Eretta per la prima volta a metà del Cinquecento ed ampliata nel 1691, rimase quasi interamente distrutta dal terremoto del 1693. L’opera di ricostruzione, che avvenne per volontà del sacerdote Diego Pappalardo, fu portata a termine nel 1705. L’aula basilicale è adorna di notevoli decorazioni ad affresco realizzate dal pittore acese Giovanni Lo Coco (1667-1721). Nell’abside della navata destra trova collocazione il quadro di Mattia Preti (1613-1699) raffigurante Il martirio di S. Caterina d’Alessandria, l’unica pala d’altare del grande maestro del barocco italiano conservata oggi in una chiesa siciliana. L’altare maggiore è rivestito di tarsie policrome incastonate secondo uno schema di decorazione floreale e figurativo tipico delle maestranze messinesi. All’interno delle cappelle laterali sono custodite numerose tele, alcune delle quali ascrivibili all’operato del pittore Giuseppe Zacco (1786-1834).