PREMESSA
Questa escursione era nell'aria già da un pò..... è stata cambiata più volte la data, sono state proposte diverse vie di salita, ma una cosa è fantasticare su quello che ci piacerebbe fare, altra è essere realisti su quello che poi sia veramente fattibile.....
La conferma della destinazione del primo giorno e della via di salita al Fuart è arrivata solo il giorno stesso e solo dopo essere arrivati al bivacco del rifugio Corsi.
Solo in quel momento abbiamo potuto valutare le condizioni meteo, l'orario, la stanchezza e potuto vedere come si presentava la via di salita (anche se a distanza).
Essendo metà novembre la presenza di ghiaccio non era da escludere ma solo arrivati sul posto avremmo potuto confermare o smentire questo dubbio.
Personalmente, come vedrete nel video, credo di essere stato fortemente penalizzato dalla partenza avvenuta dal parcheggio basso della malga Grantagar, quegli oltre 800 D+ con un zaino di almeno 25 Kg hanno messo a dura prova le mie gambe che già non godevano di una buona salute a causa di un piccolo infortunio precedente.
Nella via di salita al Corsi il fastidio al calcagno è ricomparso, ma ero convinto che dopo aver alleggerito lo zaino avrei risolto il problema.
Purtroppo durante la salita dal Corsi verso il Fuart è comparso anche un dolore alla coscia sinistra, ho preso un antinfiammatorio ma, dopo 30 minuti, non avendo nessun beneficio (ho provato anche a fare 10 metri in discesa per capire se il dolore fosse solo in salita) ho deciso di rinunciare.
Piano piano avevo iniziato a rallentare l'andatura mia e di conseguenza quella dei miei compagni di viaggio. Ho valutato che se anche avessi raggiunto la cima la discesa poteva complicarsi e non poco!
IN BREVE IL RESOCONTO DEL PERCORSO
partenza dal parcheggio basso malga Grantagar 1.050 m, risalita sulla strada che conduce alla malga contrassegnata con il segnavia 628.
Arrivo alla teleferica del rifugio Corsi 1.500 m, svolta a destra sul sentiero dei tedeschi, segnavia 628A.
Arrivo al rifugio Corsi 1.874 m, alleggeriamo gli zaini lasciando alimenti e altro nel bivacco invernale.
Partenza per la vetta del Fuart, lasciata a sinistra la deviazione per il passo degli Scalini risalendo si prosegue dritti sul sentiero 625 (in realtà si svolta leggermente a destra poichè vi è un'altra traccia nera che taglia una parte del sentiero ufficiale).
Dopo meno di 10 minuti nuovo incrocio; a destra si risale per forcella del Vallone a sinistra si segue per il Fuart, sentiero 627.
Pochi minuti dopo altro incrocio abbandoniamo il 627 che prosegue a destra per forcella Riofreddo, Anita Goitan, Cavalieri, cima delle Rondini. Noi svoltiamo a sinistra per la normale al Fuart.
Arrivato a quota 2.150 circa finisce la mia ascesa allo Jof Fuart, 1.100 D+ sono il massino fattibile per me per oggi.
Gli altri procedono per la normale che (dopo altri 150 D+ rispetto al mio stop) diventa via ferrata, proprio sotto l'Alta Madre dei Camosci, raggiungeranno la vetta attorno le ore 13 (eravamo partiti dal Corsi alle 10).
Alzo il drone e seguo un po' Alex e Gianluca fino all'attacco della parte attrezzata, poi mi godo la vista sullo schermo del drone di quello che oggi purtroppo non potrò vedere direttamente con i miei occhi.
Mi stendo per 10 minuti al sole e poi piano piano inizio a riscendere verso il Corsi.
Arrivato al bivacco mi cambio e faccio un veloce spuntino, subito vengo "captato" dai gracchi di montagna che vengono a richiedere la loro parte.
Poco dopo vado alla ricerca dell'acqua e in circa 15 minuti trovo la presa d'acqua del rifugio.
Da qui, dovendo ancora attendere il rientro dei miei compagni, mi sposto sul sentiero 625 direzione passo degli scalini e vado a visitare delle gallerie che ricordo di aver già visto in passato.
Rientro in bivacco e chiamo al telefono Alex e Gianluca che mi dicono essere a buon punto, rialzo il drone e vado a cercarli una volta trovati ancora qualche ripresa a loro e poi approfitto per fare un "giro" del circondario.
Inizio a preparare il pranzo/cena che, come vedrete, ci godremo all'esterno del bivacco contemplando il paesaggio che ci circonda.
Verso le 18,30 andiamo a dormire per riposare al meglio considerando che domani ci aspetta un altro bel gran giro.
Alle 21 circa Alex ci sveglia, fuori c'è la SUPER LUNA che illumina tutto a giorno, una meraviglia che non si può trasmettere a parole, neanche le foto rendono bene quello che hanno visto i nostri occhi!
BUONANOTTE.........
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