วีดีโอ

Che oggi ci siano menefreghismo e cattiveria non c'è ombra di dubbio. Anche le pubblicità natalizie odierne, comunque, peccano di "poco calore" rispetto a quelle degli anni '80/'90 e te lo dice una che non li ha vissuti. Però mi è capitato di guardare alcune pubblicità natalizie svizzere odierne che mi sono piaciute proprio perché evocavano quello che le nostre non evocano più: magia, stupore, calore, affetti.

Stesso pensiero tuo. Tra l'altro Aleu è lupo solo per un quarto a livello genetico, sebbene abbia ereditato l'aspetto e soprattutto l'istinto della nonna paterna. Balto nel primo film veniva escluso davvero, mentre il discorso di Aleu ruota più alle paure dei genitori riguardo al fatto che lei sia diversa da tutti gli altri husky e cani del villaggio (e quindi non solo dai fratelli), e non sarà mai adottata proprio per una questione di consuetudine; infatti sono i bambini ad adottare i suoi fratelli e li scelgono sostanzialmente perché simili agli husky che trainano le slitte tutti i giorni, quindi Aleu non somiglia di certo ad un cane da slitta. Aleu avrebbe pure potuto incontrare il bambino che avrebbe detto "Wow, un lupo! Che figo! La prendo io!".....ma sarebbe stato uno solo su 1000 che avrebbe, quindi, adottato il "diverso". Con questo di certo quella dei bambini non è stata cattiveria, ma solo una scelta dettata dall'ordinario, da ciò che si conosce. La stessa Aleu, tra l'altro, non riesce ad accettare sé stessa inizialmente proprio a causa di questa consuetudine/normalità accettata dalla maggioranza, arrivando a disprezzare le sue origini con il topolino negando di essere un lupo.

La differenza tra Niju e Steel è che Steel era crudele, vanitoso e arrogante. Invece Niju semplicemente usava l'avidità e la sete di potere per nascondere la sua paura del cambiamento. E infatti in questa scena la sua reazione ha senso proprio perché quando Balto gli ha offerto di andare e di guidare lui il branco, non ha più potuto farlo e quindi il suo terrore è stato completamente messo a nudo.

Da quel che ricordo, in "Balto 3", il protagonista è Cody. Sarà che è il film su Balto che ho visto meno, quindi non ricordo se ci fosse qualche suo figlio che si chiamasse Dusty, ma ricordo perfettamente "Balto 2" e posso assicurarti che l'unica ad essere simile ad un lupo come lui è Aleu. Gli altri suoi fratelli e sorelle sono più simili a dei cani (tutti identici a Jenna), e lo dice Boris a Balto esattamente un minuto prima che inizi la scena in cui i cuccioli sono in attesa di essere adottati (ai quali Aleu fracassa i timpani con i suoi ululati). Inoltre in "Balto 3" ricordo perfettamente una scena in cui in alcuni flashback di Cody compare Aleu e, anche in questi casi, era sempre lei a fare da apripista ai suoi fratelli camminando davanti a loro e facendo la temeraria.

Dusty è una collega di slitta di Kodi, ed è esattamente uguale ad Aleu.

@@Laia92 ah, giusto. L'avevo rimossa. Quel film, nonostante l'abbia registrato, l'ho visto sì e no 3 volte poiché non mi piaceva molto. Pensavo ti riferissi a qualche fratello/sorella di Aleu. C'è da dire, comunque, che gli husky sono dei lupoidi in un certo senso, solo che magari Dusty è stata più fortunata ad essere adottata perché ha trovato davanti la persona attratta dalla diversità e non da ciò che è ordinario/familiare. Aleu non ha avuto questa possibilità...e meno male, direi, poiché innanzitutto aveva già un destino tracciato alla nascita (Balto fa il primo sogno strano da parte della madre proprio quando partorisce Jenna), e poi credo che la sua natura lupoide le avrebbe impedito di vivere come qualunque altro cane, infatti "il problema" di Aleu non era tanto solo l'aspetto ma pure la sua indole lupina.

Grazie! Sei l'unica ad aver colto il vero messaggio di questo meraviglioso film. In molti ritengono che Aleu sarebbe dovuta tornare a casa con Balto o che gli uomini del villaggio di Nome siano stati crudeli con lei a non averla adottata. Ma chi è stato crudele con lei? Temo che, purtroppo, i film non vengano guardati con attenzione, altrimenti si comprenderebbe chiaramente che sono Balto e Jenna i primi a non accettare la natura della loro figlia vivendola come un problema. Chi è, quindi, che si comporta in maniera crudele con Aleu? I cittadini di Nome? Non mi pare visto che tutti sanno che i cuccioli sono figli di Balto e di Jenna e che, anzi, Balto è ormai considerato un eroe da un pezzo. Pertanto sono i bambini a scegliere quelli da adottare e non i genitori. Aleu non viene scelta semplicemente perché non rientra nelle preferenze di ciò che è ordinario e infatti i bambini preferiscono gli husky, non i lupi. È una colpa questa? Sono stati cattivi? L'unico ad essere stato "cattivo" è il cacciatore che, vittima del pregiudizio, ha scambiato Aleu per un lupo selvaggio mentre, in realtà, lei è cresciuta tra gli uomini. Ma, guarda un po', nonostante Aleu fosse cresciuta tra gli husky, gli uomini, e un padre addomesticato che cerca di nascondere la loro natura prima di tutto a sé stesso, avverte comunque quella libertà, indipendenza, e intraprendenza tipica del lupo ancora più marcata di quella di Balto. Fa riflettere moltissimo soprattutto il discorso tra Aleu e Moreu, in cui lei vede del marcio il fatto che il topino le dice che somigli ad un lupo, reagendo alquanto arrabbiata (anzi, sta pure per attaccarlo), rimarcando la sua discendenza materna nel tessere Jenna di lodi come se avesse chissà quale discendenza nobile ("Mia madre è un Husky di purosangue!"), come se quella del padre fosse sinonimo di vergogna, e auto-convincendosi che lei con i lupi non ha nulla da spartire. Ma, come le dice Moreu, "Questo ci dice solo cosa siamo e non chi siamo".....della serie "Ok, sei cresciuta tra gli husky e la civiltà umana, ma tu sai chi sei? Perché senti un richiamo per un determinato mondo che cerchi di rinnegare?". Infatti guarda caso anche i suoi fratelli sono mezzi-lupi ma loro non hanno mai sentito quel suo stesso richiamo (e che soprattutto la madre di Balto ha captato subito nella nipote mentre gli altri cercavano di convincersi del contrario, a parte Boris). La tematica del "chi sei?" viene rimarcata per tutto il film, anche nelle canzoni. Ok, vuoi fare il lupo che finge di essere un cane? Perfetto, ma sai di non essere un cane. Convincendosi di essere ciò che non si è porta inizialmente Aleu nella fase del ripudio e della non-accettazione. Fortunatamente è proprio lei stessa, alla fine, a capire di appartenere a quel mondo e non il padre. Puoi prendere tutte le strade che vuoi, ma alla fine la tua vera natura, nel bene e nel male, urlerà sempre (che sia comportamentale, che sia l'attrazione ancestrale per la propria etnia). Non accettarla significa combattere con i mulini al vento e dare la colpa agli altri che "non ti accettano", esattamente come Balto, Jenna e tutti quegli spettatori che questo film non l'hanno capito e danno la colpa agli abitanti di Nome che non hanno voluto adottare Aleu (ma chi? I bambini o gli adulti?). È un finale amaro, certo, ma è funzionale a capire che non si può rinnegare la propria natura vergognandosene, reprimerla, rinnegarla.

@@SummerSummoner si esatto! Ed è proprio quello che successo anche nel Richiamo della Foresta o Zanna bianca di Jack Lodon. E London anche lui era così. Un uomo cresciuto in un mondo civile, certo, ma dentro si era un’avventuriero. Un vero selvaggio! Consiglio di leggere la sua bio, perché aiuterebbe molto a capire questo film. E soprattutto da che parte è stato messo. Nel senso? Nel senso i due sequel seguono due linee di Balto. Il 2 risegue la parte lupo di balto (con sua figlia) mente il 3 risegue la parte cane (Cody, per l’appunto). I sequel sono stati calibrati su questo, visto che il primo film parla di entrambe le cose ma insieme, mentre i sequel in maniera divisa.

@@ClaireIamma concordo, solo che il primo, forse, era più simile al secondo. L'unica differenza è che Balto aveva davvero subito l'emarginazione per le sue origini, mentre Aleu non è stata scelta perché non rientrava nell'ordinario/familiarità. C'è da dire che, comunque sia, Balto è riuscito a fare pace con le sue origini, decidendo di restare a Nome perché riusciva a riconoscere come casa propria il mondo degli husky (cosa che, appunto, verrà ripresa da parte sua e di Cody nel terzo film), mentre Aleu, nonostante desiderasse essere adottata, non si rispecchiava affatto negli husky, cioè non li sentiva affini a sé. Lo capirà solo quando Balto le rivelerà la verità, ma è ben consapevole del fatto che tra lei e i suoi fratelli ci sia sempre stato un abisso e di certo non avrebbe mai potuto rispecchiarsi nei cani. Presto o tardi sarebbe partita da sola a cercare lupi come lei e avrebbe fatto gruppo con loro pur di non sentirsi sola (e non intendo in senso di abbandono, ma nel senso che ad eccezione di suo padre avrebbe sofferto per non avere intorno lupi come loro). Sarebbe bello far comprendere questo film a chi si sente solo sia dal punto di vista comportamentale o di hobby, e sia dal punto di vista etnico. Una pietra rara, soprattutto per il mondo di oggi che spinge ad appiattire l'unicità dell'individuo.

@@SummerSummoner è la cosa pazzesca che tutta questa bellezza è unita ad un sequel… Davvero un film potente e spirituale. A Jack London sarebbe sicuramente piaciuto!!!

Infatti il messaggio del film è proprio questo: accettare la propria diversità dalla maggioranza. Nel caso di Aleu, ad ogni modo, sono i bambini a scegliere i loro cuccioli e non i genitori. Tra l'altro i genitori e i figli sapevano perfettamente che i cuccioli fossero tutti figli di Balto e che Aleu avesse preso da lui, ma questo di certo non poteva considerarla "pericolosa" ai loro occhi visto che Balto era già diventato un eroe da un pezzo. Credo che i bambini non abbiano scelto Aleu più per una questione di preferenza, cioè hanno preferito scegliere ciò che a loro era famigliare, esattamente come ci sono donne e uomini che scelgono di fidanzarsi con gente della propria etnia, mentre altri scelgono partner di un'altra etnia, così come Jenna ha fatto con Balto che, a sua volta, era già misto tramite i suoi genitori. Finché si tratta di preferenze/gusti non c'è nulla di sbagliato in questo. Il peggio accade quando si viene giudicati per la propria etnia, come nel tuo caso o nel caso del cacciatore che spara ad Aleu perché convinto fosse selvaggia, quando in realtà era cresciuta tra gli uomini. Cosa spiacevole è anche quando si rinnega le proprie origini e si cerca di amalgamarsi il più possibile alla maggioranza, cosa che inizialmente fa Aleu la quale si arrabbia pure quando un topino innocuo come Moreu le dice che somiglia ad un lupo. In questo caso, come dice il topino, lei sa solo cos'è e non chi è. Aleu lo capisce solo alla fine. Un abbraccio.

Il primo film era ispirato alla storia vera di Balto che nella realtà, però, non era affatto un mezzo lupo ma un normalissimo husky. L'hanno reso mezzo lupo in questo film solo per rendere la sua storia ancora più triste, e in questo secondo film hanno scelto un finale che nel primo, per restare coerenti con la realtà, non hanno potuto fare. A mio modesto parere nel primo film, se non si fossero ispirati al Balto della realtà, direi che il Balto del film l'avrebbero lasciato andar via con i lupi. Per quanto riguarda, invece, il finale del secondo film non c'è dubbio che sia triste.....ma che sia vuoto, mah, punti di vista. Alla fine Balto torna da Jenna, mentre Aleu se ne va perché ha semplicemente scelto la sua strada abbracciando la sua vera identità. Punti di vista.

@@SummerSummoner per vuoto intendo che è un finale senza anima, potevano almeno fare Balto che tornava a casa e riabbracciava i suoi amici invece di fermarsi lì, il primo aveva un finale molto più gioioso ed emozionante

@@alecauda8282 se ti riferisci a quello allora sono d'accordo, infatti inizialmente anch'io ero rimasta un po' a metà.....della serie che mi aspettavo che tornasse a casa e raccontasse a Jenna cosa fosse successo.

@@SummerSummoneresatto. Avevo 9 anni quando vidi x la 1 volta questo finale e scoppiai a piangere, senza capire il perché. Anche se poi crescendo capisci che questo finale è molto poetico in questa maniera e lasciarti quel senso di nostalgia in pancia era l’obiettivo del regista. In parte ci resti male, perché è davvero triste, ma dall’altra parte poi crescendo capisci che è un finale profondo. E l’etica di questo sequel va molto all’al di là di una semplice morale pre confezionata. Per essere un film per bambini è molto complesso e parla di temi delicati, ne adulti ne per bambini, ma temi che riguarda l’umanità.

@@ClaireIamma questo sequel non è un granché comunque, visto che è anche molto inferiore al primo

..non né fanno più, giusto un paio stucchevoli delle tossiche multinazionali. Disgregazione della famiglia. Satana è all opera. Sveglia!!

Mamma mia a chi lo dici,mio padre vivo tutta la famiglia riunita,semplicità e umiltà’,darei la vita per rivivere quei gg li

Probabilmente si.

Esattamente. ☺️

Apparentemente sembrerà solo "un cartone per bambini" ma in realtà nasconde un messaggio simbolico ma allo stesso tempo esplicito per tutti quegli ex-adolescenti, ora adulti, che non riescono tuttora ad accettarsi a causa della loro diversità rispetto alla maggioranza che li circonda. Lì per lì "il pregiudizio" del "sembri più simile a tizio che non a caio" può sembrare cattivo e fastidioso ma alla fine si tratta semplicemente della verità. Lo stesso dialogo tra Boris e Balto, a inizio film quando i cuccioli giocano sulla spiaggia, fa riflettere. Boris "Però....suoi fratelli e sue sorelle sembrano proprio dei cani, mentre Aleu sembrerebbe più simile a..." Balto "...a un cane! Aleu è un cane! Il discorso è chiuso!". Allo stesso Balto, nonostante sembrava avesse accettato le sue origini nel primo film, dà ancora fastidio quel tasto, soprattutto per il fatto che sa che Aleu non sarà accettata completamente, infatti, poverina, non l'adotta nessuno....ma il comportamento della gente non viene di certo fatto per cattiveria o pregiudizi, dato che comunque ormai per la popolazione Balto è un eroe, ma viene fatto più per una semplice scelta "Preferisco un cane ad un lupo". Non c'è assolutamente cattiveria dietro la scelta della gente di adottare i fratelli e non lei, ma semplicemente una questione di gusti. Lo stesso Boris non voleva affatto essere cattivo quando dice a Balto che la figlia somiglia ad un lupo, semplicemente non si può negare l'evidenza, non si può fingere che Aleu sia un cane anche se cresciuta tra loro e anche se, in realtà, dovrebbe essere, a livello genetico, più un cane che un lupo (Balto è già metà cane di suo tramite suo padre, quindi Aleu dovrebbe essere lupo solo per un quarto), ma la verità è che Aleu ha ereditato l'estetica e l'imprinting lupino molto più di Balto. "W la difference!" esulta Boris, anche se Balto sa che quella differenza può essere un problema, non tanto per la gente che non adotta Aleu, ma per chi ha davvero dei "pregiudizi", cioè il cacciatore che, senza sapere che Aleu in realtà vive da cane e ha dei proprietari, le spara solo perché somiglia ad un lupo e vuole ricavarne la pelliccia. Il cacciatore non può sapere che Aleu è in parte un cane, ma il cacciatore dà per scontato che lo sia dall'aspetto e, purtroppo, non gliene si può fare una colpa proprio perché Aleu somiglia ad un lupo. Infatti, per quanto Balto abbia cercato di nasconderglielo, alla fine, proprio con l'incontro spiacevole col cacciatore, sarà costretto a dirle la verità che, ovviamente, la ferira' profondamente. E questo, attenzione, non è che la gente non l'accetti, poiché, essendo figlia di Balto e Jenna, è sicuramente conosciuta in paese (lo dice un bambino all'inizio "Sono i cuccioli di Rosy, li ha fatti Jenna!"), ma semplicemente la gente ha preferenze/scelte in cui lei non rientra, infatti sono i bambini a scegliere i cuccioli e non i genitori. Aleu non è in pericolo al villaggio come lo era Balto, nel primo film, quando lo scacciano tutti, anzi, rispetto a lui è accettata (fatta eccezione per alcuni individui, come il cacciatore). Purtroppo la sua estetica non mente le sue origini. Lei, ovviamente, prende la cosa molto male e se la prende col padre e la nonna per il fatto di "essere diversa". "Che cos'hanno di diverso i miei fratelli? Anche loro sono mezzi lupi, eppure gli umani li hanno presi!". "Perché loro non sembrano lupi, invece tu sì!". La fuga di Aleu è dettata soprattutto dall'odio per le sue origini, e quindi non accettazione.... perché se somiglia ad un lupo, chiaramente, nessuno la vedrà mai come un cane. Simbolico anche l'incontro di Aleu con Muru nella grotta, il quale lo stesso topino la canzona di essere un lupo e lei, per l'ennesima volta, si arrabbia come se non ci fosse un domani. Domanda: se esteticamente non sembri un cane, perché ti arrabbi? Vorresti esserlo, ma non lo sei e se continui a negarlo significa che non accetti te stessa e quindi le tue origini. Il succo del discorso è questo. Alla fine, fortunatamente, Aleu fa pace con sé stessa e accetta quelle origini che lei rinnega, capendo che a casa sua avrebbe comunque continuato a sentirsi più affine al mondo dei suoi simili che non a quello dei cani. A differenza di Balto che, quindi, torna indietro solo edd esclusivamente per amore di Jenna, Aleu decide di andarsene per la sua strada perché ha finalmente capito chi è: un lupo che, a parte suo padre, a lungo andare avrebbe sofferto ancora di più sentendosi incompresa da tutti per il suo modo di sentire e vedere le cose in modo....lupino.

Ah, davvero? Non lo sapevo poiché essendo più piccola di te non ho nemmeno visto i film di Pozzetto (tranne il film "Da grande" in cui lui da bambino diventava adulto) e quindi figurati che non conosco nemmeno il nome della nonnina. 😅

@@SummerSummoner si 😊 eh vabbè hai imparato una cosa nuova 😁

Classe 92! Piango!

È lei

↔️ALBANiAN🦅🦅↔️BRiGENi30MALECAj🦅🦅👦🏻↔️💍↔️👧🏻↔️OLENADA LLESHI

Certo che lo è.

Si che è lei. Apparsa per dare forza al suo amato figlio

Dovete smettererla di litigare non lo sopporto più capite quello che provo ahhh state davvero crescendo

Yuki aspetta yuki

Hahahahaha! Concordo! 😅🤣 A me spaventava tantissimo, invece, una pubblicità del Moschino, con una donna che urlava per la morte del marito (la trovavo inquietante) registrata durante il film di "Alice bel Paese delle Meraviglie" n 2000 e che però vidi solo nel 2004 ma che, trafficando col Telecomando, skippavo automaticamente pur di non vederla. 🤣🤣🤣🤣

Mi spiace, purtroppo ogni periodo che porta con sé tot anni (solitamente dai 3 fino ai 7, qualche volta pure 10 anni) viene sempre ricordato come bello o brutto in base alle proprie esperienze di vita. Nel mio caso, ad esempio, essendo nata nel '99 ho potuto vedere queste pubblicità tramite le cassette già registrate da mia madre ma, comunque, mia madre ha continuato a registrare imperterrita per me e i miei fratelli fino alla fine 2009/2010......eppure la differenza degli spot anni '90 con quelli 2000 è abissale. Non posso dire che si tratti, quindi, di "legame affettivo/nostalgico" (magari collegato proprio ai ricordi con persone che oggi non ci sono più) come per chi è nato negli anni '80 o inizi '90, dal momento che ho visto gli spot in maniera equa, eppure ho notato da sola che gli spot anni '90 fossero più belli e che, col passare degli anni, soprattutto dal 2000 in poi la qualità è andata a scemare e, infine, scomparire del tutto. Perlomeno qualche spot, sempre dagli anni 2000 e fino al 2015, era gradevole (tipo lo spot natalizio dei Baci Perugina del 2015) o addirittura magico (tipo lo spot della Bauli del Natale 2013 in cui il bambino soffia sul pandoro dalla finestra e lo zucchero a velo sale fino alle nuvole facendo nevicare). Da 7 anni a questa parte tutto si è spento, una freddezza e un piattume allucinante. Manca l'inventiva, la magia, il calore, quel qualcosa che faccia dire "wow!" (negli ultimi 7 anni ciò mi è successo solo con lo spot della Hyundai di due anni fa). Pietoso il tentativo della Barilla di recuperare il calore di casa strizzando l'occhio ai suoi spot storici, perché la freddezza al telespettatore arriva comunque, e questo significa che lo spot della bimba con l'impermeabile giallo che torna a casa dai genitori inzuppata di pioggia per aver salvato il gattino, beh, sarà sempre 100 spanne sopra a quelli attuali (e parla una ragazza non nata negli anni '80, quindi la mia non è nostalgia).

@@SummerSummoner hai spiegato per filo e per segno il problema che ci attanaglia....devo dire la verità pensavo che il covid avrebbe reso le persone più sensibili, più umane , ma invece le ha rese ancora più fredde e distanti. sono del 1983 e ti posso dire che ho passato i natali piu belli della mia vita , la mia casa nel periodo di natale era un via vai dei parenti tutti i giorni . Tombola , mercante in fiera , cenoni che non finivano mai ( sono del sud NAPOLI ) quindi le nostre tavolate iniziavano alle 20 ,accompagnata dalla commedia del grande Eduardo De Filippo " NATALE IN CASA CUPIELLO ",si finiva pochi minuti prima delle 24:00 per poi andare tutti in chiesa aspettando la nascita di Gesù...... la tv era diversa , le pubblicità ti davano quel calore che oggi non ti danno, ogni pubblicità ti riempiva il cuore, la mia pubblicità preferita era quella del panettone motta e la mitica coca cola..... si aspettava il grande giorno di Natale per aprire i regali sperando di trovare quello scritto nella letterina. I lavoretti di natale a scuola quando la maestra univa i banchi e tu giocavi con la colla tra le mani invece di attaccarla sulle mollette di legno , le bancarelle con quei odori che ora non senti più , la novena suonata dai zampognari che camminavano per i vicoli del mio quartiere accompagnando quel bel periodo .....cavolo solo scrivendo queste piccole cose mi si scioglie il cuore e mi lacrimano gli occhi......

Non guardo la TV da anni, però a ora di cena mi capita di guardarla almeno per una mezz'oretta dato che la guarda mia madre. Ebbene, posso dire che da un mese a questa parte non ho visto neanche uno spot natalizio, se non al massimo quello della Bauli che, ovviamente, con quelli di quando ero bambina (come questi del video) non hanno nulla a che vedere. Stessa cosa per quanto riguarda gli spot pubblicitari stagionali in generale (tipo gli spot dello yogurt Mila di fine anni '90), e che prima o poi caricherò. Per quanto riguarda il Natale, comunque, l'ultima volta che ho visto due spot natalizi in croce emozionanti (simili a quelli del passato) sono stati quello della Bauli (2013/2014, con il bambino che soffia lo zucchero a velo dalla finestra) e quello dei Baci (la bambina che seppellisce il bacio nella neve e poi ne spunta un albero, del 2015/2016). Non ci sono più le emozioni oggi. Tutto è freddo, piatto e, a mio modesto parere, è come se il Natale fosse una festa da cancellare.

Anche al minuto 03:41, subito dopo lo spot della Coca Cola. ☺️ Natale per me, mia madre, e le mie cugine era soprattutto Fantaghirò. ☺️ Dovrò pubblicare, prima o poi, gli spot che mia madre registrò durante la messa in onda di Fantaghirò 2 perché hanno la particolarità di essere estivi. 😂 Eh, sì, fu l'unica volta che fu data la replica di Fantaghirò 2 nell'estate 1993. 😂

Eh, già. 😔 Tra l'altro negli ultimi tre anni, in particolare, gli spot natalizi, oltre ad essere assenti, ne presentano giusto qualcuno (ovviamente penosi).