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Gianfranco Marzetti
เข้าร่วมเมื่อ 17 มี.ค. 2016
I MIEI VIDEO REALIZZATI CON DIGITAL VIDEO EDITING DAI MIEI REPORTAGES FOTOGRAFICI
IL CRISTO MORTO DI RIPATRANSONE
Il CRISTO MORTO DI RIPATRANSONE (AP)
foto e digital video editing © Gianfranco Marzetti
proiezione sonora - durata 11' 32" ---
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A Ripatransone, paese delle Marche, ci sono delle tradizioni che resteranno sempre vive nel cuore degli abitanti. Tra queste la più suggestiva e strettamente legata al folclore locale è la Processione del Cristo Morto con la statua della Madonna Addolorata, culto praticato fin dal lontano 1624 dai Confratelli e Consorelle della Misericordia e Morte. La processione è una tradizione che si rinnova dal 1859 e che attira sempre migliaia di fedeli. Sono oltre 500 le persone del paese che vestono i ruoli dei partecipanti al corteo; il clero, i ministranti (chierichetti), le cinque Confraternite ripane con le insegne della penitenza, cappuccio, candele e lampioni accesi. A questi seguono poi il Sindaco e la Giunta, le autorità civili e militari e una grande massa di fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi.
La bara, con il simulacro del Cristo, fu realizzata nel 1845 per volere della Compagnia della Pietà e della Morte ed è impreziosita da numerose lamine d'oro, mentre l'attuale statua risale al 1910, è in cartapesta ed è opera dello scultore Giuseppe Manzo di Lecce. Il rivestimento in stoffa di velluto nero e fili d’oro, invece, è frutto del laboratorio di ricamo delle locali Monache Domenicane.
foto e digital video editing © Gianfranco Marzetti
proiezione sonora - durata 11' 32" ---
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A Ripatransone, paese delle Marche, ci sono delle tradizioni che resteranno sempre vive nel cuore degli abitanti. Tra queste la più suggestiva e strettamente legata al folclore locale è la Processione del Cristo Morto con la statua della Madonna Addolorata, culto praticato fin dal lontano 1624 dai Confratelli e Consorelle della Misericordia e Morte. La processione è una tradizione che si rinnova dal 1859 e che attira sempre migliaia di fedeli. Sono oltre 500 le persone del paese che vestono i ruoli dei partecipanti al corteo; il clero, i ministranti (chierichetti), le cinque Confraternite ripane con le insegne della penitenza, cappuccio, candele e lampioni accesi. A questi seguono poi il Sindaco e la Giunta, le autorità civili e militari e una grande massa di fedeli provenienti anche dai paesi limitrofi.
La bara, con il simulacro del Cristo, fu realizzata nel 1845 per volere della Compagnia della Pietà e della Morte ed è impreziosita da numerose lamine d'oro, mentre l'attuale statua risale al 1910, è in cartapesta ed è opera dello scultore Giuseppe Manzo di Lecce. Il rivestimento in stoffa di velluto nero e fili d’oro, invece, è frutto del laboratorio di ricamo delle locali Monache Domenicane.
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Mio padre portava la Madonna e io non trattenevo le lacrime
Durante queste manifestazioni noi eravamo tutti tristi x la Madonna che seguiva suo figlio morto.