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Video Letteratura
เข้าร่วมเมื่อ 25 ธ.ค. 2013
Canale dedicato ad argomenti di Letteratura italiana, con biografie di autori, analisi di testi ed opere significative, temi rilevanti.
Emilio Lussu - Scrittore, soldato e antifascista
La vita e le opere di Emilio Lussu (1890-1975)
Emilio Lussu ebbe un'esperienza di vita strettamente legata alle vicende italiane del primo '900: combattente nella prima guerra mondiale, poi militante antifascista negli anni della Marcia su Roma, rischiò la vita e il carcere per la sua opposizione alla dittatura e fu infine confinato a Lipari, da dove fuggì con una rocambolesca evasione. La sua attività bellica e politica trovò ampi riflessi nelle sue opere, tra cui spicca il romanzo «Un anno sull'Altipiano», in cui racconta gli anni di guerra, e il libro «Marcia su Roma e dintorni», che ripercorre le vicende del fascismo dalla sua affermazione sino agli inizi degli anni Trenta.
#letteratura #riassunti #fascismo #emiliolussu #lussu #antifascismo #guerra #storia #politica #marciasuroma
Scene tratte dal film «Uomini contro», di Francesco Rosi (© 1970 - Prima Cinematografica/Dubrava Film)
Musica: Claude Debussy, «Sonata per violoncello» - Eseguita da Paul Pitman, Bang-Eun Lee
Emilio Lussu ebbe un'esperienza di vita strettamente legata alle vicende italiane del primo '900: combattente nella prima guerra mondiale, poi militante antifascista negli anni della Marcia su Roma, rischiò la vita e il carcere per la sua opposizione alla dittatura e fu infine confinato a Lipari, da dove fuggì con una rocambolesca evasione. La sua attività bellica e politica trovò ampi riflessi nelle sue opere, tra cui spicca il romanzo «Un anno sull'Altipiano», in cui racconta gli anni di guerra, e il libro «Marcia su Roma e dintorni», che ripercorre le vicende del fascismo dalla sua affermazione sino agli inizi degli anni Trenta.
#letteratura #riassunti #fascismo #emiliolussu #lussu #antifascismo #guerra #storia #politica #marciasuroma
Scene tratte dal film «Uomini contro», di Francesco Rosi (© 1970 - Prima Cinematografica/Dubrava Film)
Musica: Claude Debussy, «Sonata per violoncello» - Eseguita da Paul Pitman, Bang-Eun Lee
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วีดีโอ
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Novembre 2024 - Prossimi video
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Ottobre 2024 - Prossimi video
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D'Annunzio - L'influenza su moda e costume
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Grazie mille per la buona cultura che ci fornite.
Lo hanno ucciso xké volevano i suoi terreni ...tratto dal film "La cavallina STORNA " .Bellissimo film molto emozionante . La madre di Pascoli Giovanni nella stalla interroga il cavallo ( appunto STORNA) e le chiede se lei avesse visto e riconosciuto l'assassino del marito ...e La cavallina annuendo nitrisce nel sentire il nome pronunciato dalla moglie del Pascoli padre ❤
Grazie.
Capito tutto! (Grazie 🥰)
Prego... 😉
Io mo sto studiando Galileo e galilei
Coraggio... 😓
Unica cosa non corretta, alla fine vine detto di Marco Polo "scrittore" cosa non corretta visto che lui fu un narratore e chi scrisse fu Rustichello di Pisa, che scrisse in una lingua in voga del loro tempo. Marco Polo fu un narratore accurato del suo tempo e, che ebbe la fortuna, come Marco Polo stesso disse, di condividere la sua cella con Rustichello di Pisa, scrittore che seppe mettere per scritto la narrativa di Marco Polo, chi aveva intenzione di farla pubblicarla per che servisse d'aiuto a viaggiatori e mercanti del tempo.
Ad essere precisi, Rustichello trascrisse il resoconto di Polo, che è dunque considerato l'autore del cosiddetto «Milione», e non è errato definirlo scrittore. La stessa cosa avviene oggi quando un personaggio noto firma un libro, ma in realtà a scriverlo è un professionista che ha messo in bella forma le sue idee (il «ghost-writer»). Credo che il contributo di Marco Polo all'opera sia stato decisamente più importante. Grazie dell'intervento.
Gli Estensi grandi uomini di cultura presso Ferrara e la mia città Modena dove hanno strutture magnifiche a distanza di anni definite immortali.
Che bello!
👍
Grazie del testo, ma trovate, per carità, un giovane attore che lo legga. La voce di sintesi ammazzerebbe anche dante!
La Divina Commedia è un'opera di carattere teologico e filosofico, in cui Dante espone la sua visione del mondo e della vita dopo la morte. In questo contesto, la vita coniugale di Dante potrebbe non avere alcuna rilevanza per l'opera, il che potrebbe spiegare l'esclusione della moglie
Grazie del contributo
Spiegazione del dramma esistenziale che lo porterà al suicidio.
Lettura che si può condividere, grazie del contributo
Un capolavoro assoluto. Uno dei migliori romanzi della storia della letteratura e anche un piccolo trattato di filosofia
Bello video, grazie mille 💐💖💖
Margutte come stile di vita
Basta non fare la sua fine... 😉
Selezione di temi e autori davvero interessi, questo canale è una delizia 😋
Grazie
Grazie.
Giuseppe Ungaretti rimane Giuseppe Ungaretti. Diamogli il Nobel per la Letteratura, postumo. Se lo merita.
Molto significativo...
Io penso che l ' adesione al fascismo o al social comunismo nasceva in buona fede dalla voglia di rinnovamento e dalla poca nostalgia della democrazia parlamentare che non aveva dato grandi prove per la lentezza e l ' apparente poca efficienza nel affrontare i nuovi problemi post bellici .
Gli artisti, sotto il profilo della morale (politica, politica ecc...), essendo, come tutti noi, dei miseri esseri umani, possono essere criticati, censurati e condannati centinaia di volte. Caravaggio e Cellini furono degli assassini, per esempio, e potrei continuare citando immensi artisti sostenitori di forme di totalitarismo aberrante (Celine, Pound, Majakovskij ) o esecrabili sotto altri aspetti umani. L'elenco sarebbe lunghissimo e non riguarderebbe solo la Letteratura ma anche il Teatro, il Cinema, la Musica ed ogni altra forma di Arte. Ma l'artista andrebbe esclusivamente giudicato per la sua Arte. Beethoven diceva che "ogni vera creazione d'arte è indipendente da colui che l'ha realizzata, più potente dell'artista stesso". Non lasciamoci, dunque, distrarre dall'uomo ma guardiamo a ciò che è più importante di lui: la sua creazione artistica. Io non posso che ringraziare Ungaretti, e tanti altri artisti, criticabili e detestabili sotto tanti aspetti, per il loro potere di regalarmi la Bellezza; per la capacità di donarmi Emozioni, per avere con la loro Arte (per dirla con Picasso) "scosso dall'anima la polvere accumulata nella vita di tutti i giorni".
D'accordo in parte, ma non scordiamo che gli artisti non vivono nell'iperuranio, bensì in una società con la quale interagiscono e che influenzano con le loro parole. Scelte discutibili sul piano politico devono entrare nel conto; questo naturalmente non significa che artisti controversi debbano essere cancellati o censurati, ma è giusto commentare il modo in cui si sono posti di fronte a dittature esecrabili. Grazie del contributo.
Infatti i compagni fanno ridere quando sostengono che i fascisti erano ignoranti, perché tutta l'élite era fascista, Marconi, Pirandello, gentile, d'annunzio, Ungaretti vi sembrano ignoranti ? Oggi i fascisti sono degli ignoranti, ma nel ventennio no
Più che una questione di ignoranza/cultura, è una questione di libertà: il fascismo l'ha soffocata instaurando un regime totalitario; che la sua élite fosse più o meno colta non conta molto a parer mio. Spero si possa essere d'accordo almeno su questo.
A scuola avevano in un certo senso spiegato la sua adesione al fascismo con il fatto che agli inizi il fascismo aveva un volto "sociale" e prometteva lavoro e sicurezza per tutti, molto simile al socialismo. Infatti il primo fascismo fu molto simile al socialismo marxista anche se non considerava la lotta di classe. Col tempo il fascismo gettò la sua maschera sociale e si trasformò in uno scudo per difendere gli interessi delle classi privilegiate. Molti intellettuali come Pirandello decisero di tenersi la tessera fascista per "quieto vivere" anche se nel profondo non tolleravano il regime. Pirandello fu molto più furbo: la sua adesione al fascismo non fu per convinzione vera ma come disse lui una sorta di "maschera" per cercare di vivere tranquillamente in una società divenuta troppo soffocante per le anime sensibili. Alle autorità fasciste bastava questo: hai la tessera? Sei per la patria prima di tutto? Odi i rossi? Hai senso del dovere e timore di Dio? Sei a posto. Non devi preoccuparti.
Grande poeta e grande uomo 🖤
Non vedo cosa ci sia di male nel ricordare un fatto storicamente accertato, ossia che una parte importante della cultura italiana, verrebbe da dire la parte migliore della cultura italiana, aderì al fascismo, specialmente nella prima parte del fascismo. Perfino Arturo Toscanini si candidò nelle liste fasciste alle elezioni del 1919, per poi discostarsene quando il movimento perse le idee socialiste e repubblicane della prima ora. Non c'è alcun elogio in ciò, ma non si può omettere di dire il vero.
Assolutamente impeccabile il riferimento a Toscanini - costretto poi ad espatriare per le infami leggi razziali - proprio a dimostare come nel fascismo degli albori ( che De Felice identifica col fascismo movimento) avessero trovato un punto di riferimento, poi rivelatosi ingannevole, persone con forte connotato socialista e repubblicano
Calvino e Pasolini, 2 Monumenti ! Grazie, bel video 👏
Ma perché che era fascista non si può dire? Possibile che dopo il ventennio nessuno era più fascista
È stato un grande poeta.Purtroppo non riconosceva certi putridi odori.Questo vale anche,per Pirandello e D'Annunzio.
Ungaretti avrà anche aderito al PNF, ma dalle poesie che ha scritto sulla guerra, non si può certamente dire che la condividesse. Quindi, personalmente credo che la decisione di entrare in guerra da parte di Mussolini fosse stata per lui un gravissimo errore. Le prime poesie famosissime che mi vengono in mente: Soldati e San Martino del Carso.
In parte d'accordo, ma attenzione: Ungaretti nell'«Allegria» descrive il lato crudo della guerra, non la condanna in sé, né rinnega il proprio nazionalismo e interventismo. Grazie del contributo
Grazie, ottimo video di interessante approfondimento.
viene ricordato come uno dei più Grandi del '900, MERITATAMENTE se mi consentite...🇮🇹🇮🇹🇮🇹
VIDEO di eccellente qualità e valore... complimenti per la ricerca... 🇮🇹🇮🇹🇮🇹
Grazie
"Di che Reggimento siete, Fratelli..."
Parola tremante nella notte foglia appena nata nell'aria spasimante...
Con la condanna delle infami Leggi Razziali, Ungaretti diede esempio di coraggiosa sensibilità. Sapeva che rischiava la galera.
Montale era uno dei suoi acerrimi nemici. L'altro era Jimmy Connors
Montale, più che altro, era cordialmente detestato da Ungaretti (come Quasimodo, d'altronde). La battura su Connors non l'ho capita.
Bellissimo il quintetto di Brahms
Ungaretti,come altri,ha subito ,il fascino, malefico, di Mussolini, seguito dall'adesione,ad una formula ,politico- ideologica inusitata,frutto del genio italico,il fascismo.Questo regime è durato un ventennio,e fin da subito,ha mostrato,la cifra della sua dirompente, novità,la pratica della violenza, tollerata,incoraggiata e presto applicata con sistematica puntualità nei confronti dei dissidenti, un nome per tutti Matteotti!,ma, non può ,non balzare alla memoria,Gramsci, teorizzatore, nella filosofia della prassi ,del concetto di- intellettuale organico- con cui Ungaretti viene messo al riparo da un eventuale sospetto di " marcata" adesione al fascismo. IL non organico Ungaretti,non si dichiarò ,mai un antifascista,Gramsci si! il seguito della storia, la conosciamo,morte programmata,ed eseguita dagli aguzzini del regime.Se i versi fanno grande un poeta, sono le scelte ,senza ambiguità senza compromessi di sorta, che ti dicono la caratura di un uomo
Pienamente d'accordo.
La letteratura russa è censurato causa Putin .Ungaretti fascista convinto è considerato un grande e insegnato nelle scuole.C è da ridere e piangere contemporaneamente.
Infatti è sbagliato censurare uno scrittore solo per la sua appartenenza culturale, e anche per le idee politiche. Bisogna leggerlo per capire, e caso mai contestarne le opinioni. Grazie del contributo.
I poeti sono i giornalisti di ieri oggi saltano dai carri dei vincitori se portano soldi se no cercano di ricavare più soldi dalla parte avversa ….italia popolo di marinai calciatori santi poeti …e di opportunisti per chi ne ha la possibilità …per il popolo non cambia mai nulla ..
Caro Pierpaolo, guarda che è così in tutto il mondo...
Non si illumino' abbastanza.
Non c' e' nessuna ideologia. Il fascismo si identifica 6:34 col suo capo. Questo rende il tutto ancora piu' patetico e ridicolo.
Italia, Germania, Ungheria, Spagna, Portogallo, Argentina, Romania, Giappone, solo per citarne alcuni, tutti si identificavano solo col loro capo, un po strano no ? Se si riconosce lo status di ideologia a capitalismo e comunismo perché negare ciò ai fascismi ?
@@mauriziopeveraro7700perché si cagano sotto dovesse saltare fuori la verità sul periodo storico (Spoiler: NON si trova nei libri di Filippi o di Franzinelli)
a Montaperti una numerosa coalizione di città guelfe guidata da Firenze fu sconfitta dalle forze senesi coadiuvate da alcuni (pochi) fuoriusciti guelfi di altre città e da un drappello di cavalieri imperiali.
Certamente Ungaretti è il più grande poeta italiano e se non ha ottenuto il nobel è solo per ragioni ideologiche, le stesse che hanno negato il nobel a Borges. Si deve comunque oggettivamente dire che: durante il periodo fascista l’Italia ha avuto una esaltante vita culturale e eccezionali figure; che il fascismo, fino ale ‘43 non aveva praticamente oppositori, che Mussolini era ammirato, prima della guerra, in Italia e all’estero; che Ungaretti era un uomo con la schiena “diritta” come dimostrano le sue critiche alle leggi razziali.
D'accordo in parte, ma non sull'assenza di oppositori, almeno tra le file di quel che restava dei partiti di sinistra. Non dimentichiamo Antonio Gramsci, morto in carcere, o Piero Gobetti, ucciso dalle bastonate degli squadristi; né Emilio Lussu, che fuggì dal confino a Lipari e scrisse in Francia, in clandestinità, il libro «Marcia su Roma e dintorni». Grazie comunque del contributo.
Gli altri oppositori dove li metteil signore del commento?@@VideoLetteratura
@@VideoLetteraturanon mi sembra di ricordare che Gramsci sia morto in carcere....
Morì poco dopo la scarcerazione, dopo aver beneficiato di un'amnistia, ma comunque per le conseguenze della prigionia
Non scrivete fesserie, Gramsci è morto in una delle prime cliniche romane, la Quisisana in via G. Porro ai Parioli...............
Ne esce veramente male, Ungaretti, borioso e fascista
Giudizio severo, ma in gran parte da condividere.
"I poeti che brutte creature ogni volta che parlano è una truffa"
Francesco De Gregori, «Le storie di ieri» (1975)
@@VideoLetteratura esatto!ho cercato di essere sintetico
Consiglio di ascoltare, dello stesso cantautore, anche «Il cuoco di Salò», pezzo decisamente interessante...
@@VideoLetteratura Il testo forse è interessante, ma musicalmente è quanto di più brutto abbia potuto scrivere questo cantautore dopo L'Agnello di Dio. Peccato perchè è stato uno dei più grandi autori italiani, ma gli anni '90 hanno distrutto un'epoca.
@@HorstramWieljenticmizzeca in quel periodo l'ho detestato! Quella che aveva fatto in collaborazione con Venditti le batte tutte!
Triste e documentata l'adesione di Ungaretti al fascismo; ma il suo caso non mi pare assimilabile a quello di Pirandello, se non per la ancor più triste e trista coincidenza della loro iscrizione al Partito Nazionale Fascista nel 1924, dopo il ritrovamento del corpo di Matteotti: Ungaretti si iscrisse in agosto e Pirandello in settembre. Ma il cinquantasettenne Pirandello richiede a Mussolini l'iscrizione al PNF con toni indecorosamente servili, dettati da evidente opportunismo; il trentaseienne Ungaretti, che si firma orgogliosamente "fascista" in alcuni scritti degli anni '20, è ancora il "giovane" anarco-socialista degli anni di Alessandria d'Egitto: un giovane ormai "fuori tempo" che, sciaguratamente, non percepisce la differenza tra il "primo fascismo" (già aberrante, ma ancora verniciato da Ideale) e il "secondo", che a partire dalle elezioni del '24 e dell'assasinio di Matteotti si fa regime. A Pirandello, che muore nel 1936, viene conferito il Nobel nel 1934, dall'Accademia della "democratica" Svezia, nel pieno del regime trionfante; a Ungaretti, che rimase iscritto al Partito sino alla caduta di Mussolini, se non erro, rimase il tempo per dissociarsi dal "terzo" fascismo, quello delle Leggi razziali del 1938. Più che "fascista" in senso stretto, Ungaretti fu, ahimé, un ammiratore di Mussolini (come rivela la lettera a Paulhan del 1962). Gli fu sempre rimproverato di non essersi "pentito" pubblicamente, come se la confessione o sconfessione in stile religioso del suo essere stato un "mussoliniano" avesse più valore morale dei versi stupendi che scrisse nel 1968 "Per i morti della Resistenza", che figurano nella lapide del Parco della Resistenza di Bossolasco.
D'accordo su tutto, ma una semplice presa di posizione nel Dopoguerra e una sconfessione (civile, non religiosa) avrebbe dissipato molti dubbi. Grazie del contributo.
@@VideoLetteratura grazie a voi per l’ottimo video. Mi iscrivo subito al canale😊
Nel caso non fosse chiaro, il video non intende in alcun modo giustificare l'adesione di Ungaretti al fascismo, ma solo mettere in evidenza il fatto che non fece propaganda attiva né fu un intellettuale "oragnico" al PNF. Questo canale condanna fermamente il fascismo e tutte le ideologie antidemocratiche. Evitiamo commenti provocatori o inutili, grazie.
L'adesione di ungaretti è ingiustificabile. Tanti intellettuali europei in quei giorni facevano altri pensieri. Una vergogna, punto.
Curioso che a noi le sue poesie suonino come contro la guerra
Bel video