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Libri e altre storie
Italy
เข้าร่วมเมื่อ 12 เม.ย. 2022
Di libro in libro, di storia in storia.
Su questo canale, ogni settimana pubblicherò
video e consigli di lettura diversi dal solito, conditi con un po' di cinema, di arte e di musica.
Ciao! Ada
I video vengono pubblicati ogni mercoledì alle 18:00 e sabato alle 14:00
Foto di copertina: Archivio Davide Coltro
Realizzazione video: Marco Magistretti
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วีดีโอ
LA REGINA DEI CASTELLI DI CARTA
มุมมอง 12614 วันที่ผ่านมา
Di eroi integerrimi e comprimarie vendicative
IL FILO DI LUCE
มุมมอง 19521 วันที่ผ่านมา
La volontà di riscatto che squarcia le tenebre della miseria
Capolavoro assoluto,poco da aggiungere.
Passo...
Consiglio di lasciarlo sugli scaffali del supermercato.
Torniamoci piu spesso alla letteratura alta... Romanzo da leggere e rileggere.
Semplicemente illegibile,Dan Brown.
Della bit generetion Kerouac è quello che mi ha da sempre entusiasmo meno. La sua penna non scorre...
Quando si dice il dono della sintesi. Video molto efficace e centrato che per un libro del genere, che conosco molto bene, non era facile realizzare. Scorrendo velocemente ho visto che ha recensito anche gli altri due dello stesso autore. Andrò a curiosare sicuramente. Ma scorrendo velocemente tra i titoli dei suoi video ho notato anche che abbiamo interessi comuni. La seguo volentieri. Aggiungo infine che i tre libri di questa serie meritano senz'altro la lettura. Peccato che l'autore ci abbia lasciati così presto.
Grazie. Mi sono appassionata molto tardi a Larsson, in realtà, perché per anni ho avuto una sorta di pregiudizio nei confronti della serie Millennium proprio per via del titolo di questo primo romanzo (a costo di ripetermi, i titoli della versione inglese sono più uniformi e nel complesso meglio riusciti: e meno male, altrimenti mi sarei persa un bel po’ di cose). Sto proseguendo nella lettura (e nella recensione) dei sequel diciamo apocrifi, sarò poi curiosa di sapere cosa pensa anche di quelli!
Mi aspettavo anche una critica, speculare a quella di un precedente video, verso chi pensa che ci si possa limitare alla narrativa trascurando la saggistica :-)
I booktubers si occupano quasi esclusivamente di fiction e (ma direi, perché) i lettori stessi in genere la preferiscono nettamente. Significa che non conoscono Platone, Einstein, Piaget, Gödel...cioè non conoscono le teorie con cui le scienze (naturali, umane, esatte) descrivono la realtà. A me sembra un problema enorme
Osservazione interessante, potrebbe essere un’ottima idea: ogni tanto (rarissimamente, lo ammetto) qualche saggio l’ho recensito, ma in questo periodo della mia vita ho voglia soprattutto di parlare di romanzi. Sarà che ho studiato troppo, in passato😅, e invecchiando sento piuttosto forte il richiamo della narrativa (del resto, dopo anni e anni passati a scrivere cose accademiche molto tecniche e specialistiche mi son lanciata a scrivere narrativa anch’io, quindi evidentemente è proprio un’attitudine mentale mia, sviluppata in questi anni più maturi)
Molto interessante, grazie. Direi due cose. La prima è che video come questi sono utili per incoraggiare i non lettori a diventare lettori. In questo senso sono note le statistiche ufficiali ISTAT circa la percentuale bassa anzi disarmante di persone che leggono almeno un libro all' anno. La seconda cosa di cui voglio dire riguarda il discorso della prospettiva del lettore e di ciò a cui lo scrittore non aveva pensato mentre scriveva. Si tratta di un dettaglio decisivo sul quale sono totalmente d'accordo - anche per esperienza personale - e di cui aveva parlato in termini simili e promettenti Umberto Eco nelle sue Postille a Il nome della rosa. Un ultimo dettaglio, credo che i video così brevi e concentrati su pochi punti siano in generale utili e accattivanti considerata la soglia di attenzione di molte persone abituate e succubi della messaggistica quasi istantanea dei social.
Grazie ancora delle sue osservazioni! Eh, Eco la sapeva lunga...
Grazie del suo tempo 🌺La lettura è un’esperienza unica… ti coinvolge, ti fa viaggiare nello spazio e nel tempo. Leggo da una vita e non mi sono mai stancata 🙃non rinuncerei per nessun motivo a un buon libro che è il proseguimento della mia mano 😁
... e del cuore!
Grazie Ada.
Grazie, è una bella recensione. Si tratta di un libro che mi ha cambiato la vita, come ho avuto la fortuna di poter dire al suo autore.
Eh sì. Davvero. Anche a me ha fatto quell’effetto: chissà se avrei mai intrapreso certi studi, senza il Pendolo, se mi sarei mai appassionata tanto alla storia, alla paleografia e a tanto altro, e soprattutto alle più o meno recondite connessioni che legano i saperi. E la seconda parte dell’ultima sua frase mi suscita un pochino di sana invidia!
Ho provato a leggerlo ma ho rinunciato. A prescindere dalla storia raccontata, molto bella, come tante altre storie molto belle, è scritto in un modo per me insopportabile. Lo stile di questa autrice non mi piace, lo trovo banale, sicuramente reduce da un editing importante eppure inefficace. Ho letto le prime pagine e poi altre pagine a caso per verificare, come faccio sempre prima di iniziare una lettura. Il libro ha un grande successo e probabilmente se lo merita, ma non è detto che ciò che viene proposto in distribuzione sia poi un prodotto di qualità. In confronto ad alcuni altri scrittori contemporanei la differenza si nota subito. Si tratta ovviamente solo della mia opinione. Ho restituito il libro a chi me lo aveva prestato. Leggo moltissimo per lavoro e non posso perdere tempo con libri di questa qualità.
In che senso insopportabile? Capisco che sia questione di gusti, molto personali, ma è una prosa ben costruita... Sarei curiosa di capire cosa non le è piaciuto
@@libriealtrestorie Buongiorno, sì, è esattamente una questione di gusti. Vorrei dirle cosa non mi è piaciuto senza farla troppo lunga e sono certo che rimarremo con le nostre rispettive opinioni, del tutto legittime. Le faccio qualche esempio proprio dalle prime pagine del capitolo 1. Cito brevemente : "si fermò stridendo sull 'asfalto" - " vestiti di tutto punto" - "tirate a lucido" - " una fitta al petto" - "arrivò trafelato" - " la fronte imperlata di suore" - " se lo ritrovò a un palmo". Ecco, in sole due pagine tutti questi modi di dire scontati, usatissimi, banali, appunto, per cui mi è sembrato di leggere un testo di una dilettante. Il romanzo ha sicuramente dei pregi, ma questo inizio ha smontato il mio interesse. La ringrazio molto per la cortese risposta.
Confesso di non averci fatto caso. Messi tutti in fila così fanno impressione.
Sono sicuro, e lo dico senza ironia, che a me siano sfuggiti diversi pregi. Sono partito molto prevenuto dopo la lettura delle prime pagine e ho finito per lasciare la lettura a metà.
Comprendo la sensazione. Quando le prime pagine prendono male difficilmente si riesce a proseguire nella lettura, è capitato anche a me con altri libri. Quanto al caso specifico, di solito mi accorgo subito dei difetti del tipo che lei ha evidenziato, ma qui altre caratteristiche della prosa e le atmosfere per me un po’ esotiche - se mi passa il termine - mi hanno evidentemente distratto. Il che mi dà da pensare, tuttavia, perché la mia attitudine mentale consueta tende a virare spesso verso lo sguardo da correttore di bozze: il che a volte mi rovina il piacere della lettura (visto che quando questa modalità entra in funzione poi non riesco più a disinserirla). Invece qui non è proprio entrata. Ci mediterò sopra. Intanto grazie ancora per le sue osservazioni.
Finalmente un canale di libri gestito da una persona cólta, con proprietà di linguaggio, abituata ai saggi e non solo alla narrativa. Se sistemasse la qualità audio e video, se il montaggio fosse meno statico e se invitasse gli utenti a interagire maggiormente ( chiedendo commenti su quanto recensito, su libri da consigliare, quiz in cui associare autori/libri/citazioni/argomenti, etc.) Il risultato sarebbe molto diverso
Grazie! E grazie anche dei suggerimenti: ci proveremo... l’idea è sempre stata quella di “invitare in salotto” gli utenti per una chiacchierata, anche se questo comporta inevitabilmente una regia piuttosto statica. Ha ragione, qualche riferimento in più ai commenti dei fruitori del canale potrebbe essere l’occasione per una maggiore interazione (rima involontaria😅). A presto!
@@libriealtrestorie Ada, lei è talmente brava che non mi ero mai soffermata sulla qualità dell'audio. È come quando si ascolta Whitney Houston, la musica è sempre superflua. Un abbraccio e grazie 🙂
Così mi fa arrossire😅
Complimenti signora o professoressa (non so se lo sia), recensione molto bella. Io pure ho ripreso il libro da adulto, ma al suo contrario, L ho apprezzato sia in giovane età, sia dopo. Lei secondo me mette un po’ troppo carico nel giudicare o disprezzare Dino. Tanti di noi vivono queste conzidioni dell animo, sia uomini che donne. A me sembra che l’ ossessione di Dino abbia le parvenze della depressione e del narcisismo, ma, cosa strana, non ho sentito nessun critico o commentatore menzionarne alcuna. Eppure oggi sono termini molto in voga e purtroppo non solo termini, ma disagi reali. Il genere maschile è piuttosto popolare in entrambe le versioni, anche se io personalmente ho sentito poco di donne narcisiste. È d’accordo con me? Avrebbe usato la stessa enfasi se il protagonista fosse stato una donna? Grazie
Grazie della sua attenzione. Sì, credo che lei abbia ragione, sulle componenti della depressione e del narcisismo. Se sono stata un po’ dura col povero Dino è perché la situazione mi urta, indipendentemente dalle “attenuanti psicologiche”: in questo romanzo non posso fare a meno di percepire un’attitudine morbosa, insomma. Il fatto che tale attitudine abbia qui connotati tipicamente maschili è irrilevante, anche perché non è meno morbosa, pur in modo diverso, anche l’attitudine della protagonista femminile. Comunque, anche immaginando di ribaltare - mutatis mutandis - le parti, mi darebbe ugualmente fastidio.
@@libriealtrestorie grazie della risposta, signora. La seguo per altre interessanti discussioni letterarie. Si occupa solo di opere italiane o anche europee/russo e statunitensi? Grazie.
Buongiorno! Se scorre i miei video vedrà che tratto principalmente di romanzi scritti in italiano e in inglese, perché quelle sono le due lingue in cui leggo abitualmente, non amando troppo le traduzioni.
Finalmente sento trattare questo argomento che tanto mi ha dato da pensare. Sono d’accordo con ogni punto esposto, infatti trovo che siano diversi i motivi che muovono alcune persone ad allontanarsi dalla narrativa. Formandomi in un contesto scientifico, non è difficile trovare opinioni del genere, derivanti specialmente da persone particolarmente brillanti. Ho sempre amato la letteratura di ogni genere e ciò mi ha reso in grado di vedere il mondo con quel tocco di sana irrazionalità che mi permette non di rado di competere o superare i suddetti. La saggistica e tutto ciò che vi è affine è sicuramente una risorsa di informazioni che ci apre la mente e ci fa conoscere scorci di realtà che apparentemente ci sembravano essere del tutto chiare, ma, la narrativa in ogni sua declinazione offre al lettore un nuovo modo di pensare che, se applicato alla tanto amata cultura, ci permette di vedere oltre la montagna dell’appurato.
Grazie del suo contributo, il punto è proprio questo: capire come e cosa ciascuno legge per allargare i proprio orizzonti!
Mi spiace dirlo, ma non sono riuscito a finire sto libro. Forse lo riprenderò in mano fra un paio di settimane e vedremo come andrà. Forse sarà che mi aspetto molto di più da una scrittrice conosciuta che ha pubblicato così tanti romanzi. Ho trovato che, oltre alla mera descrizione di situazioni, ambienti e stati d'animo, licenziati con poco, non ho trovato nient'altro. Naturalmente mia opinione e mio gusto.
Quello che mi piace poco di certa letteratura americana è che continua a proporre i.suoi grossolani stereotipi sulla realtà del Bel Paese. Uno dei piu macchiettistici è la descrizione in parecchie opere, di un Italia oppressa dal Vaticano, con una Roma dipinta come una capitale di una specie di teocrazia un po anarchica ed all.acqua di rose. Capisco che il pubblico, soprattutto d Oltre Oceano, quello vuole e quello ama, forse anche per lavarsi la coscienza. E capisco che anche da questa parte dell Oceano fa comodo a molti far credere che sia cosi.
Concordo
Eccomi. Lettore altalenante. Circa 80 90 per cento saggistica e 10 20 per cento narrativa, ma confesso che mi piacerebbe leggere piu romanzi. Alle giustificazioni esposte io aggiungerei anche la diffusa crisi creativa degli ultimi anni, ma che non riguarda solamente la letteratura. Dove sempre piu storie sono prevedibili gia alle prime battute. E si capisce subito dove lo scrittore ti vuol portare. A quello poi bisogna aggiungere che molta narrativa recente, e mi riferisco alla produzione italiana, è piuttosto "politicizzata". Anche se ovviamente ci si può rifare con i classici. P.S. Ha mai pensato a postare qualche video "open air", dico tanto per dire, visto che le decine e decine di divulgatori letterari che appaiono su You Tube mostrano sempre una libreria sullo sfondo. Può sembrare una facezia, ma in questo modo il libro in quanto tale verrebbe "umanizzato" e non incasellato in una posizione ben definita, ed a maggior ragione trattandosi di romanzi, di opere di fantasia che spesso sono anche di evasione.
Capisco... quanto dice è vero. Quanto allo sfondo, certamente abbiamo pensato a fare riprese en plein air, ma sono complicate per molti motivi. Magari in futuro ci riproviamo! Grazie segli spunti!
@@libriealtrestoriemi piacerebbe scriverLe in privato, se permette...
Perle preziose
Buongiorno! Personalmente non ho pregiudizi contro i romanzi, ne ho letti molti e ne leggo ancora, è vero però che ultimamente le cose stanno un po' cambiando, per diverse ragioni personali (ovviamente 😉): 1) i miei gusti personali sono un po' cambiati con il cambiare dell'età e a volte voglio qualcosa di più interessante e impegnativo, mi sono indirizzata verso la poesia, per esempio. 2) nell'ultimo anno o anno e mezzo ho letto romanzi che mi hanno lasciata del tutto indifferente (nel migliore dei casi) o che ho dovuto interrompere perché banali e scontati, sempre secondo me. È logico che così si ha l'impressione di perdere tempo. Ci sono tante, forse troppe pubblicazioni, e a volte è difficile trovare in questa marea qualcosa che sia adatto ai nostri gusti personali e capita di 'scoraggiarsi'. Grazie per il video sempre molto interessante. Buon fine settimana 🌸
Buongiorno e grazie per questo contributo, che illumina altri aspetti interessanti della questione! Mi colpisce soprattutto quello della scelta troppo ampia: è vero, verissimo, spesso si rimane disorientati in un oceano di proposte che da un lato sembrano tutte uguali (ci sono filoni di moda sui quali alcuni autori si buttano a capofitto senza “sentirli” davvero) e dall’altro mancano di spessore. Spero che questo canale, che salta volentieri di palo in frasca, possa dare una piccola mano😊
@@libriealtrestorieQuesto post mi ha fatto venire in mente come qualche anno fa venne di moda nella letteratura "commerciale" la figura del cavaliere Templare. Praticamente non passava mese, se non settimana, che non uscisse qualche romanzo in chiave templare. Oltre alla ripetitività tra l altro la figura del templare era costruita spesso in maniera molto fantasiosa, forse più adatta a rappresentare un film Western o Poliziesco che non una certa mistica medioevale.
vero! ho vari conoscenti e amici (soprattutto uomini) che corrispondono al tuo identikit. per quanto riguarda me purtroppo sono diventata una cosiddetta “lettrice estiva” o comunque da giorni di riposo, poiché dovendo studiare manuali di diritto quotidianamente, la sera arrivo cotta e mi concedo al massimo un film o una serie tv …
Sì, anche io ho notato che sono soprattutto uomini e spesso con una robusta formazione tecnico-scientifica, ma non vorrei mai generalizzare😅. Capisco la faccenda della lettura confinata a periodi ben definiti: a volte si legge o si scrive tutto il giorno e passa un pochino la voglia (più che altro mancano le energie)... tempo fa mi era capitato per diverse settimane di fila! In quei casi bisogna puntare su qualcosa di molto coinvolgente, magari un thrillerino poderoso, così non si riesce a fare a meno di voltare pagine e pagine e magicamente qualcosa scatta. Mai perdersi d’animo🤗
Sei stata anche fin troppo diplomatica. Non voglio perdermi in sproloqui, ci sarebbe troppo da sciorinare e analizzare. Senza mezzi termini, se mi è concesso, io ci vedo un pregiudizio duro da smaltire e nient'altro. La brillantezza di un individuo non presume necessariamente la presenza di intelligenza emotiva ed empatica. Mi ricorda un po' le teste dure di certi adulti - ahimè troppi - che presumono che l'animazione sia "per bambini" - secondo quale principio, ancora non mi è chiaro, ma tant'è. Ah, i capolavori che questi "adulti" così seri impettiti si son persi!
Ma no, la mia non è attitudine diplomatica, è sincera intenzione di capire. Sui cartoni animati invece sono d’accordo😁
Mi piacciono sempre moltissimo i suoi video. Grazie!
Grazie a lei per le sue parole!
La passione di un uomo un pò in là con gli anni per una giovane prostituta è raccontata con tutta la delicatezza e la semplicità di cui soltanto Buzzati è capace.
Grazie per i suoi video interessanti 🌺 La serie di Ripley è fatta benissimo e il b/n è davvero azzeccato. Ho amato molto il film con Matt Damon ma la serie non è da meno, anzi… la Highsmith ha una scrittura coinvolgente e riesce a creare trame perfette😊 di lei ho letto solamente il quarto libro della serie di Ripley trovato casualmente su una bancarella e mi è piaciuto molto. Un saluto 🌸
Lieta che abbia apprezzato! E grazie del suo contributo
Grazie mille per questo feedback sul libro. Devo parlare di questo libro per il mio esame, il tuo video mi ha aiutato molto👍
Davvero? Ne sono lieta: posso sapere che esame è? E in bocca al libro...!
@@libriealtrestorie Un orale di letteratura sull'ossessione amorosa
L' argomento Tolkien e' forse l' unico in cui gli allievi sono più preparati della Professoressa. 'Sti nerd!
Senza ombra di dubbio!😅
Un libro bellissimo .Tra i piu belli di Simenon e anche il film molto bello..
“En cas de malheur” con la Bardot o quello del ‘98? Io non ho visto nessuno dei due, ma se dovessi scegliere, a istinto opterei per il primo.
Una storia intrigante e profonda, quella con l’Anglico, come molte delle storie che non hanno potuto trasferirsi su un piano reale. Spesso, durante la storia, il loro incontro ha sfiorato la Realtà, ma senza mai toccarla veramente e cosi due anime hanno potuto essere ‘totali’, pure, dialoganti e sublimi. Troppo bello, questo libro. grazie di averlo presentato cosi bene
Grazie a lei di avere sottolineato un aspetto così importante!
Grazie per la Sua ottima recensione di questo romanzo classico da leggere da adoloscenti.
Grazie a lei! È vero, andrebbe letto da giovani: io invece l’ho letto a 29, ma in effetti ho avuto una adolescenza molto lunga😂😂😂
Buon giorno Ada, grazie per la recensione, lo leggerò sicuramente.
Per me è stata una scoperta piacevole, spero lo sia anche per te!
Sto leggendo “La randagia” x mi aveva incuriosito la recensione , mi sta piacendo molto 👍
Ne sono lieta
Perdonami se non c entra molto, ma il tuo outfit in questo video è superlativo...
Mi piacciono sempre i tuoi consigli! ❤
Ne sono molto felice!
O si ama o si odia, nessuna mezza misura. Io lo adoro da quando lo lessi a 14 anni, ma è un errore farlo leggere ai bambini. Non è un libro per loro.
Concordo. Va letto da grandi. E mi fa piacere che lo riconosca serenamente anche una persona che lo ama. Grazie per il suo contributo!
E chissà se alle signorine di oggi, (diciamo teenager), chissà se dispiacerebbe poi vivere quel mondo. A volte l aggressività e l intraprendenza sono solo maschere. Io vedo tantissimi giovani insicuri, anche perché forse rispetto ad allora non sono sicuri del loro posto nel mondo, del loro ruolo preordinato.
Saggia riflessione...
@@libriealtrestorieBasta pensare alla nostra adolescenza, a quella ad esempio di chi è nato nei primi anni Settanta 😂. Si poteva scegliere una strada e percorrerla, più o meno secondo la tua vocazione, ed il massimo del rischio era di finire demansionato o trasferito, ma più o meno avresti fatto qualcosa di attinente al tuo percorso. Demansionato perché magari il laureato svolgeva compiti da diplomato, od il diplomato andava a fare lavori meno qualificanti, o trasferito perché magari il datore di lavoro veniva assorbito da altri e si cambiava di sede. 😢. Oggi l.incertezza nei giovanissimi regna sovrana, ed è anche per quello che c è apatia, persino nella quotidianita piu banale, (noi che a 18 anni è un giorno ci iscrivevamo a scuola guida, o che appena maturati vedevamo l universita come un trampolino, ed il viaggio all.estero un traguardo educativo). Non si matura prima perché a 12 anni si dicono le parolacce, o si parla di sesso, se poi lo stesso sesso è concepito come un freddo bene di consumo, (od addirittura come un dovere sociale). E credo di non essere il solo a pensarla così.
Complimenti Ada per la camicia, e per il colletto che pur non alzato, è sempre dinamico. Sei una vera signora! Sei cattolica?
Di questo libro ho solo letto il retro di copertina. E non mi è piaciuto. Divrebbe parlare di una postina ed il suo farsi accettare con difficoltà in una realta rurale del sud. Poi ripensandoci, nello stesso periodo storico nell italia del nord la figura della postina era gia stara accettata. Poche e rare, ma c erano. Quindi ho pensato al solito velato razzismo anti-settentrionale che ha intriso la cultura italiana da una trentina d anni a questa parte. E non l ho comprato per principio.
Pregiudizi anti nordici in questo romanzo? No, non ce ne sono (si figuri, se ci fossero li avrei ben notati 😅). Non si fermi alla quarta di copertina. Non posso garantirle che questo libro le piacerà, ovviamente, non la conosco e non conosco i suoi gusti, ma le garantisco che in queste pagine - scorrevolissime - si respira, al contrario, l’aria un po’ “esotica” e sconosciuta del Sud, si fatica insieme alla protagonista ligure a entrare in logiche inaudite, ci si scontra con mentalità difficili da comprendere. È un viaggio duro, doloroso, descritto benissimo. Una prosa accurata, capace di trasmettere molto. Non è né anti nordico, né ideologicamente “femminista”. Parola di lombardissima.
@@libriealtrestorie Grazie per la segnalazione. Anche perchè ho notato essere un titolo di grande diffusione, (visto esposto anche in supermercati ed aree di servizio). Purtroppo ho notato che negli ultimi 30 anni il panorama culturale settentrionale è stato adombrato, e non avrei voluto che questo ne fosse stata l ennesima conferma. Interi panorami culturali storicamente molto fertili, come l Emilia od il Piemonte, negli ultimi 20 o 30 anni sono quasi scomparsi, oppure il Veneto o la Lombardia ridotte a macchiette, a terra di ubriaconi trogloditi la prima regione, a cafoni arricchiti la seconda. In compenso regioni senza una vera cultura autoctona come Puglia e Sicilia te le servono in tutte le salse a tutte le ore, per non parlare di quanto l hanno menata con Matera, che di storico e di attraente ha proprio poco. Credo che l offuscamento del.panorama culturale settentrionale sia la base del decadimento culturale dell Italia intera, ormai incapace di produrre fenomeni di spessore. Oppure, confidiamo in qualcuno di emergente 😁.
Un libro che al giorno d oggi non dice più nulla...
Testimone di un’epoca passata: eppure non sono pochi coloro che, mutatis mutandis, ragionano così anche nel XXI secolo.
@@libriealtrestorie Premetto che la mia opinione non fa testo perché ho sempre preferito la saggistica alla narrativa, però il canale di Ada è piuttosto aperto alle tendenze culturali non solamente letterarie, e mi ci sono intrufolato. Sulla Strada l ho letto da adolescente, (ad occhio e croce io ed Ada dovremmo.essere coetanei), ma anche allora non mi aveva entusiasmato, perchè l ho sempre visto come un racconto picaresco in salsa americana, però è sempre stato considerato un classico e come tale va rispettato. Al di là del fatto che viviamo in.un.epoca di grandi modifiche e cambiamenti.continui. Anche la narrativa rosa, od un giallo deduttivo classico, avrebbero.serie difficoltà di ambientazione (interessante parlarne proprio con una scrittrice 😁).
😁😁😁
@@libriealtrestorie c è la possibilità di contattarsi? Se no posso farlo anche pubblicamente sotto qualche post....
Sul mio sito adagrossi.com c’è il modulo di contatto, poi da lì arriva sulla mia mail
Grazie, mi avete inciriaggiato ancora di piú per leggere il secondo libro. Mi ha piacciuto moltíssino il primo, anzi ho potuto godere di essere con loro, i Florio. Un caro saluto di un véneto-argentino di 5 generazione 🎉
Bene! È sempre bello tenere viva la memoria delle origini, anche se lontane. Buona lettura!
❤
Lei è l'unica che mi fa venire voglia di leggere tutti i libri che recensisce . Grazie 😊
Ma grazie! Che bello!!!!!
Mi piacerebbe sentire un'opinione circa Ursula K. LeGuin, parlando di fantascienza - e quindi di fantasy di riflesso - in particolare "La mano sinistra delle tenenbre"; spero di aver stimolato della curiosità per questa autrice.
Confesso umilmente di conoscere questa autrice solo di nome: non ho mai letto nulla, di suo. A occhio non è proprio il mio genere, ma potrei provare!
@@libriealtrestorie Diciamo che ho avuto la presunzione di fare un parallelismo, sentendo parlare di Tolkien, dato che anche la LeGuin utilizza - come tutti i bravi autori - il pretesto di un mondo fittizio allo scopo di raccontare qualcos'altro, da qui lo spontaneo suggerimento. Ma naturalmente non può piacerci tutto. 😊
Apprezzo sempre di più la varietà delle letture che propone...dai topolino, ai gialli, ai classici a perle sconosciute (almeno per me) come il libro di oggi....la curiosità e la mancanza di preconcetti (letteratura di serie a e di serie b) sono valori che apprezzo moltissimo
Grazie!!!
Sono al cap.78, e sto avendo enormi difficoltà a proseguire. Sono mosso dall'inerzia e dalla speranza di trovare pagine in cui posso respirare un po', quando il Professore rallenta quel ritmo estenuante di nomi, serie, citazioni, iper-testi e pseudo-personaggi storici. Ero partito con un un "amo" e sono in fase acuta di "odi". Chiedo aiuto perchè proprio non so cosa fare e certe volte mi viene da pensare che a troppi piace citare Eco (perchè fa figo, perchè sembra un lascia-passare per il circolo degli intellettuali) ma pochissimi lo hanno veramente letto e metabolizzato fino in fondo
La prima volta che l’ho letto non ci ho capito molto, sono solo rimasta affascinata dalla scrittura, dall’invenzione. Poi l’ho riletto altre volte, scoprendovi man mano le cose che nel frattempo avevo imparato. Anzi, di più: alcune cose le ho studiate perché questo romanzo mi aveva acceso curiosità inaudite. Il pendolo diverte nell’istante in cui si riesce a entrare nel meccanismo mentale, nel gioco di Eco. Altrimenti sì, può risultare pesante. Il ritmo estenuante che dici, a quel punto, diventa un pungolo continuo a proseguire, è perfino inebriante, come la velocità: insomma è la differenza tra essere passeggero di un pilota di formula uno che sfreccia a velocità folle mentre tu non sai neanche dove state andando e invece guidare tu, sempre a velocità folle ma con lui sul sedile del passeggero, che ti fa da navigatore. Come metafora è un pochino azzardata, ma credo funzioni.
Giuro che continuo a non capire. Mi sento un criceto. Che gioco è se l’erudizione è fine a se stessa? Tanto lo scopo è quello di allacciare improbabili coincidenze per dare un impianto teorico sostenibile al Piano. Perchè così tante pagine? Non è un romanzo che ti puoi permettere di tralasciare e riprendere, sono affiancato persino dal “Dizionario del Pendolo di Foucault”. Questa maratona la termino, ma ammetto che avrei bisogno di un mese di Baricco per recuperare le energie mentali consumate. Dovrebbe cominciare la discesa, ti aggiorno
Cavolo, non sapevo che esistesse un Dizionario del Pendolo. Non so, la faccenda del criceto posso intuirla ma non la capisco fino in fondo, io sentivo di correre velocissimo ma non in una gabbia o in una ruota, anzi, all’aperto in spazi sconfinati e sempre più ampi, con orizzonti sempre nuovi: credo che dipenda dal fatto che l’ho sempre preso come un gioco di infiniti rimandi, fine a se stesso, è vero, e in questo è sempre stato il suo fascino. Se lo avessi preso in mano da adulta forse capirei meglio quello che intendi: e invece avevo vent’anni, mi sono lasciata trascinare in stile montagne russe e lunapark intellettuale, come una specie di “iniziazione all’erudizione”. Ho imparato un metodo, con il Pendolo, ho assorbito la capacità di costruirmi una bibliografia, di non smettere mai di cercare, e sono cose che mi sono tornate utili quando mi sono messa a fare la paleografa e la ricercatrice di storia medievale. In modo indiretto, ovvio, ma il Pendolo mi ha insegnato molto nella misura in cui ne ho parzialmente assorbito lo spirito, intrigo della storia a parte. Certe ricerche che ho fatto su questo o quel manoscritto non so se sarei riuscita a concepirle, senza questa iniziazione (una certa pergamena della basilica di Sant’Ambrogio che sul verso reca un carmen figuratum con più livelli di interpretazione, per esempio, dalla letteratura a una serie numerica alla planimetria della chiesa, ci avevo scritto un articolo nel 2001 e poi l’ho usata per un romanzo). Tornando al Pendolo, Eco si dev’essere divertito un mondo, a scriverlo, a infarcirlo di tutti quei riferimenti, e in fondo a prendere in giro tutti noi che lo abbiamo letto. Il primo a tirarsela da morire e a fare il figo era lui, naturalmente. E io credo che il trucco stia nel capire questa cosa e nel non prenderlo troppo sul serio. Ti devi divertire, a vedere come Eco riesce a cacciare dentro l’impossibile. Il Pendolo non va subito, va assimilato. Almeno così è stato per me.
Metaforicamente?
Speremm
Alta società non l'ho mai visto ma Scandalo a Filadelfia lo possiedo e l'ho visto piu' volte... il mio personaggio preferito è Liz Embrie di Ruth Hussey:)
Quando lo presi in DVD aspettai vari mesi prima di guardarlo.....ma poi me ne sono innamorato. Grazie delle notizie a inizio video:)
👏👏👏👏👏
Ne il fantasma di canterville prende in giro gli americani che a quel tempo si facevano avanti con il Progresso la scienza, imsomma il materiale a differenza degli inglesi rimasti fermi nelle loro tradizioni e il loro mondo sovrannaturale