua e cultura. Inoltre, paradossalmente, la presenza longobarda al sud si è protratta per tre secoli in più rispetto al nord e nell' XI secolo gli abiti del sud si definivano ancora "Longobardi", come scritto chiaramente nel codice cavense 4
Grazie della risposta
Le lingue sono molto interessanti.
ottimo canale, complimenti !
Grande!!!!!
Grandissimi!!!!!
e che bella musica!
Ma io voglio sapere se la puella è davvero una striga 😡 Ottimo lavoro come sempre, ragazzi ❤
Molto interessante 👏👏👏
Ma cosa è il dialetto campano?
Anche nel dialetto aifo: pianerottolo, dal longob waif, fiala, strale, spalto, spaccare, scherzo.
Interessante credo anche la parola Aifo, pianerottolo, da waif
Anche stronzo è una parola di origine longobarda
esatto, deriva dall'alto tedesco antico "Strunz", che significa "feci"
S P R A N G A
Ottima iniziativa
Che poeta che sei :D
Mi piace questo format, continuate così👍
Complimenti, ragazzi ❤️mi mancate un sacco
Grandeee Prof!!!! ❤️
Molto interessante bravi 👏👏👏
Grazie mille Sara, continua a seguirci
Bello mi piace bravissimi
Non solo nel medioevo
Bellissima prof, sono Ismail❤️