Cristiano Corsini
Cristiano Corsini
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Limiti e prospettive della valutazione educativa
Seminario aperto del mastervalutazione.it/
Moderatrice Vanessa Roghi
Benedetto Vertecchi: Prospettive e incomprensioni della valutazione formativa
Bruno Losito: Cosa dicono e cosa non dicono le indagini valutative su larga scala
Lucia Caserio: Un’esperienza di valutazione educativa nella didattica della storia
Giulia Signorini: Valutazione educativa (e non) nella didattica della matematica
Cristiano Corsini: La valutazione educativa tra retoriche, stereotipi e prassi
มุมมอง: 379

วีดีโอ

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DAL 14 10 2024 I VOTI E LA VALUTAZIONE
มุมมอง 5273 หลายเดือนก่อน
Dal 14 ottobre 2024 su questo canale - iscrivetevi: www.youtube.com/@cristianocorsiniyoutube - parleremo di voti e valutazoni oltre gli stereotipi e i luoghi comuni. Proveremo a rispondere alle domande che seguono. Qual è la differenza tra voto e valutazione? Perché tendiamo a confondere queste due cose? Esiste veramente una legge sul "congruo numero di voti"? Quanti voti sono obbligatori in un...
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ความคิดเห็น

  • @silviasimula9036
    @silviasimula9036 7 วันที่ผ่านมา

    Dove posso vedere gli altri incontri? Grazie

    • @silviausai5444
      @silviausai5444 7 วันที่ผ่านมา

      gli altri incontri erano le lezioni del Master, riservate ai corsisti. Consigliatissimo

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 3 วันที่ผ่านมา

      mastervalutazione.it/

  • @lorenzosarno6139
    @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

    questo breve video definisce la tirannia del voto come un DSI, disturbo specifico insegnamento. E si rifà a una critica di Visalberghi alla votocrazia, nella scuola però del 1955! Poi ritrae una docente che sceglie quale voto dare così, un po' a spanne. Beh, facciamo un po' ordine Nel 1955, lo dice Francesco Guccini riferendosi alla sua scuola media con il latino (lui la fece dal 1951 al 53) ti toglievano un voto nella verifica di latino per ogni errore morfologico o lessicaale. 5 errori e prendevi 5. Ed è la mia esperienza al ginnasio tra il 1985 e il 1987. Quindi i voti non si davano a casaccio, ma con un criterio. Crudele? Sbagliato? Ma era un criterio. Ma adesso abbiamo fatto enormi passi avanti e io stesso mi sono liberato dal meccanicismo del voto. Per me dare il voto numerico non significa che io modelli o metta in piedi una verifica in funzione del voto. È il voto che si adatta a quello che io dichiaro a me stesso (e agli studenti) di voler perseguire con quella verifica. La griglia di valutazione sta lì apposta: a volte fatta dal dipartimento (e ciò limita la mia libertà di insegnamento ma questo è un altro discorso), a volte da me. Dovendo io testare, per italiano, varie competenze in vari tipi di prova per varie branche della materia, ho parecchie griglie. E le precondivido. Spesso non metto il voto e faccio solo vedere gli errori. Poi do il voto. Per me il voto è una simbolizzazione e non deve determinare il modo in cui io imposto le cose. Il problema è che i ragazzi se non vedono il voto non prendono sul serio il lavoro. Tante volte, dando io un voto blu, cioè che non fa media (cosa d'obbligo se decido di darlo sui lavori dati per casa) vedo che i ragazzi fanno le cose senza impegno. Con l'aspettativa del voto invece fanno. E questa dinamica è assolutamente granitica con ragazzi che frequentano gli indirizzi più problematici o che sono nella fascia di età dei 14-15 anni. Ma ogni lezione comunque faccio momenti di verifica senza voto, vuoi per far riepilogare a loro, vuoi per esercitazione. Il problema è che la scuola è strutturata a partire dal registro elettronico non solo con il voto (verde rosso blu) ma con la media generale numerica tra tutte le materie (concetto aberrante ma che risulta come primo dato allo studente che apre il registro dallo smartphone). E la media generale influenza i punteggi che alimentano la valutazione nell' esame di Stato, che è divenuto un insopportabile ridicolo esito di sommatoria di punti in stile bollini del supermercato. Agli scrutini delle classi del triennio è normale vedere docenti che alzano arbitrariamente i voti in pagella per poter permettere allo studente X o Y di ricadere nella combinazione e nei requisiti numerici richiesti per poter avere il 100 su 100. Il fare scuola non è rovinato dai DSI , ma dai DSS, disturbi specifici sistema

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@lorenzosarno6139 eviterei di estendere all'universo le esperienze di singoli. C'erano nel 1955 (e ci sono oggi) docenti che usavano il voto in un modo e c'erano e ci sono docenti che fanno scelte diverse. Stessa cosa dicasi per i registri elettronici: ci sono scuole che hanno radicalmente modificato questo dispositivo, non sono schiave della media aritmetica e non usano il voto sistematicamente in itinere. Ci sono, come da lei rilevato, vincoli di sistema, ma questi non impongono alcuna tirannia del voto a meno che scuole e docenti non optino per la servitù volontaria.

    • @lorenzosarno6139
      @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

      ​​​@@cristianocorsiniyoutubebeh, scusi: a parte il fatto che la mia esperienza personale è frutto di una visione di insegnamento che io applico (e quindi è giusto che ne parli per spiegare tale visione), la concretezza è fatta anche dall' osservazione del contesto degli interlocutori: la platea degli studenti. Quando ti arrivano quattordicenni che scrivono pervicacemente GLI invece di LI (complemento oggetto maschile plurale) è evidente che siamo in un' emergenza didattica che richiede terapie d'urto. Se vedo che il voto numerico smuove le cose (insieme a ben altro) e che senza il voto numerico i tempi di guarigione sarebbero biblici, il voto non è una tirannia ma un mezzo da usare cum grano salis. Quanto al potere delle scuole di impostare il tutto in modo diverso e più virtuoso, non credo che ciò possa spingersi fino a togliere dal registro elettronico l'automatismo del voto numerico in itinere, e soprattutto non fino a modificare dal basso il folle meccanismo dell' esame di Stato, che è del tutto immerso in un' esasperazione di logica di punteggi. Con addirittura una parte del voto finale che non dipende dallo studente, ma che è passivamente predeterminata dalla sua media matematica globale degli ultimi tre anni!

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@lorenzosarno6139 sul registro elettronico sbaglia, ci sono già scuole che usano registri che non impongono il voto numerico in itinere e questo non compromette gli esiti di studentesse e studenti all'esame di stato. Quanto al resto, se sulla base della sua esperienza rileva che il ricorso al voto numerico in itinere ("assieme a ben altro") migliora gli apprendimenti dei suoi studenti non vedo perché debba smettere di usare il voto numerico in itinere ("assieme a ben altro")... le ricerche empiriche in ambito educativo sono probabilistiche e possono aiutare a formualre ipotesi di lavoro generalmente utili ad affrontare problemi, se lei non riscontra problemi dato che è soddisfatto della soluzione che adotta che bisogno c'è di cambiare?

    • @lorenzosarno6139
      @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

      ​@@cristianocorsiniyoutubesono soddisfatto di come gestisco il voto, facendo in modo che non sia una tirannia. Sta alla singola azione dei docenti fare sì che non esistano tirannie di alcun tipo. Certamente la valutazione deve essere educativa. Ma nella scuola attuale l'inefficacia della valutazione è determinata anche dal fatto che esiste una fetta crescente di studenti e di genitori che non accettano la valutazione, specie quando non è positiva. Il sistema scuola e chi si occupa di scuola dovrebbe innanzitutto riconoscere questo lato del problema valutazione (che attiene al rispetto dovuto alla figura del docente), e poi affrontarlo. Insomma è la stessa situazione che si verifica quando si va all' ospedale e non si accetta quello che il medico ti fa

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@lorenzosarno6139 sono perfettamente d'accordo, la tirannia del voto è una scelta di scuole e docenti.

  • @lorenzosarno6139
    @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

    È assolutamente incomprensibile il motivo per cui Corsini, per rifarsi alle ragioni di chi sostiene l'opportunità del voto, citi un pensiero di Tremonti del 2008, e nessuna delle obiezioni che tantissimi docenti di scuola, tra cui il sottoscritto, hanno espresso alla sua proposta di abolire il voto numerico dalla scuola (dalle prove in itinere, cioè sempre, da ogni verifica e da ogni interrogazione). Inoltre, non esiste alcuna ideologia del voto. I docenti infatti già accompagnano il voto con descrizioni, spiegazioni, per iscritto e oralmente al momento della restituzione delle verifiche agli studenti. Inoltre, la previsione di legge, la quale indica che in pagella ci dev'essere un voto numerico, è ineludibile, e rende incoerente e rischiosa la proposta del pedagogista. È assurdo eliminare il voto dalla didattica quotidiana per farlo scaturire poi in pagella. Si aprirebbe un mare di contenziosi. Se testardamente si incorre in questa palese incoerenza, è proprio per un' ideologia: l'ideologia post sessantottina della scuola senza auctoritas culturale, senza riconoscimento al docente del diritto di dare un voto allo studente. È l'ideologia della scuola senza voto, che si presenta anche con le varianti della scuola del fare che toglie dignità alla lezione trasmissiva del docente che parla, della scuola senza libri e senza zaini, della scuola con gli arredi dada, cioè senza classi come luogo di apprendimento. Questo accanito desiderio di togliere il voto dalla quotidianità scolastica non a caso attribuisce una natura tirannica al voto. Tirannia del voto è infatti definizione, del tutto ideologica, che troneggia nel sottotitolo del libro di Corsini

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      La ringrazio per il garbato commento. Come vede, rispondo alle sue critiche non appena posso! 1. in realtà non sostengo la necessità di abolire il voto in itinere. Semmai, sostengo l'importanza di evitare di incentrare sul voto tale valutazione. 2. Ci sono docenti che usano sistematicamente validi riscontri analitici nella valutazione in itinere, altri che lo fanno a seconda dei casi, altri che non lo fanno: la realtà all'interno delle scuole è complessa ed eterogenea, eviterei di proporre semplificazioni dicendo che tutti i docenti facciano o non facciano determinate cose. 3. No, il fatto che la legge imponga il voto sulle schede non apre un mare di contenziosi per chi non incentra sul voto la valutazione in itinere. Le scuole che non incentrano sul voto la valutazione in itinere non mi isulta che subiscano ricorsi. Questo perché la valutazione descrittiva è più informativa rispetto al voto e generalmente responsabilizza molto di più le famiglie, le studentesse e gli studenti. 4. Indubbiamente la valutazione descrittiva è collegata a un altro tipo di didattica rispetto a quella incentrata sul voto. Si tratta di una didattica che generalmente è collegata ad apprendimenti più signifiativi. Tuttavia, è anche una didattica che richiede solide competenze metodologico-didattiche da parte del corpo docente. 5. Affronterò il tema "tirannia del voto" nel prossimo video. Un saluto!

  • @robertoignazioippolito7867
    @robertoignazioippolito7867 2 หลายเดือนก่อน

    Concordo sul fatto che ci possono essere dei momenti valutativi in cui non è opportuno utilizzare il voto, ad esempio una domanda rivolta ad uno studente durante lo svolgimento dell'attività didattica, per avere un riscontro sulla sua attenzione, sul suo livello di partecipazione e conoscenza. Ritengo tuttavia che ci siano dei momenti valutativi più strutturati anche in itinere del percorso didattico, tipicamente a seguito di una prova di verifica, in cui è opportuno utilizzare il voto come stima complessiva degli apprendimenti acquisiti dallo studente, rapportata alla completezza dell'obiettivo da raggiungere, accompagnato da una descrizione qualitativa degli apprendimenti acquisiti, e da note esplicative relative al miglioramento del processo di apprendimento rilevato. È compito e responsabilità individuale del docente stabilire queste modalità.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      Concordo, personalmente ritengo che esistano anche in itinere dei momenti in cui usare il voto senza nocumento. Il voto ha senso se riassume una serie di attività o prove relative a determinati obiettivi di apprendimento, quindi può avere senso anche in itinere. Generalmente il voto diviene un proboema quando diviene una presenza costante nella valutazione in itinere.

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostantei sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso per cose e non per esseri umani; finché questo pedagogista non perora la causa della relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, deviando l'attenzione, in modo colpevole, dalle questioni sostanziali . Se oggi ci sono troppi voti, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile. Il che fa perdere la profondità dell'insieme. Non sono gli insegnanti la causa dell'eccesso voti. Mi sembra tanto chiaro tutto ciò. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguernza, per una scuola culturale ed umana.

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostantei sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso per cose e non per esseri umani; finché questo pedagogista non perora la causa della relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, deviando l'attenzione, in modo colpevole, dalle questioni sostanziali . Se oggi ci sono troppi voti, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile. Il che fa perdere la profondità dell'insieme. Non sono gli insegnanti la causa dell'eccesso voti. Mi sembra tanto chiaro tutto ciò. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguernza, per una scuola culturale ed umana.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      la sua analisi è parzialmente condivisibile, tuttavia eviterei il benaltrismo

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostantei sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso per cose e non per esseri umani; finché questo pedagogista non perora la causa della relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, deviando l'attenzione, in modo colpevole, dalle questioni sostanziali. Se oggi ci sono troppi voti, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile. Il che fa perdere la profondità dell'insieme. Tutto ciò non è colpa degli insegnanti. Mi sembra tanto chiaro. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguenza, per una scuola culturale ed umana.

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostante i sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso e per cose e non uomini; finché questo pedagogista non perora la relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, portando l'attenzione, in modo colpevole, su altro di non sostanziale. Se troppi voti oggi ci sono, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile perdendo di vista il tutto e la profondità. Non gli insegnanti. Mi sembra tanto chiaro. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguenza, per una scuola culturale ed umana.

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostante i sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosa è l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso per cose e non per esseri umani; finché questo pedagogista non perora la causa della relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, deviando l'attenzione, in modo colpevole, dalle questioni sostanziali . Se oggi ci sono troppi voti, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile. Il che fa perdere la profondità dell'insieme. Non sono gli insegnanti la causa dell'eccesso di voti. Mi sembra tanto chiaro tutto ciò. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguenza, per una scuola culturale ed umana.

  • @lorenzosarno6139
    @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

    perché la legge attuale, tutta tesa a fare della valutazione un momento di autovalutazione da parte dello studente stesso, indica la necessità che a fine periodo ci sia comunque un voto numerico?

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      perché la valutazione periodica e finale ha uno scopo diverso da quella in itinere

    • @davideviero3258
      @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

      Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostantei sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso per cose e non per esseri umani; finché questo pedagogista non perora la causa della relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, deviando l'attenzione, in modo colpevole, dalle questioni sostanziali . Se oggi ci sono troppi voti, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile. Il che fa perdere la profondità dell'insieme. Non sono gli insegnanti la causa dell'eccesso voti. Mi sembra tanto chiaro tutto ciò. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguernza, per una scuola culturale ed umana.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@davideviero3258 sì, su alcune cose sono d'accordo, però eviterei il benaltrismo... @lorenzosarno6139 ha fatto una domanda specifica sulla norma e ho dato una risposta specifica sulla norma

    • @davideviero3258
      @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

      Toh, guardi, pensavo che fosse lei, ascoltandolo, il tetragono del benaltrismo. Provi a formulare una risposta che entri più nel merito senza evitare le questioni, così PUÒ MIGLIORARE. È fedele come commento a quanto sostenuto da lei?

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@davideviero3258 onestamente trovo il suo commento piuttosto greve e poco costruttivo. Contento lei!

  • @aliceromagnoli9417
    @aliceromagnoli9417 2 หลายเดือนก่อน

    Che pochezza! Law and order… pensa forse di essere arguto?

  • @davideviero3258
    @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

    Un video promozionale che usa canoni opposti a quelli dell'approfondimento, della serietà e della ricerca scientifica tipica di un docente universitario. Dispiace sempre vedere queste cose. Soprattutto in chi dovrebbe preparare futuri insegnanti. Il che aggrava il tutto.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      La ringrazio per il commento. Purtroppo non ritengo di dovermi prendere troppo sul serio e credo che sui social sia sensato impiegare altri canoni rispetto a quelli che uso nei miei articoli scientifici. In ogni caso la invito a ragionare sul contenuto, credo sia più utile. Grazie!

    • @davideviero3258
      @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

      La forma è il messaggio. Saluti.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@davideviero3258 povero McLuhan... in ogni caso, quando vorrà iniziare a confrontarsi sui contenuti mandi un segnale

    • @davideviero3258
      @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

      Aspetto il Suo di segnale sui contenuti. Culturalmente rilevanti, storicizzati, epistemologicamente fondati, nonché umanamente significativi. Al momento perciò attendo.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@davideviero3258 trova i miei articoli sulle riviste

  • @annalisafailla6893
    @annalisafailla6893 2 หลายเดือนก่อน

    Ho proposto alla collega e mi ha dato picche

  • @lorenzosarno6139
    @lorenzosarno6139 2 หลายเดือนก่อน

    Monsieur de Lapalisse: il voto è sintetico e ordinale. Lo sapevano anche i sassi. Comunque prendiamo atto che Corsini è preoccupato di dire che il suo libro non è riconducibile alla sua copertina, che rappresenta gli insegnanti come dei disadattati incapaci e svaniti. Prende le distanze dalla sua copertina?

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      La ringrazio per il garbato commento. La copertina non rappresenta gli insegnanti come "disadattati incapaci e svaniti", ma un docente disorientato e confuso. Perché dovrei prenderne le distanze?

    • @aliceromagnoli9417
      @aliceromagnoli9417 2 หลายเดือนก่อน

      @@cristianocorsiniyoutubeperché disorientato e confuso? È solo lei che lo confonde con le sue teorie sulla base delle evidenze empiriche

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 2 หลายเดือนก่อน

      @@aliceromagnoli9417 "teorie sulla base delle evidenze empiriche"? In realtà le teorie si basano su evidenze empiriche non più di quanto le evidenze empiriche si basino su teorie... in ogni caso il docente è disorientato e confuso perché valutare è una faccenda complessa e - troppo spesso - è fonte di stress per docenti, studentesse e studenti

    • @aliceromagnoli9417
      @aliceromagnoli9417 2 หลายเดือนก่อน

      @@cristianocorsiniyoutube e meno male che ci siete voi pedagogisti 🤣🤣🤣

  • @annalisafailla6893
    @annalisafailla6893 2 หลายเดือนก่อน

    Bisogna scardinare sto palazzo numerico

  •  3 หลายเดือนก่อน

    Prof lei è geniale!

  • @silviasimula9036
    @silviasimula9036 3 หลายเดือนก่อน

    GRAZIE

  • @danielatoletti3400
    @danielatoletti3400 ปีที่แล้ว

    La valutazione formativa, anche alla primaria, soffre per un mancato cambio di prospettiva nella didattica.😊

  • @silviasimula9036
    @silviasimula9036 2 ปีที่แล้ว

    Come posso rivedere il webinar precedente?

  • @silviasimula9036
    @silviasimula9036 2 ปีที่แล้ว

    Invece di semplificare si complica sempre di più

  • @silviasimula9036
    @silviasimula9036 2 ปีที่แล้ว

    Una follia

  • @antimide
    @antimide 3 ปีที่แล้ว

    ho messo 2 minuti a capire la ragione della scelta dei colori :D

  • @margheritarossi5160
    @margheritarossi5160 3 ปีที่แล้ว

    Non sono una corsista, ma da semplice insegnante di latino e greco ho trovato queste lezioni accattivanti e molto interessanti. Grazie!

  • @albachiaragandolfo4301
    @albachiaragandolfo4301 4 ปีที่แล้ว

    Vabbè, ahahahah Grazie per il suo contributo.

  • @deponticarla2632
    @deponticarla2632 4 ปีที่แล้ว

    Grazie da una ormai vecchia prof. Mi permette di godere, da una prospettiva universitaria, uno squarcio di nuova pedagogia e di sperare nelle future generazioni di docenti. Quanti colleghi avrebbero bisogno di una nuova formazione. Ma temo che la maggior parte di noi manco sarebbe in grado di cogliere il contenuto delle sue lezioni.

  • @albachiaragandolfo4301
    @albachiaragandolfo4301 4 ปีที่แล้ว

    Sorge spontanea una domanda: come fermiamo i professori?! 0.0 Mi è stato riferito, dalla madre di un ragazzino a cui facevo affiancamento compiti prima che scoppiasse l'apocalisse, che in alcuni anni le prove Invalsi erano state usate per dare dei voti agli alunni. Ma se è solo una misurazione che deve fornire informazioni utili alla valutazione formativa, perché può essere usata in modi così inadeguati e senza che nessuno controlli/regoli questi comportamenti distruttivi nella didattica? Possibile che ci sia un tale vuoto a riguardo, dove ogni insegnate può fare più o meno come vuole? Probabilmente sì in effetti. Ma volevo chiederle comunque il suo pensiero a riguardo.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 4 ปีที่แล้ว

      Solitamente i dati Invalsi arrivano ad anno già chiuso. In ogni caso, è vero che spesso misurazione e valutazione vengono confuse, ed è vero che serpeggia una certa confusione sulla valutazione formativa. Possiamo sicuramente fare di più, e meglio, nella formazione docenti.

    • @davideviero3258
      @davideviero3258 2 หลายเดือนก่อน

      Finché non sentirò un pedagogista richiedere più insegnanti per aiutare gli studenti di L2, scagliarsi contro la pedagogia delle competenze, richiedere più insegnanti alla Primaria per portare tutti verso l'alto nonostantei sempre maggiori divari dentro una classe, far riflettere cosaè l'autonomia scolastica e cosa ha comportato, offendersi per come sono stati spesi i soldi del PNRR, tutti in tecnologie proprietarie oltre ogni ragionevole uso e per cose e non uomini; finché questo pedagogista non perora la relazione umana tra insegnanti e studenti fondata sui saperi come medium e per forza di cose asimmetrica; ecco, fino a che non sentirò queste proposte/riflessioni, penso che i pedagogisti stiano lavorando per fare carriera o per portare a casa la pagnotta. Non si può riversare l'attenzione solo sui docenti che, al netto delle mele marce, presenti in ogni ambito lavorativo, dall'università in giù ci sono sempre. Bisogna agire anche a livello di sistema, a livello politico. Troppo facile prendersela con i singoli. Ciò fa un favore a chi sta distruggendo la scuola, portando l'attenzione, in modo colpevole, su altro di non sostanziale. Se troppi voti oggi ci sono, qual è la causa? La frammentazione del sapere, che vuole ogni competenza sempre più micrologica, oggettivata e quantificabile perdendo di vista il tutto e la profondità. Non gli insegnanti. Mi sembra tanto chiaro. Eliminiamo le competenze e la frammentazione del sapere, il resto di conseguenza, per una scuola culturale ed umana.

  • @federicacarluccio7536
    @federicacarluccio7536 4 ปีที่แล้ว

    Lezione interessante. Mi domando se l'effetto contagio si differenzi dalla stereotipia esclusivamente per un giudizio che è altrui e non del medesimo insegnante. In tale contesto, la distorsione commessa dal professore nel valutare negativamente un alunno esclusivamente per la sua bocciatura dell'anno precedente, può esser definita effetto contagio o stereotipia?

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 4 ปีที่แล้ว

      Grazie Federica. Sì, in tal caso le due distorsioni convergerebbero. D'altro canto le distorsioni si condizionano a vicenda. Per esempio una stereotipia può incentrarsi su un effetto alone e dare origine a un forte effetto pigmalione.

  • @albachiaragandolfo4301
    @albachiaragandolfo4301 4 ปีที่แล้ว

    "asserire l'esistenza di valutazioni oggettive significa deresponsabilizzarsi rispetto alle nostre valutazioni" questo è un pensiero davvero illuminante, grazie.

    • @cristianocorsiniyoutube
      @cristianocorsiniyoutube 4 ปีที่แล้ว

      Grazie a te per l'ascolto. In fondo, non faccio altro che riprendere quel che scrivevano a Barbiana alla prof che sosteneva che "se un compito è da quattro, io metto quattro".