วีดีโอ

Quando Van Eyk arrivò in Australia, era accompagnato dalla moglie Cecilia Isabel e dai quattro figli, Neilsie, Dick, Freddie e Faith. Arrivò a Perth, nel marzo 1926 , dove tenne i primi incontri prima di andare ad Adelaide. Nel 1928 sua moglie Cecilia ebbe un crollo nervoso e tornò in Sudafrica per 5 anni. Mentre lei era via, lui fece amicizia con un'infermiera di Toowoomba, Hilda Kajewski, e presto le voci sulla loro relazione iniziarono a dividere la chiesa. Cominciarono a lanciargli addosso uova marce e persone scontente cercarono di interrompere le riunioni. I pastori del Queensland cercarono di convincerlo a "cambiare i suoi modi" e a riportare indietro sua moglie, ma Van Eyk rifiutò, protestando per la sua integrità. Van Eyk aveva spesso dei contestatori tra la sua folla e non esitava a buttarli fuori dalla porta: "Il Signore mi proibisce di colpire le persone, ma non dice che non posso metterle fuori gioco", disse Van Eyk. In un'occasione, dopo uno dei suoi incontri, quando fu aggredito da un minatore, Van Eyk diede la sua Bibbia a un uomo perché la tenesse e picchiò duramente il minatore per strada.

Assolutamente. Preghiamo che il Signore spanda il suo Spirito Santo su la sua chiesa e che, come Evan Roberts, si innalizon persone che infiammino questa nazione per Cristo.

Eh già, erano proprio senza impegni... giusto un paio di miracoli, accompagnare il Messia e la scrittura di testi che leggiamo da duemila anni. Roba da nulla!

@isaia40-3 non esiste una prova che quelli che tu chiami miracoli siano mai accaduti mentre esistono migliaia di prove delle efferatezze che sono state perpetrate in nome di cristo

@@supermoccioso1 Capisco il punto, ma non dimentichiamo che è un po' come giudicare Einstein per chi usa la fisica per costruire bombe atomiche. Forse la differenza sta tra il messaggio originale e cosa ci facciano gli esseri umani con esso, non credi?

ciao Tina, pensi che questo sia addirittura più importante di presentare agli altri la nostra buona testimonianza?

@isaia40-3 "La nostra bella testimonianza" sarebbe più importante dell'importanza capitale di avvisare i fedeli che bergoglio guida una falsa chiesa? Prendendo così sottogamba che un falso Papa è seduto sul Trono di Pietro? Lasciar ancira agure indisturbato uno che ha defenestrato il Vangelo e i Dogmi, irriso la Santa Vergine, banalizzato il cattolicesimo, vietato il proselitismo, intronizzato l'idolo pagano di Pachamama in Vaticano, taciuto sulle Messe sul materassino al mare, sulle celebrazioni in abiti da ciclista, esaltato personaggi notoriamente abortisti, piazzato personaggi dubbi sulle poltrone strategiche, protetto il sacerdote plagiatore seriale di suore, aperto alla Comunione ai concubini e alla benedizione alle coppie omosessuali, accolto con onore chi ha immerso un Crocifisso nella propria urina, aperto la porta al sacerdozio femminile e altre infinite "amenità"? Se tutto questo è secondario non vi è alcuna testimonianza se non quella di esser stati complice del tentativo di distruzione della Chiesa di Cristo.

e giorno dopo giorno scopri quanti ce ne sono stati come lui. é incoraggiante imparare dalle storie di questi uomini e donne del passato.

verissimo. Come ci insegna questo episodio, anche da una tragedia il Signore è capace di tirare fuori del bene.

@@angelicasibbio4981 hai visto che brava? Speriamo ne faccia altri

grazie mille per le tue parole! Siamo super felici che il nostro lavoro ti piaccia. È fantastico sapere che ci sono persone come te che ci sostengono! Sono sicuro che già lo fai, ma aiutaci a condividere il nostro progetto con i tuoi amici: più persone ci conoscono, più possiamo crescere insieme. Dio ti benedica e grazie ancora per il supporto! Un abbraccio,

Queste storie ci possono ispirare nella nostra camminata cristiana, vedendo qual'è stata la fede di chi ci ha preceduto.

così è!

Ciao, noto molta confusione nel tuo commento e c’è una mescola di modalismo, socianesimo e unitarismo che crea non poca confusione. Comunque ti potrei dimostrare la relazione tra Padre, Figlio e Spirito Santo prendendo come riferimento due brani, uno in Giovanni e uno nell'Apocalisse. Partiamo da Giovanni 14:16-17, dove Gesù ( il Figlio ) promette di pregare il Padre di inviare " un altro Consolatore " affinché sia con noi per sempre, " lo Spirito della verità ". Questo versetto sottolinea l'idea di una distinzione tra le tre figure che compongono la divinità, perché sarebbe alquanto privo di senso pregare il Padre per mandare lo Spirito Santo se quest'ultimi sono la stessa figura come sostieni nel tuo commento. Passando da Apocalisse 5:13, vediamo una scena di adorazione in cui " tutte le creature " lodano Colui che siede sul trono e l'Agnello . Questo brano non solo esprime il riconoscimento della divinità di Cristo, ma mostra anche come entrambi, il Padre e il Figlio, siano oggetto di adorazione, evidenziando una relazione tra queste persone della Trinità che non è solo funzionale, ma anche relazionale. Se come sostieni " Gesù in Cielo non può stare a fianco di Dio onnipotente", questo versetto già dimostra la fallacità della tua affermazione. L'interpretazione di versetti come questi indica che, mentre Dio è uno, le persone della Trinità esistono in una comunione che trascende la semplice identificazione con una sola persona o forma. Ignorare questa complessità può portare a una visione riduttiva della divinità e della stessa parola di Dio.

@@isaia40-3 E' certissimo che non esiste nessuna trinità. Non vi è alcun dubbio di ciò perché abbiamo un SUPERTESTIMONE: Gesù Cristo. Se Gesù facesse parte di una trinità, Lui ci direbbe più volte "Dio è trino, mi trovo insieme con il Padre e lo Spirito Santo". Nulla di tutto questo accade, al contrario Gesù ci dice e RIPETE, in modo chiarissimo e in tutte le salse, di trovarsi SOLAMENTE CON IL PADRE, ci ripete che Dio è solamente fatto dal PADRE E DAL FIGLIO. Gesù non ha alcuna idea di cosa possa essere una trinità o un Dio trino, cosa completamente INVENTATA. E' inutile voler insistere a FICCARE questa terza fantomatica persona con il Padre e il Figlio quando Gesù, la Persona direttamente coinvolta, ci TESTIMONIA che Dio è fatto dal Padre e dal Figlio e basta!! Tale presunta terza persona dovrebbe almeno avere una MENTE PROPRIA, altrimenti che razza di Dio onnipotente sarebbe! Quindi dovrebbe esistere un RAPPORTO tra Gesù con tale presunta persona. Invece questo SECONDO rapporto di Gesù con tale TERZA presunta persona proprio NON ESISTE, vedi i vangeli. Gesù si trova solamente con il Padre, vedi (solo per es.) "32Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma IO NON SONO SOLO PERCHE' IL PADRE E' CON ME." Cioè senza il Padre Gesù SAREBBE SOLO, insomma questo dimostra che sono solo in DUE: Padre e Figlio: Gesù non si trova in una trinità ma solamente con il Padre. Gesù non sta con 1. Padre e 2. Consolatore come sostieni, cosa assurda. Non è stato capito che lo Spirito di Dio (Spirito Santo) è lo stesso Dio che è uno spirito (Giov. 4:24). Satana si può trovare in una persona, ma ovviamente si trova là SOLO IN FORMA DI SPIRITO per parlare con quella persona, per corromperla, (vedi Hitler per es.). Dio onnipotente ha la STESSA ABILITA', può trovarsi in una persona per guidarla, si tratta dello "Spirito di Dio" alias "Spirito Santo" alias "Spirito del Padre". Quello Spirito è la presenza virtuale di Dio, non è Dio in persona. Come 1. Satana in persona e 2. lo Spirito di Satana non corrispondono a due persone distinte, così Dio e lo "Spirito di Dio" (Spirito Santo) non corrispondono a due distinte Persone. La dottrina della trinità è quindi falsa. Lo Spirito di Dio, alias Spirito Santo, si trovava in Gesù, lo ha aiutato nel deserto e successivamente nel dire le cose giuste. Lo Spirito di Dio si era anche occupato della gravidanza di Maria. Gesù ci dice che bestemmiare quello Spirito è una cosa molto grave.

@@claudiozanella256 il tuo commentario continua a suonare molto debole come postura teologica. Prendiamo Matteo 28:19: “battezzando nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.” Se lo Spirito Santo semplicemente non esistesse come sostieni, che senso avrebbe inserirlo in questo comando di Gesù, accanto al Padre e al Figlio? Anche in Giovanni 16:13, Gesù parla di un “altro Consolatore” che verrà, facendone una distinzione rispetto a sé stesso. Il termine greco "Paracleto" (avvocato, consolatore) è usato per indicare una figura che ha un ruolo preciso, ben distinto dal Padre e dal Figlio. Se il tuo ragionamento fosse corretto, cosa stava promettendo allora Gesù ai discepoli? E infine, il saluto di 2 Corinzi 13:13: “La grazia del Signore Gesù Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi.” Se lo Spirito Santo è un'invenzione, come giustificare l’attribuzione della “comunione” accanto alla “grazia” e all’“amore”?

@@isaia40-3 Come ripeto, si preferisce una ipotesi (chiaramente sbagliata) ad un chiarissimo insegnamento dato direttamente da Gesù in Persona. Per il fatto di essere ripetuto in TUTTE LE SALSE, ci sono persino alcune circostanze in cui Lui specifica di trovarsi SOLAMENTE con il Padre "se ve ne andate non rimarrò da solo! C'è il Padre qui con me!"...in altri versi Gesù specifica che i credenti si troveranno con il Padre e il Figlio e BASTA, non c'è alcun "signore che dà la vita" con loro, nessuna trinità!!! Non c'è ALCUN DUBBIO! Ma tutti come gli struzzi con la testa sotto la sabbia a dire "sustanziali, sustanziali..." Ignorare quello che ha chiaramente insegnato Gesù per creare una dottrina convenzionale è una vergogna. L'UNICO verso da te citato si riferisce a tre NOMI, che non corrispondono a tre PERSONE diverse, ma a DUE solamente. Il paraclito ovviamente non è una TERZA persona onnipotente, MAI VISTO insieme a Gesù e al Padre, né in Cielo, né in Terra! Il Paraclito ha un valore soggettivo, per gli apostoli, Gesù dice loro che non rimarranno da soli, dentro di loro ci sarà uno Spirito che li aiuterà. In pratica Gesù non li lascerà soli "verrò da voi", questo significa che non verrà in carne ed ossa, ma che semplicemente farà sentire la sua voce dentro di loro. Questo significa che gli apostoli testimonieranno che "lo Spirito di Gesù" si trova dentro di loro e gli parla. Ma ovviamente Gesù si troverà da un'altra parte. Non solo con Gesù, anche per il Padre accadrà la cosa corrispondente, anche Lui farà sentire la sua voce negli apostoli "...lo Spirito del Padre vostro che parla in voi." Il Consolatore sarà quindi formato dai due Spiriti che parlano negli apostoli, ma dentro di loro in realtà non ci sarà NESSUNO, dentro di loro verranno solamente ripetute le parole del Figlio e del Padre, che si trovano altrove (il Padre in una differente dimensione temporale): " perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito...". Cioè le parole non vengono formulate dallo Spirito in loco, dentro gli apostoli, questo avviene ALTROVE, come ho detto prima.

@@claudiozanella256 ero molto indeciso se rispondere perché non credo tu stia cercando un reale dialogo ma solo un confronto dialettico che non ci porterà da nessuna parte. Ma volendo ulteriormente strutturare la mia risposta, se osserviamo alcuni versetti chiave, emerge un quadro più complesso che supporta l’idea di un’identità distinta dello Spirito Santo all’interno della Trinità: Intanto vediamo la distinzione del Consolatore come “altro”: In Giovanni 14:16, Gesù promette di pregare il Padre affinché mandi “un altro Consolatore”, usando il termine greco “ἄλλος” (allos), che significa un altro dello stesso tipo ma distinto da sé. Questo implica che lo Spirito non è solo una presenza del Padre o del Figlio, ma una Persona con un proprio ruolo. In Giovanni 16:13, Gesù descrive lo Spirito come colui che “non parlerà di suo, ma dirà tutto ciò che avrà udito”. Questo versetto sottolinea un aspetto fondamentale: lo Spirito ascolta e parla, non come semplice estensione del Padre o del Figlio, ma con una funzione propria. Questa capacità di udire e parlare indica la presenza di un ruolo consapevole e attivo, caratteristica che non si addice a una “presenza virtuale”. In 2 Corinzi 13:13, Paolo benedice i credenti con “la grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo”. Qui, lo Spirito Santo non è solo un’influenza o una rappresentazione del Padre e del Figlio, ma qualcuno con cui si può avere una relazione. Se fosse solo una manifestazione virtuale, Paolo non avrebbe attribuito una “comunione” propria allo Spirito, tanto meno una comunione alla pari con la grazia di Cristo e l’amore del Padre. Questo versetto, quindi, suggerisce una persona distinta e relazionale, partecipe della stessa unità divina del Padre e del Figlio. Per concludere, In Atti 13:2, “Lo Spirito Santo disse: ‘Riservate per me Barnaba e Saulo’.” Questa è una dichiarazione autonoma da parte dello Spirito, che si esprime e prende decisioni. L’uso della prima persona, “per me”, è significativo. Inoltre, Efesini 4:30 ci avverte di non contristare lo Spirito Santo, un sentimento che non si potrebbe attribuire a una presenza impersonale come sostieni tu, né tantomeno ad una proiezione virtuale del Padre e/o del Figlio.

è proprio così!

Un Dio onnipotente che manda missionari.

@@isaia40-3 Già... Poco onnipotente direi.

@@filippop1751 i potenti della terra si servono di ambasciatori, così come il Re dell'universo si serve di suoi ambasciatori per annunciare le buone nuove del Regno

@@isaia40-3 L'universo non ha un re. Mentre per i potenti della terra, hai ragione. Quelli della terra, appunto.

@@filippop1751 che l'universo non abbia un re è un punto di vista. Per chi ti scrive quel re esiste, è onnipotente e si compiace di avere missionari che predicano il vangelo "fino alle estremità della terra"

Hai pienamente ragione Giuliana. E queste storie ci mostrano dei bellissimi esempi da seguire.

concordo !

è quello che ho potuto sperimentare io in questi anni di cammino con Dio... ha sempre avuto pietà dei miei errori.

@@giulianasani8448 è edificante guardare la nostra vita dalla prospettiva di ciò che Dio ha già fatto per noi

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