วีดีโอ

Esatto, visto da fuori nel ritorno é la barca che scorre sotto il vogatore, che dal canto suo deve solo portare in avanti il busto, sbloccare le ginocchia e rilassare le gambe.

Buongiorno e grazie per l'apprezzamento del video. Il metodo cui accenno e i principi fondamentali che utilizzo sono basati sull'evidenza scientifica, per cui in poche parole i meccanismi di motor learning sono gli stessi sia per un paziente, che per uno sportivo o un musicista. Quindi, con i dovuti accorgimenti, si tratta di mettere il paziente in grado di eseguire un gran numero di ripetizioni di un gesto funzionale. Se ha piacere di approfondire la invito a scrivermi in privato: boccunileonardo@gmail.com Buona giornata

La spasticità è una tematica complessa su cui farò a breve un video dedicato. La risposta alla sua domanda, molto sinteticamente, è: come terapie mediche, assunzione di baclofen in caso di spasticità generalizzata, iniezioni di tossina botulinica in caso di spasticità focale. Per quanto riguarda le terapie fisiche, onde d'urto applicate ai muscoli spastici, utilizzo di elettrostimolazione a livello sensoriale (TENS) o per produrre una contrazione muscolare (FES, NMES). Per quanto riguarda la fisioterapia, mobilizzazione dell'arto affetto, utilizzo di tutori (mani e piedi) e ausili per una postura corretta (anche, tronco, spalle) per preservare il range articolare e prevenire deformità, e eliminare fattori scatenanti della spasticità (per esempio, il dolore può essere un fattore scatenante). Il punto è che la spasticità incomincia come una problematica neurologica (a seguito di un ictus, per esempio) ma poi cronicizza e peggiora a causa di immobilità prolungata, che causa modificazioni secondarie a livello del midollo spinale (riduzione della depressione post-attivazione) e dei muscoli colpiti (rigidità, fibrosi). Questo spiega anche perchè terapie 'periferiche' (applicate al muscolo, come elettrostimolazione e mobilizzazione) hanno un effetto positivo anche se questa problematica è di origine 'centrale' (danno cerebrale).

Per Info aggiuntive (un po' più tecniche, in inglese): www.leonardo-boccuni.com/post/what-is-and-what-is-not-spasticity

Buongiorno, certamente esistono tutta una serie di esercizi che possono migliorare il controllo della testa e del tronco. Esistono fondamentalmente tre gruppi di esercizi: rieducazione di movimenti selettivi e specifici, rinforzo muscolare (core stability), e lavori in condizioni di instabilità (esempio: esercizio del ponte da supino con le gambe poggiate su un pallone bosuball). Questo secondo le ultime evidenze scientifiche. Il controllo del capo ha la priorità sul controllo del tronco, bisogna lavorare su entrambi ma non c'è controllo di tronco senza controllo del capo. Allo stesso modo, bisognerebbe escludere che vi siano anche problemi di vista o attenzione visiva (neglet visuospaziale). Consiglio sempre di rivolgersi a un fisioterapista specializzato in neuroriabilitazione perché le insegni esercizi e accorgimenti utili per sua madre, che poi può proseguire anche per conto suo. Se ha piacere, può fissare una video-visita con il sottoscritto inviandomi una mail in privato (boccunileonardo@gmail.com). Buona giornata.

Le aggiungo in allegato il link di un video che ho girato di recente, sul recupero dell'autonomia post ictus: th-cam.com/video/06P3CAxym_A/w-d-xo.htmlsi=gR5At3OCuop_VFlI Gli step iniziali a letto potrebbero essere utili anche come terapia per sua madre, almeno per cominciare.

@@leonardoboccuni grazie per le delucidazioni, essendo ignorante in materia non intendo assolutamente fare danni. Siamo in attesa di una visita fisiatrica domiciliare(essendo la paziente quasi sempre a letto) dopo questo periodo festivo. Ci stiamo attenendo agli esercizi che faceva in ospedale per tenere "vivi" gli arti.

Buongiorno, che io sappia non esiste la versione italiana, lo scopo di questo video è propriamente farne una sintesi del contenuto in italiano, consiglierei di copiare il testo dal pdf e chiedere a Google Traduttore o ChatGPT di tradurlo.

Molte grazie lo farò purtroppo un mese fa ho avuto un ictus ischemico e brancolo nel buio .. grazie

@@danielecodastefano4456 si figuri, mi spiace per la sua situazione. Mi permetto di suggerirle, se ha piacere posso passarle i contatti del centro dove lavoro, è possibile prenotare una video-visita con me per fornirle indicazioni (soluzioni di problemi pratici) in base alle sue problematiche.

@@leonardoboccuni grazie sarebbe perfetto gentilissimo

@@danielecodastefano4456 ottimo, le consiglio di inviarmi una mail a boccunileonardo@gmail.com indicando suo nome, cognome, mail e numero di telefono. La contatteranno direttamente le segretarie per il primo appuntamento disponibile a Gennaio. Buon Natale e a presto.

Buongiorno, quello che affermo é basato su decenni di evidenza scientifica. Mi farebbe piacere aprire una discussione in questa sezione commenti, basata su dati oggettivi più che opinioni. Siamo nel 2023 e questi sono argomenti seri che meritano un ragionamento basato sulle evidenze. Ha degli studi scientifici da citarmi a sostegno delle sue tesi?

Ciao Matteo, premesso che il tuo punto di riferimento principale è quello che ti dice il tuo allenatore, mi sento di darti questi consigli: la tecnica è differente tra barca e remergometro, perché sul remergometro non hai problemi di idrodinamica; inoltre la tecnica cambia se devi fare un 2000 m versus se devi fare solo un minuto. Questo per dirti che per una gara di un minuto sprint al remergometro è più utile accorciare il settore, soprattutto in attacco è meglio fare tre quarti di carrello (quindi senza arrivare con le tibie verticali), e tirare su la frequenza di colpi al minuto. Scaldati bene prima e fai delle micro partenze, tipo 5 colpi rapidissimi a mezzo carrello, per prepararti a una gara sprint. Dacci dentro campione!

@@leonardoboccuni Grazie mille😁💙

Ciao Roberta, la pala non perfettamente verticale può dipendere da vari fattori, che ti elenco di seguito: 1. Relativo alla barca: scorretta impalatura degli scalmi; se ti capita su tutte le barche però occhio che probabilmente il problema non è la barca, ma la tua tecnica (vedi punti seguenti) 2. La tua tecnica: l'errore più tipico, soprattutto all'inizio, è quello di voler controllare l'angolo del remo a tutti i costi, magari impugnando con forza i remi. Al contrario, i rematori esperti ruotano la pala all'incirca in posizione verticale, ma con la mano relativamente rilassata, in modo da lasciare gioco alla pala. Questo perché al momento dell'entrata, anche se la pala non è perfettamente verticale, la messa in pressione data dalla spinta di gambe fa sì che il remo si trovi schiacciato contro lo scalmo: se gli lasci libertà si allineerà automaticamente verticale, se lo stringi troppo forte rischi che segue l'angolo che gli hai dato tu, che potrebbe non essere verticale o comunque non allineato allo scalmo.

Prego, grazie per il feedback!

Questo video è stato girato a Bruxelles (Belgio)

Thank you very much for your feedback, I hope you all the best for splinting and managing these issues... One last suggestion is to take a moment to browse other videos I made about splinting, there are some orthosis more specific for the thumb that leave the wrist free of moving, or splints with a soft rest component for the fingers to be weared at night... I Hope it helps!

thumb splint: th-cam.com/video/cDxDGZ__lX0/w-d-xo.html rest for fingers: th-cam.com/video/toUWfVfdTUk/w-d-xo.html

Sure, this upcoming week I'm busy teaching an upper limb course, then I will do a stepwise video and let you know. Cheers

www.leonardo-boccuni.com/post/recovering-hand-dexterity-with-neurorehab-orthoses-static-and-dynamic-solutions

Hi! So I started with a cylindrical splint around the distal forearm and wrist, half cylinder made of thermoplastic on the palmar side, and half cylinder made of velcro on the dorsal side. The velcro on the dorsal side has two layers: the inner (blue) is non-adhesive loop velcro attached to the thermoplastic, the outer velcro (black) is adhesive loop attached to the blue velcro, so in the end dorsally you have loop velcro on both sides (inside and outside). The loop velcro outside offers contact surface to attach pieces of hook velcro, which anchor the wires proximally (a type of wires you may use for fishing). There is also adhesive loop velcro on the outer aspect of thermoplastic, for the same purpose. The distal end of each wire is attached to a single loop of elastic (the one you may use for underwear and clothing in general). Each elastic loop runs either dorsally or palmarly around the first phalanx, so they pull the fingers in the opposite direction of wrist flexion-extension... Palmarly the thermoplastic gets higher on the distal edge, to enhance the pulley effect and has specific outriggers that follows specific directions of traction, based on biomechanical considerations (for instance, finger flexion of the second to the fourth finger point diagonally towards scaphoid, not parallel to the forearm) I hope I made it clearer

I will definitely try this - genius concept 👍🏽. Thank you!

chiarisco che vivo a taranto in città di mare, quindi sempre onde, motoscafi ecc ecc non abbiamo lago o fiume piatto

Buongiorno, purtroppo l'equilibrio é una questione di automatismo per cui é la pratica che migliora l'equilibrio, non esistono trucchi... Chiaramente ci devono essere degli accorgimenti per il mare aperto, io allenandomi a Genova l'ho sperimentato direttamente. Per esempio: l'equilibrio lo si tiene con le mani, non con il corpo, nel senso che è più determinante alzare o abbassare i remi dall'acqua che inclinarsi col busto a destra e sinistra. In secondo luogo, nel ritorno di carrello bisogna cercare di essere 'morbidi' con il busto e le braccia, nel senso che se un'onda ci sbilancia a destra e stiamo rigidi con busto e braccia penderemo a destra, se invece siamo morbidi la barca si inclina a destra e il busto si adatta, in modo che testa e pugni non vengono influenzati da queste turbolenze. In ultimo durante la fase di spinta, meglio prendere l'acqua e darsi un istante per stabilizzarci col remo prima della spinta di gambe, altrimenti entriamo e spingiamo senza sapere veramente dove siamo, e rischiamo di compromettere la palata prendere filaremi o ribaltarci. Spero che sia utile.

Grazie mille per il feedback positivo!

Grazie a te Carmelo e a tutti quelli che hanno apprezzato questo video. L'ho filmato l'ultima settimana che lavoravo come allenatore in Belgio, prima di appendere i remi al chiodo definitivamente... Ha voluto essere una sorta di testamento sportivo, un ultimo messaggio in bottiglia che ho lanciato su internet per comunicare tutto quello che ho imparato della tecnica di voga italiana. Sono contento che a distanza di tre anni ogni giorno ci sia qualcuno che ancora possa vedere e apprezzare quello che avevo da dire. Buon proseguimento!

Hi Axelle, thank you very much for your positive feedback! I'm sorry but I don't teach rowing anymore, this video was done the last week I worked as rowing coach to sum up all the things I learned in my career... If you have any question regarding rowing technique or rowing training you can write it down in this comment section, I use it as a chat to talk about rowing (which was and will always be my great passion! 😊)

Hi Leonardo tanks à lot for your answer !! I am practicing and studying rowing for 8 months. I row on a skif at the moment. My problem is on the back : I tend to turn my « avirons « in the water and not out. When I do it out the water I feel like I am not stable anymore. And also, recently trying more things, I fell twice so I am not so secure anymore , especially because in my club nobody is falling. I Hope that my questions are not to basics. Thanks a lot for your help I used to be a dancer now I love rowing (I am 53 and in good shape) and I would like very much to be able to pratice this sport with more ease !! Axelle

@@axellemikaeloff7357 interesting questions, let's start from the fact that falling on water is absolutely normal, especially at the beginning, and you should consider one-two sessions of training where you fall repeatedly by purpose and familiarise how to get back on the boat (of course supervised by your coach. Regarding the rotation of the oars, there are two kinds of errors: (1) rotation in the water; (2) rotation in the air. Rotation in the water means that your oar is still completely in the water, and by rotating it you pull out water and slow down the boat; the second error is when you go suddenly all down with the hands at the end of the stroke, to be sure to exit, but by doing so you lose the smoothness of the movement, and if your oars are far from the water you get unbalanced. The correct execution is to complete the stroke with the hands at the level of xhyphoid process, so that the oars are just below the shallow of the water, then rotate the oars just before completing the stroke, so that the oar is over the shallow, then when you go forward with your body you can go a bit down with the hands, and a bit distant from the water, to avoid touching continuously the water and have space to prepare the next stroke

At 19:40 - 22:10 of this video I tried to explain and show this concept

@@leonardoboccuni It is very well described !! Thanks a lot Leonardo, I will try it this after noon...:)

Ciao Giuseppe, ti consiglio di vedere il video della finale olimpica in singolo di Tokyo 2020: th-cam.com/video/3xf69AGi6zk/w-d-xo.html Tra 4:34 e 4:54 guarda attentamente la tecnica del greco, credo rappresenti un esempio eccellente di quello che ho cercato di spiegare nel mio tutorial. L'allenatore é Postiglione, quindi sempre di scuola di tecnica italiana si tratta...

Per quanto riguarda impatto negativo sulla schiena, bisogna fare distinzione tra posizione a cucchiaio corretta e scorretta... La posizione scorretta é quella in cui i muscoli sono rilassati e il bacino ruotato all'indietro, come se fossimo seduti al gabinetto; la spinta di gambe con la schiena in questa posizione curva può fare danni. La posizione corretta è quella in cui i muscoli della schiena, addominali e dei lombi sono in tensione, il bacino e la schiena creano un arco uniforme e stabile per trasferire la spinta di gambe alle braccia, senza rischi per la schiena

@@leonardoboccuni intanto grazie per le risposte, ho visto la vogata del greco e come la tua mi sembra perfetta. Io di voga non so nulla e mi alleno principalmente in sport fa combattimento. Da punto un di vista posturale non mi piace molto mantenere la schiena in una posizione fisiologica non naturale cioè per intenderci che non mantiene la normale S. Motivo per cui, per esempio, non mi piace neanche la postura dei ciclisti, ma è una mia idea personale e non metto in dubbio che la postura più efficiente possibile ai fini della vogata sia quella da te descritta e usata dai professionisti. Detto questo mi sto allenando al rowing casalingo con un vogatore compatto che ha i "remi" e non il manubrio e ti chiedo un'altra cosa perché voglio capire se sto facendo il movimento corretto: quando do il colpo l'attrezzo tende ad andare indietro cioè se fossi in acqua andrebbe nella direzione giusta tanto che ho dovuto appoggiare il vogatore la poppa al muro. Quindi premesso che cerco sempre di mantenere il movimento il più fluido e continuo possibile il fatto che faccio muovere tutto il vogatore è sintomo che la tecnica è corretta o non sto scaricando correttamente la forza?

@@giuseppecosco7226 sui vogatori possono esserci lievi movimenti in avanti (verso prua, testa) o all'indietro (verso poppa, piedi)... Verso poppa capita quando si spinge troppo forte con le gambe, come in partenza, mentre verso prua quando si chiude il colpo forte con busto e braccia... Detto questo non ti preoccupare se si muove in avanti o indietro, o se preferisci a tenere la curva fisiologica della schiena, l'importante é che una volta che scegli una postura per la tua schiena la blocchi con i muscoli stabilizzatori della colonna e addominali... Il colpo di schiena non é altro che un perno a livello delle anche, grazie alla contrazione del grande gluteo, la forma della schiena non deve cambiare durante il colpo

@@leonardoboccuni Grazie ancora per la risposta. In effetti ho notato sia uno spostamento verso poppa che verso prua causati esattamente per i movimenti che hai descritto. Lo spostamento verso prua cerco però di eliminarlo. Sono contento però per il gluteo che a fine allenamento era parecchio affaticato quindi dovrei aver lavorato bene. Ancora 2 domande e poi prometto che non rompo più. La prima è quante vogate medie al minuto dovrebbero essere fatte per avere un'andatura accettabile? La seconda è se il movimento della pedaliera deve essere sfruttato durante il movimento di chiusura del corpo (cioè quando si torna in avanti dopo un colpo)? Grazie mille

Grazie per il feedback positivo, purtroppo non ho altro da aggiungere sulla tecnica di voga, tutto quello che so sulla vogata di coppia é in questo video :) a breve caricherò una serie di video di allenamenti al remergometro, però senza spiegazioni, solo remare remare remare...

Noi purtroppo si

Buongiorno Giovanna, se per 'alzare il bacino' intendi una elevazione del bacino rispetto al carrello, per cui é come se quasi ti alzassi dal carrello, la risposta è sì, vuol dire che stai spingendo orizzontale e la tua linea di spinta é orizzontale o lievemente orientata verso l'alto, mentre il tuo peso si sposta dal carrello a remi e puntapiedi... Occhio però a non esagerare, altrimenti si rischia di perdere il carrello o comunque di ricadere col peso sul carrello verso la fine della spinta... Spero di avere risposto alla tua domanda

Credo sia molto complesso rispondere a questa domanda, per cui parto con uno spiegone dei miei... Allora, come ho detto verso la fine del video, esiste da un lato la tecnica ufficiale, "perfetta"; e dall'altro lato la tecnica individuale dell'atleta, unica per ciascuno di noi. I fattori che la influenzano possono essere tre: (1) la teoria della tecnica di voga che ti hanno insegnato; (2) la tua capacità di applicare correttamente la tecnica; (3) la tua costituzione fisica. Mi spiego: riguardo al primo punto, se ti hanno spiegato la tecnica di voga sbagliata, avrai creato un'abitudine di movimento sbagliato, e le abitudini consolidate sono difficili poi da modificare; può darsi invece che ti abbiano insegnato la tecnica giusta, ma che tu l'hai poi interpretata a tuo modo, e di nuovo se l'hai fatto per un periodo prolungato di tempo hai creato un'abitudine, difficile da modificare. La costituzione fisica è un fattore che raramente viene considerato, ma è a mio parere determinante. Se ad esempio un ragazzo è molto alto/molto basso, con una grande/ridotta mobilità articolare, con un equilibrio/squilibrio tra i vari gruppi muscolari, tutti questi fattori influenzeranno inevitabilmente la tecnica di voga. Ti faccio alcuni esempi pratici: io per primo ho una tecnica di voga "sbagliata", per cui tendo a fare tre quarti di carrello anzichè il canonico attacco con le tibie a 90 gradi, la parte bassa della schiena molto incurvata e una differenza marcata delle braccia in attacco, con il braccio sinistro perfettamente esteso e il braccio destro piegato. Non credo che tali difetti siano dovuti alla teoria che mi hanno insegnato, o a come l'ho assimilata. Credo invece che la mia composizione fisica particolare la faccia da padrone: ho sempre avuto le caviglie molto rigide, femori lunghi e una differenza nel lato destro/sinistro del corpo (una gamba è quasi 3 centimetri più lunga dell'altra). Da questo punto di vista, mi viene da parlare di "compensi" più che "difetti" nella tecnica di voga, ovvero la soluzione più efficace che ho trovato per vogare con il corpo che mi trovavo. Punto. Se guardi le foto di atleti che svolgono competizioni mondiali o olimpiche, ti accorgerai che ognuno di loro ha una tecnica di voga unica, e dei compensi motori; partire in attacco con le braccia piegate è uno dei più comuni. Per rispondere alla tua domanda, non so quale sia la causa del tuo "errore", perchè non sono il tuo allenatore e avrei bisogno di tempo e di altri elementi per capirlo. Se la causa è a livello teorico (abitudine consolidata), ti consiglio di vogare con uno specchio per poterti auto-correggere in tempo reale, ad esempio in vasca voga o al remergometro. Se la causa deriva dalla tua costituzione fisica, la flessione di braccia non è il problema, ma la conseguenza di un problema a monte. In genere la flessione delle braccia è una combinazione di flessione di polso-flessione di gomito-innalzamento delle spalle, che risulta dall'attivazione della catena muscolare del flessore ulnare del carpo-bicipite-fibre superiori del trapezio e romboidi. Questo può essere il risultato di un'instabilità della scapola, a causa di uno squilibrio dei muscoli stabilizzatori tra la scapola e il tronco (opinione personalissima). Prova a rinforzare coi pesi/corpo libero i muscoli che deprimono-stabilizzano la scapola, e quindi la spalla: il gran dentato, il gran dorsale e le fibre inferiori del trapezio. Scusa per lo spiegone infinito. Buon canottaggio.

@@leonardoboccuni Grazie mille per i suoi consigli, in caso chiederò all'allenatore anche di farmi un video per capire i miei "errori".

Grazie! sì un singolo Filippi

@@leonardoboccuni 🔥🔝

@@leonardoboccuni quale barca/brand consiglieresti per cominciare? sono intenzionato a comprare la mia prima coastal boat

@@gianlucaliolo mi dispiace ma non credo di esserti molto utile, l'ultima gara coastal l'ho fatta 10 anni fa, quindi non sono aggiornato sulla situazione attuale... all'epoca vinsi il mondiale coastal con un doppio della eurodiffusion, però credo che Filippi abbia poi creato una linea di barche coastal di alto livello, che però non ho sperimentato direttamente... per la mia esperienza nel canottaggio tradizionale ti direi che Filippi è il top della gamma, una garanzia

@@leonardoboccuni grazie x il feedback, gentilissimo!

grazie, mi fa piacere condividere la mia esperienza e che possa essere utile a qualcuno, buona giornata

@@leonardoboccuni Leonardo volevo chiederti dov'è che insegni, se insegni singolarmente cioè esempio ipotetico se vengo io mi prendi singolarmente e mi insegni passo per passo,che secondo me,e la cosa migliore,oppure in gruppo? E volevo chiederti anche se hai Instagram perché volevo chiederti dell'informazioni oltre a queste

@@gloriacipriani9080 dunque ho lavorato come allenatore dal 2013 al 2018, questo video l'ho fatto poco prima di smettere di allenare, proprio per "tirare le somme" di quello che è stata la mia esperienza personale in singolo... Ora vivo a Barcellona e svolgo tutt'altro lavoro, quindi mi spiace di non poterti essere utile... instagram non ce l'ho, credo tra un annetto, quando mi comprerò un remergometro, inizierò a caricare video quotidiani di allenamenti che chiunque può seguire da casa/palestra... per ora però non ho nè tempo nè modo di fare altro mi spiace... in bocca al lupo per i tuoi allenamenti

@@leonardoboccuni haaha caro,wow Barcellona eh bel colpo,diciamo che mi piacerebbe fare tra le varie cose anche canottaggio o cmq in questo range,ma...come mai hai deciso di abbandonare?peccato perché a prescindere da tutto mi sei simpatico e mi avrebbe fatto piacere seguirti,però chi lo sa ,appena ti farai insta prima follower eh,e che lavoro fai ora? Ah e anche video sulla palestra ecc sono utili eh hahah non si sdegna nulla eh

@@gloriacipriani9080 sul perchè ho smesso ci sarebbero varie ragioni, ma fondamentalmente perchè ora con moglie e due figli piccoli ho altre priorità... di lavoro sono fisioterapista specializzato in patologie neurologiche, ora ho cominciato un dottorato di ricerca sulla riabilitazione intensiva di pazienti con tumore cerebrale, prima di sottoporsi a chirurgia. Se non hai ancora fatto canottaggio ti consiglio di cominciare, è lo sport più bello del mondo

Categoria?

società?

Circolo canottieri roma

Ciao Edooo! Mamma mia che bei ricordi in doppio a Torino! In partenza mi portavi a spasso ;) ciao un abbraccio

Grazie Luca!

Il canottaggio ti aiuterebbe a cazzare meglio le scotte e a prendere molta più familiarità con l'elemento . Te lo dico per esperienza personale di 15 anni da velista e 30 da canottiere!