วีดีโอ

Ogni vita, così, apre. Grazie

lo specchio, lo specchio d'acqua ripropone la questione della ripetizione della voce già emersa con Eco, e quindi ripete l'immagine, lascia intendere l'originalità della ripetizione (è quello che sconcerta Narciso), non della cosa ontologica o soteriologica....ma anche ripropone quella dell'intoccabile, Narciso non può toccare l'immagine pena la sua scomparsa. Lo scambio è linguistico, metafora metonimia catacresi...il due originario che procedendo non può che integrare e scambiare, impossibilitato a giungere alla ricomposizione dell'uno che si divide in due

Una variazione del mito di Tiresia è possibile coglierla nel film oggi nelle sale Anatomia di una caduta

Splendida conferenza , cifrale, si avverte l'infinito della ricerca in atto..... Roberta

Suono ...alfabeti ...lingue ...parola cinetica di senso !

🤔intenzione ! 💔discernimento ...🦶scelta

Orfeo non è illuminista! È il citraedo colui che canta l'epitalamio, l'atto non completo, la sua discesa all'ade non è gnostica , con la sua cetra attrae ade, la ruota di issione si ferma , l'Aquila non mangia più il fegato di tantalo! Con la sua cetra porta arte e cultura, incanta le sirene, porta il berretto come il buffone e non il cappello, per indicare che non c'è divisa! Le menadi lo fanno a pezzi , ma la sua testa dà oracoli e nessuno va più a Dellfi allora Apollo gli dice taci! Orfeo combatte con i suoi mezzi, che sono i mezzi della parola,e il suo patto è di riuscire, non ha il dubbio di sé, infatti strappa dall'ade Euridice! Fa secondo l'occorrenza e la contingenza, procedendo per integrazione,e come l'ister etrusco aggiunge i versi alla musica,e suonando nel dispositivo non può suonare male, altrimenti perderebbe la direzione, e il suo concerto sarebbe sconcerto! Allora diverrebbe un asinus ad lyram, non più un citraedo, si farebbe soggetto, assumendo l'odio, rivendicando ed avendo rancore! Ma Orfeo quando viene fatto a pezzi dalle menadi lancia un grido! Ciò indica che la voce non si lascia rappresentare attraverso gli inconvenienti, il suo viaggio è senza paura,non subisce la castrazione e la mancanza, ma le ritrova nella sintassi, come ciò che lascia godere, ed avvia l'incominciamento, il senso e il dispendio, e nella frase, come ciò che lascia desiderare, ed avvia l'onda, l'abbondanza,il sapere e la ripetizione, come effetto dell'uno diviso da se stesso ed allora la sua cetra mai può stonare e smettere di mettere la prosodia sul nome, la rapsodia sul significante ed introdurre la melodia dell'altro! Orfeo nella voce trova la condizione della musica, del canto, dell'invenzione! Orfeo coglie qualcosa nella simultaneità in un aspetto del simulacro che è la voce, ciò che si struttura nell'intervallo!